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 Oggetto del messaggio: Jim Morrison - Re lucertola
MessaggioInviato: 04/01/2009, 20:57 
Salve premetto che non credo alle storie sui Rettiliani però gli eventi che hanno portato alla scomparsa di jim Morrison e il suo modo di definirsi Re Lucertola lo reputo degno di nota. Inviterei a raccogliere del materiale che può sembrare "anomalo" su questo personaggio e analizzarlo insieme. Qui non si vuole dimostrare nulla, ma si vuole soltanto capire qualcosa che non appare ancora chiaro.


Puntata di Voyager in cui si parla della scomparsa misteriosa di Morrison e del fatto che alcuni lo credono ancora vivo
http://www.youtube.com/watch?v=ungIXTRkuK0

Interessante argomento in cui si parla del suo modo di definirsi Re Lucertola:
http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 644AARY2xw

Sito interessante che raccoglie molte informazioni su Morrison:
http://members.xoom.alice.it/_XOOM/el_p ... cipale.htm


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MessaggioInviato: 05/01/2009, 15:44 
Articolo che mostra come sarebbe Jim oggi:
http://musica.alice.it/news/rock/jim_mo ... _anni.html


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MessaggioInviato: 05/01/2009, 17:36 
Horse Latitude.





Quando il mare immobile scolpisce una corazza

E le sue accigliate e incompiute

Correnti covano piccoli mostri

La navigazione è finita.

Un incauto movimento

E il primo animale si getta in acqua

Le zampe pompano furiosamente

Il loro rigido giovane galoppo

E le teste vengono a galla

Sospese

Delicatamente

Esitano

Acconsentono

In muta agonia le narici

Accuratamente assotigliano

E si suggellano.







Jim Morrison






( versione di zio ot )


grande Jim ....

da

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=94


Ultima modifica di barionu il 05/01/2009, 17:38, modificato 1 volta in totale.


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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 10/02/2009, 10:43 
Cita:
Messaggio di K-Paxiano

Salve premetto che non credo alle storie sui Rettiliani però gli eventi che hanno portato alla scomparsa di jim Morrison e il suo modo di definirsi Re Lucertola lo reputo degno di nota. Inviterei a raccogliere del materiale che può sembrare "anomalo" su questo personaggio e analizzarlo insieme. Qui non si vuole dimostrare nulla, ma si vuole soltanto capire qualcosa che non appare ancora chiaro.


Puntata di Voyager in cui si parla della scomparsa misteriosa di Morrison e del fatto che alcuni lo credono ancora vivo
http://www.youtube.com/watch?v=ungIXTRkuK0

Interessante argomento in cui si parla del suo modo di definirsi Re Lucertola:
http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 644AARY2xw

Sito interessante che raccoglie molte informazioni su Morrison:
http://members.xoom.alice.it/_XOOM/el_p ... cipale.htm


Perché “Il Re Lucertola”? Tutta la breve vita di James Douglas Morrison fu caratterizzata da un trauma infantile, quando a soli 4 anni vide morire delle persone vittime di un incidente stradale. Erano degli Indiani Navajos. Il piccolo Jim si trovò di colpo ad affrontare il tema della morte in modo così crudo che per tutta la vita non riuscì a liberarsi di quei metaforici fantasmi, assillato dal rimorso di non aver potuto fare nulla per aiutarli. Jim si identificò come uno di loro, rimase affascinato da quella cultura così diversa e per certi versi questa sua appartenenza ideologica lo liberò dai frustranti sensi di colpa. Lo sciamanesimo dei Navajos fu la sua vera guida. Egli si sentì uno sciamano, poteva così fare ogni cosa, fermare idealmente il tempo e con i “poteri dell’inconscio” tornare indietro a salvare quelle persone che stavano morendo. Presso i Navajos la lucertola simboleggia l’inconscio, il sogno e la visione. La sua personalità, figlia di quell’evento, di quella ferita mai rimarginata, non poteva che essere autodistruttiva. Droghe e alcol furono le sue corsie preferenziali per accedere al suo regno dell’ignoto, per “passare dall’altra parte”, attraverso quella porta, la percezione, dalla quale egli si sentiva sempre più attratto. “Ci sono due mondi”, diceva, “quello che conosciamo e il regno dell’ignoto. In mezzo c’è una porta. Io voglio essere quella porta”. Ben presto il Re Lucertola, lo Sciamano, l’esploratore dei poteri occulti della mente, cominciò a rifugiarsi sempre di più “dall’altra parte” per dimenticare questo mondo terreno con i suoi dolori. Jim era vivo, amava la vita, riusciva a trovare un buon motivo per ridere di ogni cosa, rifuggiva i beni terreni e materiali, non possedè mai una casa né una macchina, ma migliaia di libri. Aveva un quoziente intellettivo da genio già a 19 anni (149) e una sensibilità acutissima, una cultura letteraria e filosofica da autodidatta che gli permettevano di competere alla pari con i propri docenti universitari, restava giorni interi rinchiuso in biblioteca a leggere libri, imparava interi capitoli dei classici greci a memoria e amava stupire le persone parlando e recitando in greco antico, solo per “studiare le reazioni degli astanti” per poi riderne di gusto. Profondamente pacifista, non accettava nessuna autorità. Sapeva essere di una volgarità ripugnante o di una gentilezza ed un’educazione estrema, troppo estrema, fatta di inchini e baciamani. Nessuna via di mezzo. Jim viveva in gabbia, costantemente monitorato dai servizi segreti. Suo padre era il militare più famoso degli Stati Uniti, il comandante della BHR, la nave da guerra più grande del mondo, la prima a propulsione nucleare. Jim si vergognava di lui e suo padre di Jim. Così si dichiarava orfano e visse da orfano, poiché il padre era assente dalla sua vita, impegnato com’era nelle basi militari più segrete degli Usa, dalla California alla Florida, passando per il New Mexico e il Nevada. A 27 anni il viaggio terreno del Re Lucertola stava terminando, il suo corpo umano non aveva retto ai suoi viaggi dello spirito. “Quelli che corrono verso la morte, quelli che aspettano, quelli che si preoccupano”. Jim aveva scelto di correre. Egli lo sapeva, ma sapeva anche di avere, alla fine, ritrovato sé stesso, di aver raggiunto il palazzo della saggezza. Se c’è un mistero nella vita di James Douglas Morrison non è nella sua morte. E’ nei suoi scritti. Per molti sono solo un’accozzaglia di parole scritte da un drogato. Per altri no. Jim giocava con le parole, ne aveva una padronanza assoluta, le disponeva quasi sempre in forma caotica, perché, diceva "siamo figli del caos, del caso, e le mie parole sono le mie figlie". Scriveva ciò che aveva “visto” nei suoi viaggi sciamanici, di passato e di futuro, in forma ermetica, solo perché chi avesse avuto la chiave di quella porta potesse capire. Se oggi sapesse che alcune sue poesie sono oggetto di letteratura negli istituti superiori statunitensi , Jim sarebbe l’uomo più felice della terra, perché diceva “finchè esisterà l’umanità ci sarà sempre qualcuno in grado di ricordare parole e combinazioni di parole. Potrebbero sopravvivere ad un olocausto. Ecco perché amo così tanto la poesia: perché è eterna.” Jim Morrison era un grande. Talmente grande che non lo si può rinchiudere in un film o in un libro. “Quando non ci sarò più non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba. Cercatemi tra le rose. Quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perché solo in queste cose troverete la mia anima.” Questo è il Re Lucertola che ho trovato.

Penso a me stesso come a una cometa fiammeggiante. Una stella cadente. Gli altri si fermano, guardano in alto, indicano con il dito, trattengono il respiro. Ma io non ci sono già più. Sono passato rapido come una meteora. E non potranno più dimenticarmi. JDM



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Roby ha scritto:

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Messaggio di K-Paxiano

Salve premetto che non credo alle storie sui Rettiliani però gli eventi che hanno portato alla scomparsa di jim Morrison e il suo modo di definirsi Re Lucertola lo reputo degno di nota. Inviterei a raccogliere del materiale che può sembrare "anomalo" su questo personaggio e analizzarlo insieme. Qui non si vuole dimostrare nulla, ma si vuole soltanto capire qualcosa che non appare ancora chiaro.


Puntata di Voyager in cui si parla della scomparsa misteriosa di Morrison e del fatto che alcuni lo credono ancora vivo
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Sito interessante che raccoglie molte informazioni su Morrison:
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Perché “Il Re Lucertola”? Tutta la breve vita di James Douglas Morrison fu caratterizzata da un trauma infantile, quando a soli 4 anni vide morire delle persone vittime di un incidente stradale. Erano degli Indiani Navajos. Il piccolo Jim si trovò di colpo ad affrontare il tema della morte in modo così crudo che per tutta la vita non riuscì a liberarsi di quei metaforici fantasmi, assillato dal rimorso di non aver potuto fare nulla per aiutarli. Jim si identificò come uno di loro, rimase affascinato da quella cultura così diversa e per certi versi questa sua appartenenza ideologica lo liberò dai frustranti sensi di colpa. Lo sciamanesimo dei Navajos fu la sua vera guida. Egli si sentì uno sciamano, poteva così fare ogni cosa, fermare idealmente il tempo e con i “poteri dell’inconscio” tornare indietro a salvare quelle persone che stavano morendo. Presso i Navajos la lucertola simboleggia l’inconscio, il sogno e la visione. La sua personalità, figlia di quell’evento, di quella ferita mai rimarginata, non poteva che essere autodistruttiva. Droghe e alcol furono le sue corsie preferenziali per accedere al suo regno dell’ignoto, per “passare dall’altra parte”, attraverso quella porta, la percezione, dalla quale egli si sentiva sempre più attratto. “Ci sono due mondi”, diceva, “quello che conosciamo e il regno dell’ignoto. In mezzo c’è una porta. Io voglio essere quella porta”. Ben presto il Re Lucertola, lo Sciamano, l’esploratore dei poteri occulti della mente, cominciò a rifugiarsi sempre di più “dall’altra parte” per dimenticare questo mondo terreno con i suoi dolori. Jim era vivo, amava la vita, riusciva a trovare un buon motivo per ridere di ogni cosa, rifuggiva i beni terreni e materiali, non possedè mai una casa né una macchina, ma migliaia di libri. Aveva un quoziente intellettivo da genio già a 19 anni (149) e una sensibilità acutissima, una cultura letteraria e filosofica da autodidatta che gli permettevano di competere alla pari con i propri docenti universitari, restava giorni interi rinchiuso in biblioteca a leggere libri, imparava interi capitoli dei classici greci a memoria e amava stupire le persone parlando e recitando in greco antico, solo per “studiare le reazioni degli astanti” per poi riderne di gusto. Profondamente pacifista, non accettava nessuna autorità. Sapeva essere di una volgarità ripugnante o di una gentilezza ed un’educazione estrema, troppo estrema, fatta di inchini e baciamani. Nessuna via di mezzo. Jim viveva in gabbia, costantemente monitorato dai servizi segreti. Suo padre era il militare più famoso degli Stati Uniti, il comandante della BHR, la nave da guerra più grande del mondo, la prima a propulsione nucleare. Jim si vergognava di lui e suo padre di Jim. Così si dichiarava orfano e visse da orfano, poiché il padre era assente dalla sua vita, impegnato com’era nelle basi militari più segrete degli Usa, dalla California alla Florida, passando per il New Mexico e il Nevada. A 27 anni il viaggio terreno del Re Lucertola stava terminando, il suo corpo umano non aveva retto ai suoi viaggi dello spirito. “Quelli che corrono verso la morte, quelli che aspettano, quelli che si preoccupano”. Jim aveva scelto di correre. Egli lo sapeva, ma sapeva anche di avere, alla fine, ritrovato sé stesso, di aver raggiunto il palazzo della saggezza. Se c’è un mistero nella vita di James Douglas Morrison non è nella sua morte. E’ nei suoi scritti. Per molti sono solo un’accozzaglia di parole scritte da un drogato. Per altri no. Jim giocava con le parole, ne aveva una padronanza assoluta, le disponeva quasi sempre in forma caotica, perché, diceva "siamo figli del caos, del caso, e le mie parole sono le mie figlie". Scriveva ciò che aveva “visto” nei suoi viaggi sciamanici, di passato e di futuro, in forma ermetica, solo perché chi avesse avuto la chiave di quella porta potesse capire. Se oggi sapesse che alcune sue poesie sono oggetto di letteratura negli istituti superiori statunitensi , Jim sarebbe l’uomo più felice della terra, perché diceva “finchè esisterà l’umanità ci sarà sempre qualcuno in grado di ricordare parole e combinazioni di parole. Potrebbero sopravvivere ad un olocausto. Ecco perché amo così tanto la poesia: perché è eterna.” Jim Morrison era un grande. Talmente grande che non lo si può rinchiudere in un film o in un libro. “Quando non ci sarò più non cercatemi dietro al marmo freddo di una tomba. Cercatemi tra le rose. Quando non ci sarò più cercatemi nelle fotografie, cercatemi fra i miei libri, fra le mie poesie, le mie canzoni, fra la mia musica. Cercatemi fra tutte le cose che amo di più, perché solo in queste cose troverete la mia anima.” Questo è il Re Lucertola che ho trovato.

Penso a me stesso come a una cometa fiammeggiante. Una stella cadente. Gli altri si fermano, guardano in alto, indicano con il dito, trattengono il respiro. Ma io non ci sono già più. Sono passato rapido come una meteora. E non potranno più dimenticarmi. JDM




risposta perfetta Roby.


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MessaggioInviato: 12/02/2009, 23:45 
Grazie per la risposta, junglesoldier [:)]



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