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MessaggioInviato: 07/09/2021, 19:41 
La prossima grande tempesta solare potrebbe fare sprofondare la Terra in una “apocalisse di internet”
Una forte tempesta solare potrebbe fare precipitare il mondo in una "apocalisse di internet", lasciando offline vaste aree della società per settimane o mesi per volta

Il Sole inonda sempre la Terra con nubi di particelle magnetizzate note come vento solare. In gran parte, lo scudo magnetico del nostro pianeta impedisce a questo vento elettricamente carico di causare danni reali alla Terra o ai suoi abitanti, deviando quelle particelle verso i poli e lasciando dietro di sé incantevoli aurore.

A volte, però, ogni secolo circa, quel vento si intensifica fino a diventare una vera e propria tempesta solare e, come avverte una nuova ricerca presentata alla conferenza SIGCOMM 2021, i risultati di un evento estremo potrebbero essere catastrofici per il nostro stile di vita moderno.

In sostanza e in breve, una forte tempesta solare potrebbe fare precipitare il mondo in una “apocalisse di internet“, lasciando offline vaste aree della società per settimane o mesi per volta: è quanto sostiene Sangeetha Abdu Jyothi, dell’Università della California, nel nuovo studio (che deve ancora apparire in una rivista peer-reviewed).

“Ciò che mi ha davvero fatto pensare a questo è che con la pandemia abbiamo visto quanto fosse impreparato il mondo. Non esisteva un protocollo per affrontarla in modo efficace, ed è lo stesso con la resilienza di Internet“, ha dichiarato Abdu Jyothi a WIRED. “La nostra infrastruttura non è preparata per un evento solare su larga scala“.

Parte del problema è che le tempeste solari estreme (chiamate anche espulsioni di massa coronale) sono relativamente rare: gli scienziati stimano che la probabilità che un evento meteo spaziale estremo abbia un impatto diretto sulla Terra sia compresa tra l’1,6% e il 12% per decennio, secondo l’analisi di Abdu Jyothi.

Nella storia recente, sono state registrate solo due di queste tempeste, una nel 1859 e l’altra nel 1921. Il primo, noto come Evento di Carrington, ha creato un disturbo geomagnetico così grave sulla Terra che i fili del telegrafo hanno preso fuoco e le aurore – di solito visibili solo vicino ai poli del pianeta – sono state avvistate vicino alla Colombia equatoriale. Anche le tempeste più lievi possono però creare danni: una avvenuta nel marzo 1989 ha lasciato al buio l’intera provincia canadese del Québec per 9 ore.

Da allora, la civiltà umana è diventata molto più dipendente dalla rete internet globale e i potenziali impatti di una massiccia tempesta geomagnetica sulla nuova infrastruttura rimangono in gran parte non studiati, ha affermato Abdu Jyothi. Nel suo nuovo articolo, ha cercato di individuare le maggiori vulnerabilità.

La buona notizia è che le connessioni internet locali e regionali sono probabilmente a basso rischio di danneggiamento perché i cavi in ​​fibra ottica non sono influenzati dalle correnti indotte geomagneticamente, secondo lo studio. Invece, i lunghi cavi internet sottomarini che collegano i continenti sono tutt’altra storia: questi cavi sono dotati di ripetitori che aumentano il segnale ottico, distanziati a intervalli di circa 50-150 km. Questi ripetitori sono vulnerabili alle correnti geomagnetiche e interi cavi potrebbero essere messi fuori uso se anche un solo ripetitore andasse offline, rileva l’analisi.

Se un numero sufficiente di cavi sottomarini si guastasse in una particolare regione, interi continenti potrebbero essere tagliati fuori l’uno dall’altro, ha rilevato Abdu Jyothi. Inoltre, le nazioni ad alte latitudini, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, sono molto più suscettibili al meteo solare rispetto alle nazioni a latitudini più basse. In caso di catastrofica tempesta geomagnetica, sono proprio le nazioni ad alta latitudine ad avere maggiori probabilità di essere tagliate fuori dalla rete per prime. È difficile prevedere quanto tempo ci vorrebbe per riparare le infrastrutture sottomarine, ma Abdu Jyothi ha suggerito che sono possibili interruzioni di internet su larga scala della durata di settimane o mesi.
Nel frattempo, milioni di persone potrebbero perdere i loro mezzi di sussistenza.
“L’impatto economico di un’interruzione di internet per un giorno negli Stati Uniti è stimato in oltre 7 miliardi di dollari“, ha scritto Abdu Jyothi nel suo articolo. “E se la rete rimanesse non funzionante per giorni o addirittura mesi?”

Se non vogliamo scoprirlo, allora gli operatori di rete dovrebbero iniziare a prendere sul serio la minaccia di condizioni meteo solari estreme mentre l’infrastruttura internet globale continua inevitabilmente ad espandersi. La posa di più cavi a latitudini più basse è un buon inizio, ha affermato Abdu Jyothi, così come lo sviluppo di test di resilienza che si concentrano sugli effetti dei guasti di rete su larga scala.

Quando la prossima grande tempesta solare esploderà dalla nostra stella, le persone sulla Terra avranno circa 13 ore per prepararsi al suo arrivo, ha avvertito Abdu Jyothi.


https://www.meteoweb.eu/2021/09/la-pros ... t/1719589/


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MessaggioInviato: 08/09/2021, 17:52 
Il Sole inizia la giornata con un’esplosione: brillamento diretto verso la Terra, blackout temporaneo nel Pacifico
La macchia solare AR2864 ha generato un brillamento solare di classe C2, disturbata la propagazione radio a onde corte nelle coste Pacifico

La giornata oggi è iniziata con un’esplosione solare: subito dopo la mezzanotte UTC dell’8 settembre, la macchia solare AR2864 ha generato un brillamento solare di classe C2.

Un impulso di radiazione UV ha ionizzato l’atmosfera terrestre, disturbando brevemente la propagazione radio a onde corte nelle coste Pacifico.

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L’esplosione potrebbe aver scagliato un’espulsione di massa coronale nello Spazio: la conferma è attesa nelle prossime ore, con l’arrivo dei nuovi dati dal telescopio Solar and Heliospheric Observatory ESA/NASA.

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https://www.meteoweb.eu/2021/09/esplosi ... a/1719872/


Un’inaspettata raffica di vento solare ha colpito la Terra: spettacolari aurore ad alta latitudine nella notte

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Spettacolare aurora nella notte tra 7 e 8 settembre a Oulu, Finlandia. Credit: Thomas Kast

Un’inaspettata raffica di vento solare ha colpito il campo magnetico terrestre ieri, 7 settembre intorno alle 14 UTC (le 16 ora italiana).
Il forte aumento della velocità del vento solare era inatteso: è arrivato troppo presto per essere l’espulsione di massa coronale derivante dal brillamento solare di classe B7 di due giorni fa.
Qualunque cosa fosse, ha creato le condizioni per le aurore ad alta latitudine nella notte tra il 7 e l’8 settembre (in alto una foto scattata oggi alle 01:30 circa in Finlandia).

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https://www.meteoweb.eu/2021/09/uninasp ... a/1719805/


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MessaggioInviato: 27/09/2021, 16:47 
Tempesta geomagnetica in arrivo sulla Terra: "aurore boreali visibili a New York"


Secondo diverse agenzie meteorologiche mondiali oggi, 27 settembre, sta per arrivare una tempesta geomagnetica moderata, con la possibilità di vedere - ovviamente ad alte latitudini - delle aurore. Il motivo di questa "tempesta"? Diverse espulsioni di massa coronale solare e venti solari scatenati da un "buco" aperto sulla corona del Sole.

Ad emettere l'avviso è stato il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti e il British Met Office. Potrebbero esserci fino a quattro espulsioni di massa coronale ma niente paura: il livello di potenza di questo evento si attesta al livello G2; la scala delle tempeste solari, infatti, ha cinque livelli, dove il più alto è rappresentato dal G5.

Cosa succede quando si verifica un livello di tempesta geomagnetica G2? Soltanto alle alte latitudini, dove si verificano le aurore, si può verificare un'interruzione delle reti elettriche e, tra le altre cose degne di nota, possono essere influenzate perfino le orbite dei satelliti. Ci potrebbe essere, tuttavia, una sorpresa: "l'aurora potrà essere vista da New York al Wisconsin fino allo stato di Washington", ha scritto la NOAA nel suo avviso.

Le tempeste solari fanno parte del clima spaziale e sono degli eventi "normali", nonostante possano causare seri danni alle infrastrutture elettriche; addirittura alcuni di questi avvenimenti potrebbero mandare KO la rete internet globale. "Queste [espulsioni] potrebbero arrivare separatamente o come una singola caratteristica combinata durante il 27 settembre, mentre un altro potrebbe arrivare sulla Terra più tardi, sempre durante il 27 settembre, o il 28 settembre", spiega il British Met Office sul suo sito web (raggiungibile cliccando qui).

Attualmente il nostro Sole si trova durante il "massimo solare" e in futuro potremmo aspettarci altre situazioni simili. Ovviamente non abbiate paura, questi eventi si verificano da quando esiste il nostro Sole e l'unico degno di nota è stato l'evento di Carrington.


https://tech.everyeye.it/notizie/tempes ... 43204.html


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 12/10/2021, 17:44 
Una gigantesca esplosione di colore azzurro: raro fenomeno luminoso ripreso dalla ISS
Il comandante della ISS, Thomas Pesquet, ha ripreso un raro fenomeno luminoso transiente: il fenomeno appare come un’esplosione gigantesca di colore azzurro

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Andare nello spazio non serve solo a farci comprendere cosa succede al di fuori della Terra ma anche a capire meglio alcuni fenomeni rari che si verificano sul nostro pianeta. Tra questi, ci sono sicuramente gli eventi luminosi transienti. Thomas Pesquet, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e attuale comandante della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ha condiviso sui social network una delle migliori immagini conosciute di un evento luminoso transiente sopra l’Europa.

L’immagine è dell’8 ottobre scorso e in realtà è un singolo fotogramma di un timelapse. La foto è spettacolare e mostra il fenomeno come un’esplosione gigantesca di colore azzurro. Questa immagine può aiutare a comprendere come e quando si formano alcuni degli eventi luminosi negli strati più alti dell’atmosfera terrestre, che quasi sempre passano inosservati dalla superficie del pianeta. Esistono diversi tipi di questi eventi, come sprite o elfi.

Sul fenomeno catturato, Pesquet spiega: “è un fenomeno molto raro e abbiamo una struttura fuori dal laboratorio Columbus dell’ESA dedicata all’osservazione di questi lampi di luce. La Stazione Spaziale Internazionale è estremamente adatta per questo osservatorio poiché vola sopra l’Equatore dove ci sono più temporali. Ciò che è affascinante su questi fulmini è che fino a pochi decenni fa, erano osservati aneddoticamente dai piloti e gli scienziati non erano convinti che esistessero davvero. Andando avanti di qualche anno, possiamo confermare che gli elfi e gli sprite sono davvero reali e potrebbero influenzare anche il nostro clima! Il mio amico Andreas Mogensen ha un ruolo importante in questa storia, lui è stato il primo a catturarli dallo spazio (in soli 10 giorni sulla Stazione Spaziale ha fatto tutto questo), dimostrando il valore di avere una struttura che monitora i lampi”, ha scritto Pesquet nel post sui social che accompagna la foto.

Gli eventi luminosi transienti sono fenomeni ottici di breve durata, associati a tempeste elettriche che si verificano ben al di sopra delle altitudini dei fulmini e delle nubi temporalesche normali. Si ritiene che questo raggio che si produce nell’alta atmosfera sia un tipo di plasma luminoso indotto elettricamente. Anche se Thomas Pesquet non spiega esattamente che tipo di evento luminoso ha catturato nella sua immagine, è possibile che si tratti di un blue starter. I blue starter sono stati scoperti in video a partire da un volo di indagine notturno intorno alle tempeste. Appaiono più piccoli e brillanti dei blu jet, raggiungendo altitudini di 20km.


https://www.meteoweb.eu/2021/10/raro-fe ... s/1730043/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 12/10/2021, 17:47 
Oggi una CME ha colpito la Terra: tempeste geomagnetiche G2 nelle prossime ore, osservate le prime insolite aurore in Islanda [FOTO]
Come previsto, oggi è stato registrato l'impatto di un'espulsione di massa coronale sul campo magnetico terrestre: attese tempeste geomagnetiche classe G2

Come previsto, un’espulsione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico terrestre oggi, 12 ottobre, alle 02:30 circa UTC (04:30 ora italiana).
L’impatto può innescare tempeste geomagnetiche di classe G2 (ovvero moderata, in una scala di 5 livelli) nelle prossime ore, secondo le previsioni della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA): oltre a produrre spettacolari aurore visibili anche a latitudini inconsuete, si possono registrare disturbi ai sistemi elettrici e alle comunicazioni radio alle alte latitudini. Aurore possono essere ammirate a occhio nudo negli Stati Uniti settentrionali come Minnesota, Dakota e Washington.

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Ecco cosa si poteva ammirare in Islanda nelle scorse ore dopo l’impatto della CME:

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Foto scattata da Jonina Óskarsdóttir a Fáskrúðsfjörður, Islanda

“Mi sono divertita moltissimo a guardare l’aurora boreale più rosa che abbia visto in diversi anni mentre danzava nel cielo sopra Fáskrúðsfjörður,” ha dichiarato la fotografa Jónína Óskarsdóttir.
La maggior parte delle aurore sono verdi, il colore che assumono gli atomi di ossigeno colpiti da particelle energetiche provenienti dallo Spazio tra 100 km e 300 km sopra la superficie terrestre. Il rosa appare quando le particelle energetiche scendono più in basso del solito, colpendo le molecole di azoto al livello di 100 km e al di sotto.
In sostanza, a creare il rosa, è stata una raffica di vento solare addentratasi maggiormente, guidata dall’impatto della CME.
La CME e il brillamento del 9 ottobre

Sabato 9 ottobre, un brillamento solare di classe M1.6 è stato prodotto dalla macchia solare AR2882, scagliando la CME verso la Terra.
I coronografi del Solar and Heliospheric Observatory della NASA hanno registrato la nube di particelle diretta verso di noi:

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https://www.meteoweb.eu/2021/10/oggi-un ... e/1729977/


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MessaggioInviato: 29/10/2021, 19:48 
Fra vulcani risvegliati e uragani chissà se centra qualcosa le tempeste solari

Potentissima esplosione sul Sole scatena tsunami di plasma: blackout radio in Sud America, forte tempesta geomagnetica classe G3 in arrivo
Violenta esplosione sul Sole scatena uno tsunami di plasma e un'espulsione di massa coronale: domani è prevista una tempesta geomagnetica G3

Una forte tempesta geomagnetica di classe G3 è prevista il 30 ottobre, quando l’espulsione di massa coronale (CME) prodotta da una potentissima esplosione sul Sole, un flare classe X1, colpirà il campo magnetico terrestre: tali tempeste possono innescare aurore visibili a occhio nudo fino all’estremo sud dell’Illinois e dell’Oregon (tipicamente 50° di latitudine geomagnetica) e aurore visibili con strumentazione specifica a latitudini ancora più basse.
Tempeste minori di classe G1 e G2 potrebbero persistere il 31 ottobre, mentre la Terra passerà attraverso la scia della CME.

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La CME del 28 ottobre

Un’espulsione di massa coronale (CME) è stata emessa dal Sole il 28 ottobre, dall’esplosione della macchia solare AR2887, e si sta dirigendo verso la Terra. I coronografi SOHO hanno registrato la corsa della CME a una velocità superiore a 1260 km/s:

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Ieri il Sole ha mostrato un picco di attività: alle 15:35 UTC la macchia solare AR2887 ha scatenato un brillamento di classe X1. L’esplosione ha creato un enorme tsunami di plasma che si è diffuso per l’intero disco solare:

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L’onda di plasma era alta circa 100.000 km e si è spostata attraverso l’atmosfera solare a oltre 700 km/s. Queste vengono anche chiamate “onde di Moreton”, dal nome dell’astronomo americano Gail Moreton che le scoprì nel 1959. Le onde di Moreton spesso preannunciano l’emissione di una CME.

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Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha catturato l’immagine del brillamento solare del 28 ottobre 2021. Credit: NASA/SDO

Il bagliore ha causato un blackout radio temporaneo, ma forte, attraverso il lato della Terra esposto al Sole, nell’area del Sud America.
Il massimo solare del Ciclo Solare 25

La tempesta attesa non sarà l’ultima che vedremo. Il Sole si sta avvicinando a un periodo noto come massimo solare, la parte più attiva del suo ciclo di 11 anni. Durante il massimo, il campo magnetico del Sole, che genera le espulsioni di massa coronale e altre condizioni meteorologiche solari, è al suo massimo, provocando tempeste sempre più forti.
Si prevede che l’attività solare aumenterà gradualmente fino a luglio 2025, a quel punto rallenterà e si avvicinerà a un nuovo minimo solare, secondo la NASA.


https://www.meteoweb.eu/2021/10/esplosi ... o/1734404/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 07/11/2021, 18:03 
La CME “cannibale” che ha colpito la Terra è un chiaro segnale: il Sole si sta risvegliando e non è una buona notizia
nei giorni scorsi la Terra è stata colpita da una forte tempesta geomagnetica G3, il risultato di una serie di esplosioni solari che hanno dato vita a una CME "cannibale"

Il Sole si sta svegliando e si sta assicurando di farcelo sapere.
Mercoledì e giovedì (3 e 4 Novembre), la Terra è stata colpita da una forte tempesta geomagnetica G3, il risultato di una serie di esplosioni solari avvenute lunedì e martedì (1 e 2 Novembre): tali esplosioni sono legate alle macchie solari. Sia queste ultime che l’attività solare fanno parte di un ciclo che si estende per circa 11 anni, e le tempeste di questa settimana sono sintomatiche dello stadio attuale del Sole in questo ciclo.

“Negli ultimi anni abbiamo avuto davvero poca attività, come nel caso del minimo solare, ma ora sta aumentando abbastanza velocemente verso il prossimo massimo del ciclo solare, che prevediamo nel 2025,” ha dichiarato a Space.Com Bill Murtagh, scienziato dello Space Weather Prediction Center (SWPC) della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). “Stiamo assistendo all’aumento dell’attività che ci si aspetterebbe con l’aumento del ciclo solare,” ha spiegato Murtagh. “E’ una specie di fase di risveglio“.

Come hanno dimostrato le tempeste di questa settimana, l’attività solare non è un fenomeno limitato al Sole: quando raggiungono la Terra, le esplosioni solari possono causare una serie di fenomeni connessi al meteo spaziale con impatti che vanno da aurore eteree a danni ai satelliti.
La tempesta da un’espulsione di massa coronale “cannibale

La tempesta geomagnetica di questa settimana è stata originata da una serie di espulsioni di massa coronale, o CME, che sono bolle di materiale solare che a volte il Sole proietta nello Spazio. “Una CME è essenzialmente una nuvola di miliardi di tonnellate di gas plasma con campi magnetici – ha affermato Murtagh – quindi il Sole ha lanciato un magnete nello Spazio e quel magnete ha percorso 150 milioni di chilometri fino alla Terra“.

Il nostro pianeta, però, ha il suo campo magnetico e i campi magnetici che si mescolano nello Spazio non sempre funzionano bene insieme. “I due magneti si uniscono e questo crea una tempesta geomagnetica,” ha spiegato Murtagh.

A volte, una CME può accrescersi nel suo percorso nello Spazio: la tempesta geomagnetica di questa settimana ha avuto origine da una serie di esplosioni che si sono fuse quando una CME successiva si è mossa più velocemente di quelle che la precedevano. “Quella CME essenzialmente si è fatta strada attraverso i 150 milioni di km, quasi aprendo il percorso ad altre CME che poi sono venute a trovarsi dietro di essa,” ha detto Murtagh. “A volte usiamo il termine ‘cannibalizzazione‘ della CME che sta davanti“.

La forza di una tale tempesta dipende sia dalle dimensioni della CME che dall’allineamento dei due campi magnetici. Una CME abbastanza grande e una tempesta geomagnetica avranno effetti negativi, qualunque cosa accada, ma per le CME di medie dimensioni, come quella che ci ha colpito questa settimana, il quadro è più complicato.
Murtagh e i suoi colleghi possono creare modelli per prevedere come una CME viaggerà dal Sole attraverso lo Spazio, ma possono rilevare il campo magnetico di una CME solo quando l’esplosione ha raggiunto il Deep Space Climate Observatory (DSCOVR) della NOAA, che scruta la nostra Stella a 1,5 milioni di km dalla Terra.

“I grandi, grandi eventi sono quelli facili,” ha dichiarato Murtagh. “Eventi come quelli che abbiamo avuto negli ultimi giorni sono buoni esempi di quelli non facili perché non sono CME estreme, grandi e potenti. Sono piuttosto forti, ma non conosciamo la struttura magnetica in quella CME finché non colpisce DSCOVR“. A quel punto, la CME colpirà la Terra entro 20 o 30 minuti, quindi la tempesta geomagnetica è imminente.
Il meteo spaziale sulla Terra

Le tempeste geomagnetiche non sono solo un fenomeno intrigante. Questi eventi possono interferire con infrastrutture cruciali, come le reti elettriche, i satelliti di navigazione e le comunicazioni radio degli aerei in aree remote. Ecco perché esiste lo Space Weather Prediction Center della NOAA: Murtagh e i suoi colleghi monitorano il meteo spaziale per avvisare gli operatori su possibili problemi e criticità.

In caso di tempesta come quella di questa settimana, il centro avvisa automaticamente tutti gli operatori della rete elettrica negli Stati Uniti e in Canada, ha sottolineato Murtagh, anche se il rischio che qualcosa vada veramente storto è basso. “Vogliono essere avvisati su cosa sta accadendo, in modo da essere preparati,” ha detto Murtagh.

Il centro ha ricevuto segnalazioni di impatti in linea con le aspettative per una tempesta di questa portata.
“Abbiamo avuto centinaia di esempi di questo tipo di tempesta, quindi abbiamo un’idea delle conseguenze sulle reti elettriche,” ha detto Murtagh. “Questo livello di tempesta è molto gestibile“.

Potrebbe non essere sempre così. Se lo stesso fenomeno di “CME cannibale” si verifica con esplosioni più grandi, gli impatti possono essere più gravi.

Nel 1989, ad esempio, una tempesta solare ha causato un blackout di 12 ore in tutta la provincia canadese del Québec mentre gli Stati Uniti hanno affrontato una serie di perdite di energia, ha riportato la NASA. Una delle più grandi tempeste solari conosciute, l’evento di Carrington del 1859, ha mandato in tilt i sistemi telegrafici e ha portato l’aurora alle Hawaii, secondo la NASA.
“Quando pensiamo alle tempeste geomagnetiche estreme fino al famoso evento di Carrington del 1859, ciò che abbiamo concluso per scopi pratici è che sono tutte associate a più CME,” ha rilevato Murtagh.

Sfortunatamente, il meteo spaziale è ancora più difficile da prevedere rispetto al meteo sulla superficie terrestre. Gran parte di ciò è dovuto al fatto che gli scienziati stanno ancora cercando di capire come funziona effettivamente il Sole. Le missioni Parker Solar Probe e Solar Orbiter stanno producendo dati che aiuteranno gli scienziati ad affrontare queste incognite, ma non rendono le previsioni più facili in questo momento, ha osservato Murtagh.
“Abbiamo una certa abilità nella previsione del ciclo solare, ma non siamo ancora esperti,” ha detto Murtagh. “Ci sono molte incognite nel settore della meteorologia spaziale“.


https://www.meteoweb.eu/2021/11/la-cme- ... o/1736917/


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MessaggioInviato: 04/12/2021, 16:40 
Da notare che oggi si è svegliato un vulcano...


Fuochi d’artificio sul Sole: nuova potente esplosione, generato un brillamento classe C4
Rilevata nelle scorse ore una potente esplosione sul Sole: si è trattato di un brillamento classe C4



I satelliti in orbita attorno alla Terra hanno rilevato una potente esplosione poche ore fa sul Sole: si è trattato di un brillamento classe C4 (05:15 ora italiana circa).
La fonte sembra essere la macchia solare AR2898.
Il prodotto dell’esplosione mancherà la Terra a causa della posizione del sito di origine, vicino al bordo sud-occidentale del Sole.


https://www.meteoweb.eu/2021/12/fuochi- ... e/1744501/


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MessaggioInviato: 18/12/2021, 18:47 
Potente esplosione classe M1 sul Sole: blackout radio sul Pacifico meridionale
Il Sole ha generato un brillamento classe M1 durante le prime ore del 17 Dicembre

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La nuova macchia solare AR2911 ha scatenato un brillamento classe M1 durante le prime ore del 17 Dicembre (00:51 UTC).
Un impulso di radiazioni UV estreme e raggi X ha ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre, causando un blackout radio a onde corte sul Pacifico meridionale.


https://www.meteoweb.eu/2021/12/potente ... e/1748731/


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 15/01/2022, 19:16 
Una “crepa” nel campo magnetico terrestre scatena improvvisa tempesta geomagnetica G2: aurore visibili fino in Germania
Una tempesta geomagnetica classe G2 ha generato aurore visibili anche in Germania. Nuovi "fuochi d'artificio" anche nei prossimi giorni



Sorprendendo skywatcher, cacciatori di aurore e previsori, il 14 Gennaio si è aperta una crepa nel campo magnetico terrestre: il vento solare vi si è riversato ed ha innescato una tempesta geomagnetica classe G2 (ovvero moderata, in una scala di 5 livelli).


L’evento ha favorito gli osservatori in Europa, dove le aurore hanno fatto la loro comparsa attraverso il Circolo Polare Artico fino alla Germania:
Credit Laura Kranich (Kiel, Schleswig-Holstein, Germania)

“Nonostante la brillante Luna splendente, è stato possibile vedere le aurore ad occhio nudo,” ha affermato la fotografa Laura Kranich, che ha osservato lo spettacolo da Kiel. “Il Ciclo Solare 25 sembra essere davvero favorevole considerando che il massimo è ancora ad almeno due anni di distanza“.
Lo spettacolo è stato visibile anche in Polonia, Danimarca, Finlandia e Svezia.

L’attività del Sole, però, non accenna a diminuire.
Un’espulsione di massa coronale (CME) potrebbe essere infatti diretta verso la Terra: è stata scagliata nello Spazio il 14 Gennaio (alle 13:33 UTC) da un brillamento classe C4 originato dalla macchia solare AR2925.
Poco dopo, i coronografi SOHO hanno rilevato un alone parziale di CME:

Gli analisti della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) stanno elaborando i modelli relativi: in attesa della conferma, si ipotizza un “colpo di striscio” il 17-18 Gennaio.

Inoltre, una tempesta geomagnetica classe G1 (di livello debole, su una scala che va da 1 a 5, ma comunque in grado di interferire nelle comunicazioni radio) potrebbe continuare tra oggi e domani, 15 e 16 Gennaio, quando la Terra entrerà in un flusso di vento solare ad alta velocità. Il materiale gassoso è stato emesso da un buco coronale nella parte meridionale del Sole.


https://www.meteoweb.eu/2022/01/crepa-n ... 2/1755395/


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MessaggioInviato: 09/02/2022, 17:31 
“Pioggia” di detriti spaziali sulla Terra: una tempesta geomagnetica ha condannato 40 satelliti Starlink
I satelliti sono stati lanciati il ​​3 febbraio, per poi essere colpiti da una tempesta geomagnetica il giorno dopo


SpaceX sta per perdere fino a 40 nuovissimi satelliti internet Starlink a causa di una tempesta geomagnetica che si è verificata solo un giorno dopo il lancio della flotta, la scorsa settimana.

Giovedì 3 febbraio un razzo SpaceX Falcon 9 ha lanciato 49 satelliti Starlink dallo storico Pad 39A della NASA del Kennedy Space Center in Florida. Il giorno dopo, una tempesta geomagnetica ha leggermente aumentato la densità dell’atmosfera, aumentando la resistenza sui satelliti e condannandone la maggior parte.

“L’analisi preliminare mostra che l’aumento della resistenza alle basse quote ha impedito ai satelliti di lasciare la modalità di sicurezza per iniziare le manovre di innalzamento dell’orbita e fino a 40 satelliti rientreranno o sono già rientrati nell’atmosfera terrestre,” ha spiegato SpaceX ieri in un aggiornamento martedì.


Le tempeste geomagnetiche si verificano quando intenso vento solare vicino alla Terra genera correnti in movimento nella magnetosfera terrestre, secondo lo Space Weather Prediction Center, che è gestito dalla National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti. Questa interazione può riscaldare l’atmosfera superiore della Terra e aumentare la densità atmosferica abbastanza in alto sopra il pianeta da influenzare i satelliti in orbite basse come il nuovo sistema Starlink di SpaceX. La tempesta geomagnetica di venerdì è arrivata sulla scia di un’eruzione solare del 30 gennaio che ha inviato un’ondata di particelle cariche verso la Terra, che ha poi raggiunto il nostro pianeta 2 febbraio.

I 49 satelliti lanciati da SpaceX la scorsa settimana sono stati schierati in un’orbita iniziale che sfiorava i 210 km sopra la Terra nel suo punto più basso. SpaceX ha affermato che rilascia intenzionalmente gruppi di satelliti Starlink in un’orbita bassa in modo che possano essere smaltiti rapidamente in caso di guasto subito dopo il lancio. Proprio questo piano, si è scoperto, ha reso la flotta vulnerabile alla tempesta geomagnetica di venerdì.

“In effetti, il GPS a bordo suggerisce che la velocità di escalation e la gravità della tempesta hanno causato un aumento della resistenza atmosferica fino al 50% in più rispetto ai lanci precedenti,” ha scritto SpaceX nel suo aggiornamento. I satelliti sono stati quindi posti in una “modalità sicura” protettiva e hanno ricevuto il comando di volare di taglio “come un foglio di carta” per ridurre al minimo gli effetti di trascinamento mentre la società ha lavorato con la US Space Force e la società LeoLabs per seguirli con radar a terra, ha aggiunto l’azienda.

Per la maggior parte dei nuovi satelliti Starlink, la resistenza è stata eccessiva: bloccati nella loro modalità sicura, è stato previsto che circa 40 di questi sono destinati a cadere dall’orbita come detriti spaziali, pochi giorni dopo il lancio.

“I satelliti in deorbitazione non comportano alcun rischio di collisione con altri satelliti e, come previsto, svaniscono al rientro atmosferico, il che significa che non vengono creati detriti orbitali e nessuna parte del satellite colpisce il suolo,” ha scritto SpaceX. “Questa situazione unica dimostra quanto il team di Starlink ha fatto per garantire che il sistema sia all’avanguardia nella mitigazione dei detriti in orbita“.


Il lancio di Starlink di SpaceX della scorsa settimana, chiamato missione Starlink 4-7, è stato il 3° volo Starlink della compagnia del 2022. I 49 satelliti a bordo avrebbero dovuto unirsi a più di 1.800 altri satelliti Starlink attualmente in orbita. La missione è stata il 3° lancio di SpaceX in 4 giorni, dopo la partenza del satellite italiano per l’osservazione della Terra avvenuto il 31 gennaio e un altro lancio per il National Reconnaissance Office degli Stati Uniti il ​​2 febbraio.

Dal 2019 SpaceX ha lanciato flotte di satelliti Starlink, a volte fino a 60 alla volta, per costruire una megacostellazione in orbita che potrebbe contare fino a 42mila satelliti un giorno. Il progetto ha lo scopo di fornire accesso a internet ad alta velocità ovunque sulla Terra, soprattutto in aree remote.
Il progetto Starlink è stato oggetto di critiche da parte degli astronomi a causa dell’impatto della megacostellazione sulle osservazioni astronomiche, poiché l’alto numero di satelliti che attraversano il cielo notturno interferisce col lavoro dei telecopi. Da allora, SpaceX ha lavorato per limitare la visibilità dei satelliti Starlink, per ridurre il loro impatto sulla comunità astronomica.


https://www.meteoweb.eu/2022/02/una-tem ... k/1761963/


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MessaggioInviato: 10/02/2022, 14:46 
Lungimiranti gli esperto ni del buon Elon haahhahaahhah



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MessaggioInviato: 10/02/2022, 17:00 
Sul web girano voci che questi satelliti siano stati distrutti da qualche arma, visto la situazione di questi giorni non è da scartare come idea

viewtopic.php?f=8&t=21342


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MessaggioInviato: 10/02/2022, 19:41 
Che stiano tentando di "raddrizzarlo"?


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MessaggioInviato: 14/03/2022, 21:09 
“Crepa” nel campo magnetico terrestre scatena tempesta classe G2: “il cielo è esploso” | FOTO
Una grande "crepa" si è aperta nel campo magnetico terrestre, una delle più grandi degli ultimi anni: in corso tempesta geomagnetica G2

Immagine

Ieri, 13 marzo, per circa un’ora, una grande “crepa” si è aperta nel campo magnetico terrestre, una delle più grandi degli ultimi anni: il vento solare si è riversato attraverso questa apertura, aggiungendo la sua energia a quella dell’espulsione di massa coronale (CME) che ha colpito la Terra all’inizio della giornata.
Un’esplosione di aurore ha colorato i cieli ad alta latitudine, e continuerà a farlo anche nelle prossime ore.


https://www.meteoweb.eu/2022/03/crepa-n ... 2/1773203/


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