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MessaggioInviato: 16/03/2012, 00:10 
Stiamo andando fuori Topic.[:D]
Un po' di Storia.[;)]


La storia degli “uomini della falce”, i Siculi
[…] Verso il XX secolo prima dell’èra cristiana, i Siculi, o uomini ramati di falce (in latino sicula),
ramo della grande razza ariana dei Liguri, occuparono l’Italia centrale dalla foce del Tevere ad
Ancona, e dalle bocche del Po al confine dell’Apulia. Essi estesero la loro dominazione sui Pelasgi
Enotri, iniziandoli alla coltivazione della terra, perché ne avevano portato seco il segreto.
Nel XIV secolo, vediamo i Siculi, che gli Egiziani chiamano Shakalash, all’apogeo della loro
potenza e in possesso di una marina, confederarsi con gli altri popoli del Mediterraneo, e prendere
parte agli attacchi che costoro dirigono contro l’Egitto sotto Menephtah I e Ramesses III. Essi
aggiunsero le loro navi a quelle dei T’ekkaro o Teucri, degli Akaiuash o Achei, dei Pelesta o Pelasgi
di Creta, dei Tursha, cioè Tursani o Pelasgi Tirreni, degli Uashasha, che sono forse degli Ausoni, e
dei Shardana o genti dell’isola di Sardegna. Essi avevano respinto i Sicani di origine iberica,
costringendoli a rifugiarsi nell’isola di Thrinacria, che fu più tardi la Sicilia.
Il carattere essenzialmente agricolo dei Siceli o Siculi si riflette nei nomi di quei loro principi che si
fanno regnare sugli Enotri. A Italo succede Morgete, «l’uomo dei covoni», (merges); viene in
sèguito Sicelo, «l’uomo della falce», che porta il nome stesso del popolo. Come tutti gli eroi
collocati alle origini delle nazioni, come per il suo predecessore Italo, la sua storia è un mito
complesso, in parte religioso, in parte storico e mitico. Sicelo è scacciato da Roma e viene a
rifugiarsi presso Morgete; la sua fuga, al pari della sua origine e del suo nome, l’assimila a Saturno,
sempre armato della falce. E, in effetti, Saturno, sembra che sia stato in origine il gran dio nazionale
dei siculi. Furon essi che ne stabilirono il culto in Italia; furon essi che dettero alla loro fortezza del
Campidoglio il nome di Saturnia. Sotto la loro dominazione, l’Italia fu designata col nome generale
di Saturnia, che sostituì quello di Argessa che le davano i Pelasgi Enotri.
«Saturnia è terra dei Siculi», diceva un antichissimo oracolo della Zeus di Dodona. D’altra parte, la
fuga di Sicelo è anche in relazione con il fatto storico indubbio della storia d’Italia, fatto che dovrà
avvenire verso il XII secolo prima dell’era cristiana, cioè la graduale espulsione dei Siculi dal Lazio
e dalla Campania per opera dei popoli Umbro-Latini, Opici o Ausoni. La Saturnia divenne allora
l’Ausonia. Questi popoli, ai quali si è presa l’abitudine di dare specialmente il nome, ossia mal
giustificato, d’Italioti, discendevano allora, forse sotto la pressione di una nuova ondata
d’immigrazione che veniva dal nord, quella dei Raseni o Etruschi, dalle grandi pianure del bacino
del Po, ove avevano fatto una lunga dimora, ed ove le terremare dell’Emilia ci hanno conservato
delle vestigia incontestabili del loro soggiorno e del loro stato di semi-civiltà. I Siculi, del resto,
dovevano essere molto più in parentela con loro di quel che non ammetta l’opinione comune
attuale. Il loro idioma sembrerebbe che appartenesse decisamente alla famiglia italica; i rari
vocaboli che ci sono stati conservati, sono quasi latini, come gela, «gelata» (gelu); kybiton,
«angolo» (cubitos «gomito»); rogos, «mucchio di grani» (rogus, «mucchio di legna»); unkia,
«oncia» (uncia); litra, «libbra» (libra).
Sicelo, accolto da Morgete, dicevano gli storici greci dell’Italia meridionale e della Sicilia, si creò3
uno Stato a spese del suo ospite.Più tardi, sentendosi in angustia in questo stato e premuto dalle
popolazioni vicine, passò con la maggior parte del suo popolo nell’isola, che ricevette da lui il nome
di Sicilia. I Siculi finirono cacciati d’Italia dagli Opici e dagli Enotri, dice Antioco di Siracusa; dagli
Umbri e dai Pelasgi, dice Filisto della medesima città. Le due maniere di esprimersi sono
esattamente sinonime e bisogna dare un valore di prim’ordine alle testimonianze dei due scrittori
siracusani del V secolo a.C. i quali avevano avuto agio di consultare le tradizioni nazionali dei
Siculi, che esistevano ancora al grado di popolo indipendente nel grembo delle montagne della
Sicilia. Tucidide, loro contemporaneo, non meno esatto nella scelta delle sue informazioni, parla
anche del passaggio dei Siculi dal continente all’isola di Trinacria, e lo pone intorno all’anno 1034.
È quindi, manifesto che dopo che grande potenza dell’impero dei Siculi fu distrutta dall’invasione
opica o ausonica, gli Enotri ripresero la loro indipendenza e li respinsero nell’estremità meridionale
della penisola, donde essi guadagnarono la Sicilia attraversando lo stretto di Messina. Ma non
passarono tutti in questa patria: i siculi conservarono sul continente il possesso del paese situato a
sud dell’istmo Scilletico, dell’Italia nel senso speciale e ristretto del nome. È nel loro territorio che
Locri fu fondata, e Teucidide, nel V secolo, li mostra ancora colà nelle parti più inaccessibili delle
montagne.[…].


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MessaggioInviato: 16/03/2012, 00:52 
Cioè...noi dovremmo spendere venti miliardi di euro per un aereo che i cinesi hanno già copiato ed è già al 64° volo, questo è il primo video esistente in simulazione di combattimento a bassa quota...[8)]



Pazzesco...

Immagine
Fonte (con altre foto) http://defensetech.org/2012/03/10/aweso ... h-fighter/



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MessaggioInviato: 16/03/2012, 16:49 
...tanto a noi servono x le........................... parate.........[;)]


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MessaggioInviato: 16/03/2012, 17:01 
Cita:
ubatuba ha scritto:

...tanto a noi servono x le........................... parate.........[;)]

Scherzi vero...
Dalla Serbia in poi abbiamo bombardato diversi paesi...altro che parate...

Ignorata dagli alleati e messa in ombra dalla censura mediatica imposta dal Governo, l'entità del ruolo rivestito dalle forze militari italiane nel conflitto libico è rimasta finora quasi del tutto sconosciuta. Un ruolo di primo piano come dimostrano i dati che Il Sole 24 Ore ha ottenuto da fonti vicine agli ambienti Nato. Innanzitutto perché oltre l'80% delle missioni aeree alleate sono state lanciate da basi italiane senza le quali l'operazione Unified Protector sarebbe stata inattuabile. Gli aerei italiani hanno svolto un ruolo fondamentale, con un numero di missioni che la scorsa settimana aveva superato quota 2mila (con oltre 7mila ore di volo) a cui aggiungere le quasi 400 compiute dagli elicotteri imbarcati della Marina. Meno solo dei francesi (oltre 4.500 missioni) e dei britannici (circa 2.400 missioni più quelle degli elicotteri imbarcati) che però hanno schierato 30/40 aerei contro i 14 italiani.
Quanto a mezzi e missioni l'Italia ha contribuito per quasi il 10% allo sforzo militare alleato con incursioni concentrate negli ultimi giorni sulle ultime roccaforti lealiste a Sirte e Bani Walid, ma in termini qualitativi ha dato molto di più tenendo conto della mole d'informazioni che la nostra intelligence ha fornito agli alleati e dell'impiego dei velivoli teleguidati Predator (solo quelli italiani e americani sono in azione in Libia) che in una trentina di missioni si sono rivelati indispensabili per individuare i bersagli e guidare i raid nelle aree abitate.
I jet italiani hanno effettuato missioni di ogni tipo. Nella sorveglianza della no-fly zone nessun altra forza alleata ha superato le 590 effettuate dagli italiani che hanno impiegato anche tanker per il rifornimento in volo, aerei da guerra elettronica e intercettazione delle comunicazioni, cacciabombardieri per l'attacco al suolo e la ricognizione. Velivoli che hanno individuato 1.500 obiettivi, attaccandone oltre 500 con circa 850 bombe a guida laser e satellitare. Di queste circa 160 sono state lanciate in 170 missioni dagli Harrier della Marina, le altre da Amx e Tornado dell'aeronautica che hanno impiegato anche oltre due dozzine di missili da crociera Storm Shadow. Tenuto conto di un costo medio di 40 mila euro per ogni bomba guidata e un milione per ogni Storm Shadow, nel conflitto gli italiani hanno impiegato finora ordigni per un valore circa 60 milioni.
Le stesse fonti hanno confermato che i raid italiani hanno avuto una precisione del 97% e non ci sono state vittime civili.
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-04/raid-nostre-basi-063757.shtml?uuid=Aa2dAn9D



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MessaggioInviato: 16/03/2012, 17:22 
Cita:
Angeldark ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:

...tanto a noi servono x le........................... parate......... [;)]

Scherzi vero...
Dalla Serbia in poi abbiamo bombardato diversi paesi...altro che parate...

Ignorata dagli alleati e messa in ombra dalla censura mediatica imposta dal Governo, l'entità del ruolo rivestito dalle forze militari italiane nel conflitto libico è rimasta finora quasi del tutto sconosciuta. Un ruolo di primo piano come dimostrano i dati che Il Sole 24 Ore ha ottenuto da fonti vicine agli ambienti Nato. Innanzitutto perché oltre l'80% delle missioni aeree alleate sono state lanciate da basi italiane senza le quali l'operazione Unified Protector sarebbe stata inattuabile. Gli aerei italiani hanno svolto un ruolo fondamentale, con un numero di missioni che la scorsa settimana aveva superato quota 2mila (con oltre 7mila ore di volo) a cui aggiungere le quasi 400 compiute dagli elicotteri imbarcati della Marina. Meno solo dei francesi (oltre 4.500 missioni) e dei britannici (circa 2.400 missioni più quelle degli elicotteri imbarcati) che però hanno schierato 30/40 aerei contro i 14 italiani.
Quanto a mezzi e missioni l'Italia ha contribuito per quasi il 10% allo sforzo militare alleato con incursioni concentrate negli ultimi giorni sulle ultime roccaforti lealiste a Sirte e Bani Walid, ma in termini qualitativi ha dato molto di più tenendo conto della mole d'informazioni che la nostra intelligence ha fornito agli alleati e dell'impiego dei velivoli teleguidati Predator (solo quelli italiani e americani sono in azione in Libia) che in una trentina di missioni si sono rivelati indispensabili per individuare i bersagli e guidare i raid nelle aree abitate.
I jet italiani hanno effettuato missioni di ogni tipo. Nella sorveglianza della no-fly zone nessun altra forza alleata ha superato le 590 effettuate dagli italiani che hanno impiegato anche tanker per il rifornimento in volo, aerei da guerra elettronica e intercettazione delle comunicazioni, cacciabombardieri per l'attacco al suolo e la ricognizione. Velivoli che hanno individuato 1.500 obiettivi, attaccandone oltre 500 con circa 850 bombe a guida laser e satellitare. Di queste circa 160 sono state lanciate in 170 missioni dagli Harrier della Marina, le altre da Amx e Tornado dell'aeronautica che hanno impiegato anche oltre due dozzine di missili da crociera Storm Shadow. Tenuto conto di un costo medio di 40 mila euro per ogni bomba guidata e un milione per ogni Storm Shadow, nel conflitto gli italiani hanno impiegato finora ordigni per un valore circa 60 milioni.
Le stesse fonti hanno confermato che i raid italiani hanno avuto una precisione del 97% e non ci sono state vittime civili.
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-04/raid-nostre-basi-063757.shtml?uuid=Aa2dAn9D


certo ke scherzo......addirittura se ben ricordo i bombardamenti sulla serbia iniziarono addiritttura senza ankora il benestare parlamentare [:(!]
purtroppo noi ci accodiamo sempre ......... [V]


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MessaggioInviato: 16/03/2012, 17:58 
Veramente la critica, all'epoca è stata per il troppo decisionismo, altro che "accodarsi". Chi si accodava sempre era chi faceva il cagnolino da riporto di Bush...


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MessaggioInviato: 27/08/2012, 00:15 
Riporto un post riepilogativo di Wolframio sulla questione.... [8)]

Cita:
Wolframio ha scritto:

Immagine

InvestireOggi è lieta di presentare il primo dei suoi Dossier sulla vicenda del coinvolgimento dell’Italia nella progettazione, nella produzione e nell’acquisto di cacciabombardieri statunitensi F-35. Questo Dossier è il frutto del lavoro collegiale di diversi autori ed esperti della Redazione di InvestireOggi.it.
Chiediamo a tutti voi lettori di diffondere questo Dossier nei modi a ciascuno più congeniali, dalla condivisione sui social network come Facebook e Twitter e sino al passaparola.

Buona lettura,

I 10 PUNTI DEL DOSSIER F-35

1 - F-35: inizio della storia. Chi decise di comprare
La storia dei cacciabombardieri F-35 ha radici molto lontane, che risalgono addirittura al 1996: vediamo cosa accadde.

2 – Perchè proprio gli F35 americani? Ecco i motivi dichiarati
Le motivazioni data per la scelta di acquistare gli F-35 americani per sostituire il parco aerei italiano, motivazioni che però alla fine sembrano tanto scuse che non reggono.

3 – F35: Un progetto fallimentare e pieno di problemi
Il progetto JSF ha, fin da subito dato molti problemi, ritardi e aumento dei costi: si è rivelato fallimentare, e allora perchè non terminarlo?

4 – L’Italia potrebbe sottrarsi all’acquisto degli F35?
La domanda che tutti si pongono è se l'Italia può sottrarsi a questo esorbitante acquisto.

5 – Gli sviluppi del governo Monti sugli F35: il gioco delle 3 carte
Un considerazione su quello che il Governo Monti sta facendo in merito al progetto JSF.

6 – 30.000 militari di carriera da riposizionare in 20 anni: F35 salvi
30.000 militari di carriera da riposizionare in 20 anni a parte che è un tempo insolitamente lungo, come verranno riposizionati? E' giusto che tali persone abbiano trattamenti di favore rispetto ai normali cittadini?

7 – Tutti i rischi dell’operazione F35: – lavoro, + armi
I rischi di questa operazione: meno persone (quindi meno lavoro in Italia), ma più armamenti esteri, più soldi che prendono la via degli USA, maggiore dipendenza dagli USA stessi (la manutenzione sarà americana, quindi in sostanza dipenderemo da loro), incognita sui reali costi finali degli F35

8 – I costi della difesa italiana: 23 miliardi di euro, F35 esclusi
L’Italia spende 23 miliardi di euro per fare la guerra, mentre ai cittadini si chiede di tirare la cinghia.

9 – Partiti politici: la mappa dei pro e dei contro gli F35
I grossi partiti politici acconsentono allo sperpero di denaro pubblico, ma la protesta è dilagata in rete con la nascita del “Movimento No F-35”.

10 – Le reazioni di cittadini e società civile: il fronte del No F35
Fino ad ora abbiamo parlato del progetto, della storia, delle reazioni politiche ed economiche. Ma i cittadini, Noi come abbiamo reagito a tutto ciò?

Source: SPECIALE DOSSIER F35: 10 pagin...sce - I Forum di Investireoggi



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 27/08/2012, 16:44 
Cito dallo stesso sito:

InvestireOggi.it è un sito di informazione finanziaria, e non offre consulenza sugli investimenti. Dovete usare quello che leggete come punto di partenza per le vostre autonome riflessioni e considerazioni sulla materia, facendovi dunque una opinione personale sulla validità di ciò che avete letto o sentito dire. Una delle migliori regole per un investitore di successo è quella di non basare le proprie scelte acriticamente sui consigli (le famose "dritte") che si possono trovare su Internet, sui giornali, alla televisione o più facilmente tramite l'amico.

Per cui, le considerazioni, tutte politiche e per niente finanziarie, del loro dossier sono quantomeno criticabili. Faccio un esempio: in uno sfogo di antiamericanismo d'accatto, dicono che noi italiani siamo di fatto servi degli Usa e che stiamo pagando il prezzo della liberazione. Forse preferivano il fascismo, questi... Ma faccio notare che questa stupida retorica (che ho sentito dire per ultimo da La Russa) non tiene conto di un fatto: bene o male, siamo uno dei Paesi più ricchi del mondo. Non certo una posizione da schiavi che devono solo pagare il pizzo.

Ciò vale per ogni altra considerazione espressa nel dossier, che non è oro colato ma appunto solo un insieme di opinioni politiche.

Quello che vorrei sapere, ma che non sono in grado di giudicare, è la validità tecnica e militare dell'aereo. E' su questo che deve essere basato il giudizio.


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MessaggioInviato: 27/08/2012, 16:56 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Quello che vorrei sapere, ma che non sono in grado di giudicare, è la validità tecnica e militare dell'aereo. E' su questo che deve essere basato il giudizio.


Ok.

Nel 2018, saranno OBSOLETI.

In quanto già oggi, sono stati riscontrati dei "problemini"
che definire importanti è solo un eufemismo.

Sul fatto poi che dovremmo scegliere le loro imposizioni
in cambio della liberazione dal fascismo, stenderei un velo
pietoso.

Tutti ringraziano gli amerciani per quello che hanno fatto... è OVVIO.
(anche se poi ci sarebbe da discutere su CHI ha finanziato CHI).

Tuttavia, questo non vuol dire affatto che, per sdebitarci,
ci dobbiamo accattare un numero impressionante di aerei
(lo ripeto) OBSOLETI, in un momento storico in cui è necessario
avere delle PRIORITA' ASSOLUTAMENTE DIVERSE.

Il buon senso sezione... sai cos'è?



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MessaggioInviato: 27/08/2012, 17:24 
Chi lo vuole quel F35... sono pagine che ripeto le stesse cose.


Cita:
"L' F35 sarà il più grande fallimento della storia dell' aviazione moderna!"
Parola più parola meno.


E' un progetto nato male, fallimentare in partenza, e lo dicono già gli stessi esperti americani,

perfettamene inutile per noi, che abbiamo addirittura acquistato la versione che NON può nemmeno decollare dalle nostre piccole navi

va avanti in America come supporto alle unità speciali solo perchè siamo noi ad accollarci il più dei costi di sviluppo.


E' solo per via del palese conflitto d' interessi del ministro del "governo tecnico" che lo sostengono.


Nel frattempo gli unici aerei da caccia che avevamo, in prestito, sono stati restituiti.

Ci preoccupassimo del fatto che non abbiamo un caccia di base, invece di inseguire il miraggio in un velivolo speciale che a noi non serve e che non funziona.

Quando scoppierà il finimondo noi saremo completamente inermi.


Sempre la solita storia...



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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aztlan,quotono in toto,aereo che come air superiority vale praticamente nulla,forse era piu conveniente tenersi gli obsoleti f104................................[;)]


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Se avessimo preso in illo tempore gli F-15 e gli F-16 ! Li avremmo tenuti ancora per anni, altroché "EFA"! [8)]
Ma è tutta E SOLO ... POLITICA. [:(!]



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...magari non hanno oliato a dovere................................. [V] [8D] [:o)]


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Così come quella "quaglia" di "Tornado" e l'altro "imbarazzante" AMX" ....!



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Io tenterei di sviluppare qualcosa di MIO, tanto per cominciare.

Poi bisogna tener presente che questi progetti durano decenni, per cui non ci si può mai fermare.

Se l'aereo non va bene perchè tra qualche anno sarà vecchio, beh... Capirai che risposta. Se non va bene perchè difettoso di suo, è un altro discorso, ma questo non posso dirlo.


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