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MessaggioInviato: 27/09/2009, 12:40 
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rmnd ha scritto:
[br


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Fra coloro che NON hanno risposto alle domande, brilla anche uno che si è distinto per la stravaganza della sua risposta, scrivendo: “a me m’imbarazzano gli stupidi, se un gay è stupido, mi imbarazza”. Avrei avuto la tentazione di rispondergli che di come considera gli stupidi non me ne fregava niente, dato che le mie domande non vertevano al riguardo, ma mi sono trattenuto per non suscitare polemiche troppo presto.
Ora vorrei invece chiedergli se si rende conto che, data una risposta così ambigua e inconsistente, può venire il dubbio che lui pensi che il modo di essere stupido di un gay è diverso dal modo in cui è stupido un etero.


Questa tua risposta piccata alimenta solo il luogo comune gay maschi = checche isteriche.
Si capiva benissimo che non vi era nessun sillogismo tra stupidita’ e omosessualita’ in quell’intervento.

Cita:
Comunque molti non hanno risposto a tre domande su quattro, alcuni invece a nessuna. Non è che abbiano dato una buona impressione…, non trovate anche voi?


Ripeto , l’argomento non interessa . Anch’io che ti rispondo, lo faccio solo perche’ ho trovato fastidioso il tuo intervento piccato.



Ripeto, che l'argomento non interessa l'hai deciso tu solo perché ti ho dato fastidio... quindi perché dovrei preoccuparmi dell'opinione di una persona che mi risponde solo perchè gli dò fastidio?
Comunque, questa tua risposta piccata e piccante e piccantosa non fa che alimentare il pregiudizio dell'identificazione fra eterosessuale = persona che pensa che i gay maschi sono tutti checche isteriche. Si evince chiaramente che non vedevi l'ora di trovare in me qualcosa che potesse dimostrare che sono una checca isterica e poterti così attaccare alla cosa.
Beh.... bisogna vedere se divento una kekka isterica in ogni caso, o solo quanco incontro certa gente....

Finisco qui per il momento la serie dei miei messaggi-risposta, perché purtroppo non ho il tempo sufficiente per dare una risposta a tutte le obiezioni del signore in questione....
Mi scuso con i moderatori, ma dovevo spezzettare la risposta in tanti messaggi perché la complessità della discussione me l'ha imposto.
Continuerò i prossimi giorni. Portate pazienza, và.....


Ultima modifica di Enkidu il 27/09/2009, 12:42, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 27/09/2009, 16:45 
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rmnd ha scritto:









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Per fare un esempio di ciò che NON è stato detto, è che nessuno ha parlato del mondo gay, in nessun modo, né di fatti di cronaca, né di personaggi famosi, né di usi e costumi dei gay, né di locali o altro. Indifferenza o ignoranza? Difficile dirlo.


Devi capire che nello show business i gay sono accettati anche come qualcosa di stravagante dal grande pubblico, nella vita reale spesso o siete messi ai margini o tollerati. Fattene una ragione. Non dico che ciò sia giusto ma è così per ora e dovrete ancora fare molta strada per essere pienamente accettati e forse cambiare il modo di condurre vostre certe battaglie anche sacrosante. Mentre il modo spesso è irritante per noi bigotti eterosessuali.



WOW! Che notizia... proprio non lo sapevo che nello show business i gay vengono presentati normalmente come un prodotto per rendere fintamente trasgressiva la serata! E non sapevo neanche che nella vita reale spesso siamo messi ai margini o tollerati! Non me ne sono mai accorto, sai?
Fortuna che c'eri tu a dirmelo! E fortuna che c'eri tu a dirmi di "farmene una ragione" come lo fanno praticamente tutte le persone a cui gli omosessuali danno fastidio!
Chissà... forse fra poco ti dirò che prima di oggi ero convinto che si potesse girare nudi per la strada! Come in Spagna! Anzi, ti dirò che non sapevo di essere in Italia....
Mi piacerebbe sapere se li rileggi i messaggi, dopo averli scritti. Io lo faccio sempre, a parte quando ho molta fretta. Ti consiglierei di fare altrettanto....
Beh, senti... ho una notiziona anche io per te! Quello che mostrano in tivù non è quello che la gente pensa, sente, vuole, sa, desidera o esprime.
Perché tu abbia tirato fuori lo show business proprio non si sa.... e in ogni caso dici delle cose che non sono del tutto vere.
Non c'è solo lo show business, ci sono anche i giornali, la radio, i libri, e i discorsi degli amici e dei conoscenti, e soprattutto c'è internet. Ci sono i locali gay nelle grandi città, ci sono mille occasioni in cui puoi sentire parlare di personaggi glbt, non solo in tivù. E poi, scusa, se davvero fosse come dici tu, cosa ci facevano personaggi come Nicky Vendola e Vladimir Luxuria in Parlamento?
E sai una cosa? Io non ho mai detto che pretendo di essere accettato da tutti subito, ho detto che sono interessato a sapere quanta strada bisogna fare... per saperne di più, io non posso servirmi di statistiche, ma posso servirmi del discutere e parlare con la gente, con chiunque, dovunque....


Ultima modifica di Enkidu il 27/09/2009, 16:48, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 27/09/2009, 16:57 
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rmnd ha scritto:




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Sì, perché se non lo sapete (e sicuramente quasi tutti voi non lo sapete), la festa del Gay Pride, che dovrebbe ricorrere ogni 28 giugno, non è altro che la commemorazione della Rivolta dello Stonewall avvenuta appunto il 28 giugno 1969 a New York.

E’ vero non lo sapevo e la cosa mi lascia indifferente. Devo farmene una colpa?




E chi ha detto che qualcuno deve farsene una colpa? Una cosa così non la sanno NEMMENO I GAY, figuriamoci i non-glbt.
Tuttavia, il fatto che non bisogna colpevolizzare l'ignoranza, non significa che allora bisogna stare zitti e non dire niente, e non far notare che di certe cose non si sa niente o quasi. Per me qualsiasi informazione storica, anche le meno importanti, vale la pena essere conosciuta.
Forse la differenza fra me e te è che io sono curioso del mondo, tu forse no, dato che non fai altro che ripetere che questo non t'interessa, quest'altro non t'interessa....
Se poi qualcuno si sente colpevolizzato... beh, non era mia intenzione fargliene una colpa, quindi è un problema suo.


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 17:13 
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rmnd ha scritto:



Non mi sono posto il problema eccetto per le adozioni per le quali ripeto, sono contrario. Per il resto continuo a non pormi il problema. Sono vostre battaglie civili, perdonami ma personalmente poco m’importano.
Dovrei preoccuparmi di tutto e di tutti? Dei diritti dei Tibetani, piuttosto che dei diritti dei clandestini o rifugiati politici, o della pratica dell’infibulazione subita dalle donne in certi paesi islamici, ecc, ecc.?


Cita:
Di fatto, dalle vostre risposte, non si riesce ad arguire assolutamente nulla del mondo omosessuale. L’unica cosa che si riesce a capire, è che alcuni di voi hanno alcuni amici omosessuali che non vi danno troppo fastidio, e basta. Probabilmente perché è questo l’ambito che gli concedete: quello di stare in un angolo, e basta.

Probabilmente si.



No, non dovresti preoccuparti dei problemi di tutti. Non lo fa nessuno e nessuno è in grado di sobbarcarsi i problemi di tutti. Non credo neanche che abbiamo il dovere morale di farlo.
Tuttavia, penso che tutti abbiamo il dovere dell'ascolto. Se qualcuno ci parla di un problema, uno qualsiasi di questo mondo, penso che abbiamo il dovere di ascoltarlo e capirlo, ancor prima che per dovere nei confronti degli altri, per dovere nei confronti di noi stessi.
Sapere e conoscere non sono mai un male, almeno per me è così.
Per me conoscere gli altri e il mondo che mi circonda è un imperativo categorico, addirittura religioso, e non ho paura a dichiararlo.
Il mio sistema di morale mi impone di interessarmi e capire ogni segnale che mi viene dall'esterno.
Certo, è difficile, e quando si è stanchi, o non si ha tempo, è difficile adempiere a questo compito. Anch'io spesso rinuncio ad ascoltare, perché magari sono stanco e non ce la faccio più, perché potrei fare qualcosa di più rilassante e meno impegnativo.
Ma sta pur sicuro che non dirò mai a nessuno che vuole parlarmi dei suoi problemi "tu sta zitto perchè dei tuoi problemi non me ne frega niente!"
Lo trovo ingiusto ed egoista... poi tu fai pure tutto quello che vuoi. E' un problema che hai tu con la tua coscienza. A me non cambia nulla.
Se non altro, devo dire che almeno tu lo dichiari apertamente: non me ne frega niente! Altri, qui, magari non sono stati altrettanto diretti.... e forse per me è meglio sbattere contro un muro di granito come il tuo che contro un muro di gomma come il silenzio di altri.
D'altra parte, bisogna dire che qui ci sono state anche persone che mi hanno dato la loro solidarietà, e sono state più numerose delle persone che invece mi hanno dimostrato una certa ostilità....


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 17:29 
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rmnd ha scritto:




Cita:
Colpisce il fatto che una di voi ha detto: “io non mi ricordo neanche che i miei colleghi siano omosessuali, me lo ricordano loro parlando delle loro storie sentimentali”.
Mi domando se la persona in questione si dimostra così indifferente con i sentimenti degli altri, così priva di partecipazione emotiva sempre e comunque, o solo con gli omosessuali. In entrambi i casi però lo trovo sbagliato.

Troverei strano se un collega mi parlasse dei suoi problemi sentimentali, etero o omo che siano…un collega non è quasi mai un amico ma qualcuno con cui si scambiano 4 parole.


Cita:
E sì che una delle domande era appunto se pensavate che oggigiorno i gay subiscono discriminazioni e violenze! Distrazione? Non lo so.

Personalmente indifferenza.
Dovrei allora preoccuparmi anche che in quartieri di molte citta’ uomini e donne non possono girare sicuri di sera poiche’ corrono il rischio di violenze e rapine.
Ci si abitua purtroppo. Ci si abitua alle notizie di donne violentate di persone aggredite a scopo di rapina. Ci si rassegna anche. Figuriamoci se possiamo , almeno il sottoscritto , indignarsi che un gay possa essere aggredito solo perche’ gay!


Cita:
Se due uomini o due donne vanno per la strada e si tengono per mano, o si scambiano un bacio, siete disposti ad accettarlo?

Lo tollero con fastidio per i maschi mentre lo trovo morbosamente piacevole tra due donne. Che vuoi farci, è la natura, o condizionamento sociale. Non saprei.

Cita:
Se il vostro amico descrive la sua vita sessuale e sentimentale nello stesso modo in cui la descrive il vostro amico eterosessuale, siete disposti ad accettarlo?

Non ho amici gay e non penso che potrei mai averne. Gli amici devono anche avere interessi comuni, amicizie in comune. Comunque un amico non deve essere un confidente se non in rare occasioni. Non si può continuamente tediare un amico con i propri problemi sentimentali o personali. Non e’ amicizia quella. L’amico non può essere usato solo come una valvola di sfogo per i propri turbamenti interiori. Non e’ corretto.



Potrei dire: per fortuna che non hai amici gay o amiche lesbiche!
E non tanto per il fatto che certamente con le idee che ti ritrovi non saresti una compagnia adatta per loro, ma semmai per il tuo concetto di amicizia.
Infatti, arrivi a dire che "un amico non deve essere un confidente" (sic!).
Sarebbe interessante sapere allora cosa dovrebbe fare un amico: limitarsi a parlare di interessi comuni? E se non è con lui che devi confidarti, allora con chi?
Secondo me, non è che non hai amici gay o amiche lesbiche: semplicemente hai un concetto molto riduttivo dell'amicizia e magari hai anche amici omosessuali, ma si guardano bene dal venirlo a dire a te, perché sanno che sarebbe inutile.
Se poi ti sembra strano che ai colleghi si raccontino le proprie questioni sentimentali, beh.... forse è una questione di ambiente. Forse con i tuoi colleghi parli solo di calcio e politica, ma io con i miei colleghi mi trovo a parlare proprio di tutto, in base agli interessi della persone.
Io, a differenza di te, sono molto adattabile.... come ho detto, non direi mai a nessuno "sta zitto che non m'interessa ascoltare le tue confidenze".
Posso essere d'accordo che un amico non deve essere la valvola di sfogo di tutti i guai, ma un amico non deve essere neanche un fior di egoista che ti ascolta solo quando ha voglia di chiacchierare solo delle cose che interessano a lui.
Quella non è amicizia, è voglia di svago e basta, è menefreghismo, è usare l'altro per non sentirsi soli.
E per quanto riguarda le violenze ai gay: pensavo che siccome di recente ci sono stati casi di violenza che sono finiti al telegiornale, qualcuno ne avrebbe parlato (non tu, naturalmente!).... tutto qua. In fin dei conti, il tema del post era questo. Ma forse il problema è che nessuno guarda più il telegiornale.... difficile dirlo.


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 17:44 
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rmnd ha scritto:



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Difficile poi credere che solo uno di voi abbia un parente gay: lo trovo statisticamente impossibile.
La percentuale di persone decisamente omosessuali va da un minimo del 5% a un massimo del 10%, oltre a un numero imprecisato di persone con varie forme di bisessualità. Una volta ho letto che almeno una famiglia su quattro ha almeno un componente omosessuale. Capita poi che ci siano famiglie che ne hanno due, o tre, o addirittura quattro.
Tutti voi non ne avete nessuno? Beh, scusate… qualcosa non mi torna. Anche considerando che è molto più difficile ammettere di avere un parente gay, che un amico. Dagli amici ti puoi scollare, dalla famiglia no.


Non so dove tu abbia preso questi dati. Mi ricordano certe rivendicazioni femministe per cui dio sarebbe donna . Oppure rivendicazioni omosessuali dove Gesù Cristo sarebbe stato gay.
Oppure ricerche alimentari certificate da enti di ricerca scientifici a solo scopo di marketing. Occorre sempre chiedersi chi sono i finanziatori di certe strampalate ricerche mediche e/o alimentari.
Se cosi’ fosse potreste fondare un vostro partito politico con un gran numero di sostenitori….ma non mi pare sia cosi’.


Il mio pensiero penso tu l'abbia capito. Ti ho risposto in modo diretto forse sgarbato ma mi è parso di capire che tu lo preferisca a un intervento politically correct.





Ah, non sai da dove le prendo queste statistiche? Per forza! Perché dovresti saperlo se hai già detto in partenza che parlare di omosessualità è una perdita di tempo e che tu e tutti quanti avete di meglio da fare che interessarvi di simili questioni???
No, scusa, te lo chiedo di nuovo... ma ti ascolti quando parli? In pratica, prima ammetti di non sapere niente di un argomento, e che non te ne frega niente, e poi fai anche i tuoi commenti su ciò che non conosci???
Perché dovresti saperne qualcosa di omosessualità se hai deciso, in partenza, di rimanere ignorante in merito?
Beh, sai che ti dico? Che decidere di rimanere ignorante a priori non conviene mai, perché rischi sempre di fare la figura dell’ignorante.
Sempre che a te importi qualcosa in merito, ma penso di no.
Le statistiche le ho “prese” da una fonte famosissima, almeno all’interno della sessuologia, che è il Rapporto Kinsey, che fu stilato fra gli anni 40 e i primi anni 50 dall’omonimo dottore, e che non fu mai smentito da nessuno.
Kinsey ebbe il merito di svelare per la prima volta al mondo quanto vasto fosse il fenomeno dell’omosesualità, e si fa sempre riferimento a lui per ogni questione di questo tipo. Vai a guardare su Wikipedia, fatti una cultura, prima di sparare a zero sulle affermazioni altrui!
Libero di pensare che Kinsey fosse pagato da qualche oscura lobby di invertiti al fine di pervertire il mondo o altri complottismi dello stesso tipo, ma non altrettanto di dire che quello che diceva erano “rivendicazioni strampalate” senza fare la figura del filisteo.
E anche lì, scusa…. Fai dei paragoni che suonano come una potente zappata sui tuoi piedi! Le femministe che dicono che Dio è donna non sono certo più strampalate di quei preti maschilisti che dicono che Dio è maschio e Padre e per questo le donne non possono diventare preti! Il guaio dei reazionari è che considerano “strampalate” tutte le istanze e tutte le idee che non collimano con la loro visione del mondo, e non riflettono mai sulla enorme quantità di assurde superstizioni e grossolanità che caratterizzano il loro pensiero.
E un’altra cosa: gli omosessuali non sono e non potranno mai diventare un partito politico, anche se a suo tempo qualcuno, negli anni Novanta, ci aveva pensato e voleva chiamarlo “Movimento dei Diritti Civili”, per il semplice fatto che nessuno dei partiti politici italiani ha mai veramente difeso le istanze glbt (neanche la Sinistra, vi assicuro!). Ma il progetto, ovviamente, è fallito. Perché?
Perché contrariamente a quello che credono i reazionari, l’omosessualità non è né un’ideologia, né una visione del mondo, è solo una componente della personalità, che può avere chiunque, sia esso cristiano, ateo, ebreo, fascista, comunista, liberale, musulmano, socialdemocratico, nazista e nutellista (seguace della Nutella come unica divinità da adorare).
L’orientamento sessuale non influisce minimamente né sull’orientamento politico né su quello religioso di una persona. Voi troverete gay fascisti, nazisti, cardinali e berlusconiani esattamente come li troverete atei, anarchici e franceschinisti, se non anche di più’!
Quindi non credere che gay, lesbiche, transessuali e bisessuali siano "specie rare" solo perchè tu, andando in giro per la strada, non li vedi.
Hai dichiarato fin dall'inizio di voler avere gli occhi foderati di mortadella, quindi non stupirti se non vedi un tubo!
Forse tu credi che tutti gli omosessuali vanno al Gay Pride, si vestono in un certo modo, dichiarano di essere tali al primo che capita... beh, non è affatto così! Siamo una minoranza vasta e assolutamente silenziosa, soprattutto qua in Italia.
Tant'è vero che se si va in un sito gay (per carità, non intendevo dire certo che tu debba visitarlo! Ma mi perdonerai se oso usarlo come esempio, spero.....) si nota che gran parte dei gay, soprattutto italiani, non pubblicano il loro volto, né danno indicazioni sulla città dove vivono.... il che significa che non siamo impegnati 24 su 24 in battaglie politiche, ma semplicemente viviamo nel nascondimento.
E sinceramente, sono contento che persone come te continuino a non vederci... non ce ne verrebbe niente di buono....
Oh, a proposito: odio il "politically correct", è solo ipocrisia... e soprattutto, se gli altri dovessero preoccuparsi di essere "politically correct" con me, sarei poi anche io costretto ad esserlo con loro... e non voglio!
Ho finito di risponderti, è stata lunga, ma mi è piaciuta moltissimo... questo forum non mi delude mai, e spero di non deludere mai i miei lettori....


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 20:16 
I gay sono parte attiva della società tanto quanto gli etero, sono presenti in molti settori chiave dello sviluppo. Spesso si nascondono solo per paura di perdere la credibilità conquistata con tanta fatica, superando pregiudizi vecchi e senza senso che ultimamente sfociano in vere e proprie aggressioni fisiche.
Ognuno di noi ha nel suo genoma una parte femminile e ritengo che chi si adopera con la violenza contro gli omosessuali lo faccia per reprimere la sua omosessualità latente.
L' essere maschio "vero" come si definisce qualcuno, presuppone il rispetto della parte femminile che sia sua o di altri. Qualcuno ha fatto emergere la sua "femminilità", accettandola pur non rinunciando ai rapporti etero, e questi sono i bisex. Urlare la propria omosessualità con manifestazioni di piazza, non fà altro che accentuare il disprezzo di chi non ha capito che cosa sia la società odierna, non servono martiri ma il coinvolgimento massiccio della società civile sulle istanze della comunità omosessuale.
Sai bene però qual' è il mio unico paletto e spero che tu possa presto rispondermi.


Ultima modifica di greenwarrior il 27/09/2009, 20:18, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 22:07 
Lasciamo un po' di tempo al tempo ancora.... non credo che la discussione possa ancora dirsi conclusa...


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 22:48 
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greenwarrior ha scritto:

I gay sono parte attiva della società tanto quanto gli etero, sono presenti in molti settori chiave dello sviluppo. Spesso si nascondono solo per paura di perdere la credibilità conquistata con tanta fatica, superando pregiudizi vecchi e senza senso che ultimamente sfociano in vere e proprie aggressioni fisiche.
Ognuno di noi ha nel suo genoma una parte femminile e ritengo che chi si adopera con la violenza contro gli omosessuali lo faccia per reprimere la sua omosessualità latente.
L' essere maschio "vero" come si definisce qualcuno, presuppone il rispetto della parte femminile che sia sua o di altri. Qualcuno ha fatto emergere la sua "femminilità", accettandola pur non rinunciando ai rapporti etero, e questi sono i bisex. Urlare la propria omosessualità con manifestazioni di piazza, non fà altro che accentuare il disprezzo di chi non ha capito che cosa sia la società odierna, non servono martiri ma il coinvolgimento massiccio della società civile sulle istanze della comunità omosessuale.
Sai bene però qual' è il mio unico paletto e spero che tu possa presto rispondermi.
parte femminile , chi l 'accetta è bisex ???? mamma quanta confusione e pensieri obsoleti verso i gay.
1) esistono etero effemminati 2)esistono gay che sono dei camionisti 3) io credo che tutti dentro abbiamo una componente bisessuale solo che c'è chi reprime e chi reprime meno essa, sul fatto che chi è omofobo è un potenziale gay concordo [;)]

poi dobbiamo ricordarci che nel politeismo quando l'omosessualita non era condannata(o piena di pregiudizi come ora) i gay o bisex avevano ruoli importanti e non erano per nulla effemminati..vedi :Alessandro Magno, Giulio Cesare ecc ecc


Ultima modifica di NOcoverUP il 27/09/2009, 22:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 23:01 
In ogni caso, avere una componente femminile in sé non è un'onta. Certo, pensare il mondo delle minoranze sessuali sempre in termini di dicotomia maschile-femminile è obsoleto, ma è obsoleto anche chi pensa che in qualche modo il gay "effeminato" sia meno "serio" del gay "camionista".
Io sono contento di appartenere al secondo tipo, ma solo perchè so di vivere in una società sessista dove maschile=intelligente mentre femminile = stupida.
E poi, ciò che conta, è che davvero, DAVVERO ci si convinca tutti che ognuno è libero di fare ciò che vuole non solo nella vita privata, ma anche in quella pubblica, perché fintanto che non si ruba, non si violenta, non si uccide e non si danneggia, non c'è niente di male a lasciare la gente libera di fare ciò che vuole, con chi vuole, come vuole.
Secondo me ci sono ancora moltissime persone che, anche se a parole sono d'accordo, poi di fatto non sono capaci di vivere secondo tali principi, forse perché devono superare troppi scogli educativi inculcati nell'infanzia....


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MessaggioInviato: 27/09/2009, 23:06 
Cita:
Enkidu ha scritto:

In ogni caso, avere una componente femminile in sé non è un'onta. Certo, pensare il mondo delle minoranze sessuali sempre in termini di dicotomia maschile-femminile è obsoleto, ma è obsoleto anche chi pensa che in qualche modo il gay "effeminato" sia meno "serio" del gay "camionista".
Io sono contento di appartenere al secondo tipo, ma solo perchè so di vivere in una società sessista dove maschile=intelligente mentre femminile = stupida.
E poi, ciò che conta, è che davvero, DAVVERO ci si convinca tutti che ognuno è libero di fare ciò che vuole non solo nella vita privata, ma anche in quella pubblica, perché fintanto che non si ruba, non si violenta, non si uccide e non si danneggia, non c'è niente di male a lasciare la gente libera di fare ciò che vuole, con chi vuole, come vuole.
Secondo me ci sono ancora moltissime persone che, anche se a parole sono d'accordo, poi di fatto non sono capaci di vivere secondo tali principi, forse perché devono superare troppi scogli educativi inculcati nell'infanzia....
concordo pienamente con te, però pultroppo credo che gli omosessuali combattono contro gli stessi omosessuali(repressi) e ormai è ora di dare la colpa di tutto questo pregiudizio ai gay che non si dichiarano! se siamo a questo punto è solo colpa dei vigliacchi [:(]



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Hai ragione.... è esattamente questo il problema. Non ci si dichiara nella vita di tutti i giorni, e si lascia che gli unici a farlo siano quelli che vanno al Gay Pride... ma sono pochi gli omosessuali che hanno il coraggio di dirlo ai parenti, agli amici, ai colleghi, ai conoscenti.
Non è necessario mettersi una maglietta con su scritto "sono fro... (mi interrompo perché poi mi dicono che ho detto una parolaccia!). Basta dire all'amico che ti ha appena presentato una ragazza con la speranza che vi mettiate assieme: "scusa, ma io purtroppo ho altri gusti.... non ti dà problemi, vero?"
Vi assicuro che non succederà niente.
L'amico non fuggirà urlando inorridito, al massimo vi dirà: "perché non me lo hai detto prima, che ti presentavo allora l'altro mio amico gay?"....
... il guaio è che gli omosessuali italiani blaterano tanto di essere "emancipati" ma in realtà sono ancora pieni di vergogna e sensi di colpa che non hanno il coraggio di ammettere neanche a se stessi...


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MessaggioInviato: 30/09/2012, 15:03 
Francia: "padre" e "madre", parole bandite dai documenti ufficiali.

Secondo indiscrezioni riportate nei giorni scorsi da media francesi ed inglesi, l'annunciato progetto di legge sui matrimoni omosessuali porterà anche altre novità. La legge in questione sarà discussa dal consiglio dei ministri francesi il prossimo 31 ottobre, fortemente voluta dal nuovo presidente socialista Francois Hollande. Ebbene, oltre alla nuova definizione di matrimonio, che nel nuovo testo di legge diventerà "unione fra due persone, di sesso differente o uguale", spariranno dai documenti ufficiali due parole strettamente collegate. Non si potrà cioè più dire "padre" o "madre" ma genericamente "genitori". E' facile pensare che di conseguenza l'uso dei due termini naturali per definire appunto i genitori verrà esteso a qualunque uso, ad esempio i libri scolastici.


28/09/2012 :: Fonte: Il Sussidiario.net


Non c'è che dire; questo sì che è progresso ..! [^]



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MessaggioInviato: 30/09/2012, 15:10 
Qual'è il problema? Sui nostri documenti la dicitura è spesso quello di "genitore o di chi ne fa le veci". Mi sembra un'accorgimento civile anche nei confronti di tutti quei bambini che vengono accuditi da tutori legali.



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« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

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MessaggioInviato: 30/09/2012, 15:42 
E'h già ...[8)]



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