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Stellare
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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 05/11/2017, 13:25 
shighella ha scritto:
[^]
Sapeste quanto ben di dio si ricava da circa 70 mq di orto! Anche per i vicini e parenti! [:D]

)

Dalle tue parti shighella! [:D] prova a coltivare e a viverci in altre zone dell'Italia o del mondo dove vi è la mancanza d'acqua per l'irrigazione con a disposizione 70 mq. di terreno. [:291]


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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 05/11/2017, 13:57 
Parlate di risorse e soppravivenza: perchè vievere in tanti e male



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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 05/11/2017, 14:22 
In teoria potremmo arrivare anche a 20 miliardi, ma a che servirebbe essere in tanti per vivere in condizioni pietose? Le regole verrebbero comunque decise da quell'1% di super-ricchi elitari. Che già ora centellinano le risorse per trarne profitto personale.
Andrebbero prima ESTIRPATI questi, poi se ne potrebbe riparlare... :)



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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 05/11/2017, 15:09 
bleffort ha scritto:
shighella ha scritto:
[^]
Sapeste quanto ben di dio si ricava da circa 70 mq di orto! Anche per i vicini e parenti! [:D]

)

Dalle tue parti shighella! [:D] prova a coltivare e a viverci in altre zone dell'Italia o del mondo dove vi è la mancanza d'acqua per l'irrigazione con a disposizione 70 mq. di terreno. [:291]


Era solo un esempio/metafora per sfatare il mito del sovraffollamento, e continuando con la metafora: se con 70 mt posso accontentare anche i vicini il problema che hai avanzato non esiste perche se i vicini non hanno H2O per l'irrigazione, io posso sopperire a tale disagio accontentando anche costoro senza doverli per forza sottomettere e farli diventare una MIA colonia [:o)] [:D] [:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 05/11/2017, 15:11 
Xanax ha scritto:
Parlate di risorse e soppravivenza: perchè vievere in tanti e male


..no ..parliamo di questo perchè un tizio dell'alta nobiltà ha sollevato quello che lui ritiene il problema (a mio avviso inesistente)



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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 05/11/2017, 15:13 
TheApologist ha scritto:
In teoria potremmo arrivare anche a 20 miliardi, ma a che servirebbe essere in tanti per vivere in condizioni pietose? Le regole verrebbero comunque decise da quell'1% di super-ricchi elitari. Che già ora centellinano le risorse per trarne profitto personale.
Andrebbero prima ESTIRPATI questi, poi se ne potrebbe riparlare... :)



[:264] [:264] [:264] ..3 non 1..e ce ne metto un altro [:264]



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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 05/11/2017, 16:04 
caro bleffort,
Cita:
I macchinari li hanno solitamente chi ha decine di Ettari di terreno e anche sono molto più agevolati dal governo

è appunto sempre questo il problema!
Se si vuole andare avanti, i macchinari dovranno essere a disposizione di tutti.
Quello che vuole il NWO è una società di schiavi rincoglioniti (tv telefonini, messaggi vari) e l'opulenza ,per pochi.
Anche i deserti si possono coltivare, vedi Libia...ma..prima [;)] ora non so [:(]

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 16/10/2018, 17:01 
Cita:

‘Bimbi inquinano più di auto’: le Ginks non fannno figli per ‘salvare il mondo’

La carica delle Ginks: «Per salvare il pianeta e il clima non faremo figli» – di Leone Grotti

C’è un movimento di donne che per coscienza ecologica scelgono di non mettere al mondo bambini. L’unico modo per ridurre le emissioni di Co2 è tagliare l’uomo. Per la precisione, 500 milioni di persone

L’Onu è tornato a lanciare l’allarme sul clima attraverso un rapporto speciale dell’Ipcc. Secondo il Gruppo intergovernativo che studia i cambiamenti climatici, lo stesso che prese una topica clamorosa prevedendo lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya (che non si sono sciolti), se non si riducono le emissioni di Co2 del 45 per cento entro il 2030, rispetto ai livelli del 2010, la temperatura media terrestre aumenterà di 1,5 gradi entro il 2030 e sarà una «catastrofe».

SERVONO 550 MILIARDI ALL’ANNO. Il rapporto non dice come si potrebbero ridurre così tanto le emissioni, anche se, a spanne, servirebbero investimenti per 550 miliardi di dollari l’anno. I principali paesi occidentali dovrebbero svenarsi per raggiungere l’obiettivo. C’è però un metodo molto più semplice per non mettere mano al portafogli: «Ridurre la popolazione mondiale di 500 milioni di individui entro il 2050».


La proposta non è una novità assoluta ma è stata rilanciata con forza nelle ultime settimane da Lisa Hymas, editorialista dell’Huffington Post, tra le promotrici del movimento Ginks, che tradotto significa: “impegnate per l’ambiente, no figli”. Si tratta di donne che, per convinzione ecologica, scelgono di rinunciare alla maternità per fare il bene del pianeta.

Intervistata da Tv5 Monde, Hymas ha affermato che «bisognerebbe riflettere di più prima di intraprendere una maternità. Si tratta di una scelta che va al di là di un bisogno personale, ed egoista, e che deve tenere conto dell’interesse di tutti».

Chi mette al mondo dei figli, insomma, è un insensibile egoista che non pensa ai prati verdi.

INVESTIRE IN CONTRACCETTIVI. Secondo Hymas, non è poi così difficile risolvere il problema del surriscaldamento del clima. Basterebbe, come suggerito da un rapporto della London School of Economics, tagliare la popolazione mondiale di 500 milioni di persone.

«La contraccezione», sentenzia, «è un mezzo che costa cinque volte meno delle tecnologie convenzionali per combattere il riscaldamento climatico».

IL PROBLEMA SIAMO NOI. Un solo bambino in meno, infatti, permette di risparmiare quasi 60 tonnellate di Co2 all’anno, mentre riciclare la spazzatura appena 0,2, lavare i vestiti solo con acqua fredda 0,3, diventare vegetariani 0,8, usare la bicicletta e non l’auto 2,2, produrre energia rinnovabile 1,3. Insomma, il problema del pianeta siamo noi e i nostri figli.

Questa fantasiosa teoria ha innumerevoli problemi, ma i principali sono due: il primo è che non è dimostrata, il secondo è che è leggermente razzista.

L’inquinamento del pianeta non è direttamente legato alla sovrappopolazione mondiale. I paesi che inquinano di più sono quelli più sviluppati, soprattutto in Occidente, e gli stessi che registrano i tassi di natalità più bassi al mondo.

TEORIA RAZZISTA. Per l’Europa, ad esempio, fare ancora meno figli sarebbe semplicemente un suicidio. Di che nazionalità sono dunque queste 500 milioni di persone che bisognerebbe eliminare o non far nascere?

Principalmente africana o asiatica. È la crescita umana dei paesi in via di sviluppo che Hymas e i teorici par suo vorrebbero bloccare per migliorare il clima.


Una proposta dunque dal sapore vagamente neocolonialista, ma che essendo così deliziosamente “green” nessuno osa contestare.

«NON FARÒ FIGLI». L’unica buona notizia è contenuta in quello che Hymas scrive nei suoi articoli:

«Riconosco che il problema della popolazione sono io stessa. Cerco quindi di essere anche parte della soluzione. Non mi riprodurrò, non farò figli, non metterò al mondo altri mini-me». È già qualcosa.


https://www.informarexresistere.fr/gink ... emo-figli/


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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 16/07/2020, 16:01 
Lancet: "Popolazione Italia dimezzata nel 2100"


La popolazione mondiale potrebbe aver imboccato la strada che la porterà in poco più di 40 anni al giro di boa: secondo un maxi studio di modellizzazione pubblicato su 'The Lancet' si raggiungerà il picco nel 2064 a circa 9,7 miliardi di persone presenti sul pianeta e poi comincerà l'inversione di tendenza che farà scendere gli abitanti globali a quota 8,8 miliardi a fine secolo, con 23 paesi, fra cui l'Italia, che vedranno ridursi le loro popolazioni di oltre il 50%.


Appena ieri i dati Istat segnavano un nuovo minimo storico nelle nascite del Belpaese. Oggi l'Italia torna di nuovo protagonista nell'analisi degli scienziati dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) alla School of Medicine dell'University of Washington. Gli esperti segnalano che entro il 2100 sui 195 Paesi del mondo protagonisti dello studio, 183 non avranno tassi di fertilità abbastanza alti (trovandosi al di sotto del livello di sostituzione di 2,1 nascite per donna) da mantenere le popolazioni attuali senza politiche di immigrazione liberale. Per l'Italia si stima un tasso di fecondità totale a 1,2, in Polonia intorno a 1,17.

Nello specifico la popolazione dell'Italia, che si è già lasciata alle spalle il picco di 61 milioni di abitanti raggiunto nel 2014, crollerà a circa 30,5 milioni nel 2100, più che dimezzata nel corso del secolo. Destino condiviso con la Spagna (da 46 milioni nel 2017 a circa 23 milioni di persone nel 2100). Effetti economici? Mentre si prevede che Regno Unito, Germania e Francia rimarranno tra i primi 10 Paesi per Pil, entro fine secolo si prevede che Italia e Spagna scenderanno nelle classifiche: da nona e 13esima più grande economia globale nel 2017 piomberanno rispettivamente al 25esimo e 28esimo posto nel 2100.

Del resto, le previsioni degli esperti vedono la popolazione del Regno Unito in crescita dai circa 67 milioni del 2017 a circa 71 mln nel 2100, con un'aspettativa di vita che da 81 anni del 2017 è destinata a salire a quasi 85 nel 2100. Fra i 23 Paesi che vedranno dimezzarsi le popolazioni figurano anche realtà come il Giappone (da 128 mln a 60 mln), o la Thailandia. In Portogallo nel 2100 potrebbero esserci solo 5 milioni di persone. Ma si prevedono cali drastici nelle popolazioni in età lavorativa anche in Paesi come l'India e la Cina, "cosa che - segnalano gli esperti - ostacolerà la crescita economica".

Le previsioni contenute nel nuovo studio sono inferiori di 2 miliardi circa rispetto ad alcune stime precedenti. La ricerca ha utilizzato i dati del Global Burden of Disease Study 2017 per proiettare la futura popolazione globale, regionale e nazionale e gli scienziati hanno utilizzato nuovi metodi per i loro calcoli. Gran parte del previsto declino della fertilità riguarda in realtà i Paesi ad alta fertilità, in particolare nell'Africa sub-sahariana, dove i tassi dovrebbero scendere per la prima volta sotto il livello di sostituzione, da una media di 4,6 nascite per donna nel 2017 a solo 1,7 nel 2100. Nel Niger, dove il tasso di fertilità era il più alto del mondo nel 2017 - con le donne che hanno partorito una media di 7 bambini - si prevede un crollo a circa 1,8 entro il 2100.

Ma nel frattempo si prevede comunque che la popolazione dell'Africa sub-sahariana triplicherà nel corso del secolo, per via anche di fattori come il calo della mortalità. Il Nord Africa e il Medio Oriente sono l'unica altra regione che prevede una popolazione più ampia nel 2100 rispetto al 2017. Ovviamente si tratta di previsioni, sensibili a cambiamenti enormi sollecitati da modifiche nei fattori in gioco. Per esempio, anche lievi cambiamenti nel tasso di fecondità totale (Tfr) si traducono in grandi differenze nelle dimensioni della popolazione nei Paesi al di sotto del livello di sostituzione: se il Tfr cresce di appena 0,1 nascite per donna, ciò equivale a circa 500 milioni di persone in più sul pianeta nel 2100.

Le politiche di immigrazione liberale "potrebbero aiutare a mantenere la dimensione della popolazione e la crescita economica anche se diminuisce la fertilità". Ma gli autori avvertono che la risposta al declino della popolazione "non deve compromettere i progressi sulla libertà e sui diritti riproduttivi delle donne". Previsioni demografiche "che - fanno notare gli esperti - contrastano con le proiezioni di 'continua crescita globale' da parte della Divisione Popolazione delle Nazioni Unite". Questa "non è più la traiettoria più probabile per la popolazione mondiale", afferma il direttore dell'Ihme, Christopher Murray, che ha guidato la ricerca. Lo scenario tratteggiato, ragionano gli autori, "mette in luce le enormi sfide poste da una forza lavoro in calo, dall'elevato carico per i sistemi sanitari e di sostegno sociale rappresentato da una popolazione che invecchia, e l'impatto sul potere globale legato ai cambiamenti nella popolazione mondiale".

Il nuovo studio prevede enormi cambiamenti anche nella struttura dell'età globale, con una stima di 2,37 miliardi di over 65 nel mondo nel 2100, rispetto a 1,7 miliardi di under 20. Gli over 80 supereranno gli under 5 con un rapporto di 2 a 1. Si prevede infatti che il numero di bambini di questa fascia d'età diminuirà del 41% (da 681 mln nel 2017 a 401 mln nel 2100), mentre si prevede che il numero di persone di età superiore a 80 anni aumenterà di 6 volte (da 141 a 866 milioni).

"Questo studio - osserva Murray - offre ai governi di tutti i Paesi l'opportunità di iniziare a ripensare le loro politiche in materia di migrazione, forza lavoro e sviluppo economico per affrontare le sfide poste dal cambiamento demografico". "Il declino della popolazione può essere positivo per la riduzione delle emissioni di carbonio e il minore stress sul sistema alimentare - conclude Stein Emil Vollset, primo autore dell'articolo - Ma i nostri risultati suggeriscono che il calo del numero di soli adulti in età lavorativa ridurrà i tassi di crescita del Pil e potrebbe determinare importanti cambiamenti nel potere economico globale entro fine secolo. La risposta al declino della popolazione diventerà probabilmente una preoccupazione politica prioritaria in molte nazioni".


https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca ... hcazO.html


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 18/10/2020, 18:28 
keiji ha scritto:
per quello che sta rrivando il virus A e le sue mutazioni + vaccino assassino.


Ah! già si sapeva quello che sarebbe arrivato in futuro?. [:296]


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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 15/02/2021, 01:34 
Malthusianesimo, raccapricciante lettera di Pannella a Beppe Grillo


Nel suo programma “Primare dei cittadini 2006”, Grillo fa propria una lettera di Marco Pannella in cui si vaneggia della riduzione della popolazione a 3 miliardi di individui secondo un generico e fantomatico “rientro dolce”.

“Caro Grillo,
tu conosci quanto mi siano propri ispirazioni, obiettivi, urgenze che proponi e che tanta presa di coscienza, di dibattito e di consenso stanno suscitando; a cominciare dalle fonti rinnovabili per andare alla riduzione degli sprechi, al far tesoro della spazzatura che sommerge e inquina il mondo, alla promozione ed alla tutela dei produttori indipendenti. Scusami ma non ce l’ho fatta, con i casini nei quali sono stato impegnato, diciamo totalmente, a scriverti prima sul tuo documento sulle risorse energetiche.
Comunque non tutti i mali vengono per nuocere, il documento è utile, prezioso, ma (mi) urge anche “altro”.

Beppe, “quanto, cosa, come consumiamo – e produciamo” è il problema che con e grazie a te si può sperare ora di affrontare; per tentare di tappare le falle aperte da decenni di politiche energetiche sciagurate, dove il petrolio è stata la benzina della corruzione dei partiti e degli Stati, della creazione e del mantenimento di dittature sanguinarie. Ma alla base, all’origine di tutto, dobbiamo chiederci e sapere: tutto questo per chi è, di chi è? Insomma “Quanti siamo?” “Energia”, per chi? Quanti? per 3, 6, 9, e via crescendo, miliardi di “persone”, di consumatori?

Se il nazicomunismo cinese non avesse stabilito da generazioni di nazisticamente impedire la natalità, sterminando con la forza dello Stato feti e neonati, e genitori “colpevoli”, a che punto di già non saremmo*?

Se non imbocchiamo subito la strada di un “rientro dolce” della popolazione del pianeta da 6 miliardi di persone più o meno alla metà nell’arco di 4 o 5 generazioni, di un secolo, continueremo ad esser travolti dallo tsumani natalista, che ha visto alleati nei decenni precedenti sia i poteri fondamentalisti clericali, Vaticano in testa, sia il Potere dell’Impero sovietico e quelli fascisti, nazisti, totalitari di ogni tipo, che hanno imposto e impongono all’umanità di procreare, di moltiplicarsi bestialmente, irresponsabilmente, condannando centinaia di milioni di bambini a morire di fame, stenti, guerre…
Insomma, una energica, immediata politica demografica di “rientro dolce” mi appare come coessenziale per realizzare politiche di risparmio energetico e di investimento sulle fonti rinnovabili per il futuro del nostro paese il documento sulle risorse energetiche.

Lo ripeto: fascismo, nazismo, comunismo stalinista, fondamentalismi vaticani, talebani, e quelli nazionalisti e razzisti hanno rilanciato in questi giorni dissennate politiche nataliste.
Oggi, in questi giorni, in Italia i programmi elettorali, i congressi dei partiti recitano un dogma comune: la “difesa della famiglia”. E per “famiglia” intendono la riproduzione continua, intensificata, statalmente incentivata, con milioni di mancia ad ogni bebé, sovvenzioni e detassazioni alla famiglie più numerose… Non una voce si alza contro, a parte i… soliti… Radicali? Rosa nel Pugno? Margherita e Udc, Mastella e Lega trainano possenti, a rimorchio F.I. e in ginocchio perfino i DS, “Verdi” e Comunisti “distratti”.

La famiglia? Quale? Quali diritti sociali, “etici”, politici per i suoi “costitutori”, donne e uomini di ogni latitudine, colore, opinione, religione? Beppe: anche tu hai l’età per ricordare – siamo ancora in tanti – ma stiamo per essere travolti se gli “altri”, i “giovani” non sanno: “Dio, Patria, Famiglia”. La “bomba” non è quella “nucleare”, se non in termini di rischio, di pericolo. Ma la “bomba demografica” deflagra da più di un secolo e sul suo cammino distrugge tutto: natura, umanità, pianeta, appesta il mondo e i suoi dintorni.

Lanciamo anche questo SOS, questo MayDay? Io sono pronto, da tempo a dare una mano, e di più. Dai tempi del Club di Roma, quando proponemmo Aurelio Peccei (e chi sarà mai?) a Presidente del Consiglio…
Ma che disastro quella genìa di sessuofobi, di assolutisti, di disperati, di blasfemi accumulatori di ori e di poteri, di impotenti e prepotenti, sbarcati, di nuovo, da una sponda all’altra del Tevere, e che disperazione i potenti, prepotenti, impotenti di qui, che hanno loro spalancato porte e portoni del Palazzo e delle loro storie, e coscienze!”.

Marco Pannella


https://www.imolaoggi.it/2021/02/14/mal ... pe-grillo/


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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 10/04/2021, 17:19 
Dobbiamo preoccuparci? [:246]

Quella gaffe del Principe Filippo: "Vorrei essere un virus mortale"

Trent'anni fa, quando ancora il Covid non era noto, il principe Filippo fece una battuta che a rileggerla oggi, in pandemia, fa tutto un altro effetto


Il principe Filippo di Edimburgo, scomparso ieri alla soglia dei 100 anni, verrà ricordato dai posteri anche per le sue gaffe. Ha speso la sua vita sempre un passo indietro rispetto alla sua amata Lilibeth, come il principe soleva chiamare la regina Elisabetta II, sua consorte per 73 anni. Di frasi fuori luogo di Filippo di Edimburgo e di battute incomprensibili ai più, come nella miglior tradizione dello humor inglese ne sono piene le cronache ma ce n'è una che nelle ultime ore è tornata a circolare sul web, dopo che lo scorso anno, è il caso di dirlo, divenne virale.

Si tratta di un commento che il principe Filippo fece nel 1988, oltre trent'anni fa, che oggi suona quasi come una premonizione e, per molti, come una minaccia. Durante una conversazione con la Deutsche Press Agentur, infatti, come riportato dal tabloid Express, Filippo di Edimburgo disse: "Nel caso in cui mi reincarnassi, vorrei tornare come un virus mortale, per contribuire a risolvere la sovrappopolazione". Una battuta di spirito come tante ne ha fatte il principe nella sua lunga vita, che oggi ha un retrogusto quasi inquietante. Ovviamente alla fine degli anni Ottanta era impensabile che il mondo trent'anni dopo si sarebbe trovato stretto nella morsa di un virus mortale che, in 14 mesi, ha mietuto quasi 3 milioni di vittime (2,91 milioni per l'esattezza).

Lo scorso anno venne riportata in auge come premonizione da parte del principe Filippo mentre oggi, a 24 ore dalla sua scomparsa, c'è chi la ripropone per una sorta di black humor nei confronti del consorte di Elisabetta seconda, chiedendosi quale altro virus potrebbe inventarsi. A ricordare questa divertente affermazione di Filippo di Edimburgo risalente a oltre 30 anni fa è stato il ben noto profilo satirico di Twitter @Dio, uno dei primi nati sul social dell'uccellino blu, che gode di un seguito molto ampio.

Dopo aver riportato la frase, @Dio ha commentato: "Purtroppo è stato preceduto, ma in suo onore la prossima pandemia chiamatela Filippo". Inevitabile che anche questo tweet assumesse carattere virale, anche perché in molti hanno notato il curioso caso del destino dietro la pandemia. "Ah, perciò si chiama coronavirus...", ha commentato un utente, la cui risposta al tweet di @Dio è stata una delle più popolari. Inevitabile che, alla luce della sua scomparsa, questa battuta di spirito assumesse tutta un'altra connotazione visto anche il periodo. Infatti, visto il suo desiderio e la presenza già in essere di un virus con quelle caratteristiche, qualcuno tratto una conclusione a suo modo logica: "Se mantiene la promessa, le parole 'variante inglese' stanno per assumere un nuovo significato". Il principe Filippo avrebbe senz'altro gradito questo humor.


https://www.ilgiornale.it/news/mondo/qu ... 37707.html


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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 28/04/2021, 10:01 
IL mondo può sopportare e far vivere altro che 10 miliardi di uomini anche i doppio a patto che tutti gli abitanti della Terra si organizzassero come le formiche che all'infuori della regina tutti sono fra loro allo stesso livello sociale, tutti si danno d fare, nessuno rimane indietro e nessuno patisce la fame. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 28/04/2021, 15:43 
bleffort ha scritto:
IL mondo può sopportare e far vivere altro che 10 miliardi di uomini anche i doppio a patto che tutti gli abitanti della Terra si organizzassero come le formiche che all'infuori della regina tutti sono fra loro allo stesso livello sociale, tutti si danno d fare, nessuno rimane indietro e nessuno patisce la fame. [:305]

Ma anche senza essere formiche.
Sarebbe sufficiente iniziare dalle piccole cose.
La + importante fra tutte: insegnare ai figli dei principi utili.
Che so... se lavi un piatto non c'é bisogno di aprire il rubinetto completamente, é sufficiente la metá.
Se vai in bagno e fai solo pipí, fai scendere solo un poco d'acqua, non tutta (se non sbaglio sono 8Lt ogni volta), suffciente per evitare che puzzi.
Spegni le luci che non sono necesarie.
Non spendere per il superfluo.
Gli indumenti che non usi piú riciclali (stracci x pulire, o altro).
In frigo c'é verdura cotta e cruda: meglio quelle delle patatine e porcherie varie.
Impara a cucire e riparare.
Impara a fare un sapone liquido con il sapone Marsiglia(poco inquinante, operazione molto semplice) e non comprare quelli giá fatti.
Impara a fare piccole riparazioni di ció che usi.
Non é indispensabile cambiare il cellulare ogni anno e uno da 150U$D va benissimo come uno da 1000U$D.
...e mille altre cose
Difficile?



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 Oggetto del messaggio: Re: 10 miliardi di uomini?
MessaggioInviato: 23/05/2021, 19:21 
Nyt, popolazione mondo verso il suo primo calo
Richiederà cambi nella società, ma anche possibili benefici


(ANSA) - NEW YORK, 23 MAG - Il mondo alle prese con una stagnazione della popolazione: secondo le stime dei demografi, nella seconda metà del secolo e forse anche prima la popolazione globale entrerà in un periodo di calo sostenuto per la prima volta. Lo riporta il New York Times sottolineando come un pianeta con meno persone potrebbe allentare la pressione sull'uso delle risorse naturali. Ma, allo stesso tempo, richiede aggiustamenti sostanziali per la società facendo saltare l'idea che i giovani sono il motore di crescita dell'economia e contribuiscono a pagare per gli anziani.
Se la possibilità di una calo della popolazione preoccupa molti, altri invece invitano a non lasciarsi spaventare. Molte donne hanno meno figli per scelta e una popolazione più contenuta può tradursi in salari più alti, in una società più paritaria, in meno emissioni e in una maggiore qualità della vita. (ANSA).


https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... be01f.html


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