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Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 13:26

Basta trattarli come criminali, e sbatterli in galera (almeno chi ha usato il coltello)!
Ma siccome c'è tanta gente che è contro le FFAA .............. [:291]


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CHE NE DICI? [^]

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 13:34

Chi è causa del suo mal pianga se stesso, questo penso :)

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 13:38

Ah, bèh, uno come te ...
(Sai che dopo il '68, a noi militari ci hanno vietato in andare in divisa al lavoro? Ti sembra un Paese normale? Quando la divisa dava anche un certo senso di sicureazza per la gente, non detto da me ...)
Come siamo ridotti........................................... [xx(]

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 14:19

Onore a questo Carabiniere che ha perso la vita per difendere il proprio (nostro), paese e cordoglio ai familiari e alla vedova per questo immeritato e straziante dolore che nessuna pena potrà mai cancellare.

Nb: per favore, se possibile, evitate polemiche anche in questo topic e ringraziate chi in qualsiasi settore dello Stato porta una Divisa perché come vedete la indossa a rischio della propria vita e per difendere i cittadini.

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 14:22

Ufologo 555 ha scritto:Ah, bèh, uno come te ...
(Sai che dopo il '68, a noi militari ci hanno vietato in andare in divisa al lavoro? Ti sembra un Paese normale? Quando la divisa dava anche un certo senso di sicureazza per la gente, non detto da me ...)
Come siamo ridotti........................................... [xx(]


Preditela con chi nel 68 e successivamente ha votato e si è fatto governare da delle merde :)

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 16:17

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Mario Cerciello Rega era di Somma Vesuviana, un paese alle pendici del vulcano. Sergio il pusher in bicicletta derubato da Elder Finnegan Lee e Gabriel Christina Natale Hjorth, era un informatore del vicebrigadiere Rega (come anticipato da Fanpage). Poche ore prima della morte del vicebrigadiere, a Sergio viene rubato il borsello, dentro c'è anche il suo cellulare, uno strumento di lavoro per chi fa quel mestiere. Dallo smartphone di un'altra persona chiama il proprio numero, risponde uno dei due ragazzi: si accordano per la restituzione in cambio di 100 euro e un po' di droga. A quel punto Sergio decide di chiamare il 112 e informare il militare che conosce da tempo, che acconsente di andare all'incontro con i due giovani senza però informare la sua stazione locale. Anzi, sul posto sarebbero dovute giungere le pattuglie della stazione di Monteverde e non la coppia della stazione Farnese dei carabinieri. Nell'audio si sente la centrale parlare chiaramente di un intervento da fare in Piazza Mastai (zona di competenza dei carabinieri di Monteverde) e mai di Campo dei Fiori. Come sapevano che l'appuntamento sarebbe stato in Campo dei Fiori se al centralino si parlava solo di Piazza Mastai? Ciò che sappiamo è che una pattuglia da Monteverde è stata inviata nella piazza di Trastevere dove i due giovani non c'erano più. A quel punto nasce l'idea di contattare il carabiniere amico.

Ecco spiegata la scelta di andare disarmato, ma insieme a un collega, all'appuntamento con i due ragazzi. Da solo, disarmato e senza avvisare la sua stazione di servizio di quella operazione in borghese, Mario Cerciello Rega va all'incontro per recuperare il borsello sottratto al suo informatore: non sa, non si aspetta, di trovarsi davanti due americani armati di coltello e pieni di droghe e alcool.

Le convulse ore successive sono figlie di questo quadro. Un'operazione, quella per il recupero del borsello, non concordata con la locale Stazione dei Carabinieri, bensì un "favore" a quel pusher che conosceva da tempo. Quello che accade è cronaca: uno dei due ragazzi estrae il coltello credendo che l'uomo che si trovava di fronte fosse un "amico" del pusher (nella confessione Lee ha dichiarato che i due carabinieri non si sono identificati come tali) e lo accoltella. I due americani erano sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Il suo collega non riesce a reagire e una coltellata centra il cuore del vicebrigadiere. A questo punto inizia il balletto delle versioni discordanti che cercano di spiegare quanto accaduto quella notte. Si parla, prima, di una donna derubata, di un cavallo di ritorno, poi di nordafricani, poi di un italiano e un albanese. Solo in serata inizia a emergere una verità molto diversa da quella raccontata dai primi testimoni. Una verità che sta venendo piano piano a galla ma che non lenirà il dolore di chi in queste ore piange per la morte del militare.

continua su: https://www.fanpage.it/attualita/carabi ... oncordato/
http://www.fanpage.it/

[:296] ... Praticamente, il pusher ha chiamato il suo "amico" carabiniere che non si aspettava di trovare i due americani armati di coltello "imbrogliati" dal pusher! Gran casino. [^]
I due ragazzi, imbrogliati dal il pusher; i due militari che trattano con loro (disarmati) al posto dell'informatore pusher, e queli, incaxxati, accoltellano! Un .. telefim [:291]

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 16:55

Il documento

Carabiniere ucciso a Roma, la telefonata al 112 di Sergio Brugatelli: "Audio decisivo", cosa svela...

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... agini.html

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

28/07/2019, 17:00

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https://twitter.com/matteosalvinimi/sta ... morto.html


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Anche oggi, Nicola Porro nel suo Zuppa di Porro, il blog personale, torna sulla vicenda dell'omicidio di Mario Rega Cerciello, il vicebrigadiere ammazzato a coltellate a Roma da due americani. Lo fa con due considerazioni. La prima di stampo giudiziario, infatti scrive: "La stampa statunitense teme un nuovo caso Amanda Knox". Il riferimento è all'iter processuale che adesso coinvolgerà Elder Lee, l'assassino, e il suo socio Natale Hjorth. Ma soprattutto, Porro spende un breve ed efficace commento sul caso del giorno, la foto dell'americano bendato in caserma dopo l'assassinio, lo scatto che sta diventando un caso anche politico. "La benda e la sindrome Giuliani - taglia corto Nicola Porro -: alla fine i cattivi sono sempre le forze dell'ordine". Un commento amaro con cui si mette in luce come, al netto del fatto che quell'immagine sia davvero difficile da aspettare, ora sotto accusa pare esserci finita l'arma, con quell'immagine al centro del dibattito ancor più che la dinamica della mattanza.

Leggi anche: "Perché è morto": Nicola Porro, grave accusa sul caso del carabiniere ucciso,

https://www.liberoquotidiano.it/news/pe ... nieri.html

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

29/07/2019, 10:02

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FELTRI E' FUORI DI TESTA!!!
I CEPPI AI PIEDI, ROSSO, NERO, GIALLO, AMERICANO, CINESE O RUSSO CHE SIA ......

A parte che se vedo il mio collega colpito, sparo ........... Ma in Italia puoi reagire solo DA MORTO!
L'ho detto: è un Paese ANOMALO!


E poi, il pusher, imbroglia e chiama i carabinieri ! Non ci vedo prorpio chiaro in questa faccenda.
Però, giudicare l'Arma perché un delinquentello viene bendato ........... ROBA DA MATTI!
I SINISTRI GIA' STANNO SBECCANDO IN TV!
Personalmente toglierei la scorta a tutti!

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

29/07/2019, 10:06

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[:264] [:264] [:264] [:264] [:264] [:264]

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

29/07/2019, 10:18

[:296] [:291]

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L' assassino del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega è il ventenne americano Elder Finnegan Lee, consumatore di cocaina e di psicofarmaci, autore di una violenza inaudita nei confronti di un servitore dello Stato che non ha avuto il tempo di difendersi né di usare la pistola d' ordinanza: è stato raggiunto da 8 coltellate di cui una dritta al cuore. L' americano ha confessato e ora è in carcere insieme al complice Christian Gabriel Natale Hjorth, 19 anni, entrambi accusati di omicidio volontario e tentata estorsione. Davanti ai pm l' autore materiale del delitto ha bofonchiato: «Non sapevo che fosse un carabiniere, non parlo italiano», invece ad estrarre la lama è stato velocissimo e per il 35enne neo sposo di Somma Vesuviana non c' è stato scampo, l' autopsia ha confermato la morte per emorragia.

Il militare poteva sparare? E il suo collega Andrea Varriale uscito con lui in servizio quella notte e rimasto ferito nella colluttazione con Hjorth, poteva fermare gli aggressori? È possibile che, sottovalutando il rischio di un' operazione in apparenza facile, i due carabinieri siano andati all' appuntamento con i balordi disarmati? Avevano lasciato la rivoltella in auto? No. Cerciello Rega e Varriale avevano la pistola d' ordinanza ma non hanno potuto usarla.

La versione ufficiale dice che non hanno avuto il tempo perché sopraffatti dalla furia omicida di un ventenne pieno di coca e alcol e del suo compare altrettanto drogato. Per la legge, poi, la pistola d' ordinanza deve essere usata solo in situazioni stabilite da specifici articoli del codice penale; ci sono precise regole d' ingaggio e chi sgarra incappa in procedimenti disciplinari che possono portare perfino al licenziamento. Sembra assurdo, ma pure per i carabinieri, chiamati a difendere i cittadini, maneggiare le armi è diventato difficile e di sicuro, quella notte, non è stato il primo pensiero dei militari, i quali speravano di risolvere il caso pacificamente, arrestando gli estorsori e consegnando il maltolto al derubato. Invece, il dramma.

Abiti civili, turno di notte - I fatti si sono svolti tra il 25 e il 26 luglio nel centro di Roma, tra le piazze della movida di Trastevere e i palazzi eleganti in stile umbertino del quartiere Prati. «Rega», come lo chiamavano i colleghi, è stato accoltellato in via Cossa. Con Varriale stava effettuando un' attività di controllo notturno in borghese. Il loro era il turno da mezzanotte alle 6 di mattina, in genere routine, niente che lasciasse presagire il tragico epilogo. Entrambi campani, amici prima che colleghi, Mario e Andrea erano di pattuglia in abiti civili: non dovevano dare nell' occhio. Operativi nella stazione di Piazza Farnese, conoscevano il sottobosco di microcriminalità che rifornisce il centro della Capitale, non avevano paura, ma forse stavolta hanno sottovalutato le insidie di una missione che ha ancora diversi lati oscuri.

"Gli occhi spiritati" - Tutto è cominciato giovedì dopo le 22 a piazza Mastai. Le telecamere di zona riprendono i due ventenni americani mentre camminano con un altro ragazzo che spinge una bici e ha sulle spalle uno zaino nero. I tre sembrano dialogare senza tensioni, bighellonano in cerca di roba, un posteggiatore abusivo lì vicino dirà che erano tutti «strafatti e con gli occhi grandi così, da spiritati», e che forse i militari stavano già sulle loro tracce da allora. Il ragazzo con la bici verrà identificato in Sergio Brugiatelli, romano, piccoli precedenti penali, conosce gli spacciatori locali, deve avere una fitta agenda di contatti e pare sia una vecchia conoscenza delle forze dell' ordine.

Brugiatelli bazzica le piazze della movida, a volte spiffera agli uomini in divisa qualcosa, sa dove si trova la roba e a lui si sono rivolti i due americani in cerca di sballo. Il romano, però, li indirizza da un altro tizio al quale i rampolli californiani pagano 100 euro, salvo poi scoprire che non avevano acquistato cocaina ma un mix di aspirina tritata. In sintesi: Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth vengono truffati dal vero spacciatore e questa cosa li fa andare letteralmente fuori di testa. Non ci stanno. Pensano che Brugiatelli sia stato complice della mega sòla e si vendicano rubandogli il borsello. A questo punto la storia si complica perché Sergio rivuole indietro il suo preziosissimo zaino con il cellulare dentro ed è disposto a tutto.

Per approfondire leggi anche: Carabiniere ucciso, i dettagli della mattanza


Si fa prestare un telefono e denuncia il furto alla centrale operativa, poi chiama sul suo cellulare e gli risponde uno degli americani che gli offre lo scambio, quello che i militari in gergo definiscono «cavallo di ritorno», cioè vieni con i soldi e un grammo di cocaina e ti ridiamo la borsa. Sul posto arriva una gazzella della stazione di Monteverde ma con le insegne dell' auto riconoscibile l' affare non va in porto. Si passa dunque al piano B e si fissa un rendez-vous in una via defilata senza sbirri tra i piedi. L' orario è spostato intorno alle 3 di notte e, in quel momento di turno, ci sono Cerciello Rega e Varriale. Sono loro a recarsi all' incontro con gli stranieri a bordo di un' auto senza insegne, avendo avvertito le altre pattuglie di rimanere vicino ma non troppo per non fare saltare lo scambio.
Si dirigono a Prati, nella via a due passi dall' hotel di lusso dove alloggiano i californiani, senza timore, con la convinzione di farsi riconsegnare la borsa e di stroncare il tentativo di estorsione. Fanno il loro lavoro ma l' operazione fallisce. E qui sorgono altre domande.

Il depistaggio - Cosa c' era di tanto importante nello zaino di Brugiatelli? Ma, soprattutto, quali sono i reali rapporti di questo signore con i carabinieri?
È una persona da proteggere?
Quando mai uno spacciatore chiama il 112? «Per lui noi era in quel momento la vittima di un furto», fanno sapere dall' Arma. Il romano, inoltre, avrebbe inizialmente depistato le indagini parlando di una pista maghrebina anziché americana proprio per paura della reazione violenta dei due statunitensi ai quali aveva «tirato il pacco». Per riconsegnargli i suoi averi, un giovane carabiniere, un ragazzo d' oro, ci ha rimesso la vita. Brugiatelli stava in un luogo nascosto mentre Rega e Varriale andavano incontro al loro destino, quando di solito avviene il contrario, cioè: lui che tratta con i ladri e i carabinieri che intervengono ad arrestare i malfattori.
Chi ha deciso di condurre così la missione? E, soprattutto, com' è stato possibile che appena hanno mostrato il tesserino, i due ragazzotti hanno ingaggiato una colluttazione e nessuno è accorso in aiuto dei militari? Varriale si è beccato un pugno da Natale Hjorth, Mario Cerciello Rega ha braccato Finnegan Lee, ma in un attimo costui ha estratto una lama di 17 centimetri e l' ha infilzato otto volte. Il vicebrigadiere ha urlato e il collega ha lasciato il 19enne per cercare rinforzi.
Non è stato esploso neanche un colpo. In fondosarebbe stata legittima difesa, invece Mario è morto. E tutti ora lo piangono da eroe.

di Brunella Bolloli

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... arato.html

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

29/07/2019, 12:52

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http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 33056.html

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

29/07/2019, 12:55

Guarda su youtube.com

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

29/07/2019, 12:57

TASER..

Re: Americano in cerca di droga truffato uccide carabiniere

29/07/2019, 13:00

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"I media Usa protestano per l'immagine sconvolgente (di Natale Hjorth bendato durante l'interrogatorio per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ndr). E hanno ragione. Magari servirà anche a non dimenticare immagini come queste, prodotte dal loro governo nemico del genere umano". Diego Fusaro torna sulla vicenda del carabiniere ucciso a Roma con un durissimo post sul suo profilo Twitter in cui mostra la fotografia di un vero e proprio abuso delle forze dell'ordine americane che ora gridano allo scandalo per quello scatto di Hjorth. Tutti muti adesso?

Leggi anche: "Il dolore e la forza" di Rita Dalla Chiesa, il messaggio commovente di Salvini: "Grazie a te e agli eroi..."

https://www.liberoquotidiano.it/news/pe ... -foto.html

IL FATTO E' CHE PER QUASI LA META' SIAMO UN POPOLO DI ... CO.GLIONI TRADITORI!


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Ultima modifica di Ufologo 555 il 29/07/2019, 13:37, modificato 2 volte in totale.
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