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MessaggioInviato: 28/02/2023, 20:12 
Lo spettacolo dell’aurora boreale visibile dalle Alpi | FOTO
L’aurora boreale è stata avvistata in diverse parti d'Europa tra cui anche le Alpi francesi. Con condizioni di estrema limpidezza del cielo l’aurora può essere vista anche molto più a Sud


https://www.meteoweb.eu/2023/02/aurora- ... 001210019/

Aurora boreale avvistata in Gran Bretagna, esperto: “non dipende dal clima”
Esperto: "la possibilità di assistere ad aurore boreali a latitudini così basse sono piuttosto rare, ma non c'è alcuna connessione con gli effetti del cambiamento climatico"


https://www.meteoweb.eu/2023/02/aurora- ... 001209700/

Drammatica tempesta solare nella notte: incredibile aurora boreale in Europa | FOTO LIVE
Un'eccezionale tempesta geomagnetiche di classe stimata G3 sta provocando una straordinaria aurora boreale in questi minuti in gran parte d'Europa: le immagini in diretta


https://www.meteoweb.eu/2023/02/drammat ... 001209145/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 01/03/2023, 15:43 
--------------------


Ottimo lavoro vimana, tienici aggiornati ,

parlo con molti astrofisici ,

tutti concordano che " l' evento di Carringron " potrebbe arrivare da un momento all' altro ....



https://reccom.org/levento-di-carringto ... due%20anni.

https://magazine.impactscool.com/spazio ... il-futuro/




3 miliardi di cell fritti all' istante .... [:297]



zio ot [:305]


-------------



La mattina del primo settembre 1859 il giovane astronomo Richard Carrington stava osservando il Sole con il suo telescopio. La sua attenzione era stata catturata da un gruppo di macchie solari.


Improvvisamente, alle 11.18, un fortissimo lampo di luce quasi lo accecò. Qualcosa di straordinario era appena successo e Carrington documentò la sua osservazione con un preciso diagramma. Il giorno successivo una serie di eventi eccezionali colpì tutto il pianeta: da Roma fino alla latitudine di Cuba fu possibile vedere un’intensa aurora boreale rosso sangue, i cavi in rame delle linee telegrafiche fusero, e alcuni incendi vennero appiccati dalle scintille che schizzarono dalle apparecchiature degli operatori del telegrafo.

A causare questi fenomeni fu la tempesta geomagnetica generata dall’espulsione di massa coronale osservata da Carrington, la più potente mai registrata. All’epoca questa storia passo quasi come una curiosità ma un evento simile, oggi, potrebbe causare danni incommensurabili su scala planetaria.




Il diagramma disegnato da Carrington che mostra la macchia solare e i punti luminosi (segnati con A e B).



Tempesta geomagnetica. Nella complessa danza che tiene in vita il nostro Sole che vede avvicendarsi gravità, flussi di plasma e campi elettromagnetici, alle volte del materiale viene espulso dalla corona, ovvero la parte più esterna e calda dell’atmosfera del Sole: guidati dalle curve del potente campo magnetico, elettroni e protoni, particelle cariche, vengono lanciati nello spazio in quelle che vengono chiamate CME (espulsioni di massa coronale). Se queste nubi di particelle raggiungono il nostro pianeta, queste vengono catturate dal nostro campo magnetico e generano perturbazioni geomagnetiche che, nell’atmosfera ionizzano i gas e generano le famose e splendide aurore boreali, in circuiti elettrici vengono generate correnti potentissime che rischiano di danneggiarli.



Impatti potenzialmente devastanti. Cosa succederebbe se un fenomeno simile si dovesse abbattere sul nostro pianeta oggi? Nel 1859 l’elettricità era un fenomeno le cui applicazioni iniziavano appena a prendere piede e quindi le conseguenze dell’evento di Carrington furono contenute a qualche incendio nei pressi di impianti telegrafici e alla sospensione del servizio per 14 ore. Oggi la situazione sarebbe ben diversa. La nostra intera civiltà dipende dall’energia elettrica. I circuiti sono un’estensione del nostro vivere. Dagli smartphone ai computer che gestiscono i nostri conti in banca, da sistemi d’alimentazione degli ospedali ai frigoriferi e alle camere refrigerate che conservano i nostri alimenti. Un mondo colpito da una tempesta geomagnetica di elevata intensità sarebbe un mondo senza elettricità per giorni, se non addirittura settimane, in alcune zone mesi.

I trasformatori delle centrali elettriche, infatti, sottoposti a flussi di corrente molto al di sopra della loro capacità, verrebbero danneggiati irreparabilmente. La loro fusione porterebbe al black-out. Un intero Paese che restasse senza elettricità per un periodo prolungato andrebbe incontro a gravissimi problemi. Dall’approvvigionamento dell’acqua potabile (senza elettricità le pompe non funzionano) al cibo non refrigerato, dal sistema di trasporti fermo alle industrie e alle aziende incapacitate a svolgere il loro lavoro. Una società colpita da una tempesta geomagnetica andrebbe incontro a danni enormi. Ma qual è la probabilità che accada un evento del genere e cosa possiamo fare per ridurre i danni?



Come scongiurare la catastrofe. Un’espulsione di massa coronale che ci colpisca in pieno è un evento molto raro. Rispetto al Sole, la Terra è un puntino lontano. Nonostante il basso rischio, monitorare costantemente la nostra stella è il primo passo per prepararsi. Fortunatamente abbiamo costantemente gli occhi aperti e potremmo avere un preavviso nel caso di CME (che comunque impiega diverse ore per raggiungere il nostro pianeta). Questo è fondamentale perché permetterebbe alle centrali elettriche di mettere in pratica diverse misure preventive che scongiurerebbero la distruzione (o almeno diminuirebbero i danni) di trasformatori e linee elettriche.

Così come gli impatti meteorici, anche per le tempeste geomagnetiche non si tratta di se ma di quando. Prima o poi in futuro una catastrofe di questo tipo potrebbe accadere. Sta a noi farci trovare preparati in modo tale da ridurre al minimo i danni.


Alberto Laratro



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 07/03/2023, 21:50 
Le aurore “esplodono” nel cielo primaverile: è l’effetto Russell-McPherron
Il periodo dell'equinozio di primavera è particolarmente favorevole per i "cacciatori" di aurore


Mancano solo pochi giorni all’equinozio di primavera: è una buona notizia per gli skywatcher, perché si tratta di un periodo particolarmente favorevole per ammirare le aurore. Gli esperti lo chiamano “effetto Russell-McPherron“. In questo periodo dell’anno si formano “crepe” nel campo magnetico terrestre, ed anche un debole flusso di vento solare può innescare uno spettacolo mozzafiato.

“Siamo in prossimità dell’equinozio di primavera: un periodo particolarmente favorevole, insieme a quello dell’equinozio di autunno, per chi va in cerca delle aurore polari! Si chiama effetto “Russell-McPherron” e prende il nome dai due fisici dell’Università della California che l’hanno spiegato per la prima volta in un articolo pubblicato nel 1973,” hanno spiegato gli esperti del Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aerospaziale dell’Aeronautica Militare in un approfondimento dal titolo “La primavera e l’aurora“. Infatti, “proprio in prossimità degli equinozi, è favorita l’interazione del vento solare con il campo magnetico terrestre, cosa che facilita l’ingresso delle particelle cariche nella magnetosfera ed aumenta così la probabilità di dar vita a spettacolari aurore nel cielo artico“.

Filamenti

In questi giorni “il livello di attività solare è molto alto, per la presenza di numerose macchie solari sulla superficie della nostra stella, responsabili di molti brillamenti, alcun idei quali anche piuttosto intensi, che si sono verificati nelle ultime settimane. Il numero sempre crescente di macchie è dovuto alla fase del ciclo solare undecennale che la nostra stella sta vivendo, prossima ad un nuovo massimo di attività, previsto per il prossimo anno. Infatti come vediamo dal grafico, il numero di macchie mensili presenti sul disco, così come l’indicatore del flusso radio emesso dal Sole, sono in rapida ripresa“.

attività ciclo solare

“Proprio per effetto di questa attività così intensa, in particolare nella serata del 3 Marzo scorso gli strumenti a bordo dei satelliti hanno osservato un brillamento di classe X, la classe più intensa della scala con cui vengono classificati. Il brillamento è ben evidente, come un lampo, anche nel quadrante in alto a destra nell’immagine della sonda SDO della NASA,” concludono gli esperti dell’Aeronautica Militare.


https://www.meteoweb.eu/2023/03/primave ... 001212443/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 21/03/2023, 22:18 
Colossale tornado emerge sul Sole, “mai visto niente di simile”
"Mai visto niente di simile", "è cresciuto senza sosta per 3 giorni"

Per gran parte della scorsa settimana, gli astronomi hanno osservato un colossale “tornado solare” danzare vicino al Polo Nord della nostra stella. Apollo Lasky di Naperville (Illinois, USA) ha realizzato il filmato di seguito utilizzando le immagini del Solar Dynamics Observatory della NASA. “Non ho mai visto niente di simile in tutti i miei anni passati a osservare il Sole,” ha affermato. “Era attorcigliato ed è cresciuto senza sosta per 3 giorni“.

A differenza dei tornado sulla Terra, che sono modellati dal vento, i tornado sul Sole sono controllati dal magnetismo.

Immagine

I campi magnetici solari si attorcigliano in una spirale, trascinando con sé nubi di plasma. Questo tornado alla fine si è sovraccaricato. Il 18 marzo ha lanciato nello Spazio una nube di gas magnetizzato: i resti si stanno allontanando dal Polo Nord del Sole e non colpiranno la Terra, secondo quanto riporta il sito specializzato SpaceWeather.com.


https://www.meteoweb.eu/2023/03/tornado ... 001216935/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 21/03/2023, 22:19 
Tempismo perfetto: enorme squarcio sul Sole, flusso di vento solare diretto verso la Terra
Il flusso di particelle cariche raggiungerà la Terra tra pochi giorni

Immagine

Un grande buco coronale si è aperto nell’atmosfera del Sole e sta emettendo un flusso di vento solare verso la Terra. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha fotografato la struttura il 20 marzo. Si tratta di una regione nell’atmosfera solare dove i campi magnetici si aprono e permettono al vento solare di fuoriuscire.

Nell’immagine in ultravioletto appare come un’area scura perché manca il gas incandescente normalmente presente.

Il vento solare raggiungerà la Terra il 24 marzo, solo pochi giorni dopo l’Equinozio di Primavera. Il tempismo è perfetto per i cacciatori di aurore: a causa dell’effetto Russell-McPherron, anche una leggera raffica di vento solare nel periodo degli equinozi può innescare un’esplosione di aurore ad alta latitudine.


https://www.meteoweb.eu/2023/03/squarci ... 001216930/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 05/04/2023, 23:40 
Un anello di luce rossa nel cielo: spettacolare fenomeno immortalato sul Centro Italia
Il fotografo Valter Binotto ha catturato un elves, un effimero fenomeno atmosferico legato alle scariche elettriche dei fulmini

Immagine

Un enorme anello di luce rossa nel cielo. Quello che sembra un’astronave aliena è in realtà un preciso fenomeno atmosferico avvenuto nei giorni scorsi sopra il Centro Italia. Autore di questo eccezionale scatto, divenuto virale sui social, è il fotografo Valter Binotto di Possagno, vicino Treviso. Il fenomeno è legato alle scariche elettriche dei fulmini e ha avuto una durata di pochi millisecondi. L’immagine, ripresa lo scorso 27 marzo, viene considerata da molti come la migliore foto mai realizzata da terra a questo particolare tipo di evento luminoso transiente (TLE).

Scoperto per la prima volta nel 1990 dalle telecamere a bordo dello Space Shuttle, questo fenomeno rientra tecnicamente nella categoria degli ‘Elves‘ (Emission of Light and Very Low Frequency perturbations due to Electromagnetic Pulse Sources), ovvero impulsi elettromagnetici generati da fulmini. “Fotografo questi eventi da quando li ho scoperti: la mia prima ripresa di un TLE risale al 2017“, racconta Binotto sul suo profilo Instagram. “Da allora ci provo ogni qualvolta mi si presentano le condizioni buone, ovvero quando un forte temporale si sviluppa alla giusta distanza e il cielo sopra di me è sgombro da nuvole. La distanza deve essere tra i 100 e i 600 chilometri. Finora ne ho fotografati sopra i cieli dell’Italia, della Francia, della Croazia, dell’Austria e dell’Ungheria“.

Riguardo all’ultimo immortalato sopra l’Italia centrale, Binotto spiega che “il fulmine che lo ha scatenato era a Polverigi (Ancona) a 285 chilometri in linea d’aria”. “È stato così forte da generare un intenso impulso elettromagnetico. L’anello rosso segna il punto in cui l’impulso ha colpito la ionosfera terrestre. I normali fulmini trasportano da 10 a 30 kiloampere di corrente; questo fulmine era circa 10 volte più forte del normale (410 kiloampere). La durata del ‘lampo’ è di circa un millisecondo, la ‘ciambella’ ha un diametro misurato da me di circa 360 chilometri e un’altezza dal suolo di circa 90-100 chilometri”, conclude Binotto.


https://www.meteoweb.eu/2023/04/elves-c ... 001224222/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 06/04/2023, 11:22 
Ma tutta l'elettronica sarebbe soggetta a possibili guasti o solo tutto ciò che è collegato alla rete? [:291]



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 07/04/2023, 23:22 
morpheus85 ha scritto:
Ma tutta l'elettronica sarebbe soggetta a possibili guasti o solo tutto ciò che è collegato alla rete? [:291]


tutta l'elettronica, anche scollegata alla rete, tipo le moderne automobili, smetterebbero di funzionare, si salverebbe la vecchia tecnologia a valvole e le macchine ad avviamento a manovella


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 08/04/2023, 11:36 
Una copertura in piombo può essere utile?



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 08/04/2023, 11:45 
vimana131 ha scritto:
morpheus85 ha scritto:
Ma tutta l'elettronica sarebbe soggetta a possibili guasti o solo tutto ciò che è collegato alla rete? [:291]


tutta l'elettronica, anche scollegata alla rete, tipo le moderne automobili, smetterebbero di funzionare, si salverebbe la vecchia tecnologia a valvole e le macchine ad avviamento a manovella

Ma solo l'elettronica?
E non l'elettricità o comunque la sua trasmissione?????? [:291] [:291] [:291] [:291]
Salut e buona Pasqua a tutti.



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Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
La carta NON È tutta uguale.
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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 08/04/2023, 18:40 
ORSOGRIGIO ha scritto:
vimana131 ha scritto:
morpheus85 ha scritto:
Ma tutta l'elettronica sarebbe soggetta a possibili guasti o solo tutto ciò che è collegato alla rete? [:291]


tutta l'elettronica, anche scollegata alla rete, tipo le moderne automobili, smetterebbero di funzionare, si salverebbe la vecchia tecnologia a valvole e le macchine ad avviamento a manovella

Ma solo l'elettronica?
E non l'elettricità o comunque la sua trasmissione?????? [:291] [:291] [:291] [:291]
Salut e buona Pasqua a tutti.



Sia l'elettronica sia l'elettricità

https://www.startmag.it/mondo/ecco-come ... magnetici/

Buona Pasqua


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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 08/04/2023, 18:47 
morpheus85 ha scritto:
Una copertura in piombo può essere utile?


A quanto pare la Gabbia di Faraday è più efficace

https://www.survivenature.com/it/emp-protection.php


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 01/05/2023, 20:06 
IMG-20230430-WA0023.jpg



Strana striscia di nuvola di colore rosa apparsa ieri nel cielo della mia città. [:296]


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 29/06/2023, 22:50 
Bombardata da tempeste solari: la termosfera terrestre si surriscalda, si rischia disastro satellitare
Il picco della temperatura atmosferica, causato da diverse tempeste geomagnetiche, suggerisce che il "massimo solare" si sta avvicinando rapidamente



La termosfera terrestre ha recentemente raggiunto un picco di temperatura in quasi 20 anni dopo aver assorbito energia dalle tempeste geomagnetiche che hanno colpito il pianeta quest’anno. La temperatura nel 2° strato più alto dell’atmosfera continuerà probabilmente a salire nei prossimi anni con l’aumento dell’attività del Sole, e ciò potrebbe avere un impatto sui satelliti in orbita terrestre, secondo gli esperti.
La temperatura della termosfera

La termosfera si estende dalla sommità della mesosfera, a circa 85 km dal suolo, fino al fondo dell’esosfera, che inizia a circa 600 km dal suolo, secondo la NASA. Oltre l’esosfera c’è lo Spazio esterno.

Per più di 21 anni, la NASA ha misurato la temperatura della termosfera tramite la radiazione infrarossa emessa da molecole di anidride carbonica e ossido nitrico. Gli scienziati convertono i dati raccolti dal satellite Thermosphere, Ionosphere, Mesosphere, Energetics and Dynamics (TIMED) della NASA, nel Thermosphere Climate Index (TCI), che viene misurato in terawatt, o TW (1 TW è uguale a 1 trilione di watt).

Il valore TCI, che è aumentato il 10 marzo, ha raggiunto il picco di 0,24 TW, ha dichiarato a Live Science Martin Mlynczak, uno dei principali ricercatori della missione TIMED presso il Langley Research Center della NASA in Virginia e creatore del TCI. L’ultima volta che il TCI è stato così alto è stato il 28 dicembre 2003. I dati sui picchi di temperatura sono stati sottoposti a una rivista per la pubblicazione ma non sono stati ancora sottoposti a revisione paritaria.

Il picco di temperatura è stato causato da 3 tempeste geomagnetiche a gennaio e febbraio, importanti disturbi del campo magnetico terrestre innescati da plasma magnetizzato in rapido movimento, cioè espulsioni di massa coronale (CME), e meno spesso da flussi di particelle altamente cariche, il vento solare.

“Queste ‘tempeste’ depositano la loro energia nella termosfera e la fanno riscaldare,” ha affermato Mlynczak. “L’aumento del riscaldamento si traduce in un aumento dei livelli di emissione infrarossa da ossido nitrico e anidride carbonica nella termosfera“. Normalmente, le emissioni infrarosse dopo una tempesta raffreddano la termosfera, ha aggiunto l’esperto, ma quando le tempeste arrivano una dietro l’altra la temperatura rimane alta.

Dopo il picco, almeno altre 2 tempeste geomagnetiche hanno colpito il nostro pianeta: una il 24 marzo, che è stata la tempesta solare più potente a colpire la Terra da più di 6 anni, e un’altra altrettanto potente il 24 aprile. I valori TCI rilevati questi le tempeste sono rimasti alti ma non hanno superato il picco di marzo, ha detto Mlynczak.
Le tempeste geomagnetiche, il massimo solare e i satelliti

Le tempeste geomagnetiche diventano più frequenti e intense durante il massimo solare, una parte del ciclo solare di circa 11 anni in cui il Sole è più attivo e coperto da macchie solari, con intensa produzione di CME e vento solare. Di conseguenza, anche la termosfera terrestre segue un ciclo di circa 11 anni, ha sottolineato Mlynczak. Gli scienziati della NASA e della NOAA hanno previsto che il prossimo massimo solare arriverà nel 2025, il che significa che la tendenza al riscaldamento probabilmente proseguirà nei prossimi anni.

Le variazioni alla termosfera possono rappresentare una sfida per i satelliti in orbita terrestre bassa che sono posizionati attorno al limite superiore della termosfera, ha affermato Mlynczak. “La termosfera si espande mentre si riscalda,” ha spiegato l’esperto, con conseguente “aumento della resistenza aerodinamica su tutti i satelliti e sui detriti spaziali“. Questa maggiore resistenza può avvicinare i satelliti alla Terra, ha affermato Mlynczak, il che potrebbe far schiantare i satelliti l’uno contro l’altro o farli finire completamente fuori dall’orbita, come hanno accaduto ai satelliti Starlink di SpaceX nel febbraio 2022 dopo una tempesta geomagnetica improvvisa.

Gli operatori satellitari possono evitare questi problemi posizionando i veicoli spaziali in un’orbita più alta quando necessario, ma l’imprevedibilità del meteo spaziale rende difficile sapere quando queste manovre sono necessarie fino a quando non è troppo tardi.

Il massimo solare potrebbe anche arrivare prima del previsto. Un recente studio pubblicato il 30 gennaio su Frontiers in Astronomy and Space Sciences suggerisce che il picco di attività solare potrebbe arrivare già alla fine del 2023 ed essere più potente di quanto inizialmente previsto. Se questo scenario dovesse verificarsi, il rischio di un disastro satellitare aumenta ulteriormente.


https://www.meteoweb.eu/2023/06/bombard ... 001264003/


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MessaggioInviato: 06/11/2023, 19:47 
I cieli dell'Italia e di mezza Europa si tingono di rosso


05/11/2023 - I Cieli dell'Europa orientale si sono colorati di rosso questa sera. Secondo gli esperti si tratterebbe di un fenomeno molto raro che si verifica quando le particelle solari colpiscono l'atmosfera terrestre generando il fenomeni aurorali che quando particolamente intensi raggiungono basse latitudini.

Immagine

Testimonianze di questo affascinante fenomeno che si e' verificato in queste ore provengono dall'est Europa e paesi balcanici. Il cielo rosso e' stato osservato anche da nord a sud dell'Italia seganalzioni pervenute dal Piemonte dalle Dolomiti fino alla Puglia.


https://terrarealtime.blogspot.com/2023 ... i.html?m=1


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