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Il mistero dei prezzi degli alimentari http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=4797 |
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Autore: | eSQueL [ 23/12/2009, 12:11 ] |
Oggetto del messaggio: | Il mistero dei prezzi degli alimentari |
Ok, apro questo nuovo 3d facendo seguito al suggerimento di Enkidu. Di seguito il post così come già postato nella discussione relativa agli euro (euri? ... mah ![]() Allora, negli ultimi anni è diventata ormai una consuetudine vedere, il sabato sera, diverse persone attorno ai cassonetti che ospitano la spazzatura dei supermercati (sto parlando di Brescia, eh). Bene, si vede questa gente recuperare la merce deperibile rimasta invenduta e che i commessi scaricano nei cassonetti alla fine della settimana. Parliamo principalmente di frutta e verdura, ma non solo. Il punto è il seguente. Prendiamo, ad esempio, l'insalata. Qui si trova sugli scaffali mediamente a €1.50/2.00 al Kg (dipende dal tipo). Ecco, la domanda è semplice: per quale motivo non venderla a 30/40 cent/Kg? Tutti la potrebbero acquistare agevolmente, i commessi lavorerebbero di meno, si butterebbe meno roba e le persone non sarebbero costrette ad umiliarsi con la testa dentro un cassonetto. Perché questi stupidi individui (parlo dei grossi alimentaristi) perseguono una politica di prezzi alti anche a costo di rimetterci? Fin qui e con qualche correzione il vecchio post. Ora e in supporto ad una discussione più ampia, il punto è che, anche in termini di strategie macroeconomiche, tutto questo mi sembra privo di senso. Meglio, forse un senso potrebbe averlo in ottica diversa, ossia nella volontà di mantenere gran parte della popolazione in 'sofferenza economica' al fine di poterla controllare meglio. Non si toglie 'il pane', lo si rende solo più caro in modo da tenere talmente occupati gli adulti nel suo approvvigionamento che, alla fine, questi non pensano più. |
Autore: | Lawliet [ 23/12/2009, 12:19 ] |
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Semplice, perchè loro non ci rimettono. Le grosse aziende alimentari vendono i prodotti ai supermercati (ad esempio), e son poi i supermercati che devono riuscire a venderli tutti.. se rimane qualcosa e viene buttato, sono i supermercati a perderci. E perchè i supermercati comprano l'insalata ad 1€ al Kg dalle aziende? Perchè le aziende fanno degli accordi per mantenere lo stesso prezzo. In questo modo non c'è competizione, e non ha senso diminuire il prezzo. Ed ora quindi il problema è dei supermercati, perchè vendere ad un prezzo alto che non tutti possono permettersi? Perchè sono le aziende alimentari che vendono (ad esempio) ad 1€ al Kg, ed i supermercati per guadagnarci qualcosa devono per forza aumentare un po' il prezzo. Certo, poi i supermercati compreranno meno insalata dalle aziende (anche se le aziende intanto ci han guadagnato, e su questo guadagno ci giocano molto). Evidentemente, per vendere a 1.50/2€ kg, avranno fatto delle prove ed avranno constatato che il rapporto prezzo/vendite è migliore dello stesso rapporto con prezzo inferiore. Fidati, per quanto riguarda guadagnar soldi.. "nisciun è fess!". |
Autore: | mauro [ 23/12/2009, 14:24 ] |
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cari amici, ricordo anni fa un servizio tv dove si vedeva , avendo prodotto un surplus di arance,che schiacciavano con le ruspe,le eccedenze, e le buttavano piuttosto che abbassare il prezzo!! ciao mauro |
Autore: | Thethirdeye [ 23/12/2009, 15:49 ] |
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Cita: Messaggio di eSQueL il punto è che, anche in termini di strategie macroeconomiche, tutto questo mi sembra privo di senso. Meglio, forse un senso potrebbe averlo in ottica diversa, ossia nella volontà di mantenere gran parte della popolazione in 'sofferenza economica' al fine di poterla controllare meglio. Non si toglie 'il pane', lo si rende solo più caro in modo da tenere talmente occupati gli adulti nel suo approvvigionamento che, alla fine, questi non pensano più. |
Autore: | BlitzKrieg [ 24/12/2009, 00:28 ] |
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Cita: Lawliet ha scritto: Semplice, perchè loro non ci rimettono. Le grosse aziende alimentari vendono i prodotti ai supermercati (ad esempio), e son poi i supermercati che devono riuscire a venderli tutti.. se rimane qualcosa e viene buttato, sono i supermercati a perderci. . Fidati, per quanto riguarda guadagnar soldi.. "nisciun è fess!". Se i supermercati buttano qualcosa, non perdono soldi in ogni caso. Il prodotto di scarto e` calcolato nel prezzo dei prodotti venduti |
Autore: | BlitzKrieg [ 24/12/2009, 00:33 ] |
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Cita: mauro ha scritto: cari amici, ricordo anni fa un servizio tv dove si vedeva , avendo prodotto un surplus di arance,che schiacciavano con le ruspe,le eccedenze, e le buttavano piuttosto che abbassare il prezzo!! ciao mauro Avete dimenticato le multe per le famose "quote latte" della comunita` europea? |
Autore: | Hannah [ 24/12/2009, 08:39 ] |
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Io ho l'impressione che in molti casi, soprattutto i grandi centri commerciali, siano solo delle macchine lavasoldi. Provate ad andare in un ipermercato durante la settimana. Vuoti. Come faranno a sostenere gli elevatissimi costi fissi che comunque ci sono? Io me lo chiedo. Eppure, sorgono come funghi. Io credo che il guadagno non sia alto e ci sia solo un grande giro di soldi. |
Autore: | greenwarrior [ 24/12/2009, 09:58 ] |
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Siamo schiavi delle indicazioni comunitarie sui quantitavivi da produrre, se poi sommiamo i danni causati dalle ingerenze dell' unione europea, alle speculazioni di ogni singolo componente la filiera, abbiamo il quadro completo di che cosa siano attualmente i prezzi al consumo. Mi ricorda molto il periodo dei saldi, dove alcuni commercianti aumentano i prezzi degli articoli magari del 50% per poi scontarteli al saldo del 30%,facendo credere al povero consumatore disattento di poter risparmiare. Purtroppo l' assuefazzione al sistema e la poca attenzione e conoscenza dei metodi commerciali sono una delle cause del' aumento dei prezzi. la prima cosa da fare è accorciare la filiera. |
Autore: | eSQueL [ 24/12/2009, 10:04 ] |
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Cita: Hannah ha scritto: Io ho l'impressione che in molti casi, soprattutto i grandi centri commerciali, siano solo delle macchine lavasoldi. Provate ad andare in un ipermercato durante la settimana. Vuoti. Come faranno a sostenere gli elevatissimi costi fissi che comunque ci sono? Io me lo chiedo. Eppure, sorgono come funghi. Io credo che il guadagno non sia alto e ci sia solo un grande giro di soldi. Sono piuttosto d'accordo. Ma noto anche che sarebbe davvero semplice far crollare tutto questo. Basterebbe che le persone si organizzassero in gruppi d'acquisto. Personalmente e per gli alimentari io con la mia famiglia sono già in un piccolo gruppo d'acquisto. Olio, frutta e a volte la carne si acquistano direttamente dal produttore ottenendo un interessante rapporto qualità/prezzo e, soprattutto, sottraendo mercato a questi manigoldi. Dovessero farlo in tanti, i signori della grande distribuzione potrebbero tornare a zappare la terra. |
Autore: | Hannah [ 24/12/2009, 12:03 ] |
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Cita: eSQueL ha scritto: Cita: Hannah ha scritto: Io ho l'impressione che in molti casi, soprattutto i grandi centri commerciali, siano solo delle macchine lavasoldi. Provate ad andare in un ipermercato durante la settimana. Vuoti. Come faranno a sostenere gli elevatissimi costi fissi che comunque ci sono? Io me lo chiedo. Eppure, sorgono come funghi. Io credo che il guadagno non sia alto e ci sia solo un grande giro di soldi. Sono piuttosto d'accordo. Ma noto anche che sarebbe davvero semplice far crollare tutto questo. Basterebbe che le persone si organizzassero in gruppi d'acquisto. Personalmente e per gli alimentari io con la mia famiglia sono già in un piccolo gruppo d'acquisto. Olio, frutta e a volte la carne si acquistano direttamente dal produttore ottenendo un interessante rapporto qualità/prezzo e, soprattutto, sottraendo mercato a questi manigoldi. Dovessero farlo in tanti, i signori della grande distribuzione potrebbero tornare a zappare la terra. Anch'io vorrei fare questo. Purtroppo, la schiavitù moderna a volte ci impone dei ritmi frenetici, per cui entrare in un solo negozio ed acquistare la spesa per una settimana è una comodità indiscutibile ma quando posso vado nei mercati, specie per la frutta e la verdura. Ma il desiderio di sganciarmi dal sistema della grande distribuzione è grandissimo. La possibilità di poter coltiavare in proprio certe cose, un sogno. |
Autore: | Blackspring [ 26/12/2009, 19:45 ] |
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Cita: Ora e in supporto ad una discussione più ampia, il punto è che, anche in termini di strategie macroeconomiche, tutto questo mi sembra privo di senso. Meglio, forse un senso potrebbe averlo in ottica diversa, ossia nella volontà di mantenere gran parte della popolazione in 'sofferenza economica' al fine di poterla controllare meglio. Non si toglie 'il pane', lo si rende solo più caro in modo da tenere talmente occupati gli adulti nel suo approvvigionamento che, alla fine, questi non pensano più. E' assolutamente priva di senso. Tutto causato dall'economia del Debito in cui siamo immersi e dalla quale sembra impossibile uscire. Domenico De Simone parla da almeno una decina di anni di queste tematiche propononendo anche nuove strade. Se non lo conosci te lo consiglio ![]() |
Autore: | leo48 [ 26/12/2009, 19:57 ] |
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Cita: Il punto è il seguente. Prendiamo, ad esempio, l'insalata. Qui si trova sugli scaffali mediamente a €1.50/2.00 al Kg (dipende dal tipo). Ecco, la domanda è semplice: per quale motivo non venderla a 30/40 cent/Kg? Tutti la potrebbero acquistare agevolmente, i commessi lavorerebbero di meno, si butterebbe meno roba e le persone non sarebbero costrette ad umiliarsi con la testa dentro un cassonetto. Ti sei dimenticato di dire che al contadino la produce, prepara, impacchetta e consegna al corriere viene pagata 19 cent/kg leo48 |
Autore: | eSQueL [ 26/12/2009, 20:18 ] |
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Cita: leo48 ha scritto: Cita: Il punto è il seguente. Prendiamo, ad esempio, l'insalata. Qui si trova sugli scaffali mediamente a €1.50/2.00 al Kg (dipende dal tipo). Ecco, la domanda è semplice: per quale motivo non venderla a 30/40 cent/Kg? Tutti la potrebbero acquistare agevolmente, i commessi lavorerebbero di meno, si butterebbe meno roba e le persone non sarebbero costrette ad umiliarsi con la testa dentro un cassonetto. Ti sei dimenticato di dire che al contadino la produce, prepara, impacchetta e consegna al corriere viene pagata 19 cent/kg leo48 E' precisamente questo il punto: se 100 famiglie si mettono assieme possono acquistare direttamente dal contadino a 25 cent/Kg. Il contadino guadagna di più e il grande distributore se lo va a pija 'nder sgnauz [}:)] Verdura, frutta, latte, formaggio. Ci vuole solo un minimo di buona volontà. |
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