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L'Italia condanna gli Amministratori di Google
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Autore:  Thethirdeye [ 25/02/2010, 07:01 ]
Oggetto del messaggio:  L'Italia condanna gli Amministratori di Google

Video di disabile vessato, condannati dirigenti Google
Accusa e' violazione della privacy. Critiche dagli Stati Uniti
24 febbraio, 20:03

Immagine

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 19530.html

(di Igor Greganti)

MILANO - Il primo processo, anche in campo internazionale, ai responsabili di un 'provider' di internet per la pubblicazione di contenuti sul web si e' concluso a Milano con la condanna di tre dirigenti del piu' famoso motore di ricerca al mondo, Google. Una sentenza, quella del Tribunale italiano, che ha ricevuto critiche dell'ambasciatore americano a Roma, David Thorne, il quale ha spiegato che gli Usa sono rimasti ''negativamente colpiti dalla odierna decisione'', perche' ''il principio fondamentale della liberta' di Internet e' vitale per le democrazie''.

Il giudice monocratico della quarta sezione penale, Oscar Magi, ha condannato i tre dirigenti di Google a 6 mesi, con la sospensione condizionale della pena, per violazione delle privacy, assolvendoli invece dal reato di diffamazione. Assolto un quarto dirigente che era accusato solo di diffamazione. Per il colosso americano del web, finito oggi nel mirino anche dell'antitrust europeo che ha aperto un'indagine per capire se utilizzi pratiche anticoncorrenziali, la decisione del Tribunale di Milano, che ha gia' diviso gli esperti tra pro e contro e scatenato la reazione di alcuni blogger, e' ''un attacco alla liberta' della rete e noi faremo appello''. Per i pm, invece, e' una sentenza che ''tutela la dignita' delle persone''.

Al centro del processo, c'era un video che mostrava un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni di scuola di un istituto tecnico di Torino. Il filmato venne realizzato dagli studenti nel maggio 2006 e da loro caricato su Google Video l'8 settembre, dove rimase, cliccatissimo nella sezione 'video piu' divertenti', per circa due mesi, fino al 7 novembre, prima di essere rimosso dal provider statunitense. I quattro studenti sono stati condannati nel dicembre 2007 a 10 mesi di messa alla prova dal Tribunale dei minorenni di Torino.

Parellele, intanto, correvano le indagini del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e del pm Francesco Cajani che hanno portato a processo David Carl Drummond, ex presidente del Cda di Google Italy e ora senior vice presidente, George De Los Reyes, ex membro del cda di Google Italy e ora in pensione, Peter Fleischer, responsabile delle strategie per la privacy per l'Europa di Google Inc., e Arvind Desikan, responsabile del progetto Google Video per l'Europa. Il giudice Magi oggi ha fatto cadere l'accusa di diffamazione, condannando i primi tre per la sola violazione della privacy.

In ambienti giudiziari, si fa presente che il giudice nella sua sentenza (le cui motivazioni arriveranno tra 90 giorni) non ha riconosciuto un dolo da parte degli imputati che potesse configurare il reato di diffamazione. Una condanna anche per diffamazione, infatti, spiegano fonti giudiziarie, avrebbe sancito una sorta di ''obbligo alla censura preventiva'' da parte di Google e altri provider sui contenuti che vanno in rete, essendo la diffamazione un reato che si consuma istantaneamente. Diverso, invece, il discorso sulla violazione della privacy. Il giudice, in questo caso, potrebbe aver accertato un ''dolo di profitto'' da parte del motore di ricerca che, essendo un'impresa commerciale, guadagna sulla pubblicita' quando i video vengono cliccati.

''Con questo processo - hanno commentato a caldo i pm Robledo e Cajani - abbiamo posto un problema serio, ossia la tutela della persona umana che deve prevalere sulla logica di impresa''. I legali degli imputati, gli avvocati Giuliano Pisapia e Giuseppe Vaciago, hanno parlato di una decisione che ''desta preoccupazione riguardo al profilo della liberta' della rete''. Cio' non toglie, hanno aggiunto, che l'assoluzione sulla diffamazione non ha permesso che passasse ''il principio dei pm sull'obbligo di una censura preventiva''.

Soddisfazione invece di Guido Camera, legale dell'associazione Vividown, costituita parte civile nel processo (nel video in questione veniva derisa e insultata dagli studenti mentre vessavano il disabile). ''Quello che a noi interessava - ha spiegato Camera - era l'affermazione della responsabilita' penale dei dirigenti di Google, e questa e' stata riconosciuta dal giudice''. La finalita' dell'associazione, infatti, ha aggiunto l'avvocato, ''e' sociale ed educativa, ed e' stato importante che con questo processo si sia presa una posizione ferma a tutela della privacy delle persone, che vale per Obama come per un ragazzino disabile''. E la politica italiana si e' divisa sulla sentenza: il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha parlato di ''sentenza esemplare'', mentre Paolo Gentiloni, responsabile comunicazioni del Partito Democratico, di ''un precedente unico e allarmante''.

Autore:  mik.300 [ 25/02/2010, 08:28 ]
Oggetto del messaggio: 

STATO CONFUSIONALE DEGLI AMERICANI..

siccome è già chiaro che il premio nobel per la pace
andrà a INTERNET..
in funzione anti iran ovviamente..
twitter, facebook, ecc. ecc.

questa condanna , sacrosanta, di GOOGLE
non era prevista nel copione
quindi gli americani rosicano..

mi sa che confondono
libertà di espressione con APOLOGIA DI REATO..

ma se io inneggio a HITLER,
parlo male degli ebrei..
posso dirlo liberamente su internet..
o qui la libertà non sussiste ?
x curiosità..

Autore:  weboy [ 25/02/2010, 08:44 ]
Oggetto del messaggio: 

Sarebbe possibile filtrare ogni testo su ogni sito e forum e ogni video e ogni immagine....??
Si potrebbero inasprire le pene per i colpevoli..

Autore:  mik.300 [ 25/02/2010, 12:09 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
weboy ha scritto:

Sarebbe possibile filtrare ogni testo su ogni sito e forum e ogni video e ogni immagine....??
Si potrebbero inasprire le pene per i colpevoli..


no infatti la soluzione
non è filtrare a priori,
ma rimuovere ex post..

bastava una settimana per risolvere il problema,
invece c sono voluti 2 mesi..

se io pubblico un vecchio filmato di hitler
su youtube,
secondo te quanto dura ?
4 ore?
10 ore ?
20 minuti?

Autore:  Bastion [ 25/02/2010, 12:25 ]
Oggetto del messaggio: 

Bah, non sono d'accordo. In fine che centravano loro? hanno condannato i ragazzi che hanno fatto quel video. Credo che bastasse quello e poi cavar via il video da internet.

Autore:  mik.300 [ 25/02/2010, 14:14 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Near ha scritto:

Bah, non sono d'accordo. In fine che centravano loro? hanno condannato i ragazzi che hanno fatto quel video. Credo che bastasse quello e poi cavar via il video da internet.


si,
ma non
dopo due mesi............................................................................................

Autore:  Bastion [ 25/02/2010, 14:43 ]
Oggetto del messaggio: 

si, d'accordo. Ma anche loro non credo possano essere onnipresenti...

Autore:  eSQueL [ 25/02/2010, 20:47 ]
Oggetto del messaggio: 

Ci ho pensato un tot e ritengo la sentenza sbagliata. E sbagliata sotto ogni profilo. L'aspetto più grave e preoccupante è senz'altro quello del vulnus rispetto alla libertà della Rete (anche se, sul punto, non accetto lezioni dagli amerikani che quando si tratta di difendere i diritti delle majors se ne stanno ziti zitti anche a fronte delle violazioni più atroci). Tuttavia, anche sotto un profilo più strettamente soggettivo mi sembra si tratti d'una sentenza abnorme. Il traffico di google è una cosa talmente gigantesca che pretendere di predicare una responsabilità oggettiva in capo ai gestori è solo più ridicolo.

Autore:  mik.300 [ 26/02/2010, 09:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
eSQueL ha scritto:

Ci ho pensato un tot e ritengo la sentenza sbagliata. E sbagliata sotto ogni profilo. L'aspetto più grave e preoccupante è senz'altro quello del vulnus rispetto alla libertà della Rete (anche se, sul punto, non accetto lezioni dagli amerikani che quando si tratta di difendere i diritti delle majors se ne stanno ziti zitti anche a fronte delle violazioni più atroci). Tuttavia, anche sotto un profilo più strettamente soggettivo mi sembra si tratti d'una sentenza abnorme. Il traffico di google è una cosa talmente gigantesca che pretendere di predicare una responsabilità oggettiva in capo ai gestori è solo più ridicolo.


vorrei leggere la sentenza
perchè sui giornali, tanto per cambiare,
non si capisce NIENTE..

sulla impossibilità del controllo PREVENTIVO
sono d'accordo..
sulla tardiva censura a posteriori dissento..

SENTITA AL TG..
Pisapia, legale di google..
alla domanda di un giornalista
che chiedeva, giustamente,
perchè la rimozione dopo così tanto tempo..
"appena ci è stato segnalato (dopo 2 mesi !!)
appena l'autorità ci ha interpellato..(2 mesi !!)
dopo poche ore, il video è stato rimosso (2 mesi..) "..


ma questo pisapia c ha preso per co****ni ??!

a me che la clinton disapprovi,
che il pd disapprovi a ruota..
ecc. ecc.
NON FREGA NULLA..
la mia opinione è questa..

non è che gli sponsor stranieri
hanno paura che questo interferisca con il movimento VIOLA* ?

*vorrei tanto sapere finanziatori e burattinai..
io non c credo alla spontaneità..
pur essendo contro B. non mi faccio arruolare da codesti..

Autore:  dark side [ 28/02/2010, 00:29 ]
Oggetto del messaggio: 

allora su google e' apparso di tutto e di piu', la rete stessa ha gli anticorpi necessari per stigmatizzare e isolare certe cose grottesche inserite da matti, logico che anche chi gestisce il provider deve fare qualcosa alla svelta....ma... qui' qualcuno sta cercando la monnezza per buttarla all'opinione pubblica e spianare la strada a qualche leggina per limitare la rete [8D] . spero di sbagliarmi.

Autore:  mik.300 [ 28/02/2010, 09:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
dark side ha scritto:

allora su google e' apparso di tutto e di piu', la rete stessa ha gli anticorpi necessari per stigmatizzare e isolare certe cose grottesche inserite da matti, logico che anche chi gestisce il provider deve fare qualcosa alla svelta....ma... qui' qualcuno sta cercando la monnezza per buttarla all'opinione pubblica e spianare la strada a qualche leggina per limitare la rete [8D] . spero di sbagliarmi.


il provvedimento è giudiziale,
non governativo..
berlusca non c'entra niente..

google ha sbagliato
a far rimanere due mesi il video sulla rete..

l'avesse tolto dopo una settimana
non sarebbe successo nulla..

Autore:  dark side [ 28/02/2010, 13:06 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
il provvedimento è giudiziale,
non governativo..
berlusca non c'entra niente..

google ha sbagliato
a far rimanere due mesi il video sulla rete..

l'avesse tolto dopo una settimana
non sarebbe successo nulla..


si google ha sbagliato, ma dando la notizia ai tg ha fomentato l'opinione pubblica, e la magistratura e' intervenuta a razzo, se non passava in tv quel video era ancora la!
questo mi fa pensare ad una regia , per far leva sulle coscienze della gente allo scopo di fare una legge che blocchi tutto quando vogliono loro, come in cina.
per me e' tutto chiaro.

Autore:  dark side [ 28/02/2010, 20:16 ]
Oggetto del messaggio: 

HA HA HA ...INFATTI!

Cita:
La scorsa settimana è scomparso da YouTube il video: "I bertoladri" di Marco Travaglio tratto dalla sua trasmissione Passaparola. Il filmato è riapparso dopo un paio di giorni in seguito alle azioni del mio staff. Il motivo riportato da YouTube per la cancellazione del video era: "Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione di copyright da parte di Mediaset".
Travaglio è stato intervistato a casa sua a inquadratura fissa. Né lui, né la sua abitazione sono (per ora) di proprietà di Mediaset. Il copyright sulle parole e sui cittadini non è ancora stato introdotto per legge. In futuro, forse, per comparire su Internet bisognerà chiedere il permesso a Ghedini.
YouTube è stata costretta a rimuovere il filmato. La violazione di copyright da parte di terzi riconosciuti rende automatica l'operazione. Chi ha subito la cancellazione può fare reclamo assumendosi le responsabilità della eventuale violazione. Di solito il filmato, se lecito, viene ripubblicato in poche ore. In questo caso non è successo. Sono stati necessari giorni, email e telefonate. Infine, una imbarazzatissima YouTube, ha ricaricato il video e inviato il seguente messaggio al blog:
"Per ordine del giudice della causa civile promossa dinnanzi al Tribunale civile di Roma da RTI contro YouTube, ci è stato ordinato di consentire al Consulente incaricato dal giudice di effettuare verifiche sul corretto funzionamento del sistema di Content ID. La rimozione del video in questione è avvenuta nel corso di queste verifiche ad insaputa di YouTube. Non appena abbiamo avuto notizia ci siamo attivati per risolvere l'inconveniente contattando il Consulente. Va ricordato che YouTube è un hosting Service Provider e nel caso di segnalazioni relative al copyright ha l'obbligo di rimuovere i contenuti segnalati."
Riepilogo:
- è in corso una causa tra RTI del gruppo Mediaset e YouTube
- il tribunale di Roma incarica un perito di controllare come funziona la gestione dei video su YouTube
- il perito su milioni di video controlla quello di Travaglio che riguarda Bertolaso e lo disabilita senza informare YouTube
- il video non viene ripristinato dopo l'operazione di controllo
- il video viene oscurato dichiarando il falso: "violazione del copyright".
Quante violazioni della legge sono avvenute per un solo video? Lo chiederò ai miei legali.
Di questa vicenda l'aspetto più grave non riguarda il mio blog, ma la rimozione di centinaia di filmati di blogger, magari perfettamente legittimi, con la scusa del copyright. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.


le camice nere sono all'opera!

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