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MessaggioInviato: 04/02/2014, 19:00 
+++++ DI UN "UOMO"! [:(!]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 04/02/2014, 19:01, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/02/2014, 19:06 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

La classe dirigente protetta dal PD fa rimpiangere Maria Antonietta

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e pensa che ora nel pd c'e' battaglia x l'uomo che si siedera'su quella poltrona.....magari sarebbe + opportuno che si attivassero x il buco nei conti inps................................[;)]


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MessaggioInviato: 04/02/2014, 19:19 
Io è meglio che non commenti più riguardo ai politici in generale perché, al contrario di te, inizio a scrivere insulti e parolacce a questi loschi FIGURI! [:(!]



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MessaggioInviato: 04/02/2014, 20:30 
Ufò preparati perchè stanno escogitando l'ennesima truffa ai danni dei pesionati...


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MessaggioInviato: 05/02/2014, 11:24 
Auguro loro di spendere tutti i loro soldi in MEDICINE! [:(!]
(Perché con i miei devo aiutare anche l'altra parte della ... famiglia) [8)]



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MessaggioInviato: 05/02/2014, 17:22 
Campagna elettorale targata UE???

L'Ue boccia le pensioni minime italiane: "Inadeguate a sopravvivere"

L'ammontare delle pensioni minime in Italia è "inadeguato" e manca una legislazione capace di garantire agli anziani lo stesso tenore di vita del resto della popolazione. La denuncia arriva dal Comitato per i diritti sociali del Consiglio d'Europa, che nel suo rapporto ha evidenziato come Roma violi ben 7 norme della Carta sociale europea.

http://www.tgcom24.mediaset.it/economia ... 3867.shtml

Ad ogni modo com'è che qui nessuno dice "CE LO CHIEDE L'EUROPA"???

[:(!]



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MessaggioInviato: 05/02/2014, 18:06 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Campagna elettorale targata UE???

L'Ue boccia le pensioni minime italiane: "Inadeguate a sopravvivere"

L'ammontare delle pensioni minime in Italia è "inadeguato" e manca una legislazione capace di garantire agli anziani lo stesso tenore di vita del resto della popolazione. La denuncia arriva dal Comitato per i diritti sociali del Consiglio d'Europa, che nel suo rapporto ha evidenziato come Roma violi ben 7 norme della Carta sociale europea.

http://www.tgcom24.mediaset.it/economia ... 3867.shtml

Ad ogni modo com'è che qui nessuno dice "CE LO CHIEDE L'EUROPA"???

[:(!]


..l'europa e' tirata in ballo nel caso ci sia da aumentare la tassazione,allora si che immantinente si adeguano....... [;)]


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MessaggioInviato: 05/02/2014, 20:13 
Riguardo al caso Mastrapasqua, puo' essere che che il gruppo di potere o la loggia alla quale fa riferimento avesse gia' chiesto per lui, al temine del mandato come presidente dell'INPS, la presidenza dell'ENI o di FINMECCANICA entrando in conflitto con altri appetiti.


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MessaggioInviato: 06/02/2014, 10:59 
La conferma di quello che pensavo ma che in TV non diranno mai...

http://www.rischiocalcolato.it/2014/02/ ... il-25.html

Disoccupazione effettiva: oltre il 25%

Di Pasquale Marinelli Feed
5 febbraio 2014

A dicembre 2013, la disoccupazione in Italia è salita al 12,7% (- 0,1% rispetto al mese prima e + 1,9% rispetto ad un anno fa). Più di 3,22 milioni di italiani cercano lavoro ma non lo trovano e, fra i giovani, il 41,6% è disoccupato (+ 4,2% rispetto a 12 mesi fa).

Questi sono i drammatici dati provvisori ISTAT. E il premier italiano continua ad affermare che nel 2014 in Italia avremo una crescita economica? Andiamo proprio bene!

Se ai 3,22 milioni di disoccupati aggiungessimo le altre categorie di lavoratori potenziali che non trovano lavoro e che furbescamente vengono ignorate dal dato ufficiale della disoccupazione italiana, ovvero:

- i 2,99 milioni di italiani fra i 15 e i 64 anni, i quali sono scoraggiati nel cercare un lavoro, che non cercano più lavoro perché lo hanno cercato in passato ma non lo hanno mai trovato, oppure che vorrebbero un lavoro ma sono impossibilitati a trovarne uno per motivi familiari (dati ISTAT);

- i poco più di 1 milione di lavoratori italiani coinvolti nella cassa integrazione, che di fatti non lavorano (stima della Cgil sui dati Inps di ottobre 2013);

allora gli italiani fra i 15 e i 64 anni disoccupati, che sono potenziali lavoratori ma che non hanno un'occupazione, ammontano a ben 7,21 milioni circa, i quali rapportati alla nuova base di forza lavoro, che da 25,5 milioni passa a 28,48 milioni, determinano un tasso di disoccupazione che, a dicembre 2013, schizzerebbe oltre il 25%.

Questo è il dato sulla disoccupazione italiana più fedele alla realtà (sempre che siano buoni i dati grezzi diffusi dall'ISTAT). Altro che 12,7%! Il tasso di disoccupazione italiano è più del doppio rispetto a quello ufficiale: più precisamente, del 25,32%.

Vorrei condurvi a riflettere su un altro aspetto del fenomeno occupazionale italiano. Sempre considerando i dati di dicembre 2013, i residenti in Italia erano circa 60 milioni. L'ISTAT ci dice che 22,27 milioni sarebbero gli occupati, ma sottraendo da questo dato la stima della Cgil sui lavoratori in cassa integrazione (più di 1 milione), coloro che in Italia effettivamente hanno un'occupazione lavorativa sarebbero circa 21,27 milioni. Ciò vale a dire che solo il 35,5% del totale dei residenti italiani manda avanti la carretta. Il restante 64,5% degli italiani (circa 38,73 milioni) non lavora ed è costituito da:

- circa 14,4 milioni, fra studenti di età superiore ai 14 anni, pensionati con meno di 65 anni, invalidi, falsi invalidi, casalinghe, sfaccendati, i 2,99 milioni che vorrebbero lavorare ma non possono o sono scoraggiati nel trovarlo e coloro che sfuggono alle statistiche del lavoro, tutti con età compresa fra i 15 e i 64 anni;

- circa 24,33 milioni fra coloro che hanno un'età inferiore ai 15 anni e quelli con un'età superiore ai 64 anni.

In pratica, poco più di 1 italiano su 3 lavorerebbe e manterrebbe, oltre a sé stesso, anche i restanti 2 che non lavorano, sostenendo le necessità del proprio nucleo familiare oppure pagando tasse, imposte e contributi.

Ovviamente, esiste il fenomeno del lavoro a nero, i cui numeri sono impossibili da quantificare e che abbatterebbero il numero effettivo di coloro che in Italia non lavorano (per fortuna, direi).

E che dire se introducessimo in questa riflessione l'esercito dei lavoratori dipendenti i quali sono stipendiati, non da redditi prodotti dall'amministrazione pubblica presso cui essi sono impiegati (che non esistono), bensì dai redditi confiscati da chi lavora privatamente (si ricordi che ogni amministrazione pubblica non produce mai ricchezza, ma consuma solo ricchezza altrui)?

In tal caso, quanti sarebbero gli italiani mantenuti per ognuno che lavora e produce ricchezza effettivamente?

I dipendenti pubblici italiani sono circa 3,4 milioni (fonte Ragioneria generale dello stato); ciò significa che gli italiani i quali risultano occupati nel settore privato e che contribuiscono a creare ricchezza effettiva sarebbero circa 17,87 milioni. Quindi, il rapporto fra i lavoratori che producono effettivamente ricchezza e coloro che non la producono sarebbe ben superiore a quello di 1 a 3 (fenomeno del lavoro a nero escluso). Infatti, alla luce di quest'ultima analisi, solo il 29,78% degli italiani lavora e crea ricchezza effettiva per mantenere il restante 70,22% costituito da pensionati, studenti, invalidi, disoccupati, politici, sfaccendati e dipendenti pubblici.

L'allarmante insostenibilità di un sistema istituzionale fatto di leggi impossibili sul lavoro e sulla previdenza sociale e di privilegi inconcepibili a lavoratori e pensionati, che sono la causa di questa impossibilità (o, in alcuni casi, di disincentivi) a lavorare, è decisamente evidente dai soli dati ufficiali; basta saperli leggere con la propria testa e non con quella degli altri.

da Il Blog di Pasquale Marinelli


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MessaggioInviato: 06/02/2014, 11:13 
http://www.rischiocalcolato.it/2014/02/ ... oluti.html

SIAMO ORMAI AL SURREALE. Napolitano contro l’Austerity. E Monti e Letta chi li ha fortissimamente voluti

Di Joe Black
6 febbraio 2014

Leggo l’interessantissimo post di Blondet che fissa lucidissimo l’ennesimo non-sense per l’Inps. Nonostante la “Riforma-Controriforma Fornero” ed il dimezzamento delle pensioni erogate il deficit Inps è sui 14 MLD

Surreale

I 5 STELLE sotto pressioni altissime e additati come Fascisti cercano di difendere gli interessi dei cittadini sul decreto Bankitalia. Lo stesso presidente Visco riconosce quello che tutti gli addetti ai lavori dicono: regalone alle banche. I Giornali Titolano: nessun regalo col decreto bankitalia

Surreale

I dati Usa sugli occupati sono bassi nonostante l’economia drogata sia stata foraggiata con flussi imponenti dalal Federal; rallenta la Cina, Crolla il Giappone, scivola l’Argentina, Squinzi dice che i conti non tornano ma ormai la crisi è alle spalle dice balle d’acciaio Letta

Surreale

Il Presidente della Repubblica che ha prima nominato (meriti tuttora sconosciuti ai piu) Monti senatore a vita e poi presidente del Consiglio varando l’Inciucissimo e poi il governo Letta in funzione anti Grillo e contro ogni volontà degli elettori che vedono governare Destra e Sinistra , scopre i mali dell’austerità

Iper Surreale

La Boldrini (estrema sinistra Sel) applica il regolamento del Senato alla Camera e applica la ghigliottina all’opposizione per fare passare il provvedimento salvabanche. Poi abbandona precipitosamente l’aula. Ma è solo colpa dell’opposizione che fa “bagarre”

Surreale

la realtà supera ormai la fantasia

Renzi , il nuovo Unto del Pontevecchio resuscita Berlusconi, lo riavvicina ad Alfano, fa rientrare casini, ottiene il Salvalega e regalerà forse alla destra le prossimi elezioni con la Cazzatellam. Rodotà e moli costituzionalisti criticano e lui li liquida come meri disturbatori

Surreale

La Camusso sta per cacciare Landini. Crepa tra il sindacato e i vertici Pd. La casa scricchiola!

Surreale

La Fiat diventa viva la FCA (Contaminazioni berlusconiane). Saccodanni e Letta applaudono l’acquisizione della CrYsler… per autoincorporazione. La Fiat se ne va con la sede in Olanda e con le tasse a Londra. Letta, Renzi e Napolitano tacciono. Il gettito perde di colpo 650 Mln di euro, ma la colpa e dello scontrino non emesso … alla casalinga di Voghera.

Surreale

Il Governo vara la legge enti-internet con obbligo di tassazione in Italia. Altro che attrarreinvestimenti E Yahoo è il primo che se ne va.

Surreale

….

Gli asini volano

A sì?

Ma le elezioni (Europee e Amministrative, in ordine di importanza) sono alle porte…

Grillo è (ormai) obsoleto ( obsoleto un par di balle (nota di Agente000) ), ma i parlamentari-cittadini del Movimento 5 Stelle sono quasi pronti ad affrancarsi dal fondatore e dai suoi gravissimi errori di comunicazione. Un Movimento oceanico di cittadini senza Grillo…? Possibile… ( l'autore dell'articolo forse dimentica che è grazie a Grillo se è nato ed esiste il M5S(nota di Agente000) [;)] )

anche se un po… surreale….

Adusbef contro decreto Bankitalia. Valanga di denunce contro lo Stato

“Sono Elio Lannutti, il Presidente dell’Adusbef, la associazione che difende gli utenti dei servizi bancari e finanziari.

Sullo scandaloso regalo di sette miliardi e mezzo di Euro dalla Banca di Italia, che è un istituto pubblico, alle banche e assicurazioni private abbiamo depositato esposti denunce a 130 procure della Repubblica, alle Procure Generali della Corte di Appello, chiedendo di valutare tutta una serie di reati, che vanno dal concorso formale in reato continuato articolo 81, pene per coloro che concorrono in reato, circostanze aggravanti, abuso di ufficio, omissione di atti di ufficio, interruzione di pubblico servizio e pubblica utilità, riduzione in schiavitù, truffa, appropriazione indebita, abuso della credibilità popolare, sono tutti articoli del codice penale che sono stati messi a punto dai nostri legali, Avvocato Golino, Avvocato Tanza e altri insigni giuristi.

Perché? Se il governatore Visco anche di recente ha affermato che la Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico e che si attingono dalle riserve, che sono 22 miliardi di Euro, quelle riserve, che non sono le riserve valutarie e auree che sono 105 miliardi, sono le riserve straordinarie della banca di Italia, frutto anche del signoraggio, ossia l’emissione della moneta. Si attingono sette miliardi e mezzo dal bilancio della Banca d’Italia, ente di diritto pubblico, per fare un regalo alle banche private, a Banca Intesa San Paolo, che ha oltre il trenta per cento, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Assicurazioni Generali, Inps di Mastrapasqua collezionista di poltrone, etc.!

Noi ringraziamo il MoVimento 5 Stelle che ha fatto una durissima battaglia in Parlamento, per cercare di fermare questo scempio dei diritti e della democrazia e confidiamo che ci sarà un giudice a Berlino che tra l’altro abbiamo chiesto anche il sequestro preventivo di questi sette miliardi e mezzo, prima che vengano girati alle banche.

E in più abbiamo fatto una denuncia per danno erariale alla Procura Generale della Corte dei Conti e alla Commissione Europea, perché è un aiuto mascherato di stato, si tolgono soldi a un ente pubblico per regalarli a banche e assicurazioni private.

Mentre la gente muore di fame, mentre i giovani non hanno futuro, devono andare all’estero.

E’ un furto a danno della collettività, perché le riserve della Banca d’Italia non sono nella disponibilità di questi oligarchi né di un Parlamento che abusando del proprio potere ha fatto ricorso alla ghigliottina per la prima volta nella storia della Repubblica! Sono soldi nostri! E cercheremo in tutti i modi di rivendicarli, davvero in nome del popolo italiano.” Elio Lannutti, presidente di Adusbef

Mah naturalmente è tutta colpa di Grillo e del M5S che avrà sbagliato nei modi, ma non nella sostanza. Meglio essere silenti come Berlusconi, Renzi e Napolitano o il cameriere delle banche Letta Jr? Ma chi tace .. acconsente…

[:(!]


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MessaggioInviato: 06/02/2014, 18:41 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

http://www.rischiocalcolato.it/2014/02/ ... oluti.html

SIAMO ORMAI AL SURREALE. Napolitano contro l’Austerity. E Monti e Letta chi li ha fortissimamente voluti



,,non ci fare caso ognuno ha i propri tempi di reazione,se ha impiegato oltre 30 anni x capire cosa era successo in ungheria nel 1956,.........................in questo caso la sua reazione e' stata + rapida.................. [;)] [:246]


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MessaggioInviato: 06/02/2014, 18:48 
Aziende statali con soldi dei contribuenti pagano la quota annuale al think thank americano.

NEW YORK (WSI) - Non sarà una rivoluzione nel senso stretto del termine. Nell’ultimo anno, però, all’interno dell’Aspen Institute Italia si è registrato come minimo uno scossone. Con alcune operazioni che hanno un po’ il sapore del colpo di scena. La "filiale" italiana del pensatoio filoamericano ha stilato l’ultimo aggiornamento (al 1° febbraio 2014) delle liste dei soci sostenitori, dei soci ordinari e dei componenti degli organi.

Dagli elenchi, di cui La Notizia è in possesso, spuntano sorprese di non poco conto. Per esempio tra i nuovi soci sostenitori, quelli cioè che finanziano l’attività dell’Aspen Institute Italia, c’è il colosso informatico cinese Huawei, il cui responsabile italiano, Roberto Loiola, entra nel consiglio generale del pensatoio. Si tratta di un ingresso di "peso", anche per i discussi trascorsi di Huawei: questioni di sicurezza nazionale e di dumping, che spesso sono state opposte al gruppo fondato da Ren Zhengfei, un ingegnere che ha passato buona parte della sua vita lavorando per l’esercito cinese. Le tensioni maggiori hanno visto Huawei opposta proprio al Congresso degli Stati Uniti (patria dell’Aspen), secondo il quale la diffusione negli Usa della società cinese avrebbe comportato rischi per la proprietà intellettuale, per la privacy dei clienti e in ultima analisi per la sicurezza nazionale. Ma è stata una successiva indagine della Casa Bianca, a quanto pare, a escludere l’esistenza di questi allarmi.

Gli altri

A destare curiosità è anche l’approdo tra i soci sostenitori dell’Aspen, che in Italia è presieduta da Giulio Tremonti, di Invitalia, la società del Tesoro guidata da Domenico Arcuri che si occupa di attrazione degli investimenti. Accanto a questa entra pure Snam, controllata al 30% da Cdp Reti, e quindi dalla Cassa Depositi e Prestiti che sempre al Tesoro fa capo. Si tratta, in ciascuno di questi casi, di società che non comparivano nell’elenco dei soci Aspen aggiornato al 1° aprile del 2013 (di cui aveva già dato conto La Notizia del 6 e del 9 aprile dell’anno scorso). E così non fa altro che ingrossarsi il novero delle società pubbliche che, con soldi dei contribuenti, pagano la quota annuale al think tank. L’elenco è sterminato. Ci sono la stessa Cassa Depositi, il suo Fondo strategico, Ferrovie dello Stato, Fincantieri, Gme (Gestore dei mercati energetici), Gse (Gestore dei servizi elettrici), Poste italiane, Sace e Rai. Alle quali si aggiungono i colossi di Stato quotati in borsa come Eni, Enel e Finmeccanica. Naturalmente questi nuovi arrivi comportano nella maggior parte dei casi anche nuovi ingressi nel consiglio generale. Qui, per esempio, è entrato Arcuri, ad della medesima Invitalia. Infine tra i soci sostenitori si segnalano gli ingressi della Compagnia Sanpaolo e della Fondazione Cariplo, due tra le più potenti fondazioni, azioniste pesanti di Intesa Sanpaolo. La loro presenza in Aspen, prima, era limitata all’Acri, ovvero l’associazione di settore guidata da una vita da Giuseppe Guzzetti. Nel consiglio generale dell’Aspen, infine, si segnalano i nuovi arrivi di Alessandro e Francesco Profumo, rispettivamente presidente di Mps e della municipalizzata Iren.

I fuoriusciti

A ingressi eccellenti corrispondono uscite eccellenti. Dai soci sostenitori, per esempio, se ne va la Mondadori, così come lascia tutti gli incarichi rivestiti in Aspen fino a un anno fa Maurizio Costa, ex ad della casa editrice. Lo stesso dicasi per Italcementi, che abbandona i soci sostenitori, e per il suo numero uno, Carlo Pesenti, che molla il consiglio generale. E un identico canovaccio vale anche per la Todini Costruzioni e per Luisa Todini. Fuori anche Poltrona Frau di Montezemolo. A far rumore, inoltre, è l’uscita di Franco Bernabè, che fino all’anno scorso era presente come numero uno di Telecom. Con lui abbandona tutti i ruoli anche Enrico Tomaso Cucchiani, qualche tempo fa defenestrato da Intesa Sanpaolo.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da La Notizia - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... aspen.aspx


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Il grande bluff: Italia a picco, ma Saccomanni sorride

Scritto il 05/2/14 • nella Categoria: segnalazioni
I dati di novembre 2013 sul commercio estero dell’Italia indicano 360 miliardi di euro di esportazioni da inizio anno contro 330 miliardi di importazioni. Il saldo commerciale è di 30 miliardi. Sembra una buona notizia confrontato con i 10 miliardi del 2012. Peccato che sia dovuto al calo delle importazioni per il collasso della domanda interna. Gli italiani stanno stringendo la cinghia. Fino ad ora la crescita delle esportazioni ha limitato il crollo del Pil dovuto al calo dei consumi domestici, ma le cose stanno cambiando. A novembre 2012 le esportazioni sono state in calo del 2% su ottobre. Se le esportazioni diminuiscono ci si avvia a un calo del Pil anche nel quarto trimestre 2013 con buona pace di Saccomanni e del suo tunnel. In questi giorni il quadro economico sta cambiando (in peggio). Dall’Argentina a Turchia, Messico, Russia, le valute extra euro sono sotto pressione per motivi monetari, economici e politici. Questo rafforza l’euro a danno delle nostre esportazioni, tipico di chi ha un’economia debole e una moneta forte.
La Banca d’Italia ha rivisto al ribasso la sua stima di Pil per il 2014: a 0,7% contro 1,1% stimato dal governo. Stessa cosa ha fatto il Fmi. Tra pochi mesi ci sarà il segno meno davanti a questi numeri (scommettiamo?) e verrà detto che la ripresa arriverà nel 2015 (si allunga il tunnel). La stessa Banca d’Italia prevede la disoccupazione in aumento fino al 2015. Ci si chiede: quando a Roma si sveglieranno? Ogni politica economica si concede dei margini di fallimento, raggiunti i quali si prende atto che non funziona. Si cambia rotta. Fino a quando si è disposti far salire la disoccupazione per ammettere che l’Eurozona non funziona? Disoccupazione al 30%? La situazione peggiora, come qualunque cittadino vede
con i suoi occhi, ma nessuno fa mea culpa. Hanno creato la “realtà economica alterata”. Dicono, pieni di orgoglio: «Guardate, lo spread sceso sotto i 200 punti». E anche qui mentono sapendo di mentire.
Lo spread si è dimezzato in 24 mesi, ma quello che conta è il costo REALE del debito, quindi quanto potere d’acquisto devono cedere i contribuenti al Tesoro attraverso le tasse per finanziare il rimborso delle cedole sui titoli di Stato. Se si guarda allo spread reale nulla è cambiato, perché anche l’inflazione è in crollo verticale. Da fine 2011 l’inflazione è scesa da 3% a 0.7% in Italia, e in Germania da 2,5% a 1,5%. Lo spread reale, dedotta l’inflazione, allora era 2,5% oggi è più o meno quello. Ci finanziavamo allora al 5,5% di interesse sui titoli con l’inflazione al 3%. Oggi ci finanziamo al 3% con l’inflazione a 0,7%. Trucchi da prestidigitatori, ma il portafoglio non ammette trucchi.
Lo spettro in arrivo per i mercati si chiama deflazione, in sostanza inflazione negativa. In deflazione ci sono già Grecia (-1,8%) e Cipro (-1,3%), mentre il Portogallo è prossimo con uno 0,2% seguito dalla Spagna a 0,3%. La Francia è a un tasso di inflazione dello 0,8% e la Germania di 1,2%. L’intera Eurozona è scesa a 0,8% a dicembre contro 0.9% a novembre. E l’Italia? Come detto, è crollata dal 3% di due anni fa a 0,7%. Tutti negano uno scenario da decade giapponese di zero crescita e inflazione negativa, ma sta succedendo. Lo stesso Draghi per la prima volta ha citato la parola deflazione come rischio reale. Per l’Italia come per ogni paese ad alto debito la deflazione è un dramma perché, in assenza di crescita, pone il debito/Pil in una traiettoria esponenziale.
L’Italia è avviata verso l’insostenibilità del debito/Pil (con il debito che sale mentre il Pil è in diminuzione) eppure i mercati continuano a comprare il nostro debito. Sembra un mistero, ma non lo è. Il motivo è presto detto: con questo governo eterodiretto da Draghi, i mercati si sentono protetti, sanno che ci sono le tasse, i risparmi ed il patrimonio degli italiani a salvaguardia delle ricche cedole che banche e investitori incassano sui nostri titoli, e alla fine pagherà Pantalone. E’ il più grosso trasferimento di ricchezza dalle famiglie alla finanza che il nostro paese abbia mai visto. Con il Grande Bluff l’Italia è avviata verso la miseria.
(“Il Grande Bluff”, dal blog di Beppe Grillo del 25 gennaio 2014).

I dati di novembre 2013 sul commercio estero dell’Italia indicano 360 miliardi di euro di esportazioni da inizio anno contro 330 miliardi di importazioni. Il saldo commerciale è di 30 miliardi. Sembra una buona notizia confrontato con i 10 miliardi del 2012. Peccato che sia dovuto al calo delle importazioni per il collasso della domanda interna. Gli italiani stanno stringendo la cinghia. Fino ad ora la crescita delle esportazioni ha limitato il crollo del Pil dovuto al calo dei consumi domestici, ma le cose stanno cambiando. A novembre 2012 le esportazioni sono state in calo del 2% su ottobre. Se le esportazioni diminuiscono ci si avvia a un calo del Pil anche nel quarto trimestre 2013 con buona pace di Saccomanni e del suo tunnel. In questi giorni il quadro economico sta cambiando (in peggio). Dall’Argentina a Turchia, Messico, Russia, le valute extra euro sono sotto pressione per motivi monetari, economici e politici. Questo rafforza l’euro a danno delle nostre esportazioni, tipico di chi ha un’economia debole e una moneta forte.

La Banca d’Italia ha rivisto al ribasso la sua stima di Pil per il 2014: a 0,7% contro 1,1% stimato dal governo. Stessa cosa ha fatto il Fmi. Tra pochi mesi ci Fabrizio Saccomannisarà il segno meno davanti a questi numeri (scommettiamo?) e verrà detto che la ripresa arriverà nel 2015 (si allunga il tunnel). La stessa Banca d’Italia prevede la disoccupazione in aumento fino al 2015. Ci si chiede: quando a Roma si sveglieranno? Ogni politica economica si concede dei margini di fallimento, raggiunti i quali si prende atto che non funziona. Si cambia rotta. Fino a quando si è disposti far salire la disoccupazione per ammettere che l’Eurozona non funziona? Disoccupazione al 30%? La situazione peggiora, come qualunque cittadino vede con i suoi occhi, ma nessuno fa mea culpa. Hanno creato la “realtà economica alterata”. Dicono, pieni di orgoglio: «Guardate, lo spread sceso sotto i 200 punti». E anche qui mentono sapendo di mentire.

Lo spread si è dimezzato in 24 mesi, ma quello che conta è il costo reale del debito, quindi quanto potere d’acquisto devono cedere i contribuenti al Tesoro attraverso le tasse per finanziare il rimborso delle cedole sui titoli di Stato. Se si guarda allo spread reale nulla è cambiato, perché anche l’inflazione è in crollo verticale. Da fine 2011 l’inflazione è scesa da 3% a 0.7% in Italia, e in Germania da 2,5% a 1,5%. Lo spread reale, dedotta l’inflazione, allora era 2,5% oggi è più o meno quello. Ci finanziavamo allora al 5,5% di interesse sui titoli con l’inflazione al 3%. Oggi ci finanziamo al 3% con l’inflazione a 0,7%. Trucchi da prestidigitatori, ma il portafoglio non ammette trucchi.

Lo spettro in arrivo per i mercati si chiama deflazione, in sostanza inflazione negativa. In deflazione ci sono già Grecia (-1,8%) e Cipro (-1,3%), mentre il Portogallo è prossimo con uno 0,2% seguito dalla Spagna a 0,3%. La Francia è a un tasso di inflazione dello 0,8% e la Germania di 1,2%. L’intera Eurozona è scesa a 0,8% a dicembre contro 0.9% a novembre. E l’Italia? Come detto, è crollata dal 3% di due anni fa a 0,7%. Tutti negano uno scenario da decade giapponese di zero crescita e inflazione negativa, ma sta succedendo. Lo stesso Draghi per la prima volta ha citato la parola deflazione come rischio reale. Per l’Italia come per ogni paese ad alto debito la deflazione è un Grillodramma perché, in assenza di crescita, pone il debito/Pil in una traiettoria esponenziale.

L’Italia è avviata verso l’insostenibilità del debito/Pil (con il debito che sale mentre il Pil è in diminuzione) eppure i mercati continuano a comprare il nostro debito. Sembra un mistero, ma non lo è. Il motivo è presto detto: con questo governo eterodiretto da Draghi, i mercati si sentono protetti, sanno che ci sono le tasse, i risparmi ed il patrimonio degli italiani a salvaguardia delle ricche cedole che banche e investitori incassano sui nostri titoli, e alla fine pagherà Pantalone. E’ il più grosso trasferimento di ricchezza dalle famiglie alla finanza che il nostro paese abbia mai visto. Con il Grande Bluff l’Italia è avviata verso la miseria.

http://www.libreidee.org/2014/02/il-gra ... i-sorride/


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