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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 20/05/2021, 18:13 
Perché Bill Gates e il Pentagono stanno liberando zanzare OGM nelle Florida Keys?


Nonostante le forti proteste dei residenti, la US Environmental Protection Agency (l’Agenzia Americana di Protezione Ambientale) e le Florida agencies (le agenzie della Florida) hanno approvato il controverso rilascio nelle Florida Keys di milioni di zanzare killer geneticamente modificate o create in laboratorio tramite “editing genomico.” Allo stesso tempo, [Eric Lander], il discusso Presidential Science Adviser (Consulente Scientifico del Presidente) nominato da Biden è impegnato nello sviluppo della tecnologia CRISPR, usata per modificare geneticamente praticamente qualsiasi cosa: dalle zanzare, ai vaccini mRNA di Pfizer e Moderna, ai salmoni creati in laboratorio. Questa associazione tra Bill Gates, il Pentagono e la lobby della eugenetica è, a dir poco, allarmante.

Il 30 aprile, il Florida Keys Mosquito Control District (Distretto di Controllo delle Zanzare delle Florida Keys ) e l’azienda biotecnologica Oxitec hanno annunciato che inizieranno il rilascio di circa 750 milioni di zanzare Aedes Aegypti geneticamente modificate usando la tecnologia di editing genomico CRSPR. Le Aedes Aegypti rappresentano solo circa il 4% della popolazione di zanzare delle Keys. Il rilascio si scontra con l’aspra opposizione dei residenti e dei gruppi ambientalisti che avevano chiesto un referendum in concomitanza con le elezioni [presidenziali] dell’anno scorso, referendum che, guarda caso, era stato rifiutato dal Mosquito Control Board (centro di controllo delle zanzare). Oxitec e il Centro dichiarano che lo scopo del rilascio è l’eliminazione delle Aedes Aegypti, ritenute portatrici della febbre del dengue, della Zika e di altre malattie.

Il progetto, che nelle dichiarazioni stampa appare positivo, in realtà è allarmante sotto molti aspetti. Prima di tutto, per il rifiuto di autorizzare un voto cittadino sul controverso rilascio di zanzare OGM. In secondo luogo, perché non esistono analisi sul rapporto rischio-beneficio nel rilascio di milioni di zanzare i cui tratti genetici mutano in maniere spesso imprevedibili. Vale la pena correre il rischio che, per colpa del progetto, emerga per mutazione una varietà di zanzare ancora più resistente? Nessuno lo può sapere. Le tecniche tradizionali per il controllo delle zanzare, fino ad ora, hanno funzionato bene.

Il CEO di Oxitec, Grey Frandsen, ha una storia oscura di collaborazione con il Dipartimento di Stato Americano nei Balcani, in qualità di consulente della Marina Americana e come membro del Gruppo di Crisi Internazionale di George Soros, che, a sua volta, ha avuto un ruolo cruciale nella distruzione della Yugoslavia negli anni ’90. Senza alcuna esperienza pregressa in biotecnologia, Frandsen compare come CEO della Oxitec nel 2017. Oxitec, un’azienda inglese, è stata acquistata dalla Third Security, una società americana di capitale di rischio di Radford, Virginia, guidata da Randal J. Kirk proprietario anche dell’azienda AquaBounty, produttrice di salmoni geneticamente modificati in laboratorio tramite “editing genomico.”

IL FALLIMENTO DEL BRASILE

Oxitec aveva condotto un’altra sperimentazione con le stesse zanzare geneticamente modificate Aedes Aegypti a Bahia, in Brasile. Nel corso di una sperimentazione volta ad appurare se le zanzare create in laboratorio tramite ’“editing genomico” si sarebbero integrate con le zanzare locali portatrici della Zika, della malaria o di altre malattie, dopo un’iniziale riduzione della popolazione delle zanzare target, trascorso qualche mese la “popolazione che era stata per la maggior parte soppressa, era ritornata a livelli quasi pre-rilascio,” secondo uno studio pubblicato su Nature Reports. Un team di scienziati dell’Università di Yale e di vari istituti scientifici brasiliani aveva monitorato lo sviluppo dell’esperimento. Quello che i ricercatori avevano scoperto era che, dopo un periodo iniziale durante il quale la popolazione delle zanzare target era diminuita considerevolmente, passati circa 18 mesi, la stessa popolazione era ritornata ai livelli pre-rilascio. Non solo, lo studio aveva notato che, molto probabilmente, alcune zanzare avevano sviluppato un “vigore ibrido,” in altre parole, l’ibridazione della specie naturale con quella geneticamente modificata aveva creato “una popolazione più robusta della popolazione pre-rilascio,” che avrebbe potuto essere più resistente agli insetticidi, in pratica delle “zanzare super-resistenti” . Lo studio Oxitec in Brasile aveva concluso che “è incerto in che maniera [il rilascio di insetti geneticamente modificati] possa incidere sulla trasmissione di malattie o su altri tentativi di controllo di questi pericolosi vettori.”

In breve, le modificazioni genetiche erano imprevedibili. Un altro studio scientifico del 2020 aveva rivelato che gli insetti “sterili” ritornavano ad essere fertili, “creando delle popolazioni OGM resistenti che persistono nell’ambiente. Lo studio, pubblicato da scienziati in Cina, Germania e dalla USDA (Dipartimento americano di Agricoltura) negli Stati Uniti, dimostra che possono sorgere mutazioni spontanee in insetti da laboratorio, portando a resistenze genetiche sui tratti voluti. In altre parole, “super insetti” o zanzare.

Inoltre, l’incidenza della dengue o della Zika nelle Florida Keys non è un problema grave. Secondo il report ufficiale del CDC (Centro americano per la Prevenzione e Controllo delle Malattie), nel 2020 non c’era stato un singolo caso in tutti gli Stati Uniti di Zika nella popolazione indigena e solo 4 da viaggiatori stranieri. Per quanto riguarda la ben più mite e scarsamente mortale febbre dengue, con sintomi simili all’influenza, nel 2020, nelle Florida Keys si erano verificati 26 casi. Si era trattato del primo focolaio in quasi dieci anni. Guarda caso, era stato proprio un piccolo focolaio di febbre dengue del 2010 quello che la Oxitec aveva usato per patrocinare il rilascio in Florida di zanzare create in laboratorio tramite ’“editing genomico.” Il nuovo focolaio del 2020 era stato altrettanto sospettosamente conveniente per gli sforzi della Oxitec nel rilascio delle zanzare geneticamente modificate in Florida, approvato nel 2020.

OXITEC, GATES E DARPA

Altri sospetti sul rilascio in Florida di zanzare create in laboratorio tramite ’“editing genomico” nascono dal fatto che il progetto Oxitec è patrocinato da due agenzie altamente controverse, La Bill & Melinda Gates Foundation e il Pentagon’s Defense Advanced Research Projects Agency o DARPA (Agenzia di ricerca avanzata della Difesa). Gates, uno dei maggiori finanziatori dei “vaccini” COVID-19 creati in laboratorio tramite l’“editing genomico” di Pfizer e Moderna e il più grande sponsor privato dell’OMS, ha finanziato ricerche sull’“editing genomico” per più di un decennio. Gates conosce benissimo le malevole potenzialità di questa nuova tecnologia. Può essere utilizzata per produrre armi biologiche. Nel 2016, Gates aveva dichiarato che “la prossima pandemia potrebbe originare dallo schermo di un computer di un terrorista che ha utilizzato l’ingegneria genetica per creare una versione sintetica del virus del vaiolo.” Nel giugno 2017, John Sotos della Intel Health & Life Sciences, aveva detto che le ricerche sull’editing genomico avrebbero potuto “aprire la strada alla possibile creazione di armi biologiche di potenza distruttiva inimmaginabile.”

Nel 2016, la fondazione di Gates aveva sponsorizzato con 1,6 milioni di dollari l’agenzia di pubbliche relazioni, Emerging Ag, affinché bloccasse una proposta di moratoria da parte della UN Convention on Biological Diversity (CBD) (Convenzione sulla diversità biologica dell’ONU) sulla tecnologia gene-drive [forzatura genetica] fino a quando la sua sicurezza non fosse stata stabilita. Secondo e-mail ottenute dalla ETC Group, Emerging Ag aveva reclutato più di 65 esperti, incluso un alto funzionario della Fondazione Gates, un funzionario della DARPA e scienziati che avevano ricevuto finanziamenti dalla DARPA. I loro sforzi erano andati a buon fine.

GUERRA ENTOMOLOGICA?

La DARPA è attiva da parecchi anni sull’editing genomico delle zanzare. Attraverso il suo programma “Insect Allies” (Insetti Alleati), la DARPA sta lavorando, usando tecnologie CRISPR di modificazione genetica e gene-drive, sulla manipolazione delle zanzare Aedes Aegypti. Il Dipartimento della Difesa americano ha speso almeno 100 milioni di dollari nella controversa tecnologia nota come “gene-drive” facendo dell’Esercito Americano uno dei massimi finanziatori e sviluppatori della tecnologia di modificazione genetica. “Gene-drive è una nuova tecnologia potente e pericolosa e le potenziali armi biologiche [che ne potrebbero derivare] avrebbero un impatto disastroso sulla pace, sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente, specialmente se mal impiegate,” dice Jim Thomas, co-direttore di ETC Group, un gruppo sulla sicurezza ambientale. “Il fatto che lo sviluppo del gene drive sia ora principalmente finanziato e gestito dall’esercito americano solleva questioni allarmanti sull’intero campo [della genetica].”

La guerra entomologica è un tipo di guerra biologica che usa insetti per trasmettere malattie. Il Pentagono, usando le ricerche della DARPA, ha presumibilmente condotto tali test entomologici in maniera segreta nella Repubblica della Georgia e in Russia. Lo sviluppo da parte della DARPA, assieme alla Fondazione Gates e Oxitec, di zanzare geneticamente modificate è forse un programma di copertura per una guerra entomologica?

Il Pentagono ha attualmente laboratori biologici di massima sicurezza in 25 Paesi in tutto il mondo finanziati dalla Defense Threat Reduction Agency (DTRA) (Agenzia per la Diminuzione delle Minacce della Difesa) per un programma militare da 2,1 miliardi di dollari , il Cooperative Biological Engagement Program (CBEP) (Programma di Coinvolgimento Biologico Cooperativo). Questi laboratori si trovano in paesi dell’ex Unione Sovietica, come Georgia e Ucraina, nel Vicino Oriente, nel Sud Est asiatico e in Africa. In uno dei loro progetti, “Surveillance Work on Acute Febrile Illness” (Lavoro di Sorveglianza su malattie da febbre acuta) era stata studiata una sottofamiglia delle mosche della sabbia, quella delle Phlebotomine, per determinare la carica infettiva di questi insetti. Un altro progetto, che include anch’esso un gruppo di mosche della sabbia, aveva studiato le caratteristiche delle loro ghiandole salivari. Queste ricerche erano finalizzate all’impiego bellico degli insetti.

La controversa persona scelta dall’amministrazione Biden per il ruolo di primo consulente scientifico a livello di gabinetto, Eric Lander, viene dal MIT- Harvard Broad Institute. Lander è uno specialista in tecnologie gene-drive e di modificazione genetica e gioca un ruolo cruciale nel discusso US Human Genome Project (Progetto americano Genoma Umano). Questa non è il tipo di scienza di cui abbiamo bisogno, fa parte di quella che, ovviamente, è un’agenda eugenetica di portata molto più ampia, e Bill Gates, di nuovo, sta giocando un ruolo chiave.


https://comedonchisciotte.org/perche-bi ... rida-keys/


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 01/06/2021, 23:59 
Cina: un caso di infezione umana da aviaria H10N3
Rilevato nella provincia orientale dello Jiangsu


Un caso di infezione umana con il ceppo H10N3 dell'influenza aviaria è stato rilevato nella città di Zhenjiang della provincia cinese orientale dello Jiangsu. Lo ha reso noto oggi la Commissione Nazionale della Sanità.
Il paziente, un uomo di 41 anni, aveva sviluppato febbre e altri sintomi il 23 aprile ed era stato ricoverato il 28 aprile.
Ora è in condizioni stabili e, come sottolinea la Commissione, soddisfa ampiamente gli standard per la dimissione.
Tutti i contatti stretti del paziente nello Jiangsu sono stati posti sotto osservazione medica ed è stato messo in atto il monitoraggio di emergenza, come precisa l'ente, aggiungendo che non vi è stato il rilevamento di alcuna anomalia.
Il Chinese Center for Disease Control and Prevention ha effettuato il sequenziamento dell'intero genoma del campione il 28 maggio e il risultato è stato positivo al virus H10N3.
L'analisi dell'intero genoma mostra che il virus di origine aviaria non è effettivamente infettivo per gli esseri umani, secondo gli esperti, i quali ritengono rappresenti un rischio "molto basso" di epidemia su larga scala.


https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 47ece.html


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 06/06/2021, 20:09 
vimana131 ha scritto:
India: Nel Maharashtra segnalata anomala diffusione di mucormicosi, il mortale ‘fungo nero’


Nello Stato indiano del Maharashtra, già il più colpito dalla pandemia COVID-19, è stato segnalato un numero crescente e anomalo di una malattia rarissima e devastante – la mucormicosi, detta anche ‘morbo del fungo nero’.

Nel Maharashtra, lo Stato con capitale Mumbai nel centro-ovest dell’India, che da solo conta quasi il doppio degli abitanti dell’Italia, circa 52 persone sono morte di mucormicosi dall'inizio della pandemia di coronavirus lo scorso anno. Un numero imprecisato sono stati i malati che sono guariti ma sono rimasti grevemente debilitati o mutilati dal terribile ‘fungo nero’.

Le cifre sono state confermate da alti funzionari del dipartimento della salute, dopo che i dati appena raccolti hanno lanciato un nuovo allarme che va a sommarsi alla già drammatica situazione causata dell'epidemia di COVID-19 in questa che è una delle regioni attualmente più colpite al mondo.

Non esistevano dati ufficiali sull’incidenza di questo morbo nel Maharashtra fino a quando un numero crescente di persone guarite dal COVID-19 è poi tornato in ospedale per essere curato per questa seconda ancora più grave infezione.

Un alto funzionario sanitario del dipartimento di stato del Maharashtra ha dichiarato all'agenzia di stampa PTI che solo adesso, per la prima volta, il dipartimento della sanità statale sta compilando un elenco di decessi causati dal fungo nero. Non avendo un confronto con i dati pre-Covid, non può essere determinata con precisione la correlazione statistica tra le due infezioni – Covid/mucormicosi.

Mercoledì, il ministro della salute del Maharashtra, Rajesh Tope, ha affermato che ci sono stati almeno 15.000 casi di fungo nero nello Stato indiano alle prese con la seconda più grave ondata di coronavirus.

"Lo Stato farà un'offerta per procurarsi 100.000 iniezioni di antifungini di amfotericina-B per curare i pazienti con mucormicosi", ha detto Tope.

I pazienti con l'infezione, che ha un tasso di mortalità molto alto e necessita di un trattamento specializzato e interdisciplinare perché il fungo può diffondersi attraverso il naso, gli occhi e può raggiungere il cervello, saranno trattati in reparti separati in 18 centri medici nel Maharashtra.

“It’s a nightmare inside a pandemic”#Mucormycosis complicating COVID19 in India

1 ophthalmologist in Mumbai saw 40 cases of mucormycosis IN APRIL, 11 requiring enucleation (eye removal)

Another in Bengaluru saw 19 cases in 2 weeks#CovidandFungus https://t.co/w1ogdueQtL
— Ilan Schwartz MD PhD (@GermHunterMD) May 9, 2021

​Le autorità civiche di Mumbai hanno istituito una task force di medici esperti che decideranno la linea di cura per la malattia. A tutti gli ospedali è stato detto quali misure precauzionali dovranno essere prese per evitare la diffusione del contagio. Il team sarà composto da uno specialista otorinolaringoiatra, un oftalmologo, un microbiologo e un anestesista.

Venerdì, anche il ministro federale della Salute e del benessere familiare, il dottor Harsh Vardhan, ha espresso preoccupazione per la necessità di una diagnosi precoce del fungo nero al tempo del COVID-19.

#Mucormycosis, commonly known as '#BlackFungus' has been observed in a number of #COVID19 patients recently.

Awareness & early diagnosis can help curb the spread of the fungal infection. Here's how to detect & manage it #IndiaFightsCorona @MoHFW_INDIA pic.twitter.com/lC6iSNOxGF
— Dr Harsh Vardhan (@drharshvardhan) May 14, 2021

​La mucormicosi

La mucormicosi è una rara infezione fungina che colpisce soprattutto le persone con livelli di immunità relativamente bassi. La malattia è caratterizzata da un'ifa che cresce dentro e attorno ai vasi sanguigni, cioè filamenti che crescono e si diramano facendosi spazio tra i tessuti a partire da un’infezione in genere rinocerebrale. I sintomi derivano dalle lesioni necrotiche invasive nel naso e nel palato causate dalla crescita e diffusione dell’ifa. Dolore, febbre, cellulite orbitaria, proptosi, e secrezione nasale purulenta sono i sintomi primari. Possono seguire sintomi del sistema nervoso centrale. L’ifa può svilupparsi anche nei polmoni causando tosse produttiva, febbre elevata e dispnea e/o giungere al cervello, con decorso in questo caso quasi sempre mortale. Un'infezione disseminata può verificarsi in pazienti gravemente immunocompromessi. La diagnosi può essere confermata solo dall'esame istopatologico e dall'esame colturale. Nei casi avanzati, tale infezione, anche se trattata aggressivamente con la chirurgia invasiva per rimuovere il tessuto necrotico, ha tassi di mortalità comunque elevati. In letteratura si registrano svariati casi di soggetti salvati dalla chirurgia ma a costo di asportazioni di occhi, mascella o naso.


https://it.sputniknews.com/mondo/202105 ... ungo-nero/


Registrato un caso di "fungo nero" in Messico

https://it.sputniknews.com/20210604/cov ... 89863.html


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 06/06/2021, 20:10 
Angel_ ha scritto:
A che servirà veramente il coprifuoco [?]

Guarda su youtube.com


Ci sono novità?


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 07/06/2021, 07:04 
vimana131 ha scritto:
Ci sono novità?

non so niente di questa cosa...forse, e dico FORSE, potrebbe trattarsi del "movimento" merce, scorte, attrezzature, materiali da campo ecc, previsti nel NUOVO PIANO EMERGENZIALE che è stato stilato in fretta e furia lo scorso anno -il precedente era scaduto perché risalente a più di dieci anni prima- che vede ANCHE la PREDISPOSIZIONE regionale di campi SOCCORSO attrezzati per il "contenimento" delle più diversificate impreviste e PREVISTE -vaccinazioni ad es.- evoluzioni del Covid sul territorio nazionale... [:305]

ancora NON mi è giunta voce di "lager" attrezzati per equivalenti scopi e misure di "contenimento"...mentre su tutto il territorio regionale (mi guardo attorno) sono stati istituiti centri di accoglienza, e vaccinazione in primis, per l'emergenza Covid... [:305]

vedremo, se c'è "altro"... [:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 08/06/2021, 20:28 
FABIOSKY63 ha scritto:
vimana131 ha scritto:
Ci sono novità?

non so niente di questa cosa...forse, e dico FORSE, potrebbe trattarsi del "movimento" merce, scorte, attrezzature, materiali da campo ecc, previsti nel NUOVO PIANO EMERGENZIALE che è stato stilato in fretta e furia lo scorso anno -il precedente era scaduto perché risalente a più di dieci anni prima- che vede ANCHE la PREDISPOSIZIONE regionale di campi SOCCORSO attrezzati per il "contenimento" delle più diversificate impreviste e PREVISTE -vaccinazioni ad es.- evoluzioni del Covid sul territorio nazionale... [:305]

ancora NON mi è giunta voce di "lager" attrezzati per equivalenti scopi e misure di "contenimento"...mentre su tutto il territorio regionale (mi guardo attorno) sono stati istituiti centri di accoglienza, e vaccinazione in primis, per l'emergenza Covid... [:305]

vedremo, se c'è "altro"... [:295]


Si potrebbe essere così, riguardo "lager" attrezzati possono essere anche delle strutture già esistenti(navi da crociera, stadi, aeroporti)


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MessaggioInviato: 15/06/2021, 22:00 
'Nel laboratorio di Wuhan c'erano i pipistrelli vivi'
Video inedito di SkyNews Australia del 2017. L'Oms aveva negato

Immagine

PECHINO - L'Istituto di Virologia di Wuhan ha tenuto pipistrelli vivi in gabbia. Lo rivela SkyNews Australia in base a un inedito filmato, di cui è entrata in possesso, girato all'interno della struttura. Immagini che smentirebbero la versione dell'Oms che aveva bollato l'ipotesi come "cospirazionismo". SkyNews Australia precisa che si tratta del video ufficiale - in cui si vedono addetti che nutrono i pipistrelli - dell'Accademia cinese delle scienze, girato in occasione del lancio del laboratorio di biosicurezza nel maggio del 2017. Il filmato di 10 minuti, intitolato "Il team di costruzione e ricerca del laboratorio Wuhan P4 dell'Istituto di virologia di Wuhan, Accademia cinese delle scienze", celebra il completamento della struttura e presenta interviste con i suoi principali scienziati del laboratorio di livello 4, il più alto in termini di sicurezza mai realizzato in Cina, grazie al sostegno della Francia. Si parla di precauzioni "di massima sicurezza" in atto in caso di "incidente" e degli "intensi scontri" con il governo di Parigi durante la sua costruzione. Il rapporto dell'Oms sull'origine della pandemia non ha citato la presenza di pipistrelli all'Istituto della città dove per primo è stato registrato il Covid-19, mentre negli allegati c'è stata la menzione della possibilità di ospitare gli animali. "La stanza nella struttura P4 può gestire una varietà di specie, incluso il lavoro sui primati con SARS-CoV-2", si legge. Lo zoologo Peter Daszak, che ha fatto parte della missione Oms a Wuhan, ha affermato che era una cospirazione suggerire che i pipistrelli fossero allevati all'Istituto di Virologia. In un tweet di dicembre 2020 scrisse che "nessun pipistrello è stato inviato al laboratorio di Wuhan per l'analisi genetica dei virus raccolti sul campo: raccogliamo campioni di pipistrelli, li inviamo al laboratorio. RILASCIAMO i pipistrelli dove li catturiamo!". Questo mese, Daszak è sembrato ritrattare, ammettendo che l'Istituto potrebbe aver ospitato pipistrelli e di non averlo mai chiesto. Daszak è stato aspramente criticato per gli stretti rapporti con Shi Zhengli, la 'Bat Woman" dell'Istituto, nota per aver raccolto oltre 15.000 campioni di virus da pipistrelli.


https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 9b7be.html


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MessaggioInviato: 15/06/2021, 22:12 
Servirebbero proprio , le bare nel titolo, al giorno. [:306]



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La carta NON È tutta uguale.
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MessaggioInviato: 18/06/2021, 17:59 
Il superfungo Candida auris scoperto in Brasile: cosa c’entra la pandemia



La pandemia potrebbe essere complice della nuova apparizione del superfungo letale Candida auris, scoperto poco più di 10 anni fa, che finora ha causato episodi per fortuna sporadici. Due nuovi casi di questa gravissima infezione, comparsi nel dicembre 2020 in Brasile, sono appena stati documentati dai ricercatori dell’università Federale di San Paolo (Unifesp). I primi due casi sono stati rilevati in un ospedale a Salvador, nello stato di Bahia, e la storia clinica dei pazienti è stata studiata da un gruppo di ricerca coordinato da Arnaldo Colombo dell’Unifesp. I risultati sono pubblicati sulla rivista Journal of Fungi. I pazienti erano ricoverati in reparti Covid-19: di qui il possibile collegamento. L’allerta su Covid-19 da parte del personale sanitario di tutto il mondo è altissima e gli operatori e gli ospedali sono sovraccarichi. L’ipotesi degli scienziati è che pazienti con Covid-19 grave potrebbero essere più suscettibili a sviluppare infezioni fungine da Candida auris, fino ad allora silenti, patogeno cui magari erano stati esposti in precedenza e con cui convivevano. Cosa sappiamo sul superfungo e perché è bene tenere alta la guardia.

Cosa sappiamo del fungo che ha messo in allerta gli Stati Uniti
Breve storia del superfungo

Il nome sicuramente ci richiama alla mente altro: il superfungo Candida auris infatti appartiene al genere candida, di cui alcune conosciamo bene alcune specie non pericolose, come Candida albicans, con cui non ha nulla a che vedere. Ma candida auris è tutt’altra cosa: il superfungo è associato ad un’alta letalità, che riguarda anche più della metà dei casi, e per fortuna si conoscono pochi episodi sparsi a livello globale. La minaccia risiede nel fatto che è un patogeno nuovo e resistente alle principali categorie di antimicotici. Il primo ceppo di auris è stato fotografato in uno studio retrospettivo del 1996 della Corea del Sud, mentre il primo caso effettivo sull’essere umano è stato identificato nel 2009 in Giappone, nell’orecchio (da qui il nome auris, che in latino significa appunto orecchio). Ci sono poi stati dei casi negli Stati Uniti, dove la prima infezione risale al 2013.
Crediti: João Nóbrega Almeida Júnior/Unifesp. Immagine ottenuta con il microscopio di fluorescenza che mostra la struttura di Candida auris
La pericolosità di Candida auris

Il superfungo può essere presente nel sangue e causare infezioni sistemiche molto dannose per l’organismo. Il rischio non è dunque quello di una semplice candida a livello locale ma di una candidosi invasiva e generalizzata, simile alla sepsi batterica che tanto ci spaventa. L’altro problema è Secondo le prove raccolte finora, circa il 60% delle persone colpite da questo fungo va incontro a decesso.
Infezioni in ospedale

I pazienti colpiti a Salvador, in Brasile, erano entrambi ricoverati in reparti Covid-19 di terapia intensiva. Il tema delle infezioni ospedaliere raccoglie sempre crescente attenzione e in qualche modo, anche se sembra paradossale, gli avanzamenti in medicina e nelle tecnologie potrebbero avere un ruolo, un po’ come l’altra faccia della medaglia. A fronte dell’indiscusso beneficio contro varie patologie, l’uso di terapie e dispositivi di ultima generazione, infatti, potrebbe abbassare le difese dell’organismo favorendone l’attacco da parte di patogeni vari, fra cui questi funghi. Parliamo ad esempio di farmaci come corticosteroidi o antibiotici, spesso impiegati anche nel caso del coronavirus Sars-Cov-2, che possono intaccare il microbiota intestinale e di dispositivi come il catetere venoso centrale che permette di accedere facilmente ai vasi sanguigni venosi principali. In specifiche situazioni, spiega l’autore Colombo, il paziente può diventare più vulnerabile alla candidemia.
Attenzione ai nuovi funghi

Per questo e già da qualche anno gli esperti si danno da fare per rilevare precocemente e svolgere un monitoraggio continuo di questi casi e il gruppo brasiliano ha rilevato finora nuovi funghi ma non Candida auris, apparso soltanto ora. Attualmente sono stati descritti cinque sottogruppi di Candida auris e quello individuato in Brasile somiglia di più ad un tipo precedentemente scoperto in Asia e non tanto a quello in Venezuela e in altri paesi dell’America meridionale. Il dato suggerisce che il fungo sia arrivato qui non dall’America o che in alternativa ci sia un’origine, una sorgente locale. Gli scienziati stanno ora studiando l’uso di antifungini a dosi crescenti per capire come attaccare Candida auris. Anche una diagnosi corretta è molto importante, come sottolinea Colombo, e confermarne la presenza senza confondere il fungo con altre specie di candida non è semplice con una strumentazione convenzionale. In particolare, si deve usare una tecnica di spettrometria di massa, ovvero il il desorbimento/ionizzazione laser assistito da matrice, indicato con l’acronimo Maldi.


https://www.galileonet.it/superfungo-ca ... -pandemia/

Nuova malattia fungina in India – dopo il ‘fungo nero’ della mucormicosi, scoperto il ‘fungo verde’
11:46 17.06.2021
Malati di COVID-19 ricoverati nelle terapie intensive dell'ospedale Sacra Famiglia di Nuova Delhi in India - Sputnik Italia, 1920, 17.06.2021

Il primo caso di una nuova malattia fungina, chiamata ‘muffa verde’, o ‘fungo verde’, sarebbe stato identificato dalle autorità sanitarie nello stato indiano del Madhya Pradesh. Dopo la terribile epidemia di mucormicosi, il cosiddetto ‘fungo nero’, ora si teme per la nuova malattia, che appare non meno grave.

Dopo gli oltre 31mila contagi segnati dal fungo nero, la mucormicosi, che ha fatto più di 2.100 vittime, i non pochi casi di fungo bianco, la aspergillosi, e la scoperta a fine maggio di un terzo tipo di muffa nell’uomo, un misterioso ‘fungo giallo’ non ancora meglio identificato, arriva ora la notizia di un quarto fungo capace di attaccare l’uomo, secondo quanto afferma il dottor Ravi Dozi dello Sri Aurobindo Institute of Medical Sciences.

"Il paziente aveva un'infezione da fungo verde (un fungo del genere Aspergillus) nei polmoni. Questo è il primo caso di un fungo verde nel Madhya Pradesh, ma non sono sicuro dell'intero paese", ha detto Dozi al Times of India.

Il nuovo tipo di fungo è stato identificato in un paziente di 34 anni che è stato ricoverato in ospedale dopo aver sofferto di coronavirus con il 90% dei polmoni colpiti.
Come nel caso del fungo nero, pare quindi vi sia una chiara correlazione con il coronavirus. In particolare, sia nella mucormicosi che nel caso di questo apparentemente nuovo tipo di fungo, i pazienti verrebbero più facilmente colpiti dopo aver superato il Covid, in un momento quindi in cui il loro organismo è ancora particolarmente provato e maggiormente immunodepresso.

La situazione nel Paese asiatico è aggravata dal fatto che vi è una carenza di Amfotericina-B, un farmaco essenziale contro le micosi.

Secondo il dottor Ravi Dozi questo ‘fungo verde’ potrebbe essere una forma di aspergillosi, in realtà non poi così rara, ma che nel caso di un paziente estremamente immunodepresso e provato come quello in oggetto, abbia rivelato tutto il suo potenziale maligno.
L'Aspergillus è un tipo comune di fungo, tante persone ne respirano le spore ogni giorno senza neppure accorgersene. Tuttavia, i soggetti con un'immunità indebolita o malattie polmonari sono a maggior rischio di contrarre l'infezione.
Il paziente in questione veniva da un intero mese di terapia intensiva e il Covid gli aveva messo a dura prova i polmoni, è probabile quindi che, ha riflettuto il dottor Dozi, non ci si trovi davanti ad una vera e propria nuova malattia ma ad un effetto nuovo di un agente eziologico già noto.
Le aspergillosi non sono in ogni caso trasmissibili da uomo a uomo.


https://it.sputniknews.com/20210617/nuo ... 79219.html


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 18/06/2021, 20:10 
Ma alla fine le 500mila bare sono ancora là da 13 anni, oppure sono state usate?



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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 19/06/2021, 00:52 
Robiwankenobi ha scritto:
Ma alla fine le 500mila bare sono ancora là da 13 anni, oppure sono state usate?


Guarda su youtube.com


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 30/06/2021, 18:19 
Per sconfiggere la malaria le zanzare geneticamente modificate si perfezionano con le proteine anti-CRISPR
Team di ricerca internazionale su Nature Communications scopre come trasmettere in toto nelle zanzare i geni che bloccano la trasmissione della malaria


zanzare

La malaria uccide 400.000 persone all’anno in Africa e finora nessuna delle strategie classiche di controllo (zanzariere, insetticidi, farmaci, candidati vaccini) ha funzionato in modo soddisfacente nei Paesi a basso reddito. Ispirandosi a questi meccanismi naturali, un team di ricercatori dell’Imperial College di Londra, della North Carolina State University, dell’Università tedesca di Würzburg e della britannica Keele University guidato dal prof. Andrea Crisanti, Direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova, sta provando a vincere un’altra sfida plurimillenaria, quella tra uomo e malaria. Lo studio sul controllo genetico delle zanzare vettrici della malattia “A genetically encoded anti-CRISPR protein constrains gene drive spread and prevents population suppression”, pubblicato su «Nature Communications» rappresenta l’ultimo progresso in questa direzione. I ricercatori avevano già messo a punto uno stratagemma per favorire la diffusione di geni utili a bloccare la trasmissione della malaria, causando sterilità nelle zanzare Anopheles gambiae o uno sbilanciamento tra i sessi tale da azzerare il loro tasso di riproduzione nel giro di qualche mese. «I meccanismi mendeliani che regolano l’ereditarietà rappresentano una pesante limitazione: ogni volta che una zanzara modificata si accoppia con una selvatica, infatti, la modificazione genetica verrà ereditata solo dalla metà dei suoi figli e si troverà diluita nella popolazione – spiega il prof Crisanti -. Se però il gene di interesse viene trainato da un drive genetico, ovvero da un elemento capace di auto-propagarsi, la caratteristica desiderata passerà all’intera progenie. Il metodo più efficace per far funzionare questo approccio è il copia-incolla eseguito con CRISPR/Cas9, che nei gene drive diventa una macchina di correzione perpetua del genoma, attiva generazione dopo generazione. Le speranze per controllare il processo o fermarlo del tutto, invece, si sono concentrate sugli agenti anti-CRISPR, delle proteine che impediscono alle forbici genetiche di tagliare». All’interno di un laboratorio ad elevata biosicurezza, Crisanti e i suoi colleghi avevano già dimostrato di poter portare al collasso una popolazione sperimentale di zanzare, grazie ai gene drive. Ora hanno aggiunto un nuovo tassello, dimostrando che il processo, una volta messo in moto, può essere interrotto e diventare reversibile, se oltre al drive è presente un anti-drive: la proteina anti-CRISPR AcrIIA4 originaria del batterio Listeria monocytogenes. Quando la tecnologia sarà pronta per passare dal chiuso dei laboratori a test più realistici, i primi rilasci sperimentali nell’ambiente dovranno avvenire con un’attenta analisi di rischi e benefici, e con il consenso delle comunità locali. «La tecnologia anti drive rappresenta un passo fondamentale nella strada che porta all’uso di tecnologie gene drive allo scopo di modificare la storia evolutiva di organismi dannosi poiché per la prima volta abbiamo a disposizione una tecnologia per limitarne la diffusione nello spazio e nel tempo», conclude Crisanti.


https://www.meteoweb.eu/2021/06/sconfig ... e/1701321/


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 01/07/2021, 09:03 
Eccolo l'esperto di zanzare..
Il suo campo è quello.

A naso la tecnologia di cui sopra
È perfettamente applicabile all'uomo..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 19/07/2021, 20:46 
Morto in Cina il primo paziente affetto dal ‘vaiolo delle scimmie’: è accaduto a maggio ma la notizia è stata diffusa ora
Confermato in Cina il primo caso di morte per infezione da Monkey B Virus, che ha un tasso di mortalità del 70-80%

E’ accaduto ormai da settimane ma la notizia è stata resa nota solo in questi giorni. E’ morto in Cina il primo paziente affetto dal vaiolo delle scimmie, ovvero il Monkey B Virus (BV), un virus simile a quello del vaiolo ma meno grave: la notizia, pubblicata sabato dalla stampa cinese, è stata ripresa oggi dai media occidentali. Il pazienta era un veterinario di Pechino di 53 anni che lavorava in un istituto di ricerca sui primati non umani. L’uomo, la cui identità non è però stata resa nota, aveva accusato i primi sintomi di nausea e vomito un mese dopo avere dissezionato le carcasse di due scimmie, all’inizio di marzo.

Secondo il settimanale in lingua inglese del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, il veterinario aveva provato a curarsi in diversi ospedali, ma per lui non c’è stato nulla da fare: è morto lo scorso 27 maggio. Si tratterebbe del primo caso mortale o clinico rilevato in Cina di BV, dunque è ufficialmente il primo caso di infezione umana del virus identificato finora nel Paese.

Un’analisi del liquido cerebrospinale del veterinario eseguita ad aprile aveva confermato l’infezione, mentre i test effettuati sulle persone con cui ha avuto stretti contatti hanno dato esito negativo. Il virus in questione è stato isolato per la prima volta nel 1932 e si tratta di un alfaherpesvirus enzootico nei macachi del genere Macaca, che può essere trasmesso per contatto diretto o attraverso lo scambio di secrezioni corporee. Ha un tasso di mortalità del 70-80%.

Il virus Monkey B, o virus dell’herpes B, è prevalente tra i macachi, ma è estremamente raro – e spesso mortale – quando si diffonde agli umani. Negli esseri umani, tende ad attaccare il sistema nervoso centrale e causare infiammazione al cervello, portando a una perdita di coscienza, ha affermato Kentaro Iwata, esperto di malattie infettive presso l’Università di Kobe a Tokyo. Se non trattata, c’è un tasso di mortalità di circa l’80%.

Ci sono state meno di 100 infezioni umane segnalate di herpes B dal primo caso di trasmissione da primate a uomo nel 1932, molte delle quali in Nord America, dove gli scienziati tendono ad essere più consapevoli della malattia, ha detto Iwata. È probabile che ci siano casi di virus che non sono stati rilevati, ma gli esperti credono ancora ampiamente che si tratti di una condizione estremamente rara tra gli esseri umani.

Le vittime tendono ad essere veterinari, scienziati o ricercatori che lavorano direttamente con i primati e potrebbero essere esposti ai loro fluidi corporei attraverso graffi, morsi o dissezioni. Nel 1997, un ricercatore di primati a New York morì sei settimane dopo che una scimmia in gabbia le aveva lanciato una goccia di liquido in faccia, colpendola con un occhio. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie , c’è stato solo un caso documentato di un essere umano infetto che ha diffuso il virus a un’altra persona.

Sia l’herpes B che il nuovo coronavirus sono “la conseguenza dei salti di specie“, ha affermato Nikolaus Osterrieder, decano del Jockey Club College of Veterinary Medicine and Life Sciences di Hong Kong. “Ma la differenza importante è che nel caso dell’herpes B, è un vicolo cieco. Non è in grado di saltare da un essere umano a un altro umano“, ha aggiunto. “SARS-CoV-2, d’altra parte, ha acquisito la capacità di diffondersi a un nuovo ospite“.


https://www.meteoweb.eu/2021/07/morto-i ... e/1707001/


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 Oggetto del messaggio: Re: A che servono queste 500.000 bare?
MessaggioInviato: 20/07/2021, 00:29 
ci sono casi anche in USA mi sa che chi diceva che si preparava un piano per un altro super virus a sto giro veramente pericoloso aveva ragione



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