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Attentato in Afghanistan
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Autore:  Semeru [ 17/09/2009, 11:44 ]
Oggetto del messaggio:  Attentato in Afghanistan

I nostri militari in Afghanistan hanno subito un attentato oggi, già rivendicato dai talebani. Un auto imbottita di esplosivo ha colpito 2 mezzi Lince, i mezzi leggeri in dotazione al nostro esercito, causando 6 morti e 3 feriti gravi.
Ovunque in TV e alla radio si sente grande cordoglio.

Premetto che non sono un senza cuore, ma anzi mi ritengo una persona estremamente sensibile, tuttavia non riesco a non rimanere stupito davanti allo stupore (e scusate l'allitterazione) generale che prende il nostro paese in questi casi.
Quelli sono soldati VOLONTARI che vanno in GUERRA. Inutile parlare di GUERRA di pace o pistolinate varie, la guerra è sempre uguale. Quando questi soldati partono lo fanno consapevoli. C'è chi lo fa perchè pensa di poter contribuire a creare un mondo migliore, chi lo fa perchè altrimenti non avrebbe senso il suo stesso lavoro, chi infine va per soldi. Lo sapete voi che i nostri soldati prendono circa 1000 dollari al giorno quando sono in missioni all'estero?

Scusatemi ma io proprio non ce la faccio ad essere così shocckato da queste notizie. Mi rattrista molto di più sentire di un singolo stupro, che di 6 militari morti in guerra.

Che abbia sangue rettiliano?

Voi che ne pensate?

Autore:  luca sorge [ 17/09/2009, 11:49 ]
Oggetto del messaggio: 

SEMERU, hai ragione per carità.
La guerra o la fai per petrolio, o la fai per fame, è sempre guerra !
La missione umanitaria viene in secondo luogo come copertura, per un costume sociale ormai risaputo.
Se vuoi aiutare un popolo non gli tiri le bombe, gli tendi una mano.

Autore:  eSQueL [ 17/09/2009, 12:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Quoto Luca e condivido in parte il tuo stupore. In parte perché tutti sanno benissimo quel che stiamo lì a fare. Così, il cordoglio è in gran parte una forma ipocrita. Personalmente, risolvo non guardando la tv.

Autore:  luca sorge [ 17/09/2009, 12:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
eSQueL ha scritto:

Personalmente, risolvo non guardando la tv.


E FAI BENE !!!

Autore:  Thethirdeye [ 17/09/2009, 12:24 ]
Oggetto del messaggio: 

http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 05050.html

Autore:  kaone [ 17/09/2009, 13:40 ]
Oggetto del messaggio: 

Sono sostanzialmente d'accordo anche io.... certo, delle vite spezzate sono sempre un qualcosa che non si vorrebbe mai sentire, ma in questi casi diciamo che la cosa è meno inaspettata.

Autore:  robs79 [ 17/09/2009, 13:45 ]
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E' un rischio calcolato,fa parte del loro "lavoro"ben pagato.Per il resto sinceramente me ne sbatto.
Se penso che ogni giorno muoiono delle persone pagate 800/1000 euro al mese(non al giorno) per lavorare su dei ponteggi o dentro dei luoghi angusti mi viene si tristezza.

Autore:  Smokerooster [ 17/09/2009, 14:44 ]
Oggetto del messaggio: 

Vorrei esprimere il mio cordoglio ai familiari.

Io non me la prenderei con i soldati caduti, loro sono l'ultima ruota del carro... i responsabili stanno a monte, molto a monte.
Dicendo se la sono cercata togliete responsabilità a chi stà in alto! Fate il loro gioco!

Troppo facile dire "è il loro lavoro"... "sono pagati 1000 dollari al giorno"..."sono volontari"...
la verità è che li fanno sù con la solita storiella:
Vai in missione, proteggi il tuo paese, guadagnerai più soldi per sistemare tua moglie e i tuoi figli, al tuo ritorno farai carriera

Autore:  robs79 [ 17/09/2009, 15:00 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Smokerooster ha scritto:
Vorrei esprimere il mio cordoglio ai familiari.

Io non me la prenderei con i soldati caduti, loro sono l'ultima ruota del carro... i responsabili stanno a monte, molto a monte.
Dicendo se la sono cercata togliete responsabilità a chi stà in alto! Fate il loro gioco!

Troppo facile dire "è il loro lavoro"... "sono pagati 1000 dollari al giorno"..."sono volontari"...
la verità è che li fanno sù con la solita storiella:
Vai in missione, proteggi il tuo paese, guadagnerai più soldi per sistemare tua moglie e i tuoi figli, al tuo ritorno farai carriera


Si ma zio nessuno gli punta una pistola alla testa,sono loro che decidono di entrare nell'esercito e quindi sono loro che prendono atto che ci sia la possibilita' di andare in guerra.Poi se vogliamo dire che i militari non hanno cervello e non pensano alle conseguenze diciamocelo.

Autore:  Semeru [ 17/09/2009, 15:08 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Smokerooster ha scritto:


Vai in missione, proteggi il tuo paese, guadagnerai più soldi per sistemare tua moglie e i tuoi figli, al tuo ritorno farai carriera






Guarda che poi queste cose, per chi torna si avverano.
Ti dico una cosa. Io ci sono andato vicino a fare il militare (a dir la verità non saprei neppure dire perchè ciò non è accaduto). Se lo fossi diventato sarei partito? Sicuramente si, mi sembra illogico addestrarsi tutta la vita a fare una cosa che poi non farai mai (come fa la maggior parte).
Sarei partito con o senza i 1000 $/giorno. Sarei partito perchè se avessi scelto quella strada, mi sarebbe piaciuto "fare la guerra". Immagino sia difficile da capire, ed è ovvio per tutti che la guerra in se è una brutalità, eppure a me sarebbe piaciuto, mi sarei sentito più me.
Quei soldati vanno la perchè è quello che sanno fare meglio, erano soldati della folgore quelli che sono morti oggi, professionisti specializzati e molto addestrati.
E' molto più triste sentir di un operaio che muore costruendo un campanile, che di un soldato che muore facendo il suo lavoro. Cioè rischiare la propria vita per un qualsivoglia scopo.

Autore:  nemozero [ 17/09/2009, 15:11 ]
Oggetto del messaggio: 

forse invece di dire missione di pace sarebbe ora di dire missione di guerra e cambiare le regole d'ingaggio

Autore:  Semeru [ 17/09/2009, 15:16 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
nemozero ha scritto:

forse invece di dire missione di pace sarebbe ora di dire missione di guerra e cambiare le regole d'ingaggio


Concordo assolutamente. La guerra è guerra, e purtroppo dovrebbe essere condotta in modo "aggressivo". E' vero che ciò si presterebbe ad abusi da parte di "teste calde" o peggio, ma sono certo che queste cose succedono in ogni caso.

I nostri militari sono autorizzati a rispondere al fuoco solo se già ingaggiati, nel senso che non possono premere il grilletto finchè non sentono il sibilo del proiettile che gli sfiora la testa...

Autore:  robs79 [ 17/09/2009, 15:19 ]
Oggetto del messaggio: 

Dipende sempre e comunque dai reparti.L'ingaggio varia a seconda del ruolo,ci sono reparti dell'esercito che possono attaccare senza essere attaccati,basta che si sentano in pericolo e se ritengono che una persona é sospetta possono sparare.

Autore:  Mintaka [ 17/09/2009, 15:26 ]
Oggetto del messaggio: 

No non prendiamocela con questi ragazzi. Ne ho conosciuto due negli anni scorsi, nessuno di loro parlava di retoriche missioni di pace bla bla bla ma piuttosto che l'avevano fatto per sposarsi o dare l'acconto per la casa. Non per la Ferrari o per Le Maldive ma per realizzare sogni normali che non dovrebbero essere sogni ma diritti e molti, ovviamente, sono meridionali. Qui i ragazzi, diplomati o laureati, o emigrano o fanno il militare. L'alternativa è lavoro in nero, camorra e poche speranze. Certo loro sanno benissimo che il rischio c'è, ma lo fanno perchè al ritorno possono realizzare qualcosa. Io credo che se tutti avessero almeno il necessario non esisterebbero più guerre, chi andrebbe a morire così se non degli esaltati?. 21 militari morti in 6 anni sono pochi in confronto alle migliaia di morti sul lavoro che non ricevono medaglie e onori, ma era comunque gente che lavorava, gente che è morta per lavorare.

Autore:  bleffort [ 17/09/2009, 15:32 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Mintaka ha scritto:

No non prendiamocela con questi ragazzi. Ne ho conosciuto due negli anni scorsi, nessuno di loro parlava di retoriche missioni di pace bla bla bla ma piuttosto che l'avevano fatto per sposarsi o dare l'acconto per la casa. Non per la Ferrari o per Le Maldive ma per realizzare sogni normali che non dovrebbero essere sogni ma diritti e molti, ovviamente, sono meridionali. Qui i ragazzi, diplomati o laureati, o emigrano o fanno il militare. L'alternativa è lavoro in nero, camorra e poche speranze. Certo loro sanno benissimo che il rischio c'è, ma lo fanno perchè al ritorno possono realizzare qualcosa. Io credo che se tutti avessero almeno il necessario non esisterebbero più guerre, chi andrebbe a morire così se non degli esaltati?. 21 militari morti in 6 anni sono pochi in confronto alle migliaia di morti sul lavoro che non ricevono medaglie e onori, ma era comunque gente che lavorava, gente che è morta per lavorare.

Straquoto.
Un soldato che spara ,non è il soldato di per se che spara e uccide,semmai è il suo Governo e la sua Politica che gli ordina di fare la guerra,però si può dire:""ma quelli erano volontari!!! "" e no ragazzi ,dal momento in cui un Governo non è capace di dare lavoro ai suoi figli,loro sono costretti ad accettare anche di essere soldati contro il loro volere ed uccidere altri poveri come lui.

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