Scienziati avvertono di possibile e imprevisto calo brutale della popolazione
William Rees, ecologo della popolazione presso l'Università della Columbia Britannica in Canada, ha recentemente pubblicato un articolo che suona come un campanello d'allarme per l'umanità. Secondo Rees, la crescita demografica attuale, potrebbe portare a una "correzione della popolazione" imminente e devastante.
Rees sostiene che l'umanità sta mostrando i segni tipici di un ciclo di "boom e crollo" demografico, un fenomeno che potrebbe vedere la popolazione globale ridursi drasticamente, forse fino a soli 100 milioni di individui. Non è solo la popolazione umana ad essere a rischio: anche la biodiversità globale è in pericolo, con Tony Barnosky, biologo di Stanford, che avverte di una possibile estinzione di massa a livello globale, la peggiore dalla scomparsa dei dinosauri.
Rees sottolinea che l'umanità è molto brava a riprodursi esponenzialmente, espandersi geograficamente e consumare tutte le risorse disponibili. Tuttavia, l'energia necessaria per mantenere un numero così elevato di persone deve essere "dissipata" in qualche modo, il che significa che mentre continuiamo ad estrarre risorse, i rifiuti vengono scaricati "nel suo ospite", ovvero il pianeta Terra.
In altre parole, stiamo mettendo sotto stress un mondo che ha un limite alle risorse che può offrire. Quindi, mentre la tecnologia potrebbe non portare all'estinzione umana, le prospettive per una civiltà avanzata su scala globale potrebbero essere eliminate da fattori come il caos climatico, la scarsità di cibo e altre risorse, il disordine civile e le guerre per le risorse.
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