4"Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi; 5 perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità".

Uscire da Babilonia come? E andare dove? Per chi è nato lì corrisponde a diventare un emarginato dai "credenti" e pure dagli atei, che sono ben felici di babiloniare; potrebbe espatriare in Cina... ma se ha già la sua vetusta età che prospettive avrebbe là?
Questa raccomandazione resta un enigma, forse un richiamo agli Ebrei, che però pure se vanno in Israele sono spacciati, ma per stare sicuri è bene non partecipare alle sue orge socio-politico-religiose, del resto come potrebbero i Sani dedicarsi alle porcherie di costei? La società cristiota è una donnaccia.

6 "Usatele il trattamento che lei usava, datele doppia retribuzione per le sue opere; nel calice in cui ha versato ad altri, versatele il doppio".
7 Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato se stessa e vissuto nel lusso.

Qui il messaggio si fa duro, occhio per occhio e dente per dente; l'Angelo incita i Sani a suonare mortalmente Babilonia.
In effetti i Sani eseguono il Giudizio di Dio su di lei alla Fine, si, basta la Parola.

"Poiché dice in cuor suo: "Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto". 8 Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto, fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è Dio, il Signore che l'ha giudicata".

L'oppida società a delinquere di stampo cristiota cavalca la sua Bestia, credendosi immortale sposa di Cristo, cioè regina del Cielo e della Terra, ma Dio la ripaga con gl'interessi in un solo anno.
Meditate nonni, che il Giudice è presente.

9 I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno e faranno cordoglio per lei. 10 Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: "Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!"

I re della Terra finale sono in effetti i ricchi mercanti transnazionali, l'elite massonica che bea Babilonia di piatti succulenti e di opulenza maiestatica, ogni cafone si sente dunque un dio ed adora la Bestia sionista, composta di destri e sinistri che paiono fare politica opposta, ma sono la stessa Bestia.
I re industrial-mercanti e i loro sponsors hanno già tolto le tende da Babilonia, città cristiota dolente piena di perduta gente, e vedondola bruciare saranno dispiaciuti del crollo dei loro affari, dunque straziati nelle tasche e destinati a fare da pasto ai Cinesi.

11 "I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compra più le loro merci: 12 oro, argento, pietre preziose, perle, lino pregiato, porpora, seta, scarlatto, ogni varietà di legno odoroso, ogni varietà di oggetti d'avorio e di legno preziosissimo, bronzo, ferro, marmo, 13 cannella, spezie, profumi, unguenti, incenso, vino, olio, fior di farina, grano, buoi, pecore, cavalli, carri e persino i corpi e le anime di uomini".

Pure i mercanti esteri piangono miseria, il loro business dei lussi e sfarzi sono finiti con Babilonia, infatti i cristioti stringono la cinghia, fino a fare la dieta obbligata, più nessuno compra un Accidente, nemmeno i preti riescono più a comprare le Anime degli Uomini con le loro favole mendaci.

Insomma la gran... donnaccia è diventata vecchia e inservibile, capita alle signore di quello stampo, la società cristiota, ovvero anticristica ed anti Dio, sta per collassare.

Pax, una prece.

14 "I frutti che l'anima tua desiderava sono andati lontani da te; tutte le cose delicate e sontuose sono perdute per te e non si troveranno mai più".

Ma guarda... Babilonia ha un'anima che brama frivolezze? Sembra proprio l'anima di certi cristioti pro-benessere USA e getta.

15 "I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: 16 "Ahi! ahi! La gran città ch'era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle! In un attimo una ricchezza così grande è stata distrutta".

Giovanni ripete il pianto dei mercanti, che devono essere davvero avviliti per la fine di una ci-viltà prostituta e ben pagante.

17 "Tutti i piloti, tutti i naviganti, i marinai e quanti trafficano sul mare se ne staranno lontano 18 e vedendo il fumo del suo incendio esclameranno: "Quale città fu mai simile a questa grande città?"

Addirittura i piloti, i marinai e i trafficanti scappano lontano mentre Babilonia brucia, solo l'ultimo Nerone resterà sulla sua terrazza a cantare lieto per la fine di una tale donnaccia senza pari, che mai ebbe simile in tutta la Storia umana.

19 "E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: "Ahi! ahi! La gran città nella quale tutti quelli che avevano navi in mare si erano arricchiti con la sua opulenza! In un attimo è stata ridotta a un deserto".

Insomma, questi industrial-mercanti sono davvero rovinati.

20 "Rallègrati, o cielo, per la sua rovina! E voi, santi, apostoli e profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia».

Qui le scimmie griderebbero in coro "Cinici!",
rallegrarsi della catastrofe cristiota per loro è come sputare sulle tombe dei loro "cari".
Ma l'Angelo del Giudizio (chissà chi è...) è assai netto e categorico, in Cielo si fa festa e in Terra le Anime combattenti giubilano.

21 "Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una grande macina, e la gettò nel mare dicendo: «Così, con violenza, sarà precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più trovata.

Quest'Angelo è un amico degli altri due, ve lo assicuro, a lui basta un pensiero per far volare qualsiasi cosa, e siccome la macina infernale di Sion proprio non la sopporta la scaraventa in mare per dare l'esatta idea di quanto repentina e violentemente tragica sia la fine dell'apostasia socio-acculturata dell'Accidente & Co. vari.

Certo, la gran signora Baby Mary senza la sua nave e in mezzo agli squali non se se la scampa, anche perchè in vita sua non aveva mai nuotato, ha sempre galleggiato in prima classe sopra un mare di scimmie ammaestrate.

22 "In te non si udranno più le armonie degli arpisti, né dei musicisti, né dei flautisti, né dei suonatori di tromba; né sarà più trovato in te artefice di qualunque arte, e non si udrà più in te rumore di macina. 23 In te non brillerà più luce di lampada, e non si udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i prìncipi della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue magie. 24 In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sulla terra".

Baby Mary, la grande meretrice, madre di tutte le liberate ed opulente pie donnacce cristiote, ormai matriarche e padrone dei loro ometti e figli castri, invertiti e pronati, o amazzoni DOC come nell'antica Roma, si spegne lentamente prima del tuffo in mare, l'arte svanisce insieme agli artisti, tutti quelli che avevano un talento, perchè il computer fa tutto e la scuola ha sostituito i geni nati.

Nemmeno le macine da mulino ruotano più, sostituite da potenti frullatori elettrici, le lampade ad olio e spirituali ormai sono sostituite da quelle elettriche, lampadine e media, mentre si spegne anche l'amore, le donnacce emancipate diventano refrattarie al matrimonio, ormai tutto fa brodo, quindi niente più grido di sposo e di sposa, perchè i mercanti hanno comprato e venduto pure l'Anima umana diventando i principi della Terra amanti di Baby Mary, la trina regina dei ciechi e dei cessi publici, essendo essa simile ad un water, cioè una femmina USA e getta di strada che con il suo femminismo democristiota, il suo amore per il denaro e le sue magie tecno-spiritiche ha corrotto l'intero pianeta, o quasi.

La donnaccia delle donnacce è quindi la responsabile della persecu-zione dei Sani, che in un tale mondo sono come passeri solitari sotto il tiro del diavolo, almeno in senso fisco.
Brava Baby Mary, è l'ora di pagare i debiti.

Questa donnaccia pseudoreligiosa, che ha per sede ufficiale Roma, simbolo dell'ultima Roma imperial-sionista in auge, nell'attimo in cui cade nel baratro della miseria, della guerra e della fame, è sbranata dai barbari, non fa nessuna pietà a Dio, figuratevi a me.

Nel frattempo pie donnacce e ometti senza attributi credano pure di essersi "evoluti".