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Ricercato fondatore Fastweb per frode
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Pagina 1 di 1

Autore:  Lawliet [ 23/02/2010, 15:07 ]
Oggetto del messaggio:  Ricercato fondatore Fastweb per frode

Che fine fanno i nostri soldi?
Silvio Scaglia è il tredicesimo uomo più ricco d'Italia (http://it.wikipedia.org/wiki/Classifica ... ndo_Forbes).

Fonte: http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... a-2400096/

Cinquantasei le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Roma. Arrestato anche un maggiore della Guardia di Finanza. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere e frode fiscale
Riciclaggio di denaro sporco
ricercati Silvio Scaglia e Di Girolamo

Il senatore del Pdl è coinvolto nell'indagine per via della sua elezione in un collegio all'estero favorita dalla 'ndrangheta, ottenuta grazie all'appoggio di alcuni degli arrestati, ai quali garantiva la 'copertura'. Danno per lo Stato per oltre 365 milioni

ROMA - Una colossale operazione di riciclaggio di denaro sporco per un ammontare complessivo di circa due miliardi di euro è stata scoperta dai carabinieri del Ros e dalle Fiamme Gialle: 56 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Roma su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia. Ordine d'arresto anche per Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb. Il provvedimento restrittivo, però, non è stato ancora eseguito perché Scaglia non è stato rintracciato dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di Finanza. L'imprenditore, che in una nota inviata alle agenzie di stampa si dice estraneo a qualunque reato, ha dato mandato ai suoi difensori di concordare il suo interrogatorio nei tempi più brevi per chiarire tutti i profili della vicenda.

Le accuse per tutti gli indagati sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e al reimpiego di ingentissimi capitali illecitamente acquisiti attraverso un complesso sistema di frodi fiscali. In manette anche un ufficiale della guardia di Finanza, Luca Berriola, attualmente in servizio al comando di tutela finanza pubblica, che avrebbe incassato una cospicua tangente su una delle operazioni di riciclaggio.

Richiesta d'arresto anche per il senatore Nicola Di Girolamo (Pdl). Il senatore sarebbe collegato con alcuni degli indagati, che avrebbero favorito la sua elezione in un collegio all'estero. In particolare gli inquirenti fanno riferimento a una riunione tenuta dallo stesso Di Girolamo da Gennaro Mokbel (uno dei 56 arrestati) e da esponenti della famiglia Arena, nel corso della quale si concordò di sostenere la sua elezione, facendo confluire su di lui i voti dei calabresi in Germania. La 'ndrangheta riuscì a venire in possesso di moltissime schede elettorali, che compilò direttamente con il nome di Di Girolamo (circostanza che era già emersa da una precedente inchiesta: l'arresto di Di Girolamo era già stato chiesto nel 2008 alla Giunta delle Autorizzazioni a procedere). In base alle accuse l'elezione di Di Girolamo doveva servire all'organizzazione criminale per spostarsi, senza problemi nell'ambito delle attività transnazionali di riciclaggio.


Il filone principale dell'indagine riguarda alti funzionari ed amministratori delle società Telecom Italia Sparkle e Fastweb accusati, con riferimento a un arco temporale che va dal 2003 al 2006, di falsa fatturazione di servizi telefonici e telematici inesistenti, venduti nell'ambito di due successive operazioni commerciali dalle compagini italiane Cmc e Web Wizzard srl nonchè da I-Globe e Planetarium, che evadevano il pagamento dell'Iva per un ammontare complessivo di circa 400 milioni di euro, trasferendoli poi fraudolentemente all'estero, dove i soldi venivano reinvestiti in beni come appartamenti, gioielli e automobili.

Alcuni indagati sono raggiunti da un provvedimento restrittivo in Usa, Gran Bretagna (Scaglia) e Lussemburgo. Per realizzare la colossale operazione di riciclaggio, il sodalizio si è avvalso di società di comodo di diritto italiano, inglese, panamense, finlandese, lussemburghese ed off-shore, controllate dall'organizzazione indagata.

Stando ai carabinieri del Ros e alla polizia valutaria della Guardia di Finanza, lo Stato avrebbe subito un danno per oltre 365milioni di euro derivanti dal mancato versamento dell'Iva, attraverso l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per più di 1.800.000.000 euro da parte delle società di telecomunicazione, che hanno ottenuto fittizi crediti Iva, oltre che un utile pari a quasi 96milioni di euro.

Autore:  weboy [ 23/02/2010, 17:47 ]
Oggetto del messaggio: 

è proprio un'eruzione generale

Autore:  DigDug [ 23/02/2010, 17:57 ]
Oggetto del messaggio: 

Ogni tanto una bella notizia....

Autore:  dark side [ 24/02/2010, 01:16 ]
Oggetto del messaggio: 

1.800.000.000 euro di soldi sporchi ripuliti, le mafie grazie ai loro politici picciotti sono arrivate nella stanza dei bottoni delle telecomunicazioni.

Autore:  mik.300 [ 24/02/2010, 08:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Messaggio di Lawliet

Che fine fanno i nostri soldi?
Silvio Scaglia è il tredicesimo uomo più ricco d'Italia (http://it.wikipedia.org/wiki/Classifica ... ndo_Forbes).

Fonte: http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... a-2400096/

Cinquantasei le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Roma. Arrestato anche un maggiore della Guardia di Finanza. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere e frode fiscale
Riciclaggio di denaro sporco
ricercati Silvio Scaglia e Di Girolamo

Il senatore del Pdl è coinvolto nell'indagine per via della sua elezione in un collegio all'estero favorita dalla 'ndrangheta, ottenuta grazie all'appoggio di alcuni degli arrestati, ai quali garantiva la 'copertura'. Danno per lo Stato per oltre 365 milioni

ROMA - Una colossale operazione di riciclaggio di denaro sporco per un ammontare complessivo di circa due miliardi di euro è stata scoperta dai carabinieri del Ros e dalle Fiamme Gialle: 56 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Roma su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia. Ordine d'arresto anche per Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb. Il provvedimento restrittivo, però, non è stato ancora eseguito perché Scaglia non è stato rintracciato dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di Finanza. L'imprenditore, che in una nota inviata alle agenzie di stampa si dice estraneo a qualunque reato, ha dato mandato ai suoi difensori di concordare il suo interrogatorio nei tempi più brevi per chiarire tutti i profili della vicenda.

Le accuse per tutti gli indagati sono di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e al reimpiego di ingentissimi capitali illecitamente acquisiti attraverso un complesso sistema di frodi fiscali. In manette anche un ufficiale della guardia di Finanza, Luca Berriola, attualmente in servizio al comando di tutela finanza pubblica, che avrebbe incassato una cospicua tangente su una delle operazioni di riciclaggio.

Richiesta d'arresto anche per il senatore Nicola Di Girolamo (Pdl). Il senatore sarebbe collegato con alcuni degli indagati, che avrebbero favorito la sua elezione in un collegio all'estero. In particolare gli inquirenti fanno riferimento a una riunione tenuta dallo stesso Di Girolamo da Gennaro Mokbel (uno dei 56 arrestati) e da esponenti della famiglia Arena, nel corso della quale si concordò di sostenere la sua elezione, facendo confluire su di lui i voti dei calabresi in Germania. La 'ndrangheta riuscì a venire in possesso di moltissime schede elettorali, che compilò direttamente con il nome di Di Girolamo (circostanza che era già emersa da una precedente inchiesta: l'arresto di Di Girolamo era già stato chiesto nel 2008 alla Giunta delle Autorizzazioni a procedere). In base alle accuse l'elezione di Di Girolamo doveva servire all'organizzazione criminale per spostarsi, senza problemi nell'ambito delle attività transnazionali di riciclaggio.


Il filone principale dell'indagine riguarda alti funzionari ed amministratori delle società Telecom Italia Sparkle e Fastweb accusati, con riferimento a un arco temporale che va dal 2003 al 2006, di falsa fatturazione di servizi telefonici e telematici inesistenti, venduti nell'ambito di due successive operazioni commerciali dalle compagini italiane Cmc e Web Wizzard srl nonchè da I-Globe e Planetarium, che evadevano il pagamento dell'Iva per un ammontare complessivo di circa 400 milioni di euro, trasferendoli poi fraudolentemente all'estero, dove i soldi venivano reinvestiti in beni come appartamenti, gioielli e automobili.

Alcuni indagati sono raggiunti da un provvedimento restrittivo in Usa, Gran Bretagna (Scaglia) e Lussemburgo. Per realizzare la colossale operazione di riciclaggio, il sodalizio si è avvalso di società di comodo di diritto italiano, inglese, panamense, finlandese, lussemburghese ed off-shore, controllate dall'organizzazione indagata.

Stando ai carabinieri del Ros e alla polizia valutaria della Guardia di Finanza, lo Stato avrebbe subito un danno per oltre 365milioni di euro derivanti dal mancato versamento dell'Iva, attraverso l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per più di 1.800.000.000 euro da parte delle società di telecomunicazione, che hanno ottenuto fittizi crediti Iva, oltre che un utile pari a quasi 96milioni di euro.



che c'entra scaglia con di girolamo ?

il primo ha evaso le tasse,
il secondo ha riciclato denaro della ndrangheta..

DOVE STA LA CONNESSIONE ?
SI FINISCE IN GALERA PER EVASIONE FISCALE ?
non mi risulta..
che c'entra l'antimafia con scaglia ?

l'articolo è confuso e scritto male..

a me paiono un pò di concetti messi insieme alla rinfusa,
tanto per montare la fuffa..

http://www.corriere.it/cronache/10_febb ... aabe.shtml

Scaglia: «Roba da matti,
non capisco che succede»

Il manager in Sud America: «Rientrerò. Sono già stato interrogato anni fa»

MILANO—«Ma è roba da matti!». E’ passata da poco l’alba. Silvio Scaglia si trova in Sudamerica in missione di lavoro. Quando la moglie gli cede la chiamata del Corriere, lui ha appena saputo delle accuse dei magistrati. «Non capisco che cosa stia succedendo», risponde. Sa che c’è un mandato di cattura? «Lo so, lo so, ma ancora non so il perché. Sono già stato interrogato sulla stessa materia agli inizi dell’inchiesta. Mi sembra davvero roba da matti». E cosa pensa di fare? «Ho chiesto agli avvocati di concordare immediatamente il modo più opportuno per essere interrogato dai magistrati». Ma lo sa che dentro all’inchiesta c’è anche il senatore Nicola di Girolamo? «Di Girolamo? E chi è?».

Autore:  weboy [ 24/02/2010, 09:06 ]
Oggetto del messaggio: 

http://www.ilgiornale.it/interni/ricicl ... comments=1

http://www.corriere.it/cronache/10_febb ... aabe.shtml

http://www.unita.it/news/italia/95431/r ... mo_del_pdl

Autore:  mik.300 [ 24/02/2010, 09:15 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:


ho letto gli articoli

-di girolamo , elezione coi voti della ndrangheta
-scaglia, (presunta) evasione fiscale..

ripeto
DOVE STA LA CONNESSIONE ?
ma il cervello i giornalisti ce l'hanno attaccato
o scrivono a vanvera ?
bah..


->il falso in bilancio non era stato depenalizzato ?
-querela di parte
-percentuale minima della discrasia

Autore:  weboy [ 24/02/2010, 09:52 ]
Oggetto del messaggio: 

"In base alle accuse l’elezione di Di Girolamo doveva servire all’organizzazione criminale per spostarsi, senza problemi nell’ambito delle attività transnazionali di riciclaggio."
http://www.ilgiornale.it/interni/ricicl ... comments=1

Autore:  mik.300 [ 24/02/2010, 11:54 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
weboy ha scritto:

"In base alle accuse l’elezione di Di Girolamo doveva servire all’organizzazione criminale per spostarsi, senza problemi nell’ambito delle attività transnazionali di riciclaggio."
http://www.ilgiornale.it/interni/ricicl ... comments=1


su di girolamo
siamo d`accordissimo,
ma nopn capisco il nesso con scaglia..

passi pure frode fiscale, ecc. ecc.
ma che c`entra la ndrangheta ?
mah..

Autore:  weboy [ 24/02/2010, 12:07 ]
Oggetto del messaggio: 

http://www.ilgiornale.it/interni/scagli ... comments=1

ci sono anche cose che noi semplici umani non possiamo capire [:o)]

Autore:  keiji [ 24/02/2010, 15:48 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
weboy ha scritto:

"In base alle accuse l’elezione di Di Girolamo doveva servire all’organizzazione criminale per spostarsi, senza problemi nell’ambito delle attività transnazionali di riciclaggio."
http://www.ilgiornale.it/interni/ricicl ... comments=1


su di girolamo
siamo d`accordissimo,
ma nopn capisco il nesso con scaglia..

passi pure frode fiscale, ecc. ecc.
ma che c`entra la ndrangheta ?
mah..

ma chissenefrega che paghi pure lui con la gabbia, mica è un tuo parente che ti fai tste domande.

Autore:  Lawliet [ 24/02/2010, 18:49 ]
Oggetto del messaggio: 

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/10_febb ... aabe.shtml (in rosso l'intercettazione)

«Tu sei uno schiavo mio»
Chiesto l'arresto per il senatore pdl


La telefonata fra Gennaro Mokbel e il suo legale, il senatore Nicola Di Girolamo

ROMA — «Se t'è venuta la senatorite è un problema tuo Nico'... A me non me ne frega un c... di quello di quello che dici tu... Puoi diventa' pure presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio... Tu sei uno schiavo mio». È il 17 aprile 2008 quando i carabinieri del Ros intercettano questa telefonata fra Gennaro Mokbel e il suo legale, Nicola Di Girolamo. Il primo, considerato il capo dell'organizzazione finita ieri in carcere, imprenditore vicino all'estrema destra (in passato avrebbe avuto contatti anche con Antonio D'Inzillo, accusato di aver ucciso il boss della banda della Magliana Enrico De Pedis), è appena riuscito a far eleggere Di Girolamo al Senato, nelle file del Pdl. Con l'aiuto della cosca della 'ndrangheta guidata da Giuseppe Arena e dell'avvocato romano Paolo Colosimo. L'ordinanza ricostruisce i rapporti tra Mokbel e Di Girolamo. In un primo tempo l'imprenditore cerca una poltrona libera: emerge che si può provare solo nella circoscrizione estera. Poi prende il via la campagna elettorale: «Dobbiamo trovare un altro partito dove infilarti — spiega in un incontro Mokbel al suo candidato —, perché ieri sera qui è venuto il senatore De Gregorio, l'onorevole Bezzi, tutti quanti si sono messi a tarantellà però... siccome De Gregorio è l'unico che c'ha l'accordo blindato con Berlusconi... allora io adesso preferisco vedere se te trovo la strada sempre per Forza Italia».

Il 1° aprile, poi, Mokbel spiega a Di Girolamo: «Adesso tu fai soltanto quelli tutti bianchi, capito», riferendosi, probabilmente, alle schede su cui gli elettori, soprattutto calabresi emigrati, dovranno scrivere il nome «giusto». «Non vi sono dubbi — scrive il gip Aldo Morgigni — su chi organizza le operazioni inerenti non soltanto la candidatura di Di Girolamo, ma anche su chi lo dirigerà nella sua attività politica». E per il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo il senatore «risulta organicamente inserito nell'associazione criminale con incarico di "consulente legale e finanziario"». La sua collaborazione al riciclaggio sarebbe stata ricompensata con quattro milioni di euro, mentre «tutta la vicenda relativa all'elezione è frutto di attività criminosa». Dopo l'approdo al Senato, l'imprenditore dà istruzioni a Di Girolamo: «Devi paga' tutte le cambiali che so' state aperte e in più poi devi paga' lo scotto sulla tua vita, perché tu una vita non ce l'avrai più. Poi dovrai fa' tutte le tue segreterie, tutta la gente sul territorio, chi te segue le commissioni, li portaborse, l'addetto stampa». Ma fin dai primi giorni i rapporti fra i due non sono idilliaci: Mokbel ha difficoltà a far capire chi comanda. In un incontro con un certo Franco Capaldo, racconta che ha dovuto rimproverare Di Girolamo: «... poi da viale Parioli (il quartier general dell'imprenditore, ndr) si decide co' chi devi sta' a pranzo, co' chi devi sta' a cena, chi devi incontra'... Se lo capisci bene, sennò vattene pe' i c... tua, mettemo un altro, non c'ho tempo da perde... Lui è legato a me a doppio filo, a cento fili».

Al telefono, Mokbel se la prende più volte con il senatore: «Oggi m'hai riempito proprio le palle Nico'». E ancora: «Sei una delusione, Nico'». L'imprenditore rivendica di aver speso denaro suo per ottenere l'elezione: «Calcola che il 70 per cento dei soldi tirati fuori qua non li avete tirati fuori voi, li ho tirati fuori io». Alle accuse che emergono dalle carte il senatore replica: «Stanno cercando di mettermi sulla croce. È roba da fantascienza, mi sento paracadutato in un territorio di guerra. Mi sento nel frullatore». Già un'altra richiesta di arresto è stata respinta dal Senato, ma ora c'è di mezzo la 'ndrangheta. «Durante la campagna elettorale — spiega Di Girolamo — sono stato in Calabria una sola volta. Solo a Stoccarda ho preso gli stessi voti raccolti in altre città europee. Quanto alla telefonia, è una realtà che ignoro: io, sì e no, so accendere il cellulare».

Pagina 1 di 1 Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]
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