alla faccia della crisi e della sobreta':
"3- ACEA ELDORADO DEI MANAGER TRA STIPENDI D'ORO, SUPERAUTO E BENEFIT STELLARI
Giovanna Vitale per "la Repubblica"
Si chiama Acea l´Eldorado dei manager pubblici. Gente che a Roma ha trovato l´America: retribuita senza limiti alla faccia del rigore, gratificata con benfit da favola, case e alberghi pagati, macchine superlusso su cui viaggiare. Il tutto mentre il socio di maggioranza le sta provando tutte (compresa la vendita del 21%) pur di sopravvivere ai tagli e far quadrare i conti comunali.
Basta leggere le cifre contenute nella "Relazione sulla remunerazione" che tra oggi e lunedì l´assemblea degli azionisti dovrà approvare insieme al bilancio 2011, per capire come mai le poltrone della multiutility siano così ambite. Tanto più che, al contrario di quanto avviene nelle società e gli enti statali (a eccezione delle quotate in Borsa), dove il governo Monti ha introdotto il tetto agli stipendi dei vertici, imitato a stretto giro dalla giunta Alemanno per le aziende capitoline, le quotate in Borsa non sono soggette ad alcun obbligo di continenza. Non fosse che l´austerity, coi tempi che corrono, sarebbe pratica raccomandabile per tutti. Come peraltro appena suggerito dal ministero dell´Economia alla controllata Enel.
Ma torniamo ad Acea. A battere tutti i record è il direttore generale Paolo Gallo. All´inizio del 2011, proprio quando il suo rapporto con Edipower stava per interrompersi, ha agganciato il salvagente di Piazzale Ostiense dove, in fondo a un lungo braccio di ferro, ha spuntato un trattamento economico da nababbo: 756mila euro di stipendio, più 86mila di benefit non monetari. Totale: 842mila l´anno.
PAOLO GALLO
Da segnalare: l´appartamento pagato al residence Aldovrandi, cuore dei Parioli, che vale all´incirca 4.300 euro al mese; l´auto a noleggio con conducente (un Suv superaccessoriato) a dispetto del "pool di autisti" istituito qualche mese fa dall´azienda per risparmiare, messo a disposizione di tutti i dirigenti (tranne lui) con macchine aziendali; la convenzione imposta ad Acea con il San Raffaele di Milano, sua città di provenienza, così da poter continuare la riabilitazione necessaria a rimettersi in sesto dopo un incidente di sci.
Secondo classificato, nella speciale hit dei Paperoni, l´amministratore delegato Marco Staderini. Per lui appena 350mila euro di retribuzione, 126mila di bonus e nessun altro beneficio: totale, 476mila euro secchi. All´incirca il 45% in meno rispetto a Gallo. A tallonarlo è il presidente Giancarlo Cremonesi: 300mila di stipendio, bonus di 108mila e, in più, una clausola di salvaguardia che vale oro. Se dovessero mandarlo via prima del tempo, bisognerà pagarlo per intero sino alla naturale scadenza del mandato.
STADERINI ALEMANNO CREMONESI
Non va peggio ai sette dirigenti con responsabilità strategiche, che nel complesso valgono circa 2 milioni (in media, poco meno di 300mila a testa). A stabilire il record è senz´altro Alberto Zangrillo, fratello del medico di fiducia di Silvio Berlusconi, sbarcato in Acea nel settembre scorso per guidare il Personale: prende un fisso di 285mila euro, più un variabile di circa 30mila, più un appartamento in affitto a piazza Santi Apostoli.
Ora uno potrebbe pensare: visto che Acea negli ultimi quattro anni ha quasi dimezzato il suo valore e che il tetto imposto dal governo ha calmierato il mercato, forse il Campidoglio chiederà un qualche ritocco agli strabilianti stipendi dei manager. L´occasione offerta dall´assemblea degli azionisti che dovrà mettere ai voti la succitata "Relazione sulla remunerazione". Magari il socio di maggioranza darà parere negativo. Macché. La delibera approvata ieri dalla giunta Alemanno ha acceso il semaforo verde, esprimendo una semplice raccomandazione al rigore nelle politiche retributive. Praticamente, acqua fresca."
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