http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=LiberoLa Cgil denuncia: «L'Inps secreta i dati della cassa integrazione»
La Cgil denuncia che l'Inps avrebbe deciso di secretare i dati sulla cassa integrazione e di girare la comunicazione dell'andamento degli ammortizzatori alla direzione generale dell'Istituto. La denuncia arriva dal segretario confederale della Cgil, Susanna Camusso, a margine della presentazione dell'annuario del lavoro 2008 al Cnel. I dati, dice Camusso, non sono più visibili sul sito dell'Istituto di previdenza, ma si assiste a una sorta di accentramento dell'informazione alla direzione generale. «Stiamo assistendo a un atteggiamento del governo - ha detto la Camusso - che nasconde la gravitá della crisi perchè questa non determini preoccupazione. Noi invece vorremmo sommessamente segnalare all'Esecutivo che la secretazione dei dati determina un allarme maggiore, non minore».
Una decisione che, se confermata, irrita il sindacato: «Giá alla fine di agosto l'Inps non ha più reso noti i dati sulla cassa integrazione, mentre a fine novembre il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, aveva reso noti alcuni dati, pubblicati poi solo dal Sole 24 Ore. Questo è un problema perché su questi dati le parti sociali hanno sempre potuto costruire una loro valutazione della situazione economica». Già nei giorni scorsi il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani aveva lanciato l'allarme. La scorsa settimana i dati sulla cassa integrazione da gennaio a novembre erano stati resi noti dall'Inps, «dopo le nostre sollecitazioni», ha detto Camusso.
La Cgil attacca anche il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. «Brunetta teorizza la trasparenza e minaccia di mettere sul web anche la vita privata delle persone ed ora invece preclude l'accesso a questi dati così importanti». Brunetta risponde a stretto giro tramite il suo portavoce Vittorio Pezzuto. Il segretario confederale della Cgil Susanna Camusso «dovrebbe sapere che il ministro vigilante dell'Inps non è quello della Pubblica Amministrazione, ma quello del Lavoro». Dunque, «rispediamo al mittente le accuse strampalate e fantasiose sulla mancanza di trsasparenza del ministro Brunetta».