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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 14/01/2017, 14:59 
TheApologist ha scritto:
Intanto i "compagni"...

Russia: il MiG-35 completerà i test di volo entro l'estate, produzione di massa dal prossimo anno
Bello, competitivo, costa poco... Compriamo quello no? [;)]


non sono un esperto in materia ma da quanto ho letto il mig-35 non brilla in tecnologia "stealth".



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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 14/01/2017, 15:00 
Ufologo 555 ha scritto:
F-35, nuova relazione: "riscontrate 276 carenze, il velivolo non è assolutamente pronto per una missione reale"

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Sull’F-35 si riscontrano 276 carenze nelle prestazioni di combattimento. È quanto si apprende dall’ultima relazione, pubblicata poche ore fa, a firma di Michael Gilmore, direttore dei test operativi e responsabile della valutazione dei sistemi d’arma per il Dipartimento della Difesa.

Nel rapporto si sottolineano anche i progressi, come nella risoluzione dei problemi riguardanti il seggiolino eiettabile, tuttavia Gilmore delinea un quadro preoccupante in vista della produzione seriale e della Capacità Operativa Iniziale per l’Air Force.

“Nonostante le ultime implementazioni, sono stati identificate 276 carenze nelle prestazioni combattimento. Il nuovo software 3FR6 risolverà meno della metà delle carenze”.

Il Block 3FR6 è il più recenti tra i software rilasciati per eseguire i test. Nella relazione si rileva che “sono state riscontrate significative mancanze ben documentate con conseguente prestazioni operative complessive inefficaci. Centinaia di mancanze non saranno adeguatamente affrontate con correzioni e rettifiche verificate con prove di volo all'interno del sistema di sviluppo e dimostrazione”.

“Nonostante la conclusione dell’attuale fase di sviluppo e dimostrazione sia fissata al 2017, non vi è abbastanza tempo per correggere queste carenze fondamentali, né il tempo per verificare le correzioni in voli di prova”.

Gilmore teme che a causa dei ritardi accumulati dal programma, le correzioni potrebbero essere effettuate soltanto in laboratorio e non testate in voli reali. Questo – afferma Gilmore – è un enorme problema alla sicurezza poiché i laboratori hanno dimostrato di non rappresentare in un contesto reale i problemi di stabilità del velivolo.

Tra le 276 carenze, Gilmore pone particolare attenzione al cannone da 25 millimetri ed al software di diagnostica Alis.

“Mentre le prove a terra sono state completate per tutte le versione dell’F-35, soltanto la variante A ha completato la fase iniziale dei test. Questi ultimi hanno rivelato problemi di visualizzazione per il pilota dovuti all’integrazione con i sensori del casco. Vi è una elevata probabilità di scoprire ulteriori carenze nei prossimi test con le altre versioni del sistema principale, causando ulteriori ritardi”.

ALIS o Autonomic Logistics Information System, continua a preoccupare il direttore dei test operativi e responsabile della valutazione dei sistemi d’arma per il Dipartimento della Difesa. ALIS è il centro nevralgico del sistema F-35: consente ai piloti così come alla forza a terra di supporto di intraprendere azioni proattive per garantire l’efficienza del caccia in qualsiasi teatro operativo. Fin dal suo sviluppo, ALIS è stata definita la spina dorsale della flotta F-35. È sostanzialmente un hub utilizzato per pianificare le missioni, tenere traccia dello stato dei velivoli, ordinare i pezzi di ricambio. A differenza di tutti gli altri aerei, ALIS gestisce quotidianamente queste operazioni, in un unico hub nel mondo. Tutti i server ALIS si collegano attraverso le reti militari terrestri o via satellite. Ovviamente non utilizza internet. Esiste un solo server globale chiamato Autonomic Logistics Operating Unit (ALOU). Ogni nazione avrà un proprio server, chiamato Central Point of Entry (CPE). A loro volta, gli squadroni utilizzano a livello locale un server chiamato Standard Operating Unit (SOU).

ALIS funziona in questo modo: l’F-35 di un paese X si collega al SOU che si interfaccia al CPE. Quest’ultimo memorizza i dati e trasmette le informazioni all’Autonomic Logistics Operating Unit. È essenziale, quindi, un'ottimale connessione. Ogni velivolo può perdere la connessione con il proprio server nazionale per un massimo di 30 giorni. Dopo tale termine, il caccia dovrà essere messo a terra. Una volta stabilita la connessione, il SOU carica i dati nel CPE. Esisteranno quindi tanti server quanti saranno i paesi che acquisteranno l’F-35, ma un solo hub principale nel mondo. ALIS non è mai stato progettato con un sistema di back-up. I timori quindi nascono (oltre all’attuale instabilità del sistema) per particolari contesti in cui potrebbero verificarsi perdite di energia. Ciò, potrebbe limitare le operazioni della flotta a 30 giorni dall’ultima connessione.

Sebbene progettato in forma esclusivamente primaria, ALIS dovrebbe garantire maggiore ridondanza all’infrastruttura (tra qualche anno). Ad ogni modo, nell’eventualità in cui ALIS dovesse essere offline, gli F-35 potranno volare per non oltre i 30 giorni. ALIS non limita le operazioni di volo, ma non comunica alle squadre a terra il reale stato del velivolo. Se offline, le squadre a terra non dovrebbero fare altro che procedere fisicamente, gestendo l’intera catena di rifornimento del caccia, così come la configurazione, la diagnostica degli errori, la pianificazione di missione ed il debriefing. Per ALIS vengono continuamente sviluppati e rilasciati dei service pack, tuttavia non ancora in grado di garantire la stabilità prevista con “un alto tasso di falsi allarmi e scarsa accuratezza”.

Gilmore (foto) conclude affermando che “non è realistica l’attuale tempistica per la conclusione della fase di sviluppo. L'approccio del Pentagono è quello di tentare una prematura cessazione di test sui sistemi di missione, che aumenterà il rischio di fallimenti durante gli intensi test di combattimento ed in un’operazione reale”.

Secondo le ultime proiezioni di Gilmore, i test per valutare le prestazioni in combattimento non si dovrebbero concludere prime del 2020. L’Air Force, invece, vuole dichiarare la Capacità Operativa Iniziale per il prossimo mese di agosto.

“Il programma avrebbe bisogno di un supplemento di 550 milioni di dollari nell’anno fiscale 2018 per completare lo sviluppo necessario previsto e realizzare le versioni software aggiuntive per correggere e verificare le importanti carenze note e documentate. Ulteriori 425 milioni di dollari nell’anno fiscale 2019 e 150 milioni di dollari per il 2020. Queste stime si aggiungono ad un ulteriore 1,125 miliardi necessari per completare la fase SDD (System Development and Demonstration)”.

http://www.difesaonline.it/mondo-milita ... nte-pronto

[:246] [:287]

Mah! coma la fine per gli "Shuttle" ...
Non ho mai visto un caccia americano fallire a questo modo, anzi ....! [:291]

Scommetto che per te è sempre colpa del DEM. Obama??. [:246]


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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 14/01/2017, 15:02 
sottovento ha scritto:
TheApologist ha scritto:
Intanto i "compagni"...

Russia: il MiG-35 completerà i test di volo entro l'estate, produzione di massa dal prossimo anno
Bello, competitivo, costa poco... Compriamo quello no? [;)]


non sono un esperto in materia ma da quanto ho letto il mig-35 non brilla in tecnologia "stealth".

Già perchè se non sono "stealth" sono da buttare. [:D]
In Guerra meno si complicano le armi più risultano sicure,specie gli aerei. [:290]


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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 14/01/2017, 15:11 
Certo che è colpa di Obama! Ha ridotto le FFAA USA in uno stato pietoso! Ha tagliato fondi dappertutto, così come per la Ricerca Spaziale ....
Mai stata così a "terra" l'America. [^]



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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 14/01/2017, 15:18 
Ufologo 555 ha scritto:
Certo che è colpa di Obama! Ha ridotto le FFAA USA in uno stato pietoso! Ha tagliato fondi dappertutto, così come per la Ricerca Spaziale ....
Mai stata così a "terra" l'America. [^]

La decadenza dell'America è cominciata prima di Obama,ti ricordi i fallimenti in campo aerospaziale e in particolare dello Space Shuttle? [:296]


Ultima modifica di bleffort il 14/01/2017, 15:20, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 14/01/2017, 15:20 
Che BARAK di aereo! :D



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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 14/01/2017, 16:36 
. [:302] [:264]



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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 11/02/2017, 13:42 
[:296]


F-35, Cameri non sarà l'unico hub in Europa

“Cameri avrebbe dovuto garantire l’intero ciclo di manutenzione degli F-35 in Europa. Gli hub del Regno Unito ed Israele rappresentano una promessa non mantenuta degli Stati Uniti".
Franco Iacch - Sab, 11/02/2017 - 11:32
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“Le promesse fatte all’Italia dagli Stati Uniti sul programma F-35 sono state disattese, a discapito delle nostre imprese e della FACO di Cameri”.


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È quanto avrebbe dichiarato Guido Crosetti, presidente dell’Associazione Industrie per l’Aerospazio, i Sistemi e la Difesa al portale specializzato DefenseNews.

Il programma Joint Strike Fighter prevede tre livelli di partecipazione internazionale che riflettono l’impegno finanziario di ogni paese partner. Tradotto significa che il potenziale economico derivante dal programma F-35 è direttamente correlato al numero di aerei acquisiti dal paese partner.

L’unico paese partner di livello uno è il Regno Unito con un contributo pari al 10% dei costi di sviluppo. Due i paesi di secondo livello: Italia ed Olanda. Come partner di livello due, l’Italia ha investito un miliardo di dollari nella fase di sviluppo e dimostrazione del sistema d’arma.

Gli Stati Uniti non hanno onorato le promesse – avrebbe dichiarato Crosetto a DefenseNews – danneggiando le imprese italiane e minacciando l’hub italiano dedicato alla manutenzione degli F-35.

L’Italia ha acquistato 90 F-35: trenta nella versione B (15 previsti per la Marina ed altri 15 per l’Aeronautica, mentre tre saranno permanentemente destinati negli Stati Uniti per operare presso l’Integrated Training Center) e sessanta F-35A, variante a decollo ed atterraggio convenzionale. La nuova flotta sostituirà 253 velivoli tra Tornado, cacciabombardieri AMX e AV8B Harrier, “garantendo una maggiore capacità operativa, ottimizzando logistica e manutenzione e prevedendo inoltre un addestramento comune e costi operativi e di assistenza inferiori”.

Gli F-35 italiani sono attualmente in produzione nello stabilimento FACO, Final Assembly and Check Out, di Cameri. Il primo F-35 italiano è stato consegnato all’Aeronautica Militare il 3 dicembre del 2015.

F-35: l'investimento italiano

Secondo i dati ufficiali della Lockheed Martin, “ad aprile 2016 ammontano a 1,08 miliardi di dollari i contratti assegnati all’industria italiana per gli F-35. Si prevede che il valore totale di tali contratti sarà pari a oltre 9,9 miliardi di dollari alla fine della fase di produzione. Pratt and Whitney ha assegnato ad aziende italiane contratti per la produzione di parti del motore per un valore superiore ai 25 milioni di dollari. Si prevede che questa cifra supererà i 4 miliardi di dollari USA nell’arco dell’intero programma. Lockheed Martin e i suoi partner hanno assegnato più di 100 contratti a decine di aziende italiane”.

“Si prevede che la produzione dell’F-35 in Italia genererà oltre 6.300 posti di lavoro al picco di produzione. La domanda di lavoro raggiungerà il suo livello più alto tra il 2017 e il 2026, con una media annuale di posti di lavoro che si manterrà stabilmente intorno ai 5.400. Si prevede che la sola fase di produzione del programma F-35 italiano apporterà 15,8 miliardi di dollari USA in termini di vantaggi economici per l’Italia.

Ogni posto di lavoro nella produzione degli F-35 crea ulteriori 1,2 posti di lavoro nell’economia italiana”.

I primi due F-35 ricevuti nel silenzio del governo italiano

Il 19 dicembre scorso, l’Italia ha ricevuto i suoi due primi F-35 quasi nel silenzio più assoluto. A differenza di quanto avvenuto in Israele per la consegna della piattaforma tattica di quinta generazione, gli F-35 italiani non hanno ricevuto alcuna particolare attenzione, nonostante “l'evento rappresenti il raggiungimento di un importante obiettivo per la difesa e sicurezza del Paese”. Alla cerimonia che si è svolta nella base aerea di Nevatim, nel sud di Israele, ad esempio, erano presenti il primo ministro Benjamin Netanyahu, il presidente Reuven Rivlin, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman e l'ex Segretario della Difesa statunitense Ashton Carter. Per gli F-35 italiani, una nota sul sito del Ministero della Difesa. Velivoli italiani ed israeliani sono stati consegnati il medesimo giorno. La stessa Lockheed Martin, sul sito ufficiale dell’F-35 titolava cinque delle dieci prime notizie alla consegna dell’F-35 in Israele, ma nessuna per l’Italia. I due JSF sono operativi presso il 32° Stormo di Amendola ed affiancano agli altri assetti operativi già in dotazione al reparto, come i Predator del 28° Gruppo di volo.

F-35: gli hub nel mondo

Situata su una superficie di 40,87 ettari nella Regione Piemonte, la FACO italiana offre la possibilità a più di 1.200 italiani di lavorare al programma F-35. Di proprietà del Governo italiano e gestita da Leonardo insieme a Lockheed Martin, la FACO produce gli F-35 per le forze militari italiane e presto sarà impegnata anche nella produzione degli F-35 olandesi.

“La FACO italiana è stata scelta dal Governo statunitense come centro regionale europeo per le attività di manutenzione delle strutture aeronautiche, la riparazione, la revisione e l’aggiornamento (MRO&U). Cameri diventerà un hub di manutenzione che offrirà servizi alle nazioni europee partner dell’F-35, ai clienti dell’F-35 all’interno del programma di forniture militari all’estero (Foreign Military Sales) ed agli F-35 americani basati/schierati in Europa. Presso la FACO di Cameri Alenia Aermacchi produce, oltre ai velivoli per l’Italia, anche le ali per i Paesi partner del programma F-35 e per le nazioni che rientrano nel programma statunitense FMS. Secondo gli attuali accordi di partecipazione industriale, Alenia Aermacchi produrrà un minimo di 835 ali complete. In origine era previsto che Alenia Aermacchi producesse 1.215 ali, prima tuttavia che l’Italia riducesse il programma di acquisizione di aerei F-35 da 131 a 90 esemplari. La produzione di Alenia Aermacchi a pieno regime sarà di 66 ali l’anno e aumenterà fino a 72”.

L’hub italiano, quindi, sarebbe responsabile della manutenzione pesante sulla struttura del velivolo. Modifiche o riparazioni, compresa la sostituzione di una paratia o di un ala.

Lo scorso novembre gli Stati Uniti comunicano che Australia, Paesi Bassi e Regno Unito, saranno i primi paesi partner ad ospitare i “centri di riparazione globale” al di fuori del territorio statunitense.

Secondo i dati ufficiali del Dipartimento della Difesa, “manutenzione, riparazione, revisione e gli aggiornamenti per il periodo compreso tra il 2021-2025, saranno effettuati in questi paesi che saranno anche responsabili di 65 su 774 componenti riparabili del sistema F-35”.

Nello specifico, il Dipartimento della Difesa ha assegnato 48 dei primi 65 componenti al Regno Unito, 14 ai Paesi Bassi e tre in Australia, offrendo complessivamente circa l'8% del lavoro totale. Altri hub saranno attivati per far fronte alla richiesta.

Nel frattempo, nella regione Asia-Pacifico, le riparazioni di 64 dei primi 65 componenti saranno effettuate in Australia ed uno in Corea del Sud.

Il Regno Unito è il più grande beneficiario di questo primo pacchetto, con hub identificato nel Galles del Nord ed un investimento nella forza lavoro pari a 2,5 miliardi di dollari. Questo contratto copre avionica e componenti MRO. L’hub sarà operativo entro i primi mesi del 2018.

Si legge nella nota del Ministero della Difesa inglese:

“Il sito in Galles diventerà un centro di riparazione globale per la manutenzione, riparazione, revisione ed aggiornamento dell’avionica e dei componenti per l’F-35. Centinaia di F-35 a base europea saranno assistiti nel Galles del Nord”.

Secondo Crosetto, sarebbero state favorite le grandi imprese a discapito di quelle italiane.

Analizzando le aree di pertinenza, Cameri dovrebbe eseguire la manutenzione sulla struttura del velivolo, mentre il Regno Unito sarà responsabile dell’avionica e della riparazione dei componenti. I due hub, quindi, non dovrebbero sovrapporsi.

“Nell'idea originale, Cameri avrebbe dovuto offrire e garantire l’intero ciclo di manutenzione. Per me gli hub del Regno Unito ed Israele rappresentano una promessa non mantenuta”.

L’hub di Israele e le modifiche pesanti

Israele ha le capacità di modificare pesantemente l’F-35, stravolgendone anche la cellula. Qualsiasi modifica al design del velivolo o al software dovrebbe essere compiuto dopo la firma di un accordo consensuale tra le parti. Israele ha ricevuto delle versioni pesantemente modificate degli F-15 e F-16 ricevuti dagli Stati Uniti. Lockheed Martin ha prodotto una versione speciale del caccia F-16 dotato di Conformal Fuel Tanks, AGP-68(V)X Radar, Helmet Mounted Cueing System, Dorsal spine Avionics Compartment e comunicazione satellitare per le forze aeree israeliane.

Israele potrebbe essere interessata ad estendere il raggio d’azione dello JSF per ridurre i rifornimenti in volo nelle missioni a lungo raggio. L’F-35 israeliano potrebbe essere una piattaforma tattica profondamente diversa da quelle che Lockheed Martin consegnerà ai partner del programma JSF.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/f-3 ... 62651.html



Il più bell'aereo mai costruito. Era considerato "un'Aviazione completa"! [^]

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F-4E "Phantom II"



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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 18/02/2017, 14:56 
Il primo nemico dell'F-35 si chiama Donald Trump

Trump ha annunciato un grande ordine alla Boeing, ma l'F-18 non potrà mai competere con il disegno stealth dell’F-35. Le forze da combattimento integrate, tra Penetrating Counterair ed SR-72

“Stiamo pensando seriamente ad un grande ordine di F / A-18 Super Hornet”.

Immagine

E’ quanto ha dichiarato poche ore fa il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in visita nei stabilimenti della Boeing, nella Carolina del Sud.

Il messaggio di Trump, oltre alla platea presente, era chiaramente indirizzato a Lockheed Martin ed al prezzo dell’F-35.

“I nuovi F-18 implementano anche una componente stealth, stiamo pensando seriamente ad un grosso ordine”.

Gli Stati Uniti dovrebbero acquistare 1763 F-35A per l’Air Force, 353 F-35B e 67 F-35C per il Corpo dei Marine e 260 F-35C per la US Navy. La Marina degli Stati Uniti, a differenza del Corpo dei Marine e relative undici navi da assalto anfibio e dell’Air Force (F-15 Silent Eagle?), potrebbe ancora sacrificare in parte o in toto l’intera fornitura di 260 F-35C a favore degli Hornet.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e Lockheed Martin hanno raggiunto un accordo per il decimo lotto di F-35 (LRIP 10) in low-rate initial production. Questo lotto comprende 90 aerei: 55 per le forze armate statunitensi (44 F-35A per l’Air Force, 9 F-35B per il Corpo dei Marine, 2 F-35C per l’US Navy) e 35 per i partner internazionali. Rispetto al precedente lotto, il prezzo unitario delle tre varianti si è ridotto. Con il lotto numero 10, il prezzo di un F-35A è pari a 94,6 milioni di dollari, con una riduzione del 7,3% rispetto al precedente lotto. 122 milioni ed 800 mila dollari per la versione B, con una riduzione del 6,7% rispetto al lotto 9. Il costo di un F-35C, infine, è di 121 milioni ed 800 mila dollari, con riduzione del 7,9% rispetto al Lotto 9. Aumentando il tasso di produzione, il prezzo dell’F-35 continuerà a diminuire. Lockheed stima un costo unitario di 80/85 milioni di dollari entro il 2020 con 35 mila ore di lavoro.

La Us Navy ha chiesto fondi per due Super Hornet nel bilancio 2017 e per altri quattordici nel 2018. Dal 2019, la Marina dovrebbe stornare i fondi per la nuova flotta F-35C. Tale iter potrebbe essere stravolto dal nuovo programma di acquisizione del Super Hornet Block III
F-35: le richieste di Donald Trump

Le affermazioni di Trump, così come i precedenti tweet, vanno contestualizzate ed interpretate, partendo dal presupposto che l’Hornet non potrà mai eguagliare le medesime capacità progettuali dell’F-35. Trump, fin dallo scorso dicembre (ma il suo staff ha vagliato proposte durante l’intera campagna elettorale), suggeriva una variante della cellula del Super Hornet in grado di svolgere molte delle missioni dell’F-35 ad un prezzo ragionevole.

La Marina degli Stati Uniti ha necessità di un vettore a lungo raggio e non di un caccia tattico. Diversamente dal Corpo dei Marine, che struttura la sua componente aerea sulla capacità di decollo corto ed atterraggio verticale dell’F-35B, la Us Navy preferirebbe il Super Hornet per svariati motivi.

La manutenzione del rivestimento stealth ad esempio. E’ una faccenda alquanto complessa, ma necessaria e costante pena il deterioramento delle capacità. Interventi per l'F-35C che dovrebbero continuare anche in mare. Il Super Hornet, per prestazioni della cellula ed efficienza dei costi nel processo finale, aggirerebbe tali sfide.

Il Super Hornet Block III potrebbe eseguire la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C, ad eccezione delle penetrazione stealth in territorio nemico ed il conseguente rilascio dei sistemi d’arma progettati per azioni furtive.
Questo è un punto essenziale

Con la fine del programma A-12 Avenger II ed ritiro del servizio dell’F-14 Tomcat, una piattaforma missilistica per i Phoenix, la Marina iniziò ad imbarcare gli F/A-18 Hornet, originariamente concepiti come caccia per il combattimento manovrato e da attacco leggero. L’Advanced Super Hornet è un caccia semi stealth (sarebbe meglio definirlo con accorgimenti per la riduzione della sezione equivalente radar) totalmente diverso da quello che effettuò il suo primo volo nel novembre del 1978. E’ stata riprogettata per estendere l’autonomia con i nuovi Conformal Fuel Tanks per un raggio superiore alle 700 miglia nautiche ed armato con l’Enclosed Weapons Pod, pod a bassa osservabilità per trasportare internamente le armi. La riduzione della firma radar è stimata con il 50 per cento in meno rispetto l'attuale variante Super Hornet. Il Super Hornet Block III presenta migliorie nell’apparato propulsivo con i General Electric F414-440 che aumentano la spinta del 20 per cento. Implementa la Spherical Missile Warning Capability, che conferisce piena capacità di allerta missilistica, cockpit di ultima generazione, radar Aesa ed un sistema interno di ricerca ad infrarossi IRST.

Il Super Hornet, tuttavia, non potrà mai competere con il disegno stealth dell’F-35: non è fisicamente possibile perché sono specifiche ben definite nel progetto iniziale.

La componente a bassa osservabilità è considerata determinante nei futuri scenari operativi, dominati da radar a bassa frequenza in grado di rilevare i vettori stealth. L’APG-81 della Northrop Grumman che equipaggia l’F-35 assicura una formidabile capacità di attacco elettronico. E’ quindi corretto affermare che sarà il binomio stealth/ guerra elettronica a riscrivere gli scenari A2 / AD. Basti pensare che la riduzione della proiezione imbarcata Usa è coincisa con l’entrata in servizio dei moderni asset Anti-Access/Area Denial ed i sistemi d’arma con un raggio d’azione superiore alle mille miglia nautiche.

L'F / A-18E / F, equipaggiato con il radar AESA della Raytheon AN / APG-79, non sarà mai un aereo stealth, ma potrebbe offrire una soluzione meno costosa per l'80 per cento delle missioni della Marina americana. Il Super Hornet F / A-18 XT potrebbe svolgere la maggior parte delle missioni immaginate per l'F-35C tranne quelle concepite per la penetrazione a bassa osservabilità in ambienti ostili.

La Marina degli Stati Uniti è proiettata al futuro ed al suo caccia di nuova generazione, questa volta sviluppato soltanto per l’US Navy, l’F/A-XX, piattaforma a lungo raggio che dovrebbe volare tra 15/20 anni. Una riconversione del programma di acquisizione per la Marina potrebbe ridistribuire i fondi tra le piattaforme di fascia bassa (F-18) ed alta (F-35).
Le forze da combattimento integrate

Il principale limiti della configurazione a bassa osservabilità, è determinato dal carico interno delle piattaforme di ultima generazione. La capacità di trasportare internamente i sistemi d’arma è prerogativa essenziale per un profilo stealth pulito. L’F-22 Raptor, ad esempio, trasporta soltanto sei missili BVR, l’F-35 soltanto quattro.

Il programma Arsenale Volante si basa su una piattaforma, nelle varianti B-52/F-15 2040C, in grado di trasportare dalle retrovie decine di missili e bombe di precisione. Al caccia di quinta generazione spetterebbe l’avanscoperta oltre il raggio visivo. Identificata la minaccia, il caccia collegato in rete con l’arsenale volante, trasferirebbe le informazioni di puntamento. Il B-52 o L'F-15 2040C, infine, lancerebbe il missile contro il bersaglio. Gli aerei stealth, che non avrebbero più la necessità di macchiare il profilo, continuerebbero a coordinare molteplici attacchi dagli arsenali volanti operativi nelle retrovie. L’Air Superiority 2030 Flight Plan, include una serie di capacità integrate tra diverse piattaforme esistenti.

Nelle linee guida per garantire la superiorità aerea e contrastare le minacce reali che si prospettano fino al 2030, il Pentagono non prevede la realizzazione di un nuovo caccia. La flotta combattente degli Stati Uniti si baserà sulle attuali piattaforme aggiornate ed implementate da un crescente numero di F-22, F-35 e bombardieri B-21.

Ancora coperto da segreto militare il Penetrating Counterair, quasi certamente un drone stealth strutturato sulla ricognizione persistente. Potrebbe essere l’SR-72 a ciclo combinato. Almeno due dimostratori SR-72 volerebbero da tempo.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/pri ... 65779.html



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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 21/02/2017, 18:07 
Qiuesta è la versione che daranno a noi .... [^] [:246]


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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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Stellare
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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 11/03/2017, 23:30 
Intanto.......
Cita:
Cina potenzia armamenti: ecco il nuovo caccia J-20, aereo invisibile ai radar

https://www.blitzquotidiano.it/cronaca- ... r-2650772/



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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 12/03/2017, 00:28 
Aerei invisibili hai RaDAR non ne esitono.
Basta abbassare la frequenza del radar e l' aereo torna visibile, perdi in risoluzione ma sai della presenza di un aggeggio volante
in una determinata area ed usi missili a ricerca infrarossa.

Dopo l' AMX, l' Italia acquista un altro bidone per l'interferenza della politica.

Gli F35 potremmo rivenderli ed acquistare altri EF Typhoon o Sukhoi PAK FA o MiG35

SR72: al massimo serve da backup ai satelliti.



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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 07/08/2017, 17:59 
Cita:

Super-caccia Corte dei conti: raddoppiano i costi per gli F35, ma sarebbe dannoso tirarsi indietro Secondo la magistratura contabile, tutte le risorse investite finora sono legate alla prosecuzione del progetto

Il programma F35 "è oggi in ritardo di almeno 5 anni" per le "molteplici problematiche tecniche" che hanno fatto anche sì che i costi del super-caccia siano "praticamente raddoppiati". Anche le prospettive occupazionali per l'Italia "non si sono ancora concretizzate nella misura sperata". Tuttavia, "l'esposizione fin qui realizzata in termini di risorse finanziarie, strumentali ed umane è fondamentalmente legata alla continuazione del progetto" ed uscirne ora produrrebbe importanti perdite economiche. E' quanto si legge in un'analisi della Corte dei conti. Per l'Italia, ricorda la Corte, sono intervenute due decisioni: "La prima (nel 2012) ha ridotto da 131 a 90 il numero di velivoli da acquisire" (finora sono stati consegnati all'Aeronautica militare sette velivoli); "La seconda (nel 2016) ha impegnato il governo, per aderire alle indicazioni parlamentari, a dimezzare il budget dell'F35, originariamente previsto in 18,3 miliardi di dollari". La prima decisione "ha avuto un costo per la base industriale" perché vi è stata "la perdita, in quota percentuale, delle opportunità di costruire i cassoni alari nello stabilimento di Cameri (Novara)"; la seconda ha prodotto finora "un risparmio temporaneo pari a 1,2 miliardi di euro nel quinquennio 2015-2019, ma senza effetti di risparmio nel lungo periodo". Per quanto riguarda le ricadute economiche, la Corte sottolinea come queste siano al di sotto delle attese, "anche per effetto del rallentamento generale del programma (che ha raggiunto per ora solo il 10% della produzione totale)". Risultati inferiori alle attese soprattutto per l'occupazione - "si parla per il momento di circa 1.600 unità effettivamente impiegate, a fronte di una 'forchetta previsionale' annunciata tra 3.586 e 6.395 unità" - e per il funzionamento della base di Cameri, che allo stato risulta "sovradimensionata" e sotto-occupata. Ma "se i ritorni programmati sono risultati ridimensionati rispetto alle aspettative, essi non sono però compromessi e il prossimo avvio della piena produzione lascia aperte le prospettive per il futuro". "Gli ingenti investimenti effettuati (3,5 miliardi di euro fino a fine 2016, e più di 600 milioni ulteriori, previsti nel 2017) trovano la propria giustificazione in una logica di continuità", sottolinea la Corte dei Conti, secondo cui "l'opzione di ridimensionare la partecipazione nazionale al programma, pur non soggetta di per sé a penali contrattuali, determina potenzialmente una serie di effetti negativi": "la perdita degli investimenti sostenuti finora, compresi quelli attinenti il sito di Cameri" e "la perdita delle opportunità collegate" allo stabilimento piemontese, la cui competitività è "fortemente legata" al mantenimento da parte dell'Italia degli impegni presi finora. La valutazione complessiva del progetto, si legge nella relazione "deve tener conto della circostanza che l'esposizione fin qui realizzata in termini di risorse finanziarie, strumentali ed umane è fondamentalmente legata alla continuazione del progetto. Alla sua continuazione corrispondono infatti non solo i costi fin qui affrontati ed i ritorni economici già realizzati, ma soprattutto i costi in termini di perdite economiche, ove avesse termine o si riducesse sostanzialmente la partecipazione al programma".



http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 2437f.html


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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 07/08/2017, 18:54 
in pratica ..
c hanno fregato..
è un pessimo affare
ma se c ritiriamo è peggio..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 08/08/2017, 00:54 
mik.300 ha scritto:
in pratica ..
c hanno fregato..
è un pessimo affare
ma se c ritiriamo è peggio..


Sembra un pc con Windows XP e versioni successive [8)]



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