Approvato il primo vaccino al mondo per le api da miele
Le larve delle api da miele possono essere immunizzate contro la peste americana mediante vaccinazione orale: gli Stati Uniti sono stati il ​​primo Paese a concedere l'approvazione per questo vaccino


Le api sono tra le creature più importanti di questo pianeta. Sono impollinatori indispensabili e importanti per l’intero ecosistema. Dopotutto, le api impollinano circa l’80% dei nostri raccolti e delle piante selvatiche. La maggior parte del lavoro viene svolto dalle indaffarate api mellifere. Un futuro senza api avrebbe conseguenze devastanti per l’uomo. L’impollinazione da parte delle api da miele è una parte importante della nostra filiera alimentare e quindi essenziale per garantire rese elevate delle colture. Sfortunatamente, le api sono minacciate da una varietà di agenti patogeni, come la peste americana.

La peste americana uccide ogni anno colonie di api. La malattia infettiva causata dai batteri colpisce le larve e le fa marcire nel favo. La peste americana è stata documentata e diffusa in tutti i continenti in cui si trova l’ape mellifera occidentale. Il modo più efficace per combattere la peste è bruciare la colonia infetta, non un’opzione sostenibile.

L’azienda di biotecnologie Dalan Animal Health, invece, ha ora sviluppato il primo vaccino al mondo per le api. Gli Stati Uniti sono stati il ​​primo Paese al mondo ad approvare il vaccino. In una certa misura, la preparazione è una vaccinazione orale. Il vaccino si basa su frammenti uccisi del batterio responsabile Paenibacillus larvae. I frammenti uccisi del batterio vengono mescolati alla pappa reale utilizzata per allevare l’ape regina: i frammenti sono depositati nelle sue ovaie. Le larve in via di sviluppo che entrano in contatto con il vaccino sono immuni quando si schiudono.

Il vaccino, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è OGM e può essere utilizzato in agricoltura biologica. L’efficacia della “vaccinazione della rondine” è stata testata su 30 api dall’Università di Graz per conto di Dalan Animal Health di Atene.

Stati Uniti: eccezionale moria di api, persa la metà degli alveari
Negli Stati Uniti, si sta riscontrando una grande moria di api, gli apicoltori stanno cercando di ricorrere a tecniche costose, ma è persa la metà degli alveari



Negli Stati Uniti, nell’ultimo anno, gli apicoltori hanno perso metà degli alveari. Le cause di questo disastro ambientale sono i parassiti e il cambiamento climatico, lo dimostra una ricerca condotta dalle università del Maryland e di Auburn. Negli Stati Uniti è in corso una cospicua moria d’api. Le api sono una specie fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi, dall’impollinazione dipende gran parte delle reti alimentari terrestri e alla produzione alimentare.

Gli apicoltori per cercare di trovare una soluzione, stanno usando tecniche particolarmente costose, come l’acquisto di nuove api regine e la costruzione di nuove arnie. Così le perdite non sono state più ingenti. Secondo gli esperti, la moria è dovuta a infezioni parassitarie, pesticidi e cambiamento climatico.