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La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 13:11

I regni terreni sono una sfida continua,con sfiga annessa e connessa,all'unico vero reale Regno esistente!
Prima o poi crollano tutti quanti,dato che non hanno nessuna consistenza umana e nessun significato prospettico
che vada oltre...la terra!
Un parterre terre à terre,logicamente sempre per...terre [:297]
La Cina non fa eccezioni,il formicaio si agita rendendosi conto di ...esserlo e di esserlo,per giunta,dittatorialmente!
Le grandi...impotenze si sgonfiano e tremano, si sgretolano e crollano,ESPLODENDO IL
MONDO O IMPLODENDOLO!!!
Con i complimenti di Dio,naturalmente [:305]

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 13:17

Non capisco tutto questo Astio verso la Cina, ma...che danno ci ha fatto?. [:291]

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 13:37

.. Ancora poco; in seguito te ne accorgerai .......... [:304] [:306]

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 13:40

Ma quale astio? E' solo logica deduzione la sua.

Gloria a Dio per il suo ritorno al Potere, lui ne ha il pieno diritto, il suo ritorno al futuro significa l'implosione totale delle scimmie.

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 13:45

freelancer007 ha scritto: La Cina non fa eccezioni,il formicaio si agita rendendosi conto di ...esserlo e di esserlo,per giunta,dittatorialmente! Le grandi...impotenze si sgonfiano e tremano, si sgretolano e crollano,ESPLODENDO IL MONDO O IMPLODENDOLO!!!

Toh, finalmente uno che ha aperto gli occhi! (con una riserva su Usa e loro alleati però!!), che da oltre 80 anni garantiscono al mondo occidentale libertà e sviluppo.

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 13:54

Libertà e sviluppo? Come no:

https://www.nazioneindiana.com/wp-conte ... porci4.jpg

Purtroppo non sono ancora passati 80 anni, ma arriveranno presto agli 84.

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 13:58

L' unica possibilità che vedo per uno scenario di China Crisis è la catastrofe ambientale...ma lo sanno e si sono dati molto da fare...

Vedremo se stavolta la spunterà il vento sul cinese... ma non hanno gli occhi a mandorla per niente...

Fino ad allora punto le mie fiches sul "formicaio"...

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 14:02

Aztlan ha scritto:L' unica possibilità che vedo per uno scenario di China Crisis è la catastrofe ambientale...ma lo sanno e si sono dati molto da fare...

L'ambiente conta ma per ora viene dopo se le fortissime proteste dei cittadini di Hong Kong e Russia dovessero dilagare in maniera esponenziale trascinandosi dietro altre categorie di cittadini stufi...quelli sono milioni, cosa fanno li arrestano tutti? (ci metterei dentro anche la Nordcorea).

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 14:13

E l'isola di Formosa ...... [8D]

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 14:18

... A sto punto ci metterei pure l'Iran [:297] insomma secondo me ci saranno tante "Primavere". e ricordo che l'U.r.s.s. fino al giorno prima nessuno ipotizzava che il Comunismo russo sarebbe crollato eppure così è stato..... [:264]

nb: caxo ha resistito di più Fidel! [:302]

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 14:22

sottovento ha scritto:
freelancer007 ha scritto: La Cina non fa eccezioni,il formicaio si agita rendendosi conto di ...esserlo e di esserlo,per giunta,dittatorialmente! Le grandi...impotenze si sgonfiano e tremano, si sgretolano e crollano,ESPLODENDO IL MONDO O IMPLODENDOLO!!!

Toh, finalmente uno che ha aperto gli occhi! (con una riserva su Usa e loro alleati però!!), che da oltre 80 anni garantiscono al mondo occidentale libertà e sviluppo.

"uno che ha aperto gli occhi"?
no, è solo che c'è un leit motiv ed è quello che:
- tutti sono formiche, fantocci, zombie, insetti, marionette, burattini e scimmie e altro come da altri thread, perchè seguono il sapere -"comune" (io dico diffuso) -attribuito poco fantasioso e prigionero di legami nei suoi processi;
per cui è come una captatio rebellionis, vedasi poi per promuovere contro, il molto presunto per non dire inventato dal niente->
- olografismo nella percezione della realtà a cui, si dichiara, sarebbero soggetti tutti, anche i documenti e le foto tranne le correzioni appositamente illuminate con esposizioni reiterate e itineranti dal predetto;
- la genetica alterata dagli alieni da eoni: cosa? e va beh, è argomento del forum, ma qui risulta una componente strumentalizzata ai fini del giudizio di essi abitanti: vista e stante l'assegnata qualifica, per tutti, di
- marionette, burattini, scimmie, zombies, formiche, insetti e fantocci, ad essere manipolati: come si afferma senza alcun dubbio, almeno a sensazione totale.
insomma la speranza è che i predetti limitrofi ai cinesi, fino ai cinesi stessi, siano tutti artefattori di proteste a colpi di sw paint e, non lo metto in dubbio, anche versioni e utilizzi professionali di photoshòp, nonchè anche con proclami, totalizzanti...

ma poi vorrei sapere... [:291] se tutti questi cinesi sono vicini ad essere il tutto della popolazione, e se protestano contro tutti gli altri, questi quasi tutti che vanno contro gli altri tutti, che "tutti" sono? [:291]
ovviamente credo che parlasse di libertà contro il sapere comune, con perno l'influenza aliena predominante supposta
sia pure contro gli usa anch'essi manipolati dagli alieni, stante che promuovono il sapere comune (il nemico da sconfiggere) o diffuso

ma... io credo che la scelta del popolo, limitrofo dei cinesi e i cinesi stessi, a cui attribuire una rivolta... sia infelice, in quanto se cambierà qualcosa lo potrà solo essere tra non poco tempo, dall'interno, probabilmente quando le nuove classi di comando saranno sostituite diluendo, molto, l'impostazione regimica
non sia mai che facciano qualche azione militare allora saranno problemi, e guarda caso, con rapporti alterati con gli usa, detentori di sapere "comune"
Ultima modifica di Zelman il 17/08/2019, 15:17, modificato 5 volte in totale.

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 14:36

sottovento ha scritto:... A sto punto ci metterei pure l'Iran [:297] insomma secondo me ci saranno tante "Primavere". e ricordo che l'U.r.s.s. fino al giorno prima nessuno ipotizzava che il Comunismo russo sarebbe crollato eppure così è stato..... [:264]

nb: caxo ha resistito di più Fidel! [:302]




... insieme a ... bleffort!!! [:246]

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 15:03

sottovento ha scritto:
Aztlan ha scritto:L' unica possibilità che vedo per uno scenario di China Crisis è la catastrofe ambientale...ma lo sanno e si sono dati molto da fare...

L'ambiente conta ma per ora viene dopo se le fortissime proteste dei cittadini di Hong Kong e Russia dovessero dilagare in maniera esponenziale trascinandosi dietro altre categorie di cittadini stufi...quelli sono milioni, cosa fanno li arrestano tutti? (ci metterei dentro anche la Nordcorea).


Fortissime proteste in Russia e Cina [?]

4 gatti in un Paese di milioni di persone!

Hong Kong poi è un paradiso fiscale, quello che vogliono è mettersi in proprio!

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 16:00

HONG KONG: LA RIVOLTA REAZIONARIA

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[ venerdì 16 agosto 2019]

Hong Kong è paralizzata da settimane da una rivolta che ci viene descritta come meravigliosa ed i suoi protagonisti come eroi della democrazia, mentre d'altra parte le autorità cinesi sono dipinete come autoritarie e criminali.
Provate ad immaginare cosa accadere nel liberale Occidente se solo si tentasse di bloccare un grande aeroporto internazionale...
Ma cosa vogliono i manifestanti? E quali reali interessi difendono? L'esposizione della Union Jack (la bandiera inglese) la dice lunga. Erano belli i tempi in cui eravamo una colonia britannica e Hong Kong il più grande paradiso fiscale dell'Asia, nonché porto franco delle mafie globali...


Hong Kong, la storia che non leggerete

di Pino Arlacchi
Non riportare mai la versione dell’altra parte in campo e limitarsi a ripetere la stessa storiella, senza il minimo approfondimento, sono diventate le regole seguite dai media mainstream nel trattare i fatti internazionali. Che si tratti di Cina, Venezuela, guerre, massacri e catastrofi, ogni volta che si deve informare si ricorre a una formuletta preconfezionata. Che coincide regolarmente con gli interessi dei proprietari dei mezzi di comunicazione, dei governi occidentali e dello 0,1% che tenta di governare le cose del mondo.

Per rompere questa corruzione mediatica, che svuota di senso il discorso democratico e ci mette nelle mani di una plutocrazia sempre piú ristretta, occorre immergersi nel caos delle fonti alternative di informazione o fondare giornali indipendenti. Oppure essere dei premi Nobel come Paul Krugman. Il quale si può permettere dalle colonne del «New York Times» di elencare le forme attraverso cui lo 0,1% distorce a proprio vantaggi le priorità pubbliche. E produce, aggiungiamo noi, la comunicazione ipersemplificata, falsa e omissiva di cui siamo vittime. Ecco la lista di Krugman: 1) Corruzione hard: mazzette di soldi a politici e giornalisti. 2) Corruzione soft. Cioè “porte girevoli” tra governo e business, compensi per giri di conferenze, membership di club esclusivi. 3) Contributi elettorali. 4) Definizione dell’agenda politica attraverso la proprietà dei media e dei think tank, in modo da far prevalere priorità che fanno spesso a pugni con la ragionevolezza e il bene comune (P. Krugman, «NYT», 22.6.2019). Quando lo 0,1% decide che un paese va attaccato — o perché privo di armi nucleari e ricco di risorse naturali, o perché in grado di competere sul piano economico e geopolitico, o perché attestato su posizioni ostili alla finanza neoliberale, o per una combinazione di questi motivi — scatta un assalto coordinato al suo governo. Le altre priorità di politica estera scompaiono, e parte la crociata mediatica. Poiché viviamo in un’epoca di diffusa avversione alla guerra, il pretesto preferito per aggredire un paese è diventato quello umanitario e della violazione dei diritti umani. La corruzione mediatica ha di recente preso di mira la Cina, attraverso la disinformazione sulle proteste che avvengono a Hong Kong in queste settimane presentate come manifestazioni di difesa delle libertà politiche dei cittadini da un trattato di estradizione che consentirebbe alla Cina di prelevare da Hong Kong i dissidenti per imprigionarli nella madrepatria.
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Non una parola viene sprecata per ricordare: a) che Hong Kong fa parte della Cina stessa dal 1997 dopo essere stata per oltre un secolo colonia inglese in conseguenza delle guerre vinte dalla Gran Bretagna nell’Ottocento in nome della libertà di vendere l’oppio a milioni di tossicodipendenti cinesi; b) che la Cina ha rispettato le istituzioni democratiche introdotte a Hong Kong dagli inglesi all’ultimo minuto prima della loro dipartita; c) che la maggioranza degli elettori della città sono pro -Cina e che i partiti anticinesi continuano a perdere consensi; d) che il trattato riguarda i reati comuni sopra i 7 anni di carcere (omicidi, rapine, stupri, etc.) puniti in entrambi i sistemi; e) che la Cina lamenta il fatto che Hong Kong ha firmato solo 20 trattati di estradizione con paesi esteri ed è diventata perciò un ricettacolo della delinquenza cinese e internazionale di ogni risma: dagli assassini di alto bordo ai contrabbandieri, dai politici corrotti ai mega-truffatori finanziari che risiedono sul posto imboscando il loro malloppo (Hong Kong è ancora uno dei massimi paradisi fiscali) - a proposito di quest’ultimo punto, è stato a Hong Kong che, da vicepresidente della commissione antimafia, il sottoscritto ha trovato le tracce, nel 1995, di qualche soldino depositato per conto di Bettino Craxi; f) che il vero problema che sta alla base del disagio degli abitanti di Hong Kong è il suo declino come centro finanziario rispetto alla crescita impetuosa della madrepatria e della zona confinante di Shenzhen dopo il 1997 - crescita dovuta allo sviluppo di una vasta industria manifatturiera che sta agli antipodi della finanza semi-criminale di Hong Kong, scavalcata ampiamente, tra l’altro, nella sua componente legale, dalle Borse di Shanghai e di Guangzhou.

Una parte degli abitanti di Hong Kong, perciò, coltiva il sogno di un ritorno al passato che preservi uno status di hub finanziario che per la Cina ha perso rilevanza. E che non è sintonia con le politiche di Pechino volte a favorire l’economia reale a scapito della finanza privata. Ma è una storia non facile da raccontare. Lo 0,1% preferisce far passare una storiella piú sbrigativa, con il tiranno Xi Jinping da un lato e gli eroi della democrazia liberale dall’altro.


https://sollevazione.blogspot.com/2019/ ... naria.html

Re: La Cina è vicina alla catastrofe

17/08/2019, 16:43

leggendo l'articolo, sembra che a protestare, invece, CONTRO-la-rivolta debbano essere i cittadini che non vivono ad hong kong, e quelli ad hongkong non mi sembra siano pochi a protestare...
tra l'altro questo arlacchi, che ha indagato sui "soldini all'estero di Craxi" prova universale per lui che hong kong è la corruzione, allora non era contro gli usa? ... che avrebbero favorito la dipartita di craxi e la presunta messa in massa della stampa contro di lui craxi per ritorsione sui fatti libici e annessi di gestione giustizia da parte americana?
ora come mai starebbe contro gli usa?
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