Ecco in cosa è possibile imbattersi nella “civilissima” Milano. Un cazzotto nello stomaco. «Fa davvero male vedere, alla vigilia del Giorno del Ricordo, queste scritte indecenti e vigliacche contro Sergio Ramelli e le vittime delle Foibe comparse sul muro di una scuola a Milano. Offendere un ragazzo ucciso a colpi di chiave inglese e migliaia di italiani vittime di un disegno di pulizia etnica: ecco a voi la sinistra che tanto parla di tolleranza e umanità».
Meloni: «Ecco a voi la sinistra che parla di umanità»
E’ Giorgia Meloni dal suo profilo Fb ad inorridire per l’accaduto e a postare la scritta vergognosa. Magari gli stessi autori della scritta vanno in piazza a gridare “Restiamo umani”, magari dicono di vergognasi di essere italiani per via della rigida politica migratoria del governo. Riusciranno a vergognarsi di loro stessi? Concepire e poi a scrivere uno scempio del genere in spregio alla più elementare pietas ha il sapore di una disumanità raccapricciante. E bene ha fatto Giorgia Meloni a segnalare questo grave episodio che si inserisce nella scia del negazionismo delle foibe, nell’antiitalianità di una certa cultura di sinistra che ha perso ritegno e pudore, infierendo sulla sorte atroce di Sergio Ramelli.
http://www.secoloditalia.it/2019/02/a-m ... la-meloni/A far scoppiare il caso è stata l'iniziativa dell'Anpi che per domenica prossima ha deciso di dar vita ad un dibattito a Parma su tesi revisioniste e negazioniste sulla Foibe. Alla conferenza sponsorizzata dall'Anpi parteciperanno registi e storici in prima fila sul fronte revisionista. La polemica, come hanno sottolineato diversi esponenti della Lega, è nata anche dalla decisione degli organizzatori di proiettare due documentari proprio alla fine del dibattito. La stessa conferenza ha già nel titolo uno "schiaffo" chiaro nei confronti delle vittime delle Foibe: "I morti delle foibe riconosciuti dalla legge, 354, quasi tutti delle forze armate dell'Italia fascista" di Sandi Volk. Poi due video dal titlo eloquente: "La foiba di Basovizza: un falso storico" di Alessandra Kersevan e "Norma Cossetto: un caso tutt'altro che chiaro" di Claudia Cernigoi.
Due proiezioni che cercano di smontare le verità storiche e che mettono in discussione quanto accaduto. Adesso però su questo fronte arriva una reazione chiara da parte del Carroccio che chiede in modo forte uno stop dei contributi pubblici destinati proprio ai negazionisti dell'Anpi: "Ancora una volta Anpi promuove iniziative negazioniste sulle Foibe. Ancora una volta si vuole negare l’eccidio dove migliaia di nostri connazionali furono barbaramente trucidati dai comunisti titini. Vergognatevi! Basta contributi pubblici a queste associazioni", ha affermato su Twitter la deputata della Lega, Barbara Saltamartini, presidente della Commissione Attività Produttive. Un gesto, quello del taglio dei contributi pubblici, che darebbe un segnale forte a chi cerca di negare l'evidenza della storia e la memoria delle vittime innocenti. Infine a sottolineare la posizione della Lega sono arrivate le parole dello stesso
Salvini: "È necessario rivedere i contributi alle associazioni, come l’Anpi, che negano le stragi fatte dai comunisti nel dopoguerra".http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 39221.html