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La TV italiana gestita dagli uomini Delta http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=4315 |
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Autore: | Thethirdeye [ 26/11/2009, 12:47 ] |
Oggetto del messaggio: | La TV italiana gestita dagli uomini Delta |
La tv italiana gestita dagli uomini Delta Fonte: http://www.altrainformazione.it/wp/la-t ... ini-delta/ di Enzo di Frenna – da enzodifrennablog.it L’ipnosi non esiste, tutto è ipnosi è una famosa affermazione di Milton Erikson, il più grande terapeuta e comunicatore che sia mai esistito, a mio avviso. In realtà l’ipnosi non esiste perchè è ovunque. Dunque una cosa specifica, una piccola tecnica – separata dal resto – non esiste. Il fenomeno è ovunque e lo viviamo ogni giorno. Sul numero di Focus di gennaio 2007 dedicato all’ipnosi, il messaggio fondamentale dei vari articoli diceva: l’ipnosi è uno stato di alterazione della coscienza. E questo stato induce a credere vere cose false e viceversa. La tv italiana è un’ipnosi raffinata. È gestita da uomini che sanno fare bene comunicazione e lo si vede. L’omologazione, i programmi tutti uguali, la scelta dei valori e dei modelli con cui infarciscono certe trasmissioni, indica chiaramente che questa tv è pensata per alterare la coscienza e condizionare le menti. Questa nuova puntata di eblog sul mio canale You Tube tenta di mostrare come ciò sia possibile. Parte dall’idea che esiste una Struttura Delta, ossia un’organizzazione segreta – come l’ha definita Ezio Mauro in un editoriale su Repubblica – che ha l’obiettivo di omologare a appiattire la programmazione televisiva. Ho intervistato Luca Barbareschi, il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, il presidente dell’AgCom Antonio Catricalà, lo sceneggiatore televisivo Andrea Purgatori, l’editore di Europa 7 Francesco Di Stefano e l’esperta di ipnosi e Pnl Laura Cuttica. A loro ho chiesto se questa “struttura segreta” esiste. Ed in che modo condiziona con la sottile ipnosi la mente degli italiani. Puntata sulla televisione italiana: perchè è tutta uguale, omologata, piatta, priva di contenuti di grande interesse sociale? C'è una squadra Delta che pianifica questo tipo di tv? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti della comunicazione. http://www.enzodifrennablog.it - [eblog] La seconda parte dell'inchiesta sulla tv italiana omologata, piatta, con programmi uguali. Parla Laura Cuttica, esperta di Pnl e ipnosi. Nota di Megachip Fuochino, caro Di Frenna, la Struttura Delta forse esiste. Ma forse è più appropriato chiamarla struttura B. (indovina chi è). Certamente c’è chi sta integrando le strategie comunicative di Rai, Mediaset e altri soggetti per guidare un unico complesso di strumenti di persuasione che servono ad amministrare il pensiero di milioni di persone. Bella anche la fiducia sulla web tv, come modello alternativo a questo obbrobrio di tv generalista. Lo è sì, un modello diverso. Non va dimenticato però che oltre metà dei cittadini italiani – secondo statistiche OCSE – è in condizioni di “analfabetismo funzionale”, e perciò non in grado di comprendere un articolo medio di giornale. Capace di usare tanto meno il web. Il web è un pezzo del ragionamento, non può essere il sostituto di un discorso integrato sulla televisione. La struttura Delta, o struttura B. che dir si voglia, lo sa bene. |
Autore: | Ufologo 555 [ 26/11/2009, 13:04 ] |
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Non mi dire...! BERLUSCONI! ![]() |
Autore: | Thethirdeye [ 26/11/2009, 14:15 ] |
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Ti assicuro che sarebbe stato uguale se si fosse chiamato Pinco Pallino. Se c'è qualcosa che non va, va segnalata... indipendentemente dai possibili autori del "misfatto". |
Autore: | nemozero [ 26/11/2009, 14:44 ] |
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difatti come nacque Forza Italia? da Publitalia E Dell’Utri creò Forza Italia Il creatore di Forza Italia da una costola della Fininvest (Publitalia), l’autore del programma del Polo sulla giustizia( “ le procedure devono rispondere al governo”),l’artefice delle trattative con Bossi e D’Antoni, l’eminenza grigia delle strategie politiche ed elettorali del partito del Cav Berlusconi è un noto pregiudicato per reati comuni, condannato per fatture false e frode fiscale , imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, inseguito da un mandato di cattura per estorsione e calunnia aggravata, privato nel 2000 addirittura del passaporto, del diritto di voto e del permesso d’espatrio sulla carta d’identità. Un uomo sospettato di avere avuto a che fare con le stragi del 92/93 ( per quest’accusa la procura di Caltanisetta ha chiesto l’archiviazione nel 2000, mentre quella di Firenze continua ad indagare) Uno che in un paese normale o perlomeno decente, sarebbe in galera da un pezzo. Invece , in Italia , noto “stato di polizia”, presiede la meritoria associazione “Cesare Beccaria” e continua a circolare indisturbato, anzi fa il deputato sia a Montecitorio che a Strasburgo, anche se, per diversi mesi, non poteva lasciare l’Italia, non poteva votare, ma poteva essere votato. Il suo nome è Marcello Dell’Utri La nascita di Forza Italia Tutti sapevano che Berlusconi era estremamente ricco, ma nessuno era in grado di dire esattamente quanto. Nel 1994, quando decise di diversificare le sue attività buttandosi in politica, stimare il valore del suo impero economico era difficile: più che fare calcoli, si trattava di tirare ad indovinare. Nel 2001, quando si presentò alle elezioni per la terza volta, il compito era più semplice. La Mediaste e la Mediolanum erano state quotate in borsa nel 1996, e la quota di azioni delle due società detenute dalla Fininvest, la holding privata di Berlusconi, era un’informazione pubblica, come anche la partecipazione azionaria della Fininvest nella Mondatori, un’altra società quotata a Piazza Affari. Calcolati sulla capitalizzazione di mercato – il metodo utilizzato dal mercato azionario per valutare le aziende – gli investimenti di Berlusconi valevano l’impressionante cifra di 22.500 miliardi di lire, solo nelle tre aziende quotate in borsa. Lo scoppio della bolla del mercato azionario e il tracollo dei titoli del comparto dei media, nel 2001, ha inferto un duro colpo al magnate italiano. Ciononostante , << Forbes >>, la rivista economica americana, nel 2002 ha valutato la ricchezza di Berlusconi a 7,2 miliardi di dollari, e ha confermato la sua posizione di uomo più ricco d’Italia. A livello mondiale, Berlusconi occupa la trentacinquesima posizione: in Europa. Solo otto persone erano più ricche di lui. Nella lista di << Forbes >> delle cento persone più ricche del mondo, erano presenti altri due italiani soltanto: Leonardo Del Vecchio, il fondatore di Luxottica, e Luciano Benetton, Secondo la rivista, Berlusconi era molto più ricco di Rupert Murdoch, un altro magnate dei media, oggi proprietario di SKY. Nella campagna elettorale della primavera del 1994, Berlusconi diceva che la sua missione era salvare l’Italia, ma in realtà sembrava interessato soprattutto a garantire il futuro delle sue aziende. Il 26 gennaio, quando il capo della Finivest annunciò la sua decisione di “scendere in campo”, il suo gruppo si trovava in una situazione difficile. Il discorso registrato con cui annunciava la sua decisione fu trasmesso per la prima volta durante l’edizione pomeridiana del telegiornale di Retequattro, una delle sue reti televisive. Con la reputazione di Bettino Craxi, il protettore politico di Berlusconi e l’uomo che aveva reso possibile la crescita delle sue televisioni, offuscata dagli scandali di Tangentopoli, Berlusconi era vulnerabile. Il malaffare portato alla luce degli investigatori e dai magistrati milanesi aveva messo sottosopra il sistema politico italiano, e posizioni che sembravano invulnerabili si erano sgretolate. Il monopolio di Berlusconi nel settore della televisione commerciale privata era sotto tiro, e le leggi promulgate per legittimare la sua posizione erano sottoposte ad attento esame. Se i partiti determinati a risolvere la questione del predominio di Berlusconi nel campo delle TV, quest’ultimo rischiava di vedersi sottrarre la possibilità di utilizzare la televisione per il suo profitto personale e per aiutare i suoi alleati politici. Inoltre, l’impero economico costruito da Berlusconi con l’aiuto dei suoi potenti amici politici era sommerso dai debiti e le sue prospettive erano, nella migliore delle ipotesi, incerte. Nell’estate del 1993, decise quindi che la politica poteva essere un modo per neutralizzare le minacce che gravavano sulle sue imprese. In un’intervista a un quotidiano, nel mese di luglio, espose le sue idee sulla situazione politica del paese e rivelò di essersi incontrato con imprenditori e gruppi di interesse in varie parti d’Italia. Disse che non aveva intenzione di fondare un partito o di entrare personalmente in politica. Le cose sarebbero andate diversamente. Berlusconi stava saggiando il terreno. Molti sono convinti che Berlusconi abbia creato un partito politico dal nulla, ottenendo un immediato successo elettorale, ma la realtà è molto più prosaica. L’imprenditore milanese vinse le elezioni politiche nel marzo del 1994, appena due mesi dopo aver annunciato ufficialmente la sua decisione di entrare in politica, ma era già da un po’ di tempo che lavorava seriamente a questo progetto. << Erano mesi che Berlusconi pensava alla politica. Sarebbe stato impossibile creare un partito politico in pochi giorni soltanto >> sottolineava Vittorio Dotti, un importante avvocato d’affari milanese, che era stato avvocato della Fininvest tra il 1980 3 il 1985 ed era diventato capogruppo parlamentare di Forza Italia dopo le elezioni del 1994. Fin dal luglio 1993 Berlusconi si era messo a studiare la politica italiana, nel modo con cui un qualsiasi imprenditore affronterebbe un nuovo mercato e il lancio di un prodotto, tramite ricerche di e sondaggi d’opinione. La prima ricerca rivelò a Berlusconi che oltre i tre quarti dell’elettorato volevano un nuovo movimento liberal-democratico con facce nuove. Tangentopoli aveva lasciato il segno sugli italiani, che esigevano che i vecchi protagonisti della politica, smascherati come corrotti e disonesti, lasciassero il posto a personaggi nuovi e incontaminati. Berlusconi usò le tecniche e i metodi del marketing moderno per scoprire le preferenze dell’opinione pubblica in materia di <<prodotti>> politici. Il fatto di essere proprietario di un grande gruppo, che comprendeva, tra le atre cose, un’importante catena di supermercati e una società televisiva commerciale, due settori la cui attività era incentrata sulla comunicazione di massa, fu un grande vantaggio che permise a Berlusconi di sviluppare rapidamente i suoi interessi politici. Marcello Dell’Utri, amico e socio di vecchia data di Silvio Berlusconi e all’epoca amministratore delegato di Publitalia, era considerato la mente che stava dietro all’entrata in politica del cavaliere. Dell’Utri e Berlusconi cercavano condidati con un passato non chiacchierato, un problema, dato che la vecchia classe politica era screditata e molti imprenditori erano stati coinvolti in affari poco chiari di vario genere. Ma non era l’onestà l’unica caratteristica che Berlusconi e Dell’Utri cercavano nei potenziali candidati: volevano anche persone che trasmettessero un’immagine di dinamismo ed efficienza . Il candidato ideale, quello a cui si rivolgevano i direttori d’area della Publitalia , era un quarantenne, di tendenze politico liberali, di successo e noto a livello locale. Anche le risorse di Programma Italia, la società di servizi finanziari della Fininvest, la società sorella di Publitalia, furono messe al servizio del progetto di Berlusconi. La rete di consulenti finanziari di Programma Italia aveva contatti con un gran numero di normali cittadini, la base elettorale del paese, quelli voti da cui sarebbe dipeso il futuro politico di Berlusconi. Dopo un intenso apprendistato sui rudimenti dell’organizzazione politica, all’inizio del novembre 1993, molti consulenti aprirono club di Forza Italia. Questi club rappresentarono le fondamenta del partito di Berlusconi. Il marketing ha finito per pagare. Da abile e consumato venditore qual è, Silvio Berlusconi riuscì a conquistare il cuore, la mente e i voti di milioni di italiani firmando un finto contratto con i cittadini . La campagna elettorale della primavera del 2001 era al suo culmine quando il cavaliere, leader dell’opposizione, in una trasmissione televisiva tirò fuori la penna e la usò per firmare il contratto di fronte a milioni di telespettatori. Il contratto era scritto su uno dei classici fogli protocollo usati dagli avvocati e dai notai per stilare documenti, e Berlusconi, << Leader di Forza Italia e della Casa delle Libertà, che agisce in pieno accordo con tutti gli alleati della coalizione>>, lo firmò assumendosi l’impegno di rispettarlo. Se la sua coalizione avesse vinto le elezioni, avrebbe realizzato cinque obiettivi nel corso dei successivi cinque anni. |
Autore: | barionu [ 26/11/2009, 14:45 ] |
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La storia è molto più grave di quello che pensiamo. BOICOTTIAMO LA TV !!! Sono circa 20 anni che l' ho buttata fuori di casa. I film al cinema o sul pc. La Rai in Streaming quando c'è Report o Anno zero. Le partite al bar con gli amicì. Di fatto, quando è arrivato il piazzista di letame, la situazione è precipitata. Ma non è solo l' Italia. E' un problema globale. zio ot ![]() |
Autore: | Thethirdeye [ 26/11/2009, 14:54 ] |
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Videocrazia non è esattamente un film su Berlusconi ma un film sull'Italia berlusconiana di lunga durata: fisiologicamente, sociologicamente e forse persino antropologicamente berlusconiana. Un'Italia trentennale, ossessionata dall'esibizionismo sessuale e dalla totale assenza di freni morali - con ogni probabilità anche molto incapace di guardarsi allo specchio che viene restituita dallo sguardo attento di uno "straniero" sui generis, la cui relativa italianità gli ha consentito una conoscenza sul campo del fenomeno analizzato. Ma il suo film non rincorre l'attualità o lo scandalo. Un documentario sul potere mediatico di Berlusconi. (Quasi) nulla di nuovo per chi vive in Italia Fonte: http://www.mymovies.it/film/2009/videocrazia/ ![]() Un documentario che, a partire dalla trasmissione di uno strip casalingo di una delle prime televisioni private, affronta il tema del potere della televisione in Italia grazie a materiale di repertorio, a interviste esclusive a Lele Mora e a Fabrizio Corona e alla storia di un giovanotto fortemente intenzionato a diventare il Van Damme cantante della televisione. Diciamolo subito a scanso di equivoci: per il pubblico italiano (sia che sia favorevole o sia che sia contrario a Berlusconi e al suo mondo) non c'è nulla di nuovo sotto il sole tranne qualche gustoso particolare di cui diremo. La vetrina veneziana diventa invece importante come trampolino di lancio per un reportage che batte bandiera svedese e che, quindi, può circolare all'estero. In quelle sedi oltre confine Videocracy potrà trovare la sua giusta collocazione e contribuire a un dibattito sulla situazione italiana. Per quanto ci riguarda più da vicino, più che il Berlusconi sempre più orgogliosamente autoreferenziale che gli schermi televisivi ci propongono quotidianamente, risultano interessanti le vanità svelate con la guardia più abbassata del solito (si tratta di una produzione ‘nordica' no?) di Mora e Corona. Mora, dal candore che lo circonda (tutto è bianco intorno a lui nella sua villa in Sardegna) tira fuori l'anima nera che ha dentro con grande semplicità. Il suo cellulare di ultima generazione non solo suona “Faccetta nera” ma propone un video di montaggio in cui a immagini di Mussolini si alternano svastiche e altri aberranti simboli. Visto che vanta, non smentito, una grande amicizia con il premier c'è materia su cui meditare. Corona invece si dichiara, con quella spavalderia proterva che gli si legge nello sguardo, un “Robin Hood” di nuova generazione. Ruba ai ricchi per dare a se stesso. Si esibisce nudo allo specchio e si fa riprendere mentre conta centinaia di euro. C'è poi l'illuso di turno che troverà meno del quarto d'ora di celebrità di warholiana memoria a “X-Factor”. Ma il ritornare su di lui a più riprese finisce con il far perdere di mordente all'intera operazione. Perché di suoi epigoni è ricco l'universo mediatico europeo e mondiale. I “Grandi Fratelli” (purtroppo) non esistono solo in Italia. |
Autore: | robs79 [ 26/11/2009, 15:49 ] |
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Cita: barionu ha scritto: La storia è molto più grave di quello che pensiamo. BOICOTTIAMO LA TV !!! Sono circa 20 anni che l' ho buttata fuori di casa. I film al cinema o sul pc. La Rai in Streaming quando c'è Report o Anno zero. Le partite al bar con gli amicì. Di fatto, quando è arrivato il piazzista di letame, la situazione è precipitata. Ma non è solo l' Italia. E' un problema globale. zio ot ![]() Io con sky mi trovo benissimo,"l'altra Tv" non la guardo piu' da anni. |
Autore: | greenwarrior [ 26/11/2009, 15:58 ] |
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Cita: robs79 ha scritto: Cita: barionu ha scritto: La storia è molto più grave di quello che pensiamo. BOICOTTIAMO LA TV !!! Sono circa 20 anni che l' ho buttata fuori di casa. I film al cinema o sul pc. La Rai in Streaming quando c'è Report o Anno zero. Le partite al bar con gli amicì. Di fatto, quando è arrivato il piazzista di letame, la situazione è precipitata. Ma non è solo l' Italia. E' un problema globale. zio ot ![]() Io con sky mi trovo benissimo,"l'altra Tv" non la guardo piu' da anni. Quoto, per me è lo stesso. Sto pensando di disdirre il canone, tanto prima che ti becchino !!!!! |
Autore: | robs79 [ 26/11/2009, 16:02 ] |
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Cita: greenwarrior ha scritto: Quoto, per me è lo stesso. Sto pensando di disdirre il canone, tanto prima che ti becchino !!!!! Io per fortuna non l'ho mai pagato!!!! |
Autore: | Aztlan [ 26/11/2009, 17:10 ] |
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Cita: greenwarrior ha scritto: Cita: robs79 ha scritto: Io con sky mi trovo benissimo,"l'altra Tv" non la guardo piu' da anni. Quoto, per me è lo stesso. Sto pensando di disdirre il canone, tanto prima che ti becchino !!!!! E chi non può permettersi la pay tv?? Si deve accontentare della solita nerda... Scusate ma quando ci vuole ci vuole... Un tempo in tv davano ottimi film e documentari, adesso ormai passano la stessa roba da anni, ci sono film degli anni 50 e non scherzo.... a volte li ripetono dopo pochi giorni, è capitato che lo stesso film l' abbiano dato non meno di mezza dozzina di volte su Rai 4.... a che serve un nuovo canale se dai sempre la stessa roba?? Per non parlare del fatto che prima offrivano un MINIMO di servizio di approfondimento culturale, pensiamo a tutti i vari "Macchina del Tempo" che adesso hanno chiuso... ormai persino la RAI al posto di fare nuovi doc manda a rotazione materiale di repertorio rabberciato alla bell' e meglio... Minoli continueremo a vederlo anche quando sarà morto, di questo passo. Non se ne può più, è uno schifo totale. Qui non è questione di Signor B. o di politica, è diventata l' ossessione di questo Paese. Ormai parlano di lui anche nei programmi per bambini - vedere la scorsa puntata di "Chi ha incastrato Peter Pan" - il punto è un altro. La TV da quando è che ha smesso di essere di qualità? Da quando è diventata succube del Commerciale. Ormai i programmi servono solo ad accalappiare pubblico cui far sorbire 30 minuti di pubblicità per ogni ora. Per cui si conta NON alla qualità, ma alla QUANTITA' uguale Auditel. Più gente ascolta in quel momento, più viene pagato lo spazio pubblicitario. Risultato: il commercio ha soverchiato la cultura. Si punta a fare programmi che vengano seguiti dal maggior numero di persone possibile. e siccome la maggioranza degli italiani è ignorante come una capra, per esprimere il livello culturale che hanno, la tv dà loro ciò che più desiderano, ossia tonnellate di spazzatura: intrattenimento-spazzatura, politica-spazzatura, infomazione-spazzatura, con sciocche liti tra zokkoletti e zokkolette da Maria, con telegiornali e talk show che parlano solo del lato più deteriore, sensazionalisti, volgari, in cerca di uno scoop, vero o presunto o montato ad arte, il mostro in prima pagina e le bald****che che sentenziano sulla politica, con dibattiti che DEVONO finire con l' insulto, meglio con una rissa che fa più audience. Questa è la spazzatura che ci circonda, e il motivo sta tutto lì: non c' è bisogno di tirar fuori piani segreti, a mio avviso, tutto si spiega con il fine che la tv ha oggi: fare molti soldi, e quindi vendere spazi pubblicitari molto seguiti, e quindi attirare più gente possibile, con reality, nani e ballerine e prostitute. Scusate la pesantezza del discorso ma questa è la tv oggi. Penso che ce ne siamo accorti tutti. Saluti, Aztlan PS: caro zio ot, io la boicotterei pure la tv, ma poi di cosa parliamo con gli amici visto che è il principale argomento di discussione ormai? |
Autore: | Lawliet [ 26/11/2009, 19:05 ] |
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Prendete Sky, togliete tutto il resto. Se non vi va di pagare l'intero canone, potete scegliere solo i canali più interessanti (i vari FOX, National Geographic Channel, i vari Discovery, History Channel..), oppure li guardate in streaming... o meglio ancora, scaricate film/telefilm/documentari da internet, come faccio io. ![]() |
Autore: | strombidur [ 26/11/2009, 19:09 ] |
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“Whoever controls the media, controls the mind.” Chiunque controlla i media, controlla la mente. James Douglas Morrison, 1967 ...era così negli Stati Uniti nel 1967, come lo era in Italia e nel resto del Mondo, lo era anche prima e lo è adesso. E' sempre stato così. ![]() |
Autore: | estraterrestre [ 26/11/2009, 19:49 ] |
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io la tv la gurdo solo di notte e di notte ci sono dei bei programmi e dei beifilm ve lo consiglio. cordialità |
Autore: | Stallion [ 26/11/2009, 20:29 ] |
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Cita: estraterrestre ha scritto: io la tv la gurdo solo di notte e di notte ci sono dei bei programmi e dei beifilm ve lo consiglio. cordialità Purtroppo non tutti possono guardarla di notte xD |
Autore: | eSQueL [ 26/11/2009, 21:59 ] |
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Cita: Lawliet ha scritto: o meglio ancora, scaricate film/telefilm/documentari da internet, come faccio io. ![]() Me toooooooooooooo ![]() p2p 4ever!! Alla faccia delle major(s) .... MUAHAHAHAHAHAHAH |
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