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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 10/07/2020, 11:46 
alcar ha scritto:
Cominciano ad arrivare le prime conferme dagli studi sierologici. E' uscito lo studio spagnolo:

cut...
...cut

3) so che è un'illusione, ma quando tutto questo sarà finito, mi piacerebbe vedere pesantemente sanzionati tutti quei personaggi pubblici che, per scopi politici o personali, hanno contribuito a diffondere notizie false non prive di conseguenze.


Oltre i personaggi pubblici, anche quelli privati e religiosi che hanno fatto la loro parte al servizio del grande potere mondiale, sputtanando ogni giuramento e/o morale e prostituendosi per qualche quattrino in più

Secondo me andrebbero eliminati e bruciate le loro case.
Se fosse questa la sanzione, penso che da parte di loro familiari o accoliti, potremmo attenderci qualche azione di "moralizzazione". [:305]
DO UT DES.

P.s.
Bisogna però riconoscere che quando qualcuno è bravo, è bravo davvero.
Con 35.000 morti circa in Italia, hanno "terrorizzato", "subornato" e sodomizzato 60 milioni di Italiani, con una minima spesa, anzi con un bel guadagno per chi di dovere. [:186] [:186] [:186]



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Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 10/07/2020, 19:04 
A conferma di quanto sostenevo nel mio post precedente:

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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 11/07/2020, 13:53 
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/0 ... i/5720258/



Coronavirus, lo studio italiano: “Epidemia iniziata tra ottobre e novembre.

Poi ogni contagiato ha prodotto altri 2,6 casi”


La ricerca è stata appena accettata per la pubblicazione sul Journal of Medical Virology

e i risultati sono già stati inviati dalla rivista all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)



di F. Q. | 28 FEBBRAIO 2020


L’ipotesi nei primi giorni dell’emergenza in Cina, con l’aumento esponenziale dei casi, era che l’epidemia di quello che era un nuovo coronavirus fosse iniziata a metà dicembre.


Invece uno studio italiano, realizzato dai ricercatori dell’università Statale di Milano, dimostra che la circolazione di Sars CoV2 che provoca la malattia Covid 19 deve essere retrodata e “può essere collocata tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019, quindi alcune settimane prima rispetto ai primi casi di polmonite identificati”.


La diffusioni di quelle polmoniti anomale in Cina è iniziata molto prima di quanto prima si pensasse. La ricerca è stata appena accettata per la pubblicazione sul Journal of Medical Virology e i risultati sono già stati inviati dalla rivista all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Analizzati 52 genomi virali completi – Il team è quello di Gianguglielmo Zehender, Alessia Lai e Massimo Galli del Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche (Dibic) Luigi Sacco dell’università degli Studi di Milano e Crc Episomi (Epidemiologia e sorveglianza molecolare delle infezioni). La ricerca, condotta nel laboratorio della Clinica delle Malattie infettive del Dibic all’ospedale Sacco di Milano, è stata svolta “sulle variazioni del genoma virale e quindi sulla filogenesi del virus stesso – precisano gli autori – e non sul numero dei casi osservati”. Oggetto dell’indagine 52 genomi virali completi di Sars Cov2 depositati in banche dati al 30 gennaio 2020. “La ricerca ha consentito la datazione dell’origine e la ricostruzione della diffusione dell’infezione nei primi mesi dell’epidemia in Cina – evidenziano gli studiosi – attraverso la stima di parametri epidemiologici fondamentali come il numero riproduttivo di base (R0) e il tempo di raddoppiamento delle infezioni“


Comparsa quindi “tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019”, l’epidemia ha avuto a partire da dicembre una devastante accelerazione: da allora, ogni contagiato ha prodotto altri 2,6 casi e il tempo di raddoppio dell’epidemia è stato di 4 giorni. “È verosimile – commentano comunque gli autori – che tale rapidità di crescita dei casi si sia successivamente ridotta in seguito alle misure restrittive adottate in Cina. Ulteriori studi su genomi isolati in un periodo più recente potranno confermare l’utilità di queste tecniche anche nel valutare gli effetti delle misure di prevenzione adottate”. “L’epidemiologia molecolare e lo studio della filogenesi virale – concludono i ricercatori – non sono influenzati da possibili fonti di incertezza, come i ritardi di notifica o le sottonotifiche di nuovi casi e rappresentano quindi un importante strumento complementare all’epidemiologia classica“.


Il salto e la capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo – “La stima del numero riproduttivo (il numero di casi generati da ogni singolo caso), ovvero il parametro che misura la rapidità con cui il virus viene trasmesso, attuata utilizzando modelli matematici ed evolutivi – spiegano gli scienziati milanesi – ha consentito di evidenziare una vera accelerazione nella capacità di propagazione del virus, una spinta espansiva databile a dicembre 2019. Da un numero riproduttivo molto contenuto, inferiore a 1, a dicembre il virus è infatti passato a 2,6, osservazione che permette di ipotizzare la rapida acquisizione di una maggior efficienza di trasmissione del virus“. Questa trasformazione, ipotizzano gli studiosi, “potrebbe essere dovuta a variazioni o nelle capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo, o nelle caratteristiche della popolazione prevalentemente infettata”.


Un altro aspetto chiave rilevato dai ricercatori, “collegato al precedente, è il tempo di raddoppiamento dell’epidemia (il periodo nell’arco del quale si raddoppia il numero degli infetti, ndr), stimato a partire da dicembre in circa 4 giorni e quindi inferiore a quello calcolato sulla base del numero dei casi notificati nello stesso periodo, che risultava pari a circa una settimana”. La teoria degli scienziati è “che la trasmissione animale serbatoio-uomo e le prime trasmissioni interumane siano state limitatamente efficienti, per poi aumentare in rapidità ed efficienza durante il mese di dicembre”. Originariamente, sottolinea Zehender all’Adnkronos, “il virus si diffondeva meno efficacemente. A un certo punto le cose sono cambiate. Il nostro studio ci suggerisce un’ipotesi su come e perché la trasmissione sia diventata più efficiente: essendo un virus arrivato da un serbatoio animale, nei primi mesi prevaleva questa trasmissione animale-uomo, mentre a dicembre probabilmente si sono innescate modalità più efficaci come quella respiratoria e quindi uomo-uomo. Da qui la comparsa dei primi casi clinici più evidenti. Questa è un po’ la ricostruzione che abbiamo fatto”.

I ricercatori svizzeri: “Si diffonde più velocemente dell’influenza”- Anche i ricercatori svizzeri Politecnico di Zurigo (Eth) ipotizzano, sotto la guida della biologa computazionale Tanja Stadler, che l’epidemia sia cominciata nella prima metà di novembre. Il gruppo di Stadler ha analizzato pure le dinamiche dell’epidemia prima che la città di Wuhan fosse messa in quarantena il 23 gennaio 2020. In particolare è stato calcolato il numero medio di persone che un malato può contagiare (numero di riproduzione) e che è risultato compreso tra 2 e 3,5, confermando le stime precedenti, che ipotizzavano un numero compreso tra 2 e 4. Tutto questo significa che la diffusione è più veloce rispetto all’influenza stagionale (che ha un tasso di riproduzione in genere inferiore a 1,5). “Questo numero è uno dei parametri chiave di un’epidemia”, osserva Stadler. Perché, aggiunge, “fornisce informazioni importanti sull’efficacia di misure come la quarantena. Solo se le misure di controllo riescono a ridurre questo numero saranno efficaci”. Utilizzando metodi statistici, è stato inoltre stimato quante persone sono state infettate in Cina entro il 23 gennaio. L’analisi mostra che in quella data, probabilmente i casi erano compresi tra 4.000 e 19.000. Tuttavia in quel momento i casi confermati erano 581. Ciò significa: nel caso più estremo, solo 1 persona ammalata su 33 è apparsa nelle statistiche ufficiali, nel migliore dei casi 1 persona su 7. I ricercatori hanno reso disponibile l’analisi ad altri studiosi sul portale Virological, ma avvertono che il loro lavoro non è stato esaminato da altri esperti, come prevedono gli standard nella ricerca perché in una situazione come questa, ciò avrebbe richiesto troppo tempo.



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Coronavirus, isolato all’ospedale Sacco di Milano il ceppo italiano. Il professore Galli: “Da quattro pazienti di Codogno”
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Analizzati 52 genomi virali completi – Il team è quello di Gianguglielmo Zehender, Alessia Lai e Massimo Galli del Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche (Dibic) Luigi Sacco dell’università degli Studi di Milano e Crc Episomi (Epidemiologia e sorveglianza molecolare delle infezioni). La ricerca, condotta nel laboratorio della Clinica delle Malattie infettive del Dibic all’ospedale Sacco di Milano, è stata svolta “sulle variazioni del genoma virale e quindi sulla filogenesi del virus stesso – precisano gli autori – e non sul numero dei casi osservati”. Oggetto dell’indagine 52 genomi virali completi di Sars Cov2 depositati in banche dati al 30 gennaio 2020. “La ricerca ha consentito la datazione dell’origine e la ricostruzione della diffusione dell’infezione nei primi mesi dell’epidemia in Cina – evidenziano gli studiosi – attraverso la stima di parametri epidemiologici fondamentali come il numero riproduttivo di base (R0) e il tempo di raddoppiamento delle infezioni“.

Comparsa quindi “tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019”, l’epidemia ha avuto a partire da dicembre una devastante accelerazione: da allora, ogni contagiato ha prodotto altri 2,6 casi e il tempo di raddoppio dell’epidemia è stato di 4 giorni. “È verosimile – commentano comunque gli autori – che tale rapidità di crescita dei casi si sia successivamente ridotta in seguito alle misure restrittive adottate in Cina. Ulteriori studi su genomi isolati in un periodo più recente potranno confermare l’utilità di queste tecniche anche nel valutare gli effetti delle misure di prevenzione adottate”. “L’epidemiologia molecolare e lo studio della filogenesi virale – concludono i ricercatori – non sono influenzati da possibili fonti di incertezza, come i ritardi di notifica o le sottonotifiche di nuovi casi e rappresentano quindi un importante strumento complementare all’epidemiologia classica“.

Coronavirus, l’infettivologo Galli dell’ospedale Sacco di Milano: “Evidente che si è evoluto in natura, non è certo nato in laboratorio”
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Il salto e la capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo – “La stima del numero riproduttivo (il numero di casi generati da ogni singolo caso), ovvero il parametro che misura la rapidità con cui il virus viene trasmesso, attuata utilizzando modelli matematici ed evolutivi – spiegano gli scienziati milanesi – ha consentito di evidenziare una vera accelerazione nella capacità di propagazione del virus, una spinta espansiva databile a dicembre 2019. Da un numero riproduttivo molto contenuto, inferiore a 1, a dicembre il virus è infatti passato a 2,6, osservazione che permette di ipotizzare la rapida acquisizione di una maggior efficienza di trasmissione del virus“. Questa trasformazione, ipotizzano gli studiosi, “potrebbe essere dovuta a variazioni o nelle capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo, o nelle caratteristiche della popolazione prevalentemente infettata”.

Un altro aspetto chiave rilevato dai ricercatori, “collegato al precedente, è il tempo di raddoppiamento dell’epidemia (il periodo nell’arco del quale si raddoppia il numero degli infetti, ndr), stimato a partire da dicembre in circa 4 giorni e quindi inferiore a quello calcolato sulla base del numero dei casi notificati nello stesso periodo, che risultava pari a circa una settimana”. La teoria degli scienziati è “che la trasmissione animale serbatoio-uomo e le prime trasmissioni interumane siano state limitatamente efficienti, per poi aumentare in rapidità ed efficienza durante il mese di dicembre”. Originariamente, sottolinea Zehender all’Adnkronos, “il virus si diffondeva meno efficacemente. A un certo punto le cose sono cambiate. Il nostro studio ci suggerisce un’ipotesi su come e perché la trasmissione sia diventata più efficiente: essendo un virus arrivato da un serbatoio animale, nei primi mesi prevaleva questa trasmissione animale-uomo, mentre a dicembre probabilmente si sono innescate modalità più efficaci come quella respiratoria e quindi uomo-uomo. Da qui la comparsa dei primi casi clinici più evidenti. Questa è un po’ la ricostruzione che abbiamo fatto”.

Coronavirus, il direttore scientifico dello Spallanzani: “Misure tempestive, chiunque dice che abbiamo sbagliato lo fa in malafede”
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/07/2020, 13:59 
Ieri un infermiere di Cremona ha scritto un post "ci risiamo" subito dopo cancellato e con le scuse dei dirigenti dell'ospedale...


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/07/2020, 14:49 
vimana131 ha scritto:
Ieri un infermiere di Cremona ha scritto un post "ci risiamo" subito dopo cancellato e con le scuse dei dirigenti dell'ospedale...


Coronavirus, l'infermiere di Cremona "Ho paura di rivivere tutto: l'azienda smentisce, ma il virus c'è"
https://amp-video.repubblica.it/amp/dos ... 897/364453



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/07/2020, 16:36 
a questo infermiere c vuole lo psicologo..
consigliatene uno bravo.
chiari sintomi da stress post-traumatico,
giustificato ahimè..

appena vede uno tossire va nel panico..

consiglio una bella vacanza..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/07/2020, 19:23 
Dallo psicologo ci devono andare tutti i direttori dei vari giornali che si sono lanciati in massa a diffondere l'esternazione di un infermiere su Fb il quale successivamente agli insulti lo ha spostato fruibile per i soli amici e colleghi.
Certo che per le testate funzionali al sistema, una simile notizia è una manna dal cielo per tenere alto lo spauracchio del virus.
Invece di ignorare una notizia falsa, si sono macchiati essi stessi di diffondere fake news.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/07/2020, 20:40 
X i giornalisti ecc
C vuole il gabbio
Altro che psicologo..


Comunque un dubbio mi rimane..
Nell'aumento dei contagi,
Sono compresi/calcolati anche tutti i migranti positivi
Che entrano (a frotte) in Italia??

Perché in quel caso si spiega tutto..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/07/2020, 14:11 
Wolframio ha scritto:
Dallo psicologo ci devono andare tutti i direttori dei vari giornali che si sono lanciati in massa a diffondere l'esternazione di un infermiere su Fb il quale successivamente agli insulti lo ha spostato fruibile per i soli amici e colleghi.
Certo che per le testate funzionali al sistema, una simile notizia è una manna dal cielo per tenere alto lo spauracchio del virus.
Invece di ignorare una notizia falsa, si sono macchiati essi stessi di diffondere fake news.


un utile idiota si trova sempre.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/07/2020, 14:31 
Il coronavirus è dieci volte più letale dell’influenza. L’Italia nella media europea per numero di vittime

Con l’esecuzione delle indagini sierologiche nei Paesi europei, si possono iniziare a fare stime più precise delle caratteristiche dell’epidemia: la percentuale di anziani in Lombardia sarebbe la ragione dell’alta mortalità italiana

https://www.corriere.it/salute/malattie ... resh_ce-cp



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/07/2020, 20:28 
Sempre più deprimente: https://www.repubblica.it/salute/medici ... P2-S3.4-T1


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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 14/07/2020, 20:30 
ragazzi sono 2 settimane che vorrei dire certe cose ..... [:196]

non sono per niente tranquillo .....



zio ot [:305]



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https://www.ansa.it/sito/notizie/politi ... fc8b8.html


Milioni di persone di nuovo in lockdown per il coronavirus nel mondo. Retromarcia anche negli Usa (altri 59mila casi in un giorno), dove gli Stati che stavano riaprendo sono costretti a chiudere di nuovo gran parte delle attività essenziali, a partire da California, Texas e Florida. Resta l'obbligo di mascherine in Francia e Gran Bretagna. Moschee chiuse in Iran.

Il bilancio dei morti provocati dal coronavirus a livello globale ha superato quota 573mila: è quanto emerge dal conteggio della Johns Hopkins University. I dati dell'università americana indicano che ad oggi i decessi nel mondo sono a quota 573.042. Allo stesso tempo, il numero dei casi - che ieri sera ha superato la soglia dei 13 milioni - è adesso a quota 13.103.290. Nel complesso, dall'inizio della pandemia sono guarite 7.257.369 persone.

L'America Latina ha superato gli Stati Uniti e il Canada per numero di morti da Covid-19 diventando la seconda regione più colpita al mondo dal nuovo coronavirus dopo l'Europa, secondo un conteggio dell'agenzia Afp.

OMS, troppi paesi nella direzione sbagliata - "Voglio essere schietto, troppi paesi vanno verso la direzione sbagliata". Lo ha sottolineato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il consueto briefing con la stampa. "Il virus rimane nemico pubblico numero uno ma l'azione di molti governi e persone non lo riflette", ha spiegato. "L'unico obiettivo del virus è trovare persone da infettare. Messaggi ambigui dei leader stanno minando l'elemento cruciale di ogni azione: la fiducia", ha aggiunto. "Non ci sarà un ritorno alla normalità nell'immediato futuro. Ma c'è una roadmap che consente di controllare il virus e di andare avanti con le nostre vite", ha sottolineato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Si può fare e deve essere fatto. L'ho già detto in passato e continuerò a dirlo: non importa dove un Paese si trovi sulla curva epidemiologica, non è mai troppo tardi per agire".

STATI UNITI - Gli Stati Uniti, il paese più colpito al mondo dalla pandemia di coronavirus, hanno registrato ieri 59.222 nuove infezioni in 24 ore, secondo il rapporto quotidiano della Johns Hopkins University. Il numero di casi confermati è di oltre 3,36 milioni e il numero di morti a 135.582 (411 in più in 24 ore).

MESSICO - Il Messico ha registrato ieri 4.685 casi di coronavirus, un dato che porta il bilancio complessivo dei contagi segnati finora quota 304.435: allo stesso tempo, i morti nelle ultime 24 ore sono stati 485, che hanno spinto il totale a quota 35.491. Lo ha reso noto il ministero della Sanità. Secondo i conteggi della Johns Hopkins University, il Messico è il settimo Paese con il maggior numero di casi a livello mondiale.

INDIA - L'India ha registrato oltre 100mila casi in soli quattro giorni: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta la Cnn.
Nelle ultime 24 ore nel Paese i contagi sono stati 28.498 ed i decessi 553, dati questi che portano i rispettivi bilanci a quota 906.752 e 23.727. E lo stato del Bihar ripristina il lockdown totale dal 16 al 31 luglio: lo ha annunciato il vice governatore Sushil Kumar Modi, dal suo account twitter. Il blocco, già parzialmente imposto in alcuni distretti, dovrà essere seguito strettamente in tutto il territorio, nel tentativo di bloccare la diffusione del Covid-19, che ha registrato un forte aumento nell'ultima settimana.

RUSSIA - La Russia ha registrato ufficialmente 6.537 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, che fanno salire a 733.699 il totale dei contagi accertati nel Paese dall'inizio dell'epidemia. Lo fa sapere il centro operativo anticoronavirus, secondo cui nel corso dell'ultima giornata 104 persone sono decedute a causa del nuovo coronavirus e le vittime dell'epidemia sono in tutto 11.439. I guariti sono 2.960 nelle ultime 24 ore e 504.021 in totale.

AUSTRALIA - Impennata in Australia dei casi di violenza domestica durante la crisi del coronavirus. Secondo una ricerca dell'Australian Institute of Criminology, fra febbraio e maggio il 4,6% di tutte le donne e l'8,8% delle donne in una relazione, hanno subito violenza fisica o sessuale da un partner. Il sondaggio su 15 mila donne è stato condotto a maggio. Per il 33% delle intervistate, è stata la prima volta nella relazione. Due terzi delle vittime riferiscono che gli attacchi sono cominciati e peggiorati durante la pandemia.


Contagiosa
Virale

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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 16/07/2020, 14:51 
Coronavirus in Italia, quasi in 9 casi su 10 è stato proprio il virus la causa di morte

Istat e Iss hanno analizzato circa 5 mila schede e hanno definito la distinzione tra decessi «per» coronavirus e «con» coronavirus. «Sars-CoV-2 può rivelarsi fatale anche da solo»

https://www.corriere.it/cronache/20_lug ... cc12.shtml



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 18/07/2020, 13:17 
Il Coronavirus «si può fermare con i raggi ultravioletti». A dirlo è uno studio italiano


Immagine

Secondo il team di ricercatori che ha analizzato diverse lampade Uv, questa estate si potrà stare tranquilli. Senza l’ossessione della mascherina



¯
Una squadra di ricercatori sostiene che i raggi ultravioletti abbiano un effetto sul virus Covid-19: riescono a inattivare la carica virale. La scoperta – sebbene lo studio sia ancora in fase di revisione e non dimostra le ipotesi suggerite – è stata fatta da medici dell’Università degli Studi di Milano che lavorano nell’ospedale Luigi Sacco, il centro di riferimento lombardo per l’epidemia. Alla ricerca hanno collaborato anche l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e l’Istituto nazionale dei tumori. A guidare il team c’è Mario Clerici, professore ordinario di Immunologia all’Università di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi.
L’esperimento con lampade diverse

L’esperimento è stato fatto posizionando goccioline di liquido contenente Sars-Cov-2 sotto alcune lampade che trasmettevano raggi Uv di tipo C, quelli che non penetrano l’atmosfera. Il liquido è stato usato come fac-simile di quello che in genere si emette parlando o starnutendo. A spiegarlo al Corriere della Sera è lo stesso Mario Clerici: «Abbiamo valutato una dose bassa di virus (quella che può esserci in una stanza dove è presente un positivo), una dose cento volte più alta (che si può trovare in un soggetto con forma grave di Covid-19) e una quantità mille volte più alta, impossibile da trovare in un essere umano o in una qualunque situazione reale. In tutti tre i casi la carica virale è stata inattivata in pochi secondi al 99,9% da una piccola quantità di raggi UvC».

Dopo il primo tentativo andato a buon fine, lo stesso procedimento è stato ripetuto utilizzando i raggi UvA e UvB che, invece, arrivano sulla Terra. E il risultati sono molto simili, come riporta il Corriere della Sera. «Partendo da questi dati ci siamo poi chiesti se ci fosse una correlazione tra irraggiamento solare e epidemiologia di Covid-19. Minore è la quantità di UvA e UvB, maggiore è il numero di infezioni. Questo potrebbe spiegarci perché in Italia, ora che è estate, abbiamo pochi casi e con pochi sintomi, mentre alcuni Paesi nell’altro emisfero – come quelli del Sud America, in cui è inverno – stanno affrontando il picco».
Un’estate senza l’ossessione della mascherina

Secondo Clerici, quindi, quest’estate potremo passarla senza la necessità di dover indossare la mascherina a ogni costo, sulla spiaggia. Questo perché «le goccioline che possono essere emesse da un eventuale soggetto positivo vengono colpite dai raggi solari e la carica virale è disattivata in pochi secondi. Il discorso potrebbe valere anche per superfici di ogni genere».
Le teorie su una seconda ondata

E su una probabile futura ondata, il professore teme quasi certamente che questo possa accadere, ma in forma più debole rispetto a quanto accaduto da marzo in poi. «Il virus che vediamo oggi è lo stesso di febbraio e marzo, non ha subito mutazioni nel suo genoma, se non minime. Dunque è sempre “cattivo”. La differenza è che i raggi solari lo inattivano, rendendo molto più difficile la trasmissione da un soggetto all’altro e anche la replicazione all’interno di un organismo. Il Covid, come tutti i virus, si adatterà all’uomo ma oggi, in Italia, il rallentamento dell’epidemia è dovuto principalmente a motivi ambientali».
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Il Covid è veramente la causa del 90% dei positivi deceduti?


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Francesco Santoianni
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Ricordate la dichiarazione del presidente dell’Istat? Il professore Gian Carlo Blangiardo che aveva osato dichiarare all’Avvenire "…numeri alla mano, nello stesso periodo di tempo (marzo), l’anno scorso, sono morte più persone per malattie respiratorie che quest’anno per Covid-19" si tirò dietro le accuse di “negazionismo”; poi le sue dichiarazioni furono fatte dimenticare da sbalorditivi “studi”, prodotti proprio dall’Istat, che pretendevano di attestare l’opposto e sulla attendibilità dei quali rimandiamo a questo articolo.



Si direbbe essere lo stesso destino capitato all’Istituto superiore della Sanità che, a marzo, mentre infuriava la polemica sui “morti con coronavirus” fatti passare per “morti per coronavirus” (questione, ovviamente, archiviata sui media) presentava uno studio che stimava nel 3,4% i “morti per coronavirus” tra quelli “morti con coronavirus”; studio così sintetizzato dal titolo di un articolo de La Stampa: “Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità: “Solo 12 le persone decedute senza patologie pregresse””.

Successivamente il 26 maggio, sempre l’Istituto superiore della sanità pubblicava uno studio che, dall’analisi di ben 3032 cartelle cliniche di persone classificate come “decedute per Covid”, documentava che solo 124 di esse non evidenziavano gravi patologie pregresse, appena il 4,1% del totale dei “morti con coronavirus”.


Oggi tutti i giornali impazzano con titoli quali: “Studio Istat-Iss: 'Covid-19 causa diretta di morte per l'89% di positivi”, “Coronavirus, il rapporto Iss-Istat: “È causa diretta di morte nell’89% dei pazienti deceduti. Può rivelarsi fatale anche senza concause”, “Indagine Iss Istat: nove decessi su 10 per Covid causati direttamente dal virus”…. riferendosi ad uno studio ISTAT-Istituto superiore della sanità che approfondiremo in un prossimo articolo.

Per ora ci basta osservare che se fosse vero che pazienti risultati positivi al Covid che presentavano gravi patologie come tumori o malattie cardiache sarebbero “morti per Covid” (“COVID-19 è nove volte su 10 la causa di decesso” (…) In altri termini è presumibile che il decesso non si sarebbe verificato se l’infezione da SARS-CoV-2 non fosse intervenuta”) ci si sarebbe aspettato di trovare nello studio un riscontro - e quindi un notevole aumento, rispetto agli anni precedenti - nel numero dei decessi complessivi per tumori o malattie cardiache. Così non è.


Intanto, in attesa che si sgonfi questa ennesima bufala mediatica, date una occhiata alla sorte toccata ad un artista napoletano – Alberto Falco - che avevo avuto modo di ammirare non poche volte. Già ammalato di cancro, e risultando positivo al tampone, era stato spedito in tutta fretta nel decantato “ospedale Covid” di Napoli fatto costruire dal governatore della Campania Vincenzo de Luca. Li ha dovuto aspettare ben 40 giorni e la diffida di un legale per fare una biopsia. È morto ieri senza aver potuto mai incontrare i suoi familiari. Chissà se anche la sua morte servirà ai media e agli “esperti” per continuare a terrorizzarci sul Covid.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 18/07/2020, 14:41 
Ma era scontato fosse così, i raggi UV vengono usati cda decenni proprio per questi scopi anche in ambito industriale.



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