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L'evoluzione della moneta
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Autore:  Nunzio Miccoli [ 31/12/2009, 10:15 ]
Oggetto del messaggio:  L'evoluzione della moneta

L’EVOLUZIONE DELLA MONETA E DELLA GLOBALIZZAZIONE

Il signoraggio monetario è il profitto ricavato dalle banche centrali, che sono istituzioni private controllate da banche ordinarie, con l’emissione di banconote; in tal modo, caduto il gold standard, cioè la moneta aurea, con dei pezzi di carta, circolanti solo su base fiduciaria, che cioè hanno valore solo perché sono accettati, si possono comprare beni reali.
Il signoraggio bancario è il vero palo della cuccagna dei tempi moderni, in tal modo tutti lavorano per i titolari del signoraggio, che sono i nostri veri padroni ed i padroni occulti dello stato; infatti, la sovranità appartiene da sempre a chi emette moneta metallica o banconote ed a chi è esente dalle tasse, mai ai sudditi contribuenti.
A causa dell’attuale crisi del dollaro, nel 2009 si sono formulati nuovi piani per costituire nuove valute di riserva internazionali, a fianco del dollaro; il Fondo Monetario Internazionale già emette i diritti speciali di prelievo, che sono una moneta di conto esente dal controllo dei governi; uno dei primi strumenti del governo mondiale, perché i veri sovrani sono quelli che riscuotono le tasse, beneficiano del signoraggio monetario, sono indipendenti e irresponsabili, anche se occulti.
Il primo ministro britannico Gordon Brown, nella logica della globalizzazione, vorrebbe trasformare il FMI in una banca centrale globale; un ex governatore della Banca d’Inghilterra, con lo scopo di evitare future crisi finanziarie, ha proposto anche di conferire il ruolo di controllore alla Banca dei Regolamenti Internazionali; praticamente, la crisi attuale, dovrebbe servire ad accentrare il potere a livello mondiale e metterlo delle mani dell’alta finanza, destinata a dirigere le sorti del mondo.
L’1.1.1999 in Europa occidentale, dopo 45 anni di accordi di libero scambio, per dare stabilità agli scambi ed al corso delle monete, nacque come moneta regionale europea, l’euro che, com’era previsto, ridusse la sovranità degli stati partecipanti. Si accusava il nazionalismo monetario di aver alimentato l’instabilità, però l’attuale crisi finanziaria è la crisi del dollaro, che è stata l’unica vera moneta di riserva internazionale, ora il dollaro sta cadendo, come caddero il fiorino e lo zecchino; comunque, si dimentica di dire che, a causa del signoraggio, la moneta rimane un grande affare nelle mani di chi la emette, perché con un pezzo di carta fiduciaria si posso acquistare beni reali.
Visto il successo dell’euro, si è richiesta la creazione anche di altre monete regionali, perciò il 23.5.2008 dodici nazioni sudamericane dell’Unione Nazioni sudamericane (UNASUR), hanno promosso la loro integrazione economica ed hanno proposito di creare una banca centrale e una moneta comune; però del gruppo fanno parte Colombia e Venezuela, che non si possono vedere, vedremo come andrà a finire.
Nel 2005 il consiglio di cooperazione del Golfo persico (GCC), costituito da cinque paesi eccetto l’Iran, con lo scopo di incrementare i rapporti economici tra i loro paesi, ha preso l’impegno di creare una moneta comune entro il 2010, con l’impegno che la banca centrale sarebbe stata indipendente dai governi (ma non naturalmente dai padroni occulti); da questi fatti si capisce che esistono sovrani al di sopra degli stati, che tirano il sasso e nascondono la mano. Sostenendo questo disegno, in Italia la sinistra è paladina della difesa dell’autonomia della Banca d’Italia, dagli italiani e dal governo italiano, l’ex governatore Calvi la voleva autonoma anche dalla magistratura; la Banca d’Italia ha omesso di controllare le banche e le esportazioni illegali di valuta, a vantaggio dei soliti ignoti, ed oggi dipende dalla Banca Europea.
Il 16.5.2005 tredici nazioni asiatiche hanno gettato le basi per un’unica moneta asiatica, con relativa banca centrale, però i paesi partecipanti sono riluttanti a perdere fette di sovranità; nel 2002 nacque l’Unione Africana che ora progetta il rafforzamento dell’integrazione, con creazione di una moneta comune con relativa banca centrale, che dovrebbe nascere entro il 2020 ed avere sede nella capitale della Nigeria.
Nel gennaio del 2008 in Nordamerica è stata proposta, al posto del dollaro, una nuova moneta, l’Amero o NAMU, per Usa, Canadà e Messico, che comporterebbe la fine della sovranità del Canadà, questa nuova moneta dovrebbe dare equilibrio a commercio e tassi, intanto si teme un’iperinflazione del dollaro; nel mondo esistono tanti dollari falsi e più della metà dei dollari circolati sono fuori degli Usa. Anche in Oceania si dibatte per una fusione tra dollaro australiano e dollaro neozelandese.
Dal 1998 si è ipotizzata anche la creazione di una moneta unica mondiale, il Phoenix, secondo la proposta, il FMI avrebbe avuto la responsabilità di fissare il tasso d’inflazione mondiale; in Italia abbiamo sorriso sul tasso d’inflazione programmata del governo che mirava a contenere la dinamica salariale; però a ben vedere il governo, se le statistiche sull’inflazione non sono truccate, può effettivamente programmare l’inflazione, programmando le emissioni monetarie, perché la dinamica dei prezzi è in relazione all’incremento del reddito e delle emissioni monetarie. Comunque, non ci facciamo illusione, l’ultima frontiera della propaganda di stato, è data dalle statistiche false.
Il Phoenix dovrebbe iniziare come cocktail di valute nazionali o regionali, come i diritti speciali di prelievo, imporrebbe rigidi vincoli ai governi, ufficialmente dovrebbe servire ad espandere il commercio mondiale e a dare stabilità ai mercati finanziari; è da definire il problema della riserva a copertura della moneta, messa disposizione degli stati, la copertura naturalmente sarebbe parziale. Ha detto Paul Volcher, ex governatore della Federal Reserve, che una moneta unica ha un senso se l’economia deve essere globale. Si dice che con una moneta unica i prezzi sarebbero espressi nella stessa unità monetaria, tuttavia i prezzi non sarebbero gli stessi, come promette il liberismo con la legge o dogma della domanda e dell’offerta, perché anche all’interno degli stati, i prezzi, per uno stesso prodotto, hanno difficoltà a livellarsi.
Il presidente americano Obama, rinnovando il mandato al presidente della Fed, Ben Bernanke, vorrebbe dare respiro al sistema bancario e monetario, però Fed, banche americane e dollaro si stanno disgregando, il deficit del bilancio americano è fuori controllo e il sistema si regge sul presupposto di una ripresa in realtà ancora inesistente. Obama vorrebbe fare dei tagli alla sanità, non per mortificare gli americani, ma per ridurre la spesa e le speculazioni della sanità, ma come si fa a mortificare il cartello di Big Pharma?
Il ministro italiano dell’economia, Giulio Tremonti, afferma che, invece di salvare le banche, che hanno provocato il collasso del sistema, bisognava salvare famiglie e industria, perché i consumi non cadano e riparta la produzione; attualmente invece si è dato sostegno solo alle banche, mettendo a carico del pubblico le loro perdite, però i guadagni usurai passati delle banche, fatti pagare a risparmiatori e piccoli produttori, non si sa che fine abbiano fatto.
Per rimarcare quanto pesano la chiesa cattolica e il Vaticano nel mondo, bisogna ricordare che l’ex capo del governo inglese, Tony Blair, si è convertito al cattolicesimo, naturalmente non si tratta di una vera conversione, ma di una scelta trasformista di potere; Blair ha creato una Fondazione, attraverso la quale insegna religione e globalizzazione; tra i membri del suo consiglio direttivo troviamo Lord Richard Chartres, vescovo anglicano di Londra e decano della cappella reale, il dottor Ismael Khudr Al –Shatti, membro della fratellanza Islamica, il rabbino David Rosen, capo della lega antidiffamazione in Israele, e Rick Warren, pastore evangelico fondamentalista della chiesa di California.
Non si capisce il vero scopo della fondazione, forse si cerca la pace religiosa o l’alleanza tra religioni, a spese però della libertà dei sudditi; per dare visibilità alla sua conversione, Blair ha partecipato al meeting di Rimini, ha lodato l’enciclica papale Caritas in Veritate ed ha suggerito che la chiesa cattolica divenga il pilastro della globalizzazione; promuove misure contro i cambiamenti climatici che, come le epidemie, possono essere un’altra emergenza che può aumentare i potere d’intervento di un governo mondiale; intanto il governo inglese fa concessioni all’Islam, come i tribunali islamici.
C’è in occidente chi, come la chiesa cattolica, invidia la sottomissione e la religiosità dell’Islam, l’uscita di Blair è giustificata dal fatto che i vecchi dissapori tra monarchia inglese e papi paiono ormai superati; i dirigenti delle religioni monoteiste sono spesso solidali, hanno affermato che non si può criticare un giorno una religione ed un altro giorno un’altra, effettivamente, la religione è uno strumento di governo ed un modo per fare affari; Tony Blair mira alla presidenza dell’Unione Europea, il trattato di Lisbona prevede che la carica di presidente dell’Europa debba essere permanente, cioè una specie di monarchia, però anche Blair, in realtà rappresenterebbe altri poteri più alti ed anonimi, sarebbe solo il solido fiduciario munito di privilegi.
Nunzio Miccoli http://www.viruslibertario.it numicco@tin.it

Autore:  nuvolo [ 31/12/2009, 10:45 ]
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Bravo Nunzio!

Autore:  Lawliet [ 31/12/2009, 14:35 ]
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Chiudo, si continua qui; http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=4893

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