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Pleiadiano
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 Oggetto del messaggio: Re: Autostrade Story
MessaggioInviato: 14/11/2020, 13:25 
Arrestati manager ed ex vertici di Autostrade. Castellucci ai domiciliari
L'indagine sui pannelli fonoassorbenti è una costola nata dall'inchiesta sul crollo del ponte Morandi


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La Guardia di finanza ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni degli attuali manager di Autostrade per l'Italia. Sarebbero 6 le misure cautelari.

Le accuse ipotizzate sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.

Ai domiciliari l'ex Ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci, e Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell'azienda. I tre attuali dirigenti interdetti per 12 mesi sono Stefano Marigliani, già direttore del primo tronco di Autostrade ora trasferito a Milano, Paolo Strazzullo, che era responsabile delle ristrutturazioni pianificate sul ponte Morandi, per l'accusa mai eseguite, distaccato a Roma, e Massimo Meliani di Spea.

L'inchiesta è coordinata dalla procura di Genova ed è scattata un anno fa dopo l'analisi da parte dei finanzieri di alcuni dei documenti acquisiti nel corso dell'indagine sul crollo del ponte Morandi. In particolare, sempre secondo quanto si apprende, quelli relativi ai problemi riscontrati, in termini di sicurezza, sulle barriere fonoassorbenti montate sull'intera rete autostradale. Delle sei misure disposte dal Gip del tribunale di Genova, tre sono arresti domiciliari e tre sono misure interdittive.

Le barriere fonoassorbenti non vennero cambiate "per evitare le ingenti spese che avrebbe comportato", si legge nell'ordinanza del gip che ha disposto gli arresti domiciliari per Castellucci, Donferri e Berti e tre interdizioni di attuali dirigenti di Autostrade. Le strutture presentavano errori di progetto che mettevano in pericolo la sicurezza degli automobilisti. La resina usata per le barriere fonoassorbenti non aveva il marchio CE ma, come ammette un indagato nelle intercettazioni, "sono incollate con il Vinavil" mentre altre si sono "sbragate". Emerge inoltre dall'ordinanza. E' in particolare Donferri che imposta la strategia per mettere una pezza alla errata progettazione delle strutture garantendo il massimo risparmio all'azienda che altrimenti avrebbe dovuto spendere 140 milioni di euro. "Quante sono le ribaltine scese - chiede Donferri - e quanti i Comuni che hanno rotto il c...? Solo Rapallo ha rotto il c...". E poi, ridendo: "Gliele abbiamo ritirate su e ci siamo inventati il criterio della manutenzione..."

L'indagine sui pannelli fonoassorbenti è una costola nata dall'inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Gli investigatori del primo gruppo delle fiamme gialle, guidati dal colonnello Ivan Bixio, hanno scoperto che gli ex vertici erano consapevoli che le barriere fossero difettose e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale, con rischio cedimento nelle giornate di forte vento (fatti peraltro realmente avvenuti nel corso del 2016 e 2017 sulla rete autostradale genovese). In particolare, è emersa la consapevolezza di difetti progettuali e di sottostima dell'azione del vento, nonché dell'utilizzo di alcuni materiali per l'ancoraggio a terra non conformi alle certificazioni europee e scarsamente performanti.

Dalle indagini è emerso che gli indagati non hanno proceduto volontariamente ai lavori di sostituzione e messa in sicurezza adeguati, eludendo tale obbligo con alcuni accorgimenti temporanei non idonei e non risolutivi. Gli inquirenti hanno contestato una frode nei confronti dello Stato, per non aver adeguato la rete da un punto di vista acustico e di gestione in sicurezza della stessa, occultando l'inidoneità e pericolosità delle barriere, senza alcuna comunicazione - obbligatoria - all'organo di vigilanza (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Tra gli indagati, secondo quanto già emerso, figura anche l'attuale ad Roberto Tomasi ma la sua posizione potrebbe poi essere archiviata a breve.

Autostrade per l'Italia "ha attivato le procedure previste dal contratto per una immediata sospensione dal servizio" dei due tecnici dipendenti coinvolti nell'indagine della Procura di Genova, che ha portato a misure cautelari. Lo si legge in una nota della società, in cui si precisa che gli altri 4 coinvolti sono già ex manager della società. Aspi, si legge nella nota, "valuterà inoltre tutti gli ulteriori interventi del caso a propria tutela sulla base delle risultanze degli atti di indagine". L'indagine della Procura di Genova riguarda una specifica tipologia di barriere integrate anti-rumore, denominate "Integautos, presenti su circa 60 dei 3000 km di rete di Autostrade per l'Italia", precisa la società in una nota, sottolineando che "la totalità di queste barriere è già stata verificata e messa in sicurezza con opportuni interventi tecnici tra la fine del 2019 e gennaio 2020, nell'ambito del generale assessment delle infrastrutture messo in atto dalla società su tutta la rete autostradale".

"Stupore e preoccupazione per un provvedimento che non si giustifica in sé e che non si vorrebbe veder finire a condizionare una vicenda, quella del crollo del Ponte Morandi, che con quella odierna non ha nulla a che vedere", così i legali di Castellucci. "E' opportuno precisare, che si tratta di due vicende completamente distinte. La vicenda riguarda presunti errori progettuali ed esecutivi di alcune barriere fonoassorbenti nella provincia di Genova", sottolineano i legali.
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Inchiesta Autostrade: "Manutenzioni in calare per fare più utili. E la famiglia Benetton era contenta"
La frase di Gianni Mion, storico braccio destro della famiglia, in un'intercettazione nell'ordinanza del gip di Genova che ha portato all'arresto di Castellucci


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Manutenzioni in calare, per risparmiare e permettere ad Autostrade di fare più utili e di conseguenza far guadagnare di più alla famiglia Benetton. E’ forse questa una delle intercettazioni che più farà discutere presente nell’ordinanza del Gip di Genova relativa a un’inchiesta su alcune barriere autostradali non a norma, per la quale è stato messo agli arresti domiciliari anche l’ex amministratore delegato di Aspi, Giovanni Castellucci.

È il 2 febbraio 2020 e a parlare sono Giorgio Brunetti e Gianni Mion. Gianni Mion non è un dirigente qualsiasi ma lo storico braccio destro dei Benetton: è oggi presidente di Edizione, la holding di famiglia. Mion e Brunetti discutono della manutenzione, fatta al ribasso per guadagnare di più. Mion dice: “Il vero grande problema è che le manutenzioni le abbiamo fatte in calare, più passava il tempo e meno facevamo”, si legge. “Sì, daiii”, è la risposta di Brunetti. “Così distribuiamo più utili”, continua Mion, che conclude con un riferimento ai proprietari di Aspi: “E Gilberto e tutta la famiglia erano contenti”.
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 Oggetto del messaggio: Re: Autostrade Story
MessaggioInviato: 14/11/2020, 14:53 
Ho appena finito di scrivere una tesi specialistica (visto il periodo ne ho approfittato per prendermi una specializzazione):

"Sicurezza dei ponti stradali valutazione della sicurezza e monitoraggio"

Che ha come corpo centrale le linee guida 2020 proprio sulla gestione e manutenzione dei viadotti stradali.

vi incollo uno stralcio delle conclusioni:

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Ovviamente non sarà mai così, come ovviamente tali linee guida per quanto perfette (non ne cambierei una virgola) sono afflitte dal solito problema: perfette in teoria, inapplicabili nella pratica perchè richiederebbero l'assunzione di migliaia di tecnici (tra cui centinaia di ingeneri come me, ma anche informatici) cosa che ovviamente non avverrà mai.

c'è poco da fare, possiamo togliere le concessioni, arrestare le persone ma se non cambia la mentalità per qual che riguarda manutenzione ed il monitoraggio, in una parola la PREVENZIONE, non cambierà nulla. Il problema è culturale purtroppo e questa carenza culturale favorisce l'abuso poi criminale intrinseco della natura umana ed italiana.

La prima pagina della tesi contiene una citazione, e penso bastasse solo questo invece delle 200 e passa pagine.

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 Oggetto del messaggio: Re: Autostrade Story
MessaggioInviato: 14/11/2020, 15:40 
L'inchiesta è coordinata dalla procura di Genova ed è scattata un anno fa dopo l'analisi da parte dei finanzieri di alcuni dei documenti acquisiti nel corso dell'indagine sul crollo del ponte Morandi. In particolare, sempre secondo quanto si apprende, quelli relativi ai problemi riscontrati, in termini di sicurezza, sulle barriere fonoassorbenti montate sull'intera rete autostradale. Delle sei misure disposte dal Gip del tribunale di Genova, tre sono arresti domiciliari e tre sono misure interdittive.

ma i procuratori che hanno proceduto con l'arresto
devono essere diversi da quelli
dell'inchiesta principale sul ponte morandi
in cui tutto tace e ronfa tranquillo..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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