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Sunrise: lanciato in Svezia un osservatorio solare in un pallone ad elio

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L'8 giugno è stato lanciato dall'Esrange Space Centre a Kiruna, in Svezia, l'osservatorio solare Sunrise. Un gigantesco pallone ad elio, che trasporta circa 1 milione di metri cubi di gas, sta adesso trasportando il telescopio solare più grande mai costruito per sollevarlo dalla superficie terrestre. L'osservatorio girerà intorno al Polo Nord, dove in estate il sole non tramonta mai. Lì raccoglierà informazioni molto precise sui campi magnetici dell'atmosfera solare.

Nel corso dei prossimi giorni, il pallone provvederà a monitorare il Sole 24 ore su 24 mentre i venti polari lo trasporteranno verso ovest sull'Oceano Atlantico del nord, sulla Groenlandia e sul Canada ad un'altitudine di 37 km sopra il livello del mare. Uno dei vantaggi principali offerti dall'osservatorio Sunrise è che sarà in grado di funzionare nella stratosfera (lo strato dell'atmosfera compreso tra 10 e 50 km al di sopra della superficie terrestre), al di sopra dello strato più basso, e più turbolento, dell'atmosfera terrestre.

"Non è solo il pallone a rendere speciale il Sunrise," ha detto Peter Barthol dell'Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare in Germania. Gli scienziati credono anche che il Sunrise sarà in grado di osservare la superficie del Sole con una precisione che è stata finora impossibile da ottenere usando i telescopi sulla superficie terrestre e le sonde spaziali.
"Ci aspettiamo che il Sunrise ci permetta di distinguere la superficie finemente strutturata del Sole e la distribuzione dei [suoi] campi magnetici con una risoluzione di fino a 35 chilometri," ha aggiunto Sami Solanki, a capo della missione Sunrise. La risoluzione offerta dal telescopio, hanno spiegato i ricercatori, è equivalente a vedere una moneta da un euro ad una distanza di 100 km.

Il telescopio leggero ha uno specchio di un metro di diametro. La "gondola" del Sunrise dispone inoltre di una serie di sistemi per regolare e stabilizzare lo strumento ottico durante il volo: (tra cui uno "specchio direzionale" ad alta velocità); uno spettrografo polarimetrico (Sunrise Polarimetric Spectrograph o SUPOS) per misurazioni ad alta precisione della linea spettrale nella luce polarizzata; un imager a filtro (Sunrise Filter Imager o SUFI) per immagini ad alta risoluzione nelle gamme spettrali visibile ed ultravioletta (UV); e un magnetografo (chiamato "IMaX") che fornisce mappe bidimensionali del vettore di campo magnetico solare completo. L'osservatorio è inoltre provvisto di pannelli solari, zavorra e cuscinetti per l'atterraggio.

Il Sunrise ha viaggiato attraverso la tropopausa (il confine, a circa 10 km al di sopra del livello del mare, tra la troposfera e la stratosfera) alla velocità di circa 15 chilometri l'ora. L'apparecchio è esposto a temperature molto basse (circa -45°C). Per proteggere l'attrezzatura, è stata costruita una speciale copertura protettiva usando una pellicola di polietilene che protegge gli strumenti dal freddo lasciando allo stesso tempo che essi rilascino il calore.

Gli scienziati che monitorano i dati provenienti dal Sunrise si concentreranno sulla raccolta di informazioni sulla fine struttura e sulle dinamiche del campo magnetico nell'atmosfera solare. Questo li aiuterà a conquistare preziose informazioni sui fenomeni del Sole come le macchie solari e i venti solari.

Secondo i ricercatori a capo del progetto, "Il campo magnetico è la fonte dell'attività solare; controlla l'ambiente spaziale della Terra e causa la variabilità dell'irradiazione solare, che potrebbe essere un motore a lungo termine dei cambiamenti del clima terrestre". Spiegano che il campo magnetico nella fotosfera solare sviluppa intense concentrazioni di campo, che sono fondamentali per le dinamiche e l'energetica di tutta l'atmosfera solare.

"Queste scale spaziali non si possono studiare sistematicamente dalla Terra a causa della distorsione dell'immagine prodotta dalla turbolenza nella parte più bassa dell'atmosfera della Terra," dicono i ricercatori. "Il telescopio Sunrise trasportato da un pallone fornirà, per la prima volta, misurazioni della struttura magnetica dell'atmosfera solare sulle sue scale intrinseche spaziali e temporali."

Durante la sua prima ora di volo, l'osservatorio ha trasmesso i dati all'Esrange Space Centre. Per il resto della missione, conserverà i dati a bordo per un'analisi successiva. Alla fine di questa settimana, un paracadute riporterà il Sunrise indietro sulla Terra nel nord del Canada.

Per i preparativi per la missione di questa settimana ci sono voluti sei anni. Si tratta del primo di una serie di voli di palloni nella stratosfera nei quali l'osservatorio raccoglierà dati in modo che i ricercatori possano studiare la regione spettrale UV fino a 220 nanometri. Tale risoluzione è attualmente impossibile da ottenere usando strumenti sul suolo. I partner del progetto sperano che le missioni del Sunrise permetteranno all'osservatorio di diventare "l'elemento centrale di un futuro osservatorio solare nello spazio".

Tra i partner del Sunrise, sotto la guida dell'Istituto Max Planck di ricerca sul sistema solare in Germania, si annoverano l'Istituto Kiepenheuer di fisica solare a Freiburg in Germania, l'Instituto de Astrofisica de Canarias in Spagna, l'High Altitude Observatory, il Lockheed-Martin Solar and Astrophysics Laboratory e la NASA Columbia Scientific Ballooning Facility negli Stati Uniti.



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MessaggioInviato: 06/07/2009, 03:27 
SCIENZIATI RUSSI DANNO L'ALLARME PERICOLO SULLA TERRA: ALLARME TEMPESTE ELETTRICHE E GEOMAGNETICHE
Il Giornale OnlineTempeste elettriche e Geomagnetiche potrebbero causare dei veri e propri black-out agli aerei di linea, aerei militari e ad altri apparati elettrici sulla superficie del nostro pianeta. Questo sembrerebbe l'inizio del film " 2012" o "The Day After to Morrow" ma e realtà.

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Roma 1 Luglio 2009

Rapporti che circolano nel Cremlino ci stanno dicendo che i comandanti delle Forze aeree russe hanno rilasciato tutti gli avvertimenti possibili ma soprattutto un allarme generale, a tutti i piloti dei loro aeromobili, di esercitare "estrema cautela" in volo " soprattuto intorno a" un settore definito come Latitudine Nord 17 [Oceano Atlantico del Nord] 3 Latitudine Sud [ Oceano Atlantico del Sud] per 8 Latitudine Nord [Oceano Indiano] Latitudine Sud 19 [Oceano Indiano] tra il 46 di longitudine ovest, 33 West, 46 e 33 Oriente Oriente, e che copre la maggior parte delle Placche Tettoniche Africane

La ragione di questo avvertimento senza precedenti, dallle relazioni di Stato, sono la rapida formazione di "tempeste geomagnetiche" provenienti dai confini dell'Unione africana delle Placche tettoniche che, a causa della loro intensità, hanno causato la perdita di due grandi aerei passeggeri nel corso degli ultimi mesi facendo morire quasi 300 tra uomini, donne e bambini.

Il primo aereo ad essere abbattuto da questo fenomeno è stato l'aereo passeggeri del volo Air France 447, primo velivolo ad incontrare una di queste tempeste geomagnetiche il 1 giugno, presso il confine occidentale della Placca Tettonica dell'Africa, compresa tra Brasile e isole di Fernando de Noronha. Ciò ha comportato l'annientamento dei comandi e di tutti gli apparati elettrici di volo dell'AirBus causando la morte di 216 passeggeri e 12 membri d'equipaggio, con frammenti e pezzi del velivolo immersi nell'Oceano Atlantico.

Il secondo aeromobile ad essere stato abbattuto è stato un'altro AirBus A 310, incidente verificatosi sul confine orientale dell'Unione africana della Placca Tettonica, quando un altro di questi Magnetic Worms, o tempeste magnetiche, ha colpito il volo della Yemen Airways diretta verso l'isola della Nazione Comore in Oceano Indiano, di cui 153 dei passeggeri e membri dell'equipaggio sono morti e solo una bambina è riuscita a salvarsi. Un vero e proprio miracolo, finora.






Sebbene scienziati occidentali sostengono che la formazione di queste tempeste sia da ricollegare con l'attività solare, il surriscaldamento dei pianeti del nostro sistema solare, l'aumento dell'attività lavica e la creazione di un nuovo oceano, con pericolo di giganteschi Tsunami, gli scienziati russi, sostengono che oltre alla causa della misteriosa attività solare e alla assenza delle macchie solari, potrebbe verificarsi un periodo in cui la Terra sarà in pericolo per l'avvicinarsi dell' inversione dei poli.

Tale inversione avviene"a causa di un ancora inspiegabile, ma estremamente potente, forza gravitazionale che raggiunge l'esterno del nostro Sistema Solare e che alcuni ricercatori danno la responsabilità al misterioso Pianeta X, e che molti credono di essere una grande stella Nana Bruna, nota agli antichi con il nome di Nibiru, conosciuto anche nella Bibbia cristiana con il nome di Marduk o Assenzio (Project Wormwood).


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MessaggioInviato: 06/07/2009, 06:11 
Anche scienziati russi si allarmano per il sole

Cita:
Rapporti che circolano nel Cremlino ci stanno dicendo che i comandanti delle Forze aeree russe hanno rilasciato tutti gli avvertimenti possibili ma soprattutto un allarme generale, a tutti i piloti dei loro aeromobili, di esercitare “estrema cautela” in volo ” soprattuto intorno a” un settore definito come Latitudine Nord 17 [Oceano Atlantico del Nord] 3 Latitudine Sud [ Oceano Atlantico del Sud] per 8 Latitudine Nord [Oceano Indiano] Latitudine Sud 19 [Oceano Indiano] tra il 46 di longitudine ovest, 33 West, 46 e 33 Oriente Oriente, e che copre la maggior parte delle Placche Tettoniche Africane

La ragione di questo avvertimento senza precedenti, dallle relazioni di Stato, sono la rapida formazione di “tempeste geomagnetiche” provenienti dai confini dell’Unione africana delle Placche tettoniche che, a causa della loro intensità, hanno causato la perdita di due grandi aerei passeggeri nel corso degli ultimi mesi facendo morire quasi 300 tra uomini, donne e bambini.

Il primo aereo ad essere abbattuto da questo fenomeno è stato l’aereo passeggeri del volo Air France 447, primo velivolo ad incontrare una di queste tempeste geomagnetiche il 1 giugno, presso il confine occidentale della Placca Tettonica dell’Africa, compresa tra Brasile e isole di Fernando de Noronha. Ciò ha comportato l’annientamento dei comandi e di tutti gli apparati elettrici di volo dell’AirBus causando la morte di 216 passeggeri e 12 membri d’equipaggio, con frammenti e pezzi del velivolo immersi nell’Oceano Atlantico.

Il secondo aeromobile ad essere stato abbattuto è stato un’altro AirBus A 310, incidente verificatosi sul confine orientale dell’Unione africana della Placca Tettonica, quando un altro di questi Magnetic Worms, o tempeste magnetiche, ha colpito il volo della Yemen Airways diretta verso l’isola della Nazione Comore in Oceano Indiano, di cui 153 dei passeggeri e membri dell’equipaggio sono morti e solo una bambina è riuscita a salvarsi. Un vero e proprio miracolo, finora.

Sebbene scienziati occidentali sostengono che la formazione di queste tempeste e da ricollegare con l’attività solare, il surriscaldamento dei pianeti del nostro sistema solare, dell’aumento dell’attività lavica e la creazione di un nuovo oceano, con pericolo di giganteschi Tsunami, gli scienziati russi, sostengono che oltre alla causa della misteriosa attività solare e alla assenza delle macchie solari, potrebbe verificarsi un periodo in cui la Terra sarà in pericolo per l’avvicinarsi dell’inversione dei poli. Tale inversione avviene”a causa di un ancora inspiegabile, ma estremamente potente, forza gravitazionale che raggiunge l’esterno del nostro Sistema Solare e che alcuni ricercatori danno la responsabilità al misterioso Pianeta X, e che molti credono di essere una grande stella Nana Bruna, nota agli antichi con il nome di Nibiru, conosciuto anche nella Bibbia cristiana con il nome di Marduk o Assenzio (Project Wormwood).


Articolo apparso su: macedoniaonline.eu
e il Italia su: segnidalcielo e centroufologicotaranto


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MessaggioInviato: 06/07/2009, 15:17 
macedoniaonline.eu
umm
questo sito era collegato al caso di quel tizio(Michael Cohen) che disse che entro una settimana la francia avrebbe rivelato l'esistenza degli ufo......

ci sono altre fonti più sicure.... di questa non mi fido affatto [;)] del tipo fonti ufficiali di link del Cremlino no siti come macedoniaonline

comunque qualcosa sta accadendo [8] troppi avvenimenti.... aerei che precipitano ... e terremoti.... chissà se i terremoti attuali potrebbero esser ricollegati a questi eventi..... se la fonte è vera allora inizierei a preoccuparmi su serio [:(] .... ma non mi fido molto di quella fonte


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 06/07/2009, 15:21, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/07/2009, 15:24 
Mah dovresti trovare lo stesso argomento qui sul mio spazio web
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MessaggioInviato: 06/07/2009, 15:46 
EHEHHE [:D] Gira gira la fonte casca sempre su macedonia online ....il problema è che la tua fonte italiachiamaitalia [:)] prende come fonte centro ufologico Taranto che a sua volta usa come fonte quella di macedonia online(la fonte principe).... ora provo a verificare gli archivi di Project Wormwood e vedere se questa organizzazione ha veramente rilasciato tali dichiarazioni :) (essendo governativa è fonte affidabile ... solo che non centra niente con la russia [8] è australiana [:)] )
Voglio verificare bene prima di credere a una cosa del genere [:)] .... e non ci ricasco come nel caso delle dichiarazioni di Michael Cohen [:)]


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 06/07/2009, 15:51, modificato 1 volta in totale.


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Però posso aggiungere una notizia sicura:

SUL NOSTRO SOLE QUALCOSA SI STA MUOVENDO!!!
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136,18 KB

Fino a 2 giorni fa era tranquillo tranquillo poi improvvisamente eccolo: il sunspot 1024, che appartiene al nuovo ciclo. E' il più grande sunspot degli ultimi due anni! [;)]


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ora io qualcosina ne dovrei capire (e ripeto dovrei) e più che preoccuparmi della morte che faremo sarei più propenso a parlare su come evitare troppi danni. Una cantina ben sigillata potrebbe salvare qualche pc? O serve per forza una schermatura al piombo?

Sapete ritrovarsi nel medioevo ed essere uno dei pochi ad avere un pc funzionante non sarebbe male.. XD

Magari ci si organizza in gruppi e si salvano generatori elettrici, pannelli solari, pc, tv, antenne ec...


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MessaggioInviato: 16/07/2009, 13:56 
Cita:
DarthEnoch ha scritto:

ora io qualcosina ne dovrei capire (e ripeto dovrei) e più che preoccuparmi della morte che faremo sarei più propenso a parlare su come evitare troppi danni. Una cantina ben sigillata potrebbe salvare qualche pc? O serve per forza una schermatura al piombo?

Sapete ritrovarsi nel medioevo ed essere uno dei pochi ad avere un pc funzionante non sarebbe male.. XD

Magari ci si organizza in gruppi e si salvano generatori elettrici, pannelli solari, pc, tv, antenne ec...


Ci serve una gabbia di Faraday! [;)]

Ognuno di noi ne potrebbe costruire una gigante intorno alla propria abitazione! [:D]


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so cosa sia ma non ho idea di come si costruisca XD se hai link interessanti postali u.u mi ci applico un pò


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Cita:
DarthEnoch ha scritto:

so cosa sia ma non ho idea di come si costruisca XD se hai link interessanti postali u.u mi ci applico un pò


In poche parole, qualsiasi contenitore di materiale conduttore può essere considerato "Gabbia di Faraday" (sia con una struttura continua che a rete, "gabbia" appunto):
http://it.wikipedia.org/wiki/Gabbia_di_Faraday


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Macchie sul Sole osservate dall’osservatorio di Tradate

Da tempo, i ricercatori della Fondazione dell’Osservatorio Astronomico di Tradate, stanno seguendo, nuvole permettendo, la nostra stella Sole che si sta comportando in modo strano. «Dal 2004 ci sono stati più di 800 giorni senza macchie solari visibili a fronte di una media di meno di 500 per i cicli passati – spiegano dalla Fondazione -; siamo quindi in una fase di minimo molto prolungata, dopo il massimo di attività registrato nel 2001; in particolare, la fine del ciclo attuale sta registrando un numero elevato di giorni senza macchie: sono stati 266 nel 2008 (73%) e finora 150 nel 2009 (83%). Venerdì 3 luglio 2009, sulla superficie del Sole, è comparsa una nuova zona attiva accompagnata da un gruppo di macchie solari ed il tutto è stato puntualmente registrato nel Laboratorio Eliofisico della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate; questo nuovo gruppo di macchie solari si trova molto alto di latitudine (vicino al Polo Sud) e questo fa ben sperare che un nuovo ciclo solare, il numero 24, stia realmente per cominciare indicando contemporaneamente la fine di un lungo periodo di attività solare quasi nullo, che iniziava a preoccupare gli studiosi della nostra stella».

Il Responsabile del Laboratorio Eliofisico presso il nostro Osservatorio, Roberto Cogliati, ha precisato che «il gruppo di macchie solari comparso il 3 luglio si sta evolvendo, secondo la classificazione internazionale di Zurigo, da tipo B al tipo E come rilevato dall’osservazione del 6 luglio 2009».
«Lo studio delle macchie solari – spiega il Presidente della Fondazione dell’Osservatorio Astronomico Roberto Crippa - è molto importante perché dal punto di vista puramente astrofisico esse offrono la possibilità di comprendere nel dettaglio l'interazione tra plasmi (cioè i gas ionizzati) e i campi magnetici; un fenomeno, questo, di grande rilevanza, per esempio, nella formazione stellare, nell’attività nei nuclei galattici e nella fisica del plasma. Le macchie solari, infine, rappresentano la parte più visibile del cosiddetto “ciclo di attività solare” che si manifesta con un periodico aumento e diminuzione del campo magnetico alla superficie del Sole; il numero delle macchie solari ha una periodicità di circa 11 anni, anche se il ciclo vero e proprio ha un periodo doppio, in quanto la polarità magnetica in ciascun emisfero solare si inverte ogni 11 anni».

«La posizione, l'estensione, il momento in cui appaiono, la durata e altre proprietà fisiche delle macchie solari offrono agli studiosi preziose informazioni sul funzionamento della “dinamo” operante all'interno del Sole e di altre stelle a lei simili – spiegano dalla Fondazione -. Viene prestata un’attenzione particolare all’attività solare poiché campi magnetici particolarmente intensi sono spesso associati a fenomeni esplosivi di rilascio di energia e massa (chiamati brillamenti ed espulsioni di massa coronale) che possono investire la Terra e avere conseguenze sulla nostra vita quotidiana; questi fenomeni improvvisi, infatti, si manifestano con una forte emissione di radiazione energetica (raggi UV, X e gamma) e particelle ionizzate le quali, quando impattano sulla atmosfera terrestre ne provocano modificazioni importanti come, ad esempio, aumenti di densità che possono modificare l'orbita di satelliti; oppure tempeste magnetiche con disturbo delle trasmissioni radio; le radiazioni e le particelle, inoltre, rappresentano un pericolo concreto per gli astronauti che si trovano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Lo studio delle macchie e dell'attività solare, sul lungo periodo, è di grande importanza per quel che riguarda l'influenza solare sul clima terrestre, poiché l’emissione della radiazione ultravioletta dipende fortemente dall'attività magnetica solare; è per questo motivo che i modelli climatici più sofisticati vengono usati anche per stimare gli effetti prodotti da una variazione del flusso di radiazione ultravioletta. Lo scopo di tali studi è di prevedere il tipo di campi magnetici solari che si presenteranno in futuro con il fine ultimo di poter far fronte adeguatamente agli scenari apocalittici che potrebbero verificarsi in conseguenza di qualsiasi variazione dell’attività solare».



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Purtroppo la notizia non è molto aggiornata.

Le macchie comparte il 3 luglio, l'11 luglio sono sparite e da allora il nostro Sole è di nuovo completamente pultito! [8]


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Il Sole continua a dormire
C'è da preoccuparsi?


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Mentre voi tranquillamente vi abbronzate sulle spiagge, la superficie del Sole rimane ostinatamente priva di macchie e di ogni attività significativa. E’ stato così anche nell’ultima settimana. Si è vista solo qualche modestissima protuberanza e qualche piccola turbolenza nella cromosfera. La foto qui accanto, trasmessa il 7 agosto dalla navicella europea “Soho”, è eloquente.

Questa situazione dura ormai da due anni, tanto da incominciare a suscitare interrogativi scientifici e un filo di inquietudine. Il numero di agosto di “Sky & Telescope”, la rivista di astronomia più diffusa nel mondo, ha dedicato la copertina a questo insolito comportamento della nostra stella. Il titolo semina il dubbio: “Che cosa non funziona nel nostro Sole?”

L’attività del Sole, scoperta da Galileo poco meno di 400 anni fa, si manifesta con macchie più o meno estese sulla sua superficie (fotosfera), con protuberanze, cioè enormi zampilli di idrogeno che si innalzano sopra la fotosfera, e lancio nello spazio di particelle atomiche che viaggiano come minuscoli proiettili alla velocità di varie centinaia di chilometri al secondo. L’intensità di questi fenomeni segue un ciclo di circa undici anni.

Tre anni fa, quando, nel 2006, il ciclo delle macchie solari (il ventitreesimo da quando gli astronomi lo studiano) toccò il minimo, la Nasa e la National Oceanic and Atmospheric Administration riunirono gli scienziati del settore e chiesero loro di fare una previsione sul prossimo ciclo. Vennero fuori dozzine di scenari diversi ma in sostanza gli scienziati, pur concordando nel prevedere la ripresa dell’attività nell’aprile 2007, si divisero in due gruppi: quelli che annunciavano un forte picco di tempeste solari nel 2012 e quelli che pensavano a un picco moderato, sotto la media e un po’ tardivo, intorno al 2013.

I fatti hanno smentito entrambi i partiti. Il minimo di attività solare si è prolungato fino a tutta l’estate 2009 e i segni di ripresa sono molto timidi e contraddittori. Bisogna risalire al 1913 per trovare un periodo così povero di macchie solari, con un Sole completamente “pulito” per 311 giorni su 365. Nel 2008 il Sole si è mostrato privo di macchie per 266 giorni e nel 2009, da gennaio al 20 maggio, 115 giorni sono stati totalmente senza segni di attività. Un minimo solare ha in media 485 giorni senza macchie, questa volta siamo già oltre i 650.

Ora gli astrofisici solari stanno aggiustando il tiro e per quello che sarà il ventiquattresimo ciclo dell’attività solare studiato scientificamente prevedono un modesto picco di attività tra il 2013 e il 2014.

A scoprire la periodicità delle macchie solari fu l’astronomo dilettante Heinrich Schwabe, di professione farmacista, vissuto nella prima metà dell’Ottocento. Schwabe incominciò a registrare ogni giorno le macchie solari nel 1823, notò un loro aumento nel periodo 1827-1830, un calo nel 1833 e poi un altro picco nel 1837. A questo punto, previde il nuovo massimo solare verso il 1848, e in effetti fu così. Schwabe aveva scoperto che le macchie hanno una periodicità di circa 11,1 anni. In realtà va detto che il ciclo vero è di 22 anni, periodo che corrisponde a una inversione della polarità del campo magnetico delle macchie.

Non bisogna pensare, però, che il Sole sia preciso come un orologio. Galileo scoprì le macchie solari nel 1610 e fu fortunato. Se avesse osservato il Sole quarant’anni dopo non le avrebbe scoperte perché l’attività si ridusse quasi a zero dal 1645 al 1715. Questo lungo periodo di bonaccia è chiamato “minimo di Maunder” dal nome dell’astronomo americano Edward W. Maunder (1851-1928) che attirò l’attenzione su questo fenomeno, ma prima di lui lo aveva già notato Gustav Spoerer. La cosa interessante è che al “minimo di Maunder” corrisponde la “piccola era glaciale”, un raffreddamento del clima globale della Terra che va dalla fine del Seicento all’inizio dell’Ottocento. In quel tempo il Tamigi gelava ad ogni inverno, tanto che sulla sua superficie ghiacciata si svolgevano le “Fiere del gelo”. C’è chi ha messo questo raffreddamento del pianeta in rapporto con il minimo solare. La connessione non è certa ma non può essere esclusa.

Il futuro si annuncia interessante: vedremo se per caso siamo di fronte all’inizio di un nuovo “minimo di Maunder” e se influirà sul clima, attualmente in fase di riscaldamento per l’effetto serra causato dall’uomo. Chissà che una temporanea attenuazione dell’attività solare non venga a darci una mano mentre si litiga su quali provvedimenti prendere per combattere il riscaldamento globale.

Fonte: lastampa.it


Ultima modifica di 2di7 il 10/08/2009, 21:36, modificato 1 volta in totale.

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