30/01/2021, 12:50
30/01/2021, 13:49
MaxpoweR ha scritto:mah secondo me generalizzi troppo non si può attribuire il comportamento di 4\5 persone ad un atteggiamento "di stato"
30/01/2021, 14:15
30/01/2021, 14:55
mik.300 ha scritto:
non so se c avete fatto caso anche voi..[/i]
14/02/2021, 12:52
Ecco l’auto cinese da 3700 euro che può battere Tesla e le europee
Anche se sembra un avversario improbabile, ma il nuovo veicolo elettrico da 3700 euro (4460 dollari, 28000 mila yuan) della SAIC-GM-Wuling potrebbe finire per essere il vero avversario e killer della tesla in Cina.
Così ha chiamato quest’auto Nikkei perchè la Wuling Hong Guang Mini EV sta rapidamente conquistando i L’auto è commercializzata come una semplice, utilitaristica, city car, un concetto che in passato ha fatto famosi i marchi italiani come Fiat ed Autobianchi e con Misura meno di 3 metri di lunghezza e 1,5 metri di larghezza, può portare a bordo solo quattro persone, ma la sua caratteristica di auto per i trasferimenti brevi f si che questo non sia un problema.
Il prezzo parte da 28.800 yuan, ovvero circa 4.460 dollari, 3700 euro. Un modello con aria condizionata costa $ 5.000, poco più di 4000 euro. Con la politica monetaria espansiva cinese bastano 13000 yuan per portarla a casa e pagare il resto a tasso zero. Un’alternativa per le famiglie che, sino ad ora , usavano solo gli scooter per i propri movimenti.
Le prestazioni sono adatte al movimento cittadino: percorre 120 km con una carica completa, velocità massima 100 km / h non adatta alle autostrade, ma ottima per l’ambiente cittadino. Può essere ricaricato da una presa standard. “I consumatori danno un punteggio elevato al suo basso costo e al suo design”. Si tratta di una vittoria per SAIC Motor, che detiene una quota di maggioranza in SAIC-GM-Wuling. Le auto elettriche occidentali o di altri produttori cinesi costano molto di più e, alla fine, sono comunque soprattutto usate per l’ambiente urbano: allora perché non progettare una macchina perfettamente adatta all’ambiente urbano?
Gli interni sono molto spartani: un solo video, per tutte le informazioni al guidatore, pochi comandi, utilizzo di plastiche a basso costo, ma ti porta in giro e costa meno di 4000 euro, che volete di più.
Eccovi un video di presentazione:Guarda su youtube.com
Fonte: https://scenarieconomici.it/ecco-lauto-cinese-da-3700-euro-che-puo-battere-tesla-e-le-europee/
15/02/2021, 13:01
Offensiva Tedesca contro il Q computer Cinese
La competizione sul computer quantistico si fa sempre più accesa. Dopo l’annuncio dei risultati cinesi, ora si fa avanti anche la Germania, con un ulteriore investimento pubblico di 2 miliardi di euro.
Il 18 dicembre scorso, su Science, un gruppo di ricerca del Center in Quantum Information and Quantum Physics, dell’University of Science and Technology of China, Shanghai, guidato da Jian-Wei Pan, ha annunciato di aver ottenuto importanti risultati sperimentali sulla computazione quantistica.
Di cosa si tratta?
Si tratta della costruzione di un nuovo strumento di calcolo (chiamarlo computer è davvero riduttivo) che può raggiungere «una frequenza che, rispetto alla capacità dei supercoputer attuali più all’avanguardia, è più veloce di un fattore di circa 10 elevato alla Quattordicesima» (Science).
Ciò vuol dire che un computer quantistico può eseguire in soli 200 secondi un calcolo per risolvere il quale un computer tradizionale impiegherebbe 600 milioni di anni. È difficile immaginare a cosa possa servire una macchina così mostruosa. Intanto, potrebbe aprire ogni nostra casella di posta, ogni file criptato, violare ogni carta di credito, rendere trasparente tutto il nostro bel mondo riservato di Internet, visto che tutto questo bel mondo si basa perlopiù sull'elevata complessità computazionale della fattorizzazione in numeri primi, che un tale mostro potrebbe attaccare con la mera forza bruta. In secondo luogo, potrebbe trovare applicazione in quei settori che richiedono un’elevata capacità di calcolo, ovvero nella teoria dei grafi, nell’apprendimento automatico, nella medicina o nella chimica.
Nel 2019 Google aveva annunciato su Nature la messa appunto di Sycomore, un vero computer quantistico perfettamente funzionante, a 53 QuBit, in grado in 3 minuti di risolvere un calcolo per il quale un computer attuale impiegherebbe 10.000 anni.
Il gruppo di ricerca cinese ha dichiarato che Jiuzhang (il Q computer cinese) elabora i dati 10 miliardi di volte più velocemente del computer quantistico a 53 Qubit sviluppato da Google.
Il Governo tedesco ha affidato la missione di star dietro a Usa e Cina al Quantum Computing Expert Council, struttura alle dirette dipendenze del Bundesministeriums für Bildung und Forschung (Ministero federale Istruzione e Ricerca).
Il suo direttore, l’ingegnere Peter Leibinger, ha ammesso che il governo ha investito una montagna di soldi nella competizione con Usa e Cina (FAZ), e che la tecnologia fotonica avrà un impatto enorme nella medicina e nella tecnica di criptazione dei dati – non si è sbilanciato sul tema della sicurezza e della guerra telematica.
Perché è importante costruire in casa un Q computer?
Insieme al computer devi progettare il software di base e il software applicativo. Per produrre quest'ultimo, dice Peter Leibinger, devi conoscere ciò su cui l’App viene applicata. Chi scrive le applicazioni per risolvere un problema, dice Peter Leibinger, si occupa anche molto intensamente del problema stesso che deve essere risolto. Impara a capire il problema molto più profondamente. Gli esperti di computer quantistici di Google sanno quindi esattamente con quali molecole Böhringer sta lavorando. È chiara la necessita di autonomia tecnologica della Germania.
La prova del nove del legame del software con tutta la filiera produttiva è data da una piccola gaffe, da un disservizio che ha del comico, capitato proprio in questi giorni all’efficientissimo governo tedesco, evidentemente bravo a piegare la lamiera e riempirla di motori a scoppio e componentistica italiana prodotta a basso costo, piuttosto che a produrre macchine a silicio o a fotoni.
«Il Denaro degli aiuti-Covid è di nuovo disponibile in Dollari», titolava sabato 13 Febbraio la Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Cosa è successo?
Già prima di Natale i cittadini tedeschi avevano ricevuto l’avviso della somma spettante, ma la somma era denominata in dollari. In più, la data di riscossione era scritta al modo americano – una sciocchezza, direte voi, ma pur sempre un errore, possibile causa di disguidi e confusione.
A Gennaio il problema sembrava risolto, ma in alcune regioni, dopo un aggiornamento, le somme di denaro sono tornate ad essere denominate in dollari. Immaginate i poveri cittadini tedeschi, già afflitti da una emergenza sanitaria che l'efficiente governo tedesco sembrava avere sconfitto già prima della sua comparsa, alle prese con una nuova ondata, per giunta pure inglese; immaginate il giro a velocità fotonica dei loro cabasisi, al confronto dei quali i nostri girano alle modeste velocità del silicio.
Scrivere software in casa ha i suoi piccoli vantaggi.
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnew ... 357_39734/
15/02/2021, 17:58
MaxpoweR ha scritto:Ecco l’auto cinese da 3700 euro che può battere Tesla e le europee
Anche se sembra un avversario improbabile, ma il nuovo veicolo elettrico da 3700 euro (4460 dollari, 28000 mila yuan) della SAIC-GM-Wuling potrebbe finire per essere il vero avversario e killer della tesla in Cina.
Così ha chiamato quest’auto Nikkei perchè la Wuling Hong Guang Mini EV sta rapidamente conquistando i L’auto è commercializzata come una semplice, utilitaristica, city car, un concetto che in passato ha fatto famosi i marchi italiani come Fiat ed Autobianchi e con Misura meno di 3 metri di lunghezza e 1,5 metri di larghezza, può portare a bordo solo quattro persone, ma la sua caratteristica di auto per i trasferimenti brevi f si che questo non sia un problema.
Il prezzo parte da 28.800 yuan, ovvero circa 4.460 dollari, 3700 euro. Un modello con aria condizionata costa $ 5.000, poco più di 4000 euro. Con la politica monetaria espansiva cinese bastano 13000 yuan per portarla a casa e pagare il resto a tasso zero. Un’alternativa per le famiglie che, sino ad ora , usavano solo gli scooter per i propri movimenti.
Le prestazioni sono adatte al movimento cittadino: percorre 120 km con una carica completa, velocità massima 100 km / h non adatta alle autostrade, ma ottima per l’ambiente cittadino. Può essere ricaricato da una presa standard. “I consumatori danno un punteggio elevato al suo basso costo e al suo design”. Si tratta di una vittoria per SAIC Motor, che detiene una quota di maggioranza in SAIC-GM-Wuling. Le auto elettriche occidentali o di altri produttori cinesi costano molto di più e, alla fine, sono comunque soprattutto usate per l’ambiente urbano: allora perché non progettare una macchina perfettamente adatta all’ambiente urbano?
Gli interni sono molto spartani: un solo video, per tutte le informazioni al guidatore, pochi comandi, utilizzo di plastiche a basso costo, ma ti porta in giro e costa meno di 4000 euro, che volete di più.
Eccovi un video di presentazione:Guarda su youtube.com
Fonte: https://scenarieconomici.it/ecco-lauto-cinese-da-3700-euro-che-puo-battere-tesla-e-le-europee/
15/02/2021, 22:08
17/02/2021, 19:07
26/03/2021, 13:00
Dichiarazione di guerra a Russia e Cina, "gli Usa verso la catastrofe"
Putin è “un killer” e Xi “un tagliagole” ha stabilito Joe-Burisma-Biden; Mosca «destabilizza la situazione nei paesi vicini», evoca il segretario NATO Jens Stoltenberg; e il capo della diplomazia UE Josep Borrell e il suo superiore, il segretario di stato yankee Antony Blinken tuonano contro l'atteggiamento «di sfida della Russia, inclusa la persistente aggressione contro Ucraina e Georgia», ecc. ecc.
La dichiarazione di guerra di USA e vassalli è consegnata: una guerra energetica alla Russia, soprattutto per il “North stream 2”, e una guerra commerciale alla Cina. Mosca ha risposto per ora (annunciate contromisure anche alle sanzioni imposte dal Canada) in maniera non particolarmente dura; più tempestiva e determinata Pechino.
Il confronto tra USA e Russia ha dunque raggiunto una nuova fase. La prima fase, di “accumulazione della tensione”, scrive Aleksandr Khaldej su Svobodnaja pressa, ha coperto il periodo tra il 2000 e il 2007; dal 2007 al 2014, la seconda fase, di “contrapposizione”; quindi, la terza, avviata con gli eventi in Siria e Ucraina, è già quella della guerra, quando il «desiderio di danneggiare il nemico non è più commisurato al danno verso se stessi. Niente trattative in questa fase; ora parlano i cannoni: non importa se di ferro o mediatici». Poi, di incidente in incidente, si arriva alla quarta fase, quella del "equilibrio di posizione" e della "stanchezza di guerra", dopo di che sarà forse possibile tornare alle trattative. Il rischio è però che, «ad alti livelli di conflitto, questo possa sfuggire al controllo delle parti». Gli USA brigano per colpi di stato in Cina e Russia (da anni ormai le sanzioni mirano a colpire l'entourage oligarchico russo, per indurlo a sbarazzarsi di Putin) e a una chiamata a raccolta degli “alleati” vassalli. Da qui, le sparate provocatorie, che testimoniano della debolezza americana. «La confusione è mascherata dall'aggressività: prima retorica, poi militare. Europa orientale, Asia centrale, Medio Oriente, Pacifico: queste sono le zone di minaccia dell'egemonia statunitense dopo il crollo dell'URSS e, di conseguenza, le zone di pericolo di operazioni militari dirette».
Biden, definendo Putin “un assassino” e Xi Jinping un “tagliagole” (ma, nota Artašes Gegamjan, come mai, di fronte a tali provocazioni, «sono rimasti zitti i leader dei paesi della Organizzazione per la sicurezza collettiva»: oltre alla Russia stessa, Armenia, Bielorussia, Kazakhstan, Kyrgyzstan e Tadžikistan?) mostra che il suo gruppo è disposto a intensificare il conflitto.
Il desiderio di «guidare la divisione del mondo in zone di influenza» dice ancora Khaldej, «comporta tagliar fuori gli alleati dai mercati di cui hanno bisogno e allo stesso tempo spingere gli avversari a consolidare» il coordinamento. Gli USA non saranno in grado di «sostituire i mercati perduti dei loro vassalli; la perdita di Cina e Russia come partner commerciali minerà un certo numero di paesi e vi indebolirà l'influenza degli Stati Uniti. Gli USA stanno quindi accelerando quei processi che cercano di impedire; molti loro vassalli, come UE, Polonia o Ucraina, si indeboliranno ancora di più negli scontri con Russia e Cina».
Dunque, quanto è reale il pericolo che, come dice Khaldej, «ad alti livelli di conflitto, questo possa sfuggire al controllo delle parti»? Qual è la situazione sul campo?
Ammettiamo, ad esempio, che abbiano ragione gli analisti del FAS (Federation of American Scientists) secondo cui gli USA avrebbero segretamente tolto dall'Europa una parte del proprio arsenale nucleare. Anche se fosse vero, ciò non significherebbe altro che la necessità di modernizzare tale arsenale. Ora, scrive Viktor Sokirko su Svobodnaja pressa, si calcolava sinora che in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia fossero stoccate dalle 150 alle 200 bombe nucleari e non sembra che l'intelligence russa abbia elementi per confermare una loro riduzione. Se movimenti ci sono stati, si tratta più verosimilmente di una parziale redistribuzione tra le diverse basi, come più volte verificatosi. In ogni caso, commentando la notizia secondo cui i bombardieri statunitensi potrebbero colpire obiettivi russi di terra, l'esperto militare Jurij Knutov ritiene che la Russia sia in grado di rispondere, difendendo dapprima le maggiori città russe, e poi l'intero paese, con una sorta di “cupole”, costituite da complessi missilistici S-350 "Vitjaz", S-400, "Pantsir", "Vulkan terzo".
Questo per la difesa. Per l'attacco, il complesso aereo dell'aviazione a lungo raggio russa (PAK-DA) a tecnologia stealth sarà presto in grado di superare, senza essere intercettato, le difese anti-aeree NATO. E, pur restando per ora inattuato il piano di una base aerea russa in Bielorussia, si sta facendo più stretto il coordinamento militare tra i due paesi, con la creazione di centri di addestramento congiunto delle forze aeree e di difesa anti-aerea e i sistemi missilistici antiaerei nelle regioni di Grodno, Brest e Minsk concedono tempo sufficiente ad allertare i sistemi anti-aerei russi a Smolensk e Mosca.
Per di più, secondo il politologo israeliano di origini russe Jakov Kedmi, la nuova strategia di difesa nazionale russa, renderebbe addirittura priva di senso l'esistenza della NATO, dal momento che, in caso di attacco alla Russia, Mosca risponderebbe con rappresaglie non solo sui territori di partenza dei missili convenzionali, ma anche contro il centro decisionale, cioè gli Stati Uniti. Così che, sostiene Kedmi con un ottimismo forse eccessivo, gli USA non potranno più persuadere l'Europa ad attaccare la Russia, e poi nascondersi dietro di essa.
Ora, a proposito della NATO, il capo-redattore dell'agenzia Realist, Sarkis Tsaturjan ricorda comunque come Mosca abbia a lungo tentato di farsi accogliere nell'organizzazione. È vero che varie ex Repubbliche sovietiche sono entrate nell'Alleanza atlantica e altre, pur non facendone parte, ne sono partner diretti; ma, scrive Tsaturjan, la prima a mirare all'ingresso nella NATO è stata a suo tempo la Russia. Addirittura, «il 31 marzo 1954, un anno dopo l'assassinio di Iosif Stalin, l'URSS fece il primo tentativo ufficiale di entrare nella NATO». Il 7 maggio successivo, Washington, Londra e Parigi rispondevano picche e allora, esattamente un anno dopo, nasceva il Patto di Varsavia. A metà anni '80 si tornò a parlare in via non ufficiale di adesione alla NATO e il tema è stato toccato durante le presidenze El'tsin, Putin e Medvedev. A marzo 2000, Vladimir Putin, in un'intervista alla BBC, alla domanda se ritenesse possibile l'unione della Russia all'Alleanza, rispose «Perché no? Non escludo tale possibilità, se la Russia verrà considerata partner a pieno diritto». Nel giugno 2017, intervistato da Oliver Stone, Putin disse «Ricordo uno dei nostri ultimi incontri col presidente Clinton. Nel corso di colloqui a Mosca, io gli dissi “Può darsi che esaminiamo una variante, per cui la Russia potrebbe entrare nella NATO”. E Clinton rispose “Perché no, io non sono contrario”. Dunque, osserva Tsaturjan, perché «meravigliarsi della collaborazione del Cremlino con la Turchia, membro della NATO, ad esempio in Siria e nel Caucaso?».
Questo, dal punto di vista militare. Sul piano più immediato e diretto della contrapposizione economica e politica tra Washington, Mosca e Pechino, e delle contromosse russo-cinesi all'attacco USA e UE, la Deutsche Wirtschaftsnachrichten parla dell'invito di Sergej Lavrov all'omologo Wang Yi, per un graduale sganciamento di Russia e Cina dal dollaro USA, a favore di valute nazionali o alternative, e per rafforzare la collaborazione strategica. Mosca infatti non nasconde la preoccupazione per alcune possibili mosse yankee. Il portavoce presidenziale Dmitrij Peskov ha dichiarato che si devono considerare tutte le possibili minacce, inclusa quella di escludere il settore bancario russo dal sistema dei pagamenti interbancari SWIFT (Society for worldwide interbank financial telecommunications; l'URSS vi aderì nel 1989) dato che gli istituti finanziari russi sono tra i tre leader mondiali come numero di transazioni.
Come ricorda Andrej Zakhar?enko su Svobodnaja pressa, negli ultimi sette anni, la minaccia di escludere Mosca dal SWIFT è risuonata almeno due o tre volte; ma, dopo gli ultimi eventi, il pericolo si è fatto oltremodo concreto, pur se vari analisti russi sostengono che Mosca abbia da tempo adottato misure per ovviare a tale eventualità. A ogni modo, German.china.org riporta che, secondo il Ministero degli esteri cinese, Mosca e Pechino concordano sul fatto che gli USA dovrebbero «porre fine alla loro tirannia e smetterla di immischiarsi negli affari interni di altri paesi». La due-giorni Lavrov-Wang, a poca distanza dal conflittuale incontro Wang-Blinken in Alaska, ha portato Wang a dichiarare alla Tass che, «Nella situazione attuale, è importante per noi parlarci come partner strategici globali e rafforzare la nostra interazione strategica». Chiaro.
In mezzo, la UE. Per la prima volta dopo più di 30 anni, ha imposto sanzioni (abbastanza simboliche) contro la Cina, col ritornello dei “diritti violati degli ujguri” nel Xinjiang. Pechino ha reagito tempestivamente e ha subito annunciato contro-sanzioni. Analizzare la sostanza delle accuse UE, scrive Rubaltic, sarebbe rendere un «onore immeritato a Bruxelles. Immersi nell'ipocrisia, gli europei hanno dimostrato mille volte che i diritti umani sono per loro un manganello diplomatico, che usano o meno, in base all'opportunità politica. Se l'Europa chiude gli occhi sulla discriminazione dei russi nei paesi baltici, allora non sta a lei dire qualcosa sugli ujguri».
In termini di politica reale, continua Rubaltic, le sanzioni UE contro la Cina costituiscono davvero una pietra miliare. È stata tracciata una linea nella fase trentennale di sviluppo delle relazioni tra Pechino e l'Occidente. Quella linea, gli Stati Uniti l'avevano già tracciata diversi anni fa, e il fallimento dei primi colloqui sino-americani dell'amministrazione Biden conferma come la proclamazione di Pechino quale principale minaccia strategica non fosse un capriccio personale di Donald Trump.
Ora lo ha capito anche l'Europa, che dunque traccia quella linea, anche se sotto Trump aveva sperato che l'esacerbazione contro la RPC fosse temporanea e aveva cercato di sviluppare una graduale cooperazione economica con Pechino. Tuttavia, strategicamente, conclude Rubaltic, gli alleati europei seguiranno sempre il percorso della geopolitica americana. Se l'ostilità verso la Cina non è un capriccio di Trump, ma un "consenso bipartisan" di Washington, allora bisogna agitare il manganello delle sanzioni e parlare dei “diritti degli ujguri”.
Dunque, la situazione è molto seria, in particolare per quegli “alleati” vassalli da settant'anni a rimorchio del carro yankee; ma, non meno, per quelli che possono pretendere a una certa libertà di manovra (il Centro francese per gli studi interdisciplinari, composto di ex alti ufficiali, in una lettera aperta a Stoltenberg, lo ha accusato di fare solo gli interessi USA, nel piano NATO per il 2030) come la Germania con il “North stream 2”. La situazione è seria per Pechino e per Mosca, costrette a destreggiarsi con un elemento che, in preda a spasmi ossessivi, diventa ancor più pericoloso.
Ciò non impedisce a una parte dei comunisti russi di ricordare come, prima della fine dell'Unione Sovietica, il rapporto di forze mondiale fosse del tutto diverso e come buona parte dei russi si senta oggi offesa non soltanto dalle parole di Joe Biden all'indirizzo di Vladimir Putin, ma anche dalle scelte di chi continua sulla strada intrapresa dal Cremlino più di tre decenni fa: «Non è Biden che ci offende. I cittadini di quello che un tempo era un grande paese sono offesi dalla povertà vergognosa e dalla umiliante disoccupazione. Ci offendono il “Centro El'tsin” e il monumento a Solženitsyn... ci offendono le calunnie contro l'Unione Sovietica e i suoi leader. Ci offende la senatrice Narusova, che definisce “bestiame” chi protesta. Ci offende Simonjan, che senza merito guadagna milioni e invita a non pretendere pensioni degne di una persona... Ci offendono i ritratti del criminale Kol?ak nelle strade... ci offende la crescente fascistizzazione, allorché si cerca di separare l'ideologia antifascista dalla Vittoria sul fascismo e si copre il Mausoleo nel giorno della grande vittoria sul fascismo... Tutto questo non l'ha fatto Biden o un qualche inglese; lo avete fatto voi del partito Russia Unita».
Se, oltreoceano, il blogger americano Billmon, nel suo Moon of Alabama, scrive che «Agitando i pugni l'America va verso la catastrofe e l'aggressività contro Cina e Russia accelererà il declino USA», allora, come dar torto a chi, in Russia, si sente sotto attacco non solo dell'imperialismo yankee, ma anche del capitale di casa propria!?
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-dichiarazione_di_guerra_a_russia_e_cina_gli_usa_verso_la_catastrofe/8_40401/
26/03/2021, 17:47
MaxpoweR ha scritto:Dichiarazione di guerra a Russia e Cina, "gli Usa verso la catastrofe"
Biden in meno di due mesi ha già riempito la sua tessera punti per richiederei il nobel
26/03/2021, 20:57
Iktamool ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Dichiarazione di guerra a Russia e Cina, "gli Usa verso la catastrofe"
Biden in meno di due mesi ha già riempito la sua tessera punti per richiederei il nobel
Ha ha... "la tessera punti" del grande supermercato USA.
Con la differenza che se vince il premio chi ne fará le spese saremo tutti noi.
Non c'é niente da fare: questi qui vogliono la guerra. E che sia bella corposa...
Ma io una guerra la farei: peró cominciando dalla California, Florida fino ai confini con il Canada.
Chissá che magari questa massa di bovini comincerebbe a capire qualche cosa...
28/03/2021, 13:25
28/03/2021, 13:33
28/03/2021, 15:02