Il controllo delle nascita si attua facilmente nei paesi industrializzati e ricchi, e infatti da noi non c'è alcuna crescita demografica, ma nei paesi sottosviluppati il controllo è molto difficile, e infatti è da lì che nasce la minaccia della sovrappopolazione....

Però si sà che in America popolo civile,di figli ne fanno a bizzeffe,non solo,consumano anche procapite,quanto 10 persone "sottosviluppate".

L'America , terra di immigrati...

In ogni caso, nel 1800 la poplazione mondiale a toccato il miliardo e si moriva di fame ne piu` ne meno di adesso. Nel link sotto si trova anche un calcolatore di densita di popolazione al momento della propia nascita. 2.608.596.000 nel mio caso, con un incremento dalla data del 130%


http://bioweb.wku.edu/courses/Biol115/w ... n/pop1.htm

L'America , terra di immigrati...
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Invece sono di più quelli di origine Anglosassone che fanno più figli.

Per "America" intendi dire Stati Uniti? Beh, bisogna vedere se la crescita demografica negli USA è dovuta agli "Wasp" o piuttosto invece agli immigrati america-latini e di altri continenti. Tu dici che è così, ma sinceramente mi riesce difficile crederlo. Cercherò di informarmi, e se è vero, di capire a cosa possa essere dovuto questo.
Senz'altro sarebbe un'anomalia.
Non è forse vero che la popolazione italiana compensa la sua denatalità con gli immigrati e i loro figli?

In compenso noi italiani non facendo figli,abbassiamo al media mondiale delle nascite (assieme ai Cinesi),prima però di incolpare le genti del terzo mondo,cerchiamo di controllarci noi Occidentali.

GLI INSETTI – Gli insetti saranno presto aggiunti ai menu, secondo le previsioni, e anche se nel Vecchio Continente esiste indubbiamente un blocco psicologico bisogna prepararsi e farsene una ragione. Fanno bene, non inquinano e magari sono anche buoni. Sarebbero circa 1.400 infatti le specie di insetti commestibili per l’uomo ed è solo questione di abituarsi all’idea. Gli scienziati dell’olandese Wageningen University sostengono che questi animaletti abbiano valori nutrizionali più elevati della comune carne, oltre a contenere molte proteine. Allevarli costa meno rispetto ai bovini, richiede un minor consumo di acqua e non danneggia l’ambiente con emissioni gassose. Il governo olandese sta finanziando ricerche con l’obiettivo di introdurre gli insetti nella dieta giornaliera dei cittadini e una larga fetta della popolazione mondiale ne fa già un consumo significativo: i bruchi e le locuste sono molto popolari in Africa, i giapponesi hanno un debole per le vespe e in Thailandia è abbastanza frequente mangiare grilli. Certo gli europei non hanno questa tradizione e i loro palati sono probabilmente più raffinati, ma un’idea potrebbe essere quella di confezionare hamburger o salsicce a base di insetti.
Fonte:http://www.corriere.it/salute/nutrizione/12_luglio_30/cibo-futuro-alghe-insetti_5ae2fa74-da45-11e1-aea0-c8fd44fac0da.shtml

Come sempre, cercano di farci abituare per gradi. Mio figlio vede spesso un programma dove c'è un tizio che mangia cose per noi abominevoli e, tra queste, ovviamente anche gli insetti. Credo che per lui non sarebbe un problema assaggiare cavallette come se fossero gamberetti. E' solo un fatto culturale.

Qualche tempo fa, Carlo Cracco chef pluristellato e spesso presente in tv, nonché molto antipatico, era sulla copertina di Wired proprio per un servizio dedicato agli insetti come fonte di alimentazione.


Se siete forti di stomaco e curiosi, qui c'è un servizio con tanto di video

http://tv.wired.it/news/carlo-cracco-ec ... stage.html

Mamma mia benedetta...

Insetti per pranzo: la nuova proposta della Fao Vedi Anche
http://www.arturotv.tv/articolo/insetti ... oposte-Fao


Quando si dice "salviamo il pianeta" nessuno penserebbe mai che basterebbe mangiare qualcosa di diverso dalla solita carne di allevamento. Ma perchè? E cosa ci suggeriscono di mangiare?

Secondo alcuni ricercatori, infatti, uno dei trucchi per salvare il pianeta è l'inserimento nella nostra dieta di insetti e vermi.
Non solo allora carne animale a pranzo, ma un bel piatto di insetti e vermi, naturalmente tra i più comuni in natura.

Gli allevamenti dei bestiami (mucche, suini e pecore) occupano circa i 2/3 delle terre agricole del mondo e generano il 20% di tutti i gas serra, gli stessi che portano al riscaldamento globale.

È per questo motivo che le Nazioni Unite e alcuni capi di Stato hanno intenzione di trovare una soluzione al problema. Una delle alternative proposte è quella di ridurre il consumo di carne che mangiamo e sostituirla con altre forme di alimentazione. Ma quali?

La FAO ha tenuto fortemente in considerazione un documento sul consumo di insetti, su cui già nel 2008 è stato tenuto in Thailandia un incontro, organizzando piani di organizzazione in vista di un congresso mondiale nel 2013.

L’autore del documento in questione è il professor Arnold Van Huis, un entomologo dell’Università di Wageningen, uno dei primi a dichiarare che mangiare insetti ha i suoi vantaggi.
“C’è una crisi di carne”, ha dichiarato. “La popolazione mondiale crescerà dai 6 milioni attuali ai 9 milioni nel 2050 sapendo che le persone consumeranno ancora più carne. Venti anni fa la media del consumo di carne era di 20 kg, al momento è di 50 kg e in vent’anni raggiungerà gli 80 kg. Se continuiamo così avremo bisogno di un’altra Terra”.

Van Huis fa notare che, in realtà, in molte parti del mondo mangiano insetti già da svariati anni: “È solo nel mondo occidentale che questa abitudine non è ancora stata accolta. Noi abbiamo psicologicamente dei problemi ad accettarlo. Non so perché. In fondo mangiamo i gamberetti che possono facilmente essere comparati agli insetti”.

Il vantaggio della nuova dieta si trova anche nell’elevato livello di proteine, vitamine e minerali che gli insetti contengono. Le ultime ricerche di Van Huis, condotte con il collega Dennis Oonincx, mostrano che gli allevamenti di insetti producono meno gas serra rispetto al bestiame.
Gli allevamenti degli insetti comunemente mangiati (cavallette, grilli e vermi) emettono 10 volte meno gas di quelli animali.
Non dimentichiamo, poi, che gli insetti producono 300 volte meno l’ossido d’azoto (uno dei principali gas serra) e molta meno ammoniaca, un inquinante prodotto da maiali e pollame.

In moltissime Nazioni, mangiare insetti è ormai un’abitudine confermata. Come se non bastasse nel mondo occidentale, il consumo di alcuni insetti (ad esempio grilli e cavallette) potrebbe sopperire al problema delle intolleranze al lattosio, che riguarda il 90% delle persone. È per questo motivo che inserire gli insetti nella nostra dieta potrebbe avere dei risvolti positivi anche sulla nostra salute.

Van Huis aggiunge: “Stiamo cercando di rendere gli insetti accettabili anche alla cultura occidentale, provando a macinarli in una sorta di paté o a presentarli sotto forma di ingredienti per cucinare. Inoltre, gli insetti potrebbero anche sostituire la classica alimentazione fornita agli animali di allevamento”.

La garanzia che una tale alimentazione possa entrare nelle abitudini del mondo occidentale purtroppo ancora non esiste. L’unica speranza è che le persone accolgono la nuova cucina a base di insetti in modo nuovo ma soprattutto vantaggioso. Del resto siamo sempre più aperti alle novità del futuro, perché allora non coglierle al volo soprattutto se vantaggiose per la nostra salute?


entomofagia,degustazione al museo di storia naturale di verona entomophagy in italynatural history

Il programma è questo -ATTENZIONE NON GUARDATELO SE SIETE IMPRESSIONABILI!



Comunque, considerando che questi programmi tv sono sempre più frequenti...forse non è davvero un caso...

ommiodio


Però ragazzi, per quanto ci possano fare schifo, è tutta questione di abitudine. Noi non mangeremo mai uno scorpione, ma chi rifiuterebbe un piatto di gamberoni o un'aragosta? E un piatto di "municeddri" o di "escargot"?

Mi dispiace che in questa discussione, in questo forum, vengano prese in considerazione "assurdità" come far entrare nella pancia degli europei un hamburger di cavallette!

Quando invece l'unico modo per salvarsi dal disastro globale e migliorare l'evoluzione della razza umana su questo ormai moribondo pianeta, è la FINE dello sfruttamento degli animali come fonte di cibo.
Ecco quale sarebbe la soluzione, parlando a livello umano e sensibile alla morte sia dell'uomo che dell'animale.

Guardando la cosa invece dal punto di vista delle multinazionali, attuali proprietari privati di 3\4 del mondo.
E' che è un bene che l'uomo mangi gli animali e che la cosa deve essere spinta il più possibile.
Se arriveremo a 10 miliardi di abitanti nel 2030 non lo so, ma sono sicuro che grazie all'alimentazione sbagliata, al consumo di droghe e tabacchi, allo stress, e all'inquinamento dell'aria e delll'acqua.
Arriveremo al 2030 tutti con un bel tumore in corpo.

Nell'alimentazione dei Siciliani tutti sanno che sono inclusi " li Babbaluci " che non sono altro che Chiocciole,le quali sono molto saporite e nutrienti.