Marea nera, Bp: «Operazione chiusura sta andando abbastanza bene» (speriamo)
Ma l'esito dei nuovi tentativi non si saprà prima di 48 ore.Le spese finora ammontano a 930 milioni di dollari
Secondo il numero uno di Bp, Tony Hayward, l'operazione “Top Kill” per chiudere il pozzo petrolifero nel golfo del Messico «sta andando abbastanza bene». Hayward ha dichiarato, che nel pozzo sono stati immessi gomma e altri materiali e che nel corso della giornata sarà pompato altro fango. Hayward ha aggiunto che la riuscita o meno dei tentativi di contenere la fuoriuscita di petrolio causata dall'incidente della piattaforma Deepwater Horizon, non saranno resi noti prima di 48 ore.
«Le prossime 12-18 ore saranno cruciali nel tentativo di fermare definitivamente la perdita di greggio nel golfo del Messico», ha detto l'ammiraglio della guardia costiera Thad Allen, coordinatore delle operazioni di contenimento della marea nera.
Per la prima volta, oltre un mese dopo il dramma, la Bp ha definito «una catastrofe ecologica» la marea nera. L'ad Tony Hayward ne ha parlato in questi termini ai talk show televisivi di venerdì, mentre finora la multinazionale britannica aveva utilizzato l'espressione «incidente».
Intanto Bp ha reso noto il valore dei danni della marea nera causata dall'incidente della piattaforma Deepwater Horizon nel golfo del Messico. Gli sono già costati circa 930 milioni di dollari, oltre 750 milioni di euro. Questa cifra include le spese di contenimento e di pulizia, il denaro versato agli Stati costieri, i danni già rimborsati e le operazioni tentate per ostruire la fuoriuscita di greggio.
Ieri l'operazione "Top kill" di chiusura definitiva del pozzo era stata interrotta per 16 ore. Secondo un responsabile della Bp, Doug Suttles, c'è stata una lunga interruzione nelle operazioni perchè a un certo punto i risultati non apparivano «sufficienti» e si è deciso di fermarsi per capire come rendere più efficiente le operazioni di pompaggio. Secondo il New York Times gli ingegneri del colosso petrolifero avrebbero constatato che troppo fango pompato nel pozzo fuoriusciva con la perdita di petrolio.
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