18/03/2018, 13:49
MaxpoweR ha scritto:
Il punto interessante è che a quanto pare il monitoraggio viene fatto ad minkiam da gruppi di "potere" contrapposti ed è questa la cosa davvero sconcertanti e che deve far paura. Di solito sta gente è restia ad assumersi responsabilità e quindi in caso di bisogno chi ci avvertirà? Chi si assumerà l'onere?
Come sempre è l'uomo che genera i disastri.
05/01/2019, 08:55
05/01/2019, 09:04
12/01/2019, 10:02
21/02/2019, 17:39
Stromboli causò tre tsunami nel Tirreno. Lo studio italiano: «Può succedere ancora»
https://www.ilmessaggero.it/scienza/tsu ... 95382.html
04/07/2019, 01:22
Esplosione Stromboli, il geologo: “situazione particolare, l’evoluzione potrebbe essere diversa dal solito”
Esplosione Stromboli, l'esperto fa il punto della situazione e spiega perchè quello che sta succedendo è diverso rispetto alla solita routine vulcanica
Stromboli “è un vulcano particolare. Ha un condotto aperto, dove il materiale ristagna e ogni 20 minuti circa la lava fa uno sbuffo perché si crea una pressione di gas all’interno che lancia la lava verso l’alto. E questa è l’attività normale di Stromboli. Di tanto in tanto, però, una volta ogni quattro o cinque anni, la lava fuoriesce proprio dai crateri causando un’eruzione e per questo da sempre Stromboli viene chiamato anche il faro del Mediterraneo, perché gli antichi navigatori utilizzavano gli sbuffi per la scelta delle rotte“. Lo dice all’Adnkronos Francesco Latino Chiocci, professore di Geologia Marina all’Università La Sapienza, Dipartimento di Scienza della Terra e responsabile studi Parti Sommerse del vulcano Stromboli. “Normalmente l’energia di questi sbuffi è limitata e la lava ricade intorno ai crateri e si disperde – continua Chiocci – in particolare su un fianco che collassò 5mila anni fa in un gigantesco evento, creando una via. Oggi però l’energia è stata più forte. Questi eventi si chiamano parossismi, la lava viene lanciata ad altezze molto maggiori, con un maggior rischio per tutta la popolazione, perché la ricaduta frammenti lava può essere pericolosa“. “Nella variabilità di un vulcano un evento più forte del solito può accadere – conclude il geologo – e non necessariamente è seguito da un’eruzione vera e propria con emissione di lava. Ma non essendo stato comunque un evento ‘tradizionale’, anche l’evoluzione potrebbe essere diversa dal solito. Non ci sono certezze e per questo deve essere monitorato e tenuto sotto controllo“.Guarda su youtube.com
04/07/2019, 09:58
04/07/2019, 13:08
31/07/2019, 21:19
Scoperti 6 vulcani sottomarini al largo della Sicilia Tra Mazara del Vallo e Sciacca, uno è a soli 7 km dalla costa
I fondali che circondano la penisola italiana riservano ancora molte sorprese: lo dimostra la scoperta di sei vulcani sottomarini a pochi chilometri dalle coste della Sicilia sud-occidentale, tra Mazara del Vallo e Sciacca. Il ritrovamento si deve all'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), nel corso di due campagne condotte a bordo della nave da ricerca Ogs Explora. Lo studio, pubblicato sulla rivista Marine Geology, ha confermato le precedenti ipotesi sulla presenza di tre vulcani e ne ha individuati per la prima volta altri tre, uno dei quali è a soli sette chilometri dalla costa. Grazie a mappe dei fondali ad alta risoluzione e a indagini sismiche e magnetiche, i ricercatori guidati da Emanuele Lodolo hanno ricostruito in dettaglio la morfologia del fondo marino, scoprendo i sei vulcani: "sono tutti localizzati entro 22chilometri dalle coste della Sicilia; uno in particolare si trova a soli sette chilometri da Capo Granitola", spiega Lodolo.
31/07/2019, 21:33
12/09/2019, 20:12
Scoperti tre vulcani nel mare di Calabria: un rischio finora sconosciuto
A soli 15 km dalla costa tirrenica calabrese sorge uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani. Finora ne ignoravamo l’esistenza. La scoperta di tre vulcani sottomarini è annunciata sulla rivista Tectonics ed è frutto di un mosaico di tecniche di indagine geofisica messe in campo da un team di ricercatori italiani. “La nostra ricerca”, dice Riccardo De Ritis, ricercatore dell’INGV e primo autore dell’articolo, “getta nuova luce sull’esistenza di importanti complessi vulcanici sul fondale marino a distanze dalla costa decisamente inferiori a quanto non si conoscesse in precedenza”.
Tre nuovi vulcani sotto il mare di Calabria
Nato dalla fusione di materiale proveniente dal mantello lungo e, in particolare, da una profonda frattura della crosta terrestre, il complesso è costituito dai vulcani Diamante, Enotrio e Ovidio e si sarebbe formato nell’arco degli ultimi 780.000 anni. Per individuarlo i ricercatori hanno utilizzato diverse tecniche geofisiche: batimetria sonar multibeam, sismica a riflessione, anomalie magnetiche e tomografia sismica.
E’ emersa così chiaramente un’ampia area con numerosi corpi magmatici solidificati a diverse profondità che risalgono fino al fondale marino formando edifici vulcanici.
Un complesso in cui i ricercatori hanno distinto due porzioni con caratteristiche diverse. Una parte occidentale, più distante dalla costa, con edifici vulcanici dalla morfologia accidentata e deformata dalle strutture tettoniche, e una parte orientale, più vicina alla costa, con edifici vulcanici tondeggianti e dalla sommità pianeggiante, così resa dall’interazione tra vulcanismo e variazioni del livello del mare, da cicli di erosione e sedimentazione.
Un rischio finora sconosciuto
“L’evoluzione geologica del Mediterraneo occidentale durante l’era Cenozoica è legata principalmente alla dinamica della placca adriatico-ionica in scorrimento (la cosiddetta subduzione) al di sotto della placca euro-asiatica”, spiega De Ritis. “La segmentazione e fratturazione della litosfera oceanica”, va avanti lo studioso, “avvengono comunemente nei sistemi in subduzione, con porzioni di placche che si immergono nel mantello (slab). Nel Mar Tirreno orientale, la formazione di catene di vulcani situate vicino al bordo della placca adriatico-ionica sembra essere associata alla risalita di magma causata dal flusso di materiale proveniente dal mantello, indotta proprio dalla subduzione. Lo studio mette in luce i processi magmatici che nel Mar Tirreno orientale si verificano lungo i bordi degli “slab” influendo sui geo-rischi ad essi associati, ad oggi non ancora ampiamente documentati.
13/09/2019, 15:55
13/09/2019, 16:39
MaxpoweR ha scritto:Io ci andrei!
19/07/2020, 19:06
19/07/2020, 22:19
vimana131 ha scritto:
Scoperti 6 vulcani sottomarini al largo della Sicilia Tra Mazara del Vallo e Sciacca, uno è a soli 7 km dalla costa
I fondali che circondano la penisola italiana riservano ancora molte sorprese: lo dimostra la scoperta di sei vulcani sottomarini a pochi chilometri dalle coste della Sicilia sud-occidentale, tra Mazara del Vallo e Sciacca. Il ritrovamento si deve all'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), nel corso di due campagne condotte a bordo della nave da ricerca Ogs Explora. Lo studio, pubblicato sulla rivista Marine Geology, ha confermato le precedenti ipotesi sulla presenza di tre vulcani e ne ha individuati per la prima volta altri tre, uno dei quali è a soli sette chilometri dalla costa. Grazie a mappe dei fondali ad alta risoluzione e a indagini sismiche e magnetiche, i ricercatori guidati da Emanuele Lodolo hanno ricostruito in dettaglio la morfologia del fondo marino, scoprendo i sei vulcani: "sono tutti localizzati entro 22chilometri dalle coste della Sicilia; uno in particolare si trova a soli sette chilometri da Capo Granitola", spiega Lodolo.
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