Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1026 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57 ... 69  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22314
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 12/08/2017, 14:31 
mik.300 ha scritto:
in pratica ..
c hanno fregato..
è un pessimo affare
ma se c ritiriamo è peggio..


Gli siamo serviti per "fare un pò di PIL" e per far lavorare le industrie belliche americane.



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19758
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 12/08/2017, 15:38 
X noi invece incastrati e cotti a puntino
Comunque vada sono bastonate sui denti



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 29/10/2017, 12:42 
L’F35 italiano vola, ma nessuno ne parla: «Hanno paura di perdere voti»
Il generale Camporini: quasi ci vergogniamo. È un super aereo che atterra in verticale


Mantenere il silenzio, secondo Dino Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica, «è una scelta stravagante che si spiega solo col fatto che siamo in campagna elettorale: meglio non parlare di F-35, argomento divisivo che crea polemiche. Si vuole evitare di toccare questo tasto, perché l’F-35 fa perdere voti».



Continua
http://www.corriere.it/cronache/17_otto ... f67d.shtml



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 30/10/2017, 19:39 
Loro sì (come tutti gli altri aerei) sanno come "attrezzarli"! [;)]

Le capacità degli F-35 di Israele
(delle quali nessuno osa parlare)

Immagine

Fin dal 2015 Lockheed Martin è al lavoro per soddisfare una particolare esigenza del Ministero della Difesa israeliano: estendere il raggio d’azione dell’F-35 di almeno il 30%. L’F-35 israeliano sarà senza dubbio caratterizzato da sistemi avanzati e, tra questi, un maggiore raggio d’azione. La IAF avrebbe già richiesto serbatoi supplementari specifici così da non inficiare il profilo del caccia e le sue caratteristiche stealth. Israele è interessata ad estendere il raggio d’azione dello JSF per ridurre i rifornimenti in volo nelle missioni a lungo raggio. L’attuale raggio d’azione di un F-35 è di circa 1150 km. Se l’F-35 israeliano incrementasse del 30% il suo flight range potrebbe colpire obiettivi iraniani. Tuttavia, anche con questa maggiore capacità, il caccia avrebbe sempre necessità di un rifornimento in volo, considerando che gli obiettivi iraniani si trovano ad una distanza minima di almeno 1000 km. In ogni caso, Israele ha le capacità di modificare pesantemente l’F-35, stravolgendone anche la cellula. In teoria, qualsiasi modifica al design del velivolo o al software dovrebbe essere compiuto dopo la firma di un accordo consensuale tra le parti. Tel Aviv, dopo lunghe ed estenuanti trattative è stata autorizzata ad implementare (secondo prassi consolidata) hardware indigeno e svariati sistemi di guerra elettronica. L’esatta natura delle alterazioni (esterne ed interne) non è chiara, ma alcune di queste dovranno essere scritte nel prezioso codice sorgente, gelosamente custodito dagli USA. Proprio Israele sarebbe riuscita ad implementare le nuove funzionalità senza richiedere l’assistenza degli Stati Uniti. Sarà un’eccezione per l’alleato nel Medio Oriente, che non sarà mai consentita ad altri partner.
Gli F-35 Adir di Israele

L’F-35 israeliano sarà una piattaforma tattica profondamente diversa da quelle che Lockheed Martin consegnerà ai partner del programma JSF. Israele ha ricevuto negli anni delle versioni pesantemente modificate degli F-15 e F-16 ricevuti dagli Stati Uniti. Lockheed Martin ha prodotto una versione speciale del caccia F-16 dotato di Conformal Fuel Tanks, AGP-68(V)X Radar, Helmet Mounted Cueing System, Dorsal spine Avionics Compartment e comunicazione satellitare per le forze aeree israeliane. La flotta F-35 di Israele sarà formata da 50 piattaforme tattiche. I primi 19 F-35 acquistati da Israele hanno avuto un costo di 125 milioni di dollari ad unità, sceso a 112 milioni di dollari per il secondo lotto formato da 14 velivoli. Gli ultimi 17 F-35 avranno un costo unitario di 100 milioni di dollari. Il prezzo si riferisce esclusivamente all’acquisizione e formazione del personale e non alla manutenzione ed alla logistica. Il nuovo centro di formazione per gli F-35 israeliani si trova nella base aerea Nevatim, nel Negev. Lockheed Martin lo scorso anno ha annunciato di aver selezionato Elbit Systems per l’implementazione dei simulatori. Quest’ultima fornisce servizi di outsourcing per la forza aerea F-15/ F-16 nella base di Hatzor. Elbit Systems, infine, è leader mondiale nel settore dei display ad alta tecnologia. Oltre il 50% della formazione si svolgerà sui simulatori avanzati. In questo modo si ridurranno i costi per la formazione dei piloti che voleranno sugli F-35.

Israele attualmente ha ricevuto sette F-35 (saranno nove entro la fine dell’anno), il primo dei quali consegnato lo scorso dicembre durante una solenne cerimonia. I 33 F-35A Conventional Take Off and Landing, o CTOL, acquistati attraverso il programma delle Foreign Military Sales (FMS) saranno consegnati entro il 2021: la fornitura sarà completata entro il 2024. Per quell’anno l’IAF avrà una flotta di 50 F-35 Adir basata su due squadroni schierati nella base aerea di Nevatim, nel sud di Israele. L’F-35 di Israele, ribattezzato Adir, in ebraico Il Grande, rappresenterà un tassello aggiuntivo molto importante per il mantenimento della superiorità militare di Israele nell’area del Medio Oriente, grazie alle avanzate capacità di affrontare le minacce emergenti, come missili all’avanguardia, e di assicurare la protezione dello lo spazio aereo. L’F-35 combina una tecnologia stealth avanzata che garantisce la bassa osservabilità con la velocità e l’agilità di un caccia, un sistema di sensori totalmente integrato, la capacità netcentrica nelle operazioni e il supporto avanzato. Israele contribuisce al programma F-35 con la produzione di semi-ali per l’F-35A da parte delle Israel Aerospace Industries. Elbit Systems Ltd. realizza il casco Generation III Helmet-Mounted Display, che sarà utilizzato dai piloti dell’F-35 in tutto il mondo. Componenti compositi per la parte centrale della fusoliera dell’F-35, infine, sono realizzati da di Elbit Systems-Cyclone. La piattaforma tattica F-35 è un sistema d’arma in divenire, progettata per contesti futuri per minacce oltre il raggio visivo. Da rilevare che se da un lato Israele considera l’F-35 come la migliore piattaforma tattica in inventario, dall’altro il governo ne ha riconosciuto l’elevato costo, richiedendo una “meticolosa valutazione” prima di ogni qualsiasi ordine futuro.
F-35: le concessione ad Israele

L’esatta natura delle alterazioni esterne ed interne non è chiara, ma senza dubbio l’F-35 di Israele differirà significativamente dalle tre versioni della Lockheed Martin. Solo indiscrezioni, infine, su una nuova versione dell’F-35 progettata da Lockheed, che dovrebbe essere consegnata entro il 2020, per rispondere ai particolari requisiti operativi di Israele. E’ certo che la catena logistica degli Adir, così come confermato dall’Israel Aerospace Industries, non sarà gestita da ALIS (Autonomic Logistics Information System), ma da un software indigeno. Nessun altro paese che partecipa al programma JSF riceverà tali concessioni. In precedenti occasioni abbiamo spiegato il funzionamento di ALIS e la sua architettura globale unica (senza back up di riserva). La rete logistica di Israele garantirà il pieno funzionamento della flotta Adir senza la connessione con l’infrastruttura globale statunitense. Probabilmente la più grande concessione fatta ad Israele riguarda il diritto di eseguire la completa manutenzione degli Adir in patria. Tutti gli altri paesi membri del programma JSF dovranno far volare i rispettivi F-35 nelle strutture autorizzate sparse nel globo (come quella in Italia). Non per Israele. Rete logistica, motori, avionica, struttura, rivestimento, armi ed ogni tipo di intervento necessario per rendere operativi gli F-35 si svolgerà in Israele. Un tale accesso ai sistemi di missione renderà più agevole l’integrazione delle armi di Israele. Non ultima l’integrazione C4I che consentirà agli F-35 di Israele di interfacciarsi con l’intera architettura di difesa del paese.

http://www.occhidellaguerra.it/35155-2/



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 3616
Iscritto il: 28/08/2016, 09:26
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 30/10/2017, 20:11 
Leggete questo:

http://www.difesaonline.it/evidenza/app ... th-dellf35

Alla fine,questo aereo dovrà volare conbuna scorta quando entrerà in aree ad alto rischio
attivo e passivo.

Se poi incappasse nell'Interferente EM Russo,farebbe bene uscirne immediatamente.

Infine,se i suoi motori scaldano come gli sthealth classici, meglio eviti i radar ad infrarossi.

Una osservazione generale:questa escalation planetaria è stupida e ridicola,come quelli che si agitano trovandosi nelle sabbie mobili .

Ma perché mai sprecare tempo e parole per dirlo?
Questo mondo ha un destino auto costruito più sicuro di quanto si creda,ed è un destino
di morte. Forse per questo stanno cercando il modo più sicuro e veloce per morire [:305]


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1892
Iscritto il: 15/09/2014, 21:42
Località: E paes tira gardeli
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 30/10/2017, 20:44 
E' un bidone aspirasoldi, non da poco, che non riesce a rispettare le mirabolanti specifche promesse.
Stare nella NATO ci fa male.



_________________
Per ogni problema complesso c' è sempre una soluzione semplice.
Ed è sbagliata.
(George Bernard Shaw)
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22314
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 01/11/2017, 13:17 
A proposito di questi bidoni volanti:

Cita:
F35, Pentagono ammette che i primi 100 non saranno mai in grado di combattere.

Immagine

Vi ricordate quando a inizio anno l’esercito degli Stati Uniti dichiarava che avrebbe dispiegato uno squadrone di F35 in Estonia per testarli a livello operativo? Si chiede Marko Marjanovi?.

“Tutto quello che sospettavamo allora si è rivelato vero”, risponde l’esperto commentando la nota del Pentagono su questi strumenti di guerra. Questi aerei non sono ancora operativi.

E, ora, il Pentagono conferma che potrebbero non esserlo mai.

Il Pentagono ha dichiarato che per considerare "pienamente abili" i primi 108 F-35 costruiti per la Forza Aerea sarebbero necessarie 150-160 modifiche tra cui complicati aggiornamenti software, fissaggi per l'atterraggio, sedili di espulsione e per la fusoliera.



Gli aggiornamenti necessari sarebbero così difficili e costosi da attuare che il capo del programma del Pentagono F-35, il vice Ammiraglio Mat Winter, ora dice che i militari stanno pensando di…. non ordinare mai gli aggiornamenti.

Gli altri 81 F-35 acquistati nello stesso periodo di tempo da parte della Marina Militare USA, prosegue l’esperto, stanno affrontando la stessa prospettiva di non utilizzo. L'ufficio di test del Pentagono ha ripetutamente affermato che tutti i piloti che volano nel blocco 2B F-35 che si trovano in una situazione di combattimento "avrebbero bisogno di evitare la minaccia e richiederebbero aiuto di altre forze amiche". Guiderebbero cioè un aereo civile di transito più o meno.

I 108 combattenti acquistati dalla Forza Aerea Usa, prosegue l’esperto, costano 21 miliardi di dollari (più di un terzo dell'intero bilancio annuale della difesa della Russia). Ma di questo sono contenti sono alla Lockheed-Martin.

Per quel che riguarda l’Italia e la lungimiranza della nostra classe politica basta questo tweet di Vladimiro Giacché:

https://twitter.com/Comunardo/status/925374566377156608?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.lantidiplomatico.it%2Fdettnews-f35_pentagono_ammette_che_i_primi_100_non_saranno_mai_in_grado_di_combattere%2F82_21983%2F


Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-f35_pentagono_ammette_che_i_primi_100_non_saranno_mai_in_grado_di_combattere/82_21983/



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 10/11/2017, 10:56 
Evidentemente non è bastata la fregatura dei "Tornado" ..........


La Germania adesso vuole gli F35 per rimanere al passo con i tempi



L’Aeronautica tedesca ora guarda agli F-35 per sostituire la sua flotta di cacciabombardieri Tornado: dando credito a una lunga scia di indiscrezioni che la ritenevano da tempo la scelta più “papabile”.

Durante la “Fighter Conference” di Berlino il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Tedesca, Gen. Karl Muellner, ha dichiarato che la Luftwaffe “ha bisogno di capacità di disturbo radar e di individuazione degli obiettivi a lungo raggio” definendoli requisiti “indispensabili come deterrente credibile nel contesto della difesa nazionale e delle operazioni nella Nato”. Queste capacità vanno necessariamente trovate in jet da combattimento di quinta generazione e secondo gli esperti militari attualmente solo l’F-35 Lightning II prodotto dalla statunitense Lockheed Martin soddisfa questi requisiti.

La dichiarazione del Generale Muellenr – riportata dall’agenzia Reuters – potrebbe essere ritenuta un passo “indietro” riguardo il progetto congiunto per lo sviluppo di un nuovo caccia stealth europeo ‘capace di eguagliare gli omologhi statunitensi’ annunciato quest’estate dalla cancelliera tedesca Merkel e dal presidente francese Macron; ma andrebbe considerata piuttosto una presa di coscienza dei tempi di sviluppo.

L’Aeronautica tedesca possiede infatti una flotta di 85 cacciabombardieri multiruolo Panavia Tornado e le spese per il loro aggiornamento e manutenzione rischiano di aumentare, entro la fine di questo decennio, al punto da rendere più auspicabile la sostituzione del velivolo – già in agenda – a partire dal 2025. I primi progetti del “nuovo caccia europeo” di Francia e Germania verrebbero presentati solo nel 2018; la Difesa tedesca necessiterebbe di una decisione della politica in merito entro la prima meta’ della legislatura, ossia entro il 2020.

L’Airbus, azienda aerospaziale europea, starebbe intanto proponendo alla Difesa tedesca una variante ‘evoluta’ del caccia Eurofighter Typhoon: quella che potrebbe essere definita una Tranche 4, con implementazioni aerodinamiche, delle funzioni radar e per la guerra elettronica e per il ‘bombardamento’; ma la richiesta di informazioni (RFI, Request For Information) inviata da parte della Luftwaffe, oltre che sulle scrivanie della Boeing per gli F/A-18 E/F e F-15 E STRIKE EAGLE Advanced, è atterrata alla Lockheeed Martin – che ha già venduto il suo caccia multiruolo di 5ª generazioni con capacità ‘stealth’ a diversi partner Nato: Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Italia, Paesi Bassi e Turchia. Il prezzo unitario del Joint Strike Fighter è di 80 milioni di euro.
L’attuale flotta della Luftwaffe

Molti degli 85 Panavia Tornato in forza alla Luftwaffe tedesca, cacciabombardieri monoposto o biposto con configurazione alare a geometria variabile, risalgono agli anni ’80 e possono tranquillamente essere considerati obsoleti rispetto ai velivoli con i quali potrebbero trovarsi a operare in missioni congiunte Nato. Queste carenze vennero già evidenziate nella partecipazione all’operazione congiunta Operation Inherent Resolve (OIR) condotta in Iraq e Siria: quando i Tornado tedeschi schierati presso la base NATO di Incirlik rimasero a terra per diversi mesi a causa dei problemi di riverbero che le nuove dotazioni ‘indispensabili per le missioni notturne’ causavano nell’abitacolo. Dati riportati in precedenza contestavano già in passato la consistenza della forza aerea tedesca che pur avendo una flotta complessiva di 198 aeri da combattimento, non potrebbe contare sull’operatività della metà di essi – e il numero si assottiglierebbe nel prossimo decennio se non al cospetto della sopracitata enorme spesa di ammodernamento. L’Aeronautica tedesca può comunque contare su 125 caccia multiruolo Eurofighter Typhoon – che nonostante la riduzione della 3° tranche arriveranno a 143 – jet di 4ª generazione con ruoli primari di intercettore e superiorità aerea con configurazione aerea ad ala a delta e alette canard e capacità semi-stealth.

http://www.occhidellaguerra.it/la-germa ... sso-tempi/



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 11/11/2017, 13:11 
Tutti a caccia degli F-35 della discordia
Vi spieghiamo che cosa è cambiato

Immagine

Joint Strike Fighter (Jsf), meglio conosciuto come F-35 “Lightning II”. Il cacciabombardiere multiruolo dalle caratteristiche stealth di quinta generazione che andrà a costituire la spina dorsale delle forze da attacco delle aviazioni di mezzo mondo (occidentale).

A lungo l’aviogetto è stato al centro di critiche feroci che ne hanno sottolineato soprattutto l’esorbitante costo unitario non dimenticando le varie problematiche “strutturali” dei vari prototipi ed esemplari di preserie che si sono avvicendati in questi ultimi anni.

Entrato in servizio – con qualche riserva che tra poco vedremo – negli Stati Uniti e coi primi esemplari consegnati all’Italia, Uk, Israele, Norvegia e al Giappone, il nuovo velivolo farà parte delle linee di attacco anche di Australia, Canada, Danimarca, Belgio, Finlandia, Olanda, Turchia e Corea del Sud. L’ultima novità è rappresentata dalla Germania che recentemente ha espresso vivo interesse per la nuova macchina, e non poteva essere altrimenti dato che Berlino deve giocoforza pensare al pensionamento dei suoi Tornado così come l’Italia.

Prima di addentrarci meglio nelle considerazioni che hanno portato a questa scelta del Bundestag cerchiamo di fare una rapida panoramica sulla storia di questo aereo – ma sarebbe meglio chiamare sistema d’arma – controverso.

Il programma Jsf vede la luce 16 anni fa anche se l’elaborazione delle specifiche per un nuovo aviogetto di velivolo da attacco multiruolo furono stabilite nel 1991 dall’Usaf e ancor prima dalla Us Navy e Marines che cercavano un sostituto per il progetto fallimentare XV-12A della North American, più o meno quando sempre l’Usaf emanò le specifiche del progetto Atf (Advanced Tatctical Fighter) che poi portò alla nascita del F-22 “Raptor”. Il Jsf si è quindi sviluppato e ha preso forma in quasi due decadi richiedendo un investimento di circa 60 miliardi di dollari e coinvolgendo nella sua produzione altri attori nazionali come l’Italia o il Giappone. E’ notizia recente che il primo F-35B, la versione STOVL del caccia, è stato consegnato all’AM presso il FACO di Cameri (No) circa due settimane fa.
Afflitto da numerosi problemi, come è normale che sia per una macchina così complessa – ricordiamo oltre le varie criticità legate alla cellula anche quelle di software, da ultimo quella dell’incapacità del velivolo di “comunicare” con gli F-22 ed i droni RQ-4 “Global Hawk” che dovrebbe coordinare durante un attacco – l’aereo sembra avere comunque ormai raggiunto, se non una maturità, una “adolescenza” promettente. Il programma negli ultimi anni ha subito un’impennata di test e migliorie tali da rendere quasi difficile seguirle con attenzione: vale la pena ricordare, a titolo d’esempio, il kit di modifica del propulsore Pratt & Whitney F135 che ne ha incrementato la spinta – già notevole – del 10% portandola ad un massimo di 20.240 kg/s con una riduzione dei consumi del 6%. Kit che è in attesa di certificazione (e finanziamenti) che lo porteranno ad essere incluso nei prossimi lotti in consegna a partire dal 2020.
Ma perché l’F-35 sta diventando, anche se in sordina, sempre più popolare?

Innanzitutto la macchina è di per sé rivoluzionaria: l’F-35 grazie alle sue caratteristiche stealth, grazie alla nuova avionica netcentrica ed alla capacità di interagire con tutte le forze presenti sul campo di battaglia (dai droni alla fanteria) e grazie alla sua capacità multiruolo “full” data dalle diverse versioni compresa quella STOVL, rappresenta un unicum nella storia dell’aviazione.

L’F-35 è un aereo nato per l’attacco ma che può svolgere anche compiti di interdizione e difesa aerea all’occorrenza colpendo avversari ben oltre la visuale senza il rischio di essere scoperto dai radar nemici. Solo questo fattore conferisce alla macchina, soprattutto se accompagnata da un caccia come l’F-22 o altri velivoli da superiorità aerea, un vantaggio tattico fondamentale.

In Italia infatti, così come in Germania, il velivolo andrà a sostituire la linea dei Tornado e sarà affiancato dal Typhoon nel ruolo di caccia da superiorità aerea.
Perché quindi non affidarsi ai Typhoon?

Prima occorre fare una precisazione. Il Typhoon, sebbene attualmente abbia acquisito capacità multiruolo, non è nato come aereo da interdizione pur possedendo una latente capacità di attacco al suolo. Questo significa che la sua cellula è meno adatta a ricevere tutte quelle modifiche necessarie a renderlo idoneo per altri compiti che non siano la difesa aerea e che, in futuro, quando il velivolo “invecchierà”, sarà meno capace di essere aggiornato ai nuovi standard operativi con i vari add on di avionica che saranno sfornati dall’industria. Una macchina nuova e nata esplicitamente per quello scopo come l’F-35, garantirà invece la possibilità di ricevere molti più “upgrade” rispetto ad un velivolo che solo in seconda battuta è stato modificato per avere capacità multiruolo. La longevità del Tornado è anche dovuta a questo fattore.

L’F-35 rappresenta quindi l’unica possibilità sul mercato di dotarsi di un sistema d’arma “lungimirante” che potrà agevolmente restare in servizio per i prossimi 30 anni – a tal proposito l’Usaf lo dichiarerà operativo entro settembre 2018 sebbene col software Block 3F – ed in grado di avere quelle caratteristiche di flessibilità d’impiego che sono richieste dagli scenari di guerra futuri.
E’ davvero un costo esorbitante?

Non propriamente. Il costo unitario di un F-35 è già sceso a 93/95 milioni di dollari rispetto ai più di 100 del semestre scorso e si prevede che se il rateo di produzione aumenterà, quindi se tutti i partner del programma si impegneranno ad acquistarne di più rispetto ai ridimensionamenti che si paventano nel numero di macchine, il prezzo unitario potrebbe scendere ulteriormente per assestarsi sugli 80 milioni di dollari.

L’impegno italiano nel progetto ha subito un ridimensionamento – come accade sempre per il bilancio delle nostre FFAA – nel 2012 con un taglio di 5,4 miliardi di euro voluto dal governo Monti ed i velivoli sono stati ridotti a 90 a fronte dei 131 originari; un po’ pochi rispetto ai 254 tra Tornado e Amx che il “Lightning II” dovrà sostituire. Una criticità che speriamo sia presa in carico dai governi futuri e presto risolta considerando che la situazione globale non è delle più rosee.

Insomma l’F-35 si è candidato, giocoforza, ad essere l’aereo da attacco di punta delle forze aeree occidentali del futuro, anche considerando che non esistono alternative – l’Europa avrebbe dovuto consorziarsi per un cacciabombardiere di quinta generazione almeno venti anni fa, ormai quel treno è passato – e va appunto considerato come tale: un aereo multiruolo da interdiction/strike dalle discrete capacità di combattimento aereo manovrato. Va ricordato ancora una volta: il velivolo non è stato concepito per il dogfight, e pertanto le critiche – un po’ di parte – mossegli in questo senso lasciano il tempo che trovano, anche in considerazione degli ultimi esiti dell’esercitazione Red Flag che si tiene ogni anno in Nevada dove il Lighting II ha stabilito un rateo di abbattimenti di 20:1 come riportato dal sito The Aviationist.

http://www.occhidellaguerra.it/perche-t ... discordia/

Personalmente non mi trova d'accordo ... [:291]
(Poi, se noi ci teniamo la versione più scarsa ...)



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 20/11/2017, 11:12 
I lavori da 60 milioni di euro nella base di Ghedi

L’aerobase di Ghedi è pronta a crescere per far posto ai nuovi F35. Sia chiaro, il perimetro dell’aeroporto militare resterà lo stesso, ma al suo interno verranno realizzate nuove infrastrutture per ospitare i nuovi caccia di quinta generazione, concepiti in modo da essere invisibili ai radar e operare in rete con altri sistemi di sicurezza.

Il 30 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale è infatti stato pubblicato il bando di gara per la progettazione definitiva degli shelters, gli hangaretti destinati ad accogliere i nuovi aerei, dell’hangar di manutenzione e della palazzina comando. Una gara a procedura ristretta con scadenza il 4 dicembre (ore 16.30) che vale ben 2 milioni e 505mila euro. Chi vincerà il bando, avrà 120 giorni per presentare gli elaborati tecnici. Poi altri due mesi e mezzo se ne andranno per verifiche e validazioni del progetto. Insomma, fatti due conti i lavori dovrebbero partire a fine 2018: un investimento quantificato in 60,7 milioni di euro.

Tutto ciò mentre lunedì a Ghedi è in programma una manifestazione pacifista alle 14, organizzata all'interno di una serie di mobilitazioni per chiedere che l'Italia sottoscriva il bando delle armi nucleari, approvato dall'Onu il luglio scorso.

https://www.giornaledibrescia.it/bassa/ ... -1.3220753


Che poi servono solo alla Marina .... (Per giustificare le due Portaerei dei puffi) [:304]

Il potenziamento dell’aerobase di Ghedi, si legge nel disciplinare tecnico del bando, «nasce dalle esigenze di individuare, nell’ambito del programma JSF F35, le infrastrutture necessarie per il dispiego del velivolo sull’aeroporto militare di Ghedi». I nuovi fabbricati dovranno essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, in classe energetica A3 e certificati «green».

Tutti gli interventi saranno concentrati su un’unica area, «separata fisicamente dal resto dei fabbricati esistenti nella base tramite recinzione, impianto di videosorveglianza e accessi controllati». Una sorta di «base nella base». Al suo interno gli spazi saranno organizzati secondo quattro funzioni: l’hangar per la manutenzione dei velivoli, composto da un’aviorimessa da 3.460 metri quadrati, con un carroponte da 5mila chili, più altre strutture («appendici») da 2.800 mq; la palazzina comando, tecnicamente Ops buiding, un edificio di tre piani a forma di «T» con le sale operative e i simulatori di volo; il magazzino da 1.100 mq, con annessi una palazzina di due piani per uffici e servizi e la centrale tecnologica, con cabina elettrica e vasche antincendio; infine è prevista la realizzazione di 15 shelters, i «piccoli» hangar da 440 mq per gli F35 (ciascuna struttura ne potrà ospitare due) realizzati e la palazzina linea volo.

Dopo la presentazione del febbraio scorso, a Ghedi, l’arrivo degli F35 all’aerobase bresciana andrà di pari passo con la loro produzione nello stabilimento di Cameri, in provincia di Novara, dove la divisione velivoli di Leonardo (ex Finmeccanica) sta assemblando i caccia «italiani» della Lockheed Martin. Inizialmente l’Italia aveva prenotato 131 F35 per una spesa stimata in 12,9 miliardi. Ora, dopo le polemiche, sui costi, la spesa di ciascun velivolo è stata rivista al ribasso e la commessa ridotta a 90 caccia, una trentina dei quali dovrebbe poi far base all’aeroporto di Ghedi.

I nuovi velivoli dovranno sostituire i Tornado, destinati ad andare in pensione (tecnicamente «phase out») nel 2025. Scadenza non poi così lontana. Ecco perché il bando di gara non è stato diviso in lotti: «La scelta - spiegano dal Ministero della difesa - è determinata dal fine di ottenere economie di mercato e per la necessità di eseguire i lavori in tempi brevi, compatibili con il programma che prevede il "phase in" del velivolo». Vale a dire la sua entrata in esercizio sui cieli di Ghedi.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 20/11/2017, 11:18 
IL CASO

Base Nato a Ghedi, le bombe atomiche e i segreti Usa

TESTATE NUCLEARI A GHEDI, SALE LA SEGRETEZZA

C’è chi lo chiama il segreto di Pulcinella, ma visto che si parla di bombe atomiche un po’ di chiarezza in più non guasterebbe. Quante sono le testate nucleari custodite a Ghedi? In che condizioni di sicurezza avviene lo stoccaggio? Domande sulle quali è sempre stato impossibile avere chiarimenti ufficiali e che ora sembrano destinate a rimanere definitivamente senza risposta.

Il Governo degli Stati Uniti ha innalzato il livello di segretezza rispetto alle informazioni sulle ispezioni agli arsenali atomici custoditi nelle basi dentro e fuori il paese. Si tratta di dati che concernono tra le altre cose la capacità di conservare, assemblare, mettere in sicurezza, testare e utilizzare le armi atomiche. Una pagella, per dirla in modo semplice, sull’affidabilità dei depositi nelle basi, utile anche per chi governa e chi vive nei territori vicini alle basi. Informazioni diventate ormai «confidenziali», di fatto inaccessibili.


VIDEO


La notizia è stata divulgata dalla Federation of American Scientists ed è rimbalzata anche in Italia, ma nel nostro paese già adesso non ci sono indicazioni ufficiali sull’arsenale statunitense conservato a Ghedi e Aviano.

Per quanto riguarda l’aerobase Nato bresciana lo scienziato Hans Kristensen, della F.A.S., stima in un'intervista al manifesto la presenza di una ventina di testate. Ordigni di cui si parla anche in un dossier dell’Istituto affari istituzionali depositato in Senato dieci anni fa. Il segreto di Pulcinella diventa ancora più segreto, insomma, ma non senza conseguenze. Perché di fatto non esiste e non potrà esistere un protocollo specifico per le zone attorno alla base di Ghedi in caso di rischio per la popolazione civile. Lo denuncia Vito Crimi, senatore del M5S entrato lo scorso anno nella base senza però accedere alle zone in cui sono conservate le bombe atomiche. Potenziale pericolo.


"GRAVE MANCANZA DI INFORMAZIONI"

VIDEO

«Non ci hanno nemmeno fatti avvicinare - racconta il parlamentare -, di fatto è un pezzo di territorio italiano ceduto agli Stati Uniti. La cosa grave è che i protocolli di sicurezza non potrebbero essere condivisi con la popolazione perché significherebbe ammettere la presenza di un rischio nucleare».

Eventuali criticità che mettano in pericolo i cittadini verrebbero gestite dalla Prefettura, con i protocolli generali previsti in caso di emergenze legate al rischio nucleare, biologico, chimico o radioattivo, Nbcr, oppure in caso di terrorismo, ma non ci sono linee guida specifiche relative a Ghedi.

A livello istituzionale, le informazioni non circolano. «Noi collaboriamo con la base Nato per quanto riguarda le questioni di nostra competenza - dice il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli -, come i trasporti e la viabilità». Di sicurezza, però, non se ne è mai parlato.





Lo stesso discorso vale per le amministrazioni locali direttamente coinvolte, a partire da Ghedi, un paese di oltre 18mila abitanti che vive fianco a fianco a una base che è un piccolo mondo a parte. «Non ci siamo mai posti il problema», dice il sindaco Lorenzo Borzi quando si parla di protocolli per la gestione della sicurezza attorno alla base Nato. Borzi parla di una convivenza diventata abituale con le attività militari, «non ci accorgiamo nemmeno più degli aerei in volo», dice, e rispetto alle eventuali emergenze si affida alle attività svolte a livello ministeriale.
«La base ha un protocollo per la gestione di tutte le diverse situazioni e penso che il Ministero della difesa, che è l’organo competente, abbia fatto il suo lavoro».

Anche per i Comuni vicini vale lo stesso discorso: informazioni non ce ne sono e domande non se ne fanno.
«Per noi la base è un bollino bianco nella mappa - dice il sindaco di Castenedolo, Gianbattista Groli -. Non ci sono mai state date indicazioni per quanto riguarda la sicurezza, credo che faccia parte del segreto militare».


Immagine


Più in generale, la presenza delle testate B61, che in futuro verranno sostituite dalle nuove B61-12 (gli Usa prevedono di costruirne 480 dal 2020 spendendo tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari), chiama in causa anche il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Gli Stati Uniti non possono fornire testate nucleari ad altri paesi, ma la questione è stata in parte liquidata richiamando gli accordi di «nuclear sharing», con cui gli Usa mantengono il controllo delle atomiche in tempo di pace, anche se sono custodite materialmente all’estero.

Non solo, dal punto di vista giuridico, si legge nel dossier «Le basi americane in Italia - i problemi aperti» dell’Istituto Affari Internazionali, il problema «è stato rimediato con il sistema della doppia chiave». Le armi sono in possesso degli Stati Uniti, ma il loro utilizzo è consentito «solo dopo l’autorizzazione dello stato territoriale, cioè l’Italia». Una formalità che consente di dire che «l’Italia non esercita alcun controllo sulle testate nucleari Usa e quindi la loro presenza non è incompatibile con Tnp». Ma come funziona la doppia chiave? Ecco un’altra domanda a cui si può rispondere solo parzialmente e ufficiosamente: si tratta del «combinato consenso delle autorità italiane e statuinitensi» in caso di utilizzo. Oltre a questi elementi è difficile andare, in un campo in cui la segretezza è sempre stata massima e diventa ora, se possibile, ancora più elevata. Con buona pace di Pulcinella.

posting.php?mode=reply&f=8&t=4580

La politica è una cosa; riguardo alla sicurezza non ci sono assolutamente problemi: nessun tipo di radioattività. (Di più non posso dire) [8D]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7289
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 20/11/2017, 12:22 
Questa discussione la iniziai io e oramai data la lunghezza è arduo risalire ad una notizia fondamentale che postai anni addietro...l'F35 è un bombardiere stealth da attacco che può (deve!) trasportare due bombe nucleari tattiche a "relativa" bassa potenza...e si deve partire da questo per capire a cosa serve questo aereo...
Spiega anche perchè non sia adatto a combattimenti aerei o perchè apparentemente sembri una ciofeca...è stato concepito per attaccare e distruggere una massiccia presenza di invasione a terra che abbia travolto tutte le linee difensive...questo aereo è "l'ultima chance" per capirsi... [8D]



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8883
Iscritto il: 30/08/2014, 14:48
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 20/11/2017, 12:28 
Chissà qual è o quale sarà l'obbiettivo? :D
Ma tanto, grazie ai sistemi di guerra elettronica russi le bombette non le potrebbe comunque sganciare, per cui alla fine era e rimane un bidone di latta buono solo per fare qualche soldino a spese delle "colonie" ...



_________________
“Questa crisi, questo disastro [europeo] è artificiale, e in sostanza questo disastro artificiale ha quattro lettere: EURO.”
Joseph Stiglitz
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 20/11/2017, 13:04 
... grazie alla globalizazzione anche i russi hanno potuto attingere al ... mercato dell'elettronica! [;)]

Comunque fa le stesse cose per cui era destinato il "Tornado", solo che può decollare in verticale.
Ci sarebbero bastati gli F-15 (dati, anni fa) anche sotto prezzo! Ottimi intercettori, ottima velocità, ottimi bombardieri.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Non connesso


Messaggi: 5645
Iscritto il: 13/03/2016, 23:02
 Oggetto del messaggio: Re: F35 Aereo da caccia multiruolo
MessaggioInviato: 20/11/2017, 13:20 
Ufologo 555 ha scritto:
... grazie alla globalizazzione anche i russi hanno potuto attingere al ... mercato dell'elettronica! [;)]

Comunque fa le stesse cose per cui era destinato il "Tornado", solo che può decollare in verticale.
Ci sarebbero bastati gli F-15 (dati, anni fa) anche sotto prezzo! Ottimi intercettori, ottima velocità, ottimi bombardieri.

Pessimi per le mazzette ??? [:291]



_________________
):•
11 comandamento...

Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
La carta NON È tutta uguale.
C'è chi è pergamena e chi carta igienica!
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1026 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57 ... 69  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 29/03/2024, 08:44
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org