Il titolo concentra l'attenzione, ovviamente, sulla nostra povera Italia.
Ma leggetelo tutto e ditemi se questa non è una vera e propria Apocalisse....
Paradise Papers: la politica banchetta, l'Italia muore e i poveri pagano le tasse
http://www.movimento5stelle.it/parlamen ... -la-p.htmlOgni anno la finanza off-shore sottrae al fisco dei Paesi qualcosa come
21 MILA miliardi di Euro. Una cifra abnorme,
pari a 180 volte l'intero bilancio dell'UE. Come può l'Europa accettare una cosa del genere? Semplice, il presidente della Commissione europea - ovvero l'istituzione che nella costruzione continentale propone le leggi - è Jean-Claude Juncker, in passato a capo del Lussemburgo per circa 20 anni. Quindi, leader di uno dei paradisi fiscali interni dell'UE. Lo sforzo dell'esecutivo europeo, dopo anni di scandali, è stato quello di compilare una lista nera che coinvolge 41 Paesi, tutti naturalmente extra-UE: quando si dice, guardare il dito invece della luna. Jean-Claude Juncker, regista dell'immobilismo europeo anche dopo gli ultimi "paradise papers", è stato eletto dal Parlamento europeo, votato dall'accozzaglia generatasi dagli intenti comuni di S&D e PPE, che comprendono i voti italiani di PD e Forza Italia (i nuovi alleati di Matteo Salvini). L'inno all'ipocrisia è dunque servito su un piatto d'argento, questo è il mondo che la vecchia politica ha plasmato a sua immagine e somiglianza mentre vi promettevano "meno tasse per tutti".
A nulla sono serviti anni d'inchieste e rivelazioni giornalistiche. Dopo gli "Offshore Leaks", i "Lux leaks" del Lussemburgo, gli "Swiss leakes" svizzeri, i "Panama Papers", dopo due commissioni di inchiesta del Parlamento europeo, siamo di fronte all'ennesimo scandalo fiscale, un copione che si ripete e che continueremo a vedere sin quando non sarà eliminato
l'enorme conflitto di interesse tra politica e alta finanza che sta bloccando soluzioni concrete note e dibattute da tempo. Nel mentre una nota giornalista d'inchiesta è stata brutalmente assassinata a Malta, Daphne Caruana Galizia, fatta saltare in aria con un'autobomba mentre indagava sugli intrecci politici, mafiosi, economici. Stava per svelare gli affari tra il governo dell'Azerbaijan e l'Italia nella costruzione del gasdotto TAP, col suo giro di appalti e profitti miliardari e lo scempio ambientale che esso comporta in Salento. Un'inchiesta che non ha impedito alla stessa Malta di ottenere la presidenza di turno del Consiglio europeo.
La domanda che ora sorge spontanea è: quanti altri scandali dovranno scuotere ancora l'opinione pubblica europea prima che potrà essere adottata una lista nera dei paradisi fiscali completa e credibile che includa gli Stati europei?
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