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Ma il capolavoro avviene con il fatto che gli scienziati atei di eclisseforum

citino uno studio di sicuro valore scientifico esaustivo ,


Autore : Vittorio Messori

Ipotesi su Gesù


http://gesudinazaret.ilcannocchiale.it/?TAG=nazareth


Estrapolo alcune gemme :


Cita:
Spiace che, malgrado quel marmo di Cesarea sia esposto da anni al museo archeologico di Gerusalemme [attualmente, conservata in un Museo nei pressi di Cesarea di proprieta dell' Autorità Israeliana per le Antichità, nota di redazione-gesustorico.it], si susseguono ancora interpretazioni che lo ignorano. Un difetto d'informazione che dà un sapore quasi comico alle molte pagine sui "significati mitologici dei termini Nazareth e Nazareno" che ancora si pubblicano gabellandole per scientifiche.

Cita:
Mentre si scrivevano queste righe, da 12 anni la lapide del III secolo a.C. con l'iscrizione Nazareth era esposta in una vetrinetta di un museo della Repubblica di Israele.





III SECOLO A. C !!!!!!!!!!!!!!!!!!???????????????????????????????

Ma questo è un clamoroso scivolone di Messori già evidenziato da anni , dagli stessi studiosi

vicini al Cristianesimo , come lo stimatissimo Hard Rain

http://digilander.libero.it/Hard_Rain/Nazaret.htm


la lapide , casomai è del III SECOLO D.C. !!!


Ma gli scienziati atei dieclisseforum ritengono Messori Vittorio come fonte primaria et inoppugnabile







[:141] [:141] [:141] [:140] [:85] [:80] [:57] [:32] [:32] [:32] [:32] [:32] [:32] [:32]


E' la serena indifferenza del pensiero scientifico tanto decantata dal Geymonat ....



..... Ovvero della morte cerebrale .


"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""


Allora, non c'è niente di male a essere dei Credenti Cattolici ,

ma presentarsi come scienziati atei per fare debunking

fa veramente guttalax ( spread )



zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 09/05/2012, 16:57 
http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni ... ref=search


Sicari, freak e corruzione

il lato nascosto dell'economia


Escono anche le tesi sconvolgenti dell'eretico Levitt
e un saggio su quanto incide la tangente in un sistema sano

di DARIO OLIVERO




PENTITO

Se ciò che scrive è tutto vero - e purtroppo lo è - John Perkins è il primo pentito storico dell'economia della globalizzazione. Un don Masino Buscetta che conosce regole e meccanismi. Come ogni pentito, Perkins ha avuto un ruolo di primo piano nell'organizzazione, era quello che si dice un sicario dell'economia. Funziona così: lui come tanti altri lavorano per grosse compagnie (tipo Halliburton per intenderci); vengono mandati in un paese del terzo mondo per convincere il governante di turno a servirsi di prestiti e fondi di isitituzioni come Banca mondiale e Fmi.

Fondi che vengono garantiti grazie alle straordinarie (e per nulla veritiere) previsioni di crescita economica di quel paese stilate dagli stessi sicari. I fondi verranno utilizzati per pagare servizi e infrastrutture commissionati (fa parte del contratto) a imprese Usa. Il governo di quel paese non sa o non gli importa che quei debiti non riuscirà mai a pagarli perché le stime sulla sua crescita sono folli. E quindi diventerà un eterno debitore degli Usa. Cioe, per dirla in altri termini, una colonia dell'impero.

Se i sicari falliscono, se il governante si dimostra più ostico del previsto (vedi Allende o Torrijos o Roldos), entrano in scena gli sciacalli e i governanti fanno una brutta fine. Se falliscono anche quelli, migliaia di giovani americani vengono mandati a combattere in un paese lontano. Chiaro? Nelle pagine di Confessioni di un sicario dell'economia (tr. it G. Lupi, Minimum fax, 15 euro) ci sono i racconti di tutto il lavoro sporco fatto da Perkins, tutti i grandi personaggi che ha incontrato da Graham Greene a presidenti dell'America Latina che erano la speranza per il loro popolo oppure uomini di pezza iraniani messi lì e poi travolti dalla furia della rivoluzione. E c'è il durissimo conflitto con la sua coscienza che lo ha portato a mollare tutto e a scrivere questo libro dopo, dice, aver rinunciato più volte per minacce o bustarelle.



Quando il libro uscì negli Usa sollevò un putiferio e si cercò di delegittimare in tutti i modi l'autore. Non perché ci sia un complotto contro la verità, o una cospirazione per mantenere lo status quo, ma semplicemente perché il sistema siamo noi e sentendoci in parte responsabili non riusciamo a sputare nel piatto in cui mangiamo.


ESSERE FREAK

La morale rappresenta il modo in cui si vorrebbe vedere girare il mondo, mentre l'economia rappresenta il modo in cui esso gira davvero. E' una massima che ogni uomo di buon senso sa essere vera e scolpita nel cuore umano. Ma come gira l'economia e attraverso quali cause e conseguenze determina il mondo è questione aperta. Così aperta che leggendo Freakonomics di Steve D. Levitt e Stephen J. Dubner (tr. it. A. Mazza, Sperling & Kupfer, 17) si prova uno strano senso di soddisfazione a pensare che il primo (l'economista, l'altro è un giornalista) sia stato riconosciuto come migliore giovane economista degli Stati Uniti nonostante quello che scrive. Non ci sono numeri, non ci sono grafici, non ci sono variabili macroeconomiche.

Ci sono intuizioni così geniali che ormai anche Cia e Fbi si rivolgono a Levitt per avere consigli. Qualche esempio: perché la criminalità negli Usa è crollata a metà degli anni Novanta? Per le politiche di controllo delle armi? Per un lungo lavoro di educazione sociale? No: per Levitt la causa è una sentenza della Corte suprema del 1973 che lagalizzò l'aborto e consentì a molte future madri di potenziali figli del degrado di scegliere altrimenti.

Altri esempi: è proprio vero che per vincere le elezioni ci vogliono tutti quei soldi? E sono davvero così tanti visto che negli Stati Uniti la stessa somma viene impiegata all'anno per la gomma da masticare? Perché il Ku Klux Klan ha a che fare con gli agenti immobiliari? Perché gli insegnanti americani barano come i lottatori si sumo giapponesi? Perché gli spacciatori, pur incredibilmente ricchi, vivono quasi tutti ancora con i genitori? Fanno più morti o feriti le pistole o le piscine? Quando avrete finito di leggere questo libro avrete imparato la regola più importante per ragionare, quella che i gesuiti conoscono bene da secoli: se trovi una relazione tra due cose che nessuno riesce a cogliere, avrai vantaggi inimmaginabili.


QUALE CAPITALISMO

In un libro fondamentale uscito nel 2003 Guido Rossi aveva bollato il capitalismo come malato di un conflitto epidemico. Dimostrava che il conflitto di interessi che permea gran parte degli attori del mercato è diventato quasi una struttura portante del sitema economico. Il padre dell'antitrust italiano ora aggiunge un altro elemento a quelle analisi.

Nel libro Capitalismo opaco curato da Federico Rampini, corrispondente da Pechino di Repubblica (Laterza, 10), sono raccolte una serie di interviste e interventi apparsi su Repubblica (oltre a un inedito del 2005) che coprono quasi un decennio. In questo arco di tempo Rossi analizza i cambiamenti che sono avvenuti nel nostro Paese, da quando i distretti industriali ancora vivi e pulsanti dei primi anni Novanta venivano citati ad esempio da Bill Clinton alla trasformazione della classe imprenditoriale italiana in una casta che ha preferito non rischiare e gettarsi sulla rendita da tariffa nelle telecomunicazioni, nelle autostrade, nell'energia trasformandosi da capitani di industria in gabellieri monopolisti. Dal diffuso antieuropeismo spacciato per dottrina economica quando altro non era che scudo per mantenere in piedi privilegi e rendite di poteri consolidati fino al crollo di ogni idea di sanzione e istituzione check and balance per evitare gli scandali finanziari che hanno colpito anche il nostro paese.


TANGENTI


La corruzione costa si intitola il saggio di Marco Arnone ed Eleni Iliopulos (Vita e pensiero, 20). Costa in termini di democrazia, di convivenza civile, di dispersione di energia economica. Ha effetti nefasti sulle scelte di politica del welfare, consolida gruppi di potere criminale, devia dal corso naturale decisioni di politica economica che dovrebbero essere orientate al bene comune, incide sulla qualità della vita e incide sul livello di coesione di un paese. Tutte cose che si conoscono in linea di principio. Ma quanto costa la corruzione? Quanto incide nei campi appena elencati? E' possibile calcolarlo in modo scientifico? Sì, è possibile se due ricercatori si prendono il mal di pancia di trovare i dati generali, incrociarli con rilevazioni empiriche, calcolare indicatori economici che prima non esistevano, osservare che molti dei luoghi comuni legati alla corruzione sono quasi ridicoli come la maggior persenza del pubblico nel mercato che favorirebbe la tangente, cosa assolutamente smentita dall'esempio dei paesi scandinavi.

I due autori analizzando uno spettro di 150 paesi e con un'attenzione particolare all'Italia che mostra, come ricorda la nostra storia recente, che il tasso endemico di corruzione sia dettato da fattori che ci rendono simili più a un paese in via di sviluppo che a uno del G7: basso livello di istruzione, bassi investimenti pubblici nella ricerca, istituzioni deboli, classe dirigente e pubblica amministrazione poco formata, lentezza della giustizia. Un ambiente ideale.



LEADER

Ci sono almeno due luoghi comuni che bisogna abbattere quando si parla di leader: che per esserlo occorrano doti naturali (ovvio che è meglio averle) e che il suo ruolo elimini totalmente le capacità critiche e razionali di chi lo segue. Questo si comprende leggendo Leadership di Agostino La Bella (Apogeo, 22). E' un manuale che dovrebbe leggere chiunque occupi una posizione di responsabilità. E non tanto per la serie di consigli pratici di problem solving disseminati nel libro ma perché si può ritrovare una concezione positiva del comando e anche dell'essere comandati.

Se il leader riesce a governare le situazioni difficili, a tenere a bada l'ansia, a prendere le decisioni in momenti sereni e non guidato dalla pancia, se sa imparare l'empatia e resistere alla pressione, allora chi lavora per lui si sentirà parte di una squadra. Non è vero che per comandare bisogna seguire soltanto i consigli pratici di Sun Tze o von Clausewitz. O meglio, bisogna seguirli, ma per rivolgerli soprattutto contro se stessi. E' la sfida della responsabilità e fortuna che ci sono manuali anche per questo.

(3 novembre 2005)



http://www.minimumfax.com/libri/scheda_libro/401

http://www.liberamenteservo.it/download ... onomia.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/Confession ... l'economia


Ultima modifica di barionu il 09/05/2012, 17:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/05/2012, 17:15 
L' ESPERIMENTO MILGRAM


http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_Milgram

http://www.einaudi.it/libri/libro/stanl ... 8880616553

http://angolo-psicologia.blogspot.it/20 ... dismo.html


Ultima modifica di barionu il 09/05/2012, 17:22, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/07/2012, 00:47 
TECNICHE DI DEBUNKING SUL NET






Maurizio Baiata, 17 Luglio 2012

Striscia il Web-Debunking

Di Maurizio Baiata

Si insinuano ovunque, poliedrici, pretenziosi e arroganti, credendo di poter affrontare ogni mistero con rigore scientifico, di risolverlo con razionale chiarezza sospinti dalla cristallina missione di spiegare a noi, che a parer loro viviamo nell’ignoranza, quei fenomeni che riteniamo incomprensibili.

Sono i rappresentanti della nuova generazione di “debunkers”, demolitori d’ufficio che, schermati dietro identità virtuali, imperversano sui campi di ricerca del mistero, in primis il paranormale e l’ufologia e soprattutto su Internet.

Ormai da anni preda di una paralisi ideologica che l’ha disancorata dalla sua primaria funzione di contro-informazione (come invece sembra crescere nel regno della paleo-archeologia alternativa, degli studi sugli antichi astronauti e soprattutto della ricerca delle vere origini dell’uomo, individuabili ben lontano sia dall’Evoluzionismo sia dal Creazionismo e per questo discipline antitetiche rispetto alla scienza consolidata e alle religioni occidentali dogmatiche) l’ufologia tradizionale è incapace di mantenere il passo. Non riesce più a rapportarsi con il dilagare dei fenomeni e quindi si abbarbica a stilemi consolidati e narcotizzanti, né è in grado di esprimersi sulla loro realtà attraverso i nuovi (si fa per dire) sistemi di comunicazione, né incide (ma in passato lo ha fatto) sul piano delle espressioni sociali, psicologiche e religiose che derivano dalla presa di coscienza collettiva dell’esistenza del fenomeno UFO/Alieni.

Quell’Ufologia tradizionale, non solo subdolamente compromessa con i sistemi del potere ufficiale, per i quali tutto questo non deve esistere, ma che arriva persino a dichiarare di essere in possesso di prove inconfutabili e tanto pericolose e devastanti da non poter essere portate alla luce. Un po’ come è stato fatto con il caso Amicizia/Friendship, per il quale si è dovuto attendere tre decenni prima che se ne parlasse proprio qui in Italia, dove tutto sarebbe avvenuto.

Devo peraltro congratularmi con il presidente del Cun Vladimiro Bibolotti, per aver scritto quanto segue su un blog del quotidiano on line “Il Fatto”: “In un mondo come quello del web, e ora con il web 2.0, che ha contribuito all’inquinamento dei dati e ricco di sensazionalismo, dilettantismo e molta fantasia, occorre poter veicolare materiali che hanno un valore storico documentale e verificabile, a testimonianza che se qualcosa viene studiato da apparati di intelligence e militari, il fenomeno rappresenta una realtà che va studiata senza pregiudizi di sorta”.

I nuovi debunkers

Dunque, per i vertici di questa associazione deve essere sottinteso che, se il fenomeno UFO viene studiato da apparati dei servizi segreti, allora le persone normali, che compongono “at large” la comunità ufologica italiana, sono anch’esse intitolate a studiarlo. Inoltre, da quanto appena riportato va anche letto un monito agli ufonauti del web, “lasciate ogni speranza, o voi che entrate”.

Ergo, si sono accorti che la vera ufologia ormai si fa altrove, si fa sul web e corrono ai ripari. Per questo, siccome tanti sono i galli a cantare nel pollaio, internet è divenuta il terreno di caccia dei franchi tiratori deputati ad arrestare la grande onda della moderna ufologia indipendente. Ovvero, se non impedire, almeno ostacolare il flusso del Disclosure.

Hanno un target facile. Seminare scompiglio. Attraverso schermaglie interminabili che si traducono in inutili perdite di tempo e soprattutto dispendio di energie che andrebbero meglio spese altrimenti. Un target facile, perché invariabilmente ogni loro intervento prende di mira casi divulgati attraverso Youtube, in primis filmati evidentemente taroccati e/o fasulli e/o notizie che vengono postate in siti, portali e forum, senza alcun criterio di analisi e/o di controlli preliminari. Cioè si diffonde di tutto, stile salsa suicidio. In men che non si dica intervengono loro, i nuovi debunkers, che spiegano il mistero, rinvenendo qua e là le prove del falso.

Un giochetto da ragazzi che, però prevede e impone di passare lunghe ore al computer, magari anche notti insonni, per postare prima possibile la soluzione al manifestarsi del fenomeno più o meno anomalo. Ultimo in ordine di “post”, il video di uno strepitosamente assurdo attacco alieno a Fort Worth! Risolto il mistero ed essendosi guadagnata la fiducia di tanti utenti che non vogliono passare per sprovveduti, si può agevolmente passare alla demolizione sistematica di casi molto più importanti.

A vederla superficialmente, questi signori parrebbero emuli del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) quando cercano di sbullonare l’esistenza degli UFO e degli alieni dai suoi cardini storici, dalle evidenze e, soprattutto, proprio dall’assenza di tali evidenze che, a mio avviso, rappresenta l’indizio più chiaro della loro esistenza.

Come accennato, il loro terreno di caccia favorito sono i Forum, ma anche su Facebook si radunano come mosche dispettose e rissaiole. Loro, ovunque tu sia, cercheranno di importi la spiegazione razionale del fenomeno di cui si dibatte, in primis in base al “principio di Occam”.

Prendo in prestito la definizione che del Rasoio di Occam dà Massimo Mazzucco nel suo sito http://www.luogocomune.net: Il “Rasoio di Occam” – dal nome del francescano che lo formulò – è il principio secondo il quale la spiegazione più semplice di un problema è, con tutta probabilità, quella che corrisponde più da vicino alla realtà dei fatti, e viene normalmente invocato nelle argomentazioni più complesse, dove spesso si rischia di perdere di vista l’oggetto stesso della discussione.

La strategia del discredito

In pratica, la lama affilatissima di questo rasoio consentirebbe di distinguere il vero dal falso in ogni occasione e di evitare il mare di bufale nel quale stai affogando, UFO e Alieni compresi. Se le rasoiate non bastano, davanti alla mala parata, i debunkers passano all’insulto.

Potremmo fare esempi a decine di casi famosi sui quali i nuovi debunkers si sono accaniti di recente. Si va da Roswell 1947 (palloni sonda, manichini, testimoni bugiardi e le responsabilità degli ufologi che ci hanno fatto i soldi su scrivendo libri e realizzando documentari) a Campeche 2004 (emissioni di gas da piattaforme petrolifere e un equipaggio della polizia militare che in volo ha scambiato lucciole per lanterne); da Phoenix 1997 (flares e allucinazione di massa), sino al Belgio 1990 (un’ondata di avvistamenti implicante l’intervento di forze NATO impegnate a inseguire bersagli che, in realtà, erano prototipi segreti americani) e così via. Tutte frottole, allucinazioni, erronee interpretazioni e, nel peggio del peggio, falsi architettati per fare i soldi con i libri, i documentari, gli articoli etc. etc.

Per non parlare delle abduction. Già ben pochi, in nome del proprio quieto vivere, ufologi tradizionali sono disponibili a operare in questo campo per cui le fila di ricercatori seri e qualificati risultano piuttosto sguarnite. Difficile difendersi dagli attacchi dei denigratori ultrascettici.

Valga ad esempio la campagna di debunking massivo operata nei confronti del caso dei coniugi Betty e Barney Hill. In Italia si è sostenuto che ad occuparsene non siano mai stati scienziati o esperti degni di nota, mentre in realtà risale al 2007 lo studio più aggiornato e completo sul caso Hill, il libro “Captured! The Betty and Barney Hill UFO Experience” di Stanton Friedman e Kathleen Marden, nel quale tutte le insinuazioni sulla fragilità delle prove, l’inconsistenza testimoniale e ovviamente le accuse rivolte agli stessi protagonisti di aver architettato tutto solo per ottenerne fama e profitti economici, vengono confutate e demolite del tutto. Se questo non venisse da un fisico nucleare quale Friedman, sinceramente non saprei a quale altro santo si debbano rivolgere i debunkers nostrani per unirsi al codazzo dei loro colleghi d’oltreoceano.

Per quanto riguarda l’Italia, sotto pressione da tempo è stato posto Pier Fortunato Zanfretta. Anche il caso del metronotte ligure va smontato. Seppure qualcosa gli capitò davvero, in quanto le testimonianze collaterali provengono da forze dell’ordine, dopo si sarebbe inventato tutto, per bisogno. Nel corso degli anni, il povero Piero avrebbe quindi abbellito la sua storia, alimentandola con fatti indimostrabili e risibili che rendono tutta la sua testimonianza inattendibile. Non solo, ma anche sulla figura dello psicoanalista Mauro Moretti che per primo sottopose Zanfretta a ipnosi regressiva si fanno aleggiare inquietanti ombre che qui non mi va neppure di menzionare. Comunque, basti un passaggio tratto da una discussione in un forum fra i più seguiti, a proposito di Zanfretta. L’utente scrive: “Ci tengo a precisare che non sto cercando di sbertulare o ridurre di principio questo caso ad una mera costruzione, perchè, anzi, lo trovo molto interessante. È proprio per questo che cerco di metterlo alla prova con gli attacchi più diretti”. Strano che, professandosi inquirente dalle miti intenzioni, avveduto e prudente, l’utente minacci attacchi diretti via internet a un qualcuno che non può difendersi perché non frequenta quel forum, o persino non sa usare internet. Un comportamento, questo, che trovo indegno. Chi abbia seguito le sorti dell’Ufologia Italiana sa molto bene di cosa stiamo parlando. Tutto questo però merita una riflessione, alla quale mi permetto di agganciare un’ipotesi. Ciò che sta accadendo su internet in questo periodo non è casuale.

Ritengo sia in atto una strategia del discredito a largo raggio, programmata e mirata a debellare il sempre più forte e nutrito fronte dell’Ufologia Indipendente, quella non inquadrabile sotto l’egida di un “quid” associazionistico e per questo quanto mai pericolosa.

Il gioco è scoperto, anche se le pedine sono invisibili. Setacciano il campo, individuano il bersaglio, lo colpiscono a ripetizione e da più direzioni a fuoco incrociato lo riducono in stato catatonico. Sinché quello, alla fine, si defila o entra in crisi psicotica e inizia a vaneggiare e straparlare. Appare troppo ben coordinata e sin troppo puntuale questa strategia… Sarà solo un mio parere, ma costoro agiscono in gruppo e non sono goliardi buontemponi. Rappresentano un gruppo di guastatori organizzati che, pur apparendo fatto di singoli personaggi fra loro scollegati, agiscono grazie a una regia occulta che li coordina e consente loro di piazzare cariche alla nitroglicerina nelle infrastrutture della Nuova Ufologia, quella indipendente, che vive e si esprime su Internet e se ne frega delle regole del gioco.
Fonte:http://mauriziobaiata.net/2012/07/17/striscia-il-web-debunking-la-caccia-alle-streghe-dellufologia-indipendente/#more-902
L'articolo è apparso sul numero 41 (Marzo 2012) del mensile “X Times”.



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MessaggioInviato: 04/05/2013, 01:09 

RICCARDO IACONA PRESA DIRETTA :

CEMENTO


in onda il 12 febbraio 2012


http://www.presadiretta.rai.it/dl/porta ... 00861.html


LE CONSEGUENZE DEL CEMENTO




http://www.youtube.com/watch?v=I778_lSnZes



IL LIBRO di Luca Martinelli

http://www.amazon.it/s/?ie=UTF8&keyword ... p0rtxlsl_b



SALVIAMO IL PAESAGGIO FORUM



http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/


questo per la preparazione del topic,

Perchè il botolo di arcore non vuole l' IMU ?


sul fratello del nano l' immobiliarista Paolo:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... io/311798/

http://www.berluscastop.it/_und/silvio_it2.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_immobiliare



A breve .




zio ot


Ultima modifica di barionu il 04/05/2013, 01:41, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/05/2013, 16:06 

Casa, in Italia costa in media 2.700 euro al mq


La crisi del mattone non ha colpito Parigi, dove le case costano sempre di più: in media oltre 8 mila euro al metro quadrato.
In Germania invece si risparmia, e parecchio: le abitazioni vengono, in media, 1.300 euro, meno della metà che in Italia (2.700 euro al metro quadrato). Ad affermarlo è uno studio Deloitte sul mercato immobiliare in Europa

IN UNGHERIA PREZZI IN CALO DEL 23%. Secondo la ricerca, la Francia è stato il Paese dove nel 2011 si è registrato il maggiore aumento dei prezzi (+6,2%), seguita dalla Germania (+4%) e dall'Austria (+3,1%). Continua invece il calo in Spagna (-5,6%) e in Italia (-1,8%), mentre i prezzi crollano in Ungheria (-23%).

In Italia le città più care, senza troppe sorprese, sono risultate Milano e Roma, con un prezzo medio di circa 4 mila euro al metro quadrato, con quotazioni quasi il 50% superiori rispetto alla media dell'intero Paese. Torino invece si colloca al di sotto della media nazionale con una media di poco più di 2.400 euro

Non si ferma la costruzione di nuove case in Italia


A Torino, un abitante su tre vive l’emergenza casa.
.
Dallo studio è emerso che in Italia non si ferma la costruzione di nuovi alloggi.


Dal 2008 al 2011 è stato il Paese europeo che ha assistito al più consistente aumento del numero di abitazioni realizzate ogni 1.000 cittadini: erano 2,1 ogni 1.000 abitanti le case costruite nel 2008, sono state quasi il doppio (4,1 per 1.000 abitanti) nel 2011.
L'Italia poi è il Paese dove il trend di nuove costruzioni è stato in maggiore aumento.

La Spagna invece ha frenato sulla creazione di nuove case con lo scoppio della bolla immobiliare, anche se rimane nettamente sopra la media europea: nel 2008 costruiva 2,5 volte in più della media Ue a 27, nel 2011 l'indice rimane di quasi il doppio rispetto all'Europa.


IN ITALIA RAPPORTO MUTUO-PIL AL 22%. Secondo i dati Deloitte gli italiani infine non si sono indebitati troppo per l'acquisto della casa. La media del rapporto tra indebitamento per comprare l'appartamento e il Pil in Europa è del 52% con punte superiori al 100% in Olanda e Danimarca, mentre l'Italia si trova negli ultimi posti della classifica, con un rapporto mutui-Pil del 22%.


http://www.lettera43.it/economia/macro/ ... 554271.htm



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MessaggioInviato: 21/05/2013, 00:47 
Cita:
barionu ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:


La Disinformazione in 10 lezioni
(dal "Manuale di disinformazione", Ed. Castelvecchi 1995)
di Bruno Ballardini

http://docs.google.com/gview?a=v&q=cach ... wTGI3dJm8A


Da leggere... [:3]


OTTTIMO LINK TTE !!!!!! [8D] [;)] [:D]



METTO QUI IN PDF L' INCIPIT ANTICO DI QUESTO TOPIC


http://www.ufoforum.it/downloads/TOPIC_ ... azione.pdf



ZIO OT



cip di richiamo .


zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 01/06/2013, 15:26 
ERA IL 2007 ,


guardate cosa scrissi nel vecchio forum ,

per fortuna abbiamo salvato il topic ...


http://www.ufoforum.it/downloads/TOPIC_ ... azione.pdf



.....ESISTE UNA SEZIONE , dell'Intelligence che si occupa

esclusivamente di disinformazione.


Questa sezione opera nel settore comunicazione : i media,
i giornali, e in ogni forum di discussione,
in particolare su Internet.



Questo perchè ogni notizia che abbia un carattere potenzialmente pericoloso, volto ad attivare e
focalizzare l'attenzione de
l'opinione pubblica,


può diventare un vettore politico di manipolazione e di
orientamento verso una direzione non controllabile. ( A )



Stupisce , in questo senso, che le notizie giudicate più pericolose,
non siano quelle di cronaca : guerre, rivolte , stragi etc,
ma notizie che implicano un possibile diverso orientamento
ideologico, ad esempio la scoperta di un Vangelo Apocrifo,
o di un reperto archeologico non classificabile.



Infatti la " manipolazione politica " di informazioni che possano
determinare o non determinare un possibile orientamento del credo ideologico, quindi di usi e
costumi, quindi di fattori economici e monetari,
è " in toto " orchestrata dalle " mani forti "
con tutti gli strumenti dell'informazione.



A questa attività di disinformazione sono preposti soggetti
con vari gradi di intervento.

La notizia giudicata " pericolosa " può apparire sui giornali,
in Tv, alla radio; ma quella giudicata più pericolosa viaggia su Internet,
ovviamente il vettore che presenta l'interscambio e interazione
più elevato.



E qui è molto interessante vedere che la procedura d'intervento prevede un'azione non frontale,
ma di sottile manipolazione: voglio farvi un esempio,


se salta fuori che un noto scienziato, o un personaggio di forte " audience " rilascia un intervista dove
afferma, contestualmente a dati
effettivamente nuovi e originali,

ritenere impossibile la costruzione di un determinato monumento antico, in quel periodostorico
lontano, con quei mezzi limitati etc...,



il debunker interviene creando un plausibile ed accettabile
" corpus " di elementi storico/tecnici
volto a " normalizzare " la notizia potenzialmente esplosiva.



In questo caso si tratta di un " corpus "edificato su dati
assolutamente inesatti e falsati,
ma che creano una " maschera " sufficiente a far


CADERE IN VERTICALE IL LIVELLO DI ATTENZIONE :


infatti solo un esperto specializzato, o altamente specializzato
può vedere il " difetto " nascosto,
il dato " non corretto " per cui tutto il " corpus "
cade come un coccio.


LA CADUTA VERTICALE DEL LIVELLO D'ATTENZIONE È INDISPENSABILE.


Deve essere rapidissima, onde non si possa formare quella massa chiamata " Punto critico " ( sta
parlando del " Punto critico " di Milgram ? zio ot ),
che una volta raggiunto faccia esplodere il " fenomeno notizia "
in modo incontrollabile.


Per questo, i debunker arrivano nei forum attrezzati
con un ampio ARCHIVIO DATABASE DI " Corpus ",


GIÀ FORMATI, ADATTABILI, AGGIORNATI, E DI PRONTO UTILIZZO...
... E ANCHE LA RAPIDITÀ D'INTERVENTO È ESSENZIALE,


come è essenziale costringere gli interlocutori sostenitori ad
un dialogo serrato,
per impedirgli un'analisi oculata, e condurli a deragliare
e desistere velocemente :





QUANDO POI ARRIVASSE UNA REPLICA,
che rilancia la " notizia esplosiva ",
questa risulterà un petardo nell'acqua :
infatti, a questo punto,


l'opinione pubblica ( Il Cliente Finale ! zio ot )
LA SCARTA COME NOTIZIA VECCHIA, datata, e già screditata,
senza possibilità d'appello. ( B )
Vi dico questo ,



cari ascoltatori, per ribadirvi che l'Intelligence
non vuole uno scontro frontale.....


Questo interessante stralcio viene dal book in allegato
ai video della trasmissione WAR SECRET di Forsyth,
prima trasmessa alla BBC e poi su History Channel,
la cosa più interessante è che tutto il brano che va da ( A ) a ( B ),
non compare in Tv.



A TUTTO IL FORUM,
SU QUESTO STRALCIO ABBIA MATERIALE DI DISCUSSIONE E DI
AMPLIAMENTO,
mi rivolgo in particolare TTE, PODOCITI, E MAURO, PER
UN 'ADEGUATA CACCIA AI LINK,
io continuo, al solito con " i libri impossibili "



lo zio otelma



zio ot [;)]



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Cita:
il debunker interviene creando un plausibile ed accettabile
" corpus " di elementi storico/tecnici
volto a " normalizzare " la notizia potenzialmente esplosiva.



In questo caso si tratta di un " corpus "edificato su dati
assolutamente inesatti e falsati,
ma che creano una " maschera " sufficiente a far


CADERE IN VERTICALE IL LIVELLO DI ATTENZIONE :


infatti solo un esperto specializzato, o altamente specializzato
può vedere il " difetto " nascosto,
il dato " non corretto " per cui tutto il " corpus "
cade come un coccio.


LA CADUTA VERTICALE DEL LIVELLO D'ATTENZIONE È INDISPENSABILE.


E' grossomodo anche quanto dice Nando Ioppolo nel video postato da Bliss. Il pensiero unico in economia si regge grazie ad una serie di assiomi autoreferenziali che o stanno assieme tutti assieme o cadono tutti assieme. Tali assiomi sono costruiti in modo che sembrino apparentemente logici e di buon senso anche se totalmente sbagliati. MA detti in un certo modo si vincono le difese del cervello e le si prendono tutte per buone.

Il modus operandi è sempre lo stesso.

Cita:
Deve essere rapidissima, onde non si possa formare quella massa chiamata " Punto critico " ( sta
parlando del " Punto critico " di Milgram ? zio ot ),
che una volta raggiunto faccia esplodere il " fenomeno notizia "
in modo incontrollabile.


tutto sta nel capire qual'è il punto critico... Magari accadrà come accaduto per questi primati:

La teoria delle 100 scimmie: http://www.invasionealiena.com/scienza/ipotesi-e-teorie/1024-la-teoria-delle-100-scimmie.html


Ultima modifica di MaxpoweR il 01/06/2013, 15:45, modificato 1 volta in totale.


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POST DI TTE





Italia racconta falsità, come in Corea del Nord

Crollo di credibilità internazionale e fuga degli investitori stranieri:
"ufficializzazione" governativa della menzogna in campo economico.


Immagine

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -nord.aspx

ROMA (WSI) - La stampa estera è esterrefatta nel dover commentare ogni giorno ciò che sta accadendo in Italia (non parlo affatto qui della sentenza Berlusconi) nazione in cui la cupola mediatica sta eseguendo gli ordini di scuderia di PDL PD Lista Monti pubblicando e diffondendo notizie sull’economia, sulla produzione industriale, sui conti dello Stato, sui bilanci delle banche e sull’attività di governo, sulla situazione sociale reale del paese reale, che non hanno nessun riferimento con la verità oggettiva dei fatti.

Le ultime notizie avute segnalano un ulteriore crollo in Italia dei parametri che definiscono la libertà di stampa, spingendoci dal già squallido 57esimo posto del novembre 2012 verso un impresentabile 70esimo posto: si va ormai verso la Corea del Nord. Tra i fattori che stanno determinando il clamoroso crollo di credibilità internazionale (e conseguente fuggi fuggi generale degli investitori stranieri) c’è la "ufficializzazione" governativa della menzogna. Anche e soprattutto in campo economico.

I dai attuali segnalano che alla fine di agosto la spesa pubblica raggiungerà un ennesimo record negativo avviandosi gloriosamente verso il 135/140% rispetto al pil (massima punta mai toccata dal febbraio del 1921 in conseguenza del disastro macroscopico causato dalla prima guerra mondiale) che ci ha già messo nella condizione di sforamento della normativa europea, il che in soldoni vuol dire che i tempi dell’austerità verranno allungati ancora con fermezza; in Europa lo sanno e hanno scelto di far finta di nulla.

LEGGI ANCHE La verità sull'Economia italiana, RECAP MACRO ANTI PROPAGANDA DI WSI
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1613489

Il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato ieri mattina la propria sorpresa negativa nel dover rivedere la situazione dell’Italia al ribasso, visto che il pil della nazione è sceso al 2% su base annua nei primi due trimestri, mentre la loro previsione era di un -1,6% e la condizione economica dell’Italia è vista "in netto peggioramento strutturale" come anche segnalato dalla agenzie di rating che hanno identificato e definito le prime 17 banche italiane come vicine al collasso. Il nostro Ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha invece dichiarato "E’ finita la recessione, i nuovi dati macro-economici lo stanno confermando". L’affermazione è gravissima, non perché non sia piacevole, ma per il banale motivo che è falsa. Non era mai accaduto prima in Europa che a fronte di un ennesimo dato "ufficiale" che evidenziava la contrazione del pil di un paese, l’arretramento economico, l’aumento della disoccupazione, il crollo del consumo interno, i governanti comunicassero una notizia opposta.

Un articolo apparso oggi sul quotidiano Il Sole 24 Ore la dice tutta.
L’articolo non è stato firmato. Leggendo l’articolo, peraltro scritto molto bene, si incorpora l’idea che l’attuale governo ha saldato i debiti alle imprese, che tutto sta andando nel modo migliore. Si comincia, con estrema abilità, a costruire un quadro della realtà non soltanto diverso ma addirittura opposto a quello reale. L’articolo inizia così: "Lo Stato ha già pagato ai creditori delle pubbliche amministrazioni più di 5 miliardi di euro. E per il 2013 ne ha messi a disposizione degli enti debitori più di 17 miliardi su un totale di 20. Una percentuale superiore dell’85% dell’intero stanziamento. Lo comunica il ministero dell’economia in una nota….".

Chi volesse leggere l’intero e lungo articolo lo trova qui (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 3913.shtml). La realtà è che hanno versato dei soldi soprattutto a quelle aziende che erano riuscite ad applicare il factoring –ovvero il pagamento in anticipo da parte delle banche pagando un interesse molto esoso- uno strumento finanziario che viene concesso soltanto "a discrezione del direttore della banca" e quindi, presumibilmente, ad aziende presentate e/o segnalate dalle segreterie politiche. Il che vuol dire che sono state pagate soltanto le aziende delle clientele.

Non solo. Anche se raccomandate, gran parte di queste aziende (circa il 60%) non sono riuscite a salvarsi e nel frattempo sono fallite, chiudendo. "Ufficialmente" risultano sotto la voce aziende creditrici, ma in realtà non esistono più da tempo. Il vero creditore è la banca.

Quindi, è credibile che in gran parte abbiano voluto saldare subito i crediti delle banche che si trovavano in mano dei pezzi di carta straccia perché non si potevano più rifare sul cliente, ormai talmente spolpato dagli interessi passivi da aver scelto la chiusura e quindi la cancellazione della partita Iva con la dichiarazione di fallimento. Hanno pagato subito le banche, questo hanno fatto. Badate bene al linguaggio usato, nella nota del ministero si legge infatti che "per il 2013 ha messo a disposizione degli enti debitori…." tradotto vuol dire che i soldi non verranno dati alle aziende direttamente, bensì verranno trasferiti a nuovi soggetti specifici i quali, a termini di Legge, diventano responsabili del pagamento. Sono gli enti debitori l’ultima istanza.

Al Ministero il debito risulta saldato ma alle aziende potrebbe non arrivare nulla. L’aspetto tragico di questo articolo, che presenta una situazione irreale dell’Italia, consiste nel fatto che esce sul quotidiano della Confindustria, la quale tace.

Quando Enrico Letta sostiene "stiamo vicini alla fine della crisi, siamo alla vigilia della svolta" sostiene una tesi che non ha alcun fondamento reale. E’ identico al "baratro" di montiana memoria. E’ un trucco linguistico dal sapore elettorale. Nel caso il governo salti, sia Letta che Saccomanni potranno sempre dire "era fatta ormai, stavamo a un millimetro dalla ripresa, le notizie positive che arrivavano dall’industria dimostravano una inversione di tendenza, e invece hanno voluto mandare a monte il benessere che stava alla portata di tutti noi e siamo stati costretti ad arrenderci".

In tal modo, Letta e Saccomanni ottengono una situazione che gli americani chiamano "win win situation" (trad. comunque vada si vince sempre) perché se il governo resiste ormai hanno capito che sono in grado di fornire dati falsi, dire menzogne, pubblicare eventi, cifre, accadimenti che non si sono mai verificati e quindi costruiscono una realtà virtuale spacciandola per reale: se invece il governo salta la responsabilità dell’attuale situazione non sarà mai del governo, come se le persone dell’esecutivo non facessero parte del gruppo di coloro che lo hanno fatto saltare.

In Gran Bretagna, ieri, per noi italiani è stata una giornata davvero orribile. A nome del PDL, l’on. Biancofiore ha rilasciato una intervista alla BBC nella quale ha sostenuto che "il popolo italiano è davvero e profondamente innamorato di Berlusconi, non a caso lo hanno votato in 15 milioni, è sostenuto dalla stragrande maggioranza della popolazione". Gli inglesi –che non sono come gli italiani- l’hanno mandata in onda, ma hanno poi dovuto specificare che si tratta di "una fantasia della deputata" la quale ha aumentato del 115% l’esatto numero dei voti ottenuti.

In Italia, sempre la Biancofiore si è scontrata con Alessio Maurizi, giornalista di Radio24, perché, intervistata, ha detto che domenica scorsa "c’erano a Roma ben 25.000 persone venute a manifestare per la liberazione di Berlusconi". Il giornalista ha fatto presente che la questura aveva indicato il numero di 3.000. La deputata ha cominciato a urlare e ha interrotto l’intervista abbandonandola. In seguito l’ha concessa a radio Padania e ad altre emittenti locali lombarde dove, poche ore dopo, la cifra aveva raggiunto le 100 mila persone "che la sinistra vuole silenziare".

Apparentemente si tratta di minuzie, forse più interessanti come caso clinico che non materia per un dibattito politico.

Il sottoscritto, invece, le prende molto sul serio.

E’ in atto la legittimazione del FALSO PERDURANTE con la totale complicità della cupola mediatica tutta (salvo le eccezioni di persone come Marco Travaglio, Andrea Scanzi e pochi altri loro colleghi, ahimè in numero sempre minore) e si tratta di una deriva molto pericolosa.

Si vuole ridurre la realtà oggettiva a un fattore soggettivo.
Si vuole far credere agli italiani che la condanna di Berlusconi da parte della Cassazione abbia lo stesso identico valore delle parole pronunciate da chi sostiene che è innocente.

Come dire: chi parla di più, più a lungo e più forte, vince.
Si tenta di sostituire le parole ai fatti, che diventano privi di valore.


Dipende da noi evitare che vinca l’ipotesi orwelliana.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato dal blog di Sergio Di Cori Modigliani - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.


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MessaggioInviato: 10/08/2013, 15:29 




POST DI DARTHENOCH




Cita:
manucaos ha scritto:

Stò leggendo "la repubblica delle stragi impunite" , una marea di nomi informazioni stragi assassinii, ma anche documenti . Uno dei quali porta la firma di Falcone e le dichiarazioni di mafiosi che ci parlano di silvio prima della sua discesa in campo, delle richieste che faceva e delle ville che aquistava per loro..... la sua discesa in campo è molto vicina al periodo delle morti di Falcone e Borsellino e guarda caso tutti e due erano arrivati a trovare collegamenti tra l'imprenditore e la mafia.


No, Maddai?!

In Italia la verità non interessa. Meglio una bugia che ti fa vivere sereno e schiavizzato, ma senza pensieri.



“Solo i piccoli segreti vanno protetti. Per quelli grandi sarà sempre sufficiente l’incredulità della gente.”


[Marshall McLuhan]


Ultima modifica di barionu il 10/08/2013, 15:31, modificato 1 volta in totale.


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Ops....about Silvio....

Anche qui?!

Qualche giorno devo decidermi a dire la mia [}:)]



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http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... ls/679749/





Berlusconi, storia dell’evasore-corruttore da Craxi a Mills




Secondo Angelo Panebianco, editorialista del Corriere (e non solo lui), la condanna definitiva di B. per frode fiscale non dipende dal fatto che B. è un frodatore fiscale, ma dallo “squilibrio di potenza fra magistrati e politica”.

Perché in Italia la politica sarebbe “un potere debole e diviso” che non riesce a riformare il “potere molto più forte e unito” della magistratura. Solo separando le carriere, abolendo l’azione penale obbligatoria, trasformando il pm in “avvocato dell’accusa”, spogliando il Csm, cambiando la scuola e il reclutamento delle toghe e rimpolpando i poteri del governo nella Costituzione si eviteranno sentenze come quella del 1° agosto.

Forse Panebianco non sa che in tutte le democrazie del mondo, anche quelle che hanno da sempre nel loro ordinamento le riforme da lui auspicate, capita di continuo che uomini politici vengano condannati se frodano il fisco, con l’aggiunta che vengono pure arrestati e, un attimo prima, cacciati dalla vita politica.


Ma soprattutto il nostro esperto di nonsisachè ignora la carriera criminale di B., che froda il fisco da quando aveva i calzoni corti. E se non fu scoperto all’epoca è perché con i fondi neri corrompeva politici, Guardia di Finanza e giudici che avrebbero potuto scoperchiare le sue frodi fin dagli anni 70. Chi conosce il curriculum del neo-pregiudicato non si stupisce per la condanna dell’altro giorno, ma per il fatto che un tale delinquente matricolato sia rimasto a piede libero fino a oggi.



La prima visita


Il 12 novembre 1979 una squadretta della Guardia di Finanza ispeziona l’Edilnord Centri Residenziali Sas che sta realizzando a Segrate la città-satellite di Milano2, sospettata di varie irregolarità tributarie. Nel cantiere, con alcuni operai, c’è un omino spelacchiato e imbrillantinato che si presenta come “semplice consulente” della società. È Silvio Berlusconi, il proprietario, iscritto da un anno alla loggia deviata P2. I finanzieri vogliono sapere perché abbia prestato fideiussioni personali in favore di Edilnord e Sogeat, società il cui capitale è ufficialmente controllato da misteriosi soci svizzeri.


Ma lui fa lo gnorri e mette a verbale: “Ho svolto un ruolo molto importante nei confronti dell’Edilnord Centri Residenziali e della Società generale attrezzature Sas, perché entrambe mi hanno fin dall’inizio affidato l’incarico professionale della progettazione e della direzione del complesso residenziale Milano 2”.



Anziché ridergli in faccia e approfondire le indagini, il maggiore Massimo Maria Berruti che guida la squadra si beve tutto, chiude l’ispezione in meno di un mese, nonostante le anomalie finanziarie riscontrate e archivia tutto con una relazione rose e fiori. Poi, il 12 marzo 1980, si dimette dalle Fiamme Gialle.


Per qualche mese lavora per l’avvocato d’affari Alessandro Carnelutti, titolare a Milano di un importante studio legale con sedi a New York e Londra, dove si appoggia all’avvocato inglese David Mackenzie Mills.


Poi Berruti inizia a lavorare per il gruppo Fininvest, specializzandosi in operazioni finanziarie estere e in contratti per i calciatori stranieri del Milan. Gli altri due graduati che erano con lui nel blitz del ’79 sono il colonnello Salvatore Gallo e il capitano Alberto Corrado. Il nome di Gallo verrà trovato nelle liste della loggia P2. Corrado verrà arrestato nel ’94 e poi condannato con Berruti per i depistaggi nell’inchiesta sulle mazzette Fininvest. Versate a chi? Alla Guardia di finanza, naturalmente.



San Bettino vede e provvede


Nel 1980 Berlusconi rischia di ritrovarsi un’altra volta la Finanza in casa. Allarmatissimo, scrive una lettera all’amico Bettino Craxi, leader del Psi che sostiene il governo Cossiga: “Caro Bettino, come ti ho accennato verbalmente, Radio Fante ha annunciato che dopo la visita a Torino, Guffanti e Cabassi, la Polizia tributaria si interesserà a me…

Ti ringrazio per quello che crederai sia giusto fare” (lettera pubblicata dal fotografo di Craxi, Umberto Cicconi, in Segreti e misfatti, Roma 2005). Che si sappia, anche quella volta le Fiamme Gialle si tengono alla larga dal Biscione. Che evidentemente ha sempre più cose da nascondere.



Giudici venduti e no




Il 24 maggio 1984 il vicecapo dell’Ufficio Istruzione di Roma, Renato Squillante, interroga B., assistito dall’avvocato Cesare Previti e imputato “ai sensi dell’articolo 1 della legge 15/12/69 n. 932” per interruzione di pubblico servizio a causa delle presunte antenne abusive sul Monte Cavo che interferiscono nelle frequenze radio della Protezione civile e dell’aeroporto di Fiumicino.


Gli imputati sono un centinaio. Ma la posizione di B. viene subito archiviata il 20 luglio 1985, mentre altri 45 rimarranno sulla graticola fino al 1992 e se la caveranno solo grazie all’amnistia. Non potevano sapere che Squillante e Previti avevano conti comunicanti in Svizzera. Insomma, che il giudice romano era a libro paga della Fininvest.


Il 16 ottobre 1984 i pretori di Torino, Pescara e Roma, Giuseppe Casalbore, Nicola Trifuoggi e Adriano Sansa, sequestrano gli impianti che consentono a Canale 5, Italia 1 e Rete 4 di trasmettere in contemporanea in tutt’Italia in spregio alla legge. Craxi neutralizza le ordinanze con due “decreti Berlusconi”.



Mills e la Fininvest occulta



Nel 1989 l’avvocato Mills, consulente Fininvest da alcuni anni, costituisce per conto del gruppo Berlusconi la All Iberian e decine di altre società offshore (la Kpmg, per conto della Procura di Milano, arriverà a contarne 64) domiciliate nelle isole del Canale (all’ombra di Sua Maestà britannica), nelle Isole Vergini e in altri paradisi fiscali.




Ordine è partito dai responsabili della finanza estera del gruppo, Candia Camaggi e Giorgio Vanoni. Nasce così il “Comparto B” della Fininvest, “very discreet”, cioè occulto e in gran parte mai dichiarato nei bilanci consolidati, alimentato perlopiù dalla Silvio Berlusconi Finanziaria Sa (società lussemburghese regolarmente registrata a bilancio), ma anche da denaro proveniente dal Cavaliere in persona (in contanti, tramite “spalloni” che lo portano da Milano oltre il confine elvetico).




Sul conto svizzero di All Iberian, in soli sei anni, transitano in nero quasi mille miliardi di lire. Usati per operazioni riservate e inconfessabili, come confermeranno le sentenze definitive All Iberian, Mills e Mediaset. Anzitutto, B. versa 23 miliardi a Craxi tra il 1990 e il ’91. Gira soldi di nascosto ai suoi prestanome Renato Della Valle e Leo Kirch: non potendo, per la legge Mammì, detenere piú del 10% di Telepiú, B. finanzia occultamente le teste di legno che rilevano le sue quote eccedenti. Acquista per 456 miliardi il capitale di Telecinco, la tv spagnola, di cui per la legge antitrust di Madrid non potrebbe controllare più del 25%. Presta soldi a Giulio Margara, presidente di Auditel e direttore di Upa, l’associazione utenti pubblicitari.


Gira 16 miliardi a Previti, in parte per pagarlo in nero in parte perché versi tangenti a giudici romani come Squillante e Vittorio Metta (autore della sentenza comprata che nel 1990 scippa la Mondadori a De Benedetti per regalarla alla Fininvest). Scala di nascosto i gruppi Rinascente, Standa e Mondadori in barba alla normativa Consob .



E soprattutto, tramite alcune offshore, intermedia l’acquisto di film dalle major di Hollywood, facendone lievitare i costi per 368 milioni di dollari e dunque abbattendo gli utili di Mediaset per tutti gli anni 90, consentendo al gruppo di pagare meno imposte e al beneficiario dei conti esterni, cioè a se stesso, di accumulare una fortuna extrabilancio ed esentasse. E cosí via.


Resta pure il sospetto che parte del denaro di destinazione ignota sia servito a pagare i politici del pentapartito per la legge Mammì del 1990 sull’emittenza: quella che consente a B. di tenersi tutt’e tre le reti Fininvest in barba a qualunque minimo principio antitrust. Lo testimoniano i responsabili della Fiduciaria Orefici, che aiuta il Cavaliere a foraggiare il conto All Iberian: il dirigente Fininvest Mario Moranzoni confidò loro che “i politici costano, c’è in ballo la Mammí”.


Per le presunte tangenti Fininvest in cambio di quella legge, la magistratura romana indagherà Gianni Letta e Adriano Galliani, ma l’ufficio Gip guidato da Squillante negherà il loro arresto, e l’inchiesta finirà nel nulla.




Le Fiamme Sporche



Nel 1989 il responsabile servizi fiscali della Fininvest, Salvatore Sciascia, altro ex finanziere passato alla corte del Cavaliere, si libera di una verifica fiscale a Videotime (la società Fininvest che racchiude Canale5, Rete4 e Italia1) versando ai finanzieri una tangente di 100 milioni di lire. Lo stesso fa nel 1991 con 130 milioni scuciti per ammorbidire un’ispezione a Mondadori.


E poi nel 1992 con altri 100 milioni per una visita delle Fiamme Gialle a Mediolanum. E ancora nel 1994 con 50 milioni perché i finanzieri chiudano un occhio, o possibilmente due, durante un blitz disposto dalla Procura di Roma e dal Garante per l’editoria sulla reale proprietà di Telepiù: che, se dovesse risultare ancora in mano a B. tramite i soliti prestanome (così com’è nella realtà), porterebbe all’immediata revoca delle concessioni per Canale5, Rete4 e Italia1. Ma anche quella volta i finanzieri corrotti se ne vanno con gli occhi bendati.



Nel ’94, appena un sottufficiale confessa a Di Pietro di aver ricevuto parte di una tangente Fininvest, esplode lo scandalo Fiamme Sporche, che in poche settimane porta all’arresto di un centinaio di finanzieri corrotti e all’incriminazione di oltre 500 imprenditori e manager corruttori (il Gotha dell’imprenditoria milanese). Confessano quasi tutti. Tranne uno: Silvio B., che non può ammettere nulla perché è appena divenuto presidente del Consiglio. Sciascia dice che ha fatto tutto per ordine di Paolo Berlusconi, Silvio non c’entra nulla. Intanto l’avvocato Berruti chiama l’ex collega Corrado (quello dell’ispezione del 1979), ormai in pensione, perché tappi la bocca sulle mazzette Fininvest il capobanda, colonnello Angelo Tanca. E così avviene. Quando il pool Mani Pulite ha pronta la richiesta di cattura per Sciascia e Paolo, il governo di Silvio vieta la manette per corruzione col decreto Biondi.



È il 14 luglio ’94. L’Italia si ribella, Bossi e Fini si defilano, B. è costretto a ritirare il decreto a furor di popolo, così finiscono dentro Sciascia, Paolo, Corrado e Berruti. Il quale, si scopre, prima di orchestrare il depistaggio è volato a Roma per incontrare il premier a Palazzo Chigi. La prova che ha fatto tutto Silvio, non Paolo.


Di qui l’invito a comparire durante la conferenza Onu di Napoli e poi il processo. Primo grado: condannati Silvio e Sciascia, assolto Paolo. Appello: prescritto Silvio, condannato Sciascia. Cassazione: condannato Sciascia, assolto per insufficienza di prove Silvio, perché potrebbe essere stato Paolo, che però non può essere riprocessato una volta assolto. La prova contro Silvio potrebbe, anzi dovrebbe fornirla Mills, sentito come testimone al processo: purtroppo è stato corrotto con 600mila dollari e mente ai giudici, salvando il Cavaliere.



9 processi aboliti per legge


Ma le tangenti c’erano, e quello che il gruppo Berlusconi ha da nascondere alla Guardia di Finanza è più che evidente. Lo dimostra la miriade di processi nati da quei fondi neri negli anni 90, quando i giudici e i finanzieri corrotti iniziano a scarseggiare. Non potendoli neutralizzare a monte a suon di mazzette, B. li cancella a valle con una raffica di leggi ad personam: falso in bilancio, condoni fiscali ed ex Cirielli. Risultato: 2 processi fulminati perché il reato non c’è più, cancellato dall’imputato (All Iberian-2 e Sme-2) e 8 caduti in prescrizione.


L’ultimo, per il semplice decorrere del tempo, sulla divulgazione dell’intercettazione della telefonata segreta e rubata tra Fassino e Consorte.


Gli altri 7: corruzione del giudice Metta per la sentenza Mondadori e caso All Iberian-1 per i 23 miliardi a Craxi (prescritti grazie alle attenuanti generiche); falsi in bilancio Fininvest anni 90; altri falsi in bilancio per i 1550 miliardi di lire di fondi neri sottratti al consolidato col sistema All Iberian; fondi neri nel passaggio del calciatore Lentini dal Torino al Milan; corruzione giudiziaria del teste Mills (prescritti grazie al-l’ex Cirielli); appropriazioni indebite e i falsi in bilancio e la gran parte delle frodi fiscali sui diritti Mediaset (prescritti grazie al combinato disposto della legge sul falso in bilancio e all’ex Cirielli).



I reati superstiti, e cioè le frodi fiscali del 2002 e 2003, per un totale di 7 milioni di euro (su un totale di 360 milioni di dollari, ormai evaporati), sono miracolosamente giunti in Cassazione per la sentenza definitiva del 1° agosto prima della solita falcidie. Sarebbe questo il sintomo di una politica debole e di una giustizia forte? E che c’entra, con questa fogna, la politica?

da Il Fatto Quotidiano del 7 agosto 2013


ANCHE :

https://www.youtube.com/watch?v=WqXnpCMURg4


Ultima modifica di barionu il 28/09/2013, 15:04, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/05/2014, 15:04 
Disinformazione non-stop

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Uno dei sistemi più funzionali per anestetizzare le coscienze è quello delle ‘mezze verità’, che la stampa mainstream, schiava dei poteri forti, usa nel suo quotidiano lavoro di disinformazione.

di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione)

continua>>> http://www.altrogiornale.org/news.php?item.9165.7



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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