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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 11/09/2023, 20:48 
TERREMOTI: SOLE E SCOSSE SISMICHE, ESISTE UNA RELAZIONE?


Un particolare assetto spaziale del SOLE condiziona la frequenza dei terremoti?

L’attività solare, come risultanza dei nostri studi relativi alla variazioni delle sue macchie, sembra influenzare, con correlazione inversa, i movimenti tellurici.
Nel senso che quando il numero delle macchie solari diminuiscono, la quantità dei sismi invece di diminuire tenderebbe ad aumentare. Nel caso inverso, ossia quando le macchie aumentano, i terremoti tenderebbero a diminuire di numero.

ANALISI – Ultimamente abbiamo sottoposto ad una ricognizione analitica il numero dei terremoti che si sono verificati sulla nostra penisola a partire dagli anni 1500 sino all’ultimo terremoto che ha colpito Amatrice e gli altri comuni. Degli innumerevoli terremoti che si sono susseguiti in questo intervallo di tempo di cinque secoli abbiamo fatto un primo screening prendendo in considerazione solo quei sommovimenti tellurici con magnitudo uguale o maggiore di 5,6 gradi della scala Richter.

RISULTATI INTERESSANTI – In tale conteggio si sono rilevati 114 casi di sismi superiori a 5,6 di magnitudo. Successivamente l’applicazione di una ulteriore scrematura di dati raggruppati per singole stagioni ha dato le seguenti quantità: 38 terremoti si registrano nella stagione autunnale, 32 in primavera, 23 nel periodo estivo ed infine 21 in inverno per un totale appunto di 114 casi.

PIÙ SCOSSE SISMICHE IN PRIMAVERA E AUTUNNO? – Come si può notare la maggior parte dei sommovimenti tellurici sono concentrati (70 casi) nelle stagioni intermedie (autunno-primavera) e corrispondenti al 61,95%.
I restanti 44, corrispondenti al 38,05%, sono distribuiti in estate ed in inverno. La nostra indagine comunque non si è fermata qui. Si perché abbiamo eseguito una ulteriore selezione di 83 casi dei terremoti verificatisi nei bimestri settembre/ottobre, marzo/aprile, giugno/luglio e dicembre/gennaio.
Nel dettaglio perciò si contano 31 presenze nel bimensile autunnale, 24 casi nel bimensile primaverile, 16 in quello estivo e 12 in quello invernale. Si ottiene così un totale di 55 (corrispondenti in percentuale al 66,26%) casi relativi ai bimensili autunno/primavera e 28 casi (corrispondenti al 33.74 %) ai bimensili estate/inverno.

CORRELAZIONE CON L’EQUINOZIO – Penso che immaginiate il perché di questo ulteriore raggruppamento. Il punto medio del gruppo dei 2 mesi corrisponde in sequenza a: Equinozio d’autunno, equinozio di primavera, solstizio d’estate e solstizio invernale.

Immagine

Quando la nostra stella si trova in quel particolare assetto astronomico e cioè allo ZENIT, significa, come si può verificare dalla figura riportata qui sopra, che i suoi raggi sono perpendicolari alla linea dell’equatore. Dunque è questa particolare posizione astronomica del sole che fa si che la maggior parte dei sismi (il 66,23% nei due bimestri settembre/ottobre e marzo/aprile) si verifichino proprio in corrispondenza degli equinozi?


https://www.attivitasolare.com/terremot ... relazione/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 14/09/2023, 22:54 
Le inquietanti luci che accompagnano i terremoti, INGV: “tante ipotesi ma servono nuove ricerche”
Le "luci dei terremoti" o "luci telluriche" sono state descritte nei documenti storici e osservati direttamente anche nel nostro secolo



Sono state avvistate anche prima del terremoto in Marocco, che ha provocato migliaia di vittime lo scorso 8 settembre. Le inquietanti luci che accompagnano i terremoti sono un enigma da tempo. Sono molte le ipotesi allo studio per comprendere l’origine di queste luci, che appaiono come globi di luce bianca e intensa oppure come nubi soffuse e azzurrine. Ma per capire il fenomeno servono ancora molte ricerche, osserva l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che analizza il fenomeno sul proprio sito web.

“Ogni approccio serio allo studio di questo fenomeno deve passare anche attraverso l’analisi dell’attendibilità delle fonti e della credibilità diretta dei testimoni e numero complessivo dello stesso fenomeno osservato da più luoghi e da più persone contemporaneamente”, osserva il sismologo Domenico Di Mauro sul sito dell’INGV. Chiamate “luci dei terremoti” o “luci telluriche”, i fenomeni sono stati descritti nei documenti storici e osservati direttamente anche nel nostro secolo. È anche importante “escludere eventuali concomitanze a fenomeni legati alla meteorologia locale” o con “possibili cortocircuiti dalle centrali di distribuzione elettriche e apparati connessi o di altri“.

Fra le tante ipotesi, la più antica riguarda “la generazione di campi elettrici intensi, creati da meccanismi piezoelettrici e piezomagnetici a seguito dei movimenti tettonici di rocce contenti quarzo“. Modelli recenti suggeriscono che, a causa dello stress subito prima e durante un terremoto, l’ossigeno contenuto in alcuni tipi di rocce potrebbe arricchirsi di particelle elettricamente cariche (ioni); queste ultime sarebbero in grado di attraversare gli strati di roccia, soprattutto lungo le fessurazioni interne, e “una volta raggiunta l’interfaccia terreno-atmosfera, potrebbero addirittura ionizzare piccoli volumi di aria, trasformandoli in pacchetti di plasma emettenti luce”, osserva l’esperto. A sostegno di questa ipotesi ci sono esperimenti di laboratorio.

Altre ricerche hanno invece evidenziato che la probabilità di generare luci sismiche possa dipendere dall’angolazione della faglia. Un’altra ipotesi ancora riguarda l’alterazione del campo magnetico terrestre a livello locale e della ionosfera in corrispondenza della zona in cui avviene il terremoto, ma per validarla sono necessarie ulteriori ricerche.


https://www.meteoweb.eu/2023/09/luci-te ... 001299667/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 20/09/2023, 01:23 
Terremoto, geologi Toscana: “pochi danni grazie agli investimenti nelle indagini geologiche”
Terremoto a Marradi, “scossa più forte ma con meno danni che a Barberino nel 2019, necessario continuare ad investire nelle indagini geologiche”



“Gli investimenti in approfondimenti geologici consentono di progettare in funzione del tipo di sisma atteso per ogni determinata area e rappresentano un investimento per la sicurezza delle persone, su cui è necessario che l’amministrazione pubblica continui a concentrarsi senza arretramenti”. E, secondo Riccardo Martelli, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, “gli eventi sismici di Marradi (FI), con gli scarsi danni registrati, lo hanno appena dimostrato” dopo il terremoto di magnitudo 4.9 avvenuto nel Mugello lunedì 18 settembre. “Nel momento in cui scrivo – dichiara Martelli – sono 222 le scosse sismiche che si sono verificate nella sequenza che va avanti dalla notte del 18 settembre nell’area di Marradi. Indipendentemente dalle cause che stanno generando questo rilascio di energia, una prima analisi porta a mettere in luce un importante aspetto, relativo ai danni che sono stati prodotti, molto limitati, in relazione alla magnitudo dell’evento principale. Ad oggi si registrano danni ad alcune strutture isolate, non si evidenzia un’area, più o meno ristretta, all’interno della quale si siano avuti danni gravi, come ad esempio accadde nell’abitato di Barberino del Mugello nel dicembre del 2019. In quel caso, un terremoto di magnitudo inferiore, in presenza di una tipologia edilizia confrontabile con quella di Marradi, dette luogo a danni importanti, con fabbricati fortemente lesionati e resi inagibili in alcune aree dell’abitato cittadino”.

“La differenza fra gli effetti che si ebbero nell’area di Barberino e quelli odierni nella zona di Marradi, e vengo al punto, dimostra una volta di più quanto sia importante l’approccio che stiamo portando avanti da anni nello studio degli effetti di amplificazione locale; e sottolinea una volta di più quanto questi siano fondamentali per il corretto dimensionamento delle strutture, siano esse strade, ponti, dighe o semplici edifici residenziali”, spiega Martelli.

“L’evento di Marradi ci ha mostrato che particolari condizioni geologiche, come la presenza di ridotti spessori di materiale alluvionale poggianti su un substrato roccioso, o l’assenza di forti differenze in termini di velocità delle onde sismiche fra gli strati superficiali ed il substrato roccioso, determinano ridotti effetti di amplificazione locale dell’onda sismica – continua Martelli – Di contro, Barberino ha evidenziato come forti contrasti di velocità fra strati profondi e superficiali, abbiano portato ad importanti amplificazioni del segnale sismico e di conseguenza uno scuotimento maggiore e danni rilevanti, pur con un terremoto di minore intensità”. “Scoprire queste differenze è il lavoro dei geologi: ricostruire il modello geologico tridimensionale e caratterizzare ogni livello del sottosuolo in termini sismici e fisico-meccanici, è quello che da diversi anni viene fatto negli studi di microzonazione; si tratta di raffinate analisi finalizzate alla definizione delle caratteristiche dell’azione sismica, così da permettere al progettista di modellare le strutture ‘su misura’ in funzione del tipo di sisma caratteristico proprio di quella determinata area – prosegue Martelli – È consequenziale, dunque, comprendere quanto sia strategica, dal punto di vista della sicurezza generale, la cura degli aspetti di indagine geologica preliminare nella progettazione delle strutture; e ribadisco questo aspetto poiché da più parti si registrano spinte per un depotenziamento degli studi geologici di supporto agli strumenti di pianificazione territoriale o alla progettazione edilizia”.

“È vero che un arredo urbano ben fatto e curato o il rivestimento griffato del nostro bagno confortano il nostro senso estetico; però è necessario un salto culturale in avanti da parte di progettisti, amministratori o privati cittadini, non considerando le spese per gli studi geologici come un adempimento normativo poco funzionale, ma piuttosto come un investimento per la sicurezza delle persone. Sicuramente un investimento poco riconoscibile, ma dalla resa garantita, e ne è la prova provata l’evento di questi giorni a Marradi – conclude Martelli – In tal senso, e mi riferisco alle amministrazioni pubbliche, operando con una comunicazione efficace, gli investimenti in approfondimenti geologici, magari non daranno conforto al nostro senso estetico, ma sicuramente saranno di fondamentale importanza per mettere in sicurezza il cittadino”.


https://www.meteoweb.eu/2023/09/terremo ... 001301448/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 04/10/2023, 18:46 
Le mappe mensili della sismicità, diversi sciami sismici a settembre: spiccano Campi Flegrei e Appennino Tosco-Romagnolo
L'analisi della sismicità di settembre: il terremoto di magnitudo Mw 4.9 nei pressi di Marradi (provincia di Firenze) è il più forte del mese

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Sono stati 1893 gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dall’1 al 30 settembre 2023, un numero in deciso aumento rispetto al mese di agosto con una media che sale da 43 a circa 63 terremoti al giorno. Dei 1893 eventi registrati, 245 terremoti hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0 e 25 magnitudo pari o superiore a 3.0, tutti questi valori sono superiori a quelli dei mesi precedenti. Lo segnala l’INGV sul blog INGVterremoti.

L’aumento del numero di terremoti registrati in questo mese è legato ad alcune sequenze sismiche avvenute sul territorio nazionale, in particolare la sequenza in Appennino Tosco-Romagnolo dove dal 18 settembre sono stati localizzati oltre 550 terremoti. Proprio durante questa sequenza, il 18 settembre, è stato registrato il terremoto di magnitudo Mw 4.9 nei pressi di Marradi (provincia di Firenze), il più forte di questo mese. Questo evento è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano, in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana.

Inoltre nel mese di settembre nell’area dei Campi Flegrei (Napoli) sono stati registrati dalla Rete di Monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV diversi sciami sismici con eventi anche risentiti dalla popolazione nella zona di Pozzuoli come quello di magnitudo Md 4.2 del 27 settembre e quello di magnitudo Md 3.8 del 7 settembre.

Da ricordare anche il terremoto di magnitudo Mw 4.0 localizzato al largo della Costa Marchigiana Anconetana del 13 settembre e la sequenza a nord del Lago di Bolsena con un centinaio di eventi registrati dal 28 settembre di magnitudo fino a ML 3.1.


https://www.meteoweb.eu/2023/10/mappe-m ... 001307174/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 07/10/2023, 18:48 
L’intelligenza artificiale riesce a prevedere i terremoti: il meteo sismico funziona Cina, “in Italia potrebbe dare risultati migliori”
Una volta addestrata, l'intelligenza artificiale ha fornito le sue previsioni ascoltando i segnali tra i brontolii di sottofondo della Terra

Un nuovo tentativo di previsione dei terremoti con l’aiuto dell’intelligenza artificiale fa sperare che un giorno la tecnologia possa essere utilizzata per limitare l’impatto dei sismi sulla vita delle persone e sulle economie. Sviluppato dai ricercatori dell’Università del Texas (UT) ad Austin, l’algoritmo ha previsto correttamente il 70% dei terremoti una settimana prima che si verificassero durante una prova di 7 mesi in Cina.

L’intelligenza artificiale è stata addestrata per rilevare irregolarità statistiche nei dati sismici in tempo reale che i ricercatori avevano abbinato a terremoti precedenti. Il risultato è stato una previsione settimanale in cui l’intelligenza artificiale ha previsto con successo 14 terremoti entro circa 320 km dal punto in cui si prevedeva che si sarebbero verificati e con quasi esattamente l’intensità calcolata. Non ha previsto un terremoto e ha dato 8 falsi allarmi.
previsione terremoti intelligenza artificiale



Immagine
La mappa mostra la posizione in Cina dei terremoti previsti dall’intelligenza artificiale (punti blu) uniti da una linea rossa al punto in cui si è verificato ciascun terremoto effettivo (punti rossi). I numeri indicano la settimana in cui si è verificato il terremoto. Credit Yangkang Chen/Jackson School of Geosciences

Non è ancora noto se lo stesso metodo funzionerà in altre località, ma il tentativo rappresenta una pietra miliare nella ricerca per la previsione dei terremoti basata sull’intelligenza artificiale. “Prevedere i terremoti è il Santo Graal,” ha dichiarato Sergey Fomel, professore del Bureau of Economic Geology dell’UT e membro del gruppo di ricerca. “Non siamo ancora vicini a fare previsioni per qualsiasi parte del mondo, ma ciò che abbiamo ottenuto ci dice che quello che pensavamo fosse un problema impossibile è risolvibile in linea di principio“.

La sperimentazione faceva parte di un concorso internazionale tenutosi in Cina in cui l’intelligenza artificiale sviluppata da UT è arrivata prima tra altri 600 progetti. Il test dell’UT è stato guidato dal sismologo e sviluppatore principale dell’IA, Yangkang Chen. I risultati dello studio sono pubblicati su Bulletin of the Seismological Society of America.

“I terremoti sono imprevedibili,” ha affermato Alexandros Savvaidis, ricercatore senior che guida il Texas Seismological Network Program (TexNet), la rete sismica dello Stato USA. “È questione di millisecondi e l’unica cosa che si può controllare è quanto si è preparati. Anche con il 70%, si tratta di un risultato enorme e potrebbe aiutare a ridurre al minimo le perdite economiche e umane e ha il potenziale per migliorare notevolmente la preparazione ai terremoti in tutto il mondo“.

I ricercatori hanno affermato che il loro metodo ha avuto successo grazie ad un metodo di apprendimento automatico relativamente semplice. All’intelligenza artificiale è stata fornita una serie di caratteristiche statistiche basate sulla conoscenza del team della fisica dei terremoti, poi è stato indicato all’IA di addestrarsi su un database quinquennale di registrazioni sismiche. Una volta addestrata, l’intelligenza artificiale ha fornito le sue previsioni ascoltando i segnali di terremoti in arrivo tra i brontolii di sottofondo della Terra.

I ricercatori ritengono che in luoghi con robuste reti di tracciamento sismico come California, Italia, Giappone, Grecia, Turchia e Texas, l’intelligenza artificiale potrebbe migliorare il suo tasso di successo e restringere le sue previsioni a poche decine di km. Uno dei prossimi passi è testare l’intelligenza artificiale in Texas poiché lo Stato sperimenta un alto tasso di terremoti di magnitudo minore e moderata. TexNet ospita 300 stazioni sismiche e più di 6 anni di registrazioni continue, un luogo ideale per verificare il metodo.

Alla fine, i ricercatori vogliono integrare il sistema con modelli basati sulla fisica, che potrebbero essere importanti laddove i dati sono scarsi, o in luoghi come la Cascadia, dove l’ultimo grande terremoto si è verificato centinaia di anni prima dei sismografi. “Il nostro obiettivo futuro è combinare metodi fisici e basati sui dati per darci qualcosa di generalizzato, come chatGPT, che possiamo applicare a qualsiasi parte del mondo,” ha affermato Chen. La nuova ricerca è un passo importante per raggiungere questo obiettivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 07/10/2023, 18:50 
Forte terremoto scuote il Messico: crolli e danni nello Stato di Oaxaca
Sisma avvenuto nel Sud del Paese alle 07:06 ora italiana


Forti scosse di terremoto nel Nord/Ovest dell’Afghanistan: 14 morti e 78 feriti


https://www.meteoweb.eu/2023/10/terremo ... 001308748/

https://www.meteoweb.eu/2023/10/terremo ... 001308773/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 01/11/2023, 21:00 
Le mappe mensili della sismicità: ad ottobre diversi terremoti di magnitudo pari o superiore a 4
1518 terremoti registrati in Italia nel mese di ottobre: spiccano quelli in provincia di Rovigo e nel Mar Tirreno Meridionale

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Sono stati 1518 gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dall’1 al 31 ottobre 2023, un numero in diminuzione rispetto allo scorso mese di settembre con una media che scende da 63 a circa 49 terremoti al giorno, tornando sui livelli poco superiori agli altri mesi del 2023. Lo rende noto l’INGV. Dei 1518 eventi registrati, 178 terremoti hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0 e 17 magnitudo pari o superiore a 3.0.

Diversi sono stati gli eventi di magnitudo uguale o superiore a 4.0: il più forte, di magnitudo ML 4.3, è avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 ottobre nel Mar Tirreno Meridionale al largo delle coste campane, con un ipocentro ad una profondità di 458 km. L’area del Tirreno meridionale non è nuova a questi fenomeni, a causa del processo di subduzione della litosfera oceanica che sta sprofondando da alcuni milioni di anni al di sotto del Mar Tirreno, spiega l’INGV. Il 25 e il 28 ottobre sono stati invece registrati due eventi di eguale magnitudo ML 4.2, localizzati entrambi in provincia di Rovigo nei pressi di Cesenelli. I due eventi sono stati ampiamente avvertiti nell’area della Pianura Padana tra Veneto, Lombardia e Emilia Romagna, in particolare tra le province di Rovigo e Mantova.

Anche nel mese di ottobre nell’area dei Campi Flegrei (Napoli) sono stati registrati dalla Rete di Monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV diversi sciami sismici con eventi anche risentiti dalla popolazione nella zona di Pozzuoli, il più forte il giorno 2 ottobre di magnitudo Md 4.0.

Infine, l’INGV ricorda un evento sismico avvenuto sempre il 2 ottobre di magnitudo ML 4.4, localizzato al di fuori del territorio nazionale, in Bosnia-Herzegovina.


https://www.meteoweb.eu/2023/11/mappe-m ... 001320711/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 14/11/2023, 18:28 
Terremoto oggi nelle Marche, trema la provincia di Fermo: scossa 4.0
14 novembre 2023 | 17.45
Redazione Adnkronos


Scossa anche Enna, magnitudo 3.6 con epicentro a Cerami e Nicosia


Un terremoto di magnitudo 4.0 è stato registrato oggi a 3 km da Montelparo, in provincia di Fermo. La scossa è stata localizzata dalla Sala Sismica INGV-Roma. Secondo quanto apprende Adnkronos, non risultano al momento segnalazioni di danni ai vigili del fuoco.

"Si è registrata una scossa del quarto grado circa con epicentro nella parte montana della provincia: i nostri tecnici sono già in servizio per verificare che non ci siano problematiche. Sono fuori città ma in collegamento diretto con l'ufficio tecnico. Per ogni notizia informerò immediatamente", scrive sui social Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo.
Scossa 3.6 a Enna

E' stata invece di 3.6 la magnitudo della scossa di terremoto registrata dall'Ingv in provincia di Enna. I comuni più vicini all'epicentro della scossa, delle ore 15.04, sono stati Cerami e Nicosia.


https://www.adnkronos.com/cronaca/terre ... j0dSS2JazJ


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 22/11/2023, 18:44 
Terremoto, paura a L'Aquila per due scosse: gente in strada


Due scosse di terremoto oggi in provincia dell'Aquila. La prima di magnitudo 3.6, registrata dall'Ingv alle 17.52. Nella stessa zona, un minuto dopo, è stata registrata un'altra scossa di magnitudo 3.7. Tanta paura e gente in strada soprattutto nei Comuni più vicini ai due epicentri ossia L'Aquila per la prima scossa a 13 chilometri di profondità e Lucoli a 10 chilometri. Al momento non si registrano danni. In alcune facoltà dell'Università è scattata la sirena e gli studenti sono stati fatti uscire.


https://www.adnkronos.com/cronaca/terre ... SMx948LL3p


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 04/12/2023, 19:35 
La mappa mensile della sismicità: 1116 terremoti a novembre 2023, circa 37 al giorno
Circa 37 terremoti al giorno, uno devi valori più bassi di tutto il 2023

Immagine

mappa sismicità novembre
Mappa dei terremoti avvenuti in Italia e nelle aree limitrofe dal 1 al 30 novembre del 2023

Sono stati 1116 gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dal 1° al 30 novembre 2023, un numero in netta diminuzione rispetto allo scorso mese di ottobre con una media che scende da 49 a circa 37 terremoti al giorno, uno devi valori più bassi di tutto il 2023: lo rende noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Dei 1116 eventi registrati, 145 terremoti hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0 e 18 magnitudo pari o superiore a 3.0. In questo mese gli eventi più forti sono stati localizzati nel Mar Tirreno Meridionale il 20 novembre, magnitudo ML 4.6, e nel Montenegro il 18 novembre, Mb 4.2. L’evento nel Tirreno Meridionale è stato localizzato ad una profondità superiore ai 400 km, come il terremoto dello scorso 27 ottobre: l’area in cui avvengono questi eventi molto profondi è caratterizzata dal processo di subduzione della litosfera oceanica che sta sprofondando da alcuni milioni di anni al di sotto del Mar Tirreno. Da ricordare anche il terremoto in provincia di Fermo del 14 novembre (ML 4.0, Mw 3.9) risentito in tutte le Marche, in particolare tra le province di Fermo, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno.

Infine nell’area dei Campi Flegrei (Napoli) sono stati registrati dalla Rete di Monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV alcuni sciami sismici con eventi anche risentiti dalla popolazione nella zona di Pozzuoli: il più forte il giorno 23 novembre di magnitudo Md 3.1.

Le mappe, insieme ad altri prodotti del monitoraggio, sono disponibili sul sito dell’Osservatorio Nazionale Terremoti e sul Portale Web dell’INGV.


https://www.meteoweb.eu/2023/12/mappa-m ... 001333689/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 20/12/2023, 01:02 
Forte terremoto scuote la Cina: almeno 126 morti e centinaia di feriti tra Gansu e Qinghai


https://www.meteoweb.eu/2023/12/terremo ... 001339960/


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MessaggioInviato: 01/01/2024, 19:33 
Terremoto Giappone, scossa più forte di magnitudo 7.6: allarme tsunami ridotto


Il sisma ha colpito la zona di Noto, nella prefettura di Ishikawa. Sei persone sotto le macerie, oltre 32mila case senza elettricità


E' scattato l'allarme tsunami in Giappone, dopo che un violento terremoto ha colpito oggi la zona di Noto, nella prefettura di Ishikawa, nell'ovest del Paese. Diverse le scosse registrate, la più forte è stata di magnitudo 7.6.

Secondo le ultime news, ci sono sei persone intrappolate sotto le macerie di case crollate nella penisola giapponese di Noto. Nella città di Wajima almeno sei case sono state distrutte da incendi, ma non vi sono notizie di morti o feriti. La popolazione è stata accolta in una palestra di judo presso la stazione di polizia, ma mancano beni di emergenza per assisterli.

Circa 32.500 case sono rimaste senza elettricità nella prefettura giapponese di Ishikawa. Lo riferisce l'agenzia stampa Kyodo, aggiungendo che vi sono numerose case crollate. Le autorità giapponesi hanno inviato mille soldati nell'area colpita dal sisma, ha annunciato il ministro della Difesa Minoru Kihara, citato dalla Cnn. I primi militari sono già arrivati nelle città di Wajima e Suzu.

Almeno 20 le scosse oltre magnitudo 4

Sono state almeno 20 le scosse superiori a magnitudo 4 ad aver colpito la costa delle prefetture giapponesi di Ishikawa e Niigata fra le 16:06 e le 19.29 ora locale, la maggiore delle quali di magnitudo 7.6. Nelle città dell'area si sono registrati black out elettrici e rottura delle tubature idriche, mentre le principali vie di comunicazione sono inagibili. L'allarme tsunami sulla costa occidentale è stato esteso in un'area che va dall'isola settentrionale di Hokkaido a quella meridionale di Kyushu.

Disposta evacuazione zona colpita da terremoto

Le autorità del Giappone hanno disposto l'evacuazione della zona colpita dal violento terremoto. "Onde altissime si stanno avvicinando alle coste. Evacuare immediatamente. Le onde possono colpire ripetutamente. Continuare l'evacuazione finché tutti gli avvertimenti non saranno rimossi", è l'allerta diffusa dall'emittente nazionale Nhk. E ancora: "Se vi trovate nelle zone colpite, state lontani dalle coste e dalle foci dei fiumi che potrebbero straripare. Continuare l'evacuazione finché tutti gli avvisi non saranno revocati". Secondo l'Nhk si rischiano onde alte anche cinque metri. Le prime onde hanno raggiunto la cosa, secondo quanto riferisce il Guardian.

Ishikawa è una prefettura costiera sull'isola di Honshu. L'allerta tsunami è stato disposto per le prefetture di Niigata, Toyama e Ishikawa, nella parte del Paese sul Mar del Giappone.

Con il trascorrere delle ore l'agenzia meteorologica giapponese ha ridotto il livello di allarme tsunami per la penisola di Noto. A quanto riferisce l'emittente Nhk, si è scesi da "maggiore allerta tsunami" ad "allerta tsunami".
Terremoto record a Noto

Il sisma di magnitudo 7.6 è il più forte mai registrato sulla penisola giapponese di Noto, dove si trova la prefettura di Ishikawa, da quando sono iniziate le registrazioni di questi fenomeni nel 1885. Lo ha reso noto l'agenzia meteorologica giapponese, citata dalla Bbc.

L'allerta tsunami è inoltre la più importante da quella del marzo 2011, quando si verificò un sisma di magnitudo 9 con conseguente tsunami che portò alla catastrofe nucleare di Fukushima, ha riferito un funzionario dell'agenzia, sottolineando il rischio di frane e incendi.

Centrali nucleari

L'Autorità giapponese per l'energia nucleare (Nra) ha assicurato che non vi sono problemi nelle centrali nucleari dell'area interessata dal terremoto. L'Nra continuerà a monitorare la situazione dei 6 impianti dell'area, per un totale di 22 reattori, dove sono confermati al momento solo danni minori. Due dei reattori, negli impianti di Shika e Ishikawa non erano in funzione al momento del sisma. La maggior parte dei 54 reattori nucleari giapponesi non sono in funzione dal disastro nucleare di Fukushima nel marzo 2011, dovuto ad uno tsunami innescato da un terremoto di magnitudo 9.

Allerta tsunami anche in Corea del Sud e in Russia

Le autorità sudcoreane hanno diffuso un'allerta tsunami sulla costa orientale. L'ente meteorologico (Kma) ha avvertito che l'onda di tsunami potrebbe raggiungere la città orientale di Gangneung e quella sudorientale di Pohang con onde di 50 cm che potrebbero crescere all'arrivo sulla costa. Nella provincia orientale di Gangwo, riferisce l'agenzia stampa Yonhap, sono stati inviati via sms messaggi d'allerta ai residenti di sei città perché si allontanino dall'area costiera e si rifugino in zone più alte rispetto al livello del mare. Secondo le autorità il rischio tsunami permane fino alle prime ore di martedì ora locale.

Un'allerta tsunami è stata diramata anche nel porto russo di Vladivostok. A quanto riferisce la Tass, le navi da pesca e tutte le altre imbarcazioni dovranno tornare in porto.


https://www.adnkronos.com/internazional ... refresh_ce


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 01/01/2024, 23:56 
Il 2024 sarà un anno bisestile.


https://www.greenme.it/lifestyle/costum ... wtab-it-it


Ma che "coincidenza" eh!



P.s.: 2020 too.



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è lenta ed Inesorabile. "
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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 03/01/2024, 00:54 
Le mappe mensili della sismicità: 1200 terremoti registrati in Italia a dicembre
A dicembre, non sono avvenuti terremoti di magnitudo uguale o superiore a 4.0 in Italia, secondo i dati forniti dall'INGV


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“Sono stati 1200 gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dall’1 al 31 dicembre 2023, un numero in leggero aumento rispetto allo scorso mese di novembre con una media che sale a poco più di 38 terremoti al giorno, mantenendosi comunque tra i valori più bassi del 2023. Dei 1200 eventi registrati, 134 terremoti hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0 e soltanto13 magnitudo pari o superiore a 3.0″. Lo rende noto l’INGV, pubblicando la mappa della sismicità per il mese di dicembre.

“In questo ultimo mese dell’anno, se si esclude il terremoto del 30 dicembre di magnitudo Mwp 4.9 localizzato in Bosnia, non si sono registrati eventi sismici di magnitudo uguale o superiore a 4.0 sul territorio nazionale e nelle aree limitrofe. Gli eventi più significativi sono stati localizzati il 6 dicembre in provincia di Terni (ML 3.6), il 16 dicembre a Ussita in provincia di Macerata (ML 3.6) e infine il 20 dicembre in provincia di Reggio Calabria (ML 3.6)”, segnala l’INGV.


https://www.meteoweb.eu/2024/01/mappe-m ... 001344252/


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 Oggetto del messaggio: Re: terremoto in arrivo
MessaggioInviato: 09/01/2024, 17:03 
Terremoti, il report INGV: nel 2023 registrati oltre 16mila eventi sismici in Italia
Ancora un anno in cui la sismicità registrata dall’INGV è costante

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Sono 16.307 i terremoti registrati nel 2023 in Italia e nelle aree limitrofe dalla Rete Sismica Nazionale: una media di 44 terremoti al giorno, quasi 1 terremoto ogni 30 minuti. I terremoti più forti sono stati localizzati al di fuori del territorio italiano o in mare lungo le coste, analogamente a quanto accaduto anche nel 2022. Eventi sismici di magnitudo pari o superiore a 5.0 sono avvenuti in Croazia e nel Mar Tirreno meridionale. Proprio al largo della Costa Calabra, il 1° maggio 2023 è avvenuto il terremoto più forte dell’anno, di magnitudo Mw 5.2 alle ore 04:41. Tuttavia, grazie alla sua elevata profondità, 268 km, non ha destato allarme nel territorio calabrese.

Il numero totale di terremoti localizzati in Italia nel 2023 è pressoché identico a quello del 2022 e si mantiene stabile intorno ai 16 mila terremoti dal 2019, in calo rispetto agli anni 2016, 2017 e 2018 caratterizzati dalla sequenza sismica in Italia centrale, (Amatrice-Norcia-Visso) iniziata il 24 agosto 2016. Il contributo di questa sequenza in termini di numero di eventi è comunque importante anche nel 2023, rappresentando circa il 30% del totale della sismicità registrata in Italia.

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La colonna blu rappresenta il numero totale di eventi sismici (tutte le magnitudo registrate) e raggiunge valori molto elevati durante il 2016 e il 2017 a causa della sequenza in Italia centrale. Dal 2019 il numero di terremoti è stabile intorno ai 16 mila eventi, con variazioni di qualche centinaio di terremoti tra i 5 anni.
La colonna rossa indica solo il numero di terremoti di magnitudo pari o superiore a 2.0. Anche per i terremoti più forti, il trend degli ultimi 5 anni si mantiene pressoché invariato

Ecco qualche numero e curiosità sui terremoti del 2023 in Italia e nelle aree limitrofe.
I numeri del 2023

16307 terremoti registrati e localizzati;
2018 terremoti di magnitudo pari o superiore a 2.0;
233 terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 3.9;
26 terremoti di magnitudo compresa tra 4.0 e 4.9, 19 dei quali localizzati in Italia: nel Mar Tirreno, in Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, in Adriatico al largo della costa marchigiana, sulla costa pugliese del Gargano, in Molise e nei Campi Flegrei in Campania;
2 eventi di magnitudo superiore o uguale a 5.0, uno molto profondo nel Mar Tirreno al largo della costa calabra di magnitudo Mw 5.2, e l’altro in prossimità della costa settentrionale della Croazia il 16 febbraio di magnitudo Ml 5.1.

I luoghi

In Toscana il terremoto più forte in terraferma: un evento di magnitudo Mw 4.9 è stato registrato a Marradi (FI), il 18 settembre 2023 alle 05:10 (ora italiana;
La Sicilia, invece, è la regione che ha fatto registrare più terremoti di magnitudo pari o superiore a 2.0. Nell’isola si sono avuti 181 eventi con questa magnitudo;
Se si contano anche i terremoti minori di 2.0, il primato sarebbe condizionato dalla densità della rete sismica – più fitta in alcune zone d’Italia – e “vincerebbero” Marche e Umbria;
La regione con meno terremoti: la Sardegna, come sempre.

Le sequenze sismiche in Italia nel 2023

Come negli anni precedenti, anche nel 2023 sono state registrate numerose sequenze sismiche più o meno lunghe, alcune delle quali già attive negli anni precedenti come la sequenza in Italia centrale iniziata nell’agosto 2016.

Nell’anno appena trascorso le sequenze sismiche sono state generalmente di breve durata e con valori di magnitudo non elevati

La sequenza Amatrice-Visso-Norcia (centro Italia), circa 5000 terremoti;
La sequenza in Appennino tosco-romagnolo, circa 800 terremoti;
La sequenza in Umbertide in Umbria, circa 300 terremoti;
La sequenza ai Campi Flegrei in Campania, circa 450 terremoti considerando solo gli eventi di magnitudo maggiore o uguale di 1.0.

Le sequenze sismiche in Turchia e in Marocco

Nel 2023 sono accaduti due importanti eventi sismici nell’area mediterranea. Il 6 febbraio 2023, nella regione dell’Anatolia in Turchia, un terremoto di magnitudo 7.8 provocava migliaia di vittime e devastanti danni. Il 9 settembre 2023 un evento sismico di magnitudo 6.8 colpiva il Marocco e provocava circa 2900 vittime.

Questi due eventi, benché non riguardanti il territorio italiano di competenza dell’Istituto, hanno destato molta attenzione anche nella società italiana. Pertanto, l’INGV ha messo a disposizione dei media le proprie conoscenze e risorse per spiegare i disastrosi eventi naturali.
La mappa interattiva dei terremoti del 2023

La sismicità del 2023 registrata dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV viene mostrata in una mappa interattiva (dashboard), disponibile nella galleria di story maps di INGVterremoti. In questa applicazione sono rappresentati i 16307 terremoti classificati e tematizzati in base alla loro magnitudo. Ogni evento può essere interrogato per visualizzare i relativi parametri ipocentrali e la pagina informativa di evento dal portale “Terremoti – Dati in tempo reale”.

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La mappa interattiva del 2023, sulle pagine di INGVterremoti

Nell’applicazione sono disponibili le infografiche che mostrano, per un’area scelta dall’utente sulla mappa, il numero di terremoti totali localizzati nel 2023, la magnitudo massima, la lista con i terremoti di magnitudo maggiore, le classi di magnitudo ed infine il grafico della distribuzione del numero di eventi nei 12 mesi dell’anno.

Immagine

Da quest’anno è disponibile anche la versione per i dispositivi “mobile”, basta aprire il link dell’applicazione sul proprio per smartphone per visualizzare la mappa interattiva

“La mappatura degli eventi sismici avvenuti in Italia costituisce uno strumento di divulgazione scientifica importante che l’INGV pubblica per sensibilizzare i cittadini e i ricercatori delle geoscienze sulla fragilità dei nostri territori lungo l’intera penisola. Il monitoraggio e la sorveglianza sismica dell’INGV è continuo, h24, ogni minuto, ogni giorno dell’anno. È fondamentale diffondere la consapevolezza della pericolosità sismica e l’importanza di conoscere sempre più la struttura geologica della nostra nazione, al fine di proteggerci sempre meglio dal rischio sismico. Un esempio di tali eventi è rappresentato dalla Giornata “Parole per la Terra” promossa dall’INGV ogni gennaio. La Terra è un pianeta vivo e l’Italia continuerà a essere colpita da terremoti con magnitudo potenzialmente distruttive tali da portare stravolgimenti sociali ed economici. Investire nella comprensione approfondita dei rischi naturali significa investire nella difesa del nostro futuro”, conclude Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV.


https://www.meteoweb.eu/2024/01/terremo ... 001346269/


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