Aztlan ha scritto:
DIVERSO il discorso industriale, per creare le robe, tecnologie rinnovabili in primis, serve un' energia affidabile,
e dato che il fossile inquina bisognava passare alla fissione nucleare quando è stato inventata...anche perchè la fusione arriverà sempre troppo tardi per invertire i danni ambientali se non ci liberiamo IERI del fossile.
Basta con questa fissa del nucleare. Ancora non riesci a capire che se non si è evoluto un settore che utilizza una tecnologia che si è sviluppata per più di 70 anni significa che non è conveniente per nessuno? Eppure è un concetto semplice. Nel mondo prevale sempre il sistema più convenite ed economico (infischiandosene dell'ambiente).
Inoltre hai una visione assai limitata e semplicistica del panorama complessivo dell'utilizzo dell'energia su questo pianeta.
Prima bisogna capire che nel mondo, l’80% dell’energia (in tutte le varie forme) è usata per produrre calore o per far muovere i mezzi di trasporto. In altre parole, la legna per scaldare le abitazioni e cuocere gli alimenti è ancora la prima fonte energetica del mondo, subito seguita dai carburanti per il trasporto. Nel mondo, miliardi di persone per scaldare le loro casupole e per cuocere i cibi usano la legna raccolta nei boschi e bruciata in fornelletti e bracieri, con conseguenze gravi per la qualità dell’aria e per i rischi alla salute. Nelle lande più sperdute dei continenti, si utilizzano miliardi di motori che di certo sono assai lontani dai parametri euro 6. Non facciamo sempre l'errore di pensare solo a casa nostra. Nel mondo noi siamo insignificanti dal punto di vista numerico.
Quindi, cosa pensi di risolvere con la fissione nucleare????
Il problema non sta tutto nella produzione di energia, ma sta sopratutto nelle modalità con cui questa poi viene consumata.
E su questo punto sono fondamentali le politiche di sostegno, anche se siamo molto lontani. Il numero di Paesi che sostengono l’elettricità rinnovabile è raddoppiato a 120, e quelli che introducono impegni a favore dei biocarburanti sono quasi triplicati a 90. Ma appena 22 Paesi hanno sviluppato politiche a favore degli usi delle fonti rinnovabili per riscaldare.
Certo, il passaggio all'elettrico potrebbe risolvere molti problemi, ma bisogna capire che auto e riscaldamento saranno elettrici solamente per pochi ricchi e quindi bisogna rendersi conto che per vedere qualche progresso a favore dell'ambiente bisogna guardare a soluzioni che possano aggredire la grande massa dei consumi energetici.
La soluzione (oltre ovviamente ad incentivare ulteriormente ogni forma di rinnovabile)? Bisogna dare carburanti puliti di origine naturale per quel resto del mondo per il quale i consumi energetici a zero emissioni sono ancora lontani.
In sintesi dobbiamo tutti guardare all'esempio cinese. La Cina guida la crescita globale delle energie rinnovabili nel quinquennio 2018-23, guidata da politiche mirate a "decarbonizzare" tutti i settori e a ridurre l’inquinamento dell'aria nelle città cinesi. In questo modo, la Cina sorpasserà la posizione dell’Europa e diventerà il più grande consumatore mondiale di energia rinnovabile entro il 2023.