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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 15/02/2022, 14:22 
sai quanti UFO ho visto durante le tempeste elettriche in sudamerica...
stavano li, immobili, aspettavano proprio il momento per sparire...venivano atrraversati dal lampo e se ne andavano
Tecnologia tremendamente superiore alla nostra...
senza perdere tempo, eh Catwalk...
non si perde tempo, chi cerca trova

QUERER ES PODER dicevano sempre le Guide

poi dicevano: NO HAY PEOR CIEGO DE QUIEN NO QUIERE VER

Ufo-Vulcani già spiegata la relazione in altro post
Ufo-Tormente elettriche: sfruttano i canali energetici per entrare nella nostra dimensione spazio-tempo

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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 16/02/2022, 04:23 
video con tutte immagini interessanti...ci sono anche un paio di "teste di grigio"... [:264]

[:295]



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"...la vita è uno stato mentale..." tratto da "Oltre il giardino" di Hal Ashby
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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 16/02/2022, 11:15 
un paio di teste di grigio?

io ne ho viste...50 [:297]


Allegati:
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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 20/03/2022, 11:11 
Quest'oggi nel versante Nord dell'Etna
sembrava di stare in Lapponia
❤️

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[:91]

Forte nevicata sull'Etna 19 Marzo 2022

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è lenta ed Inesorabile. "
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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 11/05/2022, 16:33 
Emissioni di gas nocivi a Vulcano "stabili ma ancora anomale"


Stabili ma sempre anomali, secondo Arpa e Ingv, i valori delle emissioni di gas nocivi sull'isola di Vulcano. "La situazione non è peggiorata - si legge in una nota della Regione - tuttavia non bisogna abbassare l’attenzione, soprattutto in previsione dell’avvio della stagione estiva". Per alcune zone, comunque, le prescrizioni adottate con le precedenti ordinanze "potranno essere mitigate". E' questo il risultato della riunione del Comitato per il coordinamento delle misure per la tutela della salute e dell'incolumità pubblica chiamato ad attuare gli interventi di prevenzione e monitoraggio dei gas nocivi sull'isola di Vulcano, alle Eolie, che si è tenuta ieri su convocazione del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario delegato.

All’incontro in video collegamento hanno partecipato anche il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, il viceprefetto di Messina Francesco Milio, oltre ai rappresentanti dell’Asp, dei Vigili del fuoco, dell’Arpa Sicilia, dell’Ingv, del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato regionale alla Salute, dell’Istituto superiore di sanità e della comunità di Vulcano.

"I tecnici ci dicono che la situazione è stazionaria, ma dobbiamo essere pronti a qualsiasi tipo di emergenza, nel caso in cui i valori dovessero tornare a salire, come avvenuto nel periodo di maggiore crisi - ha sottolineato Musumeci -. Dobbiamo neutralizzare la sensazione di abbandono che cittadini e operatori turistici manifestano, per questo motivo dobbiamo accelerare sulla realizzazione della Rete dei sensori di rilevamento dei gas nocivi per potenziare ancora di più il monitoraggio del fenomeno".

Altro argomento affrontato è stato quello della vigilanza. "Dobbiamo rendere l’isola - ha detto il presidente della Regione - fruibile dal punto di vista della sicurezza. Chiederò al ministro dell’Interno e al prefetto di Messina la possibilità di predisporre un adeguato presidio di uomini in divisa che siano da deterrente nei confronti di coloro che si avvicinano alle zone interdette, soprattutto per l’estate". Nel frattempo, la Protezione civile regionale ha provveduto a collocare la segnaletica necessaria e quella nazionale a organizzare un’esercitazione con le prove di evacuazione dall’isola.

Il governatore ha annunciato che, subito dopo l’approvazione del Bilancio, la Regione varerà una campagna di comunicazione per promuovere le isole minori, con particolare attenzione proprio a Vulcano. Una decisione per "compensare" l’apprensione degli operatori turistici che si attendono anche per quest’anno prenotazioni di quanti amano godere la suggestione che offre l’Isoletta. Alla luce dell’attuale situazione, nelle nuove ordinanze che il sindaco di Lipari si appresta a varare, con il parere favorevole del Comitato, continuano a restare precluse le aree limitrofe al cratere, al laghetto naturale dei fanghi termali e alla spiaggia dei Faraglioni, dove l'attività dei fumaroli è ancora intensa. Saranno, invece, alleggerite le misure nell’area delle cosiddette 'Case Lombardo'.

"Quello che ci conforta – ha detto il sindaco Giorgianni - è l’assenza di qualsiasi ricorso di pazienti alla Guardia medica o ai medici di famiglia per malori legati all’emissione dei gas. Nelle poche volte che i valori sono stati fuori dalla norma, inoltre, abbiamo accertato la presenza di venti predominanti in quelle zone e comunque il Comune ha effettuato una regolare attività di informazione alla popolazione affinché fosse sempre coinvolta". "Serve prudenza - ha concluso Musumeci - ma sono certo che sarà un’estate intensa sul piano turistico ed economico".


https://www.adnkronos.com/emissioni-di- ... 5pwsPllOVY


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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 13/05/2022, 17:36 
Stromboli, esplosione dal vulcano: paura a Ginostra. Le FOTO in diretta
Esplosione a Stromboli nel cuore del pomeriggio: paura a Ginostra. Le foto e gli aggiornamenti in diretta

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Una grossa esplosione s’è verificata sullo Stromboli, vulcano delle isole Eolie, nel cuore del pomeriggio intorno alle 16:45. L’esplosione ha provocato un’enorme nube di fumo e cenere dal vulcano: grande paura nella frazione di Ginostra, già gravemente colpita da un analogo episodio verificatosi il 3 luglio 2019. Anche oggi come allora, dopo l’esplosione, diversi incendi sono scoppiati sia a Stromboli che sulla frazione di Ginostra.


https://www.meteoweb.eu/2022/05/strombo ... o/1792689/

Etna in eruzione: aperta nuova bocca sul Cratere di Sud-Est
Nuova frattura eruttiva sul fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est dell'Etna

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A seguito di un periodo di relativa quiete, l’Etna torna a dare spettacolo: dopo diverse emissioni di cenere negli ultimi due giorni, nella serata di ieri, 12 maggio 2022, “si è aperta una frattura eruttiva sul fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est dell’Etna“, dalla quale è fuoriuscita una piccola colata di lava, ha spiegato il vulcanologo INGV Boris Behncke.

“A partire dalle ore 19 locali circa, si è osservata emissione di cenere dal cratere di Sud-Est associata all’apertura di una o più bocche lungo il fianco nord del Cratere di Sud-Est, che hanno prodotto una piccola colata lavica il cui fronte ha raggiunto la base nord del cratere,” ha spiegato l’Osservatorio Etneo INGV.

Di seguito il video time-lapse realizzato da Giovanni Tumino, che mostra il momento esatto (ore 01:27) in cui viene emessa una colonna di ceneri e gas dalla nuova bocca. La ripresa è stata effettuata da Linguaglossa (CT) in località Pomiere.

Guarda su youtube.com


https://www.meteoweb.eu/2022/05/eruzion ... t/1792475/


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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 25/05/2022, 21:13 
Etna, Stromboli e Vulcano in attività, vulcanologo Mattia: “nessun allarme particolare”
Il vulcanologo Mario Mattia fa il punto della situazione sull’attività dei vulcani Etna, Stromboli e Vulcano



In questi giorni, Etna, Stromboli e Vulcano sono tornati a farsi sentire, dando vita a fenomeni diversi tra loro. Il vulcanologo dell’INGV Mario Mattia rassicura che al momento non c’è nessun allarme connesso all’attività dei tre vulcani. “Per quanto riguarda l’attività dei tre vulcani, Etna, Stromboli e Vulcano, non c’è da preoccuparsi su particolari ‘relazioni’ se non che tutti e tre sono all’interno dello stesso ambito geodinamico e si sono sviluppati fenomeni in tempi ravvicinati“, ha detto Mattia all’AdnKronos.

“A Vulcano, in particolare, la crisi e’ oramai in atto dal settembre dello scorso anno e dopo una fase di pausa c’è questa recrudescenza gassosa ed un po’ anomala che stiamo analizzando nel dettaglio ma, al momento, non ci sono motivi di allarme particolari”. “L’Etna, dopo un periodo di immobilità assoluta, si è risvegliata improvvisamente con questa attività eruttiva da queste fessure apertesi sul fianco del cratere di Sud-Est ed ovviamente stiamo seguendo attentamente anche questa situazione ma non vi è nulla di pericoloso neanche in tema di emissione di cenere. Lo Stromboli, infine, dopo un periodo di ‘calma’, ha fatto registrare una esplosione più forte delle altre ma sono tutti fenomeni che rientrano nel campo della normalità”, ha spiegato il vulcanologo.

“Vulcano e’ l’unico a darci qualche pensiero in più perché e’ diverso, e’ un vulcano a condotto chiuso con caratteristiche eruttive con forme di pericolo diverse legate alle attività esplosive e dunque va monitorato diversamente rispetto all’Etna ed allo Stromboli”, ha concluso Mattia.


https://www.meteoweb.eu/2022/05/etna-st ... e/1797246/


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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 30/05/2022, 16:40 
A Vulcano il mare cambia colore, INGV: “rilevato abbassamento del pH”
"Le misure in acqua di mare hanno mostrato un generale e significativo abbassamento del pH in tutto il tratto di mare interessato"



Nell’isola eoliana di Vulcano il mare ha cambiato colore nella zona di Levante, assumendo una sfumatura bianco-lattiginosa: secondo i primi accertamenti dell’INGV, il fenomeno sarebbe causato “dall’abbassamento del pH“. I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania hanno effettuato un sopralluogo con un mezzo nautico per “le osservazioni macroscopiche, misure chimico-fisiche sul campo e prelievo di campioni“. “Al fine di tutelare la sicurezza degli operatori, i campionamenti hanno riguardato il prelievo di acque di mare sul fondo marino in prossimità dei siti di emissione tramite rosetta azionata dall’imbarcazione, nonché il prelievo di gas gorgogliante dalla superficie dell’acqua,” hanno spiegato gli esperti. Sono stati anche effettuati campionamenti di gas presso il laghetto dei fanghi termali chiuso ormai da tre anni, che rappresenta il sito di elezione per il monitoraggio del sistema idrotermale che alimenta il degassamento nell’area, con lo scopo di ottenere informazioni geotermobarometriche sull’evoluzione del sistema geotermico. “Le misure in acqua di mare hanno mostrato un generale e significativo abbassamento del pH in tutto il tratto di mare interessato. I risultati completi saranno riportati in relazioni tecnico-scientifiche che saranno prodotte nei prossimi giorni,” hanno evidenziato gli esperti INGV.


https://www.meteoweb.eu/2022/05/vulcano ... e/1799217/


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 Oggetto del messaggio: Re: I Vulcani Italiani: dove sono, quanto fanno paura.
MessaggioInviato: 08/06/2022, 00:52 
Etna in eruzione, nuove fratture e colata lavica


L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: "Osservate nuove fratture alla base della parete settentrionale della Valle del Bove"


Etna in eruzione, le ultime notizie sul vulcano riguardano nuove fratture con emissione di lava. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica infatti che "sono state osservate delle nuove fratture alla base della parete settentrionale della Valle del Bove, in zona Serracozzo, dalla parte più a valle di questo sistema di fratture sta avvenendo emissione di lava".

"Il punto di emissione - si legge nella nota - si trova ad una quota di circa 1800 m. E' in corso un sopralluogo da parte di personale Ingv. Per quanto riguarda l'ampiezza media del tremore vulcanico, dalla tarda serata di ieri (lunedì, ndr), si osserva una fase di graduale decremento che ha portato tale parametro da valori alti a medio-alti".

"Le sorgenti del tremore - evidenzia la nota - sono localizzate nell'area del cratere di SE ad una quota di circa 2900 metri sopra il livello del mare". "L'attività infrasonica è bassa, tuttavia - prosegue il comunicato - il forte vento di stamattina potrebbe aver inficiato il rilevamento degli eventi infrasonici. Da una analisi dei segnali di deformazione del suolo - conclude la nota dell’Ingv - non si evincono variazioni al di fuori del rumore nelle ultime ore alle stazioni delle reti clinometrica e GNSS".


https://www.adnkronos.com/etna-in-eruzi ... 84v3iD9gTw


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MessaggioInviato: 04/10/2022, 01:06 
Vulcani siciliani in attività: Stromboli erutta e l’Etna si ricarica. Intervista al vulcanologo
Questa mattina l'Osservatorio Etneo dell'INGV ha comunicato che le reti di monitoraggio hanno registrato alle 11:15 l'inizio di un trabocco lavico dal cratere nord dello Stromboli



I vulcani siciliani tornano in attività. Questa mattina lo Stromboli è tornato a farsi sentire. “E’ iniziata una nuova colata di lava lungo la Sciara del Fuoco e ha raggiunto il mare. Il flusso lavico è andato aumentando, a differenza di altre occasioni in cui l’emissione è durata decisamente meno“. E’ quanto spiega ai microfoni di MeteoWeb Salvatore Giammanco, Primo Ricercatore presso l’INGV-Osservatorio Etneo, Sezione di Catania, “Vulcanologia e Geochimica”. Giammanco è tra coloro che, quotidianamente, supervisionano i vulcani siciliani e ne monitorano l’attività.

Nulla di preoccupante, però. “Questa colata è semplicemente più alimentata, ma nulla di diverso da quelle durate qualche giorno. In questo caso si tratta di una colata lavica che ha seguito una sequenza di esplosioni un po’ più forti. Si tratta di un piccolo periodo di maggiore attività, quindi di fase più esplosiva. Ora è arrivato del magma già impoverito in gas, che sta causando la colata di lava. Noi dell’Osservatorio Etneo seguiamo il fenomeno per comprendere quale evoluzione può avere, al fine di comunicare per tempo alla Protezione Civile eventuali novità“, precisa Giammanco.

Il vulcanologo invita tutti, a questo proposito, a restare informati attraverso i canali social e i siti istituzionali.


E anche l’Etna inizia a risvegliarsi dal torpore durato alcuni mesi. “E’ in una fase di ricarica lenta – spiega Giammanco -. C’è un’attività esplosiva interna ai condotti principali, molto blanda e molto lenta. E’ in atto una lieve inflazione, si sta accumulando magna nuovo. Il tremore si mantiene in fascia gialla, ovvero è in una situazione intermedia che lascia pensare che nel prossimo futuro ci possa essere un ritorno all’attività parossistica, che è l’eventuale più probabile, o stromboliana sommitale“.

“Non ci sono i presupposti per immaginare un’eruzione più grande, o comunque non a breve termine”. Lo scenario più possibile secondo Giammanco, dunque, è un parossismo, ma non imminente.


https://www.meteoweb.eu/2022/10/vulcani ... 001156070/


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MessaggioInviato: 10/10/2022, 01:22 
Stromboli, allerta per vulcano: "Non uscite di casa"


Le raccomandazioni ai cittadini: "State lontani da porte e finestre"


Allerta a Stromboli per il vulcano. I cittadini sono invitati a non uscire di casa. Nell'isola, l'attività effusiva ha provocato il crollo parziale della terrazza craterica e ha alimentato il flusso piroclastico. L'attività del vulcano ha prodotto un segnale sismico della durata di 3 minuti registrato da tutta la rete sismica. L'impatto sull'acqua del materiale stesso ha prodotto uno tsunami di 2 centimetri registrato stamane alle 9.24.

Il Dipartimento della Protezione Civile quindi "ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello giallo ad arancione. Tale decisione -si legge in una nota- è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione odierna con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, riunione convocata alla luce delle attività odierne del vulcano, ovvero l’inizio di una fase eruttiva con un flusso piroclastico dall’aerea craterica Nord che ha rapidamente percorso la Sciara del Fuoco raggiungendo il mare, generando un crollo parziale della terrazza craterica seguito da un ragguardevole trabocco lavico".

Il passaggio del livello di allerta "è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino. L’innalzamento dell’allerta -viene rilevato- determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali".

Il Sindaco del Comune di Lipari, Riccardo Gullo, ha preso parte alla riunione, "sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano". Si invita, pertanto, la popolazione presente sull’isola "a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile".

Il primo cittadino ha fatto il punto della situazione dal sito del comune. "Stante il permanere di tali fenomeni -si legge- si raccomanda in caso eruzione di: 1. Adottare la massima cautela tenendosi informati sull’evoluzione dei fenomeni vulcanici in atto; 2. Non uscire da casa e allontanarsi da porte e finestre, in quanto lo spostamento d’aria causato dall’esplosione potrebbe rompere i vetri, e ripararsi sotto un tavolo o un muro più spesso evitando di ricoverarsi sotto verande e tettoie; 3. Seguire scrupolosamente le indicazioni date dal personale in caso ci si trovi presso alberghi e/o locali pubblici; 4. Proteggersi la testa, la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere, cercando riparo possibilmente all’interno di un edificio in caso di pericolo; 5. Proteggersi la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere, cercando riparo sotto tettoie, verande coperte o balconi, o lungo i muri degli edifici se ci si trova all’aperto; 6. Allontanarsi rapidamente dalla costa verso il largo se ci si trovi in barca; 7. Attendere il personale addetto ai soccorsi che provvederà al tuo trasporto in area sicura se a mobilità ridotta".


https://www.adnkronos.com/stromboli-all ... wIgvA1rQzZ


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MessaggioInviato: 04/12/2022, 23:17 
Stromboli, lo tsunami dopo l’eruzione: “allarme ha funzionato, nessun morto”. Resta l’allerta

Uno tsunami ha colpito Stromboli dopo l'eruzione delle 16.19 di oggi pomeriggio: il sistema di allarme ha funzionato, non ci sono state vittime. Le immagini

Guarda su youtube.com


Una densa nube di fumo si è innalzata sul vulcano dello Stromboli che nel pomeriggio ha ripreso con forza la sua attività con un flusso piroclastico che si è incanalato lungo la Sciara del fuoco e ha causato il crollo di diverso materiale in mare. Nel pomeriggio si erano verificate diverse esplosioni, con un intenso trabocco lavico dall’area craterica nord e con il crollo di una parte dell’orlo craterico che ha generato una serie di flussi piroclastici. Il più importante alle 16:19 ha causato l’ingresso in acqua di un considerevole quantitativo di materiale, facendo scattare l’allerta tsunami con le sirene che sono risuonate sia a Stromboli sia a Ginostra. Dal punto di vista sismico – evidenzia l’Ingv-Osservatorio Etneo – l’ampiezza media del tremore vulcanico, si attesta, attualmente, nel livello medio-alto con tendenza all’incremento. I segnali attualmente disponibili delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni di rilievo.

“Intorno alle 16.20 si è registrato un distacco dalla sciara del fuoco del vulcano Stromboli che ha generato un’onda di maremoto di 1,5 metri. Sull’isola sono entrate in azione le sirene per allertare la popolazione. Dalle verifiche effettuate, non sono stati segnalati danni a persone o cose“. Lo conferma la Protezione Civile. “Il Dipartimento – spiega una nota – continuerà a eseguire l’evoluzione dell’evento in costante contatto con le autorità locali e Ingv“.

“Ho sentito il sindaco dell’Isola e sono in contatto con il Capo del Dipartimento di Protezione civile. Le notizie da Stromboli sono per fortuna rassicuranti: l’onda da tsunami di questo pomeriggio, alta un metro e mezzo, non ha fatto vittime ma solo danni non significativi. Mi conforta sapere che i sistemi di allarme abbiano funzionato e che il Centro operativo comunale sia stato prontamente istituito“. Così nei suoi canali social Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. “Si lavora per dare temporanea sistemazione ad una trentina di cittadini invitati a lasciare a titolo precauzionale le proprie abitazioni“, ha aggiunto Musumeci.

Il fenomeno di oggi è stato più lieve rispetto al tragico evento del 30 dicembre 2002 quando, venti anni fa, un’eruzione analoga a quella odierna provocò un violento maremoto in tutto il basso Tirreno con danni gravissimi, sei feriti, il danneggiamento di diverse imbarcazioni e l’evacuazione dell’isola. Lo tsunami colpì anche Calabria e Sicilia, ma fortunatamente visto il periodo invernale sulle spiagge non c’era nessuno, altrimenti sarebbe stata una strage.

La Prefettura di Reggio Calabria, che aveva lanciato l’allarme invitando i cittadini ad allontanarsi dalle coste, ha appena comunicato che l’onda annunciata non ha creato disagio alcuno nel territorio calabrese. Attesa comunque la continua attività sismica sullo Stromboli, capace di generare consimili situazioni di pericolo a quella annunciata, la protezione civile in conformità con le raccomandazioni che provengono dal dipartimento nazionale invita tutti a non sostare né frequentare aree costiere esposte. La situazione rimane costantemente monitorata.


https://www.meteoweb.eu/2022/12/strombo ... 001176619/


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Eruzione Etna.
Frattura effusiva quota 2800mt. 05 dicembre 2022

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Fire and Snow

Etna-piccola eruzione -05-12-22


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Che spettacolo i vulcani di notte
Imbiancati di neve ancora di più



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Eccezionali scoperte nel Canale di Sicilia: scovati nuovi vulcani sottomarini e un relitto sommerso | FOTO
I nuovi vulcani misurano almeno 6 km in larghezza e si elevano per oltre 150 metri

Tre grandi vulcani sottomarini, vari fenomeni di idrotermalismo e il relitto di una nave sono stati scoperti nel corso di una spedizione scientifica internazionale (M191 SUAVE), condotta a bordo della nave tedesca METEOR dal 16 luglio allo scorso 5 agosto.

I nuovi vulcani misurano almeno 6 chilometri in larghezza e si elevano per oltre 150 metri sul fondo del mare circostante: essi si aggiungono a una serie di altri coni vulcanici scoperti dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS nel 2019, nell’area marina compresa tra Mazara del Vallo e Sciacca.

Immagine

Mappa batimetrica ad alta risoluzione di uno dei complessi vulcani sottomarini scoperti nel corso della campagna M191 SUAVE tra l’isola di Linosa e la Sicilia

Il relitto è stato rilevato grazie alla mappatura dei fondali condotta nel corso della campagna e la sua posizione è stata segnalata alle autorità marittime italiane. Si tratta di una nave lunga 100 metri e larga 17 metri adagiata a una profondità di 110 metri sul Banco Senza Nome, situato all’incirca a metà strada tra l’isola vulcanica di Linosa e la Sicilia.

A questa spedizione scientifica, coordinata congiuntamente dall’Università di Malta e dall’OGS, hanno preso parte anche ricercatori del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research Kiel (Germania), del MBARI – Monterey Bay Aquarium Research Institute (USA), della Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), delle Università di Birmingham, Oxford ed Edinburgh (UK) e dell’Università di Kiel (Germania).

I ricercatori a bordo hanno esplorato il fondale marino in vari settori del Canale di Sicilia, ancora in buona parte sconosciuti, utilizzando un ecoscandaglio Multibeam per ricostruire la morfologia del fondale marino ad alta risoluzione, un magnetometro per identificare le anomalie associate a strutture vulcaniche sottomarine, e un sistema di sismica ad alta risoluzione per osservare le caratteristiche geologiche delle prime decine di metri al di sotto del fondo mare.

Nel corso della campagna di ricerca sono stati anche raccolti campioni di roccia (lave e depositi piroclastici) da vari vulcani sottomarini, alcuni dei quali già noti da indagini indirette. Nei prossimi mesi i campioni saranno analizzati utilizzando una serie di tecniche di laboratorio che forniranno indicazioni sull’età dei vulcani e sulle caratteristiche del magma che li alimenta.

“Queste informazioni saranno fondamentali per ricostruire la storia geologica di una delle regioni più complesse del Mediterraneo centrale dove, a partire da circa 4-5 milioni di anni fa, si è sviluppato un sistema di profonde fosse legate a processi tettonici di tipo estensionale, che tecnicamente chiamiamo “rift”, che non hanno portato però alla formazione di crosta oceanica” afferma Giulia Matilde Ferrante, ricercatrice della Sezione di Geofisica dell’OGS che ha partecipato alla spedizione.

“È incredibile scoprire ancora oggi nuovi elementi geologici in un mare, come il Mediterraneo, solcato da millenni da ogni tipo di imbarcazione. Questo mostra in maniera evidente quanto siano ancora poco conosciuti i fondali marini, anche in prossimità delle coste” aggiunge il collega dello stesso gruppo di ricerca dell’OGS Jonathan Ford, anch’egli a bordo nel corso della campagna scientifica.

Le ricerche condotte hanno anche permesso di evidenziare la presenza di alcuni grossolani errori nelle mappe batimetriche esistenti: in particolare si è visto come alcuni rilievi sommersi, erroneamente interpretati come “seamounts” o edifici vulcanici, in realtà non esistano.

“Questi risultati dimostrano, ancora una volta, come la mappatura ad alta risoluzione dei fondali sia fondamentale e prioritaria non solo per la conoscenza di base, ma anche per aspetti più pratici quali la sicurezza della navigazione e della messa in posa di cavi sottomarini, la valutazione dei rischi legati alla presenza di edifici vulcanici relativamente vicini alle coste, l’analisi dell’evoluzione costiera, e la salvaguardia degli ecosistemi marini”, concludono Dario Civile ed Emanuele Lodolo, i due co-proponenti OGS del progetto.


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