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Re: ARMAMENTI

29/06/2018, 15:48

Chi sta comprando gli F-35s Dettagli: https://bit.ly/2ICGsMr


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Re: ARMAMENTI

30/06/2018, 13:11

Gerald R. Ford-class – The Largest Aircraft Carrier in The World

Guarda su youtube.com


http://fighterjetsworld.com/2018/03/04/ ... the-world/

Re: ARMAMENTI

02/07/2018, 15:29

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l progetto è ambizioso e se ne sta parlando da almeno tre anni, ma ora sembra che si sia giunti – finalmente – al traguardo: la Russia ha infatti annunciato ufficialmente che la costruzione del nuovo “supercacciatorpediniere” della classe “Lider” comincerà nel 2020.

A darne l’annuncio è stato lo stesso vice-comandante in capo della Flotta Viktor Bursuk la scorsa settimana. “Il design preliminare (del cacciatorpediniere n.d.a.) è stato fatto. A seguito di ciò stiamo prendendo tutte le scelte necessarie e il lavoro sul design tecnico comincerà a breve, la costruzione pertanto comincerà dopo il 2020” sono state le parole del contrammiraglio Bursuk.
Il progetto del supercacciatorpediniere “Lider”

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Il projekt 23560E “Lider” (anche noto come “Shkval”) nasce dall’esigenza russa di sostituire le vecchie classi di cacciatorpediniere in forza nella Flotta eredità del periodo sovietico: gli “Udaloy” nati per la guerra antisom (o Asw) e i “Sovremennyy” con compiti antinave/antiaereo (ASuW e Aaw). Più che un progetto nato per contrastare i nuovi cacciatorpediniere americani dalle caratteristiche stealth molto spinte “Zumwalt”, di cui per il momento sono entrati in servizio solo due esemplari ed un terzo è in fase di costruzione, la Russia sembra essersi posta sul piano di avere un’unica grande unità dalle caratteristiche multiruolo.

I cacciatorpediniere “Lider” saranno infatti della grosse unità con un dislocamento compreso tra le 10 mila e le 15 mila tonnellate standard, più grandi quindi degli incrociatori classe “Slava” attualmente in servizio nella Flotta. A tutti gli effetti quindi si tratterebbe più di una nuova classe di incrociatori, o, se vogliamo, si possono indicare come dei “supercacciatorpedinere”.

Le linee generali ricordano solo apparentemente quelle dei più grandi incrociatori classe “Kirov”, con un pronunciato castello di prua sede dei lanciatori verticali di missili (Vls) e dell’unico pezzo di artiglieria di grosso calibro. La prua stessa è filante e pronunciata, dotata di bulbo. A differenza dei “Kirov” i “Lider” avranno una torre molto alta dalle inconfondibili linee stealth date dai pannelli diversamente inclinati che saranno sede dei vari sistemi radar del vascello. Il mast poppiero è di forma piramidale e annegato nella sagoma dei locali poppieri che terminano in un hangar per gli elicotteri.

I “Lider” misureranno circa 200 metri di lunghezza per 23 di larghezza con un pescaggio intorno ai 6,6 metri. Per fare un paragone i nostri caccia della classe “Orizzonte” misurano rispettivamente 153x20x7,6 mentre gli incrociatori classe “Kirov” (da 28 mila tonnellate di stazza) 248x28x9,9. L’unità quindi sarà più simile, per dimensioni, agli incrociatori classe “Slava” (184x20x8,4) sebbene questi, come già detto, abbiano un dislocamento inferiore che si aggira intorno alle 10 mila tonnellate standard. L’equipaggio sarà di circa 250/300 uomini e la propulsione sarà nucleare, levando così dall’impaccio la cantieristica russa ancora alle prese con la scarsità di turbine a gas navali.

L’armamento, per quanto ancora non vi sia nulla di definitivo, è di tutto rispetto: i “Lider” saranno dotati di più di 200 missili inclusi 70 missili da crociera e 132 Sam (Surface-to-Air-Missile) insieme a 16 missili antisom a cui si aggiunge un pezzo di artiglieria da 130 mm. In particolare le nuove unità imbarcheranno gli ultimi sistemi missilistici russi: i missili da crociera “Kalibr-NK”, i missili “Oniks” e gli ultimi ipersonici “Zirkon”; alla difesa aerea provvederanno i sistemi S-300PS e PT oltre che, ovviamente, agli S-500 ora in fase di sviluppo avanzato, per la difesa di punto ci sarà la versione navale del sistema “Pantsir” ed infine il sistema “Paket-NK” per la difesa antisom / antisiluro.

I “Lider” quindi, anche per quanto riguarda l’armamento, si configurano come qualcosa di più di un semplice cacciatorpediniere avendo una dotazione maggiore di quella degli stessi “Kirov” se pur con dimensioni inferiori. Orientativamente quindi, le nuove unità – di cui si prevede saranno costruiti 12 esemplari – andranno non solo a sostituire i nove caccia classe “Udaloy” e gli otto classe “Sovremennyy” rimasti nella flotta, ma verosimilmente anche i tre incrociatori classe “Slava” e, in futuro, anche i “Kirov” sebbene questi ultimi siano ai lavori di rimodernamento.
Problematiche e controversie del progetto “Lider”

La prima unità non è ancora stata impostata che già alcuni esperti occidentali hanno sollevato alcune problematiche per quanto riguarda i nuovi supercaccia “Lider”. I cantieri di Severnaya Verf di San Pietroburgo, dove le nuove unità saranno costruite, dovranno infatti far fronte ad una distribuzione di pesi anomala e potenzialmente limitante: l’altezza considerevole della torre che alloggerà il ponte di comando e gli impianti elettronici potrebbe causare, in caso di mare mosso, un pericoloso rollio che potrebbe inficiare sulla velocità della nave e sulle qualità di tenuta del mare.

Altri addirittura portano il caso degli incrociatori dell’era sovietica classe “Kynda” che, a causa di mast dalla forma piramidale estremamente alta e complessa, aggiungevano ulteriore peso in alto durante l’inverno nella navigazione nei mari artici, causando notevoli problemi di stabilità. Come risultato i “Kynda” sono state le uniche unità navali della Flotta Rossa a non servire nella Flotta del Nord. Pertanto è ragionevole supporre che l’alta torre a tre diamanti dei “Lider” potrebbe causare gli stessi problemi già avuti negli anni ’60 con i “Kynda”.

Un altro problema avanzato dagli esperti riguarda le caratteristiche stealth della nave, che, a causa di un’ampia apertura nella sovrastruttura per alloggiare e mettere a mare le scialuppe, potrebbe non essere così efficace come propagandato da Mosca. Tali aperture nelle linee dello scafo rappresentano infatti un potente riflettore radar che potrebbe essere eliminato semplicemente dotando la nave di una porta scorrevole come accade su altre unità occidentali, ma al momento sembra che questa scelta non sia stata presa in considerazione dai progettisti russi.

Anche l’imponente dotazione missilistica sembra essere esagerata rispetto al numero dei lanciatori verticali visti sul modello presentato da Mosca: i Vls dispongono infatti di sole 72 celle di lancio per missili a fronte dei 132 Sam, 60-70 cruise da attacco terrestre e 16-24 missili antisom. Se fosse confermato quanto visto, una tale dotazione di missili unita a così poche celle di lancio implicherebbe un rateo di fuoco inferiore a quello di altre unità occidentali o cinesi.

http://www.occhidellaguerra.it/supercac ... la-russia/

Re: ARMAMENTI

03/07/2018, 19:46

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“Rim of the Pacific”, Rimpac. Questo è il nome della più grande esercitazione navale al mondo che si tiene ogni due anni nelle acque del Pacifico sotto al direzione dell’Us Navy. All’edizione del 2018, cominciata ufficialmente lo scorso 28 giugno e che terminerà il prossimo 2 agosto, parteciperanno navi e forze terrestri di 25 Paesi che si affacciano sull’oceano più vasto del mondo – ed alcuni invitati “esterni” – tranne la Cina, che quest’anno è stata esclusa dopo aver partecipato a due edizioni consecutive.

Che cos’è Rimpac?

Rimpac nasce nel 1971 come risposta americana al graduale disimpegno di Washington dal conflitto nel Vietnam: per rassicurare gli alleati sulla continuità della presenza delle forze Usa in Asia nonostante il ritiro dal Sud Est Asiatico, il Pentagono decise di indire un’esercitazione navale congiunta che allora, nella sua prima edizione, vide la partecipazione di Nuova Zelanda, Australia, Canada e Regno Unito.

Oggi, giunti alla sua 26esima edizione, Rimpac vede la partecipazione di 45 unità navali di superficie e sottomarine, 17 contingenti terrestri, più di 200 velivoli e circa 25 mila uomini provenienti da Australia, Brunei, Canada, Cile, Colombia, Francia, Germania, India, Indonesia, Israele, Giappone, Malesia, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Perù, Corea del Sud, Filippine, Singapore, Sri Lanka, Thailandia, Tonga, Regno Unito, Vietnam oltre, ovviamente, agli Stati Uniti che forniscono il contingente di uomini e mezzi più numeroso.

L’esercitazione navale più grande al mondo ha come finalità la messa alla prova delle capacità di effettuare operazioni congiunte tra le forze navali di vari Paesi nel quadro della sicurezza delle linee marittime ed in particolare per dimostrare la flessibilità dello strumento navale. Le missioni di addestramento che si terranno per più di un mese nelle acque del Pacifico riguarderanno anche, infatti, attività di contro-terrorismo, operazioni di soccorso in caso di disastro ambientale oltre ovviamente alle più classiche esercitazioni di “sea control” che vedono coinvolti i vari asset di una marina militare: antisom, anti aereo, assalto anfibio, antipirateria, contromisure mine, Sar (Search and Rescue) nonché per attività di immersione e Eod (Explosive Ordnance Disposal).

L’esercitazione quest’anno vedrà per la prima volta l’utilizzo di missili antinave a lungo raggio (Lrasm) lanciati da aerei dell’Usaf – con ogni probabilità da B-1B – oltre ad esercitazioni a fuoco che prevedono l’utilizzo di missili “surface-to-ship” delle Forze Armate Giapponesi (Self Defence Ground Forces) e missili Nsm (Naval Strike Missile) lanciati da unità dell’Us Army. Quella del 2018, infatti, è la prima edizione di Rimpac che vede la partecipazione di unità terrestri, e non è un caso, come vedremo.

“Ci sono uniformi differenti, volti differenti e culture differenti” sono state le parole del comandante della Flotta Usa nel Pacifico ammiraglio John C. Aquilino durante la cerimonia di apertura di Rimpac “ma condividiamo uno scopo comune qui a Rimpac. Vorrei pertanto ringraziare tutte le nazioni che hanno inviato contingenti per partecipare. Navi, velivoli e marinai hanno percorso molta strada e rappresentano un investimento significativo per i propri Paesi. Paesi che investono nella sicurezza e stabilità di questa regione marittima che ha permesso a tutte le nazioni di godere di una prosperità senza precedenti per decenni”.
Perché la Cina è assente da Rimpac?

Dalle parole dell’ammiraglio Aquilino ma soprattutto da quelle del vice ammiraglio comandante della Terza Flotta Usa, John D. Alexander, che sottolinea come sia importante costruire relazioni tra potenze marittime che si affacciano nell’importante regione indo-pacifica sede della maggior parte dei traffici commerciali del mondo, traspare già una velata polemica rivolta verso Pechino.

La Cina, come già accennato, quest’anno è stata esclusa da Rimpac dopo essere stata presente per due edizioni consecutive (nel 2014 e nel 2016). L’esclusione di quest’anno è stata motivata per le continue tensioni che Pechino sta sollevando nel Mar Cinese Meridionale, sede di rivendicazioni territoriali cinesi e soprattutto diventato il trampolino di lancio per la capacità di proiezione di forza delle sue Forze Armate grazie alla costruzione di isolotti artificiali e alla militarizzazione di altri atolli già esistenti.

Washington, in risposta alla caparbietà di Pechino sulla questione, ha deciso di escluderla da Rimpac in un secondo tempo, dopo averla ufficialmente invitata come atto di buona fede e con la speranza che potesse aprirsi ad una collaborazione multilaterale per la risoluzione della crisi del Mar Cinese Meridionale. Apertura che non è avvenuta nel corso di questi mesi, anzi, la Cina è andata in senso contrario provvedendo ad una maggiore militarizzazione delle isole con vere e proprie dimostrazioni di forza, pertanto gli Stati Uniti hanno deciso per la sua esclusione.

A maggio, un portavoce del Pentagono aveva infatti annunciato in una comunicato che “Gli Stati Uniti si impegnano per una regione indo-pacifica aperta e libera. La continua militarizzazione dei soggetti di disputa nel Mar Cinese Meridionale serve solamente ad alzare la tensione e destabilizzare la regione. Come risposta iniziale alla continua militarizzazione del Mar Cinese Meridionale da parte della Cina abbiamo deciso di ritirare l’invito alla Pla Navy per l’edizione di Rimpac 2018. Il comportamento della Cina non è in linea coi principi e obiettivi di Rimpac”.

Dal punto di vista diplomatico la decisione della Casa Bianca rappresenta un segnale di rottura rispetto alla linea politica tenuta dalla precedente amministrazione – nel 2016 la Cina aveva partecipato a Rimpac nonostante le tensioni nel Mar Cinese Meridionale – e ben si allinea a quanto Trump sta facendo in ambito economico/commerciale. Dal punto di vista militare la presenza per la prima volta di asset terrestri con la specifica funzione antinave è un chiaro segnale a Pechino che gli Stati Uniti ed i loro alleati – in particolare il Giappone – non intendono affatto cedere il passo davanti alla militarizzazione delle isole e all’allungamento del braccio armato di Pechino che, controllando il Mar Cinese Meridionale, si verrebbe a trovare nella condizione di controllare anche i traffici commerciali e a poter chiudere le importanti rotte marittime che vi passano.

Del resto la tipologia di mezzi e armi che la Cina sta schierando nelle isole – fisse o a rotazione – lascia intendere che si stia andando di gran carriera verso una possibile attività di “sea denial” nel quadro delle zone di A2/AD (Anti Access/Area Denial) che stanno nascendo nel Mar Cinese Meridionale. Attività militare che rientra nel quadro strategico di ampio respiro di Pechino che è volto a svolgere attività a vasto raggio in mare aperto distaccandosi quindi dalla dottrina di “near seas active defense” tenuta a partire dalla metà degli anni ’80. Un concetto che sta portando alla creazione di una Marina Militare “d’altura” – se ci concedete il termine – dotata di sistemi e unità moderne per fare concorrenza all’Us Navy nel dominio dei mari nel mondo, come dimostrato dalla sempre maggiore presenza di naviglio militare cinese coinvolto in esercitazioni anche in settori lontani come il Mediterraneo o il Baltico.

http://www.occhidellaguerra.it/lesercit ... a-la-cina/

Re: ARMAMENTI

04/07/2018, 12:24

RADAR AN / APG-83 che offre F-16v Block 70/72 Super Viper cosa può traportare rispetto ad altri caccia simili della 4a generazione!

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http://fighterjetsworld.com/2018/07/03/ ... -f-35-dna/

Re: ARMAMENTI

04/07/2018, 12:34

S -97 "RAIDER"

Guarda su youtube.com

Re: ARMAMENTI

09/07/2018, 15:56

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Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta studiando un metodo per impiegare armamenti non convenzionali come bomba a raggi X capaci di neutralizzare siti che detengono armi chimiche o biologiche senza danneggiare le strutture che contengono le armi stesse, debellando il rischio di liberare nubi tossiche e plausibilmente letali per la popolazione civile che si trovi in prossimità del “target”.

In risposta all’uso e lo sviluppo indiscriminato di armi chimiche e biologiche da parte di potenze rivali, in futuro il Pentagono adopererà armamenti di nuova generazione come le bombe che impieghino i raggi X: ossia munizionamento “non convenzionale” che sfrutti la compressione di alluminio o elio al punto tale emettere un esplosione di radiazioni con un potere di penetrazione estremamente elevato, dunque capace di superare bunker difesi da spessori quali piombo e calcestruzzo, per neutralizzare minacce chimiche.

Per raggiungere l’efficacia adeguata a distruggere materiali chimici o biologici, una bomba a raggi X dovrebbe produrre radiazioni decine di migliaia di volte più forti di quelle che vengono impiegate in una comune radiografia medica. Ciò non distruggerebbe solo le armi, ovviamente, ma eliminerebbe fisicamente anche il personale di un sito di stoccaggio di armi “non convenzionali”, lasciando però completamente intatta la struttura e scongiurando la minaccia di una letale nube tossica.

Una società specializzata nel campo, la Hyperion Technology Group, è stata incaricata dal Pentagono di sviluppare un prototipo ricevendo ben $ 980.745,00 per quella che sembra essere la seconda fase del progetto che dimostrerà le capacità di quello che sarebbe un armamento “non convenzionale” tattico di nuova generazione; munizionamento che potrebbe scalzare gli armamenti convenzionali impiegati per raid analoghi a quelli lanciati sui presunti siti di armi chimiche individuati in Siria.

Nel caso del bombardamento congiunto effettuato lo scorso aprile dalla coalizione internazionale sul deposito di armi chimiche di Him Shinshar, nei pressi di Homs – sito che venne ritenuto il centro di sviluppo del programma chimico siriano – la prima preoccupazione di molti analisti fu quella di una eventuale “nube tossica” (mai rilevata) sprigionata dall’impatto di missili da crociera Tomahwak, e missili guidati JASSM / SCALP, con quelli che si ritenevano essere depositi di gas Sarin. L’impiego di questa nuova tecnologia avrebbe scongiurata ogni preoccupazione.

Sebbene la maggior parte dei dettagli del progetto siano segreti, un documento del 2015 intitolato “Munizione a raggi X ad alta potenza per attaccare e sconfiggere le armi di distruzione di massa” rivela l’inizio del programma. Tale munizionamento, una volta sviluppato, potrebbe essere lanciato da piattaforme come bombardieri strategici stealth B-2 “Spirit” o bombardieri supersonici B-1 “Lancer”, o essere impiegato su missili da crociera lanciati da vettori di superficie.

http://www.occhidellaguerra.it/la-strat ... -chimiche/

Re: ARMAMENTI

09/07/2018, 16:45

Ufologo 555 ha scritto:Immagine
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta studiando un metodo per impiegare armamenti non convenzionali come bomba a raggi X capaci di neutralizzare siti che detengono armi chimiche o biologiche senza danneggiare le strutture che contengono le armi stesse, debellando il rischio di liberare nubi tossiche e plausibilmente letali per la popolazione civile che si trovi in prossimità del “target”.

In risposta all’uso e lo sviluppo indiscriminato di armi chimiche e biologiche da parte di potenze rivali, in futuro il Pentagono adopererà armamenti di nuova generazione come le bombe che impieghino i raggi X: ossia munizionamento “non convenzionale” che sfrutti la compressione di alluminio o elio al punto tale emettere un esplosione di radiazioni con un potere di penetrazione estremamente elevato, dunque capace di superare bunker difesi da spessori quali piombo e calcestruzzo, per neutralizzare minacce chimiche.

Per raggiungere l’efficacia adeguata a distruggere materiali chimici o biologici, una bomba a raggi X dovrebbe produrre radiazioni decine di migliaia di volte più forti di quelle che vengono impiegate in una comune radiografia medica. Ciò non distruggerebbe solo le armi, ovviamente, ma eliminerebbe fisicamente anche il personale di un sito di stoccaggio di armi “non convenzionali”, lasciando però completamente intatta la struttura e scongiurando la minaccia di una letale nube tossica.

Una società specializzata nel campo, la Hyperion Technology Group, è stata incaricata dal Pentagono di sviluppare un prototipo ricevendo ben $ 980.745,00 per quella che sembra essere la seconda fase del progetto che dimostrerà le capacità di quello che sarebbe un armamento “non convenzionale” tattico di nuova generazione; munizionamento che potrebbe scalzare gli armamenti convenzionali impiegati per raid analoghi a quelli lanciati sui presunti siti di armi chimiche individuati in Siria.

Nel caso del bombardamento congiunto effettuato lo scorso aprile dalla coalizione internazionale sul deposito di armi chimiche di Him Shinshar, nei pressi di Homs – sito che venne ritenuto il centro di sviluppo del programma chimico siriano – la prima preoccupazione di molti analisti fu quella di una eventuale “nube tossica” (mai rilevata) sprigionata dall’impatto di missili da crociera Tomahwak, e missili guidati JASSM / SCALP, con quelli che si ritenevano essere depositi di gas Sarin. L’impiego di questa nuova tecnologia avrebbe scongiurata ogni preoccupazione.

Sebbene la maggior parte dei dettagli del progetto siano segreti, un documento del 2015 intitolato “Munizione a raggi X ad alta potenza per attaccare e sconfiggere le armi di distruzione di massa” rivela l’inizio del programma. Tale munizionamento, una volta sviluppato, potrebbe essere lanciato da piattaforme come bombardieri strategici stealth B-2 “Spirit” o bombardieri supersonici B-1 “Lancer”, o essere impiegato su missili da crociera lanciati da vettori di superficie.

http://www.occhidellaguerra.it/la-strat ... -chimiche/


Peggio delle bombe atomiche i raggi x non distinguerànno la gente civile dai militari, veramente intelligenti queste armi! [:o)] ,sempre fuori dagli schemi questi mericani!. [:291]

Re: ARMAMENTI

09/07/2018, 16:53

Ti risulta che altri facciano cose più ..."pulite"? ( à la guerre comme à la guerre) [^]

Re: ARMAMENTI

09/07/2018, 16:59

Ti risulta che altri facciano cose più ..."pulite"? ( à la guerre comme à la guerre) [^]

Re: ARMAMENTI

09/07/2018, 22:08

Bleff,sai quante volte leggeremo e sentiremo ancora comunicati con"spiacevole errore.....dolorosa perdita.....errore accidentale....la più bella"target legittimo"!

Re: ARMAMENTI

10/07/2018, 00:39

La vigliaccheria è operare in questo modo, uno tiene un'arma nascosta in un incontro di Boxe e volendo vincere ad ogni costo al momento opportuno la tira fuori per uccidere a tradimento, sapendo che ad armi pari (guantoni pari) sarebbe messo a KO. [:246]

Re: ARMAMENTI

10/07/2018, 11:10

E ... da quando in qua un esercito vince ad armi pari? [:291] (Perfino le squadre di calcio si comprano i giocatori migliori! Per quello non tiferò mai per nessuno) Da che mondo è mondo, chi ha l'arma miglire VINCE! Ma dove state con la capoccia .... [:306]
(Davide e Golia; le V-2 naziste; la Bomba Atomica americana, etcc ...)
A volte mi sembrate prorpio ingenui (militarmente parlando)! [:291]

Re: ARMAMENTI

10/07/2018, 11:39

Essendo destinato "avanti" presso le linee nemiche, e sapendo niente di bombe e/o proietti , sparati dai "colleghi" dell'ARTIGLIERIA CORAZZATA(Ariete), non è che si potrebbero usare quelle al NEUTRONE,da terra e dagli aerei???
Domanda rivolta a chi se ne intende. [:296] [:296]

Re: ARMAMENTI

10/07/2018, 11:52

Si può fare tutto ... [:305] Già negli anni sessanta i Marines disponevano di un cannone con testa nucleare ...
Caspita! Eri con L'"Ariete"!? [:D]
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