https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca ... refresh_ce"Ho ucciso io il carabiniere", l'americano confessa
CRONACA
Pubblicato il: 27/07/2019 07:08
"Sono stato io, l'ho ucciso io". Dopo quasi 10 ore davanti ai carabinieri di Via In Selci e agli inquirenti Elder Lee, uno dei due giovani americani fermati per l'omicidio del vice brigadiere Mario Rega Cerciello ha confessato. E' stato lui, ha detto, ad aver accoltellato 8 volte il 35enne. Resta al vaglio il ruolo del secondo giovane americano, Natale Hjorth. Da quanto si apprende, i due avevano fretta di dileguarsi e sarebbero ripartiti ieri sera per gli Stati Uniti con un volo da Roma. Da qui, la necessità di eseguire il fermo e scongiurare così la fuga. Ma non è tutto: il giovane che ha confessato sarebbe di famiglia molto facoltosa e ha pagato, a quanto apprende l'Adnkronos, il conto dell'hotel di lusso anche all'amico (QUI IL DECRETO DI FERMO)
Ad imprimere una svolta forse decisiva all'indagine sarebbero stati i filmati delle telecamere di sorveglianza nell'area di Piazza Mastai e dell'hotel in Prati vicinissimo al luogo del delitto, l'esame e l'incrocio dei tabulati telefonici dei telefoni personali e del telefono rubato nelle ore seguite al delitto, oltre ad alcune testimonianze insieme alle prime, parziali, analisi scientifiche sui reperti rinvenuti nella stanza da letto. Nel corso delle ricerche, gli investigatori hanno estratto da una grata un oggetto appuntito, simile a un punteruolo. Resta da capire se sia riconducibile all’omicidio. Come del resto il comune coltello da cucina che è stato estratto dal fondo di un’altra grata sul lato opposto del palazzo, all’altezza del civico 54 di via Belli.
L'omicidio è avvenuto poco dopo le 3 del mattino di ieri, quando un equipaggio della stazione di piazza Farnese è intervenuto in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due volevano comprare droga da un pusher a piazza Mastai. Quando si sono accorti che gli aveva dato semplice aspirina, lo hanno seguito e gli hanno rubato il borsello per riavere i soldi. Sarebbe stato lo stesso spacciatore, ora ai domiciliari, a contattare i carabinieri, dicendo di aver preso appuntamento con i due statunitensi per la restituzione della borsa. I due militari si sono quindi presentati all'appuntamento in borghese. Al momento dell'incontro però è scoppiata una colluttazione e uno dei due americani ha pugnalato il carabiniere colpendolo otto volte, una al cuore. Trasportato d'urgenza al Santo Spirito, il militare è morto intorno alle 4 dopo un tentativo di rianimazione. A quanto apprende l'Adnkronos, nel borsello non sarebbe stata trovata droga.
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CIOE' posto che uccidere qualcuno è sempre una cosa grave,
ma i due carabinieri si sono presentati IN BORGHESE, e a quel punto i due americani "truffati" che cosa potevano sospettare che non si trattasse di malviventi?
non si legge cosa abbia dichiarato il carabiniere per farsi riconoscere, in questi casi quale sarebbe la procedura?
chiaro che se un malvivente incontra altri malviventi e non si fa scrupolo di colpire persone non chiaramente delle autorità, è ovvio che non lo avranno fatto con l'intenzione di colpire-ammazzare un carabiniere o poliziotto o simili...
ma in tutta la disanima, della notizia, almeno, non si fa menzione se i carabinieri si siano dichiarati tali...
non per difendere gli americani, ma giusto per non leggere la notizia in un modo abbastanza grossolano e impreciso...