il metodo Gerson

alla prova dei fatti

"botta e risposta" sulla terapia, basata su un preciso programma nutrizionale capace di rimuovere a monte le cause della malattia.

Nel numero precedente di Libera il Libro abbiamo già avuto modo di parlare del "Metodo Gerson". Ne abbiamo tracciato l'origine e soprattutto la sua validità, avvaloratasi col tempo,
nella cura delle malattie cosiddette incurabili. Questa volta, pubblichiamo una piccola parte, ma significativa, delle domande e risposte sentite durante l'incontro svoltosi il 20 agosto scorso
a Rimini, all'interno della manifestazione "Le spiagge del benessere", con Margaret Straus, nipote del Dott. Max Gerson e appassionata divulgatrice della terapia.

D.: Sono quattro anni che mi interesso della natura dei tumori e delle sue casistiche. Vorrei sapere se avete delle statistiche sui pazienti che curate nelle vostre cliniche.
Da quali Paesi provengono e quanti pazienti si può dire che sono guariti?

R.: A parte rarissime eccezioni, i pazienti si rivolgevano a Gerson in condizioni disperate dopo che tutti i metodi ortodossi erano falliti ed essi erano stati giudicati inguaribili.
Non esistono statistiche di paragone per queste persone. La percentuale delle guarigioni tra i pazienti del dottor Gerson, quasi esclusivamente ammalati di cancri terminali, e comunque tutti
con metastasi, era superiore al 40 per cento. Oggi purtroppo non raggiungiamo quelle cifre per la semplice ragione che il trattamento aggressivo chemioterapico introdotto poco prima della morte di
Gerson crea danni spesso irreversibili al sistema immunitario.
Negli anni recenti, comunque, un protocollo per questi pazienti indeboliti da terapie precedenti ne ha permesso il recupero e la guarigione di un buon numero.

CHE COS'E' il metodo Gerson
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La terapia Gerson è stata creata più di 80 anni fa dal dott. Max Gerson (1881-1959), e dimostra che la dieta moderna, snaturata e nutrizionalmente carente, è la principale causa delle sempre
peggiori condizioni di salute del mondo moderno. La terapia offre la soluzione attraverso un programma nutrizionale preciso, capace di rimuovere a monte le cause della malattia e di
creare uno stato di salute duraturo. Questo programma è noto soprattutto per i successi riportati nella cura di molti tipi di cancro, ma ha dato ottimi risultati anche con altre patologie degenerative.
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Un'analisi comparata dei risultati con la terapia Gerson e con modalità convenzionali in due gruppi di 150 pazienti malati di melanoma, uno dei più letali tipi di tumori, è stata pubblicata nel Settembre del 1995 nella rivista medica americana, "Alternative Therapies in Health and Medicine" vol. I, n. IV, con diagnosi confermate dall'Istituto di Patologia delle Forze Armate Americane. Il 100% dei malati di melanoma stadio I e II sono arrivati al traguardo di 5 anni di sopravvivenza contro il 79% nel gruppo di controllo. Per gli stadi IIIA e IIIB, con metastasi locali, il gruppo Gerson è arrivato al 70% e l'altro solo al 41%. Ancora più drammaticamente, nel gruppo dei più malati, stadio IVA, con metastasi distanti, il 39% dei pazienti Gerson è guarito mentre nell'altro gruppo si è arrivati solo al 6%.

D.: Curate anche l'Alzheimer?
R.: In molti casi questa malattia risponde ragionevolmente bene alla Terapia Gerson, che allevia e/o migliora i sintomi peggiori.

D.: Ci sono pazienti in Italia guariti con il Metodo Gerson?
O che stanno facendo la terapia?
R: Si, ci sono alcuni e stanno andando molto bene. Ma è troppo presto ancora per parlare di cura.

D: Il centro Gerson ungherese è già operativo? E come funziona invece quello messicano?
R: Il centro ungherese è operativo ed è già un grande successo. Alcuni dei medici sono anche pazienti guariti e mi è stato riferito che il cibo è ottimo, i succhi arrivano puntuali e in genere l'atmosfera è molto familiare. I soggiorni durano due settimane, i costi sono minori rispetto a Messico, ed è sempre al completo. La clinica in Messico è ottima anche perchè la gestiscono le due dottoresse con più esperienza al mondo della Terapia Gerson.
Charlotte Gerson visita i pazienti una volta alla settimana e i pazienti possono restare più di due settimane. Anzi, quelli costretti a fare un lungo viaggio per arrivarci devono impegnarsi a rimanere più di tre settimane perchè il viaggio è estenuante.

D: Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della Terapia?
R: Il principale vantaggio riconosciuto è che si tratta in assoluto del più completo ed efficace metodo per ripristinare tutti i sistemi malati dell'organismo umano.
La disintossicazione e l'introduzione di massicce quantità di vitamine, minerali e enzimi nella forma più facilmente utilizzabile dal nostro organismo (frutta e verdura biologica e preparata senza sale o grassi aggiunti o in forma di succhi) garantiscono una rapida distruzione e una efficiente eliminazione dei tessuti malato o tumorale, una riduzione e eliminazione del dolore e il ripristino del metabolismo, la riattivazione e il miglior funzionamento del sistema immunitario, l'equilibrarsi del pH, la normalizzazione della glicemia della pressione sanguigna del colesterolo, e molti altri effetti positivi. Il più grosso svantaggio, probabilmente l'unico, è l'impegno continuo, gravoso e a lunga durata che necessita. Un paziente gravemente malato di tumore deve continuare a praticare la terapia per più di due anni. Durante i primi 6-12 mesi ha bisogno dell'aiuto costante in casa di qualcuno per preparare tutti i succhi, pasti, tisane, ecc, richiesti dalla terapia.
Come in tutte le cose, maggiore è l'impegno, maggiori sono i risultati che si ottengono.

Tratto da: Libera il Libro, Gruppo Editoriale Macro