Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 129 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5 ... 9  Prossimo
Autore Messaggio

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 9364
Iscritto il: 03/12/2008, 18:42
Località: romagnano sesia
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/01/2009, 17:31 
Cita:
ormai non si è più sicuri di niente

caro Agente Segreto,
in definitiva avevo postato questo topic con l'intenzione di arrivare a questa frase [;)]
ciao
mauro



_________________
sono lo scuro della città di Jaffa
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 9364
Iscritto il: 03/12/2008, 18:42
Località: romagnano sesia
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/02/2009, 21:26 
cari amici, da una notizia in un tg, l'inverno più freddo che si conosca fu nel 1709, facendo una ricerca:
http://it.wikipedia.org/wiki/Inverno_1709
ciao
mauro



_________________
sono lo scuro della città di Jaffa
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13684
Iscritto il: 05/12/2008, 22:49
Località: Laveno Mombello (Va)
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/02/2009, 19:25 
Mi sono convinto nell' arco degli anni, ascoltando gli esperti e seguendo le discussioni nel forum: che gli eventi a cui assistiamo siano ciclici e si ripetono a scadenze regolari. Che l' influenza dell' uomo ci sia, ma non è determinante, che l' evoluzione del clima dipenda dai movimenti dell' asse terrestre.



_________________
Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

Immagine
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Mr. FIVE EUROMr. FIVE EURO

Non connesso


Messaggi: 2759
Iscritto il: 03/12/2008, 12:06
Località: Napoli
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/02/2009, 09:58 
http://www.ilponente.com/index.php?p=1489

Ops…anche la NASA si accorge che il Global Warming non c’è

Gli scienziati della NASA rendono noto che l’inversione di tendenza del Global Warming, che loro stessi non avevano minimamente previsto, si è improvvisamente palesata nel 2008; questo ha preso tutti i contropiede.
Insomma nessun modello ci era arrivato, eppure ora è un dato di fatto: l’ascesa delle temperature globali sta subendo una incontrovertibile e inaspettata battuta d’arresto.
La radiazione solare è ai minimi da oltre 2 anni. Dall’inizio delle osservazioni, partite alla fine degli anni ‘70, si tratta del minimo più lungo e soprattutto, anch’esso non previsto.
Smentiscono naturalmente a priori speculazioni che indicano l’avvento di nuove piccole ere glaciali, poi scendono nel particolare: secondo i loro calcoli, se il Sole dovesse riprendere immediatamente la sua attività, per i prossimi 2 o 3 anni le temperature globali tenderebbero comunque a presentare una flessione (si parla di decimi di grado).
E questo anche se rimanessero costanti le emissioni della tanto vituperata CO2.
Il che significa in altre parole che il Sole ha un impatto decisamente maggiore rispetto alle presunte conseguenze dell’aumentata CO2 nel manipolare le temperature del Pianeta.
E inoltre la CO2 non è da considerare la causa bensì la conseguenza dell’aumento termico del Pianeta. Ed ecco che dunque i conti tornano.
A proposito di gas cosiddetti serra (CO2 e metano), gli scienziati della NASA ci propongono i numeri: l’immissione annuale di questi gas è diminuita da 0.05 W/m2 del periodo 1980-85 a 0.035 W/m2 degli anni recenti.
Tuttavia, secondo i calcoli della stessa NASA, in accordo con la teoria del Global Warming antropico, ciò farebbe comunque innalzare le temperature di 0,15°C per decade.
Il calcolo però, precisano giustamente, risulta puramente teorico. E difatti lo scenario viene già smentito dalla realtà che contrappone il dato empirico riferito alle emissioni di CO2 (ipotetico aumento delle temperature globali di 0,15°C per decade) ad una incipiente e concreta flessione della risalita termica globale, evento già in atto.
E questo dato reale appare in perfetta sincronia con un solo elemento, anch’esso reale: il prolungato minimo solare.



_________________
Arpiolide dal 2008
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 547
Iscritto il: 03/12/2008, 19:45
Località: venezia
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/02/2009, 17:03 
AGGIUNGO QUESTO BELL'ARTICOLONE CHE MAGARI PUò ESSERE DI APERTURA PER QUALCUNO A DEI RIPENSAMENTI.

http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/

Riscaldamento globale: verità e fantasie
di Bruno Carli, Head of Earth Observation CNR,
Paolo Saraceno, INAF

In questi giorni sono comparsi sui giornali numerosi articoli in cui si annuncia la fine della “teoria” del riscaldamento globale. Gli articoli raccolgono le testimonianze di numerosi scettici, tutti concordi nel sostenere che la scienza sbaglia e che la morsa di gelo, che ha colpito l’Europa nei giorni dell’epifania, mostra che la terra si sta raffreddando e non scaldandosi.
Prese di posizione di questo tipo compaiono di tempo in tempo sui giornali e nascono dal grossolano errore di confondere la Meteorologia con la Climatologia, di confondere quello che succede giorno per giorno, con medie annuali che tracciano l’evoluzione del clima. Per un climatologo un’estate o un inverno caldo non sono la prova del riscaldamento globale, tanto meno lo sono le estati o gli inverni più freddi del solito.


Tra gli articoli fantasiosi di questi giorni alcuni addirittura sostengono che i ghiacci polari sono tornati ai valori del 1979, affermazione non vera, come mostra la figura qui riportata per l’emisfero nord dove c’è stata la maggiore variazione. Il fatto che un minimo del 1978 coincida con un massimo del 2008 (riga rossa), significa solo che abbiamo avuto un inverno più freddo di quelli che lo hanno preceduto, ma non che si sia riformata la spessa banchina polare che c’era in passato, così come non basterà il freddo di questo inverno a riportare i ghiacciai alpini ai livelli di 30 anni fa. L’effetto climatico importante è il lento e sistematico cambiamento evidenziato dalla curva blu.




Figura: Estensione dei ghiacci nell’emisfero nord. La decrescita si accentua a partire dal 2000. Da , sito del Polar Research Group, dell’Università dell’Illinois che contiene dati e animazioni sui ghiacci polari a partire dal 1979.

Il motivo che ha portato gli scienziati a parlare di variazioni climatiche come di un fatto e non di una teoria è l’aver misurato, nell’ultimo secolo, la crescita di quasi un grado della temperatura media della terra. Un incremento notevole, se consideriamo che tra le temperature medie registrate, dai carotaggi dei ghiacci polari, durante le glaciazioni e i massimi di temperatura dell’ultimo milione d’anni la differenza è di soli 5 gradi.

È questa “piccola” variazione di temperatura media, questo grado in più, che ha avuto gli effetti secondari di cui si parla di continuo: lo spostamento verso nord di molte specie, la crescita dei tifoni e degli uragani (quasi triplicati negli ultimi 20 anni), la riduzione dei ghiacciai alpini e polari. Anche se lente, le variazioni climatiche hanno forti influenze sulle specie che abitano la terra e sono la sola causa accertata delle estinzioni di massa avvenute in passato (anche quella dei dinosauri è avvenuta per variazioni climatiche in quel caso causate dall’impatto di un meteorite).

L’uomo avverte poco le variazioni climatiche perché su scala annuale sono piccole; spesso anzi non le percepiamo neanche perché viviamo in ambienti artificiali dove il caldo e il freddo sono molto mitigati. Gli animali e le specie vegetali, che invece vivono all’esterno, hanno colto da tempo questi cambiamenti e molte specie (non tutte gradevoli, come la zanzara tigre) si sono spostate a nord e molti migratori hanno da tempo cambiato le loro abitudini.

Il riscaldamento globale è quindi un fatto che su basi scientifiche non può più esser messo in discussione. Si può invece sostenere che l’uomo non ne sia responsabile e che l’aumento dei gas serra che si osserva è una conseguenza e non la causa del riscaldamento globale (anche un aumento di temperatura dovuto ad altre cause provoca un aumento dei gas serra per degassamento dei mari). Non esiste infatti, oggi, una misura che permetta di affermare oppure negare con certezza che la causa prima del riscaldamento globale siano i gas serra emessi dall’uomo.

Anche se non ci sono prove certe, le evidenze sono a favore della responsabilità umana in particolare ci sono due fatti che la “certificano”: il primo è che la temperatura ha cominciato a crescere quando l’uomo ha aumentato l’emissione dei gas serra; la seconda che, in tanti anni, non si è ancora identificata una causa diversa dai gas serra antropici che possa giustificare il riscaldamento che si osserva (la radiazione emessa dal sole, ad esempio, misurata con precisione da 50 anni, oscilla di un qualche punto per mille attorno a un valore costante e non giustifica quindi la crescita di temperatura che si osserva).

La prudenza dovrebbe quindi suggerire di ridurre le emissioni dei gas serra almeno sino a quando non si riuscirà a dimostrare che esiste una causa diversa dall’uomo. Sarebbe drammatico avere tra qualche anno la conferma della responsabilità umana e scoprire che è troppo tardi per intervenire (i fenomeni climatici hanno inerzie lunghissime, e potrebbero essere necessari millenni per ripristinare le condizioni iniziali). Anche nell’improbabile ipotesi che si scoprisse l’esistenza di una causa esterna, non è neanche sensato dare, con i gas serra prodotti dall’uomo, un altro contributo al riscaldamento globale aumentando il rischio di catastrofe.

Sia l’uomo, o altro, il principale responsabile del riscaldamento globale, il problema che ci si dovrà presto porre è come fermarlo. Per cui è probabile che in futuro non si dovranno solo ridurre le emissioni di gas serra, ma anche cercare di capire come rimuovere dall’atmosfera quelli emessi nei secoli scorsi.

Fonte:
da Richard mar 17 feb 2009, 16:32



_________________
"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." Albert Einstein
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13915
Iscritto il: 03/12/2008, 20:45
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/02/2009, 20:08 
Cita:
estraterrestre ha scritto:

AGGIUNGO QUESTO BELL'ARTICOLONE CHE MAGARI PUò ESSERE DI APERTURA PER QUALCUNO A DEI RIPENSAMENTI.

http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/

Riscaldamento globale: verità e fantasie
di Bruno Carli, Head of Earth Observation CNR,
Paolo Saraceno, INAF

In questi giorni sono comparsi sui giornali numerosi articoli in cui si annuncia la fine della “teoria” del riscaldamento globale. Gli articoli raccolgono le testimonianze di numerosi scettici, tutti concordi nel sostenere che la scienza sbaglia e che la morsa di gelo, che ha colpito l’Europa nei giorni dell’epifania, mostra che la terra si sta raffreddando e non scaldandosi.
Prese di posizione di questo tipo compaiono di tempo in tempo sui giornali e nascono dal grossolano errore di confondere la Meteorologia con la Climatologia, di confondere quello che succede giorno per giorno, con medie annuali che tracciano l’evoluzione del clima. Per un climatologo un’estate o un inverno caldo non sono la prova del riscaldamento globale, tanto meno lo sono le estati o gli inverni più freddi del solito.


Tra gli articoli fantasiosi di questi giorni alcuni addirittura sostengono che i ghiacci polari sono tornati ai valori del 1979, affermazione non vera, come mostra la figura qui riportata per l’emisfero nord dove c’è stata la maggiore variazione. Il fatto che un minimo del 1978 coincida con un massimo del 2008 (riga rossa), significa solo che abbiamo avuto un inverno più freddo di quelli che lo hanno preceduto, ma non che si sia riformata la spessa banchina polare che c’era in passato, così come non basterà il freddo di questo inverno a riportare i ghiacciai alpini ai livelli di 30 anni fa. L’effetto climatico importante è il lento e sistematico cambiamento evidenziato dalla curva blu.




Figura: Estensione dei ghiacci nell’emisfero nord. La decrescita si accentua a partire dal 2000. Da , sito del Polar Research Group, dell’Università dell’Illinois che contiene dati e animazioni sui ghiacci polari a partire dal 1979.

Il motivo che ha portato gli scienziati a parlare di variazioni climatiche come di un fatto e non di una teoria è l’aver misurato, nell’ultimo secolo, la crescita di quasi un grado della temperatura media della terra. Un incremento notevole, se consideriamo che tra le temperature medie registrate, dai carotaggi dei ghiacci polari, durante le glaciazioni e i massimi di temperatura dell’ultimo milione d’anni la differenza è di soli 5 gradi.

È questa “piccola” variazione di temperatura media, questo grado in più, che ha avuto gli effetti secondari di cui si parla di continuo: lo spostamento verso nord di molte specie, la crescita dei tifoni e degli uragani (quasi triplicati negli ultimi 20 anni), la riduzione dei ghiacciai alpini e polari. Anche se lente, le variazioni climatiche hanno forti influenze sulle specie che abitano la terra e sono la sola causa accertata delle estinzioni di massa avvenute in passato (anche quella dei dinosauri è avvenuta per variazioni climatiche in quel caso causate dall’impatto di un meteorite).

L’uomo avverte poco le variazioni climatiche perché su scala annuale sono piccole; spesso anzi non le percepiamo neanche perché viviamo in ambienti artificiali dove il caldo e il freddo sono molto mitigati. Gli animali e le specie vegetali, che invece vivono all’esterno, hanno colto da tempo questi cambiamenti e molte specie (non tutte gradevoli, come la zanzara tigre) si sono spostate a nord e molti migratori hanno da tempo cambiato le loro abitudini.

Il riscaldamento globale è quindi un fatto che su basi scientifiche non può più esser messo in discussione. Si può invece sostenere che l’uomo non ne sia responsabile e che l’aumento dei gas serra che si osserva è una conseguenza e non la causa del riscaldamento globale (anche un aumento di temperatura dovuto ad altre cause provoca un aumento dei gas serra per degassamento dei mari). Non esiste infatti, oggi, una misura che permetta di affermare oppure negare con certezza che la causa prima del riscaldamento globale siano i gas serra emessi dall’uomo.

Anche se non ci sono prove certe, le evidenze sono a favore della responsabilità umana in particolare ci sono due fatti che la “certificano”: il primo è che la temperatura ha cominciato a crescere quando l’uomo ha aumentato l’emissione dei gas serra; la seconda che, in tanti anni, non si è ancora identificata una causa diversa dai gas serra antropici che possa giustificare il riscaldamento che si osserva (la radiazione emessa dal sole, ad esempio, misurata con precisione da 50 anni, oscilla di un qualche punto per mille attorno a un valore costante e non giustifica quindi la crescita di temperatura che si osserva).

La prudenza dovrebbe quindi suggerire di ridurre le emissioni dei gas serra almeno sino a quando non si riuscirà a dimostrare che esiste una causa diversa dall’uomo. Sarebbe drammatico avere tra qualche anno la conferma della responsabilità umana e scoprire che è troppo tardi per intervenire (i fenomeni climatici hanno inerzie lunghissime, e potrebbero essere necessari millenni per ripristinare le condizioni iniziali). Anche nell’improbabile ipotesi che si scoprisse l’esistenza di una causa esterna, non è neanche sensato dare, con i gas serra prodotti dall’uomo, un altro contributo al riscaldamento globale aumentando il rischio di catastrofe.

Sia l’uomo, o altro, il principale responsabile del riscaldamento globale, il problema che ci si dovrà presto porre è come fermarlo. Per cui è probabile che in futuro non si dovranno solo ridurre le emissioni di gas serra, ma anche cercare di capire come rimuovere dall’atmosfera quelli emessi nei secoli scorsi.

Fonte:
da Richard mar 17 feb 2009, 16:32


Il vero problema è che i Governi non ci dicono la verità sul perchè negli ultimi anni si è entrati in Clima più caldo di com'era prima.
L'aumento sconsiderato di emissioni elettromagnetiche su alte ed altissime frequenze,stà facendo diventare il Pianeta Terra un Forno a Microonde.
Siccome la maggiore potenza di emissioni cè l'hanno in mano i militari,allora per sviare il problema,hanno messo in giro la voce del problema dei gas Serra.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/08/2012, 18:51 
CI SONO NOTIZIE SOTTO AL SOLE?

Articolo di Alessandro Tonnetti
Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.7984

Secondo lo State of the Climate Global Analysis recentemente pubblicato dal NOAA - National Atmosphere and Ocean Administration - la temperatura media globale della superficie terrestre per il mese di Maggio 2012 è stato la più calda di mai registrata, con 1.21°C (2.18°F) al di sopra della media (fig.1). Ha anche battuto il record quale il maggio più caldo nell'emisfero del nord, collocandosi subito dopo il record globale di maggio 2010. Le conseguenze sono evidenti in tutto l'emisfero settentrionale.

Immagine

Immagini satellitari mostrano che il ghiaccio Petermann, nel nord-ovest della Groenlandia, ha perso un pezzo di ghiaccio di 120 chilometri quadrati, il doppio di Manhattan, con il conseguente innalzamento dell'oceano e delle temperature nel nord della Groenlandia (fig.2).

Immagine

Un altro risultato di questo riscaldamento, secondo il National Snow and Ice Data (NSID) della NOAA, è che il disgelo del permafrost sta trasformando l'area Artica da serbatoio di carbonio in fonte di carbonio. Difatti il disgelo del permafrost rilascerà carbonio allo stesso ritmo dell'attuale deforestazione. Ma queste emissioni contengono anche quantità significative di metano, quindi l'effetto complessivo potrebbe essere 2.5 volte quello della deforestazione. Recenti rapporti dall'estremo nord Nord danno prova di incendi nella tundra, il rilascio di carbonio antico, bolle CH4 dai laghi (fig. 3) e giganteschi cumuli di carbonio nel suolo ghiacciato. Come riportato sulla rivista Nature dello scorso Novembre 2011, “una delle ultime stime è che circa 18.8 milioni di chilometri quadrati dei terreni del Nord contengono intorno a 1,700 miliardi di tonnellate di carbonio organico - che rappresentano i resti di piante e animali che si sono accumulati sul terreno nell'arco di migliaia di anni. Si tratta di circa quattro volte in più di tutto il carbonio emesso da attività umana in tempi moderni e il doppio di quanto non sia nell'atmosfera ora".

Immagine

Nell'altro emisfero, entro la fine dell'anno, l'oceano Pacifico potrebbe vedere il ritorno di El Niño, un flusso di calore oceanico in grado di destabilizzare gran parte dei regimi di precipitazione dal Cile alla Cina. Ma anche dalla tundra Siberiana alle isole Artiche dal Sud del Pacifico, il clima fa notizia: (Reuters - New York, 2 Luglio 2012) “più di 2,000 record di temperature sono stati eguagliati o superati in una settimana quando un'ondata di caldo ha cotto gran parte degli Stati Uniti, e nell'arco dell'intero mese oltre 3,000 record sono stati superati, secondo una dichiarazione del NOAA” (fig.4).

Immagine

Tali prove convincenti sul riscaldamento globale e le sue strani manifestazioni, tuttavia, non portano ad un accordo sulla politica per combatterlo. Con l'avvicinarsi delle elezioni Americane, si sta surriscaldando il dibattito tra chi vuole agire ora e coloro che sostengono che noi esseri umani non possiamo essere ritenuti responsabili per i capricci del clima.
Gli scettici sostengono che un'ampia variabilità termica, a prescindere dall'attività umana, è sempre stata normale, e che il cambiamento climatico rimane 'gestibile'. Altri replicano che la siccità e le ondate di calore in Nord America stanno devastando una sostanziale parte della raccolta del mais (quindi aumentando il suo prezzo previsto nel 2013), diversi incendi boschivi stanno devastando vaste zone residenziali in Colorado, e alcune zone della costa Americana finiranno sott'acqua in questo stesso secolo. Mentre la lista aumenta, la situazione sembra meno gestibile di quanto venga dichiarato. Temperature torride, mancanza di pioggia primaverile e neve invernale stanno condannando le stesse colture e bestiame dei produttori Americani, tipici negazionisti del riscaldamento globale. Questi sono sostenitori dello stesso partito costituito da coloro che, presumibilmente, ottengo profitti tramite attività che provocano il riscaldamento globale, quali compagnie petrolifere, industrie inquinanti e settori finanziari/politici che se ne avvantaggiano.
E mentre il dibattito si surriscalda, altri governi nazionali rimangono inefficaci. Alcuni, in particolare, sostengono che ogni governo sarebbe svantaggiato nel mercato globale se agisse per conto proprio nel regolamentare le emissioni di carbonio. Infatti la fuga di capitali e la perdita di posti di lavoro alienerebbe gli elettorati nazionali (le enormi somme di denaro che transitano dalle grandi multinazionali ai politici rappresenta poi un altro ostacolo al progresso). Nel marzo 2012, la Camera del Commercio statunitense ha mandato una petizione alla U.S. Envirnmental Protection Agency (EPA), chiedendo di evitare di regolamentare l'emissione di carbonio perché nel caso in cui si verificasse il riscaldamento globale “ la popolazione può abituarsi ai climi più caldi tramite una serie di adattamenti comportamentali, fisiologici e tecnologici." Nel 2009 la Camera del Commercio statunitense ha superato entrambi i Comitati Nazionali sulla spesa politica dei Repubblicani e Democratici, in un paese che costituisce il 19% delle emissioni globali di carbonio.
L'utilizzo dei fossili combustibili rimane predominante, stimolando lo stesso ciclo di produzione inquinante, senza fornire incentivi per il passaggio alle energie rinnovabili. Per rompere questo circolo vizioso, un'alternativa è quella in cui tutti i Paesi prendano decisioni simultanee per affrontare il riscaldamento globale. Questo sarebbe dovuto essere l'obiettivo degli incontri a Rio 2012, Copenhagen 2009, o dello stesso protocollo di Kyoto - in vigore dal 2005 - il quale invitava tutte le politiche nazionali a convergere su un'agenda comune per limitare i gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Comitati internazionali hanno fissato 2 gradi Celsius quale limite all'aumento di temperature che corrisponde ragionevolmente a 565 Gigatoni di anidride carbonica entro metà secolo. Ma la quantità stimata di carbonio presente nelle riserve di carbone, gas e petrolio delle società che si occupano di combustibili fossili ammonta a 2795 Gigatoni. Questa cifra è cinque volte superiore a 565, ed è già inserita nei bilanci nazionali e nei piani finanziari delle imprese. Inoltre, come riportato da AP a New York nel 8 Marzo 2012: “Exxon sostiene che spenderà 185 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per trovare nuovi fonti di petrolio e gas naturale.”
Mentre i giornali ricoprono il mondo con parole come catastrofe, apocalisse e calamità, prove scientifiche continuano ad uscire dai circoli di esperti per preoccupare i consiglieri dei governi. Ci stiamo avvicinando a punti critici di non-reversibilità nella nostra biosfera, e i dati sperimentali saranno interpretati probabilmente come una questione economica e di sicurezza civile. Questa situazione potrebbe evolvere verso punti di non-reversibilità politica, spingendo i governi ad approvare finalmente politiche ambientali simultanee. Nel frattempo, però, la crisi climatica sta facendo diventare il pianeta più caldo, più piccolo e più paranoico ad ogni stagione.


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/09/2012, 01:13 
Cita:
Il cambiamento climatico e la governance globale

Un raffreddamento globale, con inverni più gravi e cattiva distribuzione delle precipitazioni è atteso per i prossimi 20 anni invece del riscaldamento globale antropogenico propagandato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC).

Il riscaldamento globale è una supposizione senza fondamento scientifico. Le proiezioni climatiche, realizzate con modelli matematici, sono meri esercizi accademici, inutili come la pianificazione dello sviluppo globale.

Il suo pilastro fondamentale é che si sta intensificando l’effetto serra causate dalle attività umane che emettono biossido di carbonio (CO2) e il metano (CH4), attraverso la combustione di combustibili fossili e delle foreste tropicali, le attività agricole e di allevamento dei ruminanti.

Tuttavia, l’effetto serra non è mai stato dimostrato, non è nemmeno menzionato nei testi di fisica. Invece, sono più di cento anni che il fisico Robert W. Wood ha dimostrato che il suo concetto è falso. Le temperature sono giá state piú elevate con concentrazioni di CO2 minori di quelle attuali. Ad esempio, tra il 1925 e il 1946 l’Artico, in particolare, ebbe un aumento di 4° C con CO2 inferiore a 300 ppmv (parti per milione in volume). Oggi, la concentrazione è di 390 ppmv.

Dopo la seconda guerra mondiale, quando le emissioni sono aumentate in modo significativo, la temperatura globale è diminuita fino alla metà degli anni 1970.

Cioè, è ovvio che la CO2 non controlla il clima globale. Ridurre le emissioni, ad un costo enorme per la società, non avrà un impatto sul clima. Poiché oltre l’80% di matrice energetica globale dipende dai combustibili fossili, riducendo le emissioni significa ridurre la produzione di energia e condanneranno i paesi sottosviluppati alla povertà eterna, con crescenti disuguaglianze sociali del pianeta.

La trama del Riscaldamento globale non è nuova e ha seguito la stessa ricetta della presunta distruzione di ozono (O3) da clorofluorocarburi (CFC) tra il 1970 e 1980.

Si ipotizzó che le molecole di CFC, 5-7 volte più pesante dell’aria, possano salire a più di 40 km di quota, dove si ha la formazione di O3 e dove ogni atomo di cloro rilasciato distrugge migliaia di molecole di O3 , riducendo la sua concentrazione e permettendo una maggiore entrata di radiazione ultravioletta sulla Terra, aumentando i casi di cancro della pelle ed eliminare migliaia di specie viventi.

Incontri con gli scienziati, compresi i paesi in via di sviluppo, sono stati fatti per dare un carattere pseudoscientifico al problema inesistente, fu creato il gruppo di esperti scientifici Ozono Tendenze nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente , ed è stato redatto il Protocollo di Montreal (1987), firmato dai paesi in via di sviluppo sotto la minaccia e il ricatto di sanzioni economiche.

Nel 1995, gli autori delle equazioni chimiche che avrebbero distrutto il O3 hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica. Tuttavia, nel 2007, gli scienziati della NASA Jet Propulsion Laboratory hanno dimostrato che le loro equazioni non si verificano nelle condizioni della stratosfera antartica e non sono la causa della distruizione dello strato di ozono. Non fidatevi mai dei professorini di chimica…..

Il presunto riscaldamento globale sta seguendo la stessa procedura, con incontri scientifici O pseudoscientifici), la creazione dell’IPCC, il protocollo di Kyoto e il Nobel (la pace?) all’IPCC e Al Gore.

Si tratta di due tentativi di definire la governance globale. Quale sarà il prossimo passo? La Piattaforma intergovernativa sulla politica di biodiversità e servizi scientifici?

Fonte




_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/09/2012, 01:22 
I metodi nazisti per convincerci che l’effetto serra esiste ci sono …



PS: Si puo' attivare la traduzione automatica in italiano con il pulsante rosso cc. No pressure. [}:)]



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 803
Iscritto il: 03/12/2010, 15:59
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/09/2012, 17:43 
Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
Il cambiamento climatico e la governance globale

Un raffreddamento globale, con inverni più gravi e cattiva distribuzione delle precipitazioni è atteso per i prossimi 20 anni invece del riscaldamento globale antropogenico propagandato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC).

Il riscaldamento globale è una supposizione senza fondamento scientifico. Le proiezioni climatiche, realizzate con modelli matematici, sono meri esercizi accademici, inutili come la pianificazione dello sviluppo globale.

Il suo pilastro fondamentale é che si sta intensificando l’effetto serra causate dalle attività umane che emettono biossido di carbonio (CO2) e il metano (CH4), attraverso la combustione di combustibili fossili e delle foreste tropicali, le attività agricole e di allevamento dei ruminanti.

Tuttavia, l’effetto serra non è mai stato dimostrato, non è nemmeno menzionato nei testi di fisica. Invece, sono più di cento anni che il fisico Robert W. Wood ha dimostrato che il suo concetto è falso. Le temperature sono giá state piú elevate con concentrazioni di CO2 minori di quelle attuali. Ad esempio, tra il 1925 e il 1946 l’Artico, in particolare, ebbe un aumento di 4° C con CO2 inferiore a 300 ppmv (parti per milione in volume). Oggi, la concentrazione è di 390 ppmv.

Dopo la seconda guerra mondiale, quando le emissioni sono aumentate in modo significativo, la temperatura globale è diminuita fino alla metà degli anni 1970.

Cioè, è ovvio che la CO2 non controlla il clima globale. Ridurre le emissioni, ad un costo enorme per la società, non avrà un impatto sul clima. Poiché oltre l’80% di matrice energetica globale dipende dai combustibili fossili, riducendo le emissioni significa ridurre la produzione di energia e condanneranno i paesi sottosviluppati alla povertà eterna, con crescenti disuguaglianze sociali del pianeta.

La trama del Riscaldamento globale non è nuova e ha seguito la stessa ricetta della presunta distruzione di ozono (O3) da clorofluorocarburi (CFC) tra il 1970 e 1980.

Si ipotizzó che le molecole di CFC, 5-7 volte più pesante dell’aria, possano salire a più di 40 km di quota, dove si ha la formazione di O3 e dove ogni atomo di cloro rilasciato distrugge migliaia di molecole di O3 , riducendo la sua concentrazione e permettendo una maggiore entrata di radiazione ultravioletta sulla Terra, aumentando i casi di cancro della pelle ed eliminare migliaia di specie viventi.

Incontri con gli scienziati, compresi i paesi in via di sviluppo, sono stati fatti per dare un carattere pseudoscientifico al problema inesistente, fu creato il gruppo di esperti scientifici Ozono Tendenze nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente , ed è stato redatto il Protocollo di Montreal (1987), firmato dai paesi in via di sviluppo sotto la minaccia e il ricatto di sanzioni economiche.

Nel 1995, gli autori delle equazioni chimiche che avrebbero distrutto il O3 hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica. Tuttavia, nel 2007, gli scienziati della NASA Jet Propulsion Laboratory hanno dimostrato che le loro equazioni non si verificano nelle condizioni della stratosfera antartica e non sono la causa della distruizione dello strato di ozono. Non fidatevi mai dei professorini di chimica…..

Il presunto riscaldamento globale sta seguendo la stessa procedura, con incontri scientifici O pseudoscientifici), la creazione dell’IPCC, il protocollo di Kyoto e il Nobel (la pace?) all’IPCC e Al Gore.

Si tratta di due tentativi di definire la governance globale. Quale sarà il prossimo passo? La Piattaforma intergovernativa sulla politica di biodiversità e servizi scientifici?

Fonte




Falsità tecniche e storiche come quelle dette in questo articolo fanno rabbrividire....
:(


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/09/2012, 19:12 
Cita:
superza ha scritto:
Falsità tecniche e storiche come quelle dette in questo articolo fanno rabbrividire....


Bene, allora argomenta le tue affermazioni.....



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/09/2012, 20:02 
"Se la Terra si surriscalda colpa del Sole: l’uomo non c’entra"



Nicola Scafetta, "cervello" emigrato negli Usa è l’unico al mondo ad aver elaborato una previsione scientifica sulle temperature planetarie fino al 2100. Il Protocollo di Kyoto? Carta straccia. Non è vero che il riscaldamento globale sia provocato per il 92,5% dai gas serra




Come smascherare la più colossale bufala del secondo millennio (anche del terzo) e vivere tutti felici e contenti. L’Ipcc, Intergovernmental panel on climate change, il foro intergovernativo sul mutamento climatico istituito dalle Nazioni Unite allo scopo di studiare il riscaldamento globale del pianeta, non avrebbe capito nulla. E pensare che nel 2007 gli hanno pure conferito il premio Nobel... I rapporti di valutazione periodicamente diffusi dall’Ipcc, che sono alla base di accordi internazionali come la Convenzione dell’Onu sui cambiamenti climatici e il mitico Protocollo di Kyoto, sarebbero carta straccia, più o meno.
L’Ipcc ritiene che il riscaldamento globale della Terra vada attribuito per il 92,5% ai gas serra prodotti dall’uomo, in primis all’anidride carbonica, e per il 7,5% al Sole. Tutto sbagliato. Semmai sembrerebbe vero il contrario: è il Sole che modifica il clima e surriscalda il pianeta, non l’anidride carbonica e le schifezze emesse dai veicoli e dalle industrie, che incidono sull’innalzamento delle temperature in misura marginale. Quindi la pretesa del Protocollo di Kyoto di abbassare del 5% entro il 2012 i valori di anidride carbonica rispetto alle emissioni che si registravano nel 1990, con la speranza che le colonnine di mercurio dei termometri si comportino di conseguenza, non è soltanto ardua: è soprattutto inutile. Perché il Sole se ne impipa altamente delle umane decisioni.
A dirlo è il professor Nicola Scafetta, uno scienziato di 39 anni originario di Gaeta, che nel 1998, dopo essersi laureato in fisica a Pisa, se n’è andato a continuare i suoi studi in un’università del Texas e poi s’è trasferito a far ricerca e a insegnare al Free-electron laser laboratory della Duke University, uno dei più prestigiosi atenei degli Stati Uniti, fondato nel 1838 a Durham, nella Carolina del Nord. Scafetta è membro dell’Acrim (Active cavity radiometer irradiance monitor), centro mondiale di studio dell’irradianza solare associato alla Nasa, l’ente spaziale americano. Insomma, è uno di quelli che da noi vengono definiti «cervelli fuggiti all’estero», anche se non gli piace essere chiamato così: «Non mi sento per niente un fuggitivo. Espatriare allo scopo di confrontarsi a livello internazionale è quasi un dovere per chiunque voglia fare scienza in modo serio».
Alcuni osservatori ritengono che Scafetta possa legittimamente aspirare a diventare premio Nobel per la fisica nel 2035. Per capire il motivo del lusinghiero pronostico, basta leggere la presentazione del suo lavoro fatta dall’Us Environmental protection agency: lo scienziato italiano è l’unico al mondo ad aver elaborato una previsione scientifica sull’evolversi delle temperature planetarie da qui al 2100. Se le temperature seguiranno la sua previsione, continueranno a diminuire fino al 2030 per poi aumentare di nuovo fino al 2060. Ma già dal 2035 si potrà dire se si saranno comportate o no «alla Scafetta». E, in caso affermativo, sarà stato il nostro connazionale ad aver indicato a tutti come affrontare un problema altrimenti inintellegibile. Finora gli studiosi mondiali si sono accontentati di presentarci in proposito soltanto «scenari», che stanno alla scienza quanto i «se» stanno alla storia. Ma, come la storia non si fa con i «se», così la scienza non si fa con gli «scenari».
In parole semplici, di cosa s’è occupato?
«Ho simulato sistemi fisiologici per la diagnosi di ipossia e iperossia in pazienti a rischio».
Che c’entrano la diminuita e l’aumentata concentrazione di ossigeno nei tessuti del corpo umano? Pensavo che lei s’occupasse di clima.
«Anche. In realtà mi occupo di applicare modelli statistici a sistemi complessi non lineari, come quello che ho appena detto o come, appunto, le influenze del Sole, più precisamente dell’intero sistema solare, sul clima terrestre».
Oggi il «politicamente corretto» afferma che è l’uomo, con le sue emissioni di gas serra, a governare, anzi a sgovernare, il clima. Lei invece sostiene che è l’intero sistema solare, ho afferrato bene?
«A teorizzare che l’uomo governa il clima, e a essere stato insignito del premio Nobel per tale teoria, è l’Intergovernmental panel on climate change. Ma si ricordi che fu, quello dato all’Ipcc, un Nobel per la pace, non per la scienza. Secondo questi signori, il nostro pianeta rischia di raggiungere un punto di non ritorno se non s’interrompono al più presto le emissioni di CO2».
Cioè di anidride carbonica. E invece lei non crede a questo rischio?
«La Terra in passato, nel periodo cosiddetto Cambriano, 500 milioni d’anni fa, ha avuto già occasione di raggiungere questo presunto punto di non ritorno, quando la concentrazione di CO2 fu non 1,2 volte superiore ai livelli pre-industriali, com’è oggi, bensì 20 volte, diconsi 20, più elevata. Purtroppo l’umanità non misura gli eventi col metro della storia, in questo caso preistoria, ma con quello della cronaca. Senza rendersi conto che un secolo o due secoli sono niente, sul calendario del tempo. E gli eventi climatici seguono il calendario del tempo».
Com’è che all’Ipcc sono giunti alle loro conclusioni, a suo avviso avventate per non dire totalmente sballate?
«Fondandosi su modelli climatici chiamati General circulation models, che sono stati poi usati per fare proiezioni nel corso del XXI secolo, assumendo diversi scenari possibili. Questi modelli furono sviluppati prima del 2004, quando si credeva che la temperatura del pianeta fosse rimasta quasi costante nei mille anni precedenti all’era industriale. La credenza ebbe origine da un’analisi statistica effettuata nel 1998 da uno studioso, Michael Mann. Oggi sappiamo che è completamente errata. Inoltre, i cambiamenti climatici sono fortemente condizionati dalle nuvole, dal vapore acqueo, che è in assoluto il principale gas serra, e dalle correnti oceaniche, e i modelli attuali non tengono correttamente conto di questi contributi. I modelli hanno predetto un riscaldamento continuo della Terra in concomitanza con una continua crescita di CO2 durante gli ultimi dieci anni, ma questo riscaldamento non s’è avuto né negli anni dal 1940 al 1975, cioè in pieno boom industriale, né negli ultimi otto anni: in entrambi i periodi s’è osservato un raffreddamento del clima, non un riscaldamento. Inspiegabile, non trova?».
Trovo.
«E se si usano i modelli all’incontrario, cioè per “predire” il passato, essi non riproducono il forte riscaldamento occorso negli anni dal 1910 al 1940. Infine, i modelli che ho citato predicono un riscaldamento piuttosto vistoso nella media e alta troposfera, a circa 10 chilometri sopra l’equatore, ove invece le misurazioni satellitari degli ultimi trent’anni registrano un rinfrescamento».
Ha dell’altro da dire contro questi modelli?
«Be’, sì. Numerosi dettagli suggeriscono che essi non riproducono le oscillazioni viste per decenni nei dati della temperatura. E sistematicamente sottostimano gli effetti dei cicli solari sul clima».
Siamo giunti al cuore della questione: il Sole. Don Ferrante nei Promessi sposi incolpa le stelle dell’epidemia di peste. Lei invece attribuisce alla stella più vicina alla Terra il surriscaldamento del pianeta.
«Già. La domanda che una persona sensata dovrebbe porsi è: che cosa ha causato il riscaldamento della Terra nel trentennio 1910-1940, quando le emissioni di gas serra provocate dall’uomo erano pressoché irrilevanti? E scoprirebbe così che quello fu un periodo di forte crescita dell’attività solare, al pari del ciclo di circa tre secoli noto ai geologi come “periodo caldo medievale”. Mentre un periodo di scarsa attività solare, chiamato dagli astronomi “minimo di Maunder”, fu quello dei tre secoli attorno al 1600, noto ai geologi come “piccola era glaciale”».
Lei s’è posto la domanda.
«Sì. Ma ho seguito un approccio completamente diverso dall’Ipcc per rispondermi».
Mi spieghi questo approccio.
«Ci provo. Vede, i modelli dell’Ipcc, nel tentativo di contemplare la massima quantità di informazioni possibili, hanno incluso un numero enorme di parametri. Ma con un numero enorme di parametri liberi si può ottenere qualunque risultato. Il grande matematico John von Neumann usava dire: “Datemi 4 parametri e vi simulo al calcolatore un elefante; datemene 5 e gli faccio muovere la proboscide”. I modelli climatici, sebbene contengano centinaia di parametri, o forse proprio per questo, simulano malissimo la realtà. Io ho usato un criterio che chiamerei fenomenologico. Sono partito direttamente dai dati reali sul clima disponibili sin dal 1850 e ne ho fatto una dettagliata analisi statistica».
L’esito dell’analisi qual è stato?
«Ho potuto notare la presenza di cicli: i più importanti sono un ciclo di 60 anni e uno di 20. Quindi mi sono domandato quale fosse la loro origine, e credo di aver trovato la risposta. I cicli di 60 e 20 anni sono due cicli naturali, che influenzano tutto il sistema solare: il periodo sinodico di Giove e Saturno, precisamente 20 anni, e il periodo dell’orbita combinata di Giove e Saturno, precisamente 60 anni. Giove e Saturno col loro movimento intorno al Sole producono onde gravitazionali e magnetiche, che investono tutto il sistema solare e fanno letteralmente “ballare” anche il Sole e la Terra: i due maggiori periodi di queste onde sono proprio 20 e 60 anni. Ma forse un paragone tra il mio approccio e quello dei grossi modelli adottati dall’Ipcc può farle meglio capire lo spirito dell’analisi che ho condotto».
Sentiamo.
«Immagini che io voglia prevedere i suoi movimenti quotidiani per i prossimi giorni. Potrei cercare di costruire un modello che contenga decine di parametri liberi: lo stato di salute suo e dei suoi familiari, il traffico, le condizioni meteorologiche, i suoi interessi, il suo lavoro, eccetera, e usare quindi il modello per prevedere i suoi movimenti futuri in rapporto al variare dei parametri, cioè al variare degli scenari. Oppure potrei fare diversamente: studiare i suoi effettivi movimenti degli ultimi 100 giorni, analizzarli statisticamente in modo da enucleare gli elementi di ripetibilità che mi consentano di “prevedere” i suoi movimenti degli ultimi 1.000 giorni. Poi, se la “previsione” eseguita sul passato riproduce accuratamente questo stesso passato, ecco che allora posso usare il modello per avanzare una previsione vera sul futuro. Io ho fatto appunto così. Un mio modello si basa unicamente sul Sole: utilizza due informazioni statistiche presenti nella temperatura degli ultimi 30 anni e degli ultimi 150 anni, e ricostruisce più di 400 anni di clima. Un altro mio modello si basa sui pianeti: usa le informazioni degli ultimi 75 anni e riproduce i precedenti 75 anni».
Risultato?
«In entrambi i casi l’accuratezza delle “previsioni” sul passato è sbalorditiva. Ho quindi usato i miei modelli per fare previsioni da qui al 2100. Il punto centrale è che l’analisi da me fatta evidenzia che almeno il 60% del riscaldamento del clima terrestre osservato sin dal 1975 è causato dalle attività del Sole e degli altri pianeti. E, se così è, dovremmo attenderci un raffreddamento fino agli anni Trenta di questo secolo. Bisognerebbe pubblicare sul
Giornale il grafico che ho disegnato al riguardo».
Manca lo spazio. Al massimo può esibirlo al fotografo che deve farle il ritratto, così lo vedranno anche i lettori.
«Il grafico mostra un tracciato rosso indicante la temperatura globale registrata dal 1850 in poi e le previsioni da qui al 2100 basate sul mio modello planetario. Per il futuro sono indicate con curve nere due diverse ipotesi: quella in cui la temperatura mantenga l’attuale fase di crescita e quella in cui la componente secolare dell’attività solare dovesse per qualche ragione ridursi, come peraltro altre considerazioni fanno presumere. Il futuro previsto da me appare ben diverso dalle proiezioni catastrofiche dell’Ipcc, rappresentate dalla curva tratteggiata in azzurro».
C’è nella comunità scientifica qualche altro studioso convinto che non siano le attività umane a governare il clima?
«Ne esistono moltissimi. Faccio parte di un comitato non governativo, l’Nipcc, Nongovernmental international panel on climate change, che ha prodotto quest’anno un corposo rapporto, il Climate change reconsidered, il quale è giunto alla conclusione che è la natura, e non l’uomo, a governare il clima. Questa conclusione è stata fatta propria da oltre 31.000 scienziati americani».
Insomma, dobbiamo ridurre le emissioni di anidride carbonica sì o no?
«La CO2, pur non essendo inquinante, è un gas serra e quindi influenza il clima. Ma attenzione: anche pochi centesimi di euro sono denaro e influenzano la nostra ricchezza. Il punto è che la CO2 antropogenica, cioè prodotta dall’uomo, non ha sul clima quell’influenza squassante e conclamata che ci vorrebbe far credere l’Ipcc. La CO2 è una molecola indispensabile per la fotosintesi clorofilliana che fa vivere tutte le piante. Maggiore CO2 significa quindi più vegetazione rigogliosa, più raccolti, più cibo per uomini e animali. Meglio cercare di adattarsi ai cambiamenti climatici piuttosto che tentare di governarli. Il clima è veramente un gigante di proporzioni impensabili. Fa quello che vuole, ci schiaccia quando vuole e come vuole».

Source: "Se la Terra si surriscal...’entra" - IlGiornale.it



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 803
Iscritto il: 03/12/2010, 15:59
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/09/2012, 00:04 
Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
superza ha scritto:
Falsità tecniche e storiche come quelle dette in questo articolo fanno rabbrividire....


Bene, allora argomenta le tue affermazioni.....



Non è facile sintetizzare, ci provo.
Allora il periodo centrale del 1900 in cui c'è stato un aumento delle temperature senza aumento della Co2 a cui fa riferimento l'articolo, è abbastanza conosciuto.

Primo l'aumento fù di 2 gradi (1,5 considerando la deviazione standard) e non di 4.

Secondo il periodo è di circa dieci anni.

Terzo l'aumento rientra nella deviazione standard di riferimento; Tanto è che non ha causato grosse diminuizioni nell'estensione dei ghiacci, in quel periodo (si parla comunque di 3 volte il ghiaccio che c'è nel 2012)

Quarto e qui si rasenta il ridicolo, l'assunzione che visto l'aumento della temperatura senza aumenti di co2 si dimostra che l'aumento di CO2
non causa aumento di temperatura è quanto meno ascientifico:
E' chiaro che l'aumento delle temperature dipende da più fattori ed identidicare un periodo in cui la temperatura è aumentata senza grosse variazioni di Co2, di certo prova solo che la temperatura aumenta per una molteplicità di cause!
Derivare da questo che la un aumento di Co2 non innalza la temperatura è chiaramente tendenzioso oltrechè errato.

In ogni caso per approfondire meglio la questione di quel periodo del 1940 e per avere un panorama del problema, penso che leggendo gli articoli dei link sottostanti, si possa capire senza ombra di dubbio.
(mi spiace che in inglese e lunghetti ma ne vale la pena leggerli)

Capire la spirale del calo del ghiaccio artico

http://thinkprogress.org/climate/2012/0 ... th-spiral/

Aggiustare i modelli perchè le previsioni fatte sinora sono troppo ottimistiche

http://thinkprogress.org/climate/2012/0 ... r-science/


Ricordando che quest'anno è stato raggiunto un record di minima estensione del polo nord 3.5 milioni contro il precedente record di 4.2,
allego link rappresentazione grafica ghiaccio al polo nord da satellite jaxa (osservazione giornaliera)
http://www.ijis.iarc.uaf.edu/cgi-bin/se ... cgi?lang=e

Link al grafico cartesiano
http://www.ijis.iarc.uaf.edu/en/home/seaice_extent.htm

Contestualmente La stima della prima estate con il mare artico completamente sciolto passa dal 2030 al 2016 (io credo il 2017)

http://thinkprogress.org/climate/2012/0 ... -continue/


Concludo con l'osservazione che l'aumento del livello dei mari è salito di 9 volte nel periodo
La curva del trend indica oramai i +2 metri del 2100 come conservativi.

Saluti!


Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 803
Iscritto il: 03/12/2010, 15:59
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/09/2012, 00:15 
Cita:
Wolframio ha scritto:

"Se la Terra si surriscalda colpa del Sole: l’uomo non c’entra"
CUT...


CNR - Riscaldamento globale: il Sole non c'entra
Comunicato stampa - Studiato per la prima volta in modo specifico il legame recente tra radiazione solare e temperature utilizzando un modello sviluppato dal premio Nobel Clive Granger. La ricerca dell'Iia-Cnr, pubblicata su Environmental Research Letters, mostra che dagli anni '60 del secolo scorso sono soprattutto i gas serra a influenzare il clima....
Link completo

http://www.lescienze.it/lanci/2012/09/1 ... a-1254525/

Tutto e il contrario di tutto come puoi vedere
Divide et Impera...

Ma in ogni caso dico, anche non volendo trattare a fondo la questione,
visto che 6 delle 10 più potenti compagnie al mondo sono le compagnie energetiche il cui business è vendere sostanze che emettono gas serra, non vi sovviene quale delle 2 tesi sia quella più tendenziosa?
Saluti


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/09/2012, 02:12 
Cita:
superza ha scritto:
Quarto e qui si rasenta il ridicolo, l'assunzione che visto l'aumento della temperatura senza aumenti di co2 si dimostra che l'aumento di CO2
non causa aumento di temperatura è quanto meno ascientifico:


Data l'ora non intendo dilungarmi sulla questione.
Tuttavia faccio notare che il tuo post riporta solo riferimenti alla diminuzione della massa artica senza tuttavia dimostrare alcun collegamento con l'aumento della CO2. Tra l'altro posso ribaltare la stessa accusa di ascientificita' sulla pretesa di correlare l'aumento di CO2 con l'aumento delle temperature. Inoltre prendere in esame solo il periodo di salita di una curva per avvalorare tale tesi penso possa essere considerato se non dolosamente sospetto almeno decisamente scorretto (e qui ovviamente non mi riferisco a te ma agli articoli citati [;)]).

Vorrei poi sottoporre alla vostra attenzione i seguenti grafici:

Correlazione delle temperature artiche con l’irradianze solare
Immagine

Correlazione delle temperature artiche con la CO2
Immagine

Variazione di temperatura per la durata del ciclo delle macchie solari
Immagine

Da cui si evince molto chiaramente che la correlazione tra CO2 e temperature e' alquanto fantasiosa e pretestuosa, mentre appare con disarmante evidenza la correlazione con la causa solare, principale (ma non unica) responsabile dell'aumento di temperatura dell'ultimo secolo. (http://ase.tufts.edu/cosmos/view_picture.asp?id=116)

Infine, direi che sarebbe meglio evitare di valutare le tesi sulla base della supposta tendenziosita' delle stesse e basarsi maggiormente sui dati a disposizione.


Ultima modifica di zakmck il 15/09/2012, 02:12, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 129 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5 ... 9  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 19/04/2024, 08:58
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org