Plutone77 ha scritto:
Tra l'altro sembrerebbe si vada verso un'Era glaciale... Riscaldamento globale de che?
Veramente l'inizio di un era glaciale è causato proprio da un'innalzamento della temperatura.
MaxpoweR ha scritto:
dati, numeri
Poi se ti sei fatto la convinzione che sia in atto un riscaldamento globale sulla base della tua esperienza personale, lo accetto, ma non mi puoi dire che sia innegabile, tutto qua.
La recessione o il ritiro dei ghiacciai dal 1850 è il fenomeno idrogeologico per cui la superficie e lo spessore dei ghiacciai terrestri sono generalmente diminuiti rispetto ai valori che avevano nel 1850. Si tratta di un processo che ha influenza sulla disponibilità di acqua fresca per l'irrigazione e per uso domestico, sulle escursioni in montagna, su animali e piante che dipendono dalla fusione del ghiacciaio e, a lungo termine, sul livello degli oceani. Studiato dai glaciologi, la coincidenza del ritiro del ghiacciaio con l'aumento di gas serra atmosferici è spesso citata a sostegno probatorio del riscaldamento globale. Le catene montuose di media latitudine come l'Himalaya, le Alpi, le Montagne Rocciose, la Catena delle Cascate e le Ande meridionali, non escluse le vette tropicali isolate come il Kilimangiaro in Africa, stanno mostrando i segni della più grande perdita glaciale.
La piccola era glaciale copriva l'arco di tempo che va da circa il 1550 fino al 1850 quando il mondo sperimentò temperature relativamente più fredde rispetto a quelle attuali. Successivamente, fino a circa il 1940, i ghiacciai in tutto il mondo si ritirarono in quanto il clima sostanzialmente si andava riscaldando. Il ritiro glaciale rallentò e addirittura mutò temporaneamente tendenza, in molti casi, tra il 1950 e il 1980 come se ci fosse stato un leggero raffreddamento globale. Fin dal 1980, un significativo riscaldamento globale ha portato alla recessione dei ghiacciai sempre più rapida e onnipresente, in modo così forte che alcuni ghiacciai sono scomparsi completamente, e l'esistenza nel mondo di un gran numero di quelli rimasti è minacciata.
In regioni come le Ande nel Sud America e l'Himalaya in Asia, la scomparsa dei ghiacciai avrà un potenziale impatto sulle risorse idriche. Il ritiro dei ghiacciai montani, particolarmente nel Nord America occidentale, Asia, Alpi, Indonesia e Africa, e nelle regioni tropicali e subtropicali del Sud America, è stato utilizzato per fornire prove qualitative in merito all'aumento delle temperature globali fin dal XIX secolo.
Il sostanziale ritiro attuale e l'accelerazione del tasso di recessione dal 1995 di un certo numero di ghiacciai di sbocco chiave della Groenlandia e degli inlandsis dell'Antartico Occidentale, possono prefigurare innalzamento del livello marino, producendo un effetto potenzialmente drammatico sulle regioni costiere di tutto il mondo.Fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ritiro_de ... i_dal_1850Riporto da un'altra discussione perchè eravamo offtopic:
viewtopic.php?f=43&t=3828&start=3195MaxpoweR ha scritto:
Che il clima cambi è ovvio, il clima non è mai stato stabile, almeno per quella che è la nostra concezione di stabilità.
Sembra stabile solo perchè noi lo analizziamo su intervalli di tempo troppo piccoli.
E' il mio stesso punto di vista, consideriamo, perché più semplice, i cicli stagionali di un periodo pari a un anno e lo suddividiamo in 4 stagioni.
Ma in realtà le stagioni non sono 4 ma molte di più. Il famoso luogo comune "non ci sono più le stagioni di una volta", è di fatto errato in quanto se da una parte è giusto suddividere i cicli dei cambiamenti climatici a "misura d'uomo", in realtà ognuna delle 4 stagioni di un ciclo annuale è condizionata da almeno 2 ulteriori cilcli climatici, pre o post glaciale.
Poi, sempre a mio parere, c'è anche un altro aspetto che non ci permette, intendo alla gente comune come me, di percepire con più esattezza le variazioni di temperatura che in paesi come il nostro misuriamo in gradi centigradi.
Forse dirò una stupidaggine ma secondo me la misurazione della tempaeratura usando il grado fahrenheit è più efficace da comprendere in quanto è un valore "più esteso" e che ci darebbe migliore comprensione delle variazioni di temperatura.
La variazione di soli 3 o 4 gradi in un acquario marino domestico a molti potrebbe sembrare del tutto irrilevante, ma in realtà questi pochi gradi causano la morte dei pesci, o alla meglio la loro sofferenza.
Modificando questa unità di misura percepiremmo meglio il valore.
1 grado centigrado =
33,8 gradi fahrenheit
3 o 5 gradi centrigradi =
37,4 o
41 gradi fahrenheit
Direi molto più efficace come lettura.
In scala più grande, quella del pianeta Terra, è la stessa identica cosa, con le differenze che i tempi si allungano enormemente e in rapporto alla durata umana appaiono quasi irrilevanti, ma in realtà non è così.
Senza dimenticarci che porre rimedio in un acquario domestico è possibile, farlo su scala planetaria, non lo è.
Immettere acqua più fredda nella corrente del Golfo, parliamo di soli 2 gradi centigradi di acqua proveniente da ghiacciai in scioglimento, causa un cambiamento climatico pazzesco, anche se a lunghissimo termine.