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Grigio
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 Oggetto del messaggio: GABA contro stress e razionale valutazione
MessaggioInviato: 18/04/2019, 05:54 
Voglio dare qualche indicazione a chi si trova in condizioni di stress,
e per stress voglio dire una situazione in cui la propria persona non basta più
stress da diverse fonti, ma non necessariamente, anche uno solo, io ne ho esperienza, per vari motivi sono andato incontro a vari agenti di stress, il primo è il diabete tipo 1, altri da faccende di lavoro e collateralmente alimentazione spazzatura incluse quelle cose che vendono nelle macchinette: snack, merendine, e il pestifero caffè apportatore di acrilamide, un killer silenzioso e lento non ancora smascherato completamente, al tal proposito io ho eliminato qualunque cosa cotta che oltrepassi il colore dorato per iniziare ad essere marrone, pensate anche al pane... e anche l'orzo tostato!
l'acrilamide è la nullificazione del valore di un alimento, tostato oltre il dorato, e quando lo si assume l'organismo deve rifare a ritroso le trasformazioni, ma non può, per cui l'acrilamide si mangia un pò di equilibrio nel corpo... e chiudo parentesi dall'argomento del thread

comunque non si tratta di valutazioni retoriche di salute: da diabetico1 beneficio entro poco tempo di cibo buono così come del cibo dannoso, citato prima, mentre si sta bene queste cose non ce le si domanda, ma si può sempre tornare indietro, relativamente alle abitudini e all'età...
... altri stress a seguire: gestione genitore con alzheimer per il quale dovevo alzarmi ogni 2 ore, se andava bene, ogni notte, senza contare il lavoro diurno, e senza contare i lamenti, oggi si trova in casa di riposo, e chi sa cosa significa badare a genitore con alzheimer lo sa, gli altri non si rendono conto,
tuttavia ci sono altri fattori di stress,
poichè sono diabetico da tanti anni e ugualmente assumo sostanze naturali, informandomi di eventuali effetti collaterali, ne ho provate davvero molte di sostanze naturali, chiedendo anche al medico, ultimamente sono giunto ad un punto fermo:
GABA, che inibisce gli ormoni eccitatori causati da stress e Magnesio treonato

in relazione alle proprie condizioni di salute e razionale valutazione di farmaci che si prendono si può parlare con il medico di assumerlo, poichè io ho provato comunque gli uni e gli altri, come ho già detto mi sono assestato qui: GABA e Magnesio Treonato

credetemi il GABA dà una marcia in più al proprio modo di organizzarsi
OVVIAMENTE NON E' UNA DROGA, ma è un amminoacido che nel cervello, se non si assumono altri farmaci relativi, dà molta apertura a soluzioni che non si erano pensate...
questo come ho detto prima in relazione a valutazione predetta e a seguire...

- non lo si prenda senza valutazione medica, non mi metto a dire che non si debba consultare un medico!
- certo che se vi devono vendere per forza le benzodiazepine bè hanno detto solo un tipo di soluzione;
- come effetti collaterali ci sono: tachicardia, rash cutaneo, e respiro affannoso;
- con un medico si analizzi questa possibilità;
- ovvio che in presenza di altri farmaci a livello sistema nervoso, e non solo, la valutazione medica è ancora PIU' NECESSARIA!

http://www.informasalus.it/it/articoli/ ... nzioni.php

03/04/2013
Stress cronico: disfunzioni dell’asse HPA, alterazioni immunitarie e disturbi della sfera affettiva
di Lucia Gasparini
Nello stress cronico l’esposizione prolungata ad alti livelli di cortisolo riduce la sensibilità dei recettori cerebrali per il cortisolo

L’asse HPA ha un suo ritmo circadiano caratterizzato da livelli massimi e minimi a cui si sovrappongono le variazioni indotte dallo stress.

Nello stress cronico l’esposizione prolungata ad alti livelli di cortisolo riduce la sensibilità dei recettori cerebrali per il cortisolo e conseguentemente altera i meccanismi di feedback e il ritmo circadiano di CRH e ACTH. La persistente ipercortisolemia deprime inoltre l’attività funzionale dei linfociti T e B, che mediano l’immunità specifica a lungo termine, e danneggia irreversibilmente i neuroni di specifiche aree cerebrali. Tali lesioni, come già riportato, sono particolarmente evidenti a livello dell’ippocampo.

L’iperattività dell’asse HPA e il tasso di CRH troppo elevato comportano un’inibizione del parasimpatico. Inoltre, un alto tasso di CRH e l’attivazione del LC comportano un’attivazione del simpatico. Si ha anche aumento della prolattina, diminuzione del testosterone, diminuzione della liberazione del GH e insulinoresistenza.

In corso di stress cronico si osserva anche l’instaurarsi di una progressiva riduzione dell’attività funzionale del complesso recettoriale GABA. La funzione di questo recettore è quella di ridurre, a livello del SNC, la liberazione neuronale dei neurotrasmettitori eccitatori (noradrenalina, dopamina, serotonina e acido glutammico). Di conseguenza, una riduzione della funzione del recettore GABA amplificherà le risposte dei sistemi eccitatori centrali allo stress cronico.

Le conseguenze neurobiologiche e comportamentali dello stress cronico possono essere riprodotte dalla somministrazione continua di alte dosi di cortisonici o di farmaci che deprimono persistentemente l’attività funzionale del complesso recettoriale GABA. Viceversa, farmaci come le benzodiazepine, che aumentano l’attività funzionale del recettore GABA, sono in grado di attenuare gli effetti neurobiologici e comportamentali degli stressor.

Anche nella depressione, come nello stress cronico, si osserva una prima fase caratterizzata da un’attivazione dei sistemi noradrenergico, dopaminergico e serotoninergico e, successivamente, una fase di esaurimento funzionale caratterizzata da riduzione della disponibilità sinaptica del neurotrasmettitore e da ipersensibilità dei recettori postsinaptici β-1 adrenergici e 5-HT1A serotoninergici.

Oltre ai casi di stress cronico, caratterizzati da ipercortisolemia persistente, esistono casi caratterizzati da risposte inadeguate dell’asse HPA o da resistenza ai glucocorticoidi. Nei casi in cui la secrezione di cortisolo non aumenta in risposta agli stimoli, aumenta la secrezione di citochine infiammatorie (che sono normalmente controregolate dal cortisolo). La conseguenza è un aumento delle risposte infiammatorie. Clinicamente questi casi sono spesso caratterizzati negli adulti da fibromialgie e sindrome da fatica cronica e nei bambini da dermatite atopica.

In caso di stress cronici si ha soppressione delle funzioni immunitarie. Ciò comporta l’esacerbazione di infezioni, ritardo nella guarigione di ferite, maggiore incidenza di cancro, insorgenza di obesità, diabete e ipertensione (sindrome metabolica) e depressione.

Conclusione
Nello stress cronico si può riscontrare una condizione caratterizzata da ipercortisolemia persistente, risposte inadeguate dell’asse HPA, resistenza ai glucocorticoidi o solo incremento della midollare del surrene.

Per ulteriori approfondimenti su questo argomento si rinvia al testo Multidisciplinarietà in Medicina
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