Volevo discutere con voi di come potrebbe essere la nostra vita in seguito ad una qualche catastrofe.
Questo è chiaramente un thread per i paranoici come me, ma potrebbe essere utile iniziare a pensare per tempo a cosa fare se, a seguito del protrarsi della crisi economica o a seguito di un disastro ambientale (meteorite, IIIa guerra mondiale, etc..), ci dovessimo trovare a vivere senza le comodità quotidiane o addirittura in situazioni di vita "primitiva".
Vorrei raccogliere qui tutte le più importanti informazioni su come vivere in modo autosufficiente o su come affrontare i primi giorni di sopravvivenza a seguito di una calamità.
Io immagino come disastro un evento in qualche modo cononosciuto. Ovvero ho citato esempi come gli effetti di una crisi economica prolungata, un meteorite, una guerra distruttiva.
Quindi eventi conosciuti, ai quali ci si può preparare per tempo, ma fortemente disastrosi.
Io dividerei il problema in
3 parti, cioè :
Punto 1 -
ciò che bisogna fare fin da adesso, ovvero quello che è necessario avere per affrontare al meglio quello che potrebbe essere il poi (manuali di sopravvivenza, scorte di cibo e acqua, mezzi di trasporto free energy, libri utili, attrezzi vari, etc...)Punto 2 -
ciò che bisogna fare nei primi momenti successivi ad un eventuale disastro, e quindi tutto ciò che riguarda la sopravvivenza (curarsi, cercare cibo, cercare un riparo, approvvigionarsi di materiale utile etc etc)Punto 3 -
ciò che si può fare per ricominciare a vivere dopo il disastro (ricreare una comunità/civiltà e tutto ciò che ne consegue)Punto 1 Ho stilato un primo elenco di cose che dovremmo avere già a disposizione prima che possa accadere un evento disastroso e che potrebbero tornarci utili.
Ho diviso gli oggetti per categorie, se avete da aggiungere qualcosa segnalatelo.
Mangiare-scorte di cibo in scatola a lunga scadenza
- materie prime (farina, lievito, sale, etc..)
- sementi di ortaggi facilmente coltivabili
- scorta acqua e prodotti per purificarla
- animali da cortile (galline, conigli, capre, pecore, maiali...)
Dormire- tenda da campeggio
- coperte e sacco a pelo
Mezzi di locomozione- bicicletta
- animali (cavallo, asino..)
Primo soccoroso- kit pronto soccorso
- scorta medicine varie
- bende e stecche
- siringhe e bisturi
- alcool e disifettanti
- anenstetici
Attrezzi vari e armi- generatore di corrente
- candele
- fiammiferi
- legna
- armi da caccia
- radio trasmittente
- batterie
- forno da campo
- bombole di gas
- bussola
- arco o balestra
- attrezzi comuni ( sega, martello, cacciavite, etc..)
Cultura - enciclopedia medica
- libri su ortocultura e allevamento bestiame e piante commestibili
- libri di elettronica
- cartine geografiche
- manuale di sopravvivenza
Alcuni testi utili :Libri utili per coltivare ortaggi in balcone:Correggia, Il balcone dell’indipendenza, Stampa Alternativa
Coltivare l’orto sul balcone, Giunti Demetra
Il grande libro dell’orto, De Vecchi (consigliatissimo, il più completo, 480 pagine Euro 8,90 su carta riciclata!)
Contri, Lasagni, Il mio primo orto, De Vecchi
Adriana Brown, L’orto nel silenzio, Portaparola
L’orto. Autosufficienza in casa. Manuale pratico. Mulino Don Chisciotte
Conservare i prodotti dell’orto, L’informatore agrario
Il mio orto, Gribaudo
Schiavo, Nel mio orto tutti i mesi, L’informatore agrario
Orto bilogico, Gribaudo
L’ABC dell’orto biologico. Come realizzare con successo il vostro orto secondo natura. Il sole 24 ore EdAgricole
Manuali di sopravvivenza:Robereto Savioli
Guida per la Sopravvivenza
Consigli utili, astuzie e segreti
Greco - giugno 2007
Jacek E. Palkiewicz
Scuola di Sopravvivenza
Le regole per utilizzare le proprie risorse nelle difficoltà estreme della natura
Mursia - 1985
Alexander Stilwell
Tecniche di Sopravvivenza
Survival in ogni parte del mondo, in tutte le condizioni ambientali e climatiche
Mediterranee - 2001
Sito per fare il pane fatto in casa:http://www.panefattoincasa.net/Punto 2Ecco alcune info generiche su come affrontare i primi momenti di emergenza:
Kit di sopravvivenza minimoQuando si parte per viaggi verso luoghi lontani dalla civiltà o comunque in cui è facile che capiti di perdersi, avere con se un adeguato kit di strumenti utili può fare la differenza (a volte addirittura tra la vita e la morte). Ecco quindi elencati di seguito una serie minima di utensili importanti per la sopravvivenza:
Una scatoletta di fiammiferi - Da usare con parsimonia per accendere un eventuale fuoco e quindi riscaldarsi, bollire, fare luce, allontanare gli animali o cuocere qualcosa (una valida alternativa è l'accendino).
Un coltello - Un coltello, preferibilmente, con una parte seghettata (o ad esempio uno svizzero) può avere un'infinità di applicazioni (difendersi, tagliare, incidere, scortecciare, levigare, ecc.).
Una candela - Anche non troppo grande, può servire a trasportare il fuoco, fare luce e in casi estremi il sego della cera può anche essere mangiato.
Tutto ciò che serve per cucire - Ago e filo possono essere utili per creare un riparo, cucire ferite o improvvisare "vestiti".
Una bussola a liquido - Se si conosce la direzione in cui andare avere come riferimento i punti cardinali è molto utile.
Uno specchio - Uno specchietto può avere più funzioni, fare segnali tramite il riflesso (e attirare quindi l'attenzione), potersi specchiare (per cucirsi una ferita ad esempio) e aiutare ad accendere un fuoco.
Pastiglie per purificare l'acqua - Non sono difficili da reperire e in zone dove l'acqua è putrida posso diventare davvero indispensabili.
Qualche spilla da balia - Le spille servono a unire lembi di tessuto oppure per approntare una lenza di fortuna.
Filo da pesca e ami - In caso di possibilità di pescare o comunque per catturare piccole prede.
Sega a filo - Con una sega a filo è possibile tagliare anche grossi tronchi d'albero (meglio ingrassarla e prevenire così la formazione di ruggine).
Una busta di plastica - Se ben chiusa, oltre ad esse un buon contenitore, permette il trasporto di acqua.
Permangato potassico - Questa sostanza ha proprietà antisettiche e inoltre, diluito con acqua, può curare una micosi.
Un po' di filo di rame - Con cui costruire più volte trappole per animali.
Oggetti aggiuntivi vari - A seconda del luogo in cui ci si trova ci sono attrezzi o altro (ad esempio repellenti) che possono aiutarci.
Garza - Ottima per fasciarsi e accendere un fuoco, può essere utile anche per avvolgere gli altri oggetti del kit.
Il tutto (coltello escluso) può essere tranquillamente inserito in una scatoletta di metallo o in un contenitore in tessuto spesso impermeabile con apertura a strappo. Avere questi oggetti e non utilizzarli non è un danno grave, non averli e averne bisogno sì.
Un kit di pronto soccorsoAvere a portata di mano un buon kit di pronto soccorso può essere molto utile nell'arginare un problema con medicazioni di base in attesa dell'intervento di professionisti. Conoscendo l'uso e l'applicazione di componenti che andiamo ad elencare sarà difatti possibile portare ad una fase di stallo situazioni anche molto gravi (fermare ad esempio un'emorragia può significare, per la persona in questione, la salvezza). Vediamo quindi che cosa potrebbe contenere una efficace valigetta di soccorso:
Cotone idrofilo
Disinfettante: acqua ossigenata, Betadine
Laccio e cotone emostatico
Cerotti medicati
Cerotto largo
Bende da 5cm e da 10cm
Pomata antistaminica per punture d'insetti
Fiale coagulanti
Ammoniaca
Cardiotonico in gocce
Antidolorifici, antiacidi e digestivi
Succhia veleno
Compresse di garza medicata e non
Stecche per fratture
Sapone in polvere
Forbici, 2 pinze da medicazione, 1 bisturi retto, 6 spille di sicurezza e 1 lametta
2 o 3 siringhe pronto uso
Cortisone a fiale (Urbason fiale)
Antispastico (Spasmex)
Antibiotico
Essendo che il kit dovrà essere trasportato dovunque si decide di andare (soprattutto per quanto concerne gli spostamenti a piedi), è consigliabile che sia:
Poco ingombrante
Impermeabile
Rigido o semi-rigido
Non troppo pesante (non più di 400g)
Per quanto riguarda invece i farmaci contenuti nel kit è fondamentale tener presente che verranno di continuo sottoposti a più sbalzi di temperatura (caldo, freddo, umidità, ecc.), e che quindi la data di scadenza indicata sulla confezione potrebbe non corrispondere. Onde evitare di somministrare farmaci inefficaci (o addirittura dannosi), conviene provvedere annualmente alla loro sostituzione.
Un ultimo avvertimento banale ma decisamente importante: è assolutamente sconsigliato far uso di strumenti o medicinali di cui non si è pratici o di cui non si conoscono gli effetti/applicazioni.
La fiamma: perchè e comeIl fuoco è una delle cose nel contempo più utili e importanti per la sopravvivenza: scalda, tiene lontano gli animali, permette di cuocere il cibo, fa luce di notte, facendoci bollire l'acqua può disinfettarla, può asciugare, può sterilizzare un coltello, può servire per far fumo e permettere così di essere localizzati facilmente, ecc.; può avere insomma un'infinità di usi fondamentali.
Ciò che permette il divampare della fiamma non è nulla di assurdo o impossibile, si tratta di una comune reazione chimica tra il combustibile (legna, paglia, carta, ecc.) e l'ossigeno nell'aria. Inoltre, al di là della tecnica, uno dei fattori cruciali per la buona riuscita dell'operazione è (forse banalmente) il riuscire a mantenere la calma: per appiccare un fuoco ci vuole un po' di tempo, determinazione e pazienza.
Come accendere un fuoco
Vediamo ora in alcuni semplici passaggi come è possibile appiccare un fuoco:
Come e dove - Innanzi tutto stabiliamo che genere di fuoco vogliamo realizzare e, se possibile, circoscriviamolo con delle pietre di media dimensione; prima di iniziare assicuriamoci inoltre di aver scelto un luogo favorevole (al riparo da combustibili esterni, vento, neve, pioggia, grandine, ecc.).
La materia prima - Procuriamoci quindi (asciutti) molti legnetti piccoli, foglie secche, legni più grossi, paglia (erba secca), carta e altri oggetti vari non pericolosi ma capaci di tenere a lungo la fiamma; nella fase di scelta della legna è tendenzialmente meglio evitare quella di edera e di quercia (a causa della loro proprietà venefica); per un fuoco che dura a lungo è per esempio ottima la robinia (più in generale i legni duri).
Accendere il fuoco - Prendiamo due legnetti rigidi (lunghi una ventina di centimetri circa), su uno (quello più spesso) facciamo una tacca piuttosto marcata con un oggetto tagliente (coltello o pietra affilata); sbucciamo poi i due legni e teniamo quello con il solco fisso orizzontalmente al terreno, con l'altro incominciamo a strofinare energicamente nel punto del solco producendo così il calore che, avvicinato al combustibile (paglia da posizionare nel solco), si incendierà; ogni tanto verifichiamo la temperatura nel solco con le dita e pian piano che il fuoco si amplia aggiungiamo pezzi di legna sempre più grandi (tentando il più possibile di non soffocare la fiamma che per bruciare necessita di molto ossigeno).
Condizioni sfavorevoli - Anche se il tempo non è favorevole (freddo, pioggia, neve, umido, ecc.) la tecnica rimane sempre la medesima poichè tramite il calore che viene prodotto dalla trasformazione dell'energia meccanica (lo strofinio dei legnetti) il combustibile (lentamente) si asciugherà e dopo un po' produrrà i risultati desiderati.
Come nutrirsi e gestire cibo/acquaIn situazioni di sopravvivenza lontano dalla civiltà e in assenza di cibo occorre trovare in primo luogo fonti idriche e in secondo luogo risorse alimentari. In circostanze di questo tipo è di vitale importanza mantenere sempre la calma in modo tale da poter attingere a pieno dalla propria intelligenza e riuscire a "tirarsi fuori dai guai"; vediamo ora qualche consiglio sul nutrimento:
Gestire il cibo "civile" - Nel fortuito caso in cui si disponga di cibo "proveniente dalla civiltà" è di fondamentale importanza economizzarne l'uso razionandolo fin da subito e tenendolo separato da eventuali altri cibi reperiti in natura.
Trovare cibo - Si presenta la necessità di sfruttare per il proprio sostentamento flora e fauna del luogo in cui ci si trova (selvaggina, vermi, formiche, radici bacche, ecc.); vediamo quindi le componenti che al corpo umano servono per sopravvivere: i carboidrati (principalmente di origine vegetale), le proteine (prevalentemente di origine animale) e i grassi (di origine in parte animale, in parte vegetale).
Gestire il cibo "naturale" - Una volta raccolta una determinata quantità di "vivande" conviene suddividerla in tre parti, l'ultima delle quali va tenuta per le emergenze. Se possibile cerchiamo poi di non mangiare sempre la stessa "pietanza" e di rimpiazzare a ciclo non appena si consumi una delle tre scorte messe da parte.
Trovare acqua - L'acqua dolce è l'elemento primario, occorre trovarne una fonte adeguata ad ogni costo (sorgenti, laghi, fiumi, pozzanghere, sulle foglie, ecc.) e in casi estremi farla bollire sul fuoco per purificarla. Usiamo tutti i nostri sensi per percepire dove può trovarsi il prezioso liquido (studiando ad esempio percorsi e posizioni rispettivamente di animali e piante).
Quali cibi? - Riuscire a seguire una dieta bilanciata è, in condizioni estreme, praticamente impossibile, sarà quindi nostra cura dare priorità nella ricerca dei cibi alle pietanze senza grassi (meno importanti e problematici per la digestione) a favore di quelle contenenti zuccheri (determinanti per l'efficienza di cuore e cervello: soia, latte, ecc.) ancor più che quelle contenenti proteine (atte alla conservazione dei muscoli e presenti in quantità anche nei vegetali: frutti, radici, bacche, ecc.).
Psicologia - La fame è un meccanismo soggettivo, tanto che i più abitudinari hanno notevoli difficoltà a dominarne lo stimolo negli orari prossimi ai pasti, mentre chi è solito mangiare a orari irregolari o a saltare i pasti non accade; particolari stati d'animo comportano poi maggiori o minori stimoli di carattere fisiologico che vengono avvertiti, a causa dei movimenti dello stomaco e di variazioni glicemiche, come crampi da fame.
Una nota aggiuntiva è infine doverosa a riguardo della propria condizione psicologica: essendo preponderante lo stimolo mentale, risulta possibile controllarne meglio l'esuberanza quando ci si rende conto che la mancata assunzione di cibo non crea danni immediati all'organismo (il discorso non vale purtroppo per l'acqua, elemento base della sopravvivenza e della vita stessa).
Perchè un ricoveroLo scopo principale per cui viene costruito un ricovero, fondamentalmente, è quello di conservare il più a lungo possibile il corpo proteggendolo dagli elementi naturali (rimanere caldi, asciutti e in forze). Sarà quindi basilarmente necessario:
Avere spazio per accendere un fuoco.
Dar vita a strutture sufficientemente grandi da garantire una certa comodità nei movimenti ma non tanto da disperdere il prezioso calore prodotto (ad esempio dall'accensione di un fuoco).
Altra esigenza irrinunciabile è quella di garantire una continua ventilazione che impedisca nell'area d'azione l'accumulo di ossido di carbonio (generato dalla combustione).
Come procedere: quali le scelte e su cosa riflettere
La realizzazione di un ricovero sicuro non risulta un'impresa impossibile ma necessita inevitabilmente l'applicazione di alcune norme teoriche e pratiche molto importanti:
Pericoli naturali - Il riparo deve situarsi in aree sicure rispetto a pericoli naturali (quali valanghe, piene di corsi d'acqua, caduta massi, ecc.); evitare quindi canaloni letti di fiumi (ecc.).
Punto strategico - Individuare un punto strategico tale da avere a portata: fonti idriche, di cibo e legna (non troppo vicine ovviamente); deve essere possibile reperire: cibo (vegetale ed eventualmente animale), materiale da ardere e da utilizzare per la costruzione (sia del riparo sia di utensili).
Risultare visibili - Se ci troviamo in difficoltà, la locazione che scegliamo deve inoltre essere il più possibile visibile da eventuali soccorsi; è solitamente conveniente cercare un luogo vicino ad un bosco (non propriamente al suo interno, si rischia di non essere visti).
Variabili d'ambiente - Tenere sempre presenti le "variabili" di "stagione" e di "locazione" (condizioni climatiche, animali, insetti, ecc.) e reagire di conseguenza; a seconda della stagione e del clima scegliere ad esempio la cima di una collina (in climi tropicali, per il benefico effetto della ventilazione che terrà lontani insetti e calore) o il riparo di un costone roccioso; in inverno e in zone impervie scegliere aree al riparo: dal vento, dal freddo e dalla neve.
Il terreno - La pendenza del terreno non deve essere esagerata; i terreni scoscesi potrebbero provocare slittamenti o ad esempio dannosi scompensi dovuti all'irregolare circolazione sanguigna durante il riposo.
Umidità - In caso di permanenza prolungata (soprattutto notturna) controllare l'umidità della zona; se esiste scelta, sono sconsigliate le zone paludose che, oltre ad essere umide sono molto probabilmente popolate da insetti con i quali sarebbe problematica una "convivenza".
Per quanto - Approntare il ricovero (solidità, studio dei dettagli, ecc.) in base al tempo che si calcola di restarci; il tempo di permanenza nel luogo è fattore importante per decidere il grado di accuratezza dell'organizzazione
Come trovare il NordTrovare il Nord vuol dire sapere anche tutti gli altri punti cardinali e quindi, se in definitiva si conosce la direzione del luogo che si vuole raggiungere, capire quale strada prendere.
Di giorno
Tramite il Sole - Come è risaputo il sole sorge a Est e tramonta a Ovest: all'alba il sole sarà a Est, a metà mattina a Sud-Est, a mezzogiorno a Sud, a metà pomeriggio a Sud-Ovest, al crepuscolo a Ovest e a mezzanotte a Nord (ma chiaramente non sarà possibile vederlo).
Usare un orologio analogico - Mettiamo l'orologio ben orizzontale, prendiamo uno stelo (o un fiammifero) e appoggiamolo al quadrante; ruotiamo poi l'orologio finchè l'ombra dello stelo non ricoprirà esattamente la lancetta delle ore; dividiamo poi per due l'ora segnata dell'orologio (contando le ore da 0 a 24) e, senza muovere l'orologio, mettiamo un altro stelo, in maniera che tocchi sia il centro dell'orologio, sia l'ora che è la metà di quella segnata. Se ad esempio la lancetta delle ore segna le otto del mattino, il Nord sarà nella direzione delle quattro. Se l'orologio segna le sedici, il Nord sarà nella direzione delle otto. In un periodo dell'anno con l'ora legale è importante ricordarsi di regolare le lancette sull'ora legale, portandole indietro di 1 ora.
Con un bastone - Infilziamo nel terreno un bastone (il più dritto possibile) e puntiamolo verso il sole in maniera che non faccia ombra sul terreno. Dopo una ventina di minuti circa apparirà un'ombra alla base del bastone, questa ombra punta verso Est; aspettiamo quindi fino a quando questa non sarà lunga almeno una quindicina di centimetri, tracciamo poi una linea perpendicolare alla direzione dell'ombra (verso sinistra) e otterremo l'ubicazione del Nord.
Di notte
Con l'Orsa Maggiore - Le stelle sono un'ottima guida per trovare il Nord, nel nostro emisfero ad esempio la Stella Polare (una delle più luminose) indica il Nord. Essa fa parte della costellazione del Piccolo Carro, o Orsa Minore ed è la prima stella del timone del Carro (quella ubicata sulla punta della "coda" dell'Orsa). La Stella Polare non è tuttavia sempre ben visibile: per individuarla si ricorre allora, alla costellazione del Grande Carro, o Orsa Maggiore, che ha una forma simile a quella del Piccolo Carro ma è più grande, luminosa e risulta quindi maggiormente visibile. Il Grande Carro è costituito da quattro stelle che formano il carro e da tre che formano il timone. Se riportiamo sul prolungamento delle due stelle alla base del carro un segmento pari a cinque volte la loro distanza, troviamo la Stella Polare.
Con Orione - Individuata la costellazione di Orione e tracciata una linea immaginaria fra la stella centrale della cintura e il centro della testa, prolunghiamola sino alla Stella Polare. Questa linea dà, con una buona approssimazione, la direttrice Sud-Nord. Alle nostre latitudini, però Orione è visibile di sera solo dall'autunno all'inizio della primavera.
Con Cassiopea - Se l'Orsa Maggiore non è visibile, possiamo ricorrere a Cassiopea, una costellazione formata da cinque stelle a forma di W (d'estate) o di M (d'inverno), che si trova nel cielo dal lato opposto dell'Orsa Maggiore. La stella centrale di Cassiopea è inoltre rivolta verso la Stella Polare.
Tramite la Luna - La Luna è illuminata dal sole e quindi può aiutarci a controllare la nostra posizione in maniera approssimativa. La luna impiega ventinove giorni a ruotare intorno alla terra, questo periodo si chiama mese lunare, in questo periodo il nostro satellite passa attraverso quattro fasi, ognuna delle quali dura poco più di sette giorni. le fasi lunari sono: primo quarto: luna crescente, riconoscibile per la gobba a ponente (la luna assomiglia ad una "D"); Luna piena; ultimo quarto, luna calante, riconoscibile per avere la gobba a levante (la luna assomiglia ad una "C"); Luna nuova, non è visibile.
La Luna
Un "trucchetto" per ricordare le fasi lunari è la seguente: "DC" quando la luna è "a forma di D" cresce, "CD" quando è "a forma di C" essa diminuisce. La Luna, come il Sole, sorge a Est, sei ore dopo si trova a Sud e tramonta a Ovest, tuttavia, a differenza del Sole (che ogni mattina alle sei si trova a Est) essa sorge a orari differenti a seconda delle fasi.
Come recuperare acqua potabileL'acqua è l'elemento della vita, senza questo prezioso liquido la possibilità di sopravvivere in ambiente ostile si riduce drasticamente. Caldo, freddo, stress e fatica consumano i liquidi del corpo, è quindi importante riuscire a procurarsene una fonte potabile e dove ciò risultasse impossibile tentare di purificarla. In questa trattazione procederemo ad analizzare alcuni tra i più semplici metodi per procurarci e rendere bevibile dell'acqua:
Pioggia - L'acqua piovana può essere raccolta in più recipienti (il più possibile puliti) in grado di non disperdere il liquido (barattoli puliti, cavità nella roccia, vestiti in plastica, ecc.); in situazioni di rischio, se possibile, far bollire l'acqua sul fuoco prima di berla.
Vegetali - Molti frutti/legumi/piante commestibili possono essere ingeriti perchè contenenti considerevoli dosi d'acqua (cocco, anguria, ecc.); le piante possono inoltre aver immagazzinato (internamente o esternamente) il prezioso liquido o un suo composto (es. la cima di cactus può essere pulita e spremuta - senza essere ingerita - le canne di bambù verdi se piegate possono fornire acqua o ancora tronchi cavi/tagliati).
Scavare - In determinati luoghi (letti di fiumi/laghi secchi, valli, aree umide, aree molto verdi, ecc.) potrebbe essere possibile riuscire a far accumulare dell'acqua all'interno di buche o comunque di concentrare piccoli rigagnoli d'acqua quel tanto che basta per potersi dissetare; per bere occorre comunque purificare l'acqua.
Acqua di mare - Mai bere acqua di mare direttamente, il sale che contiene può danneggiarci notevolmente; se le condizioni lo permettono è tuttavia possibile farla bollire e raccogliere il vapore con i propri vestiti per poi strizzarli e bere; esistono poi sostanze atte a desalinizzare l'acqua per renderla bevibile.
Ghiaccio/neve - Sciogliere la neve con una fonte di calore (non corporea onde evitare di raffreddare il corpo e peggiorare la situazione); se il ghiaccio arriva dal mare e risulta grigiastro/opaco significa che contiene sale, non usarlo in assenza di possibilità di desalinizzazione.
Acqua condensata - In condizioni di buona igiene è possibile usare i propri vestiti per bere l'acqua condensata (su superfici come vetro, metallo, foglie di piante non velenose, ecc.).
Corsi d'acqua - Per trovare fiumi, laghi e corsi d'acqua di vario genere è utile seguire i punti dove la vegetazione si fa più rigogliosa o ad esempio gli animali (uccelli, mammiferi, ecc.); ove possibile far bollire l'acqua prima di berla al fine di eliminare eventuali germi.
Animali - Seguire gli animali e le loro tracce (su una roccia ad esempio, la presenza di escrementi vicino ad una crepa può significare una presenza idrica).
Cosa non fare
Vediamo ora cosa non bere in sostituzione dell'acqua potabile (anche in situazioni estreme):
Bevande alcoliche - L'alchool disidrata il corpo e offusca la mente.
Urine - Contengono organismi scartati dal corpo perchè nocivi e il 2% di sale.
Sangue - Contiene sale, richiede fluidi per essere digerito e può provocare vari disagi.
Acqua di mare - Contiene il 4% di sale, alla lunga può portare alla morte.
Acqua non potabile - Con animali morti o sostanze sconosciute, stagnante o di cui non si è certi della fonte.
I danni derivanti dall'ingerimento di acqua non potabile comportano situazioni quali: dissenteria, grave e prolungata diarrea sanguinosa, febbre, debolezza, virus/malattie gravi (colera, tifo, ecc. - indipendentemente dalle vaccinazioni) o presenza di parassiti nel corpo.
Come purificare l'acqua
Per purificare l'acqua è utile impiegare sostanze come iodio o cloro (nei giusti quantitativi percentuali); in assenza di tali risorse vale la semplice tecnica di portare il liquido a temperatura di ebollizione (per circa 10 minuti) eliminando così tutti i germi. L'acqua può essere infine filtrata a più strati (attraverso sabbia, vestiti, carbone, rocce, ecc.) e lasciata a riposare 12 ore lontano da agenti contaminanti di ogni genere prima di essere ingerita.
fonte:
http://www.arcadiaclub.com/sopravvivenza.htm Punto 3 Questa è una lista di cose che servono per ripristinare una comunità/civiltà:
Mountain bike e motocicli per il trasporto
Alimentari
Semi di ortaggi, cereali, riso e patate.
Barche
Mini biblioteca con libri su:
Principi di matematica (algebra, geometria dello spazio, e così via)
Principi della fisica
Principi di chimica (generale, e la chimica del carbonio)
Elettricità di base
Elettronica di base
Nozioni di base di anestesia, apparecchiature e metodi
Nozioni di base di odontoiatria e materiale necessario
Coltivazione biologica di ortaggi e frutta
Nozioni di base di architettura / edilizia (materie prime per fare il cemento, e così via)
La produzione di carta e inchiostro
La produzione di vetro
La produzione di saponi
Leghe
Materie plastiche
Trattamento e produzione di cuoio e di altri prodotti naturali
Ceramica
Semplice telai e macchine da cucire
Impianti di raffreddamento
La produzione di bio-diesel per motori diesel
La costruzione di motori a combustibile
La misurazione della radioattività
Apparecchiature radio e telefono
Legno
Mulini a vento per la produzione di energia elettrica
Mappe dettagliate di tutto il mondo
Mappe per individuare i minerali, oli e così via
Precisi orologi meccanici
Optometria e lenti correttive per occhiali
Vernici e rivestimenti
Tecniche di saldatura
Progetto per la costruzione di barche
Strumenti musicali e libreria con composizioni musicali
Polvere da sparo ed esplosivi
Sono ben accetti consigli e suggerimenti
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)