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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 04/03/2022, 12:05 
TheApologist ha scritto:
La luna sarà colpita dal rottame di un missile/ Si schianterà il 4 marzo a 9.200 km/h

dopo fatemi sapere "che rumore" ha fatto!..importante... [;)]

[:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 04/03/2022, 14:34 
caro Fabio,
infatti!
Cita:
Il 20 novembre 1969 l’equipaggio dell’Apollo 12 per la fretta di lasciare il suolo lunare, sganciarono lo stadio di ascesa del modulo, causando un impatto sulla luna, ad una velocità di circa 75 km/h, creando un lunamoto artificiale, con caratteristiche sorprendenti, la luna avrebbe risuonato come un campana per più di un’ora. Secondo la NASA, la Luna avrebbe reagito come un gong.
Gli strumenti sismici registrarono riverberi che sono durati per tre ore e 20 minuti, viaggiando ad una profondità di circa 40 km. Ciò significa che la luna ha un nucleo insolitamente leggero, o addirittura cavo.


chissà, se nel frattempo ,l'hanno riempita? [8D] [:296] [:246]

ciao
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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 04/03/2022, 14:37 
mauro ha scritto:
caro Fabio,
infatti!
Cita:
Il 20 novembre 1969 l’equipaggio dell’Apollo 12 per la fretta di lasciare il suolo lunare, sganciarono lo stadio di ascesa del modulo, causando un impatto sulla luna, ad una velocità di circa 75 km/h, creando un lunamoto artificiale, con caratteristiche sorprendenti, la luna avrebbe risuonato come un campana per più di un’ora. Secondo la NASA, la Luna avrebbe reagito come un gong.
Gli strumenti sismici registrarono riverberi che sono durati per tre ore e 20 minuti, viaggiando ad una profondità di circa 40 km. Ciò significa che la luna ha un nucleo insolitamente leggero, o addirittura cavo.


chissà, se nel frattempo ,l'hanno riempita? [8D] [:296] [:246]

ciao
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Cristo! Figuriamoci un impatto a 9000km/h!!



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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 04/03/2022, 15:07 
Asteroide in avvicinamento?????? [:296] [:296]



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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 04/03/2022, 18:37 
https://www.repubblica.it/cronaca/2022/ ... 340236250/

chiamate un carrozziere!..presto!.. [:297] [:305]

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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 04/03/2022, 21:40 
FABIOSKY63 ha scritto:
https://www.repubblica.it/cronaca/2022/03/04/news/razzo_cinese_si_schianta_sulla_luna-340236250/

chiamate un carrozziere!..presto!.. [:297] [:305]

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Fai pure il "furbo", ma ...



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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 05/03/2022, 17:10 
ORSOGRIGIO ha scritto:
FABIOSKY63 ha scritto:
https://www.repubblica.it/cronaca/2022/03/04/news/razzo_cinese_si_schianta_sulla_luna-340236250/

chiamate un carrozziere!..presto!.. [:297] [:305]

Immagine

[:295]

Fai pure il "furbo", ma ...

dimmi Orso...non ti piace il nuovo "design" post impatto?.. [:o)]

mmh! qualcuno sa dirmi QUANTE agenzie hanno dato notizia dell'impatto lunare...e delle RELATIVE "onde sismiche" che radar e sismografi puntati hanno certamente RILEVATO?!?... [:305]

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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 05/03/2022, 17:21 
FABIOSKY63 ha scritto:
mmh! qualcuno sa dirmi QUANTE agenzie hanno dato notizia dell'impatto lunare...e delle RELATIVE "onde sismiche" che radar e sismografi puntati hanno certamente RILEVATO?!?... [:305]

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Nessuno, zero, nada.
Sicuramente non si è schiantato niente perché fermato prima [:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 05/03/2022, 17:38 
solo questo [8D]
Cita:
Gli esperti hanno però affermato che potrebbero essere necessarie settimane per confermare l'impatto con l'aiuto delle immagini satellitari.


ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 09/03/2022, 01:21 
Aggiornato il piano nazionale per l’emergenza nucleare: riparo al chiuso e iodioprofilassi, ecco cosa prevede
Il Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari prevede tre diversi scenari e l'attivazione di tre fasi operative in caso di incidente entro i 200 km dai confini nazionali: i dettagli



“Indicazioni di riparo al chiuso”; “indicazioni di iodioprofilassi”; “controllo della filiera produttiva”; “comunicazione e informazione alla popolazione”: sono alcuni punti del Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari. Il piano “tecnicamente e’ aggiornato, andra’ in approvazione formale in settimana” ha spiegato Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile. Una volta raccolte eventuali integrazioni o modifiche il documento dovrà essere approvato con un Dpcm ad hoc.

Il nuovo piano, che era già pronto dal 27 gennaio scorso, quindi prima dello scoppio della guerra in Ucraina, viene aggiornato periodicamente. Le misure protettive come il riparo al chiuso o la somministrazione dello iodio stabile ”si attuano quando un’emergenza dichiarata quale ‘general emergency’ ovvero quando il ”rilascio di specie radioattive all’esterno dell’impianto’‘ evolve interessando il territorio nazionale. Il piano considera tre scenari legati a un incidente all’estero: il caso di incidente a un impianto posto entro i 200 km dai confini nazionali (che riguarderebbe le centrali nucleari presenti in Francia, Germania, Svizzera e Slovenia), a un impianto posto oltre i 200 km dai confini nazionali e a un impianto extraeuropeo.

In caso di incidente a una centrale nucleare posta entro 200 km dai confini nazionali, il piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari prevede l’attivazione di tre fasi operative: ”fase di attenzione”, ”fase di preallarme e ”fase di allarme”. La fase operativa di allarme è dichiarata dal Dipartimento di Protezione Civile a seguito della valutazione dell’evento effettuata in collaborazione con Isin. In particolare la misura del riparo al chiuso, ‘‘consiste nell’indicazione alla popolazione di restare nelle abitazioni, con porte e finestre chiuse e i sistemi di ventilazione o condizionamento spenti, per brevi periodi di tempo, di norma poche ore, con un limite massimo ragionevolmente posto a due giorni”. L’obiettivo della misura, spiega il documento, ‘‘è evitare l’inalazione e l’irraggiamento esterno derivanti dal passaggio della nube radioattiva e dalla risospensione del materiale radioattivo depositato al suolo” mentre la sua ”efficacia” dipende ”dal tipo di edifici all’interno dei quali ci si ripara (mediamente, al chiuso le dosi sono abbattute di un terzo), e dalla durata del rilascio (più è breve la durata, più efficace è la misura)”.

Durante ‘‘il periodo di riparo al chiuso, la popolazione è invitata a mantenersi informata sulla situazione radiologica in atto, sui comportamenti da adottare e le azioni da adottare, sintonizzandosi su stazioni radio e canali televisivi, o accedendo a siti web istituzionali’‘. Nelle aree interessate dal provvedimento in via precauzionale vengono attuate ulteriori misure protettive come il ”blocco cautelativo del consumo di alimenti e mangimi prodotti localmente (verdure fresche, frutta, carne, latte)”, il ”blocco della circolazione stradale’‘ e le ”misure a tutela del patrimonio agricolo e zootecnico”. In caso di adozione della misura di riparo al chiuso, le autorità competenti comunicano tempestivamente alla popolazione il tempo di inizio e la durata della misura di riparo al chiuso e ”fanno fronte ai bisogni primari della popolazione”.

Nel documento si forniscono anche indicazioni per la iodioprofilassi, “una efficace misura di intervento per la protezione della tiroide, inibendo o riducendo l’assorbimento di iodio radioattivo, nei gruppi sensibili della popolazione“. Secondo il Piano, “il periodo ottimale di somministrazione di iodio stabile e’ meno di 24 ore prima e fino a due ore dopo l’inizio previsto dell’esposizione. Risulta ancora ragionevole somministrare lo iodio stabile fino a otto ore dopo l’inizio stimato dell’esposizione. Da evidenziare che somministrare lo iodio stabile dopo le 24 ore successive all’esposizione puo’ causare piu’ danni che benefici (prolungando l’emivita biologica dello iodio radioattivo che si e’ gia’ accumulato nella tiroide). La misura della iodioprofilassi e’ quindi prevista per le classi di eta’ 0-17 anni, 18-40 anni e per le donne in stato di gravidanza e allattamento. Il Ministro della Salute puo’ decidere l’attivazione delle procedure per la distribuzione di iodio stabile nelle aree interessate”.

Altro capitolo riguarda l’informazione ai cittadini. “Per le finalita’ del Piano, l’amministrazione responsabile e’ il Dipartimento della Protezione Civile, in qualita’ di responsabile unico nazionale per la gestione dell’informazione con funzioni di coordinamento, che si avvale di ISIN, quale autorita’ competente. Una gestione unitaria e coordinata della comunicazione – si spiega nel piano – e’ essenziale per evitare la diffusione di notizie non sicure e non suffragate da dati certi. E’ fondamentale che i messaggi veicolati siano univoci e non equivocabili”.

Nell’ultima delle tre fasi, definita “di transizione“, sono avviate le azioni di rimedio e di bonifica dei territori contaminati, e la gestione dei materiali contaminati prodotti durante l’emergenza.


https://www.meteoweb.eu/2022/03/aggiorn ... e/1771402/


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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 06/04/2022, 16:28 
Guerra Ucraina: l’UE prepara riserve strategiche per minacce biologiche e nucleari
La Commissione Europea sta preparando una riserva strategica di equipaggiamenti e farmaci per rispondere a rischi per la salute pubblica derivanti da minacce nucleari, biologiche e radiologiche



Attraverso il meccanismo di protezione civile, la Commissione Europea sta creando riserve strategiche per migliorare la preparazione e la risposta a rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari. E’ inclusa una riserva strategica da 540,5 milioni di euro, in collaborazione con l’agenzia Hera, in attrezzature, farmaci e altro per il trattamento dei pazienti esposti o riserve di decontaminazione: lo ha comunicato in una nota la Commissione, che ha già mobilitato la riserva medica UE per procurarsi compresse di ioduro di potassio. Quasi 3 milioni di compresse di iodio sono state consegnate in Ucraina con il meccanismo di protezione civile dell’UE, con l’aiuto di Francia e Spagna.

Janez Lenarcic, Commissario per la gestione delle crisi, ha dichiarato: “Stiamo adottando misure concrete per aumentare la preparazione dell’Europa di fronte a potenziali minacce. Stiamo allestendo sia una riserva di decontaminazione che una nuova scorta di attrezzature su misura per emergenze chimiche, biologiche o nucleari. Sono grato agli Stati membri in questo sforzo. Il nostro obiettivo è fornire capacità di risposta rapida ai nostri cittadini in caso di emergenza“.


https://www.meteoweb.eu/2022/04/guerra- ... i/1782607/


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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 26/05/2022, 20:10 
Italia, il piano del ministero in caso di guerra nucleare: ecco cosa fare


In Italia il ministero della Giustizia ha inviato una circolare ai tribunali recante indicazioni su come comportarsi in caso di una guerra nucleare: ecco il piano d’emergenza e le regole da rispettare.
Italia, il piano del ministero in caso di guerra nucleare: ecco cosa fare

La situazione in Ucraina si fa sempre più complessa, con le truppe russe che avanzano lentamente e quelle di Kiev che cercano di resistere. In questo scenario dove in molti parlano di un conflitto che potrebbe durare anche a lungo, nessuno purtroppo può escludere in questo momento che l’operazione speciale voluta da Mosca si possa trasformare in una guerra nucleare.

Del resto se la guerra nucleare è stato lo spauracchio capace di mantenere un certo equilibrio durante i decenni della Guerra fredda, adesso che in Ucraina da tre mesi si combatte l’ipotesi di un utilizzo di armi non convenzionali è stata più volte evocata.

Sia gli Stati Uniti sia la Russia infatti hanno parlato più volte di una possibile guerra nucleare: l’argomento è stato utilizzato Oltreoceano per alimentare la tensione internazionale e dalle parti di Mosca per spaventare l’Occidente.

Fatto sta che in Ucraina il rischio nucleare è legato anche alla presenza di quattro centrali operative tra cui quella di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, spesso sorvolata dai missili russi con Mosca che per un periodo ha controllato il sito prima di ripiegare verso Est.

In una situazione del genere, ecco che in Italia il ministero della Giustizia ha inviato ai tribunali un documento di 12 pagine contenente tutta una serie di raccomandazioni su cosa fare in caso di un incidente nucleare.


Mai come in questo momento il rischio di una guerra nucleare è tristemente concreto in Europa. Il ministero della Giustizia così lo scorso 10 maggio ha inviato una circolare ai vertici della magistratura italiana.

Da quanto si apprende dai giornali, si tratterebbe di un piano contenente tutta una serie di regole da rispettare in caso di “eventi armi o agenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare”.

Entrando più nel dettaglio delle raccomandazioni da dover seguire in caso di un attacco nucleare, tre sono le cose da dover fare per evitare di essere esposti alle radiazioni:

rimanere all’interno dell’edificio indenne fino a quando le autorità competenti non diano indicazioni diverse;
lasciare l’edificio colpito in maniera ordinata e cercare riparo in una struttura vicina non danneggiata;
ridurre l’esposizione togliendo i vestiti potenzialmente contaminati, mettendoli subito a lavare in lavatrice o abbandonandoli all’esterno della propria abitazione e lavare tutte le parti del corpo esposte.

Quattro sono invece i suggerimenti del ministero ai tribunali per quanto riguarda la protezione dalle radiazioni:

cercare riparo al centro di una stanza priva di finestre;
se possibile, riscaldare la stanza o gli ambienti in quanto l’aria calda determina pressioni positive e ostacola la penetrazione dei contaminati;
usare le risorse disponibili per proteggere i polmoni (mediante un fazzoletto) e difendere il corpo dalle radiazioni muovendosi dietro un muro, anche l’utilizzo di una mascherina chirurgica può contribuire ad abbattere le sostanze contaminanti presenti nell’aria;
chiudere gli accessi d’aria, ivi comprese le fessure degli infissi, anche con metodi speditivi (carta, nastro adesivo ecc.).

“Faccio il giudice da anni, ma una cosa del genere non l’avevo mai letta - è stata la reazione di un giudice romano raccolta da La Repubblica - Lo sappiamo tutti che c’è la guerra. Ma pensare che quella nucleare arrivi nella mia stanza non può certo farmi stare sereno”.

Mala tempora currunt.


https://www.money.it/Italia-piano-minis ... -cosa-fare


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 Oggetto del messaggio: Re: The Day After - Come sopravvivere?
MessaggioInviato: 29/06/2022, 17:15 
Preparati per l’inevitabile

Se qualcosa è inevitabile, ti converrebbe prepararti. Alla fine, credo che la resistenza di massa fermerà molti di questi piani diabolici, ma quella resistenza probabilmente non si manifesterà fino a quando la maggioranza non sentirà davvero la stretta.

Ricorda, The Great Reset include un sistema alimentare reinventato che non si basa sul bestiame o richiede un’ampia impronta di terra. Ecco perché possiamo essere così sicuri che nessuno dei problemi attuali sarà affrontato o contrastato in modo efficace.

Intendono che l’attuale sistema alimentare vada in pezzi, in modo che possano quindi “risolvere” il problema introducendo un nuovo sistema basato su alimenti sintetici brevettati coltivati ​​in laboratorio e geneticamente modificati e enormi allevamenti di insetti.

L’unica via d’uscita da questo caos intenzionale è a) diventare più autosufficienti a breve termine e b) creare sistemi alimentari paralleli alternativi a livello locale, al di fuori del controllo dei globalisti, per una maggiore indipendenza a lungo termine. In questo momento, saresti saggio affrontare la tua sicurezza e sicurezza alimentare a breve termine. Ecco alcuni suggerimenti di base:

•Garantire una fonte di acqua potabile e i mezzi per purificare fonti d’acqua non ideali — Esempi includono fare scorta di pastiglie o gocce per la purificazione dell’acqua e/o sistemi di filtrazione dell’acqua indipendenti come Berkey che possono filtrare agenti patogeni e altre impurità (che significa un sistema di filtrazione che non è legato al rubinetto della tua casa, nel caso in cui le pompe si interrompano e tu non abbia acqua del rubinetto).

Anche un piccolo sistema di filtraggio dell’acqua di sopravvivenza è meglio di niente, poiché bere acqua contaminata può provocare gravi malattie e/o morte. Avere un barile di pioggia collegato al pluviale della grondaia è una buona idea. Puoi usarlo per annaffiare il tuo giardino e, nel peggiore dei casi, hai una fonte di acqua fresca da bere, cucinare e fare bagni di spugna.

•Acquista cibi sfusi stabili e non deperibili: gli alimenti liofilizzati, ad esempio, hanno una durata di 25 anni o più. Cibi in scatola e alimenti di base come riso e fagioli possono anche rimanere vitali molto oltre la data di scadenza nelle giuste condizioni.

Altre buone opzioni includono salmone in scatola, fegatini di merluzzo in scatola, sardine in acqua (evitare quelle conservate in olio vegetale), noci, latte in polvere e siero di latte e altre polveri nutrizionali che puoi mescolare con l’acqua.

Idealmente, ti consigliamo di conservare il cibo in un luogo fresco e buio con bassa umidità. Le confezioni sfuse di riso e fagioli sono meglio conservate in un secchio sigillato per alimenti con alcuni assorbitori di ossigeno. Il confezionamento sottovuoto degli alimenti può anche prolungare la durata di conservazione.

•Acquista backup di energia: per prepararti a eventuali carenze energetiche, brownout, blackout continui o uno spegnimento completo della rete elettrica, prendi in considerazione uno o più backup di energia, come generatori a gas e/o kit di generatori solari come Jackery o Inergy. Avere un’alimentazione di riserva può prevenire la perdita di cibo per centinaia di dollari se la tua casa perde elettricità per più di un paio di giorni.

Aumenta e diversifica in base a ciò che puoi permetterti. Idealmente, vorresti più di un sistema. Se tutto ciò che hai è un generatore a gas, cosa farai se c’è una carenza di gas e/o se il prezzo sale alle stelle in doppia cifra? D’altra parte, cosa farai se il tempo è troppo nuvoloso per ricaricare la tua batteria solare?

•Ottieni backup di cottura: hai anche bisogno di un modo per cucinare acqua e cibo durante un blackout. Qui, le opzioni includono (ma non sono limitate a) cucine solari, che non richiedono né elettricità né fuoco, piccole stufe a razzo, stufe da campeggio alimentate a propano e pentole e padelle da 12 volt che puoi collegare a una batteria di backup.

•Avvia un orto e impara alcune abilità di base — Più cibo puoi produrre a casa, meglio starai. Come minimo, fai scorta di semi che germogliano e coltiva alcuni germogli. Sono piccole centrali elettriche quando si tratta di nutrizione, sono facili da coltivare e sono pronte da mangiare in pochi giorni anziché mesi.

Se hai lo spazio, prendi in considerazione l’idea di avviare un giardino e, se le normative locali lo consentono, puoi aggiungere polli per una scorta costante di uova. (Ricorda solo che anche loro potrebbero aver bisogno di feed aggiuntivo.)

Inoltre, inizia ad apprendere alcune abilità di base per la conservazione degli alimenti come l’inscatolamento e il sottaceto. Anche se all’inizio può sembrare intimidatorio, non è poi così difficile. Ad esempio, le uova crude, non lavate e coltivate in casa possono essere conservate in acqua di calce – 1 oncia di calce (idrossido di calcio, noto anche come “calce decapante”) a 1 litro di acqua – estendendo così la loro durata a circa due anni senza refrigerazione. 8

L’acqua di calce sigilla sostanzialmente le uova per evitare che si deteriorino. Prima di usare le uova, assicurati di lavare via il lime. Questo non funziona con le uova commerciali, tuttavia, poiché il rivestimento protettivo, chiamato “bloom”, viene rimosso durante il lavaggio.

Anche le verdure fermentate sono facili da realizzare e ti permetteranno di conservare i proventi del tuo orto per lunghi periodi di tempo. Per ispirazione, dai un’occhiata alla mia ricetta vegetariana fermentata . Nel video qui sotto, spiego i vantaggi dell’utilizzo della coltura starter e dei coperchi dei vasetti di coltura cinetica. Non sono una necessità, ma ridurranno l’odore rilasciato mentre le verdure fermentano.
Secondo le istruzioni ricevute, il segretario dell’ONU annuncia

Il segretario delle #NazioniUnite ha appena avvertito che ci stiamo dirigendo verso una “crisi globale di #carestia senza precedenti”

e le persone stanno già morendo di fame in Africa. Per mesi ho documentato i segnali di una grave carenza di cibo in arrivo, e ora sono iniziati. Naturalmente ci sono molte ragioni per cui ci troviamo di fronte a una situazione così grave. I modelli meteorologici sono andati completamente in tilt in tutto il pianeta, la pandemia di COVID ha devastato le catene di approvvigionamento globali e la guerra in Ucraina sta limitando notevolmente il flusso di risorse agricole da uno dei principali panifici del mondo intero. Sfortunatamente, ciò che abbiamo vissuto finora è solo la punta dell’iceberg.

Guterres ha indicato che il conflitto in Ucraina ha esacerbato le interruzioni causate da “cambiamenti climatici, pandemia di coronavirus e disuguaglianza” per produrre una “crisi della fame globale senza precedenti” che già colpisce centinaia di milioni di persone.

Secondo Google, “senza precedenti” significa “mai fatto o conosciuto prima“.

In altre parole, Guterres sta dicendo che ciò in cui ci stiamo dirigendo sarà diverso da qualsiasi cosa nessuno di noi abbia mai visto.
#SaDefenza


https://www.maurizioblondet.it/la-rocke ... e-anni-fa/


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MessaggioInviato: 30/09/2022, 21:38 
Guerra e incubo nucleare, “in Italia non abbiamo rifugi”
Aggiornato piano: entro 200 km stare al chiuso, nelle case, visto che non ci sono i rifugi atomici



La centrale di Zaporizhzhia è a 200 km dalla regione del Donbass e a 550 km da Kiev. Non è l’unica: a Sud dell’Ucraina ne è presente un’altra, con 3 reattori funzionanti; altre due centrali nucleari sono a Rivne e Khmelnitsky vicine al confine con la Polonia. Ma non è solo l’Ucraina. Ci sono ben sedici impianti nucleari francesi che distano meno di 200 chilometri dai confini italiani. Tra loro Cruas, Saint Alban, Bugey e Tricastin, che è a circa 180 km dall’Italia. La guerra nel cuore dell’Europa si è portata dietro due ricordi: il fantasma di Chernobyl e il dramma della II guerra mondiale, rinfrescando nella mente di tanti il terrore della nube radioattiva. Non solo nelle persone però, a quanto pare anche nelle istituzioni, visto che l’unico piano in caso di disastro che l’Italia aveva era chiuso in un cassetto dal 2010.

Il 14 marzo 2022 ne è stato redatto un nuovo da un Gruppo di lavoro istituito presso la Protezione Civile con l’obbligo di aggiornarlo annualmente. Ecco cosa devono fare i cittadini: un incidente entro i 200 km comporta per le persone riparo al chiuso, nelle case visto che non ci sono i rifugi atomici, e iodioprofilassi (compresse da assumere in modo che il nostro corpo non accumuli gli isotopi radioattivi dello iodio nella tiroide), e sono stati anche fatti test sulla distribuzione di queste pasticche.
L’Isin monitora i livelli di radioattività

“Ad oggi non è stato necessario attivare il Piano nazionale, ma l’Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) continua a monitorare la situazione ricevendo informazioni aggiornate attraverso i sistemi internazionali di pronta notifica e monitorando i livelli di radioattività sul territorio nazionale attraverso le reti di pronto allarme“. In questi mesi di guerra i rilevatori “non hanno misurato assolutamente un aumento di radiazioni” ha raccontato, intervistata dalla Dire, Silvia Scarpato, funzionaria dell’Ufficio Coordinamento emergenze nucleari e radiologiche ricercatrice dell’Isin che ha preso parte al tavolo presso la Protezione civile.
Il documento scende nel dettaglio, con un piano di emergenza a scalare in base alla prossimità dell’incidente nucleare: entro od oltre i 200 km.
In caso di incidente nucleare, cosa fare

“Incidente nucleare è un termine a ombrello, come incidente stradale. E come le conseguenze di un tamponamento al semaforo sono diverse dal quelle di un tir che investe le auto andando contromano in autostrada, le conseguenze di un incidente nucleare dipendono dal tipo dell’incidente verificatosi e dalla sua gravità. Le persone più esposte alle conseguenze di un incidente nucleare– spiega Scarpato- sono quelle che vivono nelle immediate vicinanze dell’impianto stesso (poche decine di chilometri) per le quali vengono attuate, già prima dell’esposizione, misure protettive urgenti quali l’evacuazione, il riparo al chiuso o la iodioprofilassi. In Italia nessuno vive vicino alle centrali nucleari perché in Italia non esistono più. E quindi è venuto meno il principale fattore di rischio in questo campo“. Per incidenti molto gravi nelle centrali che si trovano a meno di 200 km dal confine è previsto nel piano “riparo al chiuso e la iodoprofilassi anche a distanze maggiori. In caso di incidente grave, la popolazione che vive oltre i 200 km potrebbe venire interessata dalle conseguenze dell’incidente attraverso una maggiore attenzione per l’alimentazione, in quanto la radioattività rilasciata potrebbe contaminare il territorio ed entrare nella catena alimentare. In questo caso, sarebbe necessario lo stop al consumo di alcuni alimenti, come i vegetali a foglia e il latte, come successe nel 1986 a seguito dell’incidente di Chernobyl. Quanto detto riguarda, però, incidenti molto gravi ed improbabili e dipendono anche da condizioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli“, precisa la funzionaria.

Se lo spettro della nube si concretizza, in merito alle “scorte di ioduro di potassio, il Piano prevede la messa a disposizione delle scorte nazionali e regionali: quella nazionale antidoti e farmaci (Snaf) gestita dal ministero della salute e appunto quelle gestite dalle Regioni. La distribuzione delle compresse– spiega Silvia Scarpato- viene definita dalle Regioni e dalle Province autonome in raccordo con le Prefetture e i Comuni interessati con il concorso delle strutture operative del sistema nazionale di protezione civile“.

Carta alla mano, di fronte all’emergenza non sembrerebbe previsto alcun commissario. A capo di tutta la macchina è il CEVaD (Centro di Elaborazione e Valutazione Dati): “Ha il compito di effettuare valutazioni in merito alla radioattività presente nell’ambiente e nelle matrici alimentari e di valutare conseguenti livelli di esposizione della popolazione. Il controllo della filiera produttiva, ai fini della valutazione delle misure di protezione sanitaria, viene programmata e coordinata dal ministero della Salute secondo le modalità operative, ossia frequenza dei campionamenti e scelta delle matrici, indicate dal CEVaD. Il Piano Nazionale– continua l’esperta- prevede che la gestione dell’emergenza sia affidata al Comitato Operativo presso il Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le regioni dovranno redigere delle Pianificazioni regionali discendenti del Piano Nazionale che si accordino con la pianificazione nazionale“.
I rifugi antiatomici non ci sono

“In Italia non è stato previsto l’utilizzo di rifugi antiatomici per effettuare il riparo al chiuso della popolazione in caso di incidente in un impianto nucleare. Se invece ci riferiamo ad ipotesi di eventi bellici, cioè bombe atomiche sganciate sul nostro Paese, non è l’Isin competente a rispondere“, precisa ancora Silvia Scarpato. Rifugi antiatomici ci sono però per esempio in “Svizzera, anche nelle abitazioni dei cittadini. Ma questa strategia non è utilizzata in tutti i Paesi e va anche detto che la Svizzera è un piccolo Paese con quattro centrali nucleari di cui tre in esercizio“.
Esercitazioni

La popolazione italiana ad oggi non è stata arruolata in una vera e propria esercitazione nazionale, “sebbene sia stata fatto un test preliminare sulla procedura di distribuzione delle pasticche di ioduro di potassio. L’Italia inoltre partecipa annualmente ad esercitazioni internazionali organizzate dalla Commissione europea e dalla Iaea nell’ambito dei rispettivi sistemi di pronta notifica. In questo tipo di esercitazioni parte del sistema nazionale viene testato“, conclude la funzionaria dell’Ufficio Coordinamento emergenze nucleari e radiologiche ricercatrice dell’Isin.


https://www.meteoweb.eu/2022/09/guerra- ... 001155163/


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MessaggioInviato: 30/01/2023, 21:28 
"Ecco quali medicinali usare in caso di emergenza nucleare". L'Oms aggiorna la lista


L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato la lista dei medicinali da immagazinare e usare per le emergenze radiologiche e nucleari



Con la delicata situazione tra Russia e Ucraina, il rischio di un conflitto mondiale non è mai stato del tutto scongiurato. A rafforzare le ipotesi in questi giorni, suppur non in maniera esplicita, la decisione dell'Oms di aggiornare l'elenco dei medicinali da accomulare per emergenze radiologiche e nucleari. Si tratta di medicinali che prevengono o riducono l'esposizione alle radiazioni, o curano le lesioni provocate dall'esposizione.

“Nelle emergenze da radiazioni, le persone possono essere esposte a radiazioni a dosi che vanno da trascurabili a pericolose per la vita. I governi devono rendere disponibili i trattamenti per chi ne ha bisogno, in fretta" ha spiegato la dott.ssa Maria Neira, assistente del direttore generale dell'Oms, divisione popolazioni più sane. “È essenziale che i governi siano preparati a proteggere la salute delle popolazioni e a rispondere immediatamente alle emergenze. Ciò include la disponibilità di scorte pronte di medicinali salvavita che ridurranno i rischi e cureranno le lesioni causate dalle radiazioni”.

La nuova pubblicazione, sostituisce la precedente del 2007, sempre redatta dall'Oms, sulle scorte nazionali necessarie per le emergenze da radiazioni, e include importanti informazioni sullo sviluppo di questo particolare tipo di medicinali nell'ultimo decennio. Esamina gli elementi necessari per lo sviluppo, il mantenimento e la gestione delle scorte e il ruolo delle Autorità Sanitarie Nazionali nello sviluppo delle stesse; nonché il ruolo dell'Oms come consulenza e garanzia all'accesso a medicinali e servizi sanitari.

"Questo elenco aggiornato di farmaci critici sarà uno strumento di preparazione e prontezza vitale per i nostri partner per identificare, procurare, accumulare e fornire contromisure efficaci in modo tempestivo a coloro che sono a rischio o esposti a questi eventi", ha affermato il dott. Mike Ryan, direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

È bene chiarire che nella pubblicazione non si parla specificamente di guerra nucleare, ma si riferisce a casi di emergenze radiologiche o nucleari presso centrali nucleari, struttture mediche o di ricerca, o incidenti durante il trasporto di materiale radioattivo, nonché usi intenzioli di materiali radioattivi con intenti dolosi. Le scorte, in ogni caso, sono quelle necessarie anche in caso di esplosioni di bombe atomiche.

La lista dei medicinali fornita nella pubblicazione include:

• Iodio stabile, somministrato per prevenire o ridurre l'esposizione della tiroide allo iodio radioattivo;
• Agenti decorporanti della sabbia chelante (la terapia chelante è una terapia farmacologica che sfrutta la chelazione, ovvero una reazione chimica, per curare alcune forme di intossicazione dovuta a metalli pesanti. Una volta chelato, il metallo perde la sua tossicità all'interno dell'organismo e può essere eliminato più facilmente, ndr). Blu di Prussia ( un pigmento usato nella produzione di vernici, ndr), applicato per rimuovere il cesio radioattivo dal corpo e calcio-/zinco-DTPA usato per trattare la contaminazione interna con radionuclidi transuranici;
• Citochine utilizzate per mitigare i danni al midollo osseo, in caso di sindrome acuta da radiazioni (ARS); e
• Altri medicinali usati per trattare il vomito, la diarrea e le infezioni.


https://www.ilgiornale.it/news/cronaca- ... 10016.html


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