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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 29/11/2019, 17:40 
bleffort ha scritto:
Guardate le condizioni della popolazione contadina negli anni venti in Sicilia sotto il regime Fascista:

Immagine



Secondo questo pdf questa foto risale al 1893, quindi molto prima dei fascisti...

http://1893linchiesta.it/onewebmedia/CA ... STAMPA.pdf


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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 30/11/2019, 13:23 
bleffort ha scritto:
Parli solo per gli Africani o per tutti gli Immigrati anche dal Est?.

Parlo per tutti in generale, ma il punto è che non possiamo accogliere tutta l'Africa e l'Est europeo.

bleffort ha scritto:
Bene l'hai detto tu e ti contraddici in base a quello che hai detto, ti sei accorto solo ora che il Capitalismo selvaggio è arrivato alla stagnazione?

Il problema non è nel Capitalismo (che in altri paesi, vedi Giappone, va alla grande nonostante l'elevata tecnologia), ergo il problema è nel modello capitalistico usato (noi stiamo usando un sistema europeista che ci nega di sforare a debito e che ci impone regole restrittive, leggi fermo pesca, prodotti ortofrutticoli stranieri etc), oltre alla moneta unica.



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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 30/11/2019, 13:25 
bleffort ha scritto:
se in Russia non ci fosse stata la rivoluzione Comunista sarebbero ancora veramente sotto gli Zar con un pollo e un bicchiere di Vodka al mese.

La vera rivoluzione contro il comunismo l'ha fatta Papa Woytjla con Solidarnosh e coloro che hanno poi abbattuto il Muro di Berlino altrimenti stavano ancora con un pollo e un bicchiere di Vodka al mese!



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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 30/11/2019, 13:30 
sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:
se in Russia non ci fosse stata la rivoluzione Comunista sarebbero ancora veramente sotto gli Zar con un pollo e un bicchiere di Vodka al mese.

La vera rivoluzione contro il comunismo l'ha fatta Papa Woytjla con Solidarnosh e coloro che hanno poi abbattuto il Muro di Berlino altrimenti stavano ancora con un pollo e un bicchiere di Vodka al mese!


Povero te, il diavolo USA la religione per fare le sue farse politiche ad est e ad ovest quando serve, in modo che i gonzi pensino che la madonna li protegga e che la CSI sia diversa dall'URSS. Sei peggio di Saverio Gaeta.



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Correte correte... che per pagare i mercanti e i loro camerieri dovrete rubare sempre di più, e attenti a non dimenticarvi la carta di credito a casa... che se vi rompete il muso per strada neppure il carroattrezzi viene più a prendervi.
Mi raccomando: Votate, umili e silenti.
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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 30/11/2019, 21:52 
vimana131 ha scritto:
bleffort ha scritto:
Guardate le condizioni della popolazione contadina negli anni venti in Sicilia sotto il regime Fascista:

Immagine



Secondo questo pdf questa foto risale al 1893, quindi molto prima dei fascisti...

http://1893linchiesta.it/onewebmedia/CA ... STAMPA.pdf


La foto l'ho tratta da un Blog che attualmente è chiuso e non posso più verificare in quale anno di preciso è stata scattata la foto, ma ho verificato da altre fonti le quali dicono che è degli anni 20 [:296] , ma a detta di mio Padre quando era in vita,le condizioni dei Siciliani negli anni 20 non si discostavano molto da quel fine 800, solo meno stracci addosso, duro lavoro, misera paga e Regime di Polizia Politica.


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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 30/11/2019, 23:06 
caro bleffort,
Cita:
ma a detta di mio Padre quando era in vita,le condizioni dei Siciliani negli anni 20 non si discostavano molto da quel fine 800, solo meno stracci addosso, duro lavoro, misera paga e Regime di Polizia Politica.


non credere che anche qui in Piemonte fosse molto diverso, [;)] se ti adeguavi, diventando "gerarca"
allora si [;)]

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 01/12/2019, 06:12 
sto rivedendo post a cui non ho avuto tempo di rispondere
da questa risposta a sottovento:
bleffort ha scritto:
...
Bene l'hai detto tu e ti contraddici in base a quello che hai detto, ti sei accorto solo ora che il Capitalismo selvaggio è arrivato alla stagnazione? , il consumo selvaggio all'infinito per far girare l'economia se no si muore di fame non è più sostenibile, bisogna ristrutturare fin' che si può quello che c'è già, sfruttandolo al massimo e migliorandolo, non per forza il lavoro deve essere produrre a qualunque costo qualsiasi oggetto anche se superfluo al fine di creare lavoro e certe Industrie si possono convertire in altri tipi di produzione più utili al bisogno reale dei Cittadini

io ho risposto
bleffort ha scritto:
Zelman ha scritto:
... e la sera bisognerebbe dare tutti i cittadini in fila il bacio della buonanotte al segretario del partito

l'Ideale della vostra politica è di usare il Baciamano ai vostri "Signori", convinti di essere amati ben trattati e ben pasciuti come il " Garzone dell'uovo " ,se sei veramente Siciliano lo dovresti capire che significa

rispondevo al senso del tuo modello politico- "economico" come fosse un'economia di famiglia diretta in maniera quasi, come posso dire, casalinga, uno a uno per ogni "cittadino"... (che NON MI RISULA PROPRIO!) e stavo scherzando ancora e comunque

quanto a me, dove lavoro, faccio lo stretto indispensabile, anzi chi si espone viene ritenuto incaricato di fare più di quello che può fare, altro che surplus di uovo o premio, nascosto (come hai spiegato...) dato a uno solo per portare gli altri a lavorare senza premio...



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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 02/12/2019, 14:12 
Che poi a dirla tutta questa storia del Nord ricco è un po una montatura nel senso che le varie crisi della storia le han vissute un po tutti dal settentrione al meridione d'Italia. L'unica differenza è che al Nord nel dopoguerra vi è stato un maggior espansionismo economico-industriale vuoi anche data l'assenza della criminalità organizzata ma di fatto il nord era ed è tuttora zeppo di abitanti che si smazzano per sbarcare il lunario (piccoli imprenditori, artigiani, contadini, allevatori, operai etc). Io stesso ho abitato a Milano al quartiere Feltre ed era popolato in buona parte dalla classe operaia milanese (o immigrata), idem per ciò che concerne altre città del Nord in cui ho soggiornato ed il tessuto sociale non era poi così benestante salvo le zone bene peraltro presenti in ogni città, anche a Palermo o a Taormina.



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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 02/12/2019, 15:31 
sottovento ha scritto:
Che poi a dirla tutta questa storia del Nord ricco è un po una montatura nel senso che le varie crisi della storia le han vissute un po tutti dal settentrione al meridione d'Italia. L'unica differenza è che al Nord nel dopoguerra vi è stato un maggior espansionismo economico-industriale vuoi anche data l'assenza della criminalità organizzata ma di fatto il nord era ed è tuttora zeppo di abitanti che si smazzano per sbarcare il lunario (piccoli imprenditori, artigiani, contadini, allevatori, operai etc). Io stesso ho abitato a Milano al quartiere Feltre ed era popolato in buona parte dalla classe operaia milanese (o immigrata), idem per ciò che concerne altre città del Nord in cui ho soggiornato ed il tessuto sociale non era poi così benestante salvo le zone bene peraltro presenti in ogni città, anche a Palermo o a Taormina.

Convinciti solo tu nella visione minimalista che hai sulle vicende politiche economiche e Sociali delle Due Italie, a te stà bene così, OK goditi la vita, non sforzarti di convincere me, caro figlio di due Papà: il primo è il nord, il secondo sarà il tuo personale benestare, non cercare di consigliare noi Siciliani di cosa abbiamo bisogno e spiegarci a noi com'è e cosa è la Sicilia perchè neanche sai dov'è e neanche ne sai tutta la storia perchè l'avete nascosta sotto il Tappeto dell'Oblio per la vergogna di divulgarla in tutte le scuole d'Italia per tutte le vostre colpe che avete sulla coscienza. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 22/12/2019, 13:28 
Da Romolo a Romolo Augusto

Guarda su youtube.com


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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 17/02/2020, 18:42 
Eccezionale scoperta nel Foro Romano: viene alla luce il sepolcro di Romolo


Roma, 17 feb – Una scoperta emozionante quella di cui si ha notizia oggi; quello che sembra essere il sepolcro di Romolo, il primo re e fondatore di Roma, è stato scoperto nell’area archeologica del Foro Romano.
Gli studi di Boni sulla tomba di Romolo

E’ passato circa un anno dall’avvio degli scavi basati sulla documentazione prodotta da Giacomo Boni, risalenti all’inizio del Novecento; grazie a questi studi al celebre archeologo era stato possibile ipotizzare la presenza nel Foro Romano, proprio a pochi metri dal Lapis Niger e dal Comizio, di un heroon dedicato al fondatore della città di Roma. L’heroon è un santuario costruito a sua volta sulla tomba di un eroe, che spesso diventa luogo di culto e di venerazione. Un esempio è l’heroon di Enea, che si trova nell’antica città di Lavinium, sempre nei pressi di Roma.
Il sarcofago scavato nel tufo del Campidoglio

E’ dunque notizia definitiva quella della scoperta, vicino al complesso della Curia-Comizio, di un ambiente sotterraneo con all’interno un sarcofago in tufo di circa m 1,40 metri di lunghezza, associato ad un elemento circolare, con ogni probabilità un altare. Scavato nel tufo del Campidoglio, il sarcofago dovrebbe datarsi al VI sec. a.C.
Ancora lo “zampino” di Boni

L’ambiente ipogeo si trova al di sotto della scalinata di accesso alla Curia, scalinata costruita negli anni trenta da Alfonso Bartoli. E’ stato certamente preservato per il suo stesso significato simbolico dalla sovrastante Curia Julia ma non solo: coincide con quello raccontato nelle fonti, che indicano come quello sia il punto post rostra (i rostri erano le tribune dove nel Foro romano i magistrati tenevano le orazioni) dietro i Rostra repubblicani, dove vi era il luogo della sepoltura di Romolo. Ciò è confermato dalla la lettura di un passo di Varrone da parte degli Scoliasti di Orazio, Epod. XVI. Non a caso, inoltre, in asse con l’ambiente sotterraneo dove si trova l’heroon di Romolo, si trova il Lapis Niger, pietra nera e di cattivo presagio proprio perché correlata alla morte di Romolo. Anche nella “scoperta” del Lapis Niger c’è lo zampino del genio di Giacomo Boni; venne portato alla luce infatti il 10 gennaio 1899 da Boni e da lui associato ad un passo dello scrittore Sesto Pompeo Festo relativo ad una pietra nera nel comizio (lapis niger in Comitio).



https://www.ilprimatonazionale.it/cultu ... lo-146300/


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 Oggetto del messaggio: Re: ROMA, caput Mundi
MessaggioInviato: 12/06/2020, 20:17 
I georadar scovano Falerii Novi, la città romana sepolta nella valle del Tevere

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La mappa radar con i principali edifici di Falerii Novi

A Nord di Roma un team di archeologi britannici ha scoperto i resti di templi, bagni termali e un monumento pubblico dove sorgeva l'antico insediamento. "Usati strumenti per tutelare il territorio senza scavi costosi"

Gli archeologi non hanno dovuto sollevare nemmeno una zolla per scoprire dove si trovano i resti di templi, bagni termali e monumenti pubblici lì dove sorgeva l’antica città romana di Falerii Novi. Per sbirciare sotto il sudario che il tempo ha steso sopra le rovine di questo insediamento 50 chilometri a nord di Roma, fondato nel 241 avanti Cristo e abbandonato attorno al settimo secolo, si sono serviti di un georadar e per la prima volta hanno mappato così una città intera. Le prospezioni hanno restituito gran parte della pianta di una città un tempo fiorente, che ora sarà possibile studiare, “a fette temporali”, senza per forza dover ricorrere a lunghi e costosissimi scavi.

Lo studio è a firma di un team di scienziati delle Università inglese di Cambridge e di Ghent, pubblicato su Antiquity, e svela, oltre ai segreti di Falerii Novi, anche come le tecniche di rilevamento non invasivo, unite insieme, possano servire per sapere in anticipo cosa c’è sotto il terreno e a programmare le scelte non solo di enti di ricerca e studiosi, ma anche di pubbliche amministrazioni, nella gestione del territorio, delle infrastrutture e dei beni culturali.
La Nuova Falerii
La storia di Falerii ha coperto l’arco di quasi un millennio: “Falerii Novi fu fondata dai Romani nel 241 avanti Cristo, dopo la rivolta dei Falisci, il popolo dell’Etruria meridionale che occupava la zona - spiega a Repubblica Alessandro Launaro, docente di Archeologia classica a Cambridge e co-autore dello studio - i Romani li spostarono da Falerii Vetere al nuovo insediamento. In un punto più esposto, meno protetto ma meglio collegato”

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Il quad che traina il georadar (foto: Frank Vermeulen)

Siamo in piena valle del Tevere, vicino a Civita Castellana, a due passi dalla attuale Falerii Novi, frazione di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo. A dominare quello che sembra un normale appezzamento di terreno, c’è l’abbazia di Santa Maria in Falerii. Attorno ad essa un recinto di pietra è quel che rimane delle antiche mura. Sotto, le vestigia della Falerii che fu.

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La mappa ottenuta dalla prospezione con il magnetometro nel 2000 a confronto con la mappa radar (foto: L. Verdonck)

I radar e l’eco della storia
Qui, Lieven Verdonck della Ghent University, ha trascinato per due estati, come un contadino, il georadar sull’erba guidando un quad. Il macchinario spara onde elettromagnetiche e ne ascolta l’eco dal sottosuolo, in quella che somiglia a una scansione. A seconda di come rimbalzano le onde, lo strumento ‘disegna’ le anomalie, i segnali di quello che da centinaia di anni si trova là sotto, da pochi centimetri sotto il piano di campagna fino a oltre un metro. “Il sito era stato studiato alla fine degli anni Novanta con la tecnica della magnetometria dal professor Martin Millett, che anche in questo caso è il responsabile delle indagini, - sottolinea Launaro - con la magnetometria si era identificata in pianta il sistema dei quartieri, le strade e gli edifici principali. Ma il georadar raggiunge un livello di risoluzione impensabile, ed è molto più chiaro a quale profondità si trova quel che vediamo”.

I templi, il monumento e i bagni

Rispetto all’immagine di venti anni fa, le linee si sono fatte più nette, la risoluzione più affilata e precisa. Dal nuovo disegno, ripulito dal 'rumore' grazie all’aiuto dei calcoli al computer, sono emerse delle sorprese: “Abbiamo scoperto un tempio (vicino alle mura nei pressi della porta meridionale, ndr) che non conoscevamo. Dalle immagini emerge così nitido come se fosse disegnato a matita - spiega Launaro - del teatro conoscevamo la posizione ma non la pianta con questa precisione. Due strutture potrebbero essere interpretate come bagni pubblici. E poi un doppio portico su tre lati, aperto su una corte e su due strutture che potrebbero essere fontane, tipo ninfeo. Non c'era nessun sentore che un edificio di tali dimensioni potesse trovarsi lì, vicino a uno degli accessi”.

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La mappa radar del tempio appena scoperto (foto: L. Verdonck)

È un primo spaccato, ancora abbozzato ma di grande suggestione, di una città dalla vita attiva, pubblica e commerciale. Al centro, dove si congiungono i due assi viari, c’è il foro, accanto quelli che Millet interpreta come edifici pubblici. Ci sono almeno due strutture che potevano essere, a giudicare dalla pianta, bagni o terme. Condutture portavano acqua in buona parte della città, compresa quella che poteva essere una piscina, sempre pubblica, dove gli abitanti potevano ristorarsi, fare il bagno o ammirare i pesci.

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La mappa del complesso termale (foto: L. Verdonck)

Piccoli centri in gara
Un apparato di edifici e servizi che potrebbe sembrare molto grande rispetto a un centro tutto sommato piccolo: “Eccezionale? Secondo me no, più studiamo queste città meno note, più ci rendiamo conto che questi caratteri erano diffusi anche nei centri più piccoli. È come mi aspetterei una città romana, perché c’era anche una forte componente di campanilismo - aggiunge Launaro - c’era competizione. I membri influenti della società, con azioni di evergetismo, costruivano terme, monumenti, mettendoci il loro nome sopra. Era un modo per dimostrare benessere rispetto alle altre città, influenza, e fare carriera a Roma. La gente girava, osservava, e c’era la volontà di fare le cose meglio degli altri, alzare il profilo. E siccome l’inventario delle cose era ben definito, troviamo dappertutto terme, teatro e piscine”.

Accanto a questi, fusi in un contesto urbano senza quartieri definiti nettamente, le case private. “Grandi case di ricchi erano accanto a quelle dei poveri, anche a Pompei - suggerisce il ricercatore italiano a Cambridge - perché i notabili avevano un rapporto stretto con i loro clientes”. La struttura urbana non ricalca gli standard urbanistici tipici di altre città, così come l’articolazione dei mercati e i complessi termali sono “più elaborati architettonicamente di quello che ci si aspetterebbe da una città così piccola”, scrivono i ricercatori.
L'antica città nascosta
Una delle caratteristiche dei georadar è ascoltare l’eco da diverse profondità. Questo ha permesso di sondare le rovine “a fette”, e ulteriori studi potranno rivelare qualcosa in più sulla storia dell’insediamento. A cominciare dalle spoliazioni avvenute in età tardoantica, quando fu abbandonata. Oppure il probabile abbattimento di un edificio su uno dei lati del foro, per far largo al decumano, la strada principale da est a ovest.
La fine e la salvezza di Falerii Novi
Attorno al 700 d.C. la città fu abbandonata e spoliata. I motivi possono essere diversi, ma potrebbe essere stata ‘vittima’ del corso della storia. Una specie di ritorno al passato: “In epoche meno stabili politicamente si tende ad arroccarsi in siti più protetti come Civita Castellana - conclude Launaro - Falerii Novi era nel mezzo di una piana, una posizione ben collegata e utile, in periodo di pace. E spesso queste città abbandonate venivano usate come cave. Da lì venivano prese tegole o pietre per costruire monasteri, chiese o altre città. Poi le macerie venivano distribuite e i campi come questi tornavano a essere coltivati. Fino a che nell’800 non si è ricominciato a riscoprire le rovine"

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Nascosti spesso sotto pochi centimetri di terreno alluvionale, l’arativo è un velo sottile che aratri potenti possono squarciare con facilità. Anche per questo, indagini al georadar e magnetometria, saranno strumenti utili in mano agli studiosi per evitare lunghi sforzi spesi in saggi stratigrafici, andando “alla cieca” o scavi dispendiosi (il terreno su cui sorge Falerii Novi, per esempio, è privato). “Sono anche strumenti di tutela - conclude Launaro - una volta studiata, metteremo un atlante a disposizione delle istituzioni che saranno in condizione di monitorare lo stato e gli interventi che si possono eseguire. Un esempio banale, condutture idriche o per la fibra. Sarà uno strumento per pianificare gli interventi futuri, soprattutto in aree che non sono evidentemente archeologiche” e nelle quali è più alto il rischio di fare a pezzi ciò che rimane del lontano passato. Accadrà la stessa cosa per il sito di Interamna Lirenas, vicino a Cassino, per il quale lo stesso Launaro sta conducendo le ispezioni con il georadar e il cui studio sarà in pubblicazione nel 2021.

https://i.kinja-img.com/gawker-media/im ... iolb6.webm

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https://www.repubblica.it/scienze/2020/ ... 258888053/

https://gizmodo.com/ground-penetrating- ... 1843955472


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MessaggioInviato: 21/08/2020, 17:00 
Ecco il "vero aspetto" degli imperatori romani partendo dalle loro sculture


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https://tech.everyeye.it/notizie/vero-a ... 64033.html


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Augusto = Putin! :D



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MessaggioInviato: 23/08/2020, 14:51 
TheApologist ha scritto:
Augusto = Putin! :D



Questi rettiliani hanno proprio un vita lunga [:246]


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