E non solo, anche i supermercati vuoti e i rubinetti asciutti.
Parlano di "democrazia", ma non hanno i più minimi diritti ovvi garantiti da una dittatura.
Quando immobili, risparmi, pensioni, lavoro, sanità e i diritti di cittadinanza diventano optional volatili a discrezione del fiscopizzo e della magistratura, la loro decantata "democrazia" è morta, ossia dal 29 settembre 1973, l'anno della matricola fisco-carceraria, così da allora decreti e decretini totalitari non hanno più avuto fine, giungendo alla galera Italia attuale.
Quale ministro può arrogarsi il diritto di legiferare sorvolando il parlamento se non è un delegato di Sion?
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