Il senso di questo racconto zen è : vivi ogni monento così come sei qui ed ora ,senza fissarti su niente e nessuno, seguendo la tua strada senza voltarti o fermarti se non per riposare quel tanto che basta! Di conseguenza,fai quello che fai senza paralizzarti con il "bene",il "male", il "giusto",lo " sbagliato",ecc... RESTA TÈ STESSO SEMPRE RICORDANDOTI SEMPRE CHE SEI UNICO,NON SPECIALE MA UNICO,COME UN PINO SOLITARIO ANCHE IN MEZZO AD UNA FORESTA! Quello che sei,fai,pensi,provi È ESPERIENZA TUA E BASTA,GLI ALTRI HANNO LA LORO,TU LA TUA,NON ESISTE SIMBIOSI,CONFUSIONE,PARASSITAGIO! Anche il feto nel ventre materno è SOLO con la sua esperienza,nasce da solo,vive alla sua maniera il rapporto con la madre e poi il mondo ,la solitudine è la condizione esistenziale normale degli esseri umani! Si parla molto della solitudine dei Leaders,ma tutti vivono in uno status di solitudine sulla terra,una solitudine che non è isolamento o fuga dagli altri ,ma lo status che ci definisce come ESPERIENZE UNICHE! I piaceri che godete sono vostri,i dolori che soffrite sono i vostri,non appartengono agli altri e viceversa! Certo potreste forzare una simbiosi,confondervi con gli altri,ma in quel momento NON SARESTE PIÙ INTEGRI,quindi comincerete a perdervi! Come scrive Quasimodo: "ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole ED È SUBITO SERA!" Potete sostituire alla parola "terra" qualsiasi persona,oggetto o aspetto della vita terrena,il discorso non cambia! Potete usare un verbo più piacevole invece che "trafitto" ma la sostanza non cambia! Questo è l'insegnamento Zen che vi libera dentro e fuori!!!
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