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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 16/03/2020, 01:49 
i segreti non li hanno conte e gli altri ma tutti quelli che hanno firmato i trattati che ci costringono ad elemosinare soldi per combattere emergenze che siano sanitarie o logistiche



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 16/03/2020, 13:07 
Cita:
Il coraggio della Cina e l'implosione dell'Ue al tempo del coronavirus

Immagine

Quel che sta accadendo in questi giorni, dinnanzi all’avanzata in Italia degli effetti dell’influenza da Covid-19 ha ormai superato i primi livelli, occupati ragionevolmente da insicurezze e paure, per lasciare spazio ad evidenti risacche politiche, economiche e, infine, ideologiche.

Il termine ideologia, messo al bando dal post Mani Pulite in Italia, ma saggiamente mai scalfito altrove, ha incredibilmente e inaspettatamente preso il passo nella discussione odierna in Italia fino ad accompagnare ogni riflessione rispetto all’evoluzione stessa della vicenda “virus”.

Durante le ultime concitate settimane il nostro Paese è stato colpito violentemente dal contagio: è aumentato in forma esponenziale il numero dei contagiati e anche quello dei malati, per lo più di fascia d’età alta a cui si è unito qualche soggetto giovane. Abbiamo visto la fuga di massa domenica scorsa, dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva annunciato le restrizioni formali e il passaggio di alcune regioni a “zona rossa”: scene apocalittiche si sono registrate presso la stazione di Milano, dove migliaia di persone si sono riversate a comprare di corsa biglietti per tornare al sud dalla famiglie di origine. A nulla è valso il richiamo alla responsabilità e all’attenzione nei confronti proprio per le famiglie e residenti nelle regioni del Meridione d’Italia, che avrebbero potuto evitare l’escalation delle infezioni alle quali, purtroppo, stiamo assistendo. L’individualismo più sfrenato, insomma, come cifra autentica del momento.

L’Italia, al contrario di altri Paesi europei, si è caricata della responsabilità di agire, sebbene in ritardo e con ritrosia. Una ritrosia dovuta essenzialmente alla spinta della finanza e dei mercati, che mettono i soldi davanti del diritto alla salute. Anche in questo momento con l’intera nazione dichiarata zona rossa, non tutti i lavoratori possono rimanere a casa: molti sono stati già dichiarati in cassa integrazione, altri continuano a lavorare poiché lo Stato non ha garantito coperture economiche e rischiano di perdere il posto di lavoro.

È inevitabile che i destini economici dei cittadini interferiscano e si intersechino in una spirale disastrosa in un Paese che è totalmente dipendente dalle scelte comunitarie. E possiamo affermare che, a questo giro di boa, di Unione in questa Europa non ne abbiamo vista, anzi più sola di così l’Italia non è mai stata.

L’Unione Europea si è girata dall’altra parte, limitandosi a proclami di vicinanza e solidarietà, ma nessuna azione di emergenza reale è stata messa in campo: Ursula von der Leyen, la cui investitura a presidente della Commissione Europea ha siglato la nascita dell’asse politico Pd-M5S, ha fatto seguire a un video in italiano in cui esprime vicinanza e preoccupazione da parte di tutta l’Ue la decisione che l’Italia potesse riprendere le sue quote destinate ai Fondi Strutturali, ovviamente da rimpolpare in seguito, ad emergenza terminata.

Ma peggio ancora di von der Leyen ha fatto Christine Lagarde, presidente della BCE. Durante una intervista di due giorni fa un giornalista ha rivolto a Lagarde due quesiti, uno sulla possibilità di aiutare le banche a concedere prestiti attraverso disposizioni di sistemi di garanzia nazionali od europei, l’altro su quello che potrebbe fare la BCE dinnanzi a una impennata dello spread nei confronti di quei Paesi duramente colpiti dalla pandemia COVID-19, come l’Italia.

Per quel che concerne il primo quesito la presidente Lagarde ha così risposto: “ […] Voglio dire, è così che crediamo che i finanziamenti che stiamo mettendo in atto saranno i più efficienti. Ora, se ciò viene condotto a livello nazionale o a livello europeo, spetta ai responsabili politici decidere. Ciò che conta per noi è che venga messo in atto il prima possibile. Alcuni paesi hanno già preso provvedimenti o stanno muovendo passi in questa direzione. Sicuramente, per gli sforzi che ci stiamo impegnando a fare, spero certamente che lo facciano in fretta per garantire che il credito continui a fluire verso l’economia.”.

Rispetto alla seconda domanda, la presidente della BCE ha invece così risposto: “Il mio punto numero 2 ha a che fare più con un aumento dell’emissione di debiti a seconda dell’espansione fiscale che verrà determinata dai politici. Bene, saremo lì, come ho detto prima, usando la massima flessibilità, ma non siamo qui per chiudere gli spread. Questa non è la funzione o la missione della BCE. Ci sono altri strumenti per questo, e ci sono altri attori che si occupano di affrontare questi problemi”.

Insomma, tranquilli cittadini europei: per le banche faremo tutto quello che è necessario, auspicando il sostegno in questa operazione dei governi nazionali. Per i Paesi colpiti dal Coronavirus, al contrario non tocca alla BCE promuovere sostegno e prendersi la responsabilità di tenere sotto controllo la situazione per non lasciare che la borsa e la finanza facciano affari sulla pelle dei governi e dei cittadini sottoposti alla dura prova della pandemia.

A questa che è stata definita “una brutta prova di comunicazione” l’Italia ha tuonato indignata e non per bocca di personaggi dai quali ce lo si potrebbe pure aspettare – per ideologia, come Marco Rizzo – segretario generale del Partito Comunista che da sempre denuncia la falsa retorica di una unità europea mai esistita – o per opportunismo, come Matteo Salvini o Giorgia Meloni, che in questa Europa ci sguazzano eccome. Chi ha tuonato contro Lagarde è stato addirittura il presidente della Repubblica Mattarella, al quale sono seguiti rimproveri un po’ da tutti quelli che fino a ieri si sono sempre proclamati europeisti convinti, senza se e senza ma. La vicenda ha lasciato l’amaro in bocca ai membri nazionali del Pd che tentavano di giustificare il silenzio dell’Ue richiamando l’attenzione alla necessità di una Europa più presente nelle problematiche nazionali. È vero che dinnanzi alla eco causata da questa “impropria” affermazione della Lagarde l’Ue ha dovuto correre ai ripari assicurando all’Italia di allentare i vincoli del Patto di stabilità. Come dire, un contentino per spegnere il fuoco delle polemiche. Ma in verità l’Italia non è nuova a questo tipo di restrizioni né si può rimanere sconvolti dinnanzi alle affermazioni di Lagarde, frutto dell’attuale indirizzo politico ed economico dello strumento BCE e dell’intera Ue.

In queste lunghe settimane travagliate per il nostro Paese, in cui si è passati da un primo momento di misconoscimento del problema al riconoscimento e all’attuazione delle misure stringenti degli ultimi giorni, si è vissuto dentro un incubo, che in parte sta continuando probabilmente, ma di certo una qualche consapevolezza è venuta fuori. Tra queste la più forte e oramai non più occultabile è la sensazione di essere soli in mezzo a tanti che si dichiarano alleati ma che sono scomparsi davanti ad una difficoltà incredibilmente grande, difficile da affrontare e incerta negli sviluppi. Il Coronavirus è stato il banco di prova per una tenuta dei rapporti politici dentro l’Unione Europea che, ancora una volta, ha preferito sacrificarli sull’altare dei rapporti economici, anche questi a senso unico e sordi alle necessità di cittadini europei in trincea. Quantomeno di cittadini italiani in difficoltà. Va da sé che ci si chieda cosa accadrà quando Paesi più forti dovranno affrontare la medesima crisi. La Germania ha già dichiarato di voler mettere sul banco 550 miliardi per sostenere il Paese nell’immediato e nel futuro e le esperienze precedenti ci portano ad affermare con una certa tranquillità che la Germania potrà farlo senza che BCE o altri organismi frenino. Per l’Italia, al contrario, il Fondo Monetario Internazionale ha già sentenziato che serviranno cifre da capogiro che, ça va sans dire, dovrà essere lo Stato italiano a sborsare. Tradotto: i portafogli dei cittadini.

È colpevole il silenzio degli ultrà europeisti e dei liberisti duri e puri (su questi il più feroce PiùEuropa di Emma Bonino) che arrancano nel trovare risposte funzionali a una rabbia sociale nei confronti dell’Ue che in queste ultime ore è divenuta sempre più massiccia. Dopo il crollo delle Borse, persino da un giornale come Milano Finanza sono partiti stracci contro questa Unione Europea, con un articolo che non lasciava spazio all’immaginazione già dal titolo: È la fine di Maastricht, con buona pace dei burocrati, così intitola Roberto Sommella. L’articolo chiude con una sentenza: “ […] Oggi, 12 marzo 2020, è morto il Trattato di Maastricht, ucciso da quei burocrati che lo hanno scritto, immemori dell’insegnamento dei padri della patria europea: la strada è difficile e lunga ma va intrapresa. Oggi siamo tutti meno europei e più italiani, da oggi la storia d’Europa forse cambia definitivamente con il ritorno delle piccole patrie. Ognun per sé. Tanti auguri Bruxelles, puoi anche chiudere i battenti”. Parole che finora avevamo ascoltato solo fra i comunisti e in qualche partito di sinistra non ancora accordato al liberismo.

È innegabile il ruolo della Cina nella percezione comune.

Il gigante asiatico è stato deriso e i cittadini cinesi trattati come degli untori. Almeno fino a quando l’attenzione non è passata alla capacità dei cinesi di affrontare quella che il loro presidente, Xi Jinping, ha affermato essere la più grave crisi sanitaria dal 1949: con una tenacia alla quale in Occidente si è disabituati, il governo cinese ha isolato la zona da cui il contagio era partito, instaurato una quarantena durissima, costruito in meno di due settimane più di dieci ospedali per rispondere all’urgenza, licenziato i responsabili del ritardo nella trasmissione della notizia.

A tal proposito molto si è detto. Noi riteniamo di dover precisare che il governo cinese ha denunciato la presenza del virus pubblicamente a fine dicembre: non sarebbe inverosimile scoprire che l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, di certo non propriamente filocinese, abbia conosciuto da prima il problema e neppure riteniamo improbabile che si sia inizialmente taciuto perché non si era compresa immediatamente la pericolosità. Dunque, la caccia all’untore e gli sproloqui contro la Cina sono stati esagerati e spinti da chi voleva colpire il popolo cinese anche da un punto di vista politico ed economico. Piuttosto i Paesi occidentali hanno preferito di gran lunga deridere le misure del Paese comunista, della “dittatura” cinese: si è arrivati persino ad affermare che il virus fosse esso stesso prodotto di una dittatura.

Ma la Storia talvolta rimette a posto le cose in tempi più brevi del previsto. Ed ecco che la quarantena, l’abnegazione dei cittadini cinesi al rispetto delle regole hanno dato i loro frutti positivi e ad oggi tutti gli ospedali speciali costruiti per far fronte all’emergenza sono stati chiusi e migliaia di persone guarite.

Una Cina piegata, certo. Ma che non si spezza.

Un Paese che come primo passo ad emergenza non ancora terminata decide di mandare una propria equipe medica che ha sconfitto il virus in patria proprio in Italia, a sostegno dei nostri medici. E lo fa con un carico di migliaia di mascherine, di ventilatori polmonari e altri strumenti necessari di cui non siamo più provvisti perché terminati. È vero: i materiali medici non ci sono stati regalati ma dati con promessa di pagamento appena possibile e senza alcun onere di interessi. A differenza, comunque, di quei Paesi ai quali è stato chiesto aiuto e che hanno voltato le spalle all’Italia come se non si fosse davanti a una situazione fuori dall’ordinario.

Gli ultrà dell’europeismo, i liberisti duri e puri e i filo-atlantisti poi stanno spendendo fiumi e fiumi di inchiostro per mettere in guardia i cittadini italiani di fronte a un possibile tentativo di “conquista” da parte della Cina: quello che fanno, dicono, lo fanno solo per avanzare, dare una spallata agli Usa e “farci entrare” nel progetto della Nuova Via della Seta. La verità è che a questi signori non è mai andata giù la firma del Memorandum d’Intesa firmato dall’Italia con la Cina lo scorso anno che fa entrare il nostro Paese, unico in Europa, nella Belt and Road Initiative, la Nuova Via della Seta appunto. I rigurgiti dell’amministrazione trumpiana e dei suoi fans ci sono tutti in questi sproloqui, che vedono coinvolti molti dei politici nostrani, dall’area conservatrice della destra meloniana e salviniana all’area liberal democratica della Bonino e di Renzi.

Altri partiti, sia dentro che fuori il Parlamento, risultano spaccati sul giudizio sulla Cina in sé ma anche, e magari soprattutto, dal portato principale che la potenza cinese rappresenta, ovvero il suo modello politico.

Accanto alla Cina si è proposta di intervenire anche Cuba, attraverso l’intervento dei suoi medici specializzati e l’uso del farmaco Interferone alfa 2b che sta funzionando nella cura del coronavirus. Addirittura la Regione Lombardia ha chiesto ufficialmente l’intervento presso i propri ospedali delle equipe mediche cinesi, cubane e venezuelane che hanno offerto da tempo disponibilità. Urge ricordare che per il nostro alleato storico, gli Usa, Cuba e Venezuela sono considerati Stati canaglia, che l’UE sotto il ricatto Usa partecipa attivamente alle sanzioni contro il Venezuela, causando il maggior danno possibile al popolo e che non si è mai decisa a interrompere il bloqueo contro Cuba, che da sessant’anni costituisce il più grande caso dei genocidi economici nei confronti di un Paese. Questi tre Paesi non hanno mai invaso nessun popolo, non hanno mai esportato il loro modello da nessuna parte e ora dimostrano, al netto di tutto, una superiorità etica e morale che deve farci solo riflettere.

Deve risultare insopportabile per alcuni l’idea che due paesi socialisti e comunisti possano aiutare e stiano difatti aiutando delle democrazie liberali assolutamente inermi dinnanzi a una minaccia sanitaria mondiale.

La Cina e i suoi mille volti, verrebbe da dire: per alcuni si tratta di un Paese capitalista che si finge ideologicamente socialista, per altri si tratta, al contrario, di una nazione capitalista con struttura politica leninista. C’è chi invece accusa la Cina di essere una dittatura che non considera i diritti umani. Altri ancora, infine, pur intravedendo alcune falle, esaltano il modello cinese.

Chi scrive non intende qui ed ora stilare un compendio sulla Repubblica Popolare Cinese, un Paese socialista, a partito unico, che basa la sua politica su un socialismo con caratteristiche proprie fortemente influenzate dal confucianesimo: qui si vuole però chiarire alcuni punti essenziali per una corretta interpretazione dei fatti odierni.

E nulla è più lampante della solidarietà e dei segni tangibili di fratellanza che la Cina ci sta in questi giorni dimostrando e molti, moltissimi italiani lo stanno dicendo fuori dai denti. Forse è proprio questo a far paura all’establishment dato che la Cina rappresenta, come si diceva, un differente modello politico ed economico.

Quel differente modello politico che ha come cifra strutturale il senso del bene della comunità sopra il bene dell’individuo, il bene del Paese sul bene del singolo, del lottare insieme per salvarsi tutti. E quel differente modello politico, tendente al multipolarismo fuori ma in difesa della propria sovranità nazionale e dell’indipendenza economica, che ha permesso alla Cina di stanziare una cifra enorme per fermare tutte le attività lavorative senza doversi preoccupare di cassa integrazione o, peggio, futuri disoccupati. Un modello economico che consente alla Repubblica Cinese di poter contare su una propria banca e non subire la decisione di burocrati stranieri.

Da qualche parte si è ipotizzato la sconfitta della Cina, la fine del trentennio glorioso, la messa in soffitta del multipolarismo. Ci si è spinti fino ad affermare che la medesima globalizzazione dovrà essere ripensata o addirittura potrebbe scomparire dopo la vicenda Covid-19.

Noi rispondiamo non tracciando di certo alcuna certezza, poiché non abbiamo il dono della veggenza, ma data la prova di forza e coesione messa in campo dalla Cina ci sentiamo, al contrario, di affermare che il Paese potrebbe addirittura rafforzarsi in termini di credibilità economica e politica agli occhi dei cittadini del mondo, come sta avvenendo per larga parte in Italia. Allo stesso modo, anche da un punto di vista delle relazioni internazionali, alla data odierna è di certo la Cina ad esser considerata Paese molto più serio e credibile di tante altre democrazie liberali.

Non sarebbe poi così strano pensare che dinnanzi al brutto esempio europeo – dallo scaricabarile dell’Unione alle affermazioni di Boris Johnson che ha candidamente affermato di non voler chiudere nulla e che il popolo inglese dovrà abituarsi alla morte dei propri cari – il popolo italiano possa reclamare la necessità di cambiare, tra le altre cose, anche le alleanze.

La globalizzazione poi è un fenomeno ormai talmente avanzato che pensare ad un suo ripensamento equivale comunque a un ripensamento del tipo di modello economico globale: non crediamo, insomma, ad un capitalismo buono e uno cattivo ed è con questo che bisogna fare i conti, poiché il mondo ha commerciato e continuerà a commerciare ma può cambiare impostazione sistemica. Ed è di certo la battaglia più imponente dopo trent’anni di modello unipolare neoliberista.

E gli Stati Uniti? Immaginiamo Trump sia stato tutt’altro che dispiaciuto dalle difficoltà affrontate dalla Cina almeno fino a quando la realtà ha trascinato gli Usa in uno dei Paesi con più infetti e con la produzione di medicinali al 75% prodotti in Cina. Proprio questo sabato il presidente americano si è dichiarato immensamente preoccupato per questa dipendenza, gravissima in un Paese dove la sanità pubblica è quasi del tutto inesistente. In questo senso, il modello sanitario statunitense, in Italia esaltato dai partiti liberal, è stato praticamente sconfessato da una crisi sanitaria a livello globale: chi fino a ieri esaltava il modello privatistico si è d’embleé riscoperto difensore delle strutture pubbliche e di chi ci lavora.

Suona quasi retorico sottolineare quanto questa riflessione si stia facendo sentire nel nostro Paese.

L’Italia ha riscoperto nel giro di pochissimi giorni il senso della comunità, dell’appartenenza nazionale – che non significa nazionalismo, né sovranismo, ma l’importanza della sovranità. Parole come sanità pubblica, difesa dei comparti statali, aumento degli stipendi del personale ospedaliero sono diventate virali, assieme a un ripensamento generale del ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo: un ruolo che possa, finalmente, riconsegnarle una dignità che ha perso in nome prima del vassallaggio nei confronti dell’alleato americano e poi per la progressiva cessione di sovranità in nome di una pseudo unione europea. Una Unione, è doveroso ricordare, che nacque proprio difendendo ed esaltando il ruolo dello Stato e la politica sociale, ma che è divenuta infine un centro economico al servizio di banche e finanza, a discapito dei popoli.

Tutti in questi giorni ripetono che nulla sarà più come prima. Sarà solo il tempo a raccontarci se in meglio o in peggio.


Notizia del: 15/03/2020


Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_coraggio_della_cina_e_limplosione_dellue_al_tempo_del_coronavirus/22033_33617/



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 17/03/2020, 01:08 
vorrei fare una bandiera con un fondo blu e in cerchio dodici p€zzi di m€rda,
dite che si può fare?



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 17/03/2020, 01:46 
Zelman ha scritto:
vorrei fare una bandiera con un fondo blu e in cerchio dodici p€zzi di m€rda,
dite che si può fare?

[:302]

Guarda, per intanto ho trovato questa blogger che letteralmente caga sulle bandiere! [:302] [:302] [:302]
https://vimeo.com/333684576

Non so se ridere o piangere... [:297]



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 17/03/2020, 01:55 
uhm... una tizia selvaggia... (quello che sembra...)
This is the vimeo account for the project "Shit instead of blood" Idea by Natali Cohen Vaxberg, preformed by Natali Cohen Vaxberg and Jasmin Wagner [:264] ma non sono tanto d'accordo...

grazie comunque TheApologist per la segnalazione...

chissà quante persone ci saranno in attesa di espressione...

causa carenza di tempo per ora ho fatto solo un abbozzo moooooooooooooooooolto rudimentale...

Euromerda.JPG



mi chiedo se possano fare storie mentre si rappresentano dei fatti reali...



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 17/03/2020, 02:40 
Zelman ha scritto:
uhm... una tizia selvaggia... (quello che sembra...) grazie TheApologist...

Ho fatto qualche ricerca: si tratta di una "artista" attivista, abortista, antifascista ecc ecc, israeliana, evidentemente afflitta da qualche disturbo mentale...

Comunque quella orribile bandiera senza significato è in scadenza. In serata su raidue Tremonti (oltretutto Pres. dell'Aspen institute, un think thank paramassonico di ricconi) ha detto che o la BCE si riforma e decide di emettere eurobond ( quindi niente più spread e ricatti) e si mette a fare politiche monetarie incisive, bypassando la finanza e dando soldi all'economia reale, o l'Europa è bella che morta.

La Cina sta pompando miliardi, gli Usa idem ma probabilmente andranno in recessione comunque, come dichiarato da Trump, e la BCE cosa fa? Boh per adesso poco e niente, anzi no, ora trionfali dicono: pronti 3000 miliardi... https://www.informazione.it/a/D4EF7F59- ... -e-imprese

Da dare alle banche, ovviamente, che poi dovrebbero PRESTARE a noi, misera plebe. Vedremo con quali tassi d'interesse e a quali condizioni! Ma mi sa che qua di grano se ne vedrà poco! "Se non hanno il pane, che mangino brioches" 2.0


Qua un articolo interessante di Fassina

https://www.google.it/amp/s/m.huffingto ... ef11ef5af/

Di fatto, questa UE, ma soprattutto questo Euro, sono nati già morti perché in caso di situazioni emergenziali globali non esistono scudi. Si va a picco. E poi non aveva alcun senso mettere insieme nazioni così diverse che si sono sempre fatte la guerra tra loro, nel nome di un "valore" comune che non è mai esistito. A questo gioco ci siamo cascati solo noi italiani, il PD soprattutto. Ma evidentemente molti suoi esponenti, difendendo a spada tratta la BESTIA con fervore religioso, si sono arricchiti e hanno fatto carriera. Il ns Paese nel frattempo è andato in coma farmacologico grazie alle loro ricette assurde basate su numeri a caso... Mi stupisce il fatto che le opposizioni, invece di rispolverare i vecchi slogan contro l'euro, stiano zitte, non si parla più di uscita, piani B e così via.

Mi sono anche chiesto se magari, ipoteticamente, un PD rinsavito, i 5stelle e le opposizioni stiano lavorando insieme a una exit strategy per salvare il salvabile, ma poi mi risveglio dal sogno e mi rendo conto che sono solo politicanti... Continueranno a suonare sul ponte del Titanic finché non saremo affondati. Tanto, bene o male, a loro lo stipendio arriverà sempre, pure in caso di collasso/default.



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 17/03/2020, 03:20 
TheApologist ha scritto:
Zelman ha scritto:
uhm... una tizia selvaggia... (quello che sembra...) grazie TheApologist...

Cita:
Ho fatto qualche ricerca: si tratta di una "artista" attivista,


ho visto l'elenco youtube dei suoi video, non mi è chiaro a quest'ora cosa dica esattamente sull'olocausto...
qui mi fermo,
Cita:
abortista

non vale niente quello che segue:
Cita:
antifascista

Cita:
... evidentemente afflitta da qualche disturbo mentale...
...

domani approfondisco...



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MessaggioInviato: 19/03/2020, 01:30 
Conte e Macron vogliono usare il Fondo salva Stati

Il piano della fazione di cui fa parte anche l'Italia spinge per usare il tesoretto del Mes a mo' di bazooka anticrisi. Conte e Macron, tra gli altri, hanno ribadito la loro posizione in una videoconferenza tra i leader europei durata ben cinque ore. Il problema è che non è ancora stata trovata alcuna intesa.

Ecco perché i capi di Stati hanno dato mandato a Mario Centeno, presidente dell'Eurogruppo, e Ursula von der Leyen presidente della Commissione europea, di trovare una soluzione adeguata entro e non oltre la prossima settimana. Una soluzione, va da sé, che accontenti tutti e non scontenti nessuno. A quel punto, tra sette giorni, scatterà una nuova riunione dove, sperano i protagonisti della vicenda, sarà raggiunta un'intesa.
https://m.ilgiornale.it/news/economia/c ... 42551.html

Coronavirus, M5s e Lega contro l’ipotesi di ricorso a fondo salva Stati. Letta: ‘Mes intervenga, ma regole diverse da quelle usate per Grecia’

Vito Crimi: “Bene lo stop al patto di stabilità, ma è necessario farlo subito; l’Ue fortunatamente è arrivata anche se in ritardo”, ha esordito su Radio Capital. “Ma qualsiasi attività messa in campo dall’Ue non deve tenere in considerazione l’utilizzo del Mes, in quel caso sarebbero condizioni che non potremmo permetterci. Nessuno pensi di portarci alle condizioni della Grecia”.

https://www.google.it/amp/s/www.ilfatto ... 41081/amp/[/wbf]

Lo sapevo! Quel Conte cornutone pezzo di ********** che faceva gli occhi dolci all'altro buco francese... I 5stelle hanno il dovere morale di fare cadere il governo, tornare con la Lega, FDI e chi ci starà, e prendere delle misure drastiche per l'economia. SUBITO, compreso uscire dall'euro se sarà necessario.
Non ci sono alternative.



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 19/03/2020, 07:33 
Zelman ha scritto:
vorrei fare una bandiera con un fondo blu e in cerchio dodici p€zzi di m€rda,
dite che si può fare?


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MessaggioInviato: 19/03/2020, 11:07 
Wolframio ha scritto:

ok, [:297]
uhm... [:291] mi chiedo se procederanno peggio cosa si potrà mettere al posto della "m€rda" per questi p€zzi di m€rda... [:296]

intanto...

https://www.ilpost.it/2020/03/19/bce-co ... -miliardi/

La BCE comprerà 750 miliardi di euro di nuovi titoli
Dopo una riunione notturna di emergenza, la Banca Centrale Europa ha annunciato un nuovo programma straordinario per combattere la pandemia


Nella notte tra mercoledì e giovedì, la Banca Centrale Europea ha annunciato che per contrastare la pandemia da coronavirus metterà in atto un nuovo programma straordinario da 750 miliardi di euro per l’acquisto di obbligazioni dei paesi membri dell’eurozona. «Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie», ha scritto su Twitter la presidente della BCE Christine Lagarde e, richiamando famose parole pronunciate anni fa dal suo predecessore Mario Draghi, ha aggiunto: «Non ci sono limiti al nostro impegno nei confronti dell’euro».


MI CHIEDO cosa ne conseguirà di questo atto di acquisto delle obbligazioni dei paesi membri [:291] [:291]
non so come funzionerebbero le obbligazioni...

una riflessione sulle parole di m draghi:
«Non ci sono limiti al nostro impegno nei confronti dell’euro»

- impegno in quale direzione mario? (cit.)

credo che ormai siamo in campo da psichiatria nel campo economico con questa coazione a ripetere...
[:(!]
... accaniti stakanovisti della ricca mis€ria [:(!] [:(!] [:(!]



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MessaggioInviato: 19/03/2020, 13:53 
Beh i soldi mica crescono sugli alberi? Li generano dal nulla quindi è vero, non ci sono limiti a quanti ne possono generare. Il problema è che poi li dovremo restituire noi con soldi SUDATI.

Cita:
La Cina è impegnata in una guerra ibrida con gli USA

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Pepe Escobar
asiatimes.com

Tra la miriade di sconvolgenti effetti geopolitici del coronavirus, uno è già particolarmente evidente. La Cina si è riposizionata. Per la prima volta dall’inizio delle riforme di Deng Xiaoping del 1978, secondo quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri Wang Yi alla Conferenza di Monaco sulla Sicurezza di un mese fa, durante il momento culminante della lotta contro il coronavirus, Pechino ora considera apertamente gli Stati Uniti come una minaccia.

Pechino è arrivata cautamente e gradualmente a sostenere la narrativa secondo cui, sin dall’inizio dello scoppio dell’epidemia di coronovirus, la leadership [cinese] sapeva di trovarsi sotto un attacco di guerra ibrida. La terminologia usata da Xi è un indizio importante. Ha dichiarato, per la cronaca, che questa è una guerra. E che, come risposta, doveva essere lanciata una “guerra popolare.”

Ha inoltre descritto il virus come un demone o un diavolo. Xi crede nel Confucianesimo. A differenza di altri antichi pensatori cinesi, Confucio detestava discutere di forze e di giudizi soprannaturali nell’aldilà. Tuttavia, nel contesto culturale cinese, il termine ‘diavoli’ va interpretato come ‘diavoli bianchi’ o ‘diavoli stranieri’: guailo in mandarino, gweilo in cantonese. Un importante messaggio in codice da parte di Xi.

Quando Zhao Lijian, il portavoce del Ministero degli Esteri Cinese, ha espresso in un tweet incandescente la possibilità che “potrebbe essere stato l’esercito americano ad aver portato l’epidemia a Wuhan” (la prima esplosiva dichiarazione in tal senso proveniente da un alto funzionario), Pechino aveva chiaramente fatto capire che le cose si facevano serie. Zhao Lijian ha fatto un collegamento diretto [tra lo scoppio dell’epidemia e] i Giochi militari a Wuhan, nell’ottobre 2019, dove aveva partecipato una delegazione di 300 militari statunitensi.

Ha citato direttamente il direttore del CDC americano, Robert Redfield, che, la scorsa settimana, alla domanda se negli Stati Uniti fossero stati scoperti post mortem decessi da coronavirus, aveva risposto che “attualmente, negli Stati Uniti alcuni casi sono stati effettivamente diagnosticati in tal senso.”

L’esplosiva conclusione di Zhao è che il Covid-19 si fosse già diffuso negli Stati Uniti prima ancora di venire identificato a Wuhan, a causa della ormai documentata incapacità degli Stati Uniti di testarne e verificarne le differenze rispetto alla normale influenza.

Aggiungendo tutto ciò al fatto che le sequenze geniche del coronavirus in Iran e in Italia sono state analizzate e sono risultate diverse rispetto a quelle del virus che aveva infettato Wuhan, i media cinesi ora si pongono apertamente delle domande e fanno un collegamento con la chiusura, nell’agosto dello scorso anno, dell’”insicuro” laboratorio militare per le armi biologiche di Fort Detrick [Maryland, USA], con i Giochi Militari e con l’epidemia di Wuhan. Alcune di queste domande sono state fatte, senza ottenere risposta, all’interno degli stessi Stati Uniti.

Ulteriori domande riguardano l’oscuro Event 201, tenutosi a New York il 18 ottobre 2019: una prova per una pandemia mondiale causata da un virus mortale, guarda caso un coronavirus. Questa magnifica coincidenza si era verificata un mese prima dello scoppio dell’epidemia a Wuhan.

Event 201 era stato sponsorizzato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, dal World Economic Forum (WEF), dalla CIA, da Bloomberg, dalla John Hopkins Foundation e dalle Nazioni Unite. I Giochi Militari Mondiali avevano avuto inizio a Wuhan proprio lo stesso giorno.

Indipendentemente dalla sua origine, che non è ancora stata stabilita in modo definitivo, anche se Trump twitta di “virus cinese,” il Covid-19 pone già domande estremamente serie sulla biopolitica (dov’è Foucault quando c’è bisogno di lui?) e sul bio-terrore.

L’ipotesi di lavoro del coronavirus come bio-arma estremamente potente ma non da Armageddon finale lo caratterizza come veicolo perfetto per un controllo sociale diffuso, su scala globale.

Cuba sale al rango di potenza biotecnologica

Proprio come, la settimana scorsa, uno Xi completamente mascherato in visita alla linea del fronte di Wuhan era stata la dimostrazione pratica di fronte all’intero pianeta che la Cina, con immenso sacrificio, sta vincendo la “guerra popolare” contro il Covid-19, la Russia, con una mossa nei confronti di Riyadh degna di Sun Tzu, mossa il cui risultato finale è stato un petrolio molto più a buon prezzo, ha contribuito, a tutti gli effetti pratici, a dare il via all’inevitabile ripresa dell’economia cinese. Ecco come funziona una partnership strategica.

La scacchiera sta cambiando a velocità mozzafiato. Subito dopo aver identificato il coronavirus come un attacco con armi biologiche, Pechino ha lanciato la “guerra popolare,” sostenuta con tutte le risorse dello stato. Metodicamente. Sulla base di “qualunque cosa serva.” Ora stiamo entrando in una nuova fase, che verrà utilizzata da Pechino per ricalibrare sostanzialmente l’interazione con l’Occidente e, in contesti molto diversi, con gli Stati Uniti e l’Unione Europea.

Il soft power è fondamentale. Pechino ha inviato in Italia un volo dell’Air China con a bordo 2.300 scatoloni pieni di mascherine recanti la scritta: “Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino.” La Cina ha anche inviato un consistente pacchetto umanitario in Iran, significativamente a bordo di otto voli della Mahan Air, una compagnia aerea colpita dalle sanzioni unilaterali e illegali dell’amministrazione Trump.

Il Presidente serbo, Aleksandar Vucic, non avrebbe potuto essere più esplicito: “L’unico paese che può aiutarci è la Cina. Ormai avrete capito tutti che la solidarietà europea non esiste. Era solo una storia da libro di fiabe.”

Sotto dure sanzioni e demonizzata da sempre, Cuba è tuttavia in grado di realizzare importanti scoperte anche nel campo della biotecnologia. L’anti-virale Heberon, o Interferone Alpha 2b, un terapeutico, non un vaccino, è stato usato con grande successo nel trattamento del coronavirus. Una joint venture in Cina sta producendo una versione inalabile e almeno 15 nazioni sono attualmente interessate all’importazione del farmaco.

Ora confrontate quanto sopra con l’amministrazione Trump, che offre 1 miliardo di dollari per accaparrarsi gli scienziati tedeschi che lavorano nell’azienda di biotecnologie Curevac, con sede in Turingia, per indurli a produrre vaccino sperimentale contro il Covid-19 “solo per gli Stati Uniti.”

Psy-op di ingegneria sociale?

Sandro Mezzadra, coautore con Brett Neilson del testo fondamentale The Politics of Operations: Excavating Contemporary Capitalism, sta già cercando di concettualizzare la nostra posizione attuale per quanto riguarda la lotta contro il Covid-19.

Siamo di fronte ad una scelta tra un filone malthusiano, ispirato al darwinismo sociale, “guidato dall’asse Johnson-Trump-Bolsonaro” e, dall’altro, un filone che punta alla “riqualificazione della salute pubblica come strumento fondamentale,” portato avanti da Cina, Corea del Sud e Italia. Ci sono lezioni molto importanti che possiamo imparare dalla Corea del Sud, da Taiwan e da Singapore.

L’opzione forte, osserva Mezzadra, è tra una “selezione naturale della popolazione,” con migliaia di morti, e “la difesa della società” impiegando “gradi variabili di autoritarismo e di controllo sociale.” È facile immaginare chi trarrà beneficio da questa reingegnerizzazione sociale, un remix del 21° secolo della Maschera della morte rossa di Poe.

In mezzo a tanto sconforto e dolore, si può sempre contare sull’Italia, in grado di offrirci sfumature di luce nello stile del Tiepolo. L’Italia ha scelto l’opzione Wuhan, con conseguenze enormi per la sua già fragile economia. Gli Italiani in quarantena hanno reagito in modo straordinario, cantando dai loro balconi: un vero atto di rivolta metafisica.

Per non parlare della giustizia poetica dell’attuale Santa Corona, sepolta nella città di Anzù fin dal IX secolo. Santa Corona era una cristiana martirizzata durante il regno di Marco Aurelio, nel 165 d.C., ed è stata per secoli uno dei santi patroni delle pandemie.

Neanche i trilioni di dollari piovuti dal cielo per un atto di misericordia divina della Fed sono stati in grado di curare il Covid-19. I “leader” del G-7 hanno dovuto ricorrere ad una videoconferenza per rendersi conto di quanto fossero impreparati, anche se la battaglia della Cina contro il coronavirus aveva dato all’Occidente un vantaggio di parecchie settimane.

Il dottor Zhang Wenhong, che lavora a Shanghai, uno dei massimi esperti cinesi di malattie infettive, le cui analisi si sono sempre dimostrate esatte, afferma che la Cina è uscita dai giorni più bui della “guerra popolare” contro il Covid-19. Ma non pensa che finirà entro l’estate. Ora fate il confronto con il mondo occidentale.

Non è neanche primavera e già sappiamo che basta un virus per distruggere senza pietà la Dea del Mercato. Venerdì scorso, Goldman Sachs aveva detto a più di 1.500 aziende che non vi era alcun rischio sistemico. Era falso.

Le mie fonti bancarie di New York mi hanno detto la verità: il rischio sistemico è diventato molto più grave nel 2020 rispetto al 1979, al 1987 o al 2008 a causa dell’elevato pericolo di collasso del mercato dei derivati, cha vale circa 1,5 quadrilioni di dollari.

Come affermano le mie fonti, la storia non aveva mai visto nulla di simile all’intervento della Fed che, con una incomprensibile eliminazione dei requisiti di riserva per le banche commerciali, ha scatenato una potenziale espansione illimitata del credito per prevenire un’implosione dei derivati, innescata dal crollo totale delle materie prime e del mercato azionario di tutte le azioni, in tutto il mondo.

Quei banchieri pensavano che la cosa avrebbe funzionato, ma, come ora sappiamo, è stato solo molto rumore per nulla. Il fantasma di un’implosione dei derivati, in questo caso non causato da ciò che avrebbe potuto succedere in passato, la chiusura dello Stretto di Hormuz, rimane.

Stiamo appena iniziando a capire le conseguenze del Covid-19 sul futuro del turbo-capitalismo neoliberista. Quel che è certo è che il circuito dell’economia globale è stato interrotto da qualcosa di insidioso e di letteralmente invisibile. Questa potrebbe essere solo una “coincidenza.” O potrebbe trattarsi, come alcuni coraggiosamente sostengono, di una possibile e potente psy-op per creare il perfetto ambiente geopolitico e di ingegneria sociale per un dominio totale.

Inoltre, mentre percorriamo questa faticosa strada, con immensi sacrifici umani ed economici, con o senza un riavvio del sistema mondiale, rimane la domanda più urgente: le élite imperiali continueranno a condurre contro la Cina una guerra ibrida per il dominio totale?

Pepe Escobar

Fonte: asiatimes.com
Link: https://www.asiatimes.com/2020/03/china-locked-in-hybrid-war-with-us/

Fonte: https://www.comedonchisciotte.org/la-cina-e-impegnata-in-una-guerra-ibrida-con-gli-usa/




questoi passaggio è molto significativo:

Cita:
Proprio come, la settimana scorsa, uno Xi completamente mascherato in visita alla linea del fronte di Wuhan era stata la dimostrazione pratica di fronte all’intero pianeta che la Cina, con immenso sacrificio, sta vincendo la “guerra popolare” contro il Covid-19, la Russia, con una mossa nei confronti di Riyadh degna di Sun Tzu, mossa il cui risultato finale è stato un petrolio molto più a buon prezzo, ha contribuito, a tutti gli effetti pratici, a dare il via all’inevitabile ripresa dell’economia cinese. Ecco come funziona una partnership strategica.

La scacchiera sta cambiando a velocità mozzafiato. Subito dopo aver identificato il coronavirus come un attacco con armi biologiche, Pechino ha lanciato la “guerra popolare,” sostenuta con tutte le risorse dello stato. Metodicamente. Sulla base di “qualunque cosa serva.” Ora stiamo entrando in una nuova fase, che verrà utilizzata da Pechino per ricalibrare sostanzialmente l’interazione con l’Occidente e, in contesti molto diversi, con gli Stati Uniti e l’Unione Europea.


non ricordo bene dove scrissi che non mi era ben chiaro questo silenzio Russo sul fronte coVid e se non fosse che le due super potenze si fossero divise le incombenze su come affrontare e rilanciare l'attacco Biochimico USA... Pare di si...



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 19/03/2020, 19:04 
MaxpoweR ha scritto:
Beh i soldi mica crescono sugli alberi? Li generano dal nulla quindi è vero, non ci sono limiti a quanti ne possono generare. Il problema è che poi li dovremo restituire noi con soldi SUDATI.


Eh infatti.
Ma se pensi che le banche centrali appartengono a "loro", e che iMercati (banche private e fondi d'investimento) che comprano i titoli di stato sono, di fatto sempre di loro proprietà (sai già di quali famigliuole parlo), è evidente che si tratti di una partita di giro: l'accumulare ricchezze non é il fine ultimo... Il fine ultimo è l'adorazione del loro Dio Mammona, noi facciamo la parte dei bovini mandati al macello, sacrificabili e sacrificati sull'altare del debito infinito.
Si può anche non essere religiosi, ma loro lo sono eccome, e in sostanza non fanno altro che fare quello che si è sempre fatto su questo pianeta: dominare e tenere la plebe in catene.

Francamente mi auguro che i cinesi non facciano parte della cricca Rotschild... Con una Storia millenaria alle spalle non avrebbero molto da guadagnarci prestandosi al gioco di un pugno di vecchi ******** pervertiti che hanno in mano l'occidente.
Certo, sono una dittatura, come dicono tutti a disco rotto, ma se proprio devo scegliere tra una democratura oligarchica e una dittatura popolare scelgo la seconda. Anche se certi metodi orwelliani di controllo ossessivo della popolazione proprio non mi vanno giù... Ma del resto il mondo perfetto non esiste, quindi ci si arrangia con quello che passa il convento.



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 20/03/2020, 01:22 
Coronavirus, Tremonti: la pandemia lascerà uno strascico di “drammatici effetti sociali, depressione, suicidi, violenza”
Coronavirus: secondo Giulio Tremonti la pandemia lascerà uno strascico di "drammatici effetti sociali e drammatici effetti economici"


In riferimento all’emergenza Coronavirus, “il nostro governo e la nostra maggioranza hanno agito subito, ma solo in tv. Ricordo i leader politici e gli aperitivi milanesi, i sindaci e le cene con le bacchette cinesi. Ricordo pure la missione di un nostro viceministro che corre in Cina per riportare a casa un nostro connazionale costruendo l’evento mediatico. E invece c’era la Costituzione a imporre misure immediate. Andava applicata subito. Si è buttato via un mese. Solo l’8 marzo il primo provvedimento vero. Insisto: il nostro governo non è stato né più astuto né più preveggente degli altri. Siamo partiti prima perché qui da noi l’ondata è arrivata prima. Non abbiamo agito per primi siamo solo stati colpiti per primi“: lo ha dichiarato ad Avvenire l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per il quale la pandemia lascerà uno strascico di “drammatici effetti sociali e drammatici effetti economici“, cioè “depressione, suicidi, violenza, alcol: questa è la casistica delle assicurazioni americane. E poi gli effetti economici“.



http://www.meteoweb.eu/2020/03/coronavi ... a/1406644/


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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 20/03/2020, 04:42 
ha perfettamente ragione ma le colpe sono IN PARTE DEL GOVERNO ma in larga parte di tecnici e SCENZIATI che non sono stati evidentemente, quando consultati, capapci di capire a pieno la situazione perché un governo può agire quando conosce bene i fatti, non è certo una entità superiore ed onnisciente. È giusto che tali oneri ricadano anche su chi aveva la responsabilità della consulenza e spero che si faccia un po' di pulizia nel nugolo di SCIENTISTI (non SCENZIATI) di cui si avvalgono le nostre élites.



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 Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico Globale
MessaggioInviato: 20/03/2020, 08:24 
Coronavirus, gli Usa varano piano da mille miliardi: 1.000 dollari ad adulto, 500 a bambino

La Casa Bianca è pronta a chiedere al Congresso di stanziare mille miliardi di dollari di aiuti per sostenere l'economia travolta dall'emrgenza coronavirus.

Nel dettaglio, il piano di aiuti che il governo statunitense sta mettendo a punto prevede un contributo immediato alle famiglie di 1.000 dollari per quasi ogni adulto e 500 dollari per ogni bambino, ha detto il Segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, in un'intervista a Fox Business. Il Ministro ha poi detto che il Governo può emettere altro debito e approfittare dei bassi tassi d'interesse per rifinanziarlo.

Gli Stati Uniti non hanno alcun problema a emettere debito, ha detto ancora Mnuchin, prevedendo un «gigantesco» rimbalzo dell'economia nel quarto trimestre. Secondo indiscrezioni, la Casa Bianca sta valutando l'emissione di debito a 50 anni e 25 anni.

https://www.google.it/amp/s/www.ilmessa ... 20848.html

Qua invece ci tirano le briciole di pane, tra mille paletti e condizionalità...



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