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Re: ARMANENTI

21/06/2018, 19:50

Ufologo 555 ha scritto:Sì, insomma; cose alla ... russa. [:D]

Cose che non vedrai mai sui velivoli occidentali.


Chissa', magari e' una speciale protezione per le guarnizioni adatta ai climi rigidi russi.

Io prima di denigrare mi informerei meglio.

Re: ARMANENTI

21/06/2018, 19:57

I climi dell'Alaska li trovi dissimili? No, è molto facile: hanno "pezze" dappertutto! Mio fratello ha visto come sono conciate le navi della Flotta del Mar Nero ..... ruggine dapperutto!

Re: ARMANENTI

21/06/2018, 21:35

Ufologo 555 ha scritto:I climi dell'Alaska li trovi dissimili? No, è molto facile: hanno "pezze" dappertutto! Mio fratello ha visto come sono conciate le navi della Flotta del Mar Nero ..... ruggine dapperutto!


Tu vivi ancora nella propaganda antisovietica degli anni 50/60/70. Sei un caso senza speranze. [:D] [:D]

Re: ARMANENTI

21/06/2018, 22:26

Beh,Ufologo,in quanto a supporti plastificati e nastro adesivo i tuoi amici americani sono ancora saldamente in testa.Pensa,una baracca zampiforme,con su una lavatrice rovesciata,con fili elettrici senza rivestimento,un luna rover che sarebbe impallidito davanti alla 1100 di mio nonno,e soprattutto,carta stagnola e nastro adesivo per collante del rivestimento termico esterno.Meglio di cosi.....

Re: ARMANENTI

21/06/2018, 22:48

Ufologo 555 ha scritto:I climi dell'Alaska li trovi dissimili? No, è molto facile: hanno "pezze" dappertutto! Mio fratello ha visto come sono conciate le navi della Flotta del Mar Nero ..... ruggine dapperutto!


Quando quelle Valvole Termoioniche Sovietiche funzionavano meglio dei Transistor Americani [:246]


Storia di Lunokhod-2 primo e unico rover russo sulla Luna, nel rapporto segreto dell’Urss
Luigi Bignami 27/2/2018 6:00:01 AM 7109
Era l’undici gennaio 1973, dopo 8 giorni dal lancio, quando il rover dell’unione sovietica Lunokhod 2, atterrò felicemente sulla superficie lunare. Era stato portato lassù dalla navicella Luna 21. I sovietici avevano affidato a questo rover importanti obiettivi, come ad esempio raccogliere immagini della superficie lunare, studiare i livelli di luce ambientale per verificare le possibilità di costruire un osservatorio astronomico sul nostro satellite, eseguire esperimenti di distanza dalla Terra attraverso una raggio laser e ancora studiare i raggi X solari, i campi magnetici locali e non ultimo le caratteristiche del suolo lunare.
Dopo 45 anni da che il rover sovietico esplorò la superficie lunare un documento declassificato da parte della Russia getta una nuova luce su ciò che accade sulla Luna durante l’esplorazione del Lunokhod 2, la cui fine è sempre stata avvolta dal mistero. Il rapporto venne scritto nel 1973 dai responsabili del controllo del rover a 8 ruote, ma soltanto ora è stato pubblicato.
Leggi anche: Le bandiere americane sulla Luna sono diventate bianche, e si stanno disintegrando
Il robot atterrò in un cratere largo circa 54 km, chiamato Le Monier, che si trova a circa 150 km a nord dal punto di atterraggio degli astronauti di Apollo 17 della Nasa, i quali avevano lasciato la Luna un mese prima, gli ultimi uomini ad aver esplorato il nostro satellite naturale. Dopo essere sceso dalla piattaforma di atterraggio Lunokhod 2 percorse circa 37 km, durante i quali trasmise 69.000 immagini a Terra. Tali fotografie permisero di ricostruire 86 panorami del paesaggio circostante.

Paesaggio lunare fotografato da Lunokhod 2
Come da programma ricevette dei raggi laser inviati da Terra che permisero di calcolare con precisione la distanza Terra-Luna.
Quel che si scopre leggendo il rapporto è il fatto che alcuni mesi prima del lancio, durante scrupolose indagini per verificare se tutto funzionava a dovere, i tecnici e gli ingegneri scoprirono una serie di problemi nel sistema di programmazione del rover. Fu così che dovettero rimuovere l’intera unità dei computer e smontare una serie di importanti componenti. Si scoprì che il problema era da ricondurre a un corto circuito avvenuto in un box addetto al movimento. Si procedette così alla sostituzione dell’unità, dopodiché gli ingegneri rifecero l’intera procedura dei test per il sistema di comunicazione, ma l’insieme di queste operazioni ebbe come conseguenza una riduzione della vita lunare del rover. Ed infatti sopravvisse solo 4 mesi sulla superficie della Luna.
Leggi anche: La Cina porterà piante e insetti sul lato oscuro della Luna, per creare un ecosistema
Sapendo che la vita sarebbe stata breve, i piloti del rover si diedero ad una guida molto veloce, quasi spericolata per quel robot, al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, ma questo fu causa di problemi al sistema di comunicazioni.

Il Lunokhod 2 a Terra
Stando al rapporto, il primo giorno di lavoro del rover, che sulla Luna dura poco più di 29 giorni terrestri, andò via liscio, con solo alcuni piccoli inconvenienti. Ma quando si riprese l’attività, dopo la notte lunare, Lunokhod 2 rifiutò di fermarsi quando la squadra addetta al pilotaggio individuò un cratere proprio davanti ad esso. A Terra, vennero inviati ripetuti messaggi di “stop”, ma il rover, testardo, continuò ad avanzare. Si fermò solo quando arrivò sul bordo del cratere. Mancò poco che finisse all’interno e in quel caso sarebbe stata la sua fine.
Altri problemi sorsero in seguito alle temperature presenti sulla Luna, tuttavia anche il secondo giorno lunare, che finì il 22 febbraio, terminò con il rover ancora in attività. I veri problemi, soprattutto di comunicazioni con la radio, iniziarono il terzo giorno lunare. La temperatura all’interno del Lunokhod 2 infatti salì a 47 gradi centigradi, una temperatura che mise fuori uso il sistema di ricezione e trasmissione dati. Il 10 maggio 1973 alle 15:25 ora di Mosca la “febbre” del Lunokhod 2 era salita al punto tale che lo portò alla morte.
Questa immagine è stata ripresa dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter ai nostri giorni. Si vede il Lunokhod 2 e le tracce lasciate.
Questa serie di incidenti portarono ad importanti migliorie nel momento in cui venne costruito il Lunokhod 3. Purtroppo però il programma lunare sovietico perse slancio, così come quello americano, e il Lunokhod 3 non venne mai lanciato sulla Luna e ora si trova a terra in un museo.
https://it.businessinsider.com/storia-d ... -dellurss/

Re: ARMANENTI

21/06/2018, 22:58

Risultati con le Valvole Termoioniche Sovietiche dei Rover su MARTE

I sovietici primi su Marte Ora la Nasa ha le prove
La missione Usa scopre i resti dalla sonda Urss del ’71: ma il mistero rimane

Una ricostruzione del Mars Reconnaissance Orbiter, che ha «visto» le tracce lasciate dal Mars 3 sulla superficie marziana.La Nasa ha trovato su Marte i resti della sonda sovietica che nel 1971 fece il primo, storico, atterraggio sul Pianeta Rosso e le immagini scattate potrebbero ora aiutare a svelare il mistero di cosa le avvenne.

Nel 1971 il mondo era in piena Guerra Fredda, la corsa allo spazio era parte integrante della sfida fra superpotenze e Mosca mise a segno un colpo a sorpresa su Washington facendo atterrare per prima una sonda su Marte. Poiché gli Stati Uniti erano riusciti a portare il primo uomo sulla Luna con Apollo 11 nel 1969, il blitz sovietico sul Pianeta Rosso puntava a riproporre il mito dello Sputnik - la prima sonda entrata in orbita, nel 1957 - ribadendo la capacità dell’Urss di restare all’avanguardia nel cosmo.

In realtà Mosca era riuscita a far arrivare su Marte ben due sonde, il 2 dicembre 1971, ognuna delle quali aveva anche un piccolo modulo per l’atterraggio, ma Mars 2 e Mars 3 quando arrivarono a destinazione vennero oscurate da una tempesta di detriti che avvolgeva il Pianeta. La discesa verso il luogo dell’atterraggio durò 4 ore e 35 minuti, ma ebbe esiti assai diversi perché Mars 2 precipitò mentre Mars 3 riuscì nello storico risultato di atterrare. Nei 14,5 secondi seguenti trasmise segnali al centro di controllo sovietico scatenando reazioni di gioia al Cremlino ma poi si fermò, all’improvviso, per ragioni che non sono mai state del tutto chiarite.
I tecnici russi all’epoca attribuirono la brusca fine delle comunicazioni alla medesima tempesta di detriti che aveva abbattuto Mars 2, eppure la prova certa non vi fu mai e, trattandosi del Pianeta Rosso, nulla poteva essere escluso, neanche un intervento degli extraterrestri. Tanto più che Mosca si rifiutò anche di dare una lettura ufficiale del risultato della trasmissione dati, che sembrava essere una quasi-immagine di un terreno e un orizzonte notturno.

Da allora il mistero ha celato quanto avvenuto sul luogo dell’atterraggio - latitudine 45 gradi Sud, longitudine 202 gradi Est - nel cratere Ptolemaeus fino allo scorso 31 dicembre, quando il Mars Reconnaissance Orbiter, che segue dall’alto i movimenti dei due rover della Nasa su Marte, ha fotografato dei resti meccanici che successive analisi hanno portato a identificare come parti della sonda sovietica. Nella foto si vedono con chiarezza il paracadudisseminati sul terreno. La qualità dell’immagine della Nasa è tale che servirebbero 2.500 schermi di computer tradizionali per vederla a risoluzione totale, ma consente di impossessarsi di alcuni preziosi dettagli.
Si scopre così che il paracadute ha un diametro di 7,5 metri rispetto agli 11 totali, il retrorazzo che consentì a Mars 3 di atterrare mostra un prolungamento lineare che assomiglia alla catena che li teneva attaccati, il modulo di atterraggio ha le dimensioni originali con tutti e quattro i petali meccanici aperti, mentre lo schermo per l’alimentazione del calore è l’unico oggetto a essere in parte sotterrato dai detriti.
Il risultato della scoperta è che adesso la Nasa sta condividendo tali informazioni - assieme a ulteriore materiale raccolto negli ultimi mesi - con Arnold Selivanov, uno dei creatori di Mars 3, e Vladimir Molodtsov, ex ingegnere spaziale russo, per compararli con i dati conservati negli archivi dell’agenzia spaziale di Mosca e per , il retrorazzo, il veicolo di atterraggio e lo schermo di alimentazione del calore del Mars 3 riuscire in qualche maniera a dare una spiegazione alla domanda su cosa avvenne di preciso alle 13:52:25 del 2 dicembre 1971. Quando Mars 3 cessò di comunicare, deludendo le attese di riscatto di Mosca dopo lo smacco subito da Apollo 11.
http://www.lastampa.it/2013/04/16/socie ... agina.html

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 00:27

zakmck ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:Certo, come i nostri "Tornado"; ma se vai a vederli non hanno lo scotch! Comunque, i MIG-31 sono gli intercettori di punta ancora ....


A me sembra una pastella applicata per qualche particolare motivo:

0_c0d28_727cc505_orig.jpg


0_c0d6b_7be767c5_orig.jpg

Sembra proprio una sorta di "silicone" o guarnizione "spalmabile". D'altronde perché perdersi troppo nell'estetica: sono aerei da guerra, mica gingilli per Briatore.
Certo, se avessero scelto un colorante migliore, ROSA non si può vedere... :D

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 00:28

lox1 ha scritto:...una baracca zampiforme,con su una lavatrice rovesciata,con fili elettrici senza rivestimento,un luna rover che sarebbe impallidito davanti alla 1100 di mio nonno,e soprattutto,carta stagnola e nastro adesivo per collante del rivestimento termico esterno.Meglio di cosi.....

[:302] [:302] [:302]

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 03:32

bleffort ha scritto:Risultati con le Valvole Termoioniche Sovietiche


Le valvole termoioniche, nella versione "militare" con involucro metallico invece che vetroceramico, sono ancora oggi il meglio che si possa avere per i viaggi spaziali in virtu' della loro caratteristica di essere immuni alle radiazioni ionizzanti. Non parliamo poi della possibilita' di amplificazione e manipolazione dei segnali ad alta potenza.
Tolto il problema del peso, del costo e dei consumi, erano garanzia di affidabilita' e di qualita'.

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 10:45

Immagine

Immagine
Astronauta John Glenn (1961)


Immagine

Immagine
Cosmonauta Gagarin (1961)


No comment (tanto avere ragione sempre voi ..)
Per le valvole posso essere anche d'accordo (visto che le usavo sul mio radar, poi modificato con transistor, molto più stabili ed affidabili).

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 10:53

Le Valvole sono ancora molto superiori rispetto ai Transistori per tante caratteristiche, i Transistori sono solo un ripiego in situazioni dove occorre maggiormente una resistenza alle sollecitazioni e dove occorre limitare l'ingombro,però in base allo sviluppo tecnologico che è andato avanti sulla miniaturizzazione con i Chip, attualmente le Valvole sono usate principalmente in circuiti specifici dove occorre esaltare la sensibilità la Fedeltà, la curva di risposta e la potenza.
Io mi sono costruito anche amplificatori BF per chitarre elettriche a Valvole e ne so qualcosa. [:D]

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 11:21

Giusto; ma solo in acustica ... Prova un televisore a valvole o una "sonda" spaziale ............
Poi sono io "antico"? [:291]

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 11:28

Ufologo 555 ha scritto:No comment (tanto avere ragione sempre voi ..)

Esci da questo corpo!!!!
Sgombra la mente dalla propaganda americana!!!!

Le tute che riporti non sono extra veicolari. Sono solo tute pressurizzate per garantire la sopravvivenza all'astronauta nel caso di una depressurizzazione accidentale della navetta. Tra l'altro le tute sono progettate in stretta correlazione con la navetta su cui verranno utilizzate.
Ad oggi, dato che tutti vanno su con le Sojuz, tutti usano le tute sovietiche Sokol.

Qui la nostra Cristoforetti con la sua Sokol:

Samantha_s_Sokol_suit_large[1].jpg
Samantha_s_Sokol_suit_large[1].jpg (17.82 KiB) Osservato 2869 volte


A questo aggiungi che per ogni volo vengono costruite delle tute su misura per ogni passeggero. Per le esercitazioni a terra, e quindi quelle che normalmente si vedono nelle foto, sono invece tute usate e riadattate da altri equipaggi precedenti. (da qui l'usura che si vede)

Per le uscite extraveicolari invece i russi usano le tute Orlan:

top_1.jpg



Ufologo 555 ha scritto:Per le valvole posso essere anche d'accordo (visto che le usavo sul mio radar, poi modificato con transistor, molto più stabili ed affidabili).

E ci mancherebbe altro che sei d'accordo. Questa non e' mica un'opinione e' un dato di fatto.

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 11:29

Ufologo 555 ha scritto:Giusto; ma solo in acustica ... Prova un televisore a valvole o una "sonda" spaziale ............
Poi sono io "antico"? [:291]


Televisore e sonda spaziale? E che razza di confronto sarebbe?

Re: ARMANENTI

22/06/2018, 11:34

Io parlavo di ... primordi! [:D] Adesso si sono un po scafati ... (copia di qua, copia di la ...) La "Glasnost"! [;)]
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