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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 04/07/2019, 13:20 
MaxpoweR ha scritto:

no ma gli americani possono fare armi i russi devono investire in infrastrutture, così poi arrivano i nostri e gliele buttano giù.

[:302]
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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 04/07/2019, 13:50 
Wolframio ha scritto:
Io qui non vedo l'America nei dintorni

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Buona lettura (vale anche per le interessanti considerazioni di @Zelman)........

https://it.insideover.com/guerra/guerra ... rtico.html



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 04/07/2019, 14:03 
MaxpoweR ha scritto:
Ah si? A fare le armi devono essere solo gli USA tra l'altro armi di **********. Purtroppo i russi non hanno la fortuna di poter imporre commesse ai sudditi in giro per il mondo per pagarsi in parte le spese, gli tocca costruire armi che funzionino............

Vale la stessa risposta che ho dato qui di seguito a quanto scritto da @TheApologist, ovvero:

TheApologist ha scritto:
Ripeto: hai voglia di fare polemiche inutili Usa Vs Resto del mondo in ogni discussione, per mandare in vacca quel che resta del forum.


Cari @MaxpoweR & @TheApologist, piccola premessa: a me piace dialogare e confrontarmi con tutti soprattutto argomentando e quindi non ho alcun interesse nel mandare in "vacca" questo forum.

Nello specifico è anche errato volermi accreditare polemiche fra Usa e il resto del mondo e visto che qui si discute di armamenti posso riallacciarmi perfettamente a tale argomento spiegandovi ciò che intendo dire. Vedete, ciò che io critico sono le mentalità governative di taluni paesi e di conseguenza di chi li difende a spada tratta andando poi a commettere il grosso errore di vedere solo il marcio negli americani, nei loro alleati e in chi li sostiene.

Faccio un piccolo esempio di quanto dico: se prendiamo il modello russo attuale, benchè il Comunismo sia finito ufficialmente nel 1991, la filosofia di chi da allora governa la Russia è rimasta identica nei fondamenti infatti, a distanza di ben 28 anni dalla fine dell'U.r.s.s. la Russia non ha fatto nulla per omologarsi ai modelli occidentali, non che sia un obbligo ci mancherebbe! Ma io ne faccio una questione di evoluzione che in una società moderna dovrebbe privilegiare anche altri generi di consumo oltre che gli armamenti.

Del resto quanto detto è poi la stessa identica cosa che ha fatto l'Iran dalla morte di Khomeyni (1989), ed infatti anche in tal caso sono trascorsi ben 30 anni ma quel paese è rimasto tutto incentrato sugli armamenti e non sull'evoluzione del modello societario ed economico (cosa ancor peggiore vale per la Corea del Nord).

Gli unici che invece (e qui gli fa fatto un plauso), pur continuando a rimanere comunisti sono riusciti ad occidentalizzarsi creando una enorme crescita economico-industriale sono stati i cinesi, i quali oltretutto sono anche riusciti a mantenere un elevatissimo potenziale bellico.



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 04/07/2019, 20:53 
Piccolo off-topic: ve la ricordate la serie Tv "Aquile"???

Guarda su youtube.com



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 04/07/2019, 21:28 
sottovento ha scritto:
Piccolo off-topic: ve la ricordate la serie Tv "Aquile"??? ...

non era tra le cose che vedevo, ma un pò mi ricordo, anzi mi ero completamente dimenticato



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 04/07/2019, 23:54 
MaxpoweR ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
XQ-58A Valkyrie, drone stealth militare in video. Ecco il primo volo.

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https://www.tomshw.it/altro/xq-58a-valkyrie-drone-stealth-militare-in-video-ecco-il-primo-volo/


bello! questo mi piace!


Mi hai tolto le parole di bocca. Aerodinamico e pure economico! La filosofia Trump nel Riarmo dopo il disastroso Obominio
sta dando i suoi frutti!

Alla fine per me farebbero prima a usare i soldi che risparmiano per costruire altri F-22 per guidarli al posto dei bidoni 35.

TheApologist ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:

no ma gli americani possono fare armi i russi devono investire in infrastrutture, così poi arrivano i nostri e gliele buttano giù.

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[:246]

sottovento ha scritto:
Gli unici che invece (e qui gli fa fatto un plauso), pur continuando a rimanere comunisti sono riusciti ad occidentalizzarsi
creando una enorme crescita economico-industriale sono stati i cinesi, i quali oltretutto sono anche riusciti a
mantenere un elevatissimo potenziale bellico.


Ora ho capito cosa ti disturba tanto della Russia e ti do atto che avresti ragione, ma non pensi che considerata la particolarità del Paese

(vasta estensione geografica, rigidità climatica, ricchezza di combustibili fossili)

e le sanzioni

sia stata, almeno fino ad ora, una scelta obbligata?


Non a caso i Cinesi, che stanno più a Sud e non hanno le sanzioni, si sono modernizzati... tu lo chiami "occidentalizzati"...


I Cinesi hanno però, sì contemporaneamente (ri)aperto il mercato
privato interno dentro un sistema industriale e aperto quello estero per la prima volta dai tempi della Via della Seta 1.0,

MA hanno mantenuto il controllo Statale della direzione strategica dell' economia, inclusi:

-Grandi Aziende di Stato dei settori Strategici

-Massicci Investimenti Pubblici

-Niente regole euro-dementi che poi sono l' involuzione ulteriore degli U$A di Nixon o giù di lì del DEBBIDO PUBBICO intoccabile.

E restando nell' economia non ho neppure toccato il tema dell' organizzazione politica totalitaria!


Ergo io chiedo, con mio massimo rischio, cosa ci sia di tanto "occidentale" inteso come "democratico=capitalista" in Cina [?]


A me sembra che pratichino la Terza Via mantenendo la forma esteriore accettata e seducente della "Bandiera Rossa trionferà"...

Cito un proverbio del dirigente cinese della svolta che capì e disse solo:
"Non importa che il gatto sia rosso o nero, l' importante è che prenda i topi"... infatti è ancora...rosso...fuori. [:246]


Ognuno ci può vedere quello che vuole... chi abita in Cina è costretto a vederci se vuole vivere, quello che dice il Partito...

...il Partito... meno dicono "Comunista" e meglio è per tutti...viste le smanie di crociata antifascista occidentale.


Aggiungo, a tal proposito, un altro esempio: anche Assad, il moderato tollerante dei cristiani, si ispira

ideologicamente e apertamente alla Terza Via col suo Partito Baath.

E ciò non di meno, visto che la cosa si ferma alla Terza Via autentica, teoria politica economica
(nata nel nostro "Non Paese povero, ma povero Paese" come ebbe a dire De Gaulle), e non ai deliri del baffuto "tettesco" dall' Austria,

può godere del sostegno Russo... coincidenza?


Russia che per conto proprio, sono gli unici ad essere stati costretti a un sistema intermedio tra la colonizzazione
economica americana iscritta in Costituzione e la propria antica sovranità,
attraverso per ora l'oligarchia per nomina Presidenziale... puntando, con calma viste le priorità, al modello economico Cinese
CON quello politico occidentale (ovvero la forma di governo democratica, ma senza il Capitalismo)...

e in tutto questo devono ben dire di costruire la Quarta Teoria...


A me in tutto sto marasma schizofrenico per la sola paura del ritorno di Piero Itle me pare tanto che la Cina è quella

che ci mangerà tutti se non ritroviamo il senno noi occidentali euro-americani per riunirci ai fratelli Russi...
e Trattare con loro da Pari.

E liberarci tutti dalle menate.


Intanto i Cinesi zitti zitti si sono già presi mezza Africa...


Quindi se non ci diamo una svegliata noi diventeremo Storia come i Neanderthal insieme ai nostri "protetti", le povere "risorse"

...Il tutto mentre nel Cantone vincitore festeggeranno con champagne francese e caviale russo su crostini italiani

la loro mancanza di libertà di dire che il Rosso è Rosso e il Nero è Nero... Un mondo allucinante [8)]



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 05/07/2019, 10:50 
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5 luglio 2019

L’incidente che è costato la vita a 14 membri dell’equipaggio del sottomarino russo per compiti speciali Losharik ci fornisce l’occasione di fare il punto sulla situazione della Flotta Russa, che, spesso un po’ troppo frettolosamente, viene bollata come un relitto fumante di quella che era la potente Marina dell’Unione Sovietica.

La Voenno-morskoj Flot nonostante recentemente sia stata surclassata dalla PLA Navy – la Marina Cinese – al secondo posto dopo quella statunitense, rappresenta ancora una delle più potenti e numerose marine da guerra del mondo. Facciamo parlare un po’ i numeri per dare l’idea di quanto appena detto.

La flotta russa dispone di una portaerei, un incrociatore pesante, tre incrociatori medi, 13 cacciatorpediniere, 8 fregate, 78 corvette, 17 sottomarini da attacco a propulsione nucleare (Ssn), 22 sommergibili da attacco a propulsione diesel-elettrica (Ssk), 13 sottomarini lanciamissili balistici a propulsione nucleare (Ssbn), 7 sottomarini lanciamissili da crociera (tipo Ssgn), 3 sottomarini per compiti speciali, 19 landing ship tanks (Lst), 32 mezzi da sbarco di vario tipo, 14 vascelli per compiti speciali, 41 pattugliatori e 47 unità contromisure mine. Nella flotta sono impiegati un totale di approssimativamente 130mila uomini e vengono impiegati più di 300 velivoli.
L’organizzazione

La flotta russa è suddivisa in 5 comandi separati rientranti in 4 distretti territoriali: la Flotta Nord di base a Murmansk/Sevoromorsk facente parte del Comando Strategico Congiunto del Nord, la Flotta del Pacifico facente parte del Distretto Militare Orientale con sede a Vladivostok, la Flotta del Baltico nel Distretto Militare Occidentale con sede a Baltiysk nell’oblast di Kaliningrad, infine la Flotta del Mar Nero con sede a Sebastopoli e la Flotta del Caspio con sede a Makhachakala entrambe appartenenti al Distretto Militare Meridionale.

Il quartier generale della Flotta è situato a S.Pietroburgo sebbene il vero centro nevralgico resta il comando di Murmansk/Sevoromorsk: alla Flotta del Nord infatti è delegato il compito delicato e fondamentale della deterrenza nucleare con la maggior parte dei sottomarini lanciamissili balistici. Sempre da Severomorsk partono le unità che controllano le linee di navigazione dell’Atlantico e da e per l’Artico, diventato il nuovo fulcro della politica economica e militare russa (e non solo). Dalla baia di Murmansk è partita anche la portaerei Kuznetsov per il suo turno operativo nel Mediterraneo Orientale durante il conflitto siriano, e parimenti l’incrociatore a propulsione atomica Pyotr Velikiy, unico rimasto in servizio dei vecchi classe Kirov in attesa del termine dei lavori di rimodernamento sull’Admiral Nakhimov.

La seconda flotta in ordine di importanza dopo quella del Nord è quella del Pacifico, divisa tra il quartier generale di Vladivostok e la base di Petropavlovsk. Il cuore della flotta è rappresentato da quattro cacciatorpediniere classe Udaloy affiancati da almeno un paio di Ssbn e altre unità minori di superficie e subacquee.
Il dettaglio della Flotta

Come da tradizione sovietica la spina dorsale della Voenno-morskoj Flot è rappresentata dalle unità subacquee ed in particolare dai sottomarini da attacco e lanciamissili balistici a propulsione nucleare.

Sei unità classe Delta IV, un classe Borei (il Dolgorukiy) sono in servizio nella Flotta Nord insieme ad un vecchio classe Tifone, il Dmitrij Donskoj usato come piattaforma per test missilistici. Tre Delta III e due classe Borei (che presto saranno tre quando il Knyaz Vladimir avrà completato le prove in mare previste per il 2019) fanno parte della Flotta del Pacifico.

Per quanto riguarda i sottomarini da attacco la Flotta Nord ha in registro tre Oscar II e un classe Yasen (il Severodvinsk) tutti del tipo Ssgn, a cui si affiancano tre Victor III, sei tra Akula I e II e quattro Sierra del tipo Ssn. Nel Pacifico attualmente sono presenti cinque classe Oscar II e quattro Akula I.

Molte sono le unità del tipo diesel-elettrico in dotazione (tipo Kilo), anche di nuova concezione, alla Flotta Russa, che per una questione di lunghezza non tratteremo.

Per quanto riguarda il naviglio di superficie l’ossatura principale è composta dalla linea di incrociatori e cacciatorpediniere a cui si affianca la portaerei Kuznetsov che attualmente è in cantiere per importanti lavori di rimodernamento.

Nella Flotta Nord, oltre al già citato Pyotr Velikiy e alla Kuznetosv, è presente un incrociatore classe Slava, quattro cacciatorpediniere classe Udaloy, e diverse fregate tra cui le nuove classe Gorshkov. Nella Flotta del Baltico sono presenti nove unità maggiori tra cui due vecchi caccia classe Sovremennyy, sette fregate di cui una classa Krivak, due Neustrashimyy e quattro Steregushchiy. Nella Flotta del Mar Nero compare un incrociatore classe Slava, un cacciatorpediniere classe Kashin, due fregate classe Krivak e una nuova classe Grigorovich. Nella Flotta del Caspio ci sono due fregate classe Gepard e alcuni altri pattugliatori delle classi Astrakhan e Sviyazhsk. Nel Pacifico ci sono sette unità principali tra cui un incrociatore classe Slava, quattro caccia classe Udaloy e due Sovremennyy insieme ad altre unità minori tra cui 4 unità da attacco anfibio.
I problemi della Flotta Russa

La Voenno-morskoj Flot, dopo un guizzo vitale avvenuto nella prima decade degli anni duemila, sembra sia stata pesantemente colpita dal regime sanzionatorio elevato a seguito del coup in Crimea.

La marina militare e l’industria cantieristica russa hanno subito, infatti, una gravissima crisi durante tutti gli anni ’90 per via dello sfaldamento dell’Unione Sovietica e del suo monolitico apparato militare che assorbiva una buona fetta delle risorse dello Stato. Basti pensare che la Flotta Rossa, in quegli anni, riceveva solo il 13% delle risorse richieste, appena sufficienti a garantire la permanenza in mare dei suoi sommergibili lanciamissili nucleari e delle unità navali a propulsione atomica, sia per una questione di mantenimento della capacità di deterrenza sia per una questione di sicurezza in senso generale, ovvero per ovviare a possibili incidenti ai reattori.

Stime degli analisti affermano che nei primi anni del 2000 delle circa 300 unità in organico solo il 15% fosse in grado di prendere il mare. I cantieri navali erano pressoché tutti fermi, con molte navi impostate negli anni ’80 ferme sugli scali ad arrugginire.

Con la ripresa economica, cominciata proprio in quegli anni, e con i buoni rapporti tra Mosca, l’Ue e Washington, questa tendenza si è invertita e la Russia ha potuto – con enormi sforzi – tornare ad essere protagonista sui mari. Nuove costruzioni sono state lanciate per il rimodernamento della flotta, e dopo che la politica di Putin aprì le porte della cantieristica nazionale agli investimenti esteri fu possibile recuperare il gap tecnologico maturato negli anni ’90.

Nonostante i progressi raggiunti in molti settori, però, il divario tecnologico tra i cantieri russi e quelli europei – o asiatici – è ancora considerevole e quantificabile in 12/15 anni di ritardo: basti pensare che per ciascuna tonnellata di naviglio messa in mare servono 90/100 ore/uomo di lavoro a fronte delle 30 ore/uomo di un moderno cantiere europeo.

La crisi ucraina ed in particolare per la Crimea hanno avuto l’effetto di rallentare in modo molto marcato questa ripresa della cantieristica navale. Il settore navale, infatti, è quello che ha più dovuto fare i conti con le sanzioni internazionali. Oltre alla strutturale carenza di turbine navali e motori diesel, dovuta alla crisi con l’Ucraina (Mosca si affidava alla Zorya-Mashproekt facente parte Ukroboronprom, che raccoglie le Industrie della Difesa di Stato ucraine), le sanzioni internazionali hanno avuto subito un effetto limitante sulla Flotta Russa: le due navi Lhd classe Mistral ordinate alla Francia (la Vladivostok e la Sebastopol) sono state bloccate in fase di consegna nel 2015. A questo si aggiunge che il progetto della nuova superportaerei a propulsione nucleare Shtorm da quasi 100 mila tonnellate (330 metri di lunghezza, 40 di larghezza, 90 tra aerei ed elicotteri) che doveva essere completata nel 2030 è stato abbandonato. Un bel colpo per la proiezione di forza della Flotta Russa anche considerando che la portaerei Kuznetsov resterà ai lavori per 3 anni rientrando in servizio solo nel 2021.

La Flotta, però, nonostante presenti diverse unità con un considerevole numero di anni di servizio alle spalle – un rapporto americano del 2017 indicava che il 75% dei 61 sottomarini operativi di Mosca è vecchio di più di 20 anni – sta lentamente rimodernandosi con costruzioni navali pregevoli: i sottomarini classe Borei o Yasen, le nuove unità speciali come il Belgorod o le stesse nuove fregate classe Grigorovich e Gorshkov rappresentano lo stato dell’arte delle costruzioni navali militari al pari di quanto possono schierare le potenze occidentali o la Cina.

La Russia, nonostante le sanzioni e l’andamento altalenante dell’economia fortemente legata agli idrocarburi, sta comunque – se pur a fatica – continuando in questo percorso e non è detto che progetti accantonati per forza maggiore, come quello della portaerei Shtorm, non vengano ripescati e vadano ad affiancarne altri che sembrano essere sulla griglia di partenza: il caso della nuova classe di cacciatorpediniere Lider è la cartina tornasole di questa particolare situazione.

https://it.insideover.com/guerra/quali- ... e_redirect



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 05/07/2019, 13:37 
Aztlan ha scritto:
Ora ho capito cosa ti disturba tanto della Russia e ti do atto che avresti ragione, ma non pensi che considerata la particolarità del Paese........

Ti rispondo nel topic sulla russofobia in modo da non andare off-topic qui.

viewtopic.php?f=8&t=18825&start=615



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 21/07/2019, 19:33 
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21 luglio 2019

Le nuove tecnologie informatiche, elettroniche e ingegneristiche stanno trasformando sempre più velocemente il concetto di warfare nei tradizionali domini di terra, mare, aria e spazio, soprattutto dopo l’aggiunta di quello cibernetico.


A essere maggiormente influenzata è, e sarà, la guerra aerea che, anche per via del rapporto sinergico con lo spazio e il cyber, attira le principali innovazioni tecnologiche e gli investimenti in ricerca e sviluppo. In circa trent’anni si è assistito, infatti, a un susseguirsi di novità che hanno portato gli aerei militari a trasformarsi radicalmente grazie alla capacità stealth, all’avvento dei droni (armati e non), ai nuovi sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione dati, ai moderni sensori e radar capaci di rilevare potenziali minacce anche a lunga distanza, alle nuove armi e ai miglioramenti esponenziali negli equipaggiamenti dei piloti.
Le nuove tecnologie difensive

Una naturale evoluzione delle tecnologie figlia anche della necessità di sviluppare aerei e droni capaci di operare in un ambiente fortemente protetto, non solo da missili e radar ma anche da contromisure di guerra elettronica e cibernetica. Queste, oltre a mettere in pericolo aerei e droni, saranno sempre più orientata al jamming dei satelliti destinati alla comunicazione e alla geolocalizzazione rendendo praticamente impossibile operare. Ma non sono solamente i potenziali attacchi cibernetici ai satelliti o ai sistemi di bordo a preoccupare, ma anche l’evoluzione degli armamenti convenzionali aumenterà i rischi e contribuirà a ridefinire il concetto stesso di guerra aerea.

I sistemi missilistici difensivi di nuova generazione, come l’S-500 russo, obbligheranno i ricercatori e le industrie a ideare nuove soluzioni ingegneristiche per minimizzare il rischio di vedersi abbattere uno o più aerei nel caso di conflitto. Al tempo stesso, però, anche in tempo di pace i radar dei sistemi di difesa missilistica di nuova generazione potranno essere utilizzati per cercare di tracciare la rotta dei velivoli in volo, con la differenza rispetto alle capacità attuali che potranno essere visti aerei e droni a distanze decisamente maggiori.

Le capacità offensive

Come sottolineato nel Joint Publication 3-0: Joint Operation del gennaio 2017, tutti questi sviluppi tecnologici avranno un impatto diretto nelle operazioni militari, specialmente perché è in corso un cambiamento nel carattere del conflitto che rende sempre più incerta e difficile la preparazione strategica.

Per rispondere al meglio alle mutate necessità i sensori e le strumentazioni di bordo dei caccia da superiorità aerea e dei bombardieri saranno ulteriormente sviluppati, dando modo all’intelligenza artificiale (Ai) di riuscire ad apprendere e a migliorare le previsioni nel corso delle operazioni. Capacità in fase di sviluppo negli Stati Uniti su impulso dell’aeronautica con il programma Skyborg. L’evoluzione dell’Ai andrà di pari passo allo sviluppo di un’altra capacità chiave per la sesta generazione di aerei, ovvero la possibilità di controllare sia sciami di droni destinati a fare da contromisura per i sistemi di difesa missilistica sia Uav da combattimento. Caratteristica questa che sembra essere destinata a essere il passo in avanti maggiore nel futuro, tant’è che nei progetti “occidentali” (quello statunitense, Fcas franco-tedesco e Tempest britannico) è considerata un nodo cruciale nello sviluppo, così come in quelli in atto in Cina e in Russia.

Il futuro della guerra aerea?

Integrare l’attuale situational awareness con le tecnologie in fase di sviluppo permetterà di diminuire il numero di compiti per gli uomini, che opereranno anche da distanze elevate dai campi di battaglia dove saranno impegnati in misura maggiore droni da combattimento controllati dai piloti a bordo degli aerei di sesta generazione. Ma la guerra aerea del futuro passa anche attraverso gli armamenti come i missili ipersonici aria-aria e aria-terra –prossimi a essere operativi in Russia, Stati Uniti, Cina, Francia e Giappone, mentre in via di sviluppo nel Regno Unito– e le armi a energia diretta, ovvero le onde elettromagnetiche e i laser. Difficilmente nei prossimi 15-20 anni saranno sviluppate armi laser avio-trasportabili capaci di abbattere altri aerei, ma queste potranno comunque distruggere la maggior parte dei missili in volo aumentando le capacità di difesa dello spazio aereo. Ciò che è certo che se i velivoli di quinta generazione (F-22, F-35, Su-57 e, in misura minore, J-20) hanno già modificato le strategie operative, la futura generazione è destinata a cambiare radicalmente il concetto stesso di guerra aerea, obbligando i diversi Stati maggiori a pianificare nuove strategie in risposta ai cambiamenti tecnologici in atto.

https://it.insideover.com/guerra/ecco-q ... RD8yf1PEb8



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 21/07/2019, 20:30 
Il progresso va avanti!. [:246] [:o)]

Che Mondo di Cannibali!, sempre con il pensiero ad uccidere di più i nostri simili!.... e noi siamo quelli che ci dovessimo confrontare con eventuali civiltà Extraterrestri?. [:(]


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 22/07/2019, 09:42 
Te ne sei accorto ora, dopo 1 milione e mezzo di anni, che l'Uomo combatte e cerca di predominare sul prossimo (e un giorno, con Altri)?



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 22/07/2019, 10:33 
Ufologo 555 ha scritto:
Te ne sei accorto ora, dopo 1 milione e mezzo di anni, che l'Uomo combatte e cerca di predominare sul prossimo (e un giorno, con Altri)?


D'accordo però ora il discorso è diverso ci siamo proggrediti o no? [:296] , non viviamo più nelle Caverne, ci sentiamo superiori agli animali feroci e sogniamo di confrontarci con eventuali altre CIVILTA' fuori dal nostro sistema Solare o no?. [:291]

Il fatto che l'America ha disatteso da sempre tutti gli accordi bilaterali con la Russia sulla limitazione delle armi Nucleari e non, significa cercare sempre di volere per forza prevaricare per dominare tutto il mondo. In questo contesto non né usciremo più, prima o poi l'Umanità andrà a sbattere la "faccia" in un'altra guerra mondiale definitiva di estinzione della razza Umana, sempre per colpa di una sola nazione che in confronto a tutta la percentuale di Umani sulla Terra e piccolissima, come ad esempio è stata la prevaricazione della Mafia in Sicilia che poche migliaia di mafiosi ed affiliati ha tenuto in scacco 5 milioni di Siciliani e altri 10 milioni se non di più in tutto il resto del mondo. [:305]


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MessaggioInviato: 22/07/2019, 11:12 
E i rrùssi che contro la mafia non fanno niente...: è veramente un mondo ingiusto



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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 22/07/2019, 11:57 
Zelman ha scritto:
E i rrùssi che contro la mafia non fanno niente...: è veramente un mondo ingiusto
La mafia di Sistema l'ha creata il Capitalismo Occidentale e gli conviene alimentarla,senza di questa il Capitalismo muore. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTI
MessaggioInviato: 22/07/2019, 12:36 
Ma tu credi che fondamentalmente l'imbroglio è ovunque o credi in un regno ideale bianco senza macchia portatore di luce e veritate e innocente come un bambino angelico nel caso il russianesimo?



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Gli abortiti non sono figli della "libertà" di chi li ha uccisi.
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